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che non vivono per s stessi: Luminoso e comprensivo penetra
perci possono vivere a lungo. ovunque:
Per questo il santo sei capace di non agire?
pospone la sua persona Fa vivere le creature e nutrile,
e la sua persona viene premessa, falle vivere e non tenerle come tue,
apparta la sua persona opera e non aspettarti nulla,
e la sua persona perdura. falle crescere e non governarle.
Non perch spoglio di interessi? Questa la misteriosa virt.
Per questo pu realizzare il suo
interesse. XI - L'UTILIT DEL NON-ESSERE
Trenta raggi si uniscono in un solo
VIII - TORNARE ALLE QUALIT NATURALI mozzo
Il sommo bene come l'acqua: e nel suo non-essere si ha l'utilit del
l'acqua ben giova alle creature e non carro,
contende, s'impasta l'argilla per fare un vaso
resta nel posto che gli uomini e nel suo non-essere si ha l'utilit del
disdegnano. vaso,
Per questo quasi simile al Tao. s'aprono porte e finestre per fare una
Nel ristare si adatta al terreno, casa
nel volere s'adatta all'abisso, e nel suo non-essere si ha l'utilit della
nel donare s'adatta alla carit, casa.
nel dire s'adatta alla sincerit, Perci l'essere costituisce l'oggetto
nel correggere s'adatta all'ordine, e il non-essere costituisce l'utilit.
nel servire s'adatta alla capacit,
nel muoversi s'adatta alle stagioni. XII - REPRIMERE LE BRAME
Proprio perch non contende I cinque colori fan s che s'acciechi
non viene trovata in colpa. l'occhio dell'uomo,
le cinque note fan s che s'assordi
IX - TENDERE ALL'INCOLORE l'orecchio dell'uomo,
Chi colma ci che possiede i cinque sapori fan s che falli la bocca
meglio farebbe a desistere, dell'uomo,
chi batte a fino ci che appuntito la corsa e la caccia fan s che s'imbesti
non lo mantiene a lungo intatto. il cuore dell'uomo,
Un palazzo colmo d'oro e di gemme i beni che con difficolt si ottengono
non si pu conservare, fan s che sia dannosa la condotta
chi si fa arrogante perch ricco e nobile dell'uomo.
procura da s la sua rovina. Per questo il santo
Ad opera compiuta ritrarsi per il ventre e non per l'occhio.
la Via del Cielo. Perci respinge l'uno e preferisce l'altro.
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che tengo alla mia persona, torbidi erano come acqua motosa.
se non tenessi alla mia persona Chi capace d'esser motoso
quale sventura avrei? per fare illimpidire piano piano
Per questo riposando?
a chi di s fa pregio a pro del mondo Chi capace d'esser placido
si pu affidare il mondo, per far vivere pian piano rimuovendo a
a chi di s ha cura a pro del mondo lungo?
si pu confidare il mondo. Chi s'attiene a questa Via
non brama d'esser pieno,
XIV - INTRODUCE AL MISTERO e proprio perch non si riempie
A guardarlo non lo vedi, pu starsene nell'ombra senza innovar
di nome detto l'Incolore. l'antico.
Ad ascoltarlo non lo odi,
di nome detto l'Insonoro. XVI - VOLGERSI ALLA RADICE
Ad afferrarlo non lo prendi, Arrivare alla vacuit il culmine,
di nome detto l'Informe. mantenere la quiete schiettezza:
Questi tre non consentono di scrutarlo a le diecimila creature insieme sorgono
fondo, ed io le vedo ritornare a quelle,
ma uniti insieme formano l'Uno. quando le creature hanno avuto il lor
Non splendente in alto rigoglio
non oscuro in basso, ciascuna fa ritorno alla sua radice.
nel suo volversi incessante non gli puoi Tornare alla radice quiete,
dar nome il che vuol dire restituire il mandato,
e di nuovo si riconduce all'immateriale. restituire il mandato eternit.
la figura che non ha figura, Chi conosce l'eternit illuminato,
l'immagine che non ha materia: chi non la conosce insensatamente
l'indistinto e l'indeterminato. provoca sventure.
Ad andargli incontro non ne vedi l'inizio, Chi conosce l'eternit tutto abbraccia,
ad andargli appresso non ne vedi la tutto abbracciando equanime,
fine. essendo equanime sovrano,
Attieniti fermamente all'antico Tao essendo sovrano Cielo,
per guidare gli esseri di oggi essendo Cielo Tao,
e potrai conoscere il principio antico. essendo Tao a lungo dura
questa l'orditura del Tao. e per tutta la vita non corre pericolo.
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s'ebbero le grandi imposture, Tutti gli uomini sono affaccendati
quando i sei congiunti non furono in sol io sono ebete come villico.
armonia Sol io mi differenzio dagli altri
s'ebbero piet filiale e clemenza e tengo in gran pregio la madre che
paterna, nutre.
quando gli stati caddero nel disordine
s'ebbero i ministri leali. XXI - SVOTARE IL CUORE
Il contenere di chi ha la virt del vuoto
XIX - TORNARE ALLA PUREZZA solo al Tao s'adegua.
Tralascia la santit e ripudia la sapienza Per le creature il Tao
e il popolo s'avvantagger di cento indistinto e indeterminato.
doppie, Oh, come indeterminato e indistinto
tralascia la carit e ripudia la giustizia nel suo seno racchiude le immagini!
ed esso torner alla piet filiale e alla Oh, come indistinto e indeterminato
clemenza nel suo seno racchiude gli archetipi!
paterna, Oh, come profondo e misterioso
tralascia l'abilit e ripudia il lucro nel suo seno racchiude l'essenza
e pi non vi saranno ladri e briganti. dell'essere!
Quelle tre reputa formali e insufficienti, Questa essenza assai genuina
perci insegna che v' altro a cui nel suo seno ne racchiude la conferma.
attenersi: Dai tempi antichi sino ad oggi
mostrati semplice e mantienti grezzo, il suo nome non passa
abbi poco egoismo e scarse brame. e cos acconsente a tutti gli inizi.
Da che conosco il modo di tutti gli inizi?
XX - DIFFERENZIARSI DAL VOLGO Da questo.
Tralascia lo studio e non avrai afflizioni.
Tra un pronto e un tardo risponder s XXII - L'UMILT CHE ELEVA
quanto intercorre? Se ti pieghi ti conservi,
Quel che gli altri temono se ti curvi ti raddrizzi,
non posso non temer io. se t'incavi ti riempi,
Oh, quanto son distanti e ancor non se ti logori ti rinnovi,
s'arrestano! se miri al poco ottieni
Tutti gli uomini sono sfrenati se miri al molto resti deluso.
come a una festa o un banchetto Per questo il santo preserva l'Uno
sacrificale, e diviene modello al mondo.
come se in primavera ascendessero ad Non da s vede perci illuminato,
una torre. non da se s'approva perci splende,
Sol io quanto son placido! tuttora senza non da s si gloria perci ha merito,
presagio non da s s'esalta perci a lungo dura.
come un pargolo che ancor non ha Proprio perch non contende
sorriso, nessuno al mondo pu muovergli
quanto son dimesso! contesa.
come chi non ha dove tornare. Quel che dicevano gli antichi:
Tutti gli uomini hanno d'avanzo se ti pieghi ti conservi,
sol io sono come chi tutto ha erano forse parole vuote?
abbandonato. In verit, integri tornavano.
Oh, il mio cuore di stolto
quanto confuso! XXIII - IL VUOTO NON-ESSERE
L'uomo comune cos brillante Il parlar dell'Insonoro spontaneit.
sol io sono tutto ottenebrato, Per questo
l'uomo comune in tutto s'intromette, un turbine di vento non dura una
solo io di tutto mi disinteresso, mattina,
agitato sono come il mare, un rovescio di pioggia non dura una
sballottato sono come chi non ha punto giornata.
fermo. Chi opera queste cose?
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Il Cielo e la Terra. ed il sovrano sta in una di esse.
Se perfino il Cielo e la Terra non L'uomo si conforma alla Terra,
possono persistere la Terra si conforma al Cielo,
tanto pi lo potr l'uomo? il Cielo si conforma al Tao,
Perci compi le tue imprese come il Tao. il Tao si conforma alla spontaneit.
Chi si d al Tao s'immedesima col Tao,
chi si d alla virt s'immedesima con la XXVI - LA VIRT DEL GRAVE
virt, Il grave radice del leggero,
chi si d alla perdita s'immedesima con il quieto signore dell'irrequieto.
la perdita. Per questo il santo viaggia tutto il
Chi s'immedesima col Tao giorno
nel Tao si rallegra d'ottenere, senza discostarsi dal bagaglio,
chi s'immedesima con la virt anche se possiede palazzi regali
nella virt si rallegra d'ottenere, placidamente se ne sta distaccato.
chi s'immedesima con la perdita Che sar se il signore di diecimila carri
nella perdita si rallegra d'ottenere. leggero si fa nel mondo?
Quando la sincerit vien meno Se leggero perde il fondamento,
si ha l'insincerit. se irrequieto perde la sua signoria.
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il modello del mondo, Ci che non conforme al Tao presto
essendo il modello del mondo finisce.
la virt mai non si scosta da lui
ed ei ritorna all'infinito. XXXI - DESISTERE DALLE OPERAZIONI
Chi sa d'esser glorioso MILITARI
e si mantiene nell'ignominia Ecco che son le belle armi:
la valle del mondo, strumenti del malvagio
essendo la valle del mondo che le creature han sempre detestati.
la virt sempre si ferma in lui Per questo non rimane chi pratica il Tao.
ed ei ritorna ad esser grezzo. Il saggio, che pacifico, tiene in pregio
Quando quel ch' grezzo vien tagliato la sinistra,
allora se ne fanno strumenti, chi adopra l'armi tiene in pregio la
quando l'uomo santo ne usa destra.
allora ne fa i primi tra i ministri. Ecco che son l'armi:
Per questo il gran governo non strumenti del malvagio
danneggia. non strumenti del saggio,
il quale li adopra solo se non pu farne
XXIX - NON AGIRE a meno.
Quei che volendo tenere il mondo Avendo per supreme pace e quiete,
lo governa, ei vince ma non se ne compiace,
a mio parere non vi riuscir giammai. chi se ne compiace
Il mondo un vaso sovrannaturale gioisce nell'uccidere gli uomini.
che non si pu governare: Ora chi gioisce nell'uccidere gli uomini
chi governa lo corrompe, non pu attuare i suoi intenti nel
chi dirige lo svia, mondo.
poich tra le creature Nelle gesta fauste si tiene in onore la
taluna precede ed altra segue, sinistra,
taluna calda ed altra fredda, nelle gesta infauste si tiene in onore la
taluna forte ed altra debole, destra.
taluna tranquilla ed altra pericolosa. Il luogotenente sta alla sinistra,
Per questo il santo il duce supremo sta alla destra:
rifugge dall'eccesso, assume il posto del rito funebre.
rifugge dallo sperpero, Quei che gli uomini ha ucciso in massa
rifugge dal fasto. li piange con cordoglio e con tristezza:
la vittoria in guerra gli assegna il posto
XXX - LIMITARE LE OPERAZIONI MILITARI del rito
Quei che col Tao assiste il sovrano funebre.
non fa violenza al mondo con le armi,
nelle sue imprese preferisce XXXII - LA VIRT DEL SANTO
controbattere. Il Tao in eterno senza nome,
L dove stanziano le milizie grezzo per quanto minimo sia,
nascono sterpi e rovi, nessuno al mondo capace di fargli da
al seguito dei grandi eserciti ministro.
vengono certo annate di miseria. Se principi e sovrani fossero capaci di
Chi ben li adopra attenervisi,
soccorre e basta, le diecimila crature da s si
non osa con essi acquistar potenza. sottometterebbero,
Soccorre e non si esalta, il Cielo in mutuo accordo con la Terra
soccorre e non si gloria, farebbe discendere soave rugiada
soccorre e non s'insuperbisce, e il popolo, senza alcuno che lo
soccorre quando non pu farne a meno, comandi,
soccorre ma non fa violenza. da s troverebbe il giusto assetto.
Quel che s'invigorisce allor decade: Quando si cominci ad intagliare
vuol dire che non conforme al Tao. si ebbero i nomi.
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Tutto quello che ha nome viene trattato Quei che vuoi che si contragga
come proprio, devi farlo espandere,
perci sappi contenerti. quei che vuoi che s'indebolisca
Chi sa contenersi devi farlo rafforzare,
pu non correre pericolo. quei che vuoi che rovini
Paragona la presenza del Tao nel mondo devi farlo prosperare,
ai fiumi e ai mari cui accorrono rivi e a quei che vuoi che sia tolto
valli. devi dare.
Questo l'occulto e il palese.
XXXIII - LA VIRT DEL DISCERNIMENTO Mollezza e debolezza vincono durezza e
Chi conosce gli altri sapiente, forza.
chi conosce s stesso illuminato. Al pesce non conviene abbandonar
Chi vince gli altri potente, l'abisso,
chi vince s stesso forte. gli strumenti profittevoli al regno
Chi sa contentarsi ricco, non conviene mostrarli al popolo.
chi strenuamente opera attua i suoi
intenti.
A lungo dura chi non si diparte dal suo XXXVII - ESERCITARE IL GOVERNO
stato, Il Tao in eterno non agisce
ha vita perenne quello che muore ma e nulla v' che non sia fatto.
non perisce. Se principi e sovrani fossero capaci
d'attenervisi,
XXXIV - CONFIDARE NEL PERFETTO le creature da s si trasformerebbero.
Come universale il gran Tao! Quelli che per trasformarle bramassero
pu stare a sinistra come a destra. operare
In esso fidando vengono alla vita le io li acquieterei
creature con la semplicit di quel che non ha
ed esso non le rifiuta, nome
l'opera compiuta non chiama sua. anch'esse non avrebbero brame,
Veste e nutre le creature quando non han brame stanno quiete
ma non se ne fa signore, e il mondo da s s'assesta.
esso che sempre non ha brame
pu esser nominato Piccolo. XXXVIII - ESPONE LA VIRT
Le creature ad esso si volgono La virt somma non si fa virt
ma esso non se ne fa signore, per questo ha virt,
pu esser nominato Grande. la virt inferiore non manca di farsi virt
Poich giammai si fa grande per questo non ha virt.
pu realizzare la sua grandezza. La virt somma non agisce
ma non ha necessit di agire,
XXXV - LA VIRT DELLA CARIT' la virt inferiore agisce
Verso chi tiene in s la grande ma ha necessit di agire.
immagine La somma carit agisce
il mondo accorre, ma non ha necessit di agire,
accorre e non riceve danno la somma giustizia agisce
ma calma e pace grandi. ma ha necessit di agire,
Attratto da musiche e bevande il sommo rito agisce
prelibate e se non viene corrisposto
si ferma il viator che passa, si denuda le braccia e trascina a forza.
ma quel che al Tao esce di bocca Fu cos che
com' scipito! non ha sapore. perduto il Tao venne poi la virt,
A guardarlo non riesci a vederlo, perduta la virt venne poi la carit,
ad ascoltarlo non riesci ad udirlo, perduta la carit venne poi la giustizia,
ad usarlo non riesci ad esaurirlo. perduta la giustizia venne poi il rito:
il rito labilit della lealt e della
XXXVI - L'OCCULTO E IL PALESE sincerit
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e foriero di disordine. Le diecimila creature che sono sotto il
Chi per primo conosce fior nel Tao cielo
e principio di ignoranza. hanno vita dall'essere,
Per questo l'uomo grande l'essere ha vita dal non-essere.
resta in ci che solido
e non si sofferma in ci che labile, XLI - EQUIPARA LE DIVERSIT
resta nel frutto Quando il gran dotto apprende il Tao
e non si sofferma nel fiore. lo pratica con tutte le sue forze,
Perci respinge l'uno e preferisce l'altro. quando il medio dotto apprende il Tao
or lo conserva ed or lo perde,
XXXIX - UNIFORMARSI AL FONDAMENTO quando l'infimo dotto apprende il Tao
In principio questi ottenner l'Uno: se ne fa grandi risate:
il Cielo l'ottenne e per esso fu puro, se non fosse deriso non sarebbe degno
la Terra l'ottenne e per esso fu d'essere il Tao.
tranquilla, Perci motti invalsi dicono:
gli esseri sovrannaturali l'ottennero illuminarsi nel Tao come ottenebrarsi,
e per esso furono potenti, avanzare nel Tao come regredire,
la valle l'ottenne e per esso fu ricolma, spianarsi nel Tao come incavarsi,
le creature l'ottennero e per esso la virt somma come valle,
vissero, il gran candore come ignominia,
principi e sovrani l'ottennero la virt vasta come insufficienza,
e per esso furon retti nel governare il la virt salda come esser volgo,
mondo. la naturale genuinit come
Costoro ne furono resi perfetti. sbiadimento,
Se il Cielo non fosse puro per esso il gran quadrato non ha angoli,
temerebbe di squarciarsi, il gran vaso tardi si completa,
se la Terra non fosse tranquilla per esso il gran suono una sonorit insonora,
temerebbe di fendersi, la grande immagine non ha forma.
se gli esseri sovrannaturali non fossero Il Tao nascosto e senza nome,
potenti per esso ma proprio perch il Tao
temerebbero d'annullarsi, ben impresta e completa.
se la valle non fosse ricolma per esso
temerebbe d'inaridirsi, XLII - LE TRASFORMAZIONI DEL TAO
se le creature non vivessero per esso Il Tao gener l'Uno,
temerebbero di spegnersi, l'Uno gener il Due,
se principi e sovrani non fossero nobili e il Due gener il Tre,,
alti per esso il Tre gener le diecimila creature.
temerebbero di cadere. Le creature voltano le spalle allo yin
Il nobile ha per fondamento il vile, e volgono il volto allo yang,
l'alto ha per basamento il basso. il ch'i infuso le rende armoniose.
Perci quando principi e sovrani Ci che l'uomo detesta
chiamano s stessi d'essere orfano, scarso di virt,
l'orfano, lo scarso di virt, l'incapace, incapace,
non perch considerano lor eppur sovrani e duchi se ne fanno
fondamento il vile? appellativi.
Ahim, no! Perci tra le creature
Quando hai finito d'enumerare le parti taluna diminuendosi s'accresce,
del carro taluna accrescendosi si diminuisce.
ancor non hai il carro. Ci che gli altri insegnano
Non voler essere pregiato come giada anch'io l'insegno:
n spregiato come pietra. quelli che fan violenza non muoiono di
morte
XL - DOVE ANDARE E CHE ADOPERARE naturale.
Il tornare il movimento del Tao, Di questo far l'avvio del mio
la debolezza quel che adopra il Tao. insegnamento.
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che non saper accontentarsi,
XLIII - LO STRUMENTO UNIVERSALE difetto non v' pi grande
Ci che v' di pi molle al mondo che bramar d'acquistare.
assoggetta ci che v' di pi duro al Quei che conosce la contentezza
mondo, dell'accontentarsi
quel che non ha esistenza sempre contento.
penetra l dove non sono interstizi.
Da questo so che v' profitto nel non XLVII - SCRUTARE CI CHE LONTANO
agire. Senza uscir dalla porta
All'insegnamento non detto, conosci il mondo,
al profitto del non agire, senza guardar dalla finestra
pochi di quelli che sono sotto il cielo scorgi la Via del Cielo.
arrivano. Pi lungi te ne vai meno conosci.
Per questo il santo
XLIV - IL FERMO AMMONIMENTO non va dattorno eppur conosce,
Tra fama e persona che pi caro? non vede e pi discerne,
Tra persona e beni che pi non agisce eppur completa.
importante?
Tra acquistare e perdere che pi XLVIII - OBLIARE LA SAPIENZA
penoso? Chi si dedica allo studio ogni d
Per questo aggiunge,
chi ardentemente brama certo assai chi pratica il Tao ogni d toglie,
sperpera, toglie ed ancor toglie
chi molto accumula certo assai perde. fino ad arrivare al non agire:
Chi sa accontentarsi non subisce quando non agisce nulla v' che non sia
oltraggio, fatto.
chi sa contenersi non corre pericolo Quei che regge il mondo
e pu durare a lungo. sempre lo faccia senza imprendere,
se poi imprende
non atto a reggere il mondo.
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gli uomini che la vita Chi fa uso della vista
tramutano in disposizione alla morte e torna ad introvertere lo sguardo
son pur essi tre su dieci. non abbandona la persona alla rovina.
Per qual motivo? Questo dicesi praticar l'eterno.
Perch vivono l'intensit della vita.
Or io ho appreso che chi ben nutre la LIII - TRARRE PROFITTO DALLE PROVE
vita Se avessimo grande sapienza
va per deserti senza incontrar cammineremmo nella gran Via
rinoceronti e tigri, e solo di agire temeremmo.
va tra gli eserciti senza indossar La gran Via assai piana,
corazza e arme: ma la gente preferisce i sentieri.
il rinoceronte non ha dove infilzare il Quando il palazzo reale troppo ben
corno, tenuto
la tigre non ha dove affondar l'artiglio, i campi son del tutto incolti
il guerriero non ha dove immergere la e i granai son del tutto vuoti.
spada. Indossar vesti eleganti e ricamate,
Per qual motivo? portare alla cintura spade acuminate,
Perch costui non ha disposizione alla rimpinzarsi di vivande e di bevande
morte. e ricchezze e beni aver d'avanzo,
sfarzo da ladrone.
LI - LA VIRT CHE NUTRE contrario al Tao, ahim!
Il Tao le fa vivere,
la virt le alleva, LIV- COLTIVARE E CONTEMPLARE
con la materia d loro la forma, Chi ben si fonda non vien divelto,
con le vicende d loro la completezza. a chi ben stringe non vien tolto:
Per questo le creature tutte con questa Via figli e nipoti
venerano il Tao e onorano la virt: gli offriranno sacrifici ininterrotti.
venerare il Tao e onorare la virt Se la coltiva nella persona
nessuno lo comanda ma viene ognor la sua virt la genuinit,
spontaneo. se la coltiva nella famiglia
Quindi il Tao fa vivere, la sua virt la sovrabbondanza,
la virt alleva, fa crescere, se la coltiva nel villaggio
sviluppa, completa, matura, la sua virt la reverenza,
nutre, ripara. se la coltiva nel regno
Le fa vivere ma non le tiene come sue la sua virt la floridezza,
opera ma nulla s'aspetta, se la coltiva nel mondo
le fa crescere ma non le governa. la sua virt l'universalit.
Questa la misteriosa virt. Per questo
contempla le persone dalla sua
LII - VOLGERSI ALL'ORIGINE persona,
Il mondo ebbe un principio contempla le famiglie dalla sua
che fu la madre del mondo. famiglia,
Chi pervenuto alla madre contempla i villaggi dal suo villaggio,
da essa conosce il figlio, contempla i regni dal suo regno,
chi conosce il figlio contempla il mondo dal suo mondo.
e torna a conservar la madre Come so che il mondo cos?
fino alla morte non corre pericolo. Da questo.
Chi ostruisce il suo varco
e chiude la sua porta LV - IL SIMBOLO DEL MISTERO
per tutta la vita non ha travaglio, Quei che racchiude in s la pienezza
chi spalanca il suo varco della virt
ed accresce le sue imprese paragonabile ad un pargolo,
per tutta la vita non ha scampo. che velenosi insetti e serpi non
Illuminazione vedere il piccolo, attoscano,
forza attenersi alla mollezza. belve feroci non artigliano,
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uccelli rapaci non adunghiano. gli artifizi e le abilit
Deboli ha l'ossa e molli i muscoli pi appaiono cose rare,
eppur la sua stretta salda, pi si fa sfoggio di belle cose
ancor non sa dell'unione dei sessi pi numerosi si fanno ladri e briganti.
eppur tutto si aderge: Per questo il santo dice:
la perfezione dell'essenza, io non agisco e il popolo da s si
tutto il giorno vagisce trasforma,
eppur non diviene fioco: io amo la quiete e il popolo da s si
la perfezione dell'armonia. corregge,
Conoscer l'armonia eternit, io non imprendo e il popolo da s
conoscer l'eternit illuminazione, s'arricchisce,
vivere smodatamente la vita io non bramo e il popolo da s si fa
prodromo di semplice.
sventura,
con la mente comandare al ch'i significa LVIII - ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI
indurirsi. Quando il governo di tutto si
Quel che s'invigorisce allor decade: disinteressa
questo vuol dire che non conforme al il popolo unito,
Tao. quando il governo in tutto si intromette
Ci che non conforme al Tao presto il popolo frammentato.
finisce. La fortuna si origina dalla sfortuna,
la sfortuna si nasconde nella fortuna.
LVI - LA MISTERIOSA VIRT' Chi ne conosce il culmine?
Quei che sa non parla, Quei che non corregge.
quei che parla non sa. La correzione si converte in falsit,
Chi ostruisce il suo varco, il bene si converte in presagio di
chiude la sua porta, sventura
smussa le sue punte, e ogni d lo sconcerto del popolo
districa i suoi nodi, si fa pi profondo e pi durevole.
mitiga il suo splendore, Per questo il santo
si rende simile alla sua polvere, quadrato ma non taglia,
dicesi accomunato col mistero. incorrotto ma non ferisce,
Per questo costui diritto ma non ostenta,
non pu essere attirato luminoso ma non abbaglia.
n pu essere respinto,
non pu essere avvantaggiato LIX - MANTENERSI NEL TAO
n pu essere danneggiato, Nel governare gli uomini e nel servire il
non pu essere nobilitato Cielo
n pu essere umiliato. nulla meglio della parsimonia,
Per questo il pi nobile del mondo. perch solo la parsimonia antepone
l'ottenere.
LVII - RENDERE PURI I COSTUMI Anteporre l'ottenere significa
Quando con la correzione si governa il accumulare virt.
mondo Chi accumula virt tutto sottomette,
con la falsit s'adopran l'armi: quando tutto sottomette
il mondo si regge col non imprendere. nessuno conosce il suo culmine,
Da che so che cos? quando nessuno conosce il suo culmine
Dal presente. ei pu possedere il regno.
Pi numerosi ha il sovrano Chi possiede la madre del regno
i giorni nefasti e le parole proibite pu durare a lungo.
pi il popolo cade in miseria, Questo si chiama
pi numerosi ha il popolo affondare le radici e rinsaldare il tronco,
gli strumenti profittevoli via della lunga vita e dell'eterna
pi i regni cadono nel disordine, giovinezza.
pi numerosi hanno gli uomini
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LX - STARE NELLA DIGNIT REGALE Per questo si pone sul trono il Figlio del
Governare un gran regno Cielo
come friggere pesciolini minuti. e si nominano i tre gran ministri.
Quando si sovrintende al mondo con il Anche se costoro hanno il gran pi
Tao per ottenere precedenza alla loro
i mani non mostrano la potenza loro. quadriga,
Non che i mani non abbiano potenza meglio che se ne stiano seduti
ma la potenza loro non nuoce agli ad avanzare in questo Tao.
uomini, Quale era la ragione per cui gli antichi
non che la potenza loro non nuoccia agli apprezzavano questo Tao?
uomini Non dicevano forse: ottiene chi con
ma il santo non nuoce agli uomini. esso cerca,
Questi due non si nuocciono fra loro, con esso sfugge chi in colpa?
per questo le virt loro insieme Per questo ci che v' di pi prezioso
confluiscono al mondo.
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un viaggio di mille li chi vuol stare davanti al popolo
principia da sotto il piede. con la persona ad esso si pospone.
Chi governa corrompe, Per questo il santo
chi dirige svia. sta disopra ed il popolo non ne
Per questo il santo gravato,
non governa e perci non corrompe, sta davanti ed il popolo non ne
non dirige e perci non svia. ostacolato.
La gente nel condurre le proprie Cos il mondo gioisce
imprese di sospingerlo innanzi e mai ne sazio.
sul punto di compierle sempre le Poich ei non contende
guasta, nessuno al mondo pu muovergli
se curasse la fine come il principio contesa.
allora non vi sarebbero imprese guaste.
Per questo il santo LXVII - LE TRE COSE PREZIOSE
brama quello che non bramato Tutti al mondo dicono che il mio Tao
e non pregia i beni che con difficolt si grande
ottengono, ma che sembra non esser simile a nulla.
studia quello che non viene studiato Proprio perch grande
e ritorna su quello che gli altri han sembra che non sia simile a nulla,
travalicato. se fosse simile a qualcosa
Per favorire la spontaneit delle l'impaccerebbe la sua piccolezza.
creature Io ho tre cose preziose
non osa agire. che mi tengo ben strette e custodisco:
la prima la misericordia,
LXV - LA PURA VIRT la seconda la parsimonia,
In antico chi ben praticava il Tao la terza il non ardire d'esser primo nel
con esso non rendeva perspicace il mondo.
popolo, Sono misericordioso e perci posso
ma con esso si sforzava di renderlo essere intrepido,
ottuso: sono parsimonioso e perci posso
il popolo con difficolt si governa essere generoso,
poich la sua sapienza troppa. non ardisco d'esser primo nel mondo
Perci governare il regno con la e perci posso esser capo degli
sapienza strumenti perfetti.
la rovina del regno, Oggi si intrepidi trascurando la
governare il regno non con la sapienza misericordia,
la prosperit del regno. si generosi trascurando la parsimonia,
Chi sa queste due cose diviene simile al si primi trascurando di posporsi.
modello, la morte!
saper divenire simile al modello Chi misericordioso
la misteriosa virt. nel guerreggiare vittorioso,
Profonda e imperscrutabile la nel difendere saldo.
misteriosa virt Quei che il cielo vuol salvare
e contrapposta alle creature, facendolo misericordioso lo preserva.
ma alla fine arriva alla grande
conformit. LXVIII - RENDERSI EGUALE AL CIELO
Chi ben fa il capitano non irruente,
LXVI - POSPORRE S STESSO chi ben guerreggia non impetuoso,
La ragione per cui fiumi e mari chi ben vince il nemico non d
possono essere sovrani di cento valli battaglia,
che ben se ne tengono al disotto: chi bene adopera gli uomini se ne pone
perci possono essere sovrani di cento al di sotto:
valli. questa la virt del non contendere,
Cos chi vuole stare disopra al popolo questa la forza dell'adoprar gli uomini,
con i detti se ne pone al disotto, questo rendersi eguale al Cielo,
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il culmine per gli antichi. Perci respinge l'uno e preferisce l'altro.
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Alla nascita l'uomo molle e debole, chi prende su di s i mali del regno
alla morte duro e forte. sovrano del mondo.
Tutte le creature, l'erbe e le piante Un detto esatto che appare
quando vivono son molli e tenere contraddittorio.
quando muoiono son aride e secche.
Durezza e forza sono compagne della
morte, LXXIX - OTTEMPERARE AI PATTI
mollezza e debolezza sono compagne Se cancelli un'offesa, ma un po' offeso
della vita. rimani ancora, credi che sia un bene?
Per questo Se, per contratto, il saggio creditore,
chi si fa forte con le armi non vince, dal debitore non esige nulla.
L'albero che forte viene abbattuto. Adempie al proprio impegno chi
Quel che forte e robusto sta in basso, virtuoso;
quel che molle e debole sta in alto. bada agli impegni altrui chi non
virtuoso.
LXXVII - LA VIA DEL CIELO La Via del cielo non fa parentele,
La Via del Cielo ma sta costantemente con il buono.
come simile all'armar l'arco!
Quel ch' alto viene abbassato,
quel ch' basso viene innalzato, LXXX - ISOLARSI
quello che eccede viene ridotto, Piccoli regni con pochi abitanti:
quel che difetta viene accresciuto. arnesi da lavoro in luogo d'uomini
La Via del Cielo (sian dieci o cento) il popolo non usi.
di diminuire a chi ha in eccedenza Tema la morte e fuori non emigri.
e di aggiungere a chi non ha a Se anche vi son navigli e vi son carri,
sufficienza. il popolo non tenti di salirvi;
Non cos la Via dell'uomo: se anche vi son corrazze e vi son armi,
ei diminuisce a chi non ha a sufficienza mai e poi mai le tiri fuori il popolo.
per donare a chi ha in eccedenza. E ritorni ad usar nodi di corda;
Chi capace di donare al mondo e trovi gusto in cibi e vesti suoi;
ci che ha in eccedenza? ed ami la sua casa, i suoi costumi.
Solo colui che pratica il Tao. Se stati vi vedessero vicini
Per questo il santo tanto che cani e galli se ne udissero,
opera ma nulla s'aspetta invecchino cos, fino alla morte
compiuta l'opera non rimane, quei due popoli: senza alcun contatto.
non vuole mostrare di eccellere.
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