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Aiso es suplicatio que fe Guiraut Riquier al rey de Questa è la supplica che Guiraut Riquier fece al Re di
Castela per lo nom d[e] joglars l’an [MXX]LXXIIII. Castiglia per la denominazione dei giullari nell’anno 1274.
De las gens las premeiras 160 In cima alla scala sociale sta il
sun clerc, pueis cavalier, clero, poi i cavalieri, i
borzes e mercadier borghesi e i mercanti, gli
e menestral aprop, artigiani e i contadini i quali,
e paies que fan trop benché siano al di sotto, sono
valen secors a totz, 165 utilissimi a tutti lavorando la
si ben son al dessotz, terra, perché se non fosse
la terra laboran, coltivata, non darebbe gran
car frug no fera gran frutto, e le persone non
si non fos laborada, vivrebbero a lungo se non
ni agra[n] durada 170 mangiassero.
las jens mens de manjar.
Per las jens governar I chierici esistono, per volontà
Espiritüalmens di Dio, in cui credo, per il
sun clerc per mandamens governo spirituale delle
de Dieu, o es ma fes. 175 persone.
Clergue: aquest noms es Chierici: questo nome è dato a
datz a totz generals, tutti in generale, ma vi sono
pero d’especïals tra loro altri nomi speciali, e si
n’a ja d’autres entr’els, distinguono nel mondo
e per ordes aquels 180 secondo gli ordini ai quali
o per sos personatz appartengono, o secondo le
o per las dignitatz loro prerogative ecclesiatiche o
el mon non son semblan: le loro dignità; tuttavia hanno
pero aquel nom an, tutti questo nome, perché tutti
que tug son clerc per ver. 185 sono chierici.
Mas us non a plazer, Ma uno che abbia preso gli
pus es adhordenatz ordini o abbia dei titoli o
o pus es personatz delle cariche, o provata
o pus a dignitat capacità di saper ben
o saber esproat 190 governare, non ha piacere di
que be sapcha regir, esser chiamato chierico
qui, can be li vol dir, senza più, quando ci si vuole
clergue sen pus l’apela, rivolgere a lui con proprietà;
ans, per o que capdela invece non gli dispiace
vol esser apelatz, 195 affatto che lo si nomini
per o ges no ˙l desplaz lodandolo.
qui lauzan l’on mentau.
Mas en pauc de locx vau Ed io vado in pochi luoghi in
on om clergues apel, cui ci si rivolga ai chierici
que non lurs noms revel 200 senza dire il loro nome di
qui a per bateiar, battesimo o senza aggiungere
ni clergues ses nomnar «maestro» o «monsignore».
«maistre» o «mecier».
Fraire son li claustrier, Si chiamano frati quelli che
selarier, sacrista, 205 vivono nei conventi: cellari,
maior, minor, meia; sacrestani, di grado maggiore,
l’autre: diaque, preire, inferiore, medio. Gli altri si
almornier, archipreire, chiamano diaconi, preti,
ardïaque, prebost. elemosinieri, arcipreti, arcidia-
De totz m’en passi tost, 210 coni, prevosti. Tralascio tutti
car mot son per luecx tug gli altri, perché ve ne sono
que non farian frug molti di rango diverso che non
a so que vau queren. sarebbero utili a ciò che vado
Prior son issamen cercando. Vi sono egualmente
et abat et avesque, 215 dei priori, degli abati, dei
e sobr’els arsiveque vescovi, e sopra di loro gli
e cardenal gran re; arcivescovi e molti cardinali;
apostolis es que c’è il papa, al di sopra del
sobr’el non es mas Dieus quale non c’è che Dio in
en aquest mon, car sieus 220 questo mondo, perché sua è la
es poders de perdo. facoltà del perdono.
De totz sabem que so Noi sappiamo che tutti questi
clergue generalmen, sono chierici per il genere, ma
mas especïalmen quanto alla specie ciascuno
ha nom per loc cascus, 225 prende nome a seconda del
tal que no vol negus rango, talché nessuno ammette
que hom l’apel estiers. che lo si chiami diversamente.
L’entendres es leugiers È facile capire che io parlo dei
que per los personatz «personati» o dei prelati od
o dic, o per prelatz 230 anche dei cappellani, ed è
o neis per capelas, giustissimo che li si chiami
et es dreitz mot sertas così, perché mai ho visto un
c’om los apel aisi, prelato che non fosse chierico;
car anc prelat no vi perciò mi sembra ragionevole
lunh temps que clercs no fos; 235 che ciascuno sia chiamato in
per que ˙m sembla razos base al rango che gli è
c’usquecx si’apelatz concesso nel governo della
per lo loc que l’es datz Chiesa.
per la glieiza regir. Dei chierici ora non dico più,
Dels clergues no vuelh dir 240 perché ne ho chiarito
adars plus, car pro n’ai abbastanza, e me ne
declarat, de que ˙m plai, compiaccio, in merito alla
ad obs d’aquest afar. questione.
Per qu’ieu vos prec, reys bos, 800 Perciò vi prego, re valente, di
c’aiso devezïatz provvedere al fine che il
si qu’en sia onratz sapere sia debitamente
sabers a son dever, onorato, che per questo
car per aquest saber sapere devono essere onorati
deu hom aver honor, 805 quelli che lo possiedono e più
cilh que l’an, e maior ancora chi meglio lo sa
qui mielhs [lo] sap uzar: impiegare: vogliate dunque
per que vulhatz triar scegliere per i migliori un
al mielhs nom per razo. nome conveniente.
Car mant trobador so 810 Esistono molti trovatori in
de diverses trobars vari generi poetici ai quali non
a qui non tanh onrars, spetta onore, perché ciò che
car lur fag no so sert, fanno non ha valore, in quanto
que l’un tenon apert gli uni impiegano la loro arte
lurs sabers en dir mal, 815 nella maldicenza, gli altri
l’autre fan senes sal compongono cobbole,
coblas, sirventes, dansas, sirventesi e danze insipidi, con
ab [que] cuian honransas cui pensano di procurare
penre per lur trobar. onore al loro poetare.
E no ·us devetz pessar 820 E non dovete assolutamente
a lunh for, reys onratz, pensare, re onorato, che io mi
qu’ie ·m sia esforsatz sia dato da fare per loro
per lor de so c’auzetz: quanto a ciò che udite:
solamen entendetz vogliate ritenere che ve lo dico
que ·us o dic dels sabens, 825 soltanto per quei sapienti in
un sabers es e sens, cui la scienza è unita al senno,
e vers e cansos fan e fanno vers e canzoni come si
de razo, e riman deve e begli insegnamenti in
fan bels ensenhamens. versi.
Car d’aquels solamens 830 Ché soltanto per quelli che
que an saber onrat possiedono onorata sapienza e
e fan d’actoritat compongono esemplarmente
lurs trobars fis e bos poesie raffinate e perfette, vi
vos prec, reys autoros, prego, potente re, quanto a ciò
de so que ·us ai preguat. 835 che vi ho esposto.
E s’ie ·us ai enuiat E se vi ho annoiato perché a
car tant o ai tengut, lungo ho insistito, avete ben
ben avetz entendut capito che la ragione mi ha
que forsat m’a razos, forzato, dunque perdonate, di
donc perdonatz me vos 840 grazia, questo fastidio.
est enueg per merce.
E si aiso ·s cove E se ciò ritenete di fare e vi
de far a vos e ·us plaz, piace, mai persona del mio
anc no fon tan onratz ceto sarà stata tanto onorata
le meu pars per senhor; 845 da un signore, e Dio vi dia
e Dieus don vos honor onore e vita piacevole, e vi
e vida ab plazer, accresca in potenza, senno e
e ·us cresca de poder, gratitudine, e vi dia la
de sen e de bon grat, volontà di fare ciò che vi ho
e ·us done voluntat 850 proposto.
de so que dig vos ai. Ché se questo non si fa,
Car si no ·s fai, jamai ritengo di non essere mai più
no cug esser joglars, un giullare, tanto il mondo mi
tan m’es le mons amars, è amaro, perché comprende
car y cap aitals gens 855 tali persone che nessun
que lunhs avansamens progresso è dato di avere nella
no ·I es datz a saber denominazione dell’arte
de trobar sert e ver perfetta di far poesia.
de nom, don ai pezansa, Ciò mi affligge e mi tormenta
e ·n sofri malenansa 864 tanto da tenermi lontano da
tal que d’onor m’esquiva: onore: penserò quindi di
donc pessarai co viva vivere in qualche modo
estiers en calque guiza. altrimenti.
Declaratio que ·l senher rei n’Anfos de Castela fe per la Dichiarazione che il signor re Don Alfonso di Castiglia
suplicatio que Guiraut Riquier fe per lo nom de joglar fece per la supplica che Guiraut Riquier fece per la
l’an MCCLXXV. denominazione dei giullari nell’anno 1275.
El nom del ver Dieu paire La maior razo Nel nome del vero Dio padre
e del Fil, que de maire che nacque da madre sempre
verge nasc ses oblit, vergine, e dello Spirito Santo,
e del Sant Esperit, che sono una vera unità,
qu’es vers en unitat, 25 nell’anno 1275 della natività di
l’an la nativitat Cristo, alla fine del mese di
de Crist M e CC giugno, noi Alfonso, per la
LXXV correns, grazia di Dio e per sua volontà
el mes de junh issen, re regnante di Castiglia, e re da
per bon entendemen, 30 cui sono retti Toledo e Léon,
car non forsa razos, Galizia e il nobile regno di
requist dizem Amfos, Siviglia, di Cordova, di Murcia,
per gracia de Dieu d’Algarve e di Jaén; in risposta
e per lo plazer sieu alla supplica che ci presentò
reys regnans de Castela, 35 recentemente Guiraut Riquier,
e reys per que ·s capdela preoccupato per la
Toleta e Leos, denominazione dei giullari,
Gallisia e ·l bos bene appoggiando con molti
regne de Cibilia, argomenti il suo proposito,
de Cordoa, de Murcia, 40
d’Algarbe, de Geyan;
per so que soplecan
no mes denan l’autrier,
temens, Guiraut Riquier
per lo nom de joglars, 45
proan per mot[z] afars
ben son entendemen,
contra ·l defalhimen contro la deficienza di nomi
dels noms especïals, speciali, in quanto quello
car sols lo generals 50 generale è applicato a tutti e
es aprumatz a totz, così se ne appellano molti; ma
et hom apela ·n motz; non si dovrebbe, se si
que no ·s deuria far, comprende bene e
qui ben enten e clar chiaramente la sua supplica,
sa suplicatïon, 55 poiché egli ci mostra in modo
qu’el mostra per razon molto perspicuo e razionale,
tot clar so que ·y sofranh facile ad intendersi, così come
a nos, aisi co ·s tanh, conviene, ciò che in questo fa
gent e ben per entendre. difetto. Noi, benché crediamo
E nos, si tot repenre 60 che ce ne vorranno biasimare
crezem que no ·n volran molte persone che non sanno
mot que saber non an distinguere il bene dal male, e
per lonhar bes de mals, nonostante altri e più pressanti
et avem afars als affari di cui occuparsi,
de que ·m deu mais caler, 65 vogliamo dare disposizioni per
segon nostre saber alcuni di loro, secondo la
volem n’azordenar nostra competenza, perché la
d’alcus, car a nos par questione ci appare degna e
pro razos ab vertat. veritiera.