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Studio, ricerca, appunti e considerazioni effettuati sulla base del:

TESTO DEL PROGRAMMA D'ESAME


DI AMMISSIONE ALL'ALBO
PROFESSIONALE F.I.S

ROBERTO BOSCHINI
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PROGRAMMA DELL'ESAME DI AMMISSIONE ALL'ALBO PROFESSIONALE


PRIVATO DI OPERATORE SHIATSU DELLA FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU

STORIA - ORIGINI DELLO SHIATSU Pag.6

LE BASI TEORICHE FONDAMENTALI Pag.7

1)YIN – YANG Pag.9


- Polarità - Complementarietà - Relatività

2) LE CINQUE SOSTANZE FONDAMENTALI: Pag.16


Le cinque sostanze e le loro relazione reciproche
1) Qi (energie o soffi) :
-Concetto di Qi
-Qi nell'essere umano
2) Xue (Sangue) :
-Significato di Xue
-Contrapposizione Sangue Energia
3) Jing (Essenza) :
-Significato di essenza
4) Shen (Mente-Spirito) :
-Significato di Shen
5) Jin-Ye (Fluidi) :
-Concetto di Fluidi corporei

3) I 5 MOVIMENTI Pag.24
a) Significato generale di 5 movimenti e loro sviluppo a partire dalla dicotomia
Yin-Yang.
b) Breve descrizione delle caratteristiche di ognuno dei 5 movimenti
LEGNO, FUOCO, TERRA, METALLO, ACQUA.
c) Correlazioni generali dei 5 movimenti ai fenomeni del Macrocosmo.
d) Correlazioni specifiche ai fenomeni corporei.

4) LE SEI ENERGIE Pag.34


a) Significato generale delle sei energie e loro origine dalla dicotomia Yin- Yang.
b) Breve analisi delle caratteristiche di ognuna delle sei energie del corpo
umano e del cosmo : freddo, fuoco, secchezza, umidità, vento, calore.

5) ZANG FU (ORGANI E VISCERI) Pag.37


a) Conoscenza generale del significato di Zang Fu e loro legame con i canali
energetici.
b) Differenza fra Zang(Organo) e Fu(Viscere) e rispettive caratteristiche generali.
c) Significato energetico generale di ogni Zang e del suo Fu accoppiato e loro
funzioni principali secondo i testi classici :
FUOCO Cuore-Intestino Tenue; Ministro del Cuore-Triplice Riscaldatore
ACQUA Reni e Vescica
TERRA Milza e Stomaco
LEGNO Fegato e Vescica Biliare
METALLO Polmone e Intestino Crasso
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6) TEORIA GENERALE DEI CANALI ENERGETICI Pag. 57


a) Significato generale di canale energetico.
b) I 12 canali principali ed il loro accoppiamento in termini di :
Alto-Basso (accoppiamento di livello energetico)
Interno - Esterno (accoppiamento nel Movimento).
c) Schema generale di circolazione dell'energia nelle 24 ore.
d) Conoscenza dell'esistenza di altri canali energetici e accenni su Vaso
Concezione e Vaso Governatore.

SEMIOTICA E VALUTAZIONE ENERGETICA

VALUTAZIONE ENERGETICA MEDIANTE PALPAZIONE

1) VALUTAZIONE ADDOMINALE – DORSALE Pag. 64


L'esaminando dovrà essere in grado di effettuare una diagnosi energetica
addominale mediante pressione shiatsu, secondo uno schema logico e
consequenziale basato su di una specifica tradizione o scuola.
E' comunque necessaria la conoscenza informativa delle zone dei punti
di diagnosi addominale e dorsale qui sotto riportate:
a) Punti Shu (Yu) del dorso e punti Mu (o Bo) del tronco.
b) Aree diagnostiche addominali e dorsali secondo Masunaga.

2) ALTRE DIAGNOSI ENERGETICHE MEDIANTE PALPAZIONE Pag. 73


Ai fini della valutazione si richiede la capacità di utilizzare un sistema organico
di canali e punti che può essere rappresentato da :
a) 12 canali energetici principali della MTC
b) L'estensione di tali canali energetici sviluppata da Masunaga.

3) VUOTO E PIENO Pag. 119


E' necessaria al conoscenza dei concetti fondamentali di Vuoto e Pieno :
Vuoto é una condizione di carenza di energia che si manifesta in un dato luogo,
punto o area del corpo umano;
Pieno é una condizione di eccesso di energia che si manifesta in un dato luogo,
punto o area del corpo umano.

CONOSCENZA DEL PERCORSO DEI CANALI ENERGETICI Pag. 121

Si ritiene sufficiente la conoscenza del decorso esterno dei canali energetici


principali secondo :
a) 12 canali classici della MTC
e/o
b) 12 canali di Shizuto Masunaga
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ANATOMIA E FISIOLOGIA OCCIDENTALI

ELEMENTI DI BIOLOGIA GENERALE Pag. 178


Citologia e Istologia : le cellule ed i tessuti
Classificazione dei tessuti: epiteliale
connettivale
adiposo
cartilagineo
osseo
muscolare
nervoso
Embriologia umana e organogenesi
Anatomia topografica : terminologia e regioni corporee

L'APPARATO LOCOMOTORE : SISTEMA OSSEO, ARTICOLARE E MUSCOLARE Pag.185


Anatomia dell'apparato locomotore.
Ossa, articolazioni e muscoli scheletrici di :
testa
collo
tronco e torace
addome
arto inferiore
arto superiore

APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO ED IL SISTEMA LINFATICO Pag.210


Anatomia dell'apparato cardio-circolatorio : sangue
cuore
arterie
vene
linfonodi
linfa
Cenni di fisiologia della circolazione, grande e piccola circolazione.

APPARATO DIGERENTE Pag.223


Anatomia
Fisiologia dell'alimentazione e della digestione

APPARATO RESPIRATORIO Pag. 226


Anatomia
Cenni di fisiologia della respirazione

APPARATO URINARIO Pag. 229


Anatomia
Cenni di fisiologia della filtrazione, riassorbimento e minzione
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SISTEMA NERVOSO Pag 232


Anatomia
Sistema nervoso centrale
Sistema nervoso periferico
Sistema nervoso parasimpatico
Cenni di fisiologia dell'attività neuro - psichica.

SISTEMA ENDOCRINO Pag. 237


Anatomia del sistema endocrino
Cenni di fisiologia ormonale

APPARATO TEGUMENTALE Pag. 240


Anatomia della pelle e degli annessi cutanei
Cenni di fisiologia della pelle

ELEMENTI DI IMMONOLOGIA, MICROBIOLOGIA E IGIENE


Batteri, virus, funghi o miceti

ELEMENTI DI PATOLOGIA OCCIDENTALE Pag. 255

TRATTAMENTO DEI 12 MERIDIANI NELLE TRE POSIZIONI Pag. 289

Tutte le informazioni scritte su questo manuale sono tratte da:

Zen Shiatsu - Masunaga & Ohashi – Edzioni Mediterranee


Guarire con lo Shiatsu - D.Gattini M. Agazzi – Edizioni Piemme.
Il libro della Medicina Cinese – Carlo Moiraghi – Fabbri Editore
Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Franco Bottalo, Rosa Brotzu – Xenia edizioni.
Diagnosi Shiatsu – Franco Bottalo – Xenia edizioni.

Quaderni di Shiatsu – Roberto Boschini


Quaderni di Shiatsu, Trattamenti – Roberto Boschini
Quaderni di Shiatsu , La pelle – Roberto Boschini
Quaderni di Shiatsu, Localizzazione dei punti – Roberto Boschini
Quaderni di Shiatsu, Patologia MTC – Roberto Boschini
Quaderni di Shiatsu, Patologia occidentale – Roberto Boschini
Quaderni di Shiatsu, Anatomia occidentale – Roberto Boschini

(Quaderni di Shiatsu sono appunti scritti da Roberto Boschini durante il triennio professionale di
Shiatsu presso la scuola Shambala Shiatsu di Douglas Gattini a Milano. Insegnanti: Douglas Gattini,
Marilena Agazzi, Dr. Giovanni Monza)
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STORIA E ORIGINI DELLO SHIATSU

E’ nel 1955 che il Ministero della sanità giapponese riconosce lo Shiatsu come “una
forma di manipolazione che si esercita con i pollici, le altre dita delle mani senza
l’ausilio di strumenti meccanici e di altro genere, consistente nella pressione sulla cute
intesa a correggere disfunzioni interne, a migliorare e conservare lo stato di salute”.
Viene così confermata anche a livello ufficiale dalle autorità competenti una
metodologia di cura ben precisa e strutturata, già diffusa in Giappone all’inizio del
secolo, ma a sua volta frutto della lunga, ricca e fertile tradizione cinese.
In Giappone più di un migliaio di anni fa l’Amna era, secondo gli antichi testi,
considerata una tecnica di massaggio con diagnosi e trattamento ed era il metodo più
sicuro e più facile per trattare il corpo umano. Durante l’era Edo i medici in Giappone
avevano l’obbligo di imparare a praticare l’amna. Purtroppo questa pratica
manipolatoria veniva adottata solo per risolvere casi semplici, come la rigidità delle
spalle e la lombaggine, ed era considerata una professione riservata ai ciechi e poiché
questi non potevano seguire degli studi regolari veniva considerata un trattamento
voluttuario.
Fu allora l’avvento, circa un migliaio di anni fa, grazie ai monaci buddisti, della medicina
cinese ed il ricco patrimonio di tutta la sua cultura a diffondere in Giappone una nuova
visione dei fenomeni vitali scaturendo quindi nel Kanpo (ossia la pratica giapponese
della medicina cinese). Prendendo in considerazione l’aspetto del massaggio e le varie
manipolazioni cinesi sul corpo approdate in Giappone, si può notare che alcune di esse,
e precisamente il Li Fa, Tui Fa, An Fa, Dianxue Fa, prevedono l’impiego specifico della
pressione sul corpo, ma in manovre complesse in cui la pressione interagisce con altre
tecniche quali ed esempio la resa contrapposta delle mani che premono. E’ proprio di
questo particolare ingrediente della pressione nel trattamento manipolatorio cinese
che offre lo spunto ai Giapponesi per l’ideazione di una nuova, inedita e autonoma arte
curativa naturale a mediazione corporea che fa proprio della pressione il suo
presupposto fondamentale: è la nascita dello Shiatsu. Esso si presenta quindi di
matrice giapponese, perché è questo paese che ne vede la prima attuazione, ma si
fonda però su un lungo cammino di pensiero e di pratica che aveva preso le mosse
dall’antica Cina e dalla sua lunga tradizione culturale.

Tratto da:

Zen Shiatsu - Masunaga & Ohashi – Edzioni Mediterranee


Guarire con lo Shiatsu - D.Gattini M. Agazzi – Edizioni Piemme.
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LE BASI TEORICHE FONDAMENTALI

I Cinesi erano attenti osservatori della natura e dei suoi fenomeni, anche negli aspetti
più sottili e nascosti da cui erano capaci di cogliere profondi insegnamenti; sapevano
essere in sintonia con essa, seguendone e rispettandone i ritmi, senza contrastarla né
porsi in conflitto, ma, soprattutto, di ogni fenomeno indagato, uomo compreso,
consideravano la totalità degli aspetti in una visione globale e unificante, diremo
oggi”olistica”.
Questo modo di pensare e poi di conseguenza di affrontare la vita, rivela la sua
matrice Taoista, quella corrente filosofica di pensiero il cui obbiettivo primario era
l‘osservazione della natura e delle sue leggi per adeguarvisi, anziché cercare di
piegarle alle proprie esigenze, fluendo così in sintonia con esse secondo il noto
principio etico della “non azione”, poiché l’intervento umano non è in grado di mutare il
corso naturale degli eventi e, se tenta di farlo, finisce solo per creare disarmonia.
Sempre secondo il pensiero taoista tutto ciò che accade nell’universo, tutto ciò che si
manifesta nel piano macrocomico, quale espressione del Tao, l’Assoluto indistinto
primordiale, si ripete anche su un piano microcosmico dell’uomo, un universo dunque in
miniatura composto dagli stessi elementi, mosso dalle stesse energie, soggetto alle
stesse leggi che compongono, muovono e governano stelle e pianeti, secondo una
visione unificante.
Insieme a queste profonde determinanti influenze Taoiste, anche il Confucianesimo e
il Buddismo costituirono dei significativi apporti per il pensiero e la cultura cinese, il
primo per il notevole tentativo di dare un preciso ordinamento alla struttura sociale,
sollecitando anche l’intervento attivo degli individui nella società, il secondo per il
costante richiamo meditativo alla pratica del “vuoto interiore”.
La medicina cinese è dunque una medicina Globale, infatti considera l’uomo nella
totalità degli aspetti che lo compongono in una visione davvero unitaria, senza
suddividere, parcellizzare e indagare le singole parti fine a se stesse, come fa la
specializzazione della nostra medicina, ma riconducendo sempre tutto all’unità: unità
funzionale dei vari organi, unità inscindibile del corpo con la psiche, unità nell’equilibrio
intimo e profondo delle forze che lo animano, così che il problema a carico di un
organo riguarda tutto l’individuo e non si deve curare solo la malattia, ma il malato
nella sua interezza, non si deve prestare attenzione al sintomo, ma all’uomo tutto
nell’unità del suo manifestarsi. La globalità della visione cinese riguarda però anche
l’unità profonda con cui l’uomo viene considerato rispetto alla natura e alle sue
energie, rispetto cioè all’ambiente in cui esso è inserito e vive e che agisce su di lui
con la totalità dei suoi aspetti.
“Globale” allora significa anche prendere in considerazione nella cura tutti gli aspetti
che alla vita della persona sono correlati, quindi l’alimentazione, il movimento, la casa
in cui abita, la meditazione, ecc. La visione è così davvero globale in tutti i sensi e
diventa una interessante ricerca ampia ed integrale non solo sull’uomo e sulla sua
salute, ma sul mondo intero e la sottile interdipendenza tra tutti i fenomeni.
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CONCETTO DI TAO

L’antico maestro Lau Tzu, il mitico e leggendario fondatore dl Taoismo, afferma nel
Tao Te King: “il Tao di cui si può parlare non è l’eterno Tao, il nome che si puo’
pronunciare non è l’eterno nome”. Diventa allora impresa quanto mai ardua il tentare di
dare una definizione a parole, poiché la sua realtà sfugge a una precisa
determinazione.
Possiamo allora dire che il Tao, invisibile, immateriale e perciò non percepibile con i
sensi comuni e nemmeno definibile razionalmente a parole, può essere considerato il
Principio Primo, l’Assoluto metafisico da cui tutto tare origine e a cui tutto fa ritorno
in u processo ciclico e continuo. Qualcosa dunque che, se non può essere definito e
colto direttamente con i sensi, è però intuibile attraverso gli effetti che produce,in
quanto invisibile, ma continuamente operante in modo efficace e tangibile nell’universo
intero, in cui lascia dei segni che l’uomo può vedere, ricercare e interpretare.
Il Tao infatti è al di fuori del tempo e dello spazio, non appartiene al mondo materiale
fenomenico. L’uomo, immerso nel mondo materiale di cui egli stesso fa parte, non può
arrivare a coglierlo, perché i suoi sensi possono percepire solo la realtà materiale
fenomenica, che rappresenta dunque il segno, la traccia nel mondo manifesto del Tao.
Sono questi segni che egli allora può conoscere, ricercare e interpretare.
Sempre nel Tao Te King, al capitolo 42, si legge: “Il Tao generò l’Uno, l’Uno generò il
Due, il Due generò il Tre, il Tre generò le innumerevoli creature….”.
Un’ulteriore conferma che il Tao è quindi la vera origine di ciò che esiste nel mondo
visibile, ma anche un motivo di riflessione sul fatto che il Tao , creando l’Uno, lo
precede: è in pratica lo Zero, il nulla, quello che sempre nel Tao Te King viene definito
anche il ”Vuoto mediano”, un vuoto che, a differenza di come lo concepiamo noi
occidentali, ossia di tutto, è invece un qualcosa di anteriore a tutto e che perciò
contiene in sé già tutto, ma in modo indistinto e indifferenziato.
Possiamo allora dire che il Tao è il tutto, la somma di tutte le cose e in quanto tale, in
quanto principio dell’universo, è da considerarsi come un modello di comportamento, ed
ecco che il termine Tao è stato infatti successivamente nei testi taoisti come
sinonimo di “Via”, “Cammino”, una via e un cammino che devono portare all’unione con il
Tao stesso, facendo così riscoprire all’uomo la sua vera origine, la scintilla del Divino
che è in lui, in pratica la sua eternità, al di là del velo fittizio e illusorio del mondo
materiale in cui è immerso. Una notazione che può aiutare a penetrare il concetto del
Tao riguarda la sua rappresentazione grafica simbolica: Il
concetto di Tao in cui è già compreso il tutto è
rappresentato in prima istanza dal cerchio vuoto che
rappresenta davvero il grande inizio, il ricettacolo
dell’universo, l’assoluto, il Vuoto iniziale (Wu Chi). Quel vuoto
da cui il tutto viene generato e di cui noi possiamo percepire
gli effetti: le due forze opposte e complementari che
esistono nell’universo e che sono già manifestazione del Tao.
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YIN E YANG

Ecco allora dal concetto di Wu Chi che si arriva al vero diagramma del Tao: il “Tai Chi
Tu” formato da due virgole di colore opposto che si completano, formando il cerchio,
contenendo così il seme della valenza dell’altra (Fig. 1a): lo Yin e lo Yang. Quando
infatti l’assoluto si manifesta, qualunque sia il significato e il nome che a esso
attribuiamo, la sua manifestazione è sempre bipolare, perché senza due poli non ci può
essere energia e non si determina il movimento e la creazione.
I cinesi chiamano questi due aspetti che si incontrano in ogni aspetto naturale, Yin e
Yang, indicando in essi i due grandi archetipi prodotti dal manifesto del Tao, quei due
concetti in base ai quali tutti i fenomeni possono essere classificati. E’ esperienza
comune quotidiana che l’essenza stessa della vita è duale, che tutti i fenomeni del
mondo naturale si osservano sempre due aspetti differenti e opposti: la notte ed il
giorno, il caldo e il freddo, la luce e il buio, l’alto ed il basso, ecc. La vita in qualunque
forma si esprima, a qualunque livello ed in ogni momento, si manifesta sempre nella
dualità, è un dialogo tra due poli opposti: non è possibile sperimentare l’uno se non
esiste l’altro. L’ideogramma cinese fornisce un aiuto alla loro comprensione: quello Yin
rappresenta il lato in ombra di una collina in una giornata piovosa, quello Yang il lato
della collina esposto al sole, con gli stendardi che sventolano.
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Yin evoca perciò l’idea di freddo, buio, umido e viene associato all’acqua, che ne
rappresenta il simbolo. Yang evoca l’idea di calore, luce, movimento e viene associato al
fuoco. In base poi alle proprietà dell’acqua e del fuoco, intesi come simboli primitivi
degli opposti, tutto ciò che esiste nel mondo può essere classificato come Yin e Yang.
Nella tabella Yin e Yang possono essere considerati separati solo per definirli
concettualmente, per studiarli, ma essi rappresentano la vita e la sua perenne
dinamica di movimento e di cambiamento e per questo non possono essere incasellati
rigidamente, ma sempre comunque presenti in ogni fenomeno e ogni realtà.
Niente di ciò che esiste è solo Yin o solo Yang ma tutto ha in sé due spetti, sia pure in
proporzione diversa, e dal loro equilibrio dipende dalla loro armonia.

LE LEGGI CHE GOVERNANO LO YIN E LO YANG

• Opposizione e complementarità in base alla quale ogni cosa in natura ha due


aspetti, che sono tra loro opposti, ma nello stesso tempo mostrano una
tendenza all’unità, che nasce proprio dalla loro opposizione reciproca.
• Generazione in base alla quale i due aspetti dello Yin e dello Yang, presenti in
ogni fenomeno, non sono statici, ma si trasformano, generando ciascuno il suo
opposto, così come dalla notte nasce il giorno e viceversa.
• Relatività in base alla quale un fenomeno non può essere definito Yin o Yang
senza un punto di riferimento preciso.
• Equilibrio in base alla quale lo Yin e lo Yang in condizione di normalità sono in un
rapporto di reciproco equilibrio in cui, al rinforzarsi dell’uno, necessariamente
corrisponde l’indebolimento dell’altro, rimanendo all’interno di una condizione di
controllo vicendevole.

Tutte queste regole possono essere riscontrate nel diagrammo del Tao, il Tai Chi Tu,
visto in precedenza. Anche nell’uomo esistono parti Yin e parti Yang. Quelle in
superficie e in alto saranno Yang, quelle interne e basse sono Yin secondo il seguente
schema.

YIN YANG
Parte bassa Parte alta
Lato ventrale Lato dorsale
Arti inferiori Arti superiori
Piedi Testa
Organi (pieni) Visceri (cavi)
Ossa Pelle
Addome zona ipogastrica Addome zona epigastrica
Tibia e polpaccio Coscia superiore

Tratto da: Guarire con lo Shiatsu - D.Gattini M. Agazzi – Edizioni Piemme.


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I TRE TESORI
SPIRITO, ESSENZA, SOFFIO

Sole, luna e stelle, i tre tesori, San Bao, concentrano le loro celesti potenze al centro
stesso dell’atto dell’unione, e lo rendono fertile traducendo se stessi e le proprie
luminose energie nella nuova vita.
Prendono così forma i tre tesori dell’uomo, SAN BAO, e le tre forme energetiche che
rappresentano radice e fondamento stessi della vita umana:

• SHEN SPIRITO
• JING ESSENZA
• QI SOFFIO

Come dire che ogni nuova vita riceve dai genitori microcosmici, mamma e papà, e dai
genitori macrocosmici, Cielo e terra, un dono vitale che gli è necessario e sufficiente
fondamento al nascere.
SHEN rappresenta l’aspetto celeste, mentale, animico e sprituale, che determina
l’incarnazione dell’individuo che viene alla vita.
JING rappresenta l’aspetto energetico che regge la struttura e la forma organica,
capacità di incarnare tutto il passato, remoto e prossimo. E’ la capacità di mantenere
vivo in sé il cammino ancestrale.
QI rappresenta l’aspetto vitale dinamico, inteso come capacità di mantenersi in vita e
di attuare tutti quei processi, matrici e sottili, interni ed esterni, metabolici e di
relazione, che della vita sono l’attività costante.

LA PORTA DEL DECRETO CELESTE


MING MEN

Uscire nel cielo è termine che rappresenta il nascere, e rientrare nella terra
rappresenta invece il morire. Se nascere e morire implicano il varcare una soglia, che
gli ideogrammi indicano fra cielo e terra, prima ancora, al concepimento, si varca
un’altra soglia, altrettanto e più fondamentale, uscendo dal Cielo Anteriore ed
entrando nel Cielo Posteriore, il luogo dei vivi.
Il passaggio fra cielo anteriore e cielo posteriore si realizza in un primo punto
energetico, un sigillo, vero seme originale da cui tutta la struttura organica deriva.
Ha un nome ma non una forma. E’ dunque struttura energetica, funzionale, non
materiale, che contiene il potenziale di ogni successiva realizzazione. Da esso
prenderà forma SHEN, il RENE, l’organo interno deputato a mantenere vivo e attivo
nell’organismo l’ancestro e l’ereditarietà umana. Localizzato a livello della cintura,
viene situato e spostato nella profondità dei lombi, piuttosto che nel ventre, nei
diversi testi. Sua emanazione sulla superficie corporea è il quarto punto del canale
ancestrale DU MAI (Vaso Governatore) e prende nome di MING MEN.
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I CAMPI DELLA METAMORFOSI


DAN TIEN (Campo di Cinabro)

Questo centro primario, situato nella profondità del ventre, rappresenta il volto
effettuale del Ming Men. Il decreto celeste incontra così, nella profondità del ventre,
la struttura funzionale deputata a promuoverlo e manifestarlo. Il DAN TIEN è
funzionalmente ripartito nelle tre regioni, San Bu, di cui rappresenta il seme
evolutore:
Il Dan Tien inferiore, nella profondità del ventre, è deputato alla maturazione
funzionale della regione inferiore, gli arti inferiori ed il bassoventre. Si tratta tutti a
tutti gli effetti del Dan Tien primario.
Il Dan Tien medio, allo sterno, è deputato alla maturazione funzionale della regione
media, il tronco.
Il Dan Tien superiore è deputato alla maturazione funzionale della regione superiore,
la testa e gli arti superiori.

IL VUOTO INTERNO
XU LI

Tutto ciò accade ancora a livello energetico e la metamorfosi dal caos alla cosa,
dall’indefferenziato al differenziato, dal vuoto al pieno, che ha, come abbiamo detto,
nel Dan Tien la sua matrice e nei tre Dan Tien i suoi effettori alchemici, avviene a
partire da Xu Li , il vuoto interiore, che rappresenta il modo indifferenziato e vuoto
da cui tutto ha origine e intorno al quale tutto vive.

IL MUSCOLO ANCESTRALE
ZONG JIN

Sostenuto dal primitivo terreno sottile, animico ed energetico, fin qui introdotto,
l’embrione si matura, si differenzia ed evolve. Zong Jin, situato all’estremità caudale
dell’embrione, in corrispondenza dell’area perineale dell’individuo adulto, rappresenta
la primitiva formazione di materia organica che sovrintende all’organizzazione
armonica delle masse muscolo scheletriche del corpo e delle strutture energetiche
che lo governano.

L’UNITA’ ORGANICA

L’ assetto embrionario sarà caratterizzato inizialmente da un aspetto


STRAORDINARIO, che rappresenta l’impalcatura direttiva che guida la
strutturazione dell’assetto definitivo, ORDINARIO. Che raggiunge la sua maturità
funzionale ben dopo la nascita.
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I VISCERI STRAORDINARI E PERENNI

• CERVELLO
• MIDOLLI
• OSSA
• VASI
• VESCICA BILIARE
• UTERO

Sono particolari visceri che, a partire dal Ming Men e dal muscolo ancestrale, si
formano nell’embrione. Si tratta di visceri che non hanno relazione con l’esterno. Essi
rappresentano l’unitaria impalcatura strutturale e funzionale su cui poi si va formando
l’organismo.

I VASI STRAORDINARI
MAI

I vasi ed i canali energetici sono laghi e fiumi energetici di quella terra che è
l’organismo. In essi l’energia vitale fluisce in abbondanza, e da essi irriga di soffio e di
vita ogni distretto corporeo ed ogni cellula. Dunque i MAI, i vasi embrionari, sono
grandi stabili laghi energetici del corpo, mentre i Jing, i Canali, sono i fiumi vitali
organici, perennemente in attività e funzione. Come i laghi i MAI sono in relazione con
i Jing che ne possono essere affluenti e defluenti.
Detto questo si precisa anche che il patrimonio vitale in fase embrionaria è
rappresentato dalle cinque sostanze energetiche:

SAN BAO XUE(Sangue) JIN YE (Liquidi organici)

Anche il sangue e i liquidi organici incominciano ad essere prodotti da subito


parallelamente ai visceri straordinari, mentre per quanto riguarda il QI lo possiamo
vedere già nei suoi aspetti:
• Yuan Qi Aspetto ancestrale ed originario Jing dei reni attivato si diffonde
dal Ming Men.
• Zong QI Aspetto ancestrale ed originario risiede nel petto.
• Ying QI Aspetto nutritivo.
• Wei QI Aspetto difensivo.
Tutto ciò viene nutrito da un primario e straordinario letto energetico rappresentato
da una rete profonda di Vasi energetici Straordinari, I MAI, che provvedono al
nutrimento energetico dei Visceri Straordinari e al tempo stesso fungono da
scheletro energetico per la formazione dei dodici Canali Principali. E’ specialmente
attraverso di loro che la complessa rete energetica mantiene una profonda ed
armonica unità funzionale.
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La considerazione più importante sarà che DU MAI (Vaso Governatore), con decorso
verticale e posteriore lungo la linea mediana del tronco e del capo e Madre di ogni
Yang del corpo.
REN MAI (Vaso concezione), con decorso verticale ed anteriore lungo la linea mediana
del tronco e del capo e Madre di ogni Yin del corpo.
Questi due vasi sona gli unici ad essere dotati di punti propri, gli altri vasi
straordinari emergono alla superficie corporea solo mediante i punti dei Canali
Principali cui danno forma nel loro tragitto.
Ogni Vaso straordinario ha stretta connessione energetica con due punti di un canale
Principale detti PUNTI CHIAVE, di APERTURA e di CHIUSURA che ne vivificano e
adeguano le funzioni.
RICAPITOLANDO……
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In parole molto semplici diremo che:


• Cielo e terra si uniscono traducendo se stessi nella nuova vita.
• Dal cielo anteriore si esce nel cielo posteriore
• A livello ancora energetico si forma il Ming men, punto in cui si realizza questo
passo
• A livello energetico il punto in cui si manifesta il Ming Men è il Tan Tien
• Ci sono tre Tan Tien per le tre zone del corpo.
• Si parte fisicamente dal vuoto interno XU LI
• La prima manifestazione fisica è il Zong Jin o muscolo ancestrale che si trova
nella zona del perineo.
• L’aspetto embrionario e più fisico sarà caratterizzato da un aspetto così detto
STRAORDINARIO:

• VISCERI STRAORDINARI (QI FU)


CERVELLO
MIDOLLI
OSSA
VASI
VESCICA BILIARE
UTERO

• CANALI STRORDINARI (QI JING MAI)


RENMAI
DUMAI
CHONGMAI
DAIMAI
WEIMAI
KIAOMAI

E da
• SAN BAO (I TRE TESORI: JING –QI-SHEN)
• XUE (SANGUE)
• JINYE (I LIQUIDI ORGANICI)

Su questa struttura primaria dell’embrione si va piano piano formandosi tutta la


struttura fisica dell’uomo che raggiunge la sua massima realizzazione ben dopo la
nascita con
• I CANALI SECONDARI
• TENDINEO MUSCOLARI (JIN)
• MERIDIANI ENERGETICI PROFONDI (LUO)

Tratto da: Il libro della Medicina Cinese – Carlo Moiraghi – Fabbri Editore
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CONCETTO DI QI

“Energia” è il termine che corrisponde alla traduzione occidentale, sicuramente molto


riduttiva, del termine cinese Qi, equivalente al giapponese Ki, ma presente anche in
altre culture antiche (vedi il Prana della tradizione Yogica indiana) che individuano in
esso la sorgente stessa della vita, della vitalità che anima ogni essere e realtà
manifesta, anche inanimata, sebbene ciò possa apparire di difficile comprensione per
noi occidentali. Basterebbe però soffermarsi ad osservare che ogni cosa, anche se
apparentemente inerte, in particolari condizioni mostra chiaramente gli effetti di
questo Qi, magari attraverso un processo di trasformazione che in realtà ci fa capire
come quella materia racchiudeva davvero dell’energia. Si pensi ad esempio a un
semplice pezzo di legno o di carbone che, bruciando, produce dell’energia calorifica,
segno che questa energia era perciò già presente e accumulata in esso.
E’ proprio l’ ”energia”, comunque la si voglia chiamare, a sostenere tutti i processi
vitali dell’organismo umano, a farlo cioè vivere, pulsare e reagire alle stimolazioni,
circolando in modo scorrevole, fluido, armonioso al suo interno. Occorre sapere però
che questa energia presente nel corpo umano, così come in tutti gli esseri viventi e in
tutte le cose inanimate, non è che un’espressione particolare del Qi universale, quello
cioè che pervade l’universo intero, “tenendone insieme” le parti che lo compongono.
Quasi una sorta di carburante che permette tutti i movimenti e le trasformazioni, il
Qi anima l’universo e ne determina costantemente l’evoluzione e i ritmi. Caratteristica
peculiare ed evidente del Qi è perciò quella del movimento, della perenne pulsazione,
in una parola “la vita” stessa.
Un pugno di riso riscaldato evapora al Cielo. E’ il soffio. L’ideogramma raffigura i due
principi della vitalità organica, il Vapore, segnale del nutrimento respiratorio, e il riso,
segnale del nutrimento digestivo. Il Soffio
permea l’intero universo, ne è sostanza e
dinamismo . Là dove una nuova vita si forma, il
Soffio vi converge e fluisce, sostenendo,
nutrendo, attivando, difendendo. In relazione
alle sue diverse e complementari attività e
funzioni, e ai relativi metabolismi, il Soffio assume nel corpo umano diversi nomi.

Yin Qi e Yang Qi

Si tratta di termini generici con cui si intende indicare il rapporto Yin Yang esistente
fra due qualsiasi aspetti energetici, considerandone talune caratteristiche, come ad
esempio la natura, la loro localizzazione organica, la direzione dei loro flussi.
17

Yuan Qi

E’ fondamentalmente il volto ereditario del Qi. Di solito è detto Soffio Originario,


Sorgente. E’ l’espressione del Soffio innato, impronta del Cielo anteriore e viene
nutrito mediante il Soffio acquisito mediante l’alimentazione. Pervade tutto
l’organismo e viene distribuito dal Triplice Focolare.

Zong Qi

E’ l’aspetto dell’energia formata dalla riunione del Soffio di origine respiratoria con il
soffio di origine alimentare. Viene immagazzinata nel petto, da dove fluisce a tutto
l’organismo e presiede alla ritmicità del Cuore, del Polmone e di ogni funzione organica.

Zheng Qi

Di solito è chiamato Soffio Corretto, Soffio vero, Soffio Essenziale. E’ termine che
indica la globalità del Soffio vitale sano, che permea l’individuo in buona salute.
Rappresenta la somma delle sue funzioni fisiologiche.

Tian Qi

E’ l’energia assimilata dalla respirazione.

Gu Qi

E’ l’energia alimentare, prodotta dall’assimilazione del cibo.

Ying Qi

E’ il Soffio Nutritivo, che permea ogni distretto corporeo e lo nutre.


Sostenuto dal Yuan Qi e dal Jing il sistema digestivo (Milza e Stomaco) presiede
all’assimilazione energetica del cibo e dei liquidi ingeriti. Ne deriva il Gu Qi. Questo
viene fatto ascendere dal Riscaldatore medio al Riscaldatore Superiore (verso il
Polmone), fondendosi con la Tian Qi (assimilato tramite la respirazione). E’ proprio da
questa unione della Gu Qi con la Tian Qi che si forma la Ying Qi che si diffonde in
tutto il corpo.

Wei Qi

E’ il soffio difensivo, che presiede alla termoregolazione e alla difesa della superficie
organica dagli insulti climatici.
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IL SANGUE – XUE

Un’ urna del sacrificio rituale è l’emblema di Xue, il


sangue, e l’informazione che ne viene riguardala
particolare sacralità di questo aspetto dell’energia
vitale. Come l’acqua assume il nome di acqua allo stato liquido e quello di ghiaccio allo
stato solido, ma sempre di acqua si tratta, così il Qi prende il nome di Xue (Sangue)
quando ci si sofferma sul suo aspetto più materiale, solido, nutritivo; in altre parole
Yin.
Anche all’interno del Qi organico viene a riproporsi la dicotomia Yin-Yang, con il Qi che
rappresenta l’aspetto Yang dell’energia organica e il sangue che ne incarna l’aspetto
Yin. Il Sangue indica quindi l’aspetto più materiale e denso del Qi ed è collegabile al
nutrimento e al mantenimento dell’individuo, al suo radicamento, alla sua solidità sia
fisica che psichica. Per tale motivo le sue funzioni essenziali sono:
• Nutrire
• Umidificare
• Dare radicamento e solidità psicofisica.

Naturalmente Qi e Sangue sono strettamente correlati essendo aspetti diversi di


un'unica realtà. Ecco quindi l’affermazione che:

“Il sangue nutre il Qi, e il Qi spinge il Sangue”

Risalendo alla descrizione della Ying Qi in precedenza si può dire che la stessa
procedura di formazione di questa energia è paragonabile a quella del sangue, essendo
questo espressione Yin
dell’energia che pervade
tutto il corpo. Dallo schema
si può vedere che ogni organo
è importante per la
formazione del sangue.
Anche il Fegato, assieme
anche al Ministro del Cuore
come si vedrà più avanti, sono
importanti per il suo
armonioso fluire in tutto il
corpo e come mezzo di
“trasporto “ e di
conservazione dello Shen che
ha sede nel Cuore.
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JING

Rappresenta l’aspetto energetico che regge la struttura e la forma


organica, capacità di incarnare tutto il passato, remoto e prossimo. E’ la
capacità di mantenere vivo in sé il cammino ancestrale.
Il comparire delle essenze , che ha luogo al momento del concepimento,
consente lo svolgersi di un processo di individualizzazione che
comprende in sé una molteplicità di aspetti riguardanti sia l’aspetto psico-spirituale,
sia quella energetica e quella materiale.
Tutti gli esseri hanno origine comune costituita dall’incontro fra le virtù del Cielo e le
energie della Terra, ma sono anche originariamente differenziati. Il termine che
prende atto di questa origine comune nella differenziazione è Jing, Essenze.
“Le essenze sono il radicamento dell’essere”
“Le essenze rendono la vita particolare in seno alla vita universale”
In senso generale, il termine Jing indica l’essenza di qualcosa: il nucleo vitale di una
data sostanza. Il carattere cinese dà l’idea di una sostanza pura derivata per
distillazione da sostanze più grossolane. Si tratta quindi di una sostanza pura, preziosa
ed estremamente raffinata che deriva però da una solida base materiale.
Si possono diversificare due tipi di Jing: il Jing del Cielo anteriore che presiede al
formarsi della vita e quello del cielo posteriore che provvede a mantenerla e ricrearla
costantemente:
Jing del Cielo anteriore: E’ quella condensazione delle energie cosmiche che consente
al singolo individuo di prendere forma cioè di esistere, è la preziosa scintilla di vita
che verrà custodita e conservata con cura, poiché il suo esaurimento, il suo spegnersi,
coincide con l’estinguersi della vita individuale, con una “perdita di forma” dell’energia
che ritorna indifferenziata. E’ detto Jing del Cielo anteriore perché anteriore alla
nascita individuale e vi possono distinguere due aspetti. Da un lato esso è l’essenza
della energie sessuali dei genitori al momento del concepimento. A livello più materiale
si po’ dire che è l’eredità cromosomica dei genitori. Si può anche dire che include tutto
ciò che rappresenta anche il passato Karmico dell’individuo e dei suoi avi. E’ la forza e
la vitalità individuale, la predisposizione a certe malattie, la struttura fisica e il livello
di funzionamento di vari organi e apparati, la struttura psichica e il carattere. La vita
individuale, poi, trae nutrimento e sostentamento da questo Jing del Cielo anteriore; è
come una sorta di batteria che andiamo via via consumando fino al suo esaurimento
che coincide con la morte fisica individuale. Se questo processo è inevitabile, il ritmo,
la rapidità con cui avviene può però variare moltissimo, poiché esiste anche un Jing del
Cielo posteriore.
Jing del Cielo posteriore: Viene detto del Cielo posteriore in quanto si sviluppa dopo
la nascita dell’individuo ed è costituito dall’essenza (Jing) che assumiamo dall’esterno
attraverso le sostanze nutritive introdotte: cibo, acqua, aria. Ognuna di queste
sostanze è essenziale al mantenimento della vita. A differenza del Jing del Cielo
anteriore il Jing del Cielo posteriore si esaurisce molto velocemente, tant’è che noi
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abbiamo bisogno di mangiare, bere e respirare tutti i giorni; ma, allo stesso tempo,
anche la sua ricostituzione dopo il consumo è rapida e facile.
Se c’è una buona assimilazione del Jing del Cielo posteriore, sarà richiesto un minimo
consumo del Jing del cielo anteriore, che quindi potrà conservarsi a lungo,
consentendoci di giungere “fino alla fine naturale dei nostri giorni”. (SW,cap.1).
Anche questa assimilazione, però, sarà influenzata in parte dal Jing del cielo
anteriore. Se, ad esempio, nasco con un sistema digestivo delicato e mal funzionante,
la mia capacità di assimilazione del Jing del cibo sarà insoddisfacente anche nel caso
di un buon rapporto quantità-qualità del cibo ingerito. Quindi Jing del cielo anteriore e
posteriore sono in stretto rapporto di mutua influenza.
Non ci è data la possibilità di agire direttamente sul Jing del cielo anteriore, ma
possiamo influenzare significativamente quello del cielo posteriore; ecco allora
l’importanza di norme alimentari corrette, una buona respirazione e un’adeguata
assunzione di liquidi.
Dall’altro lato sarà importante evitare ciò che consuma eccessivamente il nostro Jing
vitale. A tale proposito i cinesi menzionano tutti gli eccessi come fattori di consumo
del Jing: eccessi alimentari, eccessi sessuali, eccessi di lavoro fisico e mentale,
nonché gli eccessi di riposo.
Tutto il Jing ha sede nei Reni, che sono, in MTC, i depositari della vitalità fisico-
energetica di base. Non stupirà quindi che essi rappresentino un punto cardine nella
diagnosi e trattamento dei disturbi, soprattutto quelli strutturali e cronici.
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SHEN

“Il fatto che le due essenze si congiungano denota lo Shen”. Questa frase
esprime l’unione sessuale, la passione ingovernabile e quasi violenta, che crea
la vita. Ma rappresenta anche l’unione di due energie, maschile e femminile, e
l’unione spirituale che consente l’incarnarsi di un’anima, lo sviluppo di una nuova
identità, che si muoverà secondo il suo cammino, il percorso tracciato per la sua
crescita personale e spirituale. La guida in questo percorso sarà proprio lo Shen che,
appunto, prende dimora in una forma, dopo che le essenze si sono congiunte. Ecco
allora “che le due Essenze si congiungano denota lo Shen”, nel senso che il loro
congiungersi rende possibile l’insediarsi dello Shen in un individuo, Shen che lo guiderà
nel suo percorso individuale, in modo tanto più stabile, solido e potente, quanto più
l’individuo sarà capace di affidarvisi.
Shen è un livello estremamente puro e sottile di vibrazione energetica; Shen non è
parte di un singolo uomo, ma rappresenta un patrimonio universale, è ciò che ci
accomuna a tutti gli esseri viventi. Lo Shen si radica, poi, nel singolo individuo, nel
Cuore e ne guida l’orientamento profondo nel corso della sua vita, orientamento che è
di seguire la propria natura, portare a compimento il proprio destino, o ancora guidarci
lungo la nostra strada individuale.
Se per il Jing cosa importante è badare a non consumarlo in modo eccessivo, qui
l’aspetto cruciale è di favorire la permanenza dello Shen dentro di noi e lasciare che
conduca la nostra vita in modo armonioso. Favorire la sua permanenza vuol dire
coltivare un “Cuore vuoto” e cioè, un Cuore non affollato di preoccupazioni, agitazioni e
pregiudizi, ma vuoto, in modo che tutto possa accogliere e conoscere. Lo Shen
rappresenta dunque l’infinito che radicandosi nell’individuo lo “colora” e lo guida,
esprimendo tutte le sue istanze psichiche, emozionali e spirituali. E’ quindi la nostra
consapevolezza, intesa come capacità di conoscere e accettare le cose per ciò che
esse sono e di mantenere nei confronti dei casi della vita un atteggiamento di serena
lucidità e calma mentale.
Se il Cuore è la sede dello Shen, in realtà poi ognuno dei cinque organi della MTC
(Cuore, Reni, Milza, Fegato e Polmone) è sede di un suo aspetto specifico, come si vede
nella seguente tabella:
22

Possiamo provare a pensare che lo Shen sia la luce del sole che ci inonda e che il
singolo individuo sia un prisma che lo riflette, dando luogo ai vari colori dello spettro
luminoso. La sua origine, lo Shen, è una e indifferenziata. Ma l’individuo prisma lo
scompone nei vari aspetti. Il materiale e la trasparenza del singolo prisma faranno poi
sì che lo spettro dei colori sia differente caso per caso, pur essendo unica e
indifferenziata la fonte primaria. La luce che verrà riflessa, avrà così gradi di
luminosità e limpidezza anche molto differenti. Ecco che lo Shen infinto si “colora”
dell’individualità specifica di ogni essere umano. Ecco anche i vari aspetti con sede nei
cinque Organi.
Le frasi successive del Cap.8 del LS costituiscono proprio un’analisi di queste singole
funzioni:

“Ciò che segue fedelmente lo Shen nel suo andare e venire denota gli Hun
Ciò che associa al Jing nel suo uscire e entrare denota i Po
Ciò che prende carico gli esseri viene chiamato Cuore
Il Cuore si applica, ecco Yi (il proposito)
Yi (il proposito) diviene permanente, ecco Zhi (il volere)
Zhi (il volere), che si mantiene, cambia, ecco Si (il pensiero)
Si (il pensiero) si dispiega in lontananza e potentemente, ecco Lu (la riflessione)
Lu (la riflessione) dispone di tutti gli esseri, ecco Shen (il sapere, la saggezza)”.

In queste frasi c’è tutto il principio di incarnazione di una esistenza e ci sono tutte le
modalità e dinamiche con cui un essere umano si muove, cammina, sul proprio sentiero
di crescita spirituale, ci sono i punti cardine che lo possono guidare in questo percorso
e, di conseguenza, anche i disturbi che possono distoglierlo da tale percorso.
Queste proposizioni rappresentano la fisiologia energetica spirituale dell’essere
umano, a metà strada fra Cielo e Terra, spinto e generato dalla Virtù del Cielo che si
unisce alle Energie della Terra e tradotto nella sua unica specificità dall’unione uomo-
donna, che dà forma alle Essenze e rende possibile il dimorare dello Shen, che guiderà
l’uomo per tutta la vita alloggiando nel Cuore, dal quale si sviluppano tutti gli aspetti
della propria personalità e del carattere che definiamo come Hun, Po,Yi, Si, Lu e Zhi e
che costituiscono gli aspetti specifici degli Shen, associati ai vari Zang (organi pieni).

Tratto da:

Zen Shiatsu - Masunaga & Ohashi – Edzioni Mediterranee


Guarire con lo Shiatsu - D.Gattini M. Agazzi – Edizioni Piemme.
Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Franco Bottalo, Rosa Brotzu – Xenia edizioni.
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FLUIDI CORPOREI: JIN YE

Jin significa “saliva”, umido, qualsiasi cosa umida, Ye indica “fluido”. I Jin, di
natura Yang rispetto agli Ye, sono la parte più leggera dei liquidi corporei,
sono fluidi e circolano rapidamente e con movimento centrifugo.
Comprendono ad esempio il sudore, le lacrime, il muco nasale, la saliva, le
urine, le secrezioni vaginali e genitali…. La loro funzione specifica è di
rinfrescare e depurare; ricordiamo che nel concetto di Acqua vi è non solo
quello di umidificare, ma anche quello di pulire (la pioggia che lava, l’acqua per lavarsi e
pulire la casa). Di qui la funzione dei Jin di depurazione e purificazione.
Gli Ye, Yin rispetto ai primi, rappresentano la parte più pesante e densa dei liquidi e
rispondono più alle funzioni di nutrimento tipico dello Yin. Sono caratterizzati da un
movimento centripeto, che li porta nelle varie cavità e interstizi dell’organismo: Sono i
liquidi delle articolazioni, il fluido cefalo-rachidiano di cervello e midollo, i liquidi
infracellulari e tissutali, i liquidi delle sierose e così via. Come tutte le sostanze
dell’organismo, anche i Jin e Ye sono in continuo e costante processo di
trasformazione da una forma all’altra, per consentirne il ricambio e l’evacuazione, per
cui i Jin diventano Ye e gli Ye Jin.
Pur essendo distinti in liquidi Yin e Yang, nel loro insieme rappresentano un aspetto
molto Yin, e infatti, una loro eccessiva presenza e ritenzione indicherà un eccesso di
Yin. Nella seguente tabella sono riassunte le varie funzioni delle cinque sostanze
fondamentali, indicando anche gli organi a cui principalmente esse fanno riferimento.

Tratto da:
Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Franco Bottalo, Rosa Brotzu – Xenia edizioni.
24

I CINQUE MOVIMENTI

Si è visto in precedenza la teoria dello Yin e dello Yang e le leggi che ne governano il
loro equilibrio. Per le caratteristiche tipiche di ognuno dei due simboli si è potuto
associare ad ognuno di essi un elemento chi in natura potesse esprimere al massimo il
tipo di energia che lo Yin e lo Yang esprimono.
Dunque allo Yin si è associato per analogia l’elemento acqua, mentre allo Yang si è
associato sempre per analogia l’elemento Fuoco. Abbiamo anche visto che lo Yin
rappresenta il basso, la profondità, l’interno, mentre lo Yang rappresenta, invece,
l’alto, l’esteriore, il movimento. Potremmo quindi per comodità esprimere questo
concetto con un piccolo diagramma posizionando lo Yin in basso, lo Yang in alto lungo un
asse così detto dei culmini:
Viene detto asse dei culmini perché nella trasformazione
naturale che abbiamo dallo Yin allo Yang ( legge della generazione
Pag.10) gli estremi rappresentano proprio il culmine della
manifestazione energetica della due energie, oltre il quale si ha il
cambiamento verso il suo opposto.
Ricordiamo nel diagramma del Tai Chi Tu che la generazione
reciproca dello Yin e dello Yang rappresentata con linee curve
che meglio indicano il lento e graduale mutarsi di una energia
verso l’altra. Dunque viene spontaneo pensare che ci saranno dei
momenti, dei punti di riferimento che possano esprimere il
dinamismo che emerge alla generazione reciproca delle due
energie Yin e Yang. Così come, per analogia ci saranno degli elementi in natura che
possano esprimere anch’essi queste forze che permettono allo Yin di generare lo Yang
e viceversa. Nel prossimo diagramma vedremo assieme all’asse dei culmini nascere
l’asse dei dinamismi, che bene esprimerà il concetto di generazione:
In questo diagramma si vede infatti che il
passaggio dall’energia Yin a quella Yang avviene
gradualmente verso sinistra con una linea
curva che arriva al massimo del suo dinamismo
in corrispondenza dell’elemento legno (che
come vedremo rappresenta proprio il
movimento in salita, la crescita), per poi
raggiungere ancora il suo massimo in
corrispondenza dello Yang con l’elemento
Fuoco nel punto più alto dell’asse dei culmini.
Come ben sappiamo arrivato al massimo dello
Yang l’energia dovrà per forza di cose tornare al suo stato originario di partenza, e
per fare questo passerà, grazie all’energie di condensazione del metallo all’estremo
opposto dell’asse dei dinamismi, in relazione all’elemento legno, per poi continuare il
suo ritorno verso lo Yin.
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Si puo’ a questo punto collocare un quinto elemento, quello a cui far riferimento, di
equilibrio per gli altri, la terra, che sarà collocata al centro del nostro diagramma
indicando così proprio la centralità, la base, il nutrimento per gli altri elementi.
Questo sarà il diagramma spaziale della
teoria di cinque elementi in movimento.
Infatti dire semplicemente ”la teoria dei
cinque elementi” potrebbe essere limitativo
non esprimendo il perenne ed incessabile
cambiamento di ogni tipo di energia in natura
che, come abbiamo visto nel parlare del Qi
universale che permea ogni cosa, rappresenta
proprio la vita. Questo diagramma è molto
importante poiché esprime chiaramente la
centralità della terra a cui gli altri elementi,
come già detto prima, fanno riferimento. Diagramma spaziale
Possiamo da qui passare ad un altro tipo di diagramma che esprimerà ancora meglio il
movimento dei cinque elementi e tutte le leggi che li governano. Nel diagramma
temporale della legge dei cinque elementi in
movimento, la terra dalla sua posizione
centrale nel precedente diagramma si sposta a
lato dopo l’elemento fuoco ed è proprio questa
posizione che ci permette di capire in realtà il
movimento e le trasformazioni degli elementi.
L’acqua nutre; nell’acqua si forma la vita; il
seme nell’acqua germoglia per poi crescere ed
espandersi in un albero forte e rigoglioso. Il
legno di quest’albero alimenterà un fuoco
intenso ed impetuoso che, bruciando il legno,
lo farà diventare cenere ritornando alla terra. La terrà si condenserà e nel tempo si
formerà il metallo che, elemento di condensazione, permetterà al vapore di tornare
acqua. In breve questo è il ciclo vitale che ogni essere vivente e non ritrova nella sua
vita più o meno lunga. Un ciclo che risponde alle leggi naturali del Tao, e per il quale
possiamo ritrovare in ogni situazione un ciclo che si ripete senza sosta:
• Il ciclo del Sole
• Il ciclo della Luna
• Il ciclo delle stagioni
• Il ciclo del giorno
• Il ciclo vitale dell’uomo
• …………………………….
• …………………………….
• …………………………….
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Questo ciclo sarà governato da delle leggi fondamentali così come lo Yin e lo Yang
sono soggetti anch’essi a delle regole specifiche che abbiamo analizzato in
precedenza.

Legge di generazione (Madre – figlio) SHANG

Secondo la legge di generazione accadrà che


ogni elemento nutrirà il suo elemento
successivo. Questo accade in natura e, come
abbiamo visto prima, l’ acqua bagnando il campo
nutrirà il legno, che a sua volta bruciando
nutrirà ed alimenterà il fuoco che, generando la
cenere, nutrirà la terra. Questa ricca di
minerali e altro permetterà la formazione del
metallo sul quale si potrà condensare il vapore
acqueo che alimenterà l’acqua chiudendo e
terminando il ciclo.

Legge di controllo (Nonno – nipote) KE

Nella legge di controllo, chiamata anche nonno


– nipote, accadrà invece che un elemento
controllerà, impedendo una sua irruenza, il
secondo elemento successivo. Possiamo vedere
nella figura accanto che l’acqua spegne il
fuoco, il legno sui pendii controlla la terra che
non frani, il fuoco può fondere il metallo ed in
fine la terra può arginare l’impeto della
corrente dei fumi evitando che questo
straripi.

Sono leggi queste facilmente intuibili, così come quelle dello Yin e lo Yang, che migliaia
di anni fa i saggi cinesi hanno avuto la capacità di osservare, percepire, capire,
assimilare ed elaborare nei processi naturali del cosmo. Tutto in natura è soggetto a
questo ciclo interminabile, anche i pensieri, le emozioni, il fluire della singola giornata
o di una vita intera. Si può così tornare al concetto del macrocosmo e del microcosmo
uomo e per analogia (così come abbiamo detto essere la MTC) trovare dei parallelismi
fra le energie infinite del cosmo e la vita dell’uomo dal concepimento alla morte.
Si analizzerà ora ogni singolo elemento cercando di capire che ciò a cui bisogna fare
attenzione è, in realtà, il tripodi energia che questo elemento evoca. Questo ci
permetterà di fare, sempre per analogia, dei parallelismi con ogni singolo fenomeno.
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Acqua

L’acqua rappresenta la massima espressione dello Yin ed è per analogia


correlabile al buio, alla notte, al nero, all’inverno, al freddo, al basso ecc.
E’ un’energia di scorrimento, movimento, di fluttuazione. E’ un’energia
potenzialmente enorme, nulla come l’acqua sa adattarsi alle realtà
circostanti, non ha forma ma prende tutte le forme. Va sempre verso il basso ma,
tramite l’energia del legno genera il fuoco e lo controlla. In natura rappresenta ed è la
base della vita, ciò da dove tutto nasce, ciò da dove tutto proviene e dove tutto e
scritto. Possiede un’energia enorme dispensatrice di vita. Nel corpo umano l’acqua è
correlata alla profondità, all’interno, alla forza primordiale che genera la vita: è la
base,le fondamenta, il carburante energetico che ci sostiene per tutta la vita.

“Sotto il Cielo nulla è più morbido e cedevole dell’acqua. Pure, per attaccare il
solido e forte nulla è meglio. Non ha pari.”
Tao Te Ching

Legno

Immaginiamo il seme di un albero che è stato tutto l’inverno sotto la


neve. Protetto e nutrito dall’elemento acqua. Ancora seme egli aveva in
sé un’energia potenziale fortissima, pronta ad esplodere e sostenere la
vita (caratteristica questa come visto prima dell’elemento acqua).
Arrivando la primavera il seme comincia prepotentemente a crescere, a muovere verso
l’alto, verso la superficie. Comincia il suo cammino verso la vita. Organizza il suo
movimento in modo che in ogni caso possa sbucare dal terreno e muoversi verso l’alto.
La crescita sarà prepotente, forte, irruente, nessun ostacolo potrà bloccarlo. Il seme
divenuto piantina avrà così espresso quell’energia potenziale che risiedeva il lui ancora
in forma di seme. Questa piantina sarà ancora nutrita dall’acqua che lo vede
organizzare, secondo un progetto naturale già scritto in lui, la sua crescita in tutte le
direzioni.
Ecco allora spiegato l’elemento legno che si pone come “leva” di passaggio fra lo Yin e
lo Yang. Leva di passaggio fra i due culmini che serve ad innalzare lo Yin verso lo Yang.
E’ una energia molto forte ed irruente di movimento ed esteriorizzazione di ciò che
per tempo è rimasto interno e profondo: un progetto perfetto che con armonia e
rispetto per le leggi naturali fa muovere la vita e gli da inizio.

• E’ l’inizio della vita


• E’ l’avvio alla vita.
• E‘ movimento.
• E’ progetto.
• E’ l’energia della crescita
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Fuoco

L’elemento Fuoco rappresenta la massima espressione dello Yang. E’


dunque l’apice di un processo di espansione di quel processo dinamica in
cui l’acqua (massima espressione dello Yin e con la massima potenzialità),
grazie all’energia del legno (che le permette di esprimersi ed emergere),
arriva ad esprimersi al massimo grazie al fuoco.
Dunque il Fuoco è l’elemento primordiale della vita che permette all’acqua di
esprimersi generando Vita.

Acqua – Elemento di potenza fisica e della materia.


Fuoco – Elemento di potenza Psichica ed energetica.

Il Fuoco è anche luce, calore che in natura possiamo vedere e riscontrare nel Sole.
Nell’uomo questo aspetto di luce e calore lo possiamo riscontrare a livello più sottile
nella luce della consapevolezza: lo Spirito. Possiamo quindi dire che il Fuoco ci può
portare verso piani più sottili, bruciando la materia , producendo e distillando lo
Spirito.

Terra

La terra, al centro della nostra rappresentazione spaziale della legge dei


cinque elementi, risulta essere elemento solido, centrato, stabile, che
procura nutrimento e da forma all’energia, incominciando il processo di
condensazione del metallo. La Terra determina la nostra appartenenza al
mondo materiale e terreno. La Terra è nutrimento per gli altri elementi che si
riferiscono ad essa come punto centrale e stabilità energetica molto forte che dà
forma agli eventi. La vediamo correlata alla quinta stagione che rappresenta infatti
periodo di transizione fra una stagione e l’altra. E’ posta fra la fine estate ed inizio
autunno, ma la si può riscontrare ad ogni cambio di stagione come periodo di nutrizione
per il successivo cambiamento.
29

Metallo

Il Metallo si trova sull’asse dei dinamismi in contrapposizione al Legno.


Questo ci dice che avrà un’energia esattamente uguale a quella del Legno
ma opposta. Avevamo infatti il Legno che rappresentava espressione di
movimento, inizio alla vita, una forza dirompente che portava verso l’alto,
progetto iniziale di ogni cosa, spirito libero da condizionamenti materiali e fisici che
aveva bisogno di ancorarsi a cose materiali (le radici degli alberi) per non andare
troppo in alto.
Il Metallo, invece, essendo all’opposto, ecco che rappresenta il giro di boa che porta
verso il basso quell’energia che nel Fuoco aveva trovato la sua massima espressione
della mobilità.
Il metallo è un elemento che in natura è compatto sotto terra, elemento prezioso
(l’oro) che facilità gli scambi ed il commercio e facilita la comunicazione fra i popoli.
Può fondere e solidificarsi ma rimanere sempre lo stesso. Per analogia potremmo dire
che il Metallo è quell’elemento il cui movimento lento, calmo di inerzia porta verso una
logica conclusione.
E’ abbinato, come si vede nel diagramma precedente, l’autunno, stagione in cui si
raccolgono i frutti di tutto il lavoro effettuato in primavera ed estate, arrivando
quindi aduna logica conclusione, per la quale, però, c’è ancora da fare: il campo è da
mettere a posto e prepararlo per il prossimo inverno. Il ciclo si chiude, traendo le
somme, essendo arricchiti di tutta una vita di esperienze che si sono fermamente
impresse e “solidificate” nel nostro essere per prepararci alla logica conclusione della
Morte.

• Metallo – Prezioso,sotto la terra,ne costituisce la ricchezza.


• Metallo – Compatto, solido, molecole che sono ben unite insieme.
• Metallo – Elemento di scambio.
• Metallo – Comunicazione.
• Metallo – Può fondere ma rimanere sé stesso.
• Metallo – Porta aduna logica conclusione.

Tratto da: Quaderni di Shiatsu. Appunti di Roberto Boschini


30

CORRELAZIONI GENERALI CON IL MACROCOSMO

Parlando della teoria dei cinque elementi in movimento si è ampiamente fatto notare il
concetto del ciclo, come elemento essenziale per la vita. E’ infatti esenziale per ogni
essere vivente il ciclo riproduttivo che si ripete in continuazione. Cicli che si possono
vedere nelle galassie, nei vari sistemi solari, negli anni, nelle stagioni, nei giorni ecc. Si
parlerà allora di correlazione fra il macrocosmo ed il microcosmo, concetto, come già
visto in precedenza esenziale di base per il Taoismo e la MTC in genere.
Ecco allora sommarsi al pentagono dei cinque elementi nella suo diagramma temporale
le varie correlazioni con gli eventi del cosmo:

E’ facile dare una spiegazione al perché di queste correlazioni. Per quanto concerne la
terra si può far riferimento al diagramma di Pag. 28 per capire il fenomeno della
stagione di mezzo.
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CORRELAZIONI SPECIFICHE AI FENOMENI CORPOREI.

Viene facile immaginare che le stesse correlazioni che abbiamo fatto nei confronti del
macrocosmo possano essere fatte per il microcosmo uomo. In ogni caso, per analogia,
si può collegare un qualsiasi fenomeno ad un altro, per capire l’evolversi ed il mutare
delle energie. Seguirà un altro diagramma con le specifiche relazioni.

E’ interessante ora cercare di capire organo per organo il perché della sua
correlazione ad uno di cinque elementi. E’ facile capire per prima cosa che le varie fasi
vitali di crescita dell’uomo; Esse infatti seguono un percorso che va dalla fase
embrionale alla vecchiaia e la morte secondo un processo che è molto simile a quello
delle stagioni e degli elementi che le rappresentano. Vedremo allora la primavera
correlata, ad esempio, con la crescita impetuosa e veloce tipica dell’adolescenza,
oppure la vecchiaia che nella sua saggezza e tranquillità e correlata al metallo.
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Acqua – Reni – Vescica urinaria: Oltre che ad effettuare fisicamente un lavoro sul
controllo dei liquidi e del PH, che in prima istanza fanno subito correlare i Reni
all’elemento acqua, sono, per la MTC, i depositari del Jing. Questo fa pensare quindi a
quella energia di base, forte, potenziale, nascosta, dispensatrice di vita, che è tipica
dell’elemento acqua.
Legno – Fegato –Vescica biliare: Durante la fase embrionale questo organo si forma a
partire da piccole vescichette che stanno più in basso della loro normale posizione
anatomica, e col passare delle settimane, crescono e salgono verso l’alto secondo un
progetto divino ben definito e specifico. Sembra proprio di vedere il germogliare in
primavera di una piantina! Il Fegato, anche per la medicina occidentale, è un
laboratorio chimico che deve depurare e proteggere l’organismo; deve nutrirei muscoli
per il movimento e l’azione e deve coordinare la digestione.
Sono funzioni e caratteristiche che abbiamo già visto nella descrizione dell’elemento
legno.
Fuoco – Cuore – Piccolo Intestino – Ministro del Cuore – Triplice Focolare:
Abbiamo visto il fuoco che, bruciando la materia, irradia movimento e vitalità,
trasforma la materia stessa (elemento di potenza fisica) in spirito ed energia
psichica. Il fuoco che attiva tutti i processi energetici e vitali ed il fuoco che è in
costante movimento.
Sono tutti aspetti che possiamo ritrovare anche negli organi correlati ad esso.
Possiamo dividere il fuoco nel corpo umano in due aspetti:
• Fuoco Imperiale con il Cuore e Piccolo intestino: questi due organi sono legati
al fuoco per il lavoro di grande attivazione di tutto il corpo, sono sempre in
movimento; il primo con la sua pulsazione irradia il corpo di sangue e, in
particolar modo, di Shen (custodito al suo interno), il secondo con la sua
peristalsi, trae nutrimento e lo trasmette a tutto il corpo.
• Fuoco ministeriale con il Ministro del Cuore e il Triplice Focolare: sono in
stretta analogia con il Cuore che ne espande le sue funzioni. E’ come uno
sdoppiamento del Cuore: Il ministro del Cuore (come un ministro
dell’Imperatore) ha la funzione di distribuire al corpo (funzione di pompa
organica) le funzioni del Cuore stesso. Il Triple focolare è l’espressione
dell’energia del Cuore in tutti i distretti collegandoli, distribuendo, ed attivando
i metabolismi (così come fa il fuoco bruciando il pezzo di legno che ne evidenzia
la sua potenzialità).
Terra – Milza – Stomaco: Lo stomaco, durante la fase embrionale scende e si
attorciglia prendendola sua forma caratteristica, mentre la milza si forma da tante
piccole parti che unendosi si addensano e scendono verso il basso ed il centro. E facile
intravedere in questa caratteristica la centralità della terra e la sua solidità. Si può
anche fare un’analogia fra il nutrimento che la terra dà a tutti gli esseri animali e
vegetali, e la funzione di nutrimento che l’apparato digestivo deve in continuazione
svolgere.
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Metallo – Polmoni – Grosso Intestino: Il metallo lo abbiamo analizzato come un


elemento di valore che permette gli scambi e le relazione fra i popoli e come elemento
che con la sua ricchezza nutre e diffonde ricchezza. Ebbene anche l’apparato
respiratorio, abbinato al Grosso Intestino in quanto anche questo si apre all’esterno e
comunica con esso come il polmone, è di vitale importanza per l’acquisizione e la
diffusione dell’energia e della ricchezza dell’aria; è importante per la comunicazione in
quanto responsabile della parola; è responsabile della diffusione alla pelle e peli della
giusta energia e ricchezza. Sono tutte queste caratteristiche che ci permettono, per
analogia, di associare il metallo ai Polmoni e Grosso intestino.

Tratto da : Quaderni di Shiatsu – MTC Roberto Boschini


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LE SEI ENERGIE

Le sei Energie esterne o climatiche (Liu Qi) sono Freddo, Calore, Fuoco, Vento,
Umidità e Secchezza. Esse rappresentano diverse modalità d’espressione di quell’unica
energia cosmica chiamata Qi. Queste stesse energie vibrano anche nel singolo
individuo, costituendone la struttura rappresentata dai sei livelli energetici (Tae Yang,
Shao Yang, Yang Ming, Tae Yin, Jue yin, Shao Yin) o, con altra espressione, dai dodici
Canali principali. Nei testi si dice che le energie cosmiche “risuonano” nel singolo
individuo.
Queste stesse sei energie (Liu Qi) vengono chiamate i sei perversi o i sei Eccessi (Liu
Xie) o anche i sei straripamenti (Liu Yin), quando da fisiologiche diventano patologiche.
Sono strettamente legate al clima e alle stagioni, l’individuo deve continuamente
adattarsi alle modifiche che avvengono nel macrocosmo (climi, stagioni, ecc), affinché
le sue energie interne si mantengano in sintonia con quelle esterne. Questo
adattamento è un processo continuo, incessante e quasi inavvertibile nell’individuo
sano. Tutti noi, anche se in salute, siamo in grado di percepire i cambiamenti più
macrocosmici, ad esempio quelli stagionali. Quel senso di disagio, di fiacchezza e
intontimento che ci pervade nelle prime potenti giornate di primavera quando il sole
brilla già caldo e il vento soffia deciso, è ‘indice della fatica che le nostre energie
fanno ad adeguarsi al cambiamento del mondo esterno; trascorrono alcuni giorni e
questi piccoli disturbi passano. Lo stesso avviene ai primi caldi estivi o ai primi freddi
autunnali. Ma ogni giorno il nostro organismo si adatta continuamente anche alle
micromodificazioni quotidiane legate al clima (giornata fredda, ventosa, piovosa ecc.
Questo meccanismo di equilibrio può non funzionare per vari motivi:

• L’energia cosmica è troppo forte (es. inverno con freddo polare)


• L’energia corrispondente del corpo è molto debole (Es, Tae yang debole)
• L’energia cosmica non è in sintonia con la stagione (Es, inverno caldo, estate
fredda)
I sei eccessi climatici hanno lo stesso nome delle sei Energie cosmiche, poiché in
effetti esse sono le sei energie cosmiche, diventate fattori di squilibrio a causa del
loro eccesso o della debolezza costituzionale dell’individuo.
Anche se si possono manifestare in qualunque stagione in funzione delle condizioni
climatiche e ambientali particolari (Es. Umidità nei climi umidi o in persone che vivono
in luoghi umidi), ognuna di loro è però collegata a una specifica stagione in cui è
predominante, abbiamo così:

• Freddo (Han): Inverno


• Vento (Feng): Primavera
• Calore (Re): Estate
• Umidità (Shi): Fine estate o interstagione
• Secchezza (Zao): Autunno
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Si può notare come il Fuoco non venga qui associato a nessuna delle stagioni; per
comprenderne il motivo è necessario spendere qualche parola sulle caratteristiche e
sulla natura dei sei fattori climatici. Tutte le Xie, oltre a penetrare dall’esterno,
possono svilupparsi anche all’interno dell’organismo. Così, ad esempio, il Vento può
invadere un individuo, ma anche un’alterazione del Fegato può portare alla formazione
di Vento interno, con segni di tremori, spasmi e irrequietezza. D’altro canto, se
un’alterazione energetica interna crea, per esempio, un deficit di Rene Yin, che porta
allo sviluppo di calore interno, questo potrà rendere l’individuo più sensibile alla
corrispondente energia esterna Calore. Il Fuoco però, pur facendo parte delle sei Xie,
non viene associato a una stagione specifica in quanto, a differenza delle altre cinque
Xie, può originare unicamente da una turbe interna.
Chiarito questo, andiamo ora ad analizzare specificatamente le sei Energie, come
possibili fattori di squilibrio.

Calore (Re): E’ di natura Yang, caratterizzato dal rilassamento delle strutture


corporee, da eccessiva circolazione e dispersione, manifesta i suoi segni
prevalentemente in alto. Quando risulta a lungo compresso nel corpo viene chiamato
Fuoco.

Fuoco (Huo): Viene così definito il calore di natura interna a lungo compresso e
stagnante, che tende o a dar luogo ai cosiddetti fenomeni infiammatori o ulcerativi (il
fuoco distrugge) dell’organismo o che si libera potentemente verso l’esterno (febbri,
sfoghi rossi sulla pelle, scoppi di collera).

Freddo (Han): Di natura Yin, provoca restringimento, rigidità, arresto della


circolazione e del movimento, addensamento dei liquidi, soprattutto nelle parti
inferiori dell’organismo. Si manifesta nel corpo con sensazioni di freddo la cui
localizzazione può indicare gli Organi coinvolti o anche con segni di ridotta
funzionalità e attività. Ad esempio, si dice freddo all’utero per indicare la sterilità,
cioè il venir meno della funzione procreativa, o sperma freddo per indicare
l’azoospermia, cioè l’incapacità dello sperma di assolvere alla sua funzione, non a caso
in questi casi si dovranno “scaldare” i reni.

Vento (Feng): Di natura Yang, è caratterizzato dal movimento erratico, violento e


discontinuo, è anche considerato il veicolo di tutte le altre energie perverse, proprio
per la natura di “trasporto” che è propria del Vento. Per questo nei testi si parla
spesso di Vento calore, Vento Umidità, vento freddo…
Sono associati a tale energia, ad esempio, i dolori articolari che variano di
localizzazione, come certi tipi di dolori articolari o certi mal di testa, o che variano
molto nel tempo e nella loro intensità; ma si parla di vento interno anche in malattie
caratterizzate da attacchi bruschi ed improvvisi (ad esempio il colpo apoplettico in
MTC è detto “colpo di vento”), o a tremori nel corpo, come nelle convulsioni o
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nell’epilessia. Questi ultimi sono però casi di così detto Vento interno e non esterno,
poiché la loro origine è in una disfunzione interna di alcuni Zang.

Umidità (Shi): Di natura Yin, porta un rallentamento di tutte le circolazioni e


funzioni, in quanto crea inerzia e viscosità, poiché la natura dell’Umidità è di andare in
basso e ristagnare (sono le cantine a essere umide, così come sono le soffitte ad
essere spazzate dal vento). Al contrario del vento i dolori a essa connessi sono
caratterizzati da localizzazione fissa e tendono a cambiare poco nel tempo. Si
manifesta soprattutto, ma non solo, con turbe nella parte bassa del corpo, in quanto,
come il freddo, è un’energia di qualità Yin.

Secchezza (Zao): Di natura Yang, è legata alla consumazione dei liquidi corporei
fisiologici, è sempre vista come conseguenza di una turba che spesso coinvolge anche
altre energie. Ad esempio, Secchezza come conseguenza di Calore che consuma i
liquidi (secchezza da eccesso di Yang) o associata a Freddo che impedisce le loro
trasformazioni e metabolizzazioni (secchezza da deficit di Yin).

Al fine di evitare confusioni e malintesi, è bene notare come nella pratica clinica i sei
Eccessi, oltre a essere causa esterna di disarmonia, vengano anche utilizzati per
descrivere un quadro di disarmonia in cui i sintomi corrispondono quelli dell’energia
specifica. Ad esempio se una persona ha la gola infiammata, sete, avversione al freddo
e naso colante, diciamo che vi è un’invasione di Vento –Calore, anche se siamo in un
clima senza vento e fresco. In questo caso abbiamo avversione al freddo, ma la turba
è detta da calore, poiché l’organismo ha già reagito al fattore climatico freddo con
una manifestazione di calore in superficie, per combatterlo.
Si dice anche che tutte le energie perverse che permangono a lungo all’interno del
corpo tendono, con il tempo, trasformarsi in calore. Il motivo per cui l’organismo
risponde trasformando l’energia perversa in calore è che questa è l’Energia più Yang e
tende a muoversi in alto e i n periferia. Movendosi in alto e verso la periferia,
agevolerà l’eliminazione del fattore patogeno che aveva messo radici nell’organismo.
Se questo tentativo del corpo non riesce, il calore ristagnerà all’interno, con varie
turbe che verranno analizzate più avanti. E’ bene precisare che, indipendentemente
dalla causa di una determinata disarmonia, si parla di disarmonia esterna, quando
questa colpisce gli strati energetici superficiali e disarmonia interna, quando colpisce
gli strati energetici più profondi. Se ad esempio un clima Caldo-Umido ha consentito la
penetrazione dell’energia patologica Umidità che ha danneggiato la Milza dando luogo a
diarree acquose, parleremo di Umidità nella Milza come di turba dell’interno.

Tratto da:
Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Franco Bottalo, Rosa Brotzu – Xenia edizioni.
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ZANG FU (ORGANI – VISCERI)

La loro funzione essenziale è di assicurare la produzione, la conservazione, la


trasformazione e la diffusione delle Sostanze Fondamentali nell’organismo
umano. Parlando di Sostanze Fondamentali, abbiamo visto come queste
costituiscano da un lato il fondamento stesso della vitalità umana (Shen e
Jing del Cielo anteriore) e dall’altro vengano elaborate dagli Zang Fu, a
partire dalle sostanze introdotte dall’ambiente esterno, attraverso il respiro
(aria ed energia sottile), il cibo e l’acqua (Jing o essenza del cibo) , i pori e la
superficie della pelle in genere.
Inoltre gli Zang Fu provvedono all’eliminazione di quelle parti delle sostanze
introdotte che non sono utilizzabili attraverso feci, urine e respiro. Quindi gli Zang Fu
hanno una duplice funzione.

1. INTERNA: mediante i processi di produzione, trasformazione, trasporto delle


Sostanze Fondamentali a tutto l’organismo.

2. DI RAPPORTO CON L’ESTERNO: mediante l’assimilazione delle sostanze


nutritive dall’esterno e l’eliminazione all’esterno degli scarti.

Queste funzioni coinvolgono tutti gli aspetti della struttura individuale, non solo quella
fisica, ma anche quella psichica ed emozionale. Trattando dei singoli Zang vedremo, ad
esempio, che ogni Organo conserva e diffonde un aspetto specifico della vita
individuale (azione interna) e, d’altro canto, assimila ed è particolarmente sensibile a
sensazioni, emozioni e sentimenti che gli vengono dall’ambiente, oltre a emanare
all’esterno ciò che prova. Pertanto la teoria degli Zang Fu rappresenta una fitta rete
di relazioni funzionali che organizza e unifica l’intero essere umano in termini di
emozioni, sensazioni, attività mentali, aspetti fisici ed energetici. Questa fitta rete
non va intesa come qualcosa di chiuso all’interno dell’individuo, essa si espande andando
a comprendere ed inglobare i fattori esterni, siano essi atmosferici (clima, stagioni….),
organici o di rapporti umani. Quando studiamo la fisiologia degli Zang Fu dovremmo
quindi riuscire a vederli più in termini di relazioni funzionali che li legano gli uni agli
altri, che non come singole entità a se stanti.
Si può anche dire che l’organo è come il momento di condensazione dell’energia di un
meridiano ad esso associato in un determinato punto che non è necessariamente in
corrispondenza dell’organo anatomico, e diremo che l’insieme Zang Fu e meridiani
principali sono una

UNITA’ FUNZIONALE INTEGRATA


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DIFFERENZE FRA ZANG E FU

I caratteri cinesi per Zang e Fu hanno una parte in comune, quella sinistra, che vuol
dire “carne” e, in senso lato, organo. Hanno un’altra parte dell’ideogramma che li
differenzia: per gli Zang il simbolo indica “immagazzinare”, mentre per i Fu indica
“luogo di governo”

ZANG: Organi Pieni che immagazzinano e sono impregnati di essenza vitale. Sono
interni e statici –YIN- , non hanno collegamento con l’esterno e sono come dei
magazzini pieni di materiale puro al quale attingere in caso di bisogno. Gli Zang sono
quindi pieni di JING, del Cielo Anteriore e Posteriore, e non devono quindi svuotarsi
periodicamente, poiché disperderebbero la vita stessa.

FU: Visceri cavi presiedono alla trasformazione e all’assimilazione delle sostanze


introdotte, da cui estraggono le sostanze vitali (che sono poi immagazzinate negli
organi Zang). Essi inoltre provvedono all’eliminazione delle sostanze di scarto. Questo
ci fa capire che sono a contatto con l’esterno del corpo e sono di natura più dinamica –
YANG-. Sono come dei magazzini dove transita materiale molto importante dal quale
essi traggono l’essenza da passare al proprio organo correlato.

Poiché gli Zang Fu sono Yin e Yang essi si attraggono essendo complementari, avremo
quindi che ogni Zang sarà correlato al proprio Fu ed insieme faranno parte di uno dei
cinque movimenti, si parla allora di rapporto interno - esterno (Biao - Li).
La relazione fra uno specifico Zang e il suo corrispondente Fu può anche essere letta
come rapporto fra struttura (lo Zang che Yin) e funzione (il Fu che è Yang). I due
aspetti sono però così strettamente interdipendenti e correlati che si può leggere la
coppia come un unico Organo con due aspetti.

ZANG FU
Yin Yang
Interno Esterno
Immagazzina Estrae, Transita, Espelle
Struttura Funzione
Reni Vescica Urinaria
Fegato Vescica Biliare
Cuore – Piccolo Intestino Ministro del Cuore – Triplice Focolare
Milza Stomaco
Polmoni Grosso Intestino
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Attenzione. Si è visto che una delle differenze fra Zang e Fu è il collegamento con
l’esterno o l’essere all’interno, determinando l’essere Yang o Yin dell’ organo in
questione. Ma esaminando ad esempio il Polmone esso è uno Zang Yin ed è in contatto
con l’esterno da cui prende l’energia ed ossigeno, così pure la Vescica Biliare è
essenzialmente interna, non ha contatti con l’esterno, immagazzina una sostanza
importantissima distribuendola al momento opportuno, eppure è un Fu.
La Vescica Biliare assieme ad altri organi viene definito per la MTC Viscere Curioso,
poiché non risponde alle “leggi” fondamentali dei visceri cavi .

Avremo quindi che i Visceri Curiosi saranno:

• Cervello
• Midollo
• Ossa
• Vasi (Mai)
• Vescica Biliare
• Utero

Si parlerà più nel dettaglio di ogni singolo Viscere Curioso mentre si analizzeranno
gli altri Zang Fu.

Tratto da: Quaderni di Shiatsu. Appunti di Roberto Boschini


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CUORE (XIN)

Si può interpretare l’ideogramma del Cuore come una ciotola aperta verso
l’alto da cui le cose entrano e possono anche uscirne. Aperto in alto il
Cuore diviene ricettacolo che accoglie gli Shen, le influenze celesti che
scendono a permeare l’uomo, ecco il Cuore sede dello Shen, del divino che dimora in
ogni uomo.

COSA FA? Governa il sangue e i Vasi.


Controlla la sudorazione

DOVE SI APRE? Negli occhi (a livello di sguardo)

DOVE SI MANIFESTA? Nelle lingua e colorito del viso

COSA OSPITA? Ospita lo Shen

FU CORRISPONDENTE? Piccolo Intestino.


Ministro del Cuore
Triplice focolare
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GOVERNA IL SANGUE ED I MAI: Il sangue è l’aspetto più concreto ed evidente


dell’energia. E’ quindi l’aspetto più Yin, più materiale e solido che controlla il Cuore
Yang limitandone gli eccessi (Così come accade nel Fegato). Il Cuore tramite il
Ministro del Cuore ed il Sangue , spinge l’energia, gli Shen e la forza in tutti i
distretti del corpo.
Avremo che l’energia è l’unione delle seguenti forze:

CONTROLLA LA SUDORAZIONE: La sudorazione è un aspetto emotivo collegato


essenzialmente allo Shen. Si manifesta in particolar modo sotto le ascelle dove c’è il
punto 1 del meridiano del Cuore.

SI APRE NEGLI OCCHI: Per occhi si intende lo sguardo, nella sua luminosità ed in
quello che esprime. Lo sguardo sarà in questo caso un tramite per guardare all’interno
di una persona: “L’occhio è lo specchio dell’anima” si dice.
Il Cuore si apre anche nelle orecchie in quella fantastica capacità di emozionarsi
nell’ascoltare, così pure si apre nel tatto in genere.

SI MANIFESTA NELLA LINGUA: Sarà intesa la lingua non come muscolo in sé stesso,
ma nella parola che è espressione profonda dello Shen. Si può intendere anche come
tono di voce come espressione del proprio stato d’animo. Si manifesta anche nel
colorito del volto dove i vasi sanguigni superficiali possono indicare lo stato del Cuore.

OSPITA LO SHEN: Lo Shen si può vedere come un qualche cosa che viene dall’alto e
che va a permeare la materia vivente. Il Cuore deve poter accogliere gli Shen e
soltanto il suo Vuoto interiore lo permetterà, e bisogna fare in modo che poi in esso
dimori. Sarà compito del Cuore e del suo Ministro a diffondere, tramite il sangue, lo
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Shen in tutto il corpo che colorerà ogni organo del suo aspetto corrispettivo, dando
vita ad ogni aspetto psichico di una persona.

PICCOLO INTESTINO
Il compito del Piccolo intestino sarà quello di distinguere il puro dall’impuro sia a livello
fisico per quanto riguarda la digestione che a livello psichico per quanto riguarda le
esperienze della vita. (Caratteristica questa dl Fuoco Imperiale).
Porta a termine le trasformazioni, anche in questo caso sarà una capacità questa da
intendere rivolta a più aspetti.

MINISTRO DEL CUORE


Diffonde il Sangue (Funzione cardiocircolatoria) e protegge il Cuore

TRIPLICE FOCOLARE

Il Triplice Focolare “Viscere solitario” è un viscere che non è un viscere e di cui si dice
che ha un nome ma non ha una forma: è un grande motore che attiva energie e liquidi.
La sua forma è duplice: di Ufficiale addetto alle irrigazioni e/o di bruciatore che
attraverso il calore provoca le trasformazioni.
• Nella prima funzione è come una pompa che spinge i liquidi in tutti i distretti
(Aspetto Acqua)
• Nella seconda, il suo calore (Aspetto Fuoco), provoca:
 A livello superiore (Cuore – Polmoni) una nebbia diffusa
 A livello medio (Stomaco, Milza) Una macerazione dei solidi e
liquidi per l’estrazione delle energie.
 A livello inferiore (Reni, V.Urinaria) Diventa un canale per
espellere.

La sua azione è simultanea nei tre riscaldatori ed assicura così una gestione armoniosa
dell’organismo dei Liquidi – Alimenti – Energie.
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E’ interessante notare come in ciascuna delle tre aree c’è un fuoco per la
sopravvivenza . La vita si manifesta sotto forma di calore. Per attivare il calore ci
vorrà il combustibile: la zona in cui si trova questo combustibile, come sappiamo, sono i
Reni con il Jing che essi custodiscono e che attivato, grazie al Triplice focolare, si
diffonde in tutto il corpo ed è chiamato Juan Chi che va ad attivare tutti gli altri
organi.
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RENI (SHEN)

Nell’ideogramma dei Reni vediamo comparire l’elemento inferiore che vuol


dire “carne” e che si trova nella designazione di tutti gli altri Zang Fu.
Questo radicale sta ad indicare come ogni Zang Fu abbia un substrato
materiale (la carne appunto), in cui ha sede e si radica l’aspetto più sottile.
Energetico psichico, dell’organo o viscere. L’altra parte dell’ ideogramma indica dei
collaboratori controllati da un capo e dei ministri sottomessi al loro Re.
Possiamo cogliere la funzione dei reni come coloro che sovrintendono la buon
funzionamento di tutti gli altri organi, fornendo il Jing che essi custodiscono.

COSA FANNO? Sede dell’essenza Jing


Fondamento dello Yin e dello Yang
Producono il midollo
Nutrono il cervello
Controllano le ossa
Governano le acque
Raccolgono il Chi del Polmone

DOVE SI APRONO? Nelle orecchie

DOVE SI MANIFESTANO? Nei capelli

COSA OSPITANO? Ospitano lo ZHI o Shen del Rene

FU CORRISPONDENTE? Vescica urinaria.


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SEDE DELL’ESSENZA DEL JING: Nei reni è custodito il Jing del Cielo Anteriore,
che, come sappiamo, rappresenta un Tesoro per la nostra esistenza e che bisogna
evitare di disperdere. Il Jing del cielo posteriore permette l’espressione del Jing
del cielo anteriore se nutrito e “trattato” bene.
Si può dire che nel Rene c’è l’espressione della nostra vitalità fisica data dal Cielo
anteriore.
In MTC per Rene non si intende solo l’organo in sé stesso ma viene visto come:

RENI
GHIANDOLE SURRENALI
ORGANI GENTITALI
OSSA
MIDOLLO OSSEO
CERVELLO (MARE DEI MIDOLLI)

FONDAMENTO DELLO YIN E DELLO YANG: Dallo Yin nasce lo Yang! Ma senza lo
Yang l’energia latente contenuta nello Yin non può esprimersi, con tutta la sua
irruenza, per attivare, sempre tramite lo Yang, tutti i metabolismi. Si può quindi
dire che senza il fuoco l’acqua ristagnerebbe non generando la vita, ma senza lo Yin
il fuoco non servirebbe a nulla. Nel Ming men (fra la II e III lombare) che
rappresenta il “fuoco dell’acqua o della vita”, il Rene, massima espressione dello Yin,
produce una forza dinamica fondamenta della riproduzione , dello sviluppo e della
crescita (detta il fuoco del Ming Men) che viene distribuita a tutto il corpo e a
tutti gli organi.

PRODUCONO IL MIDOLLO: Il midollo è molto interno al corpo, molto Yin, è


morbido ed elastico, molto irrorato di sangue (a sua volta prodotto dal midollo) ed
è quindi per analogia correlabile all’elemento acqua ed ai Reni.

NUTRONO IL CERVELLO: Il cervello è detto anche “il mare dei midolli”, è interno
alle ossa che lo contengono, e per questo è correlato ai Reni. Viene nutrito quindi,
come il midollo, dai Reni stessi.
È da notare che la memoria a breve termine è nutrita proprio dai Reni, mentre la
memoria dello studente dalla Milza e la memoria a lungo termine dal Cuore.

GOVERNANO LE OSSA: Le ossa rappresentano la parte strutturale e portante del


corpo umano, sono interne, in profondità e regolano l’equilibrio dei sali minerali.
Tutto questo si può dire anche dei Reni.

GOVERNANO LE ACQUE: E’ molto facile capire perché governano le acque in


quanto essi fisiologicamente filtrano il sangue per depurarlo e quindi gestiscono le
percentuali di liquidi nel corpo.
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Si intendono liquidi in MTC


• Liquidi Yang o Jin che sono esterni e fluidi: sangue, sudore, urina
• Liquidi Yin o Ye che sono meno fluidi e più interni: cartilagini articolari,
liquido sinoviale.

Tutto ciò è sempre funzione del corretto equilibrio fra Yin e Yang.

RACCOLGONO IL CHI DEL POLMONE: I Polmoni, come si vedrà, prendono l’energia


del cosmo, la elaborano (Jing del Cielo posteriore), la condensano sotto forma di
liquidi che vengono anche mandati in basso ai Reni (Jing del Cielo posteriore) che
devono essere accolti per poi essere rimandati in circolo.

SI APRONO NELLE ORECCHIE: Compito delle orecchie è di “portare” all’interno una


energia che poi non verrà fatta fuoriuscire, ma elaborata e memorizzata. Nelle
orecchie poi ci sono una serie di ossicini per la trasmissione delle onde vibrazioni
sonore. Le orecchie hanno forma dei Reni ed il lobo della ghiandola surrenale. Tutti
elementi che correlano l’udito all’organo Rene.

SI MANIFESTANO NEI CAPELLI: Nei capelli come forza, lucentezza, vitalità e


colore (inteso come repentino cambiamento di colore).

OSPITANO LO ZHI: Lo Zhi rappresenta lo Shen dei Reni, può essere visto come
aspetto psicologico e caratteristico di questo organo. Esso rappresenta la Volontà e la
determinazione a perseguire le aspirazioni più profonde. Si potrebbe dire che è la
Forza di Volontà, mentre in patologia diventa la Paura.

VESCICA URINARIA

E’ il Viscere cavo FU accoppiato ai Reni. Esso svolge le stesse funzioni dei reni ma in
particolar modo controlla l’apertura e la chiusura dei liquidi, ed in più difende dalle
energie perverse.
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MILZA

Nella parte sinistra dell’ideogramma c’è il radicale carne. La parte destra


è un vaso per uso quotidiano, un recipiente per cibo comune; trasmette
pertanto l’idea di un organo che svolge compiti quotidiani e ordinari, ma di
importanza vitale e legati soprattutto al nutrimento. Ma nell’idea del vaso si può
ravvisare anche quella di forma, il vaso ha una forma definita che gli consente di
contenere le cose.

COSA FA? Governa la trasformazione, il trasporto


e la distribuzione delle energie alimentari
Governa il sangue
Governa i muscoli e gli arti
Governa la forma
Controlla la salita del Chi

DOVE SI APRE? Nella bocca

DOVE SI MANIFESTA? Nelle labbra

COSA OSPITA? Ospita lo Yi , lo Shen della milza

FU CORRISPONDENTE? Stomaco.
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GOVERNA LA TRASFORMAZIONE: Il cibo, estraneo al corpo viene introdotto


dalla bocca e, passando dallo stomaco (che prepara il lavoro della milza putrefando
ed amalgamando solidi e liquidi), “arriva” alla milza che deve renderli compatibili
con il corpo umano; li trasforma appunto da materiale estraneo a noi in materiale
che diventerà parte di noi. L’energia derivante da questa trasformazione viene poi

TRASPORTATA verso l’alto al Cuore ( questo portare verso l’alto indica che è
un’energia di sostentamento, di mantenimento verso l’alto per tutti gli organi e
tutto l corpo).

DISTRIBUZIONE: La milza si occupa della distribuzione dei 5 sapori verso i 5


organi in modo che ciascun organo possa essere nutrito dal sapore correlato.

La Milza come il Polmone li vediamo interessati al nutrimento del Cielo posteriore


nella sua intera globalità.

GOVERNA IL SANGUE: La milza anche per la medicina occidentale è coinvolta


nella produzione ed equilibrio del sistema ematico. Essa in MTC fornisce la giusta
energia per la formazione del sangue stesso, assieme ad altri organi come poi si
vedrà. Mantiene la Forma del sangue, mantenendolo cioè all’interno delle vene ed
arterie (una carenza di energia della Milza determina frequenti emorragie).

GOVERNA I MUSCOLI E GLI ARTI: Si intende che la Milza da ad essi la Forma


nutrendone l’aspetto fisico di tessuto muscolare e connettivo. Poiché la Milza
esprime centralità ecco che come organo centrale governa la periferia del corpo e
cioè gli arti, sempre però come aspetto fisico e di forma (il movimento e l’azione
sono governati dal Fegato)

GOVERNA LA FORMA: In base al punto precedente viene semplice capire che la


Milza dà la forma al corpo , ma non solo; infatti si può dire che da forma a tutte le
energie materiali ed immateriali, dunque anche al pensiero ed alla psiche.
Avremo che:

• FEGATO Progetta, sogna, insegna, crea


• CUORE Fa l’analisi, vede se è giusto, lo accetta
• MILZA Concretizza, da forma al progetto, organizza.
• RENE Dà la volontà, la forza porta a termine.
• POLMONE Raccoglie i frutti del proprio progetto.

CONTROLLA LA SALITA DEL CHI: Oltre che a far salire le energie del cibo
verso il Cuore per la loro distribuzione, si può intendere che la Milza da
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sostentamento a tutti gli organi (un deficit di energia della Milza potrebbe
determinare un prolasso di organi ad esempio).

SI APRE NELLA BOCCA: E’ facile capire il perché: dalla bocca entra il nutrimento
e con essa e la lingua sentiamo i sapori del cibo dal quale la Milza estrae energia.

SI MANIFESTA NELLE LABBRA: Se nella bocca si apre la Milza nelle labbra si


può vedere la sua forza ed equilibrio energetico. Le labbra sono muscoli e come tali
sono controllati nella loro forma dalla Milza.

OSPITA LO YI: Lo Yi (lo Shen che dimora nella Milza ) si può tradurre come
“Intenzione” intesa come capacità di organizzare, controllare e dare forma ad un
progetto o un sogno senza però farsi prendere dalle emozioni, rimanendo cioè
centrati e sempre presenti nell’azione del momento.

STOMACO

E’ l’organo cavo correlato alla Milza e con essa ha uno stretto rapporto .
Lo stomaco controlla la macerazione del cibo e la discesa del Chi.
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FEGATO (GAN)

Nell’ideogramma di Fegato, a parte la componente carne, vediamo sulla


destra uno scudo o un pestello. Sono le due componenti tipiche del
Fegato: la sua funzione di difesa, non a caso il Fegato è associato al
Generale degli eserciti, ma anche a quella di assalto, di impeto, irruenza e vitalità.

COSA FA? Governa l’armonioso fluire del Chi.


Immagazzina il sangue
Governa i muscoli ed i tendini

DOVE SI APRE? Negli occhi (a livello di vista)

DOVE SI MANIFESTA? Nelle unghie

COSA OSPITA? Ospita gli HUN o Shen del Fegato

FU CORRISPONDENTE? Vescica biliare.


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GOVERNA L’ARMIOSO FLUIRE DEL CHI: Anche per la medicina occidentale il


Fegato è un fantastico laboratorio chimico che provvede a svariate funzioni dalla
depurazione del sangue alla produzione del glicogeno dagli zuccheri per i muscoli,
dalla digestione alla produzione di enzimi ed aminoacidi etc. Per la MTC il Fegato è
IL GENERALE, lo stratega che organizza i progetti, che deve difendere i confini
ed ampliarli conquistando nuovi territori. Ecco allora che il Fegato, come un buon
Generale, deve saper coordinare le truppe in modo armonioso per poter difendere
o “aggredire” per conquistare nuove terre. Nel corpo umana le truppe saranno
rappresentate dall’energie sotto i suoi più vari aspetti:

• ASPETTO DIGESTIVO: Non sono solo lo Stomaco e la Milza a provvedere


all’elaborazione delle energie alimentari, ma il Fegato ne coordina la
funzionalità.
• IL SANGUE: Il sangue, aspetto più solido e concreto dell’energia Chi, non è
solo spinto dal Cuore in tutto il corpo, ma è il Fegato che ne coordina
l’armonioso fluire. Sappiamo che il CHI MUOVE IL SANGUE CHE NUTRE IL
CHI, il Fegato coordina questa importantissima funzionalità.
• EMOZIONI: Come sempre gli spetti secondo la MTC non si fermano
all’aspetto puramente fisico ma si estendono alla psiche dando un senso ad
ogni componente del corpo all’interno di un armonioso fluire di energia. Le
emozioni sono “controllate” ciascuna da un organo. Il Fegato avrà il compito
di far fluire ciascuna delle emozioni in modo che questa non ristagni
diventando patologia e squilibrio per una persona.

IMMAGAZZINA IL SANGUE: Il Fegato immagazzina il sangue e lo depura durante


la notte, lo rende disponibile ai distretti quando viene richiesto. Il sangue
immagazzinato dal Fegato è importantissimo per portare equilibrio ad eccessi di
Yang e per equilibrare svariati ritmi in una persona:

• Sangue che limita eccessi Yang


• Flusso mestruale
• Ritmo sonno veglia
• Sessualità

GOVERNA I MUSCOLI ED I TENDINI: I muscoli danno il movimento e l’azione e i


tendini li supportano. Il Fegato, che rappresenta il movimento e l‘azione sotto tutti i
punti di vista governa proprio questa particolarità dei muscoli (avevamo visto che la
Milza ne dà la forma). I movimenti lineari ed armoniosi sono indice di una buona
funzionalità del Fegato, movimenti a scatti, tremolii e Tic sono invece indice di
squilibrio del Fegato.
52

SI APRE NEGLI OCCHI: Gli occhi sono intesi qui come vista che va lontano e precede
l’azione ed il movimento; sono molto irrorati di sangue e sono mossi da tanti piccoli
muscoli molto forti e veloci.

SI MANIFESTA NELE UNGHIE: Le unghie sono considerate prolungamento dei


tendini, ma l’idea di graffiare per difendersi e farsi strada correla molto questa parte
fisiologica al Fegato ed alla sua energia.

OSPITA GLI HUN: Gli Hun rappresentano la funzione dell’immaginario, della fantasia
e del sogno. Tutto quello che si è detto per l’aspetto fisico si può dire per l’aspetto
psicologico :

• Intuizione
• Intelligenza
• Fantasia
• Progettazione
• Sogni
• Viaggi astrali
• Libertà dalle costrizioni dell’ordinario del corpo

Tutti questi aspetti sono molto Yang e vengono controllati e messi in equilibrio dalla
presenza di Sangue all’interno del Fegato. Ad esempio ci si addormenta con difficoltà
se c’è carenza di sangue nel fegato, anche perché gli Hun non possono volare leggeri e
liberi nello spazio perché non essendo ancorati al terreno potrebbero non farvi
ritorno.

VESCICA BILIARE

E’ uno dei sei visceri curiosi . E’ detta anche Palazzo della Purezza. Si possono vedere
le stese funzionalità del Fegato ed in particolar modo si può dire che la VB prende le
decisioni finali, è come un giudice che da la sentenza e la fa mettere in atto.
Immagazzina e secerne la bile.
Controlla i tendini.
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POLMONE (FEI)

La parte destra dell’ ideogramma indica carne, mentre la sinistra esprime


l’elevarsi e diffondersi di una pianta frondosa. Vi è l’idea di un diffondersi
in tutte le direzioni, proprio come il Chi che il Polmone diffonde in tutte le direzioni e
di cui è “maestro”

COSA FA? Governa il Chi:


Assimilazione
Diffusione
Produzione
Governa il passaggio delle acque
Governa pelle e peli

DOVE SI APRE? Nel naso

DOVE SI MANIFESTA? Nella voce (aspetto fisico: laringe, fonazione


Controllo della voce,…..)

COSA OSPITA? Ospita il PO o Shen del Polmone

FU CORRISPONDENTE? Grosso intestino.


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GOVERNA IL CHI: Il polmone è detto dalla MTC grande ministro che emana il
controllo delle trasformazioni. E’ visto come una pianta che si espande in senso
longitudinale e come organo impari mediano. Il Polmone assimila l’energia dall’aria
(energia più sottile ed aerea) che, unita all’energia prodotta dalle trasformazioni
della Milza (energia più materiale), viene immessa nel sangue che grazie al Cuore (in
questo caso al Ministro del Cuore) è distribuita come unica energia globale in tutti
i distretti. Ecco allora il binomio Chi – Sangue che affiora ancora come si era visto
per il Cuore ed il Fegato in precedenza. Il Polmone, a differenza della Milza
(assieme alla quale è artefice del nutrimento del Cielo posteriore) che controlla la
salita del Chi, abbassa e diffonde il Chi.

GOVERNA IL PASSAGGIO DELLE ACQUE: Il Polmoni in MTC è visto come


sorgente superiore, mentre i Reni come sorgente inferiore. E’ facile collegare il
Polmone ai liquidi se pensiamo al vapore acqueo nell’alito e il sudore della pelle.
Avremo che la Milza governa la distribuzione delle energie alimentari dei solidi e
dei liquidi inviandole al Polmone che se da una parte permea il sangue con il Chi per
essere mandato al Cuore, dall’altra controlla i liquidi inviandoli in basso al Rene per
essere riutilizzati, dall’altra li vaporizza per essere mandati alla pelle e ai peli in
tutti i distretti del corpo.

GOVERNA PELLE E PELI: La pelle è un organo anch’esso adibito alla respirazione,


alla traspirazione. E’ un organo adibito allo scambio, alla comunicazione tra l’interno
e l’esterno dove si può leggere lo stato degli organi e dove tramite il massaggio, lo
Shiatsu , agopuntura ecc. si può interagire con le energie interne. Tutte qualità
tipicamente correlate al Metallo.

SI APRE NEL NASO: E’ evidente che il naso per la respirazione sia l’orifizio con
cui il Polmone può recepire l’energia dal cosmo con la respirazione.

SI MANIFESTA NELLA VOCE: Avevamo già identificato la voce come


manifestazione del Cuore come espressione del suo Shen. In questo caso la voce è
intesa proprio come organi di fonazione nel loro aspetto fisiologico, o come qualità
di voce.

OSPITA IL PO: E’ interessante vedere il parallelo fra l’ipotetico asse verticale


Reni – Cuore , Jing – Shen, Yin –Yang, Materia e Spiritualità e l’asse orizzontale
Fegato – Polmoni, Hun – PO, Movimento – Concentrazione.
Infatti mentre per il Fegato vedevamo gli Hun essere correlati con degli spiriti
liberi da condizionamenti fisici e mentali, ai sogni e all’immaginario e che avevano
bisogno del Sangue come energia materiale per essere ancorati al terreno, vediamo
il Polmone con il suo PO che rappresenta gli spiriti legati alle cose terrene, agli
55

istinti profondi e ai meccanismi intimi vitali che ha bisogno dl Chi dell’aria per
essere animato e spronato dalla sua tendenza ad interiorizzarsi.
Si è parlato di istinti profondi e meccanismi intimi vitali (tutto ciò che si è appreso
durante l’evoluzione della specie: camminare ad una certa età, parlare tramite la
ripetizione, e tutti gli automatismi scritti nel nostro DNA), ma anche di abitudini
acquisite durante la nostra vita: abitudini quali guidare la macchina, sciare, giocare
a tennis o suonare uno strumento che una volta interiorizzati non si dimenticano
più, anzi è quasi difficile cambiare poi il modo in cui si fa una certa cosa imparata
con anni di pratica. Queste abitudini possono essere giuste o sbagliate ma vengono
i qualsiasi caso acquisite in profondità.

Tratto da: Quaderni di Shiatsu – MTC. Di Roberto Boschini


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TAVOLA RIASSUNTIVA ORGANI E VISCERI IN MTC


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TEORIA GENERALE DEI CANALI ENERGETICI

Come già avevamo visto all’inizio di questo manuale avremo che i vasi ed i canali
energetici sono laghi e fiumi energetici di quella terra che è l’organismo. In essi
l’energia vitale fluisce in abbondanza, e da essi irriga di soffio e di vita ogni distretto
corporeo ed ogni cellula. Dunque i MAI, i vasi embrionari, sono grandi stabili laghi
energetici del corpo, mentre i Jing, i Canali, sono i fiumi vitali organici, perennemente
in attività e funzione. Come i laghi i MAI sono in relazione con i Jing che ne possono
essere affluenti e defluenti.
Arrivati all’età di 14, 15 anni si può dire che tutto il sistema di canali energetici è
ormai formato, dando forma ai 12 meridiani energetici della MTC.

Ricordiamo quindi il processo di formazione energetica di una persona:

In parole molto semplici diremo che:


• Cielo e terra si uniscono traducendo se stessi nella nuova vita.
• Dal cielo anteriore si esce nel cielo posteriore
• A livello ancora energetico si forma il Ming men, punto in cui si realizza questo
passo
• A livello energetico il punto in cui si manifesta il Ming Men è il Tan Tien
• Ci sono tre Tan Tien per le tre zone del corpo.
• Si parte fisicamente dal vuoto interno XU LI
• La prima manifestazione fisica è il Zong Jin o muscolo ancestrale che si trova
nella zona del perineo.
• L’aspetto embrionario e più fisico sarà caratterizzato da un aspetto così detto
STRAORDINARIO:

• VISCERI STRAORDINARI (QI FU)


CERVELLO
MIDOLLI
OSSA
VASI
VESCICA BILIARE
UTERO

• CANALI STRORDINARI (QI JING MAI)


RENMAI
DUMAI
CHONGMAI
DAIMAI
WEIMAI
KIAOMAI
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E da
• SAN BAO (I TRE TESORI: JING –QI-SHEN)
• XUE (SANGUE)
• JINYE (I LIQUIDI ORGANICI)

Su questa struttura primaria dell’embrione si va piano piano formandosi tutta la


struttura fisica dell’uomo che raggiunge la sua massima realizzazione ben dopo la
nascita con
• I CANALI SECONDARI
• TENDINEO MUSCOLARI (JIN)
• MERIDIANI ENERGETICI PROFONDI (LUO)

Tratto da: Il libro della Medicina Cinese – Carlo Moiraghi – Fabbri Editore

I 12 canali principali, come si vede nello schema, saranno caratterizzati da un aspetto


collegato al movimento ed alla postura della persona che sono i Canali tendineo
muscolari. Questi sono rappresentati dalla muscolatura della persona e rappresentano
lo strato più superficiale che caratterizza appunto la postura del soggetto ed il suo
movimento. Sono in stretta relazione con quelli più profondi, quindi con i meridiani
energetici profondi, ed è proprio per questo motivo che le pressioni o gli stiramenti
Shiatsu, che interagiscono con “l’involucro esterno” della persona, riescono ad arrivare
allo strato più interno ed energetico della persona stessa. Si avrà poi, ancora più
all’interno del corpo, gli organi Zang – Fu, che non è detto che siano nella posizione
anatomica designata dalla medicina occidentale, ma rappresentano un agglomerato di
energia relativa a quella del meridiano relativo.
I 12 canali principali saranno caratterizzati da 6 meridiani Yin e 6 Meridiani Yang, la
loro localizzazione rispetta le regole dello Yin Yang all’interno del corpo:

Meridiano Yin Meridiano Yamg


Polmone Grosso intestino
Stomaco
Milza
Cuore Piccolo Intestino
Vescica Urinaria
Rene
Ministro del Cuore Triplice focolare
Vescica biliare
Fegato
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Analizzando la tabella vedremo che i meridiani Yin partono dal basso e vanno verso
l’alto, i meridiani Yang partono dall’alto e vanno verso il basso, i primi sono nella zona
antero-mediale della persona, i secondi sono nella zona postero-laterale. Fa eccezione
il meridiano di Stomaco che è situato sul ronco anteriormente, ma, come vedremo il
suo compito di “nutrimento” ne spiega il motivo.
Si segue anche lo schema del ritmo circadiano d una persona in cui ogni meridiano è
investito ogni due ore da un’ondata di energia a partire dalle 3 di mattina con il
meridiano di Polmone, allo stesso modo, ed esattamente con uno sfasamento di 12 ore,
ci sarà un meridiano che sarà soggetto ad un minimo di energia ogni due ore a partire
dalle ore 15,00 con il meridiano della Vescica Urinaria.
Vedi la tabella sotto:
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STRATIFICAZIONI ENERGETICHE

Tai Yang: Yang supremo


Controlla la superficie corporea

Choa Yang: Piccolo Yang


Cerniera degli yang

Yang Ming:Yang Luminoso


Canale più interno dei tre strati Yang

Tai Yin: Supremo Yin


Difende gli organi interni

Jue Yin: Yin cedevole


Intermedio dei tre profondi

Chao Yin: Piccolo Yin


Canale più interno
Chiusura degli Yin

Le sei stratificazioni energetiche rappresentano una sorta di sei strati consecutivi che
sono barriera agli insulti esterni delle energie cosmiche. Il primo strato Tai Yang sarà
la prima corazza che ci difende dalle intemperie, se questa non è abbastanza forte,
accadrà che il fattore esterno possa penetrare in profondità. Anche gli altri starti
energetici cercheranno di proteggere la loro loggia energetica con lo scopo finale di
proteggere cuore e reni (lo strato più interno), sede di Shen e Jing.

A un canale principale Yang della mano segue un canale principale Yang che va al piede:

Es. PI – V.U. Shou Tai Yang – Zu Tai Yang

Cui segue un canale principale Yin che dai piedi va al petto e poi un canale principale che
dal petto va alle mani:

Es. F – MC Zu Jue Yin – Shou Jue Yin

La successione dei 12 meridiani è quindi interpretabile come una successione di sei


grandi canali o strati energetici: tre superficiali e tre più profondi ognuno dei quali
percorre l’organismo dalla mano (Shou) ai piedi (Zu), inteso come stratificazione
energetica Esterno – Interno.
Tratto da: Il libro della Medicina Cinese – Carlo Moiraghi – Fabbri Editore
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VASO GOVERNATORE (DU MAI)

L’ideogramma Du significa complessivamente sorvegliare, viceré ispezionare,


controllare, correggere, generale, governatore.
Il canale Du Mai corre lungo la colonna vertebrale e giunge fino alla testa e alla bocca.
E’ un canale che ha, come solo un altro dei Canali straordinari, il Ren Mai, punti propri,
punti cioè che non sono posti lungo il tragitto dei Canali Principali.
La funzione principale del Du Mai è di sostenere la colonna, affinché assumiamo una
buona postura eretta, e di controllare tutto ciò che avviene in ogni individuo.
Il canale Du Mai è il padre di tutti gli Yang, (e decorre nelle zone più Yang); riassume
tutti gli Yang, quindi simboleggia il governo, la regola, il senso di responsabilità, la
razionalità. Spesso, se il canale Du Mai è alterato, sono presenti disturbi a livello della
colonna vertebrale che possono andare dalla scoliosi a una sintomatologia algica.
62

VASO CONCEZIONE (Ren Mai)

Il Ren Mai è un canale che circola nella


parte anteriore del corpo, parte dal
pube e arriva al mento; anche questo
canale come il Du Mai, ha punti propri.
Tra le funzioni più importanti c’è quella
di controllare la gravidanza; in questa
situazione la donna “ha in carico” un
essere vivente. Questo canale può
essere interessato in caso di sterilità.
Nell’ideogramma Ren c’è un’ immagine
che rende bene il senso di questo
canale, che è quella di un uomo che
porta un carico con un bastone, o
meglio, che è curvo, piegato, per
sostenere il peso del carico. Il Ren Mai
sostiene la possibilità di portare
questo pesante fardello, che è la
propria vita, sia sul piano fisico sia su
quello psichico. Quando questo carico è
eccessivo, può accadere di non
reggerlo, ecco la presenza, sul piano
fisico, di ernie vertebrali oppure
inguinali.
Il Ren Mai è il canale più Yin del corpo,
madre di tutti gli Yin, ricapitola tutti i
fenomeni Yin nell’uomo ed è legato
all’organizzazione della vita in senso materiale (Es. bere, mangiare, dormire) in modo
che l’individuo si assuma la responsabilità di gestire bene il proprio corpo. Quando Ren
Mai funziona bene si afferma che l’individuo sa essere una buona “madre” di se stesso,
nel senso che sa prendersi cura di se steso, sa accudirsi.
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VASO CINTURA (Dai Mai)

L’ideogramma di Dai ha significato di


cintura, benda, legaccio, sutura, nastro,
portare in vita, portare in se stessi.
Il Dai Mai è l’unico canale, a parte i Luo,
che ha un decorso orizzontale. La sua
funzione principale è di sostenere la vita,
sia come zona anatomica energetica (la
regione del corpo che va dal Ming Men
all’ombelico) sia la vita in generale, intesa
come vitalità (e sappiamo quanto Ming Men
e Reni vi siano connessi). Inoltre,
collegando tutti i canali fra di loro,
permette gli scambi dall’avanti all’indietro,
ma soprattutto dall’alto in basso. Oltre a
questa funzione di tenere uniti tutti i
canali, si afferma che il Dai Mai dà forza,
perché cinge i Reni. Infatti anticamente, i
guerrieri, prima della battaglia, o anche
coloro che si accingevano a fare un lungo
viaggio, si mettevano in vita una cintura
alta, perché questo gesto simboleggiava
“prendere forza”, ma una forza che aveva
una direzione ben precisa, che dà un
orientamento. In senso figurato, la
funzione del Dai Mai è ben rappresentata
dalla corda che tiene uniti i covoni di grano
(Gli altri canali), in modo da poterli tenere
in piedi. Perciò si afferma che, quando il Dai Mai non è armonico, si prendono
facilmente storte alle caviglie e si fa fatica a stare in piedi, cioè si fatica a dare una
direzione forte e decisa al proprio muoversi. Il Dai Mai ha anche un canale collaterale
che si chiama Bao Mai, che conduce l’energia del Dai Mai dalla fascia in vita alla parte
superiore del corpo (Petto). I canali straordinari che nascono dalla zona dei Reni
possono essere paragonati agli assi della terra:
• L’equatore è rappresentato del Dai Mai
• Il limite anteriore dal Ren Mai
• Il limite posteriore dal Du Mai
• L’asse centrale profondo è il Chong Mai
Il Chong Mai ha un percorso, infatti, molto profondo.

Tratto da:Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Franco Bottalo, Rosa Brotzu – Xenia edizioni.
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SEMIOTICA E VALUTAZIONE ENERGETICA

ZONE MU

1) Cuore 2) Ministro del Cuore 3) Milza sovra ombelicale

4) Vescica Biliare 5) Fegato 6) Polmone Dx.


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7) Stomaco 8) Triplice focolare 9) Polmone SX.

10) Milza sotto-ombelicale 11) Rene 12) Vescica Urinaria

13) Piccolo Intestino Sx 14) Piccolo Intestino Dx 15) Grosso Intestino Sx


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16) Grosso Intestino Dx


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ZONE SHU

1) Vescica Urinaria – Cuore 2) Vescica Urinaria – Polmone

3) Vescica Urinaria – Cuore 4) Vescica Urinaria – Ministro del Cuore.

4) Vescica Urinaria – Fegato 5) Vescica Urinaria – V. Biliare.


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6) Vescica Urinaria – Stomaco. 7) Vescica Urinaria – T. Focolare.

8) Milza – Cuore 9) Rene Dx – Cuore.

10) Rene Sx – Cuore 11) Piccolo Intestino – Cuore.


69

12) Rene – Cuore 13) Grosso intestino Dx – Cuore.

14) Grosso intestino Sx – Cuore. 15) Vescica Urinaria – Cuore.


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PUNTI MU

Polmone P1 Ministro del cuore VC17 Cuore VC14

Stomaco VC12 Fegato F14 Vescica Biliare VB24

Grosso Intestino ST25 Milza F13 Rene VB25


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Triplice Focolare VC5 Piccolo Intestino VC4 Vescica Urinaria VC3


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PUNTI SHU

VU 13 1,5 CUN lateralmente all’ apofisi spinosa della III vertebra D. Tra la III e la IV vertebra dorsale SHU: POLMONE
VU 14 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della IV vertebra D. Tra la IV e la V vertebra dorsale SHU: M. CUORE
VU 15 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della V ertebra D. Tra la V e la VI vertebra dorsale SHU: CUORE
VU 18 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa dellea IX vertebra D. Tra la IX e la X vertebra dorsale SHU: FEGATO
VU 19 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della X vertebra D. Tra la X e la XI vertebra dorsale SHU: V. BILIARE
VU 20 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della XI vertebra D. Tra la XI e la XII vertebra dorsale SHU: MILZA P.
VU 21 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della XII vertebra D. Tra la XII D e la I vertebra lomb. SHU: STOMACO
VU 22 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della I vertebra L. Tra la I e la II vertebra lombare SHU: T.FOCOLARE
VU 23 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della II vertebra L. Tra la II e la III vertebra lombare SHU: RENE
VU 25 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della IV vertebra L. Tra la IV e la V vertebra lombare SHU: G.INTESTINO
VU 27 1,5 CUN lateralmente alla I vertebra sacrale. 1\2 CUN dal I F. Sul I forame sacrale SHU: P.INTESTINO
VU 28 1,5 CUN lateralmente alla II vertebra sacrale. 1\2 CUN dal II F. Sul II forame sacrale SHU: V:URINARIA
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ALTRE DIAGNOSI ENERGETICHE


VALUTAZIONI DEI 12 MERIDIANI TENDINEO MUSCOLARI

1) Polmone 2) Ministro del Cuore 3) Cuore

4) Piccolo Intestino 4.a) Piccolo Intestino 5) Grosso Intestino


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6) Vescica Urinaria 7) Rene

8) Vescica biliare 8.a) Vescica Biliare 8.b) Vescica Biliare

8.c) Vescica Biliare 8.d) Vescica Biliare

9) Stomaco 9.a) Stomaco 9.b) Stomaco

Tratto da : Quaderni di Shiatsu di Roberto Boschini


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FISIOGNOMICA

Una corretta diagnosi viene effettuata a partire dal primo momento in cui si
riceve la telefonata dal ricevente per prendere un appuntamento.
Sarà infatti interessante analizzare come il ricevente parla, come si esprime, con
quale enfasi, aggressività, circospezione, paura o sicurezza chiede informazioni sul
trattamento o sulla nostra metodologia.
Una voce alta e ben sostenuta sarà sintomo di uno yang predominante, così come una
voce bassa e magari lamentosa potrà segnalarci uno yin in squilibrio, anche il modo in
cui si esprime potrà darci indicazioni importanti sulla “qualità” del suo Shen e
potremmo anche capire con quale spirito desidera avvicinarsi ad una medicina olistica,
e quanto è disposto a dedicare alla propria persona.
Queste informazioni devono essere tenute presenti in ogni momento e sommate alle
altre che successivamente si avrà l’occasione di mettere insieme.
La fisiognomica potrà aiutare a leggere sul volto informazioni inerenti ad organi, Shen
ed energia del ricevente.
Ogni parte del volto ed ogni suo singolo tratto ha un significato, ed è correlato a
squilibri energetici, carenze o eccessi. Di seguito vediamo il disegno di un volto con le
caratteristiche rughe ed i suoi significati:
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FRONTE

In generale si vede la condizione della Vescica Biliare e tramite le rughe in senso


orizzontale si può stabilire il carattere della persona e le sue caratteristiche : La ruga
più in alto esprima la spiritualità, quella centrale della personalità, quella più bassa la
fisicità e la materialità. Le rughe singole su ogni sopracciglio vogliono rappresentare
l’aspetto dell’intuizione.
Le rughe verticali fra le sopracciglia sono correlate alla funzionalità del fegato: se
molto accentuate possono rivelare qualche patologia al fegato.

NASO

Il naso rappresenta la spina dorsale in generale, mentre la punta di esso è più


riconducibile al Cuore.
Un naso largo, gonfio, arrossato indica stress, stanchezza ed eccessi all’organo Cuore.
Delle rughe lateralmente all’estremità inferiore dell’ala del naso indicano la condizione
del grosso intestino (GI20). Ma anche nei, segni particolari o baffi vogliono far capire
che quest’organo ha bisogno di esprimere le sue carenze. Esempio è il baffo: vuole
dare forza al meridiano che in questo punto termina. Ci sono diverse tipologie di baffi:

OCCHIAIA – BORSE

Si vede la condizione dei Reni. Infatti se manca il riposo, se si è troppo stanchi o


dopo abusi sessuali vengono a formarsi delle borse e delle occhiaia proprio sotto gli
occhi. In questa zona i liquidi che ristagnano (per una cattiva funzionalità dei reni –
ritenzione di liquidi) sono molto visibili poiché divisi dall’esterno da una membrana
della pelle molto superficiale. In altre zone del corpo questo accade, ma non è subito
visibile.
Le occhiaia scure indicano un rene molto in vuoto e la presenza di pallini bianchi
riconduce a squilibri psichici del rene.
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BOCCA

Come si vede dal disegno la bocca è correlata a tutto l’apparato gastroenterico: Ai lati
troveremo la zona riflessa del duodeno, dove screpolature o arrossamenti
indicheranno un abuso di grassi animali che appesantiscono la digestione; il labbro
superiore lo vediamo correlato allo stomaco ed esofago, mentre quello inferiore a
tutto l’intestino. Un labbro inferiore gonfio ed in eccesso rispetto alla normalità del
ricevente, indicherà una probabile patologia all’intestino.

MENTO

Tutta la zona del mento è correlata all’apparato sessuale. Infatti, per esempio, è
classico vedere nelle donne durante il periodo mestruale dei brufoletti sorgere in
questa zona, per poi scomparire da soli alla fine del ciclo.

Come si è visto ci sono molte relazioni e messaggi utili che ogni parte del viso può
segnalarci per formulare una diagnosi energetica. Anche la forma del volto stesso può
aiutare a comprendere la tipologia del ricevente, il suo carattere ed anche come si
presenta all’esterno verso il mondo circostante:

PENSIERO: E’ un volto Yin che determina un grande intelletto e pensiero a scapito del
fisico che sarà normalmente poco sviluppato e debole. Sarà una persona con poca
volontà, ottimo consigliere ed intellettuale, ottimo pensatore che non può sostenere
funzioni di leader-ship. Quando parla con gli altri tende a mettere in evidenza la sua
parte più forte, dunque la testa, la calotta cranica, incurvando la schiena ed
esponendo, dunque, la forza della sua mente. Queste persone dovrebbero sviluppare
l’aspetto fisico e materiale, praticando sport che tonifichino e rinforzino tutta la
struttura muscolare, in particolar modo quella delle gambe e degli arti.Sarà una
persona dominata dalle emozioni (Es. Woody Allen)
ARTISTICO SENTIMENTALE: Le caratteristiche di questo volto sono la parte
centrale più sviluppata rispetto al cranio e alla mandibola, naso largo e grosso. E’ la
zona questa correlata all’energie del cuore o del triplice mediano.
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Queste persone saranno emotive, sentimentali e premurose che tendono a partecipare


ai dolori altrui. Possono anche essere artisti sopraffatti dai loro sentimenti ed
incostanti. Queste persone dovrebbero sviluppare l’aspetto più razionale e rinforzare
la resistenza. (Es. Padre Pio e Picasso)
FISICITA’: E’ un volto Yang che determina un buon sviluppo fisico con forte volontà e
determinazione. Saranno persone resistenti, pratiche, ostinate e caparbie; persone
che possono imporre la propria volontà e per le quali non esistono vie di mezzo.
Saranno sessualmente attivi. Quando parlano con gli altri tenderanno ad esporre la
loro fisicità sviluppata, magari con l’atteggiamento di voler esporre la parte genitale,
simbolo della loro forza.
Queste persone dovranno sviluppare la compassione e l’introspezione. (Es. Mussolini).

Il volto dunque come specchio per le caratteristiche di ogni singola persona.


Analizzando il colore della pelle si possono avere delle indicazioni su quale organo in
generale è in quel momento soggetto ad uno squilibrio energetico:

ROSSO FUOCO CUORE GUANCE – NASO


BIANCO METALLO POLMONE GENERALIZZATO IN TUTTO IL VISO
NERO ACQUA RENI INTORNO AGLI OCCHI
VERDE LEGNO FEGATO INTORNO ALLA BOCCA E POI AGLI OCCHI
GIALLO TERRA MILZA INTORNO AGLI ZIGOMI, OCCHI E IN TUTTO IL
VISO

E’ però anche vero che questi segnali possono aiutare a fare una diagnosi del
ricevente, ma che non esprimono categoricamente uno squilibrio manifesto e non
devono essere fulcro della nostra valutazione energetica.

Anche tutta la struttura del corpo può dare delle indicazioni in correlazione ai cinque
elementi:
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TIPO LEGNO – FEGATO - VESCICA BILIARE

• Muscoloso, esigenza di praticare attività fisica,


sportivo, sensibile al fattore vento (pressione,
depressione), si abbronza facilmente. Tendenza ad
esteriorizzare l’aggressività o a introvertire la
rabbia.
• Tendenza alla seborrea, punti neri, macchie
pigmentarie, problemi di demineralizzazione.
• Problemi di circolazione venosa sul viso e cellulite
sul percorso di VB.

TIPO FUOCO – CUORE – PICCOLO INTESTINO

• Tipo circolatorio, grassoccio, amante del cibo,


dei piaceri della vita, sensibile al calore che
aggrava i suoi problemi. Si abbronza con
difficoltà , non tollera il sole. Carattere
gioviale, estroverso, scherzoso. Ha molte
energie, è un buon venditore, reattivo per
eccessiva sensibilità.
• Tendenza a problemi circolatori arteriosi
(couperose), rossori, congestione, sudorazione
intensa (calda). Demineralizzazione
disidratazione.
• Soprappeso generalizzato nella parte superiore
del corpo, fenomeno che si accentua in
menopausa. Problemi di circolazione arteriosa
generici in tutto il corpo. Nelle donne spesso il
seno è generoso. Piedi generalmente freddi.
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TIPO TERRA – STOMACO – MILZA

• E’ solido in corrispondenza della sua morfologia,


si indirizza verso i lavori di gestione, di
contabilità. Sensibile all’umidità. Può andare
soggetto a squilibri nervosi quando
sopravvengono dei problemi. Si abbronza
facilmente. Pensa e riflette molto, cosa che può
nuocere all’azione. Ogni suo atto è stato
attentamente ponderato: ciò gli conferisce
talvolta un atteggiamento introverso e assente.
• Tendenza all’intossicazione localizzata,
accompagnato da sebo incitato.
• Aumenta di peso nella faccia interna delle
cosce al di sopra del ginocchio (zona riflessa
della milza), con conseguenti problemi venosi
dovuti alla pressione sulla safena. Candidato ai
cuscinetti adiposi nella regione gastrica

TIPO METALLO –GROSSO INTESTINO – POLMONI


Le tipologie possono essere due:
• Se domina l’energia dei polmoni: retratto snello.
• Se domina l’energia del grosso intestino: dilatato
linfatico.
RETRATTO
Cattiva ossigenazione tissutale per insufficiente fissazione
dell’ossigeno nel sangue a livello polmonare. Demineralizzazione,
colorito pallido, possibilità di acne sulle guance nell’adolescenza.
Sudorazione emotiva (fredda). Rilassamento tissutale precoce.
Tipo emotivo, introverso, molto instabile, da lasciare in pace.
Problemi circolatori in genere, ma non soprappeso specifico.

DILATATO
Viso paffuto, infiltrato, per mancanza di eliminazione linfatica.
Traspirazione intensa e maleodorante. Rilassamento tissutale
precoce.
Sensibile, bisognoso di affetto, soggetto a forti sbalzi emotivi.
Grossi problemi nella circolazione di ritorno venosa e linfatica,
che determina aumento ponderale in tutto il corpo, e disturbi
venosi negli arti inferiori, per mancanza di eliminazione.
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TIPO ACQUA – RENI VESCICA

• Tipo nervoso, retratto, snello e persino magro,


molto instabile, sensibile al freddo, tendenza
alla canizie precoce. Angosciato dai problemi
della vita. Il timore in senso lato fa parte del
suo quotidiano.
• Prematura atonia dei tessuti, che prova rughe e
una forte disidratazione generale, occhiaie o
borse sotto gli occhi. Articolazioni
particolarmente lasche, muscoli poco sviluppati,
longilinei. Eventuale ritenzione idrica con
gonfiori localizzati.
• Difficoltà nell’assimilare le vitamine.

FUOCO

LEGNO TERRA

ACQUA METALLO
82

DIAGNOSI DEL POLSO


La pulsologia è un’antichissima arte che permette di avere informazioni inerenti ai 12
organi con l’ascolto del polso radiale sulle due braccia, destra e sinistra.
Si narra che la moglie dell’ Imperatore fosse ammalata. Nessuno poteva vederLa o
toccarLa così che il medico che venne chiamato per curarLa avesse solo le mani e i
polsi a disposizione per formulare una diagnosi.
Si appoggia delicatamente un dito (solitamente l’indice, il medio e l’anulare) sull’arteria
radiale del polso destro e poi sinistro: Il primo punto sarà ad un cun dalla linea
traversa del polso sull’estremità antero-laterale del radio, seguono gli altri due punti a
circa un cun di distanza l’uno dall’altro.
Ogni punto sarà collegato con un organo o viscere cavo in profondità o più superficiale.

In generale possiamo distinguere quattro tipi di polso (o di pulsazione sull’arteria


radiale):
POLSO INVERNALE
E’ un polso profondo e nascosto che comunque annuncia la primavera e la sua
potenzialità. La potenzialità intrinseca della persona.

POLSO PRIMAVERILE
E’ un polso teso e vibrante, come l’energia del legno: irruente e difficile da controllare.

POLSO ESTIVO
E’ un polso che si espande, ampio e superficiale. Il caldo dilata e porta in superficie.

POLSO AUTUNNALE
E’ un polso naturale e sereno, tranquillo, leggero come un “pelo”.
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ESAME DELLA LINGUA

La lingua può dare molte informazioni sullo stato di salute del ricevente. Bisognerà
guardarla in tutta la sua lunghezza, dalla punta alla radice (verso l’ugola), poiché ogni
zona rappresenta un focolare e, all’interno di questa, un organo specifico.
Non bisogna soffermarsi troppo nel guardarla, poiché il muscolo si stanca abbastanza
facilmente e potrebbe incominciare a vibrare e perdere le caratteristiche di spessore
e grossezza di quel preciso momento. Sarà al limite necessario osservarla in più
riprese.

Come si vede dal disegno, ogni zona è correlata con un organo e sarà il colore, l’induito
o la consistenza in quella determinata zona a darci delle indicazioni secondo la tabella
seguente:
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RELAZIONE FRA DENTI E MERIDIANI

Un dolore ai denti può essere collegato ad uno squilibrio energetico relativo ad un


organo o ad un viscere. Fermo restando che bisogna comunque indagare su eventuali
patologie dentali o paradontali, si può controllare essenzialmente la situazione del
Rene in generale e poi dei meridiani di GI, ST (canini), PI (molari). Si potranno poi
cercare nella precedente tabella eventuali altre correlazioni con gli altri meridiani.
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RIFLESSOLOGIA PLANTARE

Mentre la Trattola ca può esprimere un rapporto fra l’organo e l’anima, quindi dualità
cielo – terra, acqua – fuoco, il piede e la sua analisi delle zone riflesse può dare un
maggior collegamento fra organo e terreno. La riflessologia può aiutare il terapista
shiatsu a inquadrare meglio eventuali squilibri, ed interagire con organi dalla periferia.
Seguono delle mappe delle zone riflesse di maggior interesse per lo shiatsuka.
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Tratto da: Quaderni di Shiatsu – Trattamenti. Di Roberto Boschini


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GLI OTTO PRINCIPI DIAGNOSTICI

Gli otto principi diagnostici consentono di inquadrare e formulare un quadro completo


dello squilibrio energetico del ricevente.
Abbiamo visto in precedenza come leggere sul volto o dal corpo la costituzione base
del ricevente ed anche quei segnali, rughe e caratteristiche particolari, che indicano
squilibri in un determinato organo. Vediamo ora le considerazioni che si possono fare
sulla struttura e sui disturbi segnalati, sulla base dei seguenti criteri:
• YIN – YANG
• VUOTO – PIENO
• CALDO – FREDDO
• INTERNO – ESTERNO
Seguono delle tabelle per capire meglio:
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91

LE CAUSA DELLA DISARMONIA

La MTC sottolinea l’importanza dell’equilibrio, della moderazione per il mantenimento


dello stato di salute: equilibrio fra attività e riposo, equilibrio nell’attività sessuale,
equilibrio nella dieta, nel clima, nelle emozioni. Tutti gli eccessi sono potenziali cause
di disarmonia e quindi di malattia: troppo lavoro o troppo riposo, gli eccessi sessuali,gli
eccessi nel cibo o nelle diete troppo rigide, troppo abbandono alle emozioni o il rifiuto
delle emozioni. L’equilibrio di ognuna di queste sfere è anche in funzione di fattori
soggettivi e variabili quali l’età, sesso, costituzione, abitudini e attitudini, lavoro ecc.
Questi fattori, anche se definiti causa di squilibrio, sono in realtà il fattore agente su
uno stato di disequilibrio già presente. Ad esempio, quando affermo che la causa del
mio torcicollo è stata l’energia freddo cui mi sono esposto il giorno precedente, in
realtà dovrei dire che la forte energia freddo del giorno precedente ha potuto
invadere il mio corpo per via di una certa debolezza della mia “energia freddo interna”.
La MTC distingue fattori esterni, fattori interni e fattori misti:

• FATTORI INTERNI: sono rappresentati da tutta la struttura psico-emotiva


dell’individuo.
• FATTORI ESTERNI: sono quelli climatici
• FATTORI MISTI: sono la costituzione, la fatica, il lavoro eccessivo, gli eccessi
sessuali e alimentari, i traumi, le epidemie, i veleni

FATTORI INTERNI: LE SETTE EMOZIONI

EMOZIONI ORGANI
COLLERA (NU) Fa salire il Qi e colpisce il fegato
GIOIA ECCESSIVA (XI) Abbassa il Qi e colpisce i Cuore
TRISTEZZA (BEI) E PROSTRAZIONE O Dissolve, disperde il Qi colpisce il Polmone
AFFLIZIONE(YOU)
RIFLESSIONE O OSSESSIONE (SI) Annoda il Qi e colpisce la Milza
PREOCCUPAZIONE (LU) Colpisce la Milza ed il Polmone
PAURA (KONG) E TIMORE (JU) Fa scendere il Qi e colpisce i Reni
SHOCK O TRASALIMENTO (JING) Colpisce i Reni ed il Cuore

FATTORI ESTERNI

CLIMA STAGIONE
FREDDO (HAN) Inverno
VENTO (FENG) Primavera
CALORE (RE) – FUOCO (HUO) Estate
UMIDITA’ (SHI) Fine estate o interstagione
SECCHEZZA (ZAO) Autunno
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FATTORI MISTI

FATTORE DESCRIZIONE
COSTITUZIONE Più dominante, gli altri influiscono su di lui, riferito
al Jing
ECCESSO DI ATTIVITA’ MENTALE Un eccesso porterà a lungo andare ad un consumo
esasperato di Qi del cielo posteriore che non si
EFISICA
riesce a ricostruire con il riposo: si attingerà dal
Jing
DEFICIT DI ATTIVITA’ MENTALE O Il Qi deve circolare. In caso contrario ci sarà
FISICA ristagno che colpirà vari organi, primi fra tutti la
Milza, soggetta a ristagno causando:
• PSICHE: depressione, ossessione mentale,
rimuginazione, ottusità
• FISICI: inappetenza,diarrea, cattiva
digestione
• DI CANALE: pesantezza e stanchezza alle
gambe, vene varicose
ECC. USO DEGLI OCCHI Danneggia il sangue
ECC. GIACERE Danneggia il Qi (Polmoni)
ECC. STARE SEDUTI Danneggia i muscoli (Milza)
ECC. STARE IN PIEDI Danneggia le ossa (Reni)
ECC.ATTIVITA’ SESSUALE Consuma il Jing dei Reni
ECC:. ESERCIZIO FISICO Danneggia le articolazioni (Fegato)

SQUILIBRI PSICHICI YIN – YANG

YIN YANG
INERTE RUMOROSO
PASSIVO PARLA A VOCE ALTA
APATICO ESUBERANTE
TACITURNO POCO SONNO
TIMIDO SI RESPONSABILIZZA ALL’ECCESSO
INTROSPEZIONE IMPONE LE SUE DECISIONI
SI ISOLA FACILMENTE AGITATO
AMA LA SOLITUDINE ECCESSO DI PROTAGONISMO
NON AMA PRENDERE DECISIONI INVADENTE
NON AMA LE RESPONSABILITA’ ESIBIZIONISTA
CHIUSURA LOCUACE A SPROPOSITO
VOCE DEBOLE NERVOSO
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SQUILIBRI PSICHICI DEGLI ORGANI

Ogni organo o viscere cavo avrà una sua caratteristica, in caso di eccesso o carenza di
energia, che si ripercuoterà sull’aspetto psichico. Ognuno di esso avrà la
caratteristica tipica dell’elemento a cui è collegato.

LEGNO

Il Legno (Fegato) rappresenta una energia in salita, l’inizio del movimento, la creatività il coraggio,
l’aggressività e la difesa del territorio: dunque quell’aspetto psicologico per cui la persona con una
buona energia del legno in equilibrio, sarà normalmente estroverso, un po’ aggressivo e bilioso, con
capacità a creare, discriminare ed esteriorizzare. Sarà coraggioso ed intraprendente.
Accade però che se questa energia è in eccesso, questa persona tenderà ad essere molto nervosa,
irascibile, aggressiva, con scoppi di ira improvvisi e con grande accanimento nel lavoro.
Nel caso contrario, invece, con una energia di fegato tendente al difetto ecco che si passa all’estremo
opposto con debolezza nell’agire, mancanza di coraggio , sfiducia in se stessi, incapacità di organizzare
il futuro e di resistere agli stress e non per ultima un depressione che nasce dal rancore e dalla rabbia
repressa.
Analizzando poi l’energia ancora più Yang del legno, quella correlata alla Vescica Biliare ecco che
potremmo dire che una persona che possiede una buona energia in questo senso potrà prendere
facilmente delle decisioni e saprà agire con incisività al momento giusto.
Se questa energia è in eccesso, gli aspetti visti prima per un eccesso di fegato, saranno ancora più
evidenti con una eccessiva assunzione di responsabilità con conseguente stanchezza, impazienza, fretta
ed esagerazione nell’agire, decisionalità esasperata con forte preoccupazione per cose che in realtà non
hanno importanza.
Una carenza di energia nella Vescia Biliare porterà invece ad una evidente incapacità decisionale,
esitazione nell’agire e facilità alla delusione.

FEGATO
ECCESSO DI ENERGIA DEFICIT DI ENERGIA
Accanimento nel lavoro Debolezza nell’agire
Irascibilità, impulsività Difficoltà a resistere, mancanza di coraggio
Tensione emotiva Incapacità di sopportazione
Nervoso Sfiducia in se stessi, incoerenza
Scoppi di collera improvvisi Frustrante incapacità di programmare il futuro
Aggressività Depressione rancorosa

VESCICA BILIARE
ECCESSO DI ENERGIA DEFICIT DI ENERGIA
Eccessiva assunzione di responsabilità Difficoltà decisionale
Impazienza Esitazione nell’agire
Esagerazione Facilità alla delusione
Fretta
Decisionalità esasperata
Preoccupazione eccessiva per questioni non import.
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FUOCO
Il Fuoco (Cuore): Come ben sappiamo il fuoco è il massimo dello Yang. Una persona che ha in equilibrio
questo elemento sarà espansiva, sanguigna, calorosa,saprà avere compassione e saprà godere delle gioie
della vita. Ecco però che un eccesso del fuoco nell’organo Cuore porterà la persona ad avere una
eccessiva agitazione ed eccitazione che si esteriorizza senza limiti e sosta, riso irrefrenabile con
scoppi di follia. Dall’altra parte , invece, troveremo correlato con un deficit di energia nel Cuore una
incapacità di godere della vita con fatica emotiva cronica e facilità allo shock emotivo. Ci sarà scarsa
lucidità mentale e difficoltà a comunicare con gli altri.
Come per il fegato analizzando la parte ancora più Yang, che è rappresentata dal Piccolo Intestino, sarà
facile capire che un eccesso di energia in quest’ organo porterà ad una esagerata determinazione
nell’agire, forte desiderio di portare a termine ciò che si è intrapreso,senza attendere i giusti tempi, e
ingordigia. Un deficit di energia nel Piccolo intestino vedrà invece l’incapacità di portare a termine ciò
che si è incominciato, non si riuscirà a dividere e riconoscere le esperienze positive da quelle negative e
si avrà la tendenza controllare le emozioni non riuscendo ad esprimerle.
Per il Ministro del Cuore si vedranno per l’eccesso irrequietezza, difficoltà nel rilassamento , facile
emozionalità ed apprensione nei rapporti con gli altri. E’ facile constatare che c’è una analogia con
l’energia Cuore in eccesso. Un difetto di energia nel Ministro del Cuore porterà a distrazione,
stanchezza e assenza mentale, tendenza a sognare ad occhi aperti e sonno disturbato.
Mentre il Triplice Focolare sarà maggiormente correlato con il mondo circostante, contatto corporeo e
fisicità. Ecco allora che un eccesso in questo organo porterà ad avere una sensibilizzazione psichica ai
cambi di temperatura, blocchi e disarmonie metaboliche dell’organismo. Un difetto, invece, vedrà la
persona incapace di adattarsi ale situazioni con una tendenza a iperproteggere gli altri e se stessi.
Mancheranno le forze con passività e lentezza.

ECCESSO DI ENRGIA CUORE DEFICIT DI ENRGIA


Agitazione ed eccitazione che si superesteriorizza Incapacità di gioire della vita
Eccesso di allegria immotivata Fatica emotiva cronica
Riso irrefrenabile Facilità allo shock emotivo
Isteria Scarsa lucidità mentale
Scoppi di follia Difficoltà di comunicazione con gli altri
Ipocondria Inferiorità

PICCOLO INTESTINO
Eccessiva determinazione nell’agire Difficoltà ad elaborare esperienze e vissuti
Eccessiva determinazione nel concludere Non distingue esperienze utili dalle non utili
Eccessivo controllo delle emozioni
Difficoltà ad esprimere le emozioni
Difficoltà a portare a termine ciò che si è iniziato

MINISTRO DEL CUORE


Irrequietezza Distrazione, stanchezza
Difficoltà al rilassamento Assenza mentale
Facile emozionalità Tendenza a sognare ad occhi aperti
Apprensione nei rapporti con gli altri Sonno disturbato

TRIPLICE FOCOLARE
Sensibilità eccessiva ai cambi di temperatura Difficoltà all’adattarsi alle situazioni
Tendenza alla metereopatia Tendenza a iperproteggere se stessi
Disagio psichico in genere per eccessi Tendenza a iperproteggere gli altri
Blocchi e disarmonie metaboliche dell’organismo Mancanza di forze, passività, lentezza
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TERRA

La terra (Milza): La terra è correlata con il centro, il nutrimento la base da cui trarre energie per il
cielo posteriore: l’energie materiali del nutrimento. La terra dà la vita ed è punto di riferimento per le
altre energie. Dunque una persona in equilibrio sarà una persona riflessiva, le cui facoltà richiamano il
nutrimento ed il saper rendere servizio agli altri. Sarà una persona simpatica. Se questa energia
tenderà all’eccesso, parlando dell’organo Milza, ci sarà una mente irrequieta e iperattività, tendente al
rimugino ed alle idee fisse. Vedremo un pensiero ossessivo che può arrivare alla gelosia. Un difetto
nell’organo Milza porterà ad una scarsa capacità di sintesi (La Milza alimenta la memoria dello
studente), imprecisione, tendenza a perdere la memoria, sonnolenza facile (poiché le energie alimentari
non vengono sfruttate pienamente) con conseguente desiderio di cibo per incapacità di saziarsi.
Per lo Stomaco, suo viscere cavo connesso, sarà evidente il rapporto con il cibo e con tutto ciò che è
alimentazione: idee, sentimenti, informazioni; ma anche con ciò che riguarda la forza fisica ed
energetica. Infatti un eccesso di energia nello stomaco a livello psichico,porterà ad avere una tendenza
alla voracità in tutti gli ambiti:cibo, affetti, idee, informazioni. Ansia e tendenza agli eccessi,
testardaggine caratterizzeranno sempre un eccesso di energia.Una carenza di energia, invece, porterà
ad una preoccupazione per il nutrimento che dovrà compensare il vuoto interiore. Bisognerà infatti
avere da mangiare. Ci sarà una sensazione di scarso radicamento con influenza sull’umore e sul’appetito
con debolezza ed apatia generale.

MILZA
ECCESSO DI ENERGIA DEFICIT DI ENERGIA
Mente inquieta e iperattiva con scarsa Tendenza a perdere la memoria e ad esaurirsi
realizzazione facilmente
Incapacità di gestire il proprio centro per Desiderio costante di cibo per incapacità di
eccessiva immobilità e rigidità mentale saziarsi
Tendenza alle idee fisse e rimugino costante Incapacità di costituire il proprio centro
Pensiero ossessivo che non fa dormire Sonnolenza facile
Gelosia Imprecisione

STOMACO
ECCESSO DI ENERGIA DEFICIT DI ENERGIA
Tendenza alla voracità in tutti gli ambiti Preoc. Ecc. per il nutrimento come compensazione
del vuoto interiore
Desiderio di assimilare tutto: cibo, affetti, idee Sensazione di scarso radicamento
Ansia e tendenza agli eccessi Difficoltà a sperimentare situazioni diverse
Testardaggine Influenza dell’umore sull’appetito
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METALLO

Il Metallo (Polmone): Il metallo è elemento che rappresenta l’abbassamento dell’energia, è quella forza
che in opposizione al legno, determina un ritorno allo stato iniziale ed interiorizzazione e che
rappresenta nutrimento energetico e serenità. Infatti una persona con una buona energia metallo avrà
una buona introspezione che porta a migliorare le azioni future, sarà serena, avrà degli ottimi rapporti
con gli altri determinati da gran rispetto ed instintualità vitale.
Ecco che un eccesso di energia nell’organo Polmone porterà ad esasperare l’atteggiamento di
introversione con incapacità di guardare serenamente al futuro. Rigidità emotiva nei rapporti con gli
altri ed il mondo esterno, ansia e preoccupazione con tendenza a sospirare. Un deficit di energia potrà
dare psichicamente delle manifestazioni molto simili all’eccesso, poiché rispecchia, comunque un blocco
di questa energia nella persona. Si ricorda che il metallo è un elemento “nascosto”, in profondità con una
energia in discesa. Dunque le sue manifestazioni avranno le stesse caratteristiche, a differenza
dell’elemento legno che, caratterizzato da una forte ed irruente energia in salita, determinava degli
squilibri psichici molto differenziati. Ecco allora che il deficit porterà ad avere uno scarso interscambio
con il mondo esterno, difficoltà nei rapporti con gli altri. Si avrà malinconia, tristezza e pianto.
Per il Grosso Intestino un eccesso di energia porterà a trattenere ed autocontrollare emozioni,
situazioni, con attaccamento a cose e vissuti della vita (stitichezza mentale). Un deficit di energia si
potrà riscontrare con una debolezza nell’esprimere i sentimenti e nel gestire il rapporto con le altre
persone (il grosso intestino e polmoni sono in collegamento con l’esterno e determinano il rapporto
interno-esterno: una debolezza in questa loggia energetica rappresenterà una debolezza nel rapporto
con gi altri). Si vedrà anche mancanza di motivazione ed iniziativa con scoraggiamento e pessimismo che
fanno emergere una eccessiva introversione che non può certo essere costruttiva per esperienze
future.

POLMONE
ECCESSO DI ENERGIA DEFICIT DI ENERGIA
Esasperato atteggiamento introverso Scarso interscambio con l’ambiente esterno
Rigidità emotiva nei rapporti con l’esterno Difficoltà nei rapporti con gli altri
Ansia e preoccupazione Ipersensibilità
Tendenza a sospirare Facile vulnerabilità emotiva
Incapacità di guardare serenamente il futuro Malinconia, tristezza, pianto
Incapacità di valorizzare il passato

GROSSO INTESTINO
ECCESSO DI ENERGIA DEFICIT DI ENERGIA
Autocontrollo nella manifestazione delle emozioni Debolezza nell’esprimere i sentimenti
Eccessivo attaccamento a cose, vissuti, situazioni Debolezza nel gestire rapporti costruttivi
Difficoltà a stringere e mantenere amicizie Mancanza di motivazione e iniziativa
Incapacità di fidarsi degli amici Scoraggiamento e pessimismo
Scontentezza e insoddisfazione
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ACQUA
L’acqua (Reni): Questo elemento rappresenta l’energia ancestrale di base. La forza vitale che risiede
all’interno di ogni nostra singola cellula e che alimenta ogni nostra singola attività psicofisica.
Rappresenta il “carburante” che nel nostro serbatoio Reni fa accendere la macchina e la fa “viaggiare”,
grazie all’energia del fuoco, fino a quando questo non si esaurisce. Una persona con una buona energia
dell’acqua avrà una buona forza di volontà, buona vitalità, forti potenzialità e grande vigore. Ecco però
che se questa energia va in eccesso vedremo per l’organo Rene che la persona sarà come
“sovralimentata” con conseguente iperattività, tenacia e smania di agire superiore alle proprie
possibilità. Una imposizione rigida da esasperazione della volontà. Tutto questo essere “sovralimentato”
porterà anche ad impazienza ed affaticamento cronico, ed ipersensibilità da stress. Un difetto di
energia nei reni potrà l’individuo ad avere una volontà debole, con apatia. Sarà incapace di concretizzare
i propri progetti (poiché gli manca il carburante per effettuarli) e sarà soggetto ad angoscia, paure,
fobie con facilità allo spavento per carenza di energia. La Vescica Urinaria è più yang rispetto ai Reni
ed è maggiormente correlata con il sistema nervoso.Dunque un eccesso di energie causerà una costante
tensione nervosa, forte preoccupazione per dettagli anche insignificanti e facili reazioni eccessive agli
stimoli nervosi (la goccia che fa traboccare il vaso già troppo colmo!). Nel caso di carenza energetica il
relativo stato psichico vedrà ancora una facile perturbabilità del sistema nervoso ma, a differenza di
prima, perché non ha la forza di reagire. Ci sarà stanchezza nervosa cronica e facilità ad essere preso
di sorpresa e a spaventarsi per carenza di energia che non sorregge l’individuo al momento del bisogno.

RENE
ECCESSO DI ENERGIA DEFICIT DI ENERGIA
Imposizione rigida da esasperazione della volontà Volontà debole, apatia
Iperattività, tenacia e Incapacità di concretizzare i propri desideri
Smania di agire superiore alle proprie possibilità Facilità allo spavento
Impazienza e affaticamento cronico Angoscia, paura viscerale, panico, fobie
Ipersensibilità da stress

VESCIA URINARIA
ECCESSO DI ENERGIA DEFICIT DI ENERGIA
Tensione nervosa costante Facile perturbabilità del sistema nervoso
Facili reazioni eccessive agli stimoli nervosi Stanchezza da alterazione nervosa cronica
Forte preoccupazione anche per dettagli Facile ad essere colto di sorpresa ed a spaventarsi
insignificanti (anche con sudori freddi)
98

TAVOLA DELLE AFFINITA’ ANALOGICHE DEI CINQUE ELEMENTI


CON LE EMOZIONI E GLI ATTEGGIAMENTI
PSICHICI IN GENERE
99

LE SINDROMI DEI MERIDIANI

Si può dire che le diverse sindromi dei 12 meridiani principali sono riscontrabili in
generale lungo tutto il loro percorso determinando dolori generici, algoparestesie,
periartriti e infiammazioni in genere alle articolazioni, algie etc.
Lungo tutto il loro percorso si avranno quindi delle patologie caratteristiche, che
comunque possono essere abbinate ugualmente anche ad altri organi o meridiani,
L’analisi accurata dei sintomi denunciati dal ricevente permetteranno di stabilire quale
sia la causa del problema. Segue comunque una tabella sulle sindromi correlate ad ogni
singolo meridiano, da tenere presente come prima idea nella diagnosi di un sintomo.

Shou Tai Yin Shou Yang ming Zu Yang ming Zu Tai Yin
Feijing Dachang Jing Wei Jing Pi Jing
(Polmone) (Grosso Intestino) (Stomaco) (Milza)

Dolori lungo il canale: Dolori lungo il percorso: Dolori lungo il percorso: Dolori lungo il percorso:

• Algoparestesie lungo • Algoprestesie lungo il • Nevralgie facciali • Dolori all’alluce


percorso percorso • Artriti temporo- • Dolori parte mediale
• Dolori sopraclavicolari • Dolori all’indice mandibolari caviglia
• Dolori spalla, gomito, • Dolori alla parte • Paralisi facciale • Gonalgia con edemae
pollice radiale del polso • Mastiti freddo
• Caldo/freddo palmo • Epicondilite • Dolori e gonfiori • Dolori inguinali
della mano • Periartrite scapolo- addominali • Algoparestesie sul
omerale • Cruralgie (Parte ant. percorso toracico
• Difficoltà a soll. E Gamba)
ruot. Esternamente il • Gonalgie (ginocchio)
braccio • Dolori gamba e piede
• Dolori al collo • Dolori sino al II III
• Nevralgie facciali dito

Gastralgia Stomatiti, gengiviti, odontalgie

Turbe respiratorie: Riniti Infiammazioni zona craniale: Sindrome dispeptica:


• Tosse • Congiuntiviti • Meteorismo
• Dispnea • Riniti • Stipsi o diarrea
• Oppressione toracica • Sinusiti • Dolori esofago o
• Dorsalgia alta • Gengiviti stomaco
• Carie dentarie • Vomito
Febbre con brividi: Epistassi /sangue dal naso) • Parotiti • Singhiozzo
Wei chi contro fattori cosmici • Herpes peribuccali • Eruttazioni
• Disfagia
Turbe della traspirazione Angina Faringiti Rigidità alla lingua
Mastopatie
Turbe eliminazione dell’urina: Mastiti Sindrome cardiaca:
Anche il polmone è deputato al • Precordialgie
metabolismo idrico • Cardiopalmo
• Tachicardie
postprandiali
• Extrasistole
100

Shou Shao Yin Shou Tai Yang Zu Tai Yang Zu Shao Yin
Xin Jing Xiaochang Jing Pangguang Jing Shen Jing
(Cuore) (Piccolo intestino) (Vescica urinaria) (Rene)

Dolori lungo il canale: Dolori lungo il canale: Dolori lungo il canale: Dolori lungo il canale:

• Dorsalgia alta • Algoparestesia zona • Cefalea frontale • Dolori alla pianta del
• Cefalea ulnaredel polso con sovraoftalmica piede
• Dolori costali irradiazioni al mignolo • Cefalea al vertice • Calore alla punte dei
ascellari • Algoparestesia zona • Cervicalgia piedi oppure piedi
• Algoparestesie faccia ulnare del’avambraccio • Dorsalgia freddi
mediale dell’arto con • Epitrocleiti • Lombalgia • Algoparestesie alla
irradiazioni al mignolo • Dolori posteriori della • Sacralgia faccia mediale
• Morbo di Dupurytren spalla • Coccigodinia dell’arto inferiore
(accorciamento • Torcicollo • Emorroidi • Pesantezza dell’arto
tendini della mano) • Cervicobrachialgia • Sciatalgia posteriore inferiore
• Calore e dolore palmi • Dolori all’orecchio • Coxalgia • Debolezza dell’arto
• Mani fredde • Dolori alo zigomo • Dolori alla parte inferiore
• Adenopatie posteriore della • Difficoltà alla
sootmascellari e coscia deambulazione
latero-cervicali • Dolori al cavo popliteo • Lombalgia
• Dolori e contratture • Dorsalgia
al polpaccio
• Dolore al tallone
• Podalgia irradiata al V
dito

Afte buccali e linguali


Sindrome degli occhi: Tosse e dispnea
Sete e gola secca Faringite • Turbe della
lacrimazione Disturbi visivi, Annebbiamenti
Faccia rossa Ipoacusia (Moxa su TF4) • Congiuntivite (rapporto con il Fegato)
• Occhi dolenti
Occhi rossi e dolenti Acufeni • Sensazione di punture Bocca amara, gonfiore alla gola
(interessati: R, TR, PI, VB) • Aumento della
Precordialgia pressione endoculare

Disturbi della motricità oculare


(Scatti nel bulbo oculare) Rinite con naso chiuso o Dissenteria
rinorrea (raporto col triplice inferiore)

Ansia, cardiopalmo,
claustrofobia
101

Shou Jue Yin Shou Shao Yang Zu Shao Yang Zu Juen Yin
Xinbao Jing Sanjiao Jing Dan Jing Gan Jing
(Ministro del Cuore) (Triplice Focolare) (Vescica biliare) (Fegato)

Dolori lungo il canale: Dolori lungo il canale: Dolori lungo il canale: Dolori lungo il canale:

• Adenopatia • Algoparestesie alla parte • Cefalea emicranica • Dolori articolari


sottoascellare posteriore • Capogiri tibio.tarsici
• Gonfiore edolore dell’avambraccio • Dolori all’angolo • Gonalgia interna
sottoascellare • Dolori alla parte esterno dell’occhio • Algoparestesie alla
• Algoparestesie alla posteriore del gomito • Dolori alla mascella parte interna della
parte interna del • Dolori in e alla mandibola gamba e della coscia
braccio corrispondenzadel • Capogiri • Ernie inguinali e
• Algoparestesie al tricipite • Crvicalgia crurali
gomito • Difficoltàal’abduzione ed • Dolori sotto • Lombalgia
• Algoparestesie alla alla retropulsione del ascellari longitudinale,
parte anteriore braccio • Nevralgie costali irradiata al dorso,
dell’avambraccio fra • Artrite alla spalla • Oppressione con difficoltà a
i muscoli palmari • Cervicobrachialgia toracica e sospiri piegarsi avanti e
• Dolori irradiati al • Coxalgia indietro
palmo della mano e • Sacralgia • Pienezza toracica
al dito medio • Cruralgia • Dolori intercostali
• Calore al palmo della • Sciatica laterale • Precordialgie
mano • Algoparestesie alla • Cefalea
• Morbo di Dupuytren parte anterolaterale • Turbe visive
del piede e IV dito • Trafitture al cuoio
capelluto
• Dolori profondi
mascellari

Sindromi cardiache: Sindromi dell’orecchio: Sindrome dispeptica:


• Palpitazioni • Nevralgia auricolare Sindrome dispeptica: • Gastralgia
• Precordialgie • Acufeni • Bocca amara • Nausea
• Turbe del ritmo • Ipoacusia • Nausea • Vomito
• Vomito • Stipsi e diarrea
• Sete • Dolori addominali
(Eccesso calore)

Sindrome asmatica Angina Sindrome ai genitali:


Viso e occhi arrossati Sensazione di febbre • Orchite
alternata a brividi • Epididimiti
Disturbi psichici Cefalea emicranica all’angolo • Idromele
esterno dell’occhio • Prostatiti
• Cistiti
• Vaginiti
• Annessiti
• Metriti
102

BREVE DESCRIZIONE DEI TERMINI USATI

Algia: Dolore localizzato perlopiù senza alterazione evidente della regione interessata.

Algoparestesia: Sintomi uguali alla parestesia con presenza localizzata di dolore.

Anastomosi: Comunicazione o collegamento tra due o più elementi anatomici vascolari o


nervosi (arterie, vene, vasi linfatici, nervi etc.).

Cruralgia: Dolore alla coscia nella sua zona antero-mediale o laterale.

Dispeptico: Sindrome dispeptica a carico dell’apparato gastroenterico.

Dispnea: Sensazione soggettiva, avvertita dal paziente, di respiro difficoltoso e


coscienza di un aumentato sforzo respiratorio, fino ad una vera e propria fame d’aria.

Dupuytren morbo: Flessione permanente o progressiva di una o più dita.

Gonalgia: Dolore al ginocchio.

Mialgia: Dolore muscolare in genere.

Nevralgia: Dolore ascritto ad un nervo.

Otalgia: Dolore all’orecchio.

Parestesia: Alterazioni della sensibilità soggettiva che si manifestano in assenza di


stimoli esterni: formicolio, punture di spilli, sensazioni termiche.

Precordialgia: Manifestazione dolorosa localizzata nella regione centrale del torace,


dietro lo sterno.
103

LE SINDROMI SECONDO GLI ORGANI E I VISCERI


RENE
• Sede del Jing
• Fondamento dello Yin e dello yang
• Controlla le ossa, genera il midollo, nutre il cervello.
• Governa le acque (Liquidi Jin e Ye)
• Raccoglie il Qi del Polmone

DISARMONIE

E’ necessario analizzare, per capirne meglio le disarmonie, il Rene Yin ed il Rene Yang.
In ogni organo si possono vedere questi due aspetti, ma per il Rene si può parlare più specificatamente di Rene Yin e Yang:
• RENE YIN è la base, la materia per la nascita, per la crescita, lo sviluppo e riproduzione.
• RENE YANG fornisce il calore, La forza di attivazione della materia Yin.
Per il Rene non accadrà che un deficit dello Yang porti ad un eccesso dello Yin (anche se in un primo momento sembra che questo
accada), ma essendo strettamente correlati il deficit di uno porterà al deficit dell’altro:
Es. Il deficit di Rene Yin produrrà segni di falso calore con estremità calde (palme delle mani, pianterei piedi e centro del
torace) , febbricola e sudorazione notturna – i segni di calore non saranno certo espressione di Yang avendo deboli segni .
Es. Il deficit di rene Yang porterà invece i segni di freddo con lombi e ginocchia fredde, mente fredda, impotenza ed
eiaculazione precoce negli uomini, frigidità e sterilità nella donna.
Ming Men è l’aspetto fuoco dell’acqua, ciò che rende attiva quest’acqua vitale. Facciamo riferimento alle energie cosmiche
ancestrali che presiedono alla vita è quella scintilla che accende la vita e le cui manifestazioni saranno espresse dal Rene Yang.

Si può dire che le sindromi dei reni sono sempre da


deficit energetico e mai da eccesso. Le diverse
sindromi hanno come etiologia comune:
• Vuoto costituzionale, malattie croniche, età
avanzata
• Eccessi in generale (poco sonno, troppa
attività sessuale, gravidanze ravvicinate,
surménage)
Tra i sintomi, come si cede nella tabella, troviamo
ricorrenti:
• Psicoastenia, lombi, ginocchia, fianchi deboli
e dolenti
• Poliuria con urine chiare, nicturia, enuresi
• Eiaculzione precoce, spermatorrea,
leucorrea
• Diarrea spesso all’alba
• Capelli deboli, ipoacusia (calo dell’udito)
• Minacce d’aborto
Se il Qi dei Reni non regola l’acqua all’ora “L’Acqua si
accumula e per questo il corpo è gonfio”
I Sintomi sono:
• Edema, Ascite
• Oliguria, Dispnea
• Asma, Palpitazioni
104

VESCICA URINARIA

• Regola l’apertura delle acque


• Difende il corpo dalle energie perverse

DISARMONIE

Le sindromi della Vescica Urinaria si possono ricondurre a deficit o eccesso:

CALORE UMIDITA’ DEFICIT RENE YANG


Urine torbide (umidità) Urine molto chiare e abbondanti
Minzione frequente con bruciore Enuresi
Sete e febbre (segni di calore) Incontinenza o difficoltà ad urinare
Formazione di calcoli (accumulo di umidità) Ritenzione dele urine stesse
ECCESSO DA FREDDO (deficit rene yang)
Vengono abbinati segni generici di freddo
Urine frequenti e molto chiare

SINDROMI LIN
Sono caratterizzate da difficoltà a urinare e si suddividono in due gruppi
• Lin da pienezza: calore, sangue, pietra
• Lin da vuoto: latte, consumo.

LIN DA PIENEZZA
CALORE: Bruciore uretrale e vescicole molto forte
Arrossamento dell’uretra
Minzione difficoltosa a goccia
Possono comparire febbre e polso rapido.
SANGUE: Rottura dei vasi sanguigni con comparsa di ematuria
Dolore al basso ventre
Febbre alta con palpitazioni, insonnia ed irrequietezza
PIETRA: Se oltre al calore penetra umidità allora vi è la formazione di calcoli (Lin
pietra)

LIN DA VUOTO
LATTE: Urine lattiginose con giuria (pus nelle urine) Sono compromesse alcune
funzioni della
Milza: metabolizzare l’umidità e separare il chiaro dal torbido
CONSUMO: Malattie urinarie croniche dovute a Calore-Umidità che dura per lungo
tempo.
Dolori al basso ventre continui e gravativi
Sete con nausea dopo aver bevuto
Deficit di rene Yin con segni caratteristici visti prima
Coinvolgimento di Fegato e Cuore che vanno incontro a vuoto di Yin.
105

FEGATO
• Governa l’armonioso fluire dell’energia in tutto il corpo
• Governa i muscoli(azione) e i tendini
• Immagazzina il sangue
• Ha ruolo di difesa e protezione
• Ospita gli Hun
DISARMINIE

RISTAGNO DI QI
Emozionale: Vedi tabella
Fisico: - Gonfiore e dilatazione nell’ipocondrio o epigastrio e addome, dolori al ventre
- Se l’eccesso sale difficoltà a deglutire
- Vista offuscata (dalla collera)
- Fegato che invade lo stomaco e disarmonia fra fegato e milza: eruttazioni, singhiozzo, nausea, vomito.

RISTAGNO DI SANGUE
- Masse addominali mobili
- Difficoltà nell’arrivo del mestruo con ciclo lungo
- Dolori ai fianchi, basso ventre e alla testa e sintomi psichici prima dell’arrivo del mestruo

ECCESSO DI ENERGIA
- Collera (E’ il contrario della depressione)
- Mal di testa nelle zone laterali parietali e della cima della testa, con calore e pressione alle tempie (Chao Yang)
- Oppressione alla testa
- Bocca secca
ECCESSO DI VENTO E YANG
Quando il Qi compresso di libera verso l’alto con violenza si forma il fuoco del fegato:
- Collera, sfoghi violenti e improvvisi
- Mal di testa battente alle tempie e ai lati della testa
- Sete
- Occhi arrossati e brucianti
- Viso rosso
- Sonno disturbato
- Sapore amaro in bocca
- Se invade il polmone allora il Qi del P non potrà scendere avendo come sintomatologia, oltre a quella di
fegato, anche pienezza toracica e al petto più tosse.
-
DEFICIT DI SANGUE (Anemia)
Spesso conseguente ad un deficit di milza. (Debolezza ai quattro arti, inappetenza, pallore, vertigini, anemia)
- Pallore, inespressività del viso
- Debolezza dei nervi e dei muscoli, accompagnati da spasmi detti crampi
- Mestruo scarso o anche assente
- Unghie che si avvizziscono, che diventano opache e tendono a sfaldarsi.

DEFICIT DI YIN
Spesso correlato al deficit di rene Yin
- Si avranno sintomi di fegato yang uniti a segni di deficit di rene yin, ma non di fuoco di fegato.

RISTAGNO DI FREDDO
- Pancia gonfia: come nella cirrosi epatica che è una malattia di freddo del Fegato (L’alcool raffredda!)
- Orchite: testicolo gonfio. Si gonfia di acqua
- Ritenzione dei testicoli o di un testicolo nella pancia, nella pubertà.
106

VESCICA BILIARE

- Capacità di valutazione e decisione


- Immagazzina ed emetta la bile
- Controlla i tendini

DISARMONIE

ECCESSO

- Sordità improvvisa ed acufeni (quindi lungo il canale)


- Mal di testa laterale
- Dolori intercostali ed all’ipocondrio
- Dolori lungo il lato esterno della gamba

DEFICIT
- Vertigini, vista offuscata
- Nausea, bocca amara, vomito
- Nervosismo
- Mancanza di coraggio e timidezza

CALORE UMIDITA’
- Rallentamento della funzione di diffusione dei succhi con segni inerenti alla digestione
(collegabili a milza)
- Dolori agli ipocondri
- Incapacità di digerire i grassi
- Accumulo di grasso in varie zone del corpo, anche sul cuore
- Colorito giallognolo
- Urine scarse
- Febbre
- Sapore amaro in bocca
- Ittero
- Calcoli biliari (Umidità che si condensa con il calore)
107

RENE VESICA URINARIA FEGATO VESCICA BILIARE


CARENZA DI YIN
Piedi e mani caldi.
Urina gialla, Dolore alla
minzione. Inquietudine.
Sete, si beve sempre
Capelli opachi, non
luminosi
Eiaculaz. Prec. (lo yang è
rap.)
CARENZA DI YANG
Freddolosità di più agli arti.
Viso di porcellana
Carenza controllo urine
Frigidità Impotenza sessuale
Asma, apatia, prolasso
CARENZA DI ENERGIA
Insufficiente metabolizzaz. Depressione psichica. Indecisione, timidezza.
e conservazione dei liquidi. Fastidio zona epatica. Timorosità
Urine chiare e abbondanti. Indolenz. Reni . Irritabilità non violenta
Enuresi, incontinenza. Fame subito saziata. Vertigini
Difficoltà ad urinare con Dist. Mestruali con nervoso. Vista appannata
ritenzione.
CARENZA DI SANGUE
Pallore, inespressività
Debolezza nervi e muscoli
con crampi
Unghie avvizziscono.
Mestruo scarso poco sangue
ECCESSO DI ENERGIA
Minzione frequente con Vertigini
bruciore. Sete, febbre.
Calcoli (renella)
ECCESSO DI YANG
Collera, bocca secca.
Mal di testa: parietale
Calore e pres. alle tempie.
ECCESSO DI VENTO
Rigidità del collo.
Epistotono: mascelle
bloccate. Febbre altissima.
Sincope e paralisi.
ECCESSO DI UMIDITA’
Ittero e epatite
Dolori al fegato, nausea
Sapore amaro, febbre
ECCESSO DI CALORE
Cefalea pre e mestruale
Fotofobia, mal di testa
ECCESSO DI CALORE UMIDITA’
Urine torbide Ittero ed epatite. Ittero. Sapore amaro in
Dolori forti al fegato. bocca, nausea. Urine scarse.
Sapore amaro in bocca. Rallentamento funz. VB con
Eventuale febbre e nausea. calcoli biliari
RISTAGNO DI FREDDO
Addome gonfio, Cirrosi
Orchite.
Ritenzione dei testicoli.
108

CUORE

• Governa il sangue ed i vasi


• Controlla la sudorazione
• Si apre nella lingua
• Si manifesta nel colorito del viso e nella parola

DISARMONIE

VUOTO DI QI E/O YANG

Se dipende da un vuoto di Milza saranno presenti sintomi di vuoto globale:


• Astenia psicofisica
• Pallore al viso
• Sudorazione spontanea ai minimi sforzi
• Lingua molle larga e pallida, con impronte dei denti ai lati

Se prevale il vuoto di Yang del Cuore si avrà oltre ai sintomi precedenti:


• Circolazione del sangue rallentata con oppressione toracica
• Freddo agli arti
• Sudorazione profusa
• Labbra cianotiche
• Confusione mentale fino al coma
• Lingua color porpora con polso molto debole

VUOTO DI YIN E/O DI SANGUE

Può dipendere da un vuoto di Yin dei Reni e quindi può essere secondario a questa evenienza. Si avranno i
seguenti sintomi:
• Palpitazione, insonnia, iperonirismo
• Amnesie, agitazione, ansia, facili spaventi
• Sudorazione notturne, calore ai cinque centri (Palme delle mani, piedi e petto )
• Secchezza della bocca
• Palpitazioni, tachicardia, vampate di calore
• Lingua rossa con induito scarso

In realtà il vuoto di sangue o di Yin del cuore dà segni di falso calore, poiché la mancanza dello yin fa si
che lo yang si possa liberare.

ECCESSO DI FUOCO

Il fuoco del Cuore è generato da fattori interni (emozioni, deficit di Yin, eccesso di fuoco di Fegato) e
difficilmente da alimentazione errata scaldante o fattori climatici. Può dare i seguenti sintomi:
• Agitazione, insonnia, delirio verbale.
• Afte e ulcerazioni alla mucosa boccale e lingua, sete, viso arrossato
• Il polso è rapido

Se presenza di catarri (tan) si avrà il peggioramento (il fuoco brucia i liquidi determinando la produzione
dei catarri) con turbe mentali, incapacità di riconoscere le persone, perdita di coscienza, isteria ed
epilessia. Tanta sete, bocca amara, lingua rossa all’apice con induito giallo e grasso.
109

MINISTRO DEL CUORE

• Diffonde il sangue (funzione cardiocircolatoria)


• Protegge il cuore
• Si occupa delle “faccende più legate alla materialità”

DISARMONIE

Un’ alterazione del Ministro del Cuore è molto grave perché determina una difficoltà alla propulsione del
sangue che si manifesta con i seguenti sintomi:

• Dolore al petto
• Dispnea
• Aritmie e palpitazioni
• Lingua con chiazzette cianotiche tendenti al violetto

L’alterazione della funzione del Ministro del Cuore è molto grave anche perché il Cuore non sarà più
protetto divenendo facilmente raggiungibile dalle energie patogene esterne.

PICCOLO INTESTINO

• Distingue il puro dall’impuro


• Porta a termine le trasformazioni

DISARMONIE

CALORE
A causa di una alimentazione errata o con presenza di fuoco del Cuore il calore del PI interesserà La
Vescica cui invia le sostanze liquide con i seguenti sintomi:
• Disuria, Stranguria (orinazione goccia a goccia dolorosa)
• Ematuria (il fuoco ha leso i vasi sanguigni)
• Lingua rossa con induito giallo

FREDDO

E’ determinata da un’aggressione da freddo esterno o da assunzione di alimenti troppo freddi. Questa


sindrome è frequente in quei soggetti con deficit di Yang. Si avranno i seguenti sintomi:
• Dolori addominali e pelvici attenuati da pressione e calore
• Diarrea pastosa
• Pollachiuria (orinazione frequente), poliuria chiara.
• Lingua pallida con induito chiaro
Se si aggrava il freddo diventerà un Pieno di freddo nel Piccolo intestino con:
• Dolori violenti addominali che si irradiano alla regione lombare e ai genitali
• Volvo intestinale (attorcigliamento delle anse intestinali), con occlusione intestinale
• Ernie inguino-scrotali
110

TRIPLICE FOCOLARE

• Aspetto fuoco: Attiva tutti i metabolismi del corpo


• Aspetto acqua: Permette lo scorrimento di alimenti, liquidi ed energie nei tre riscaldatori.
• E’ l’ambasciatore dei reni

DISARMONIE

TRIPLICE FOCOLARE SUPERIORE

Essendo la funzione del TR Superiore associata al Cuore ed al Polmone , insieme alla capacità di ricezione
degli alimenti da parte dello Stomaco, la sindrome di questa loggia energetica sarà caratterizzata da
problemi nella raccolta di alimenti, aspetti affettivi ed intellettuali e circolazione del Qi e del sangue
con i seguenti sintomi:
• Oppressione al torace
• Ansia attacchi di panico
• Dispnea respiratoria
• Astenia psicofisica profonda (insufficiente distribuzione di Qi e di sangue)
• Ipertensione labile, precordialgia.

TRIPLICE FOCOLARE MEDIO

Il TR medio si avvale per svolgere le sue funzioni dello Stomaco, Milza e parte del fegato. Quindi una
sindrome di questa parte del TR indica una alterazione della funzione di trasformazione e macerazione
dell’acqua e dei solidi con insufficiente apporto di Ying Qi all’organismo. I sintomi principali sono:
• Inappetenza con nausea e vomito
• Accumulo digrasso nell’addome con estremità magre e ipotonia muscolare
• Sbadigli frequenti, sonnolenza postprandiale
• Eruttazione fetida
• Sonnolenza diurna con ipersonnia
• Rimuginare le idee
Si ha la tendenza alla formazione di catarri che si accumulano o verso l’alto, andando al Polmone
determinato bronchiti, oppure verso il basso coinvolgendo la Vescica con Cistiti.

TRIPLICE FOCOLARE INFERIORE

Poggia le sue funzioni sugli organi Fegato e Reni ed ha il compito di eliminare i rifiuti, di mettere in
riserva le sostanze utili. Si avranno i seguenti sintomi:
• Astenia profonda, paura, scarsa fiducia in se stessi.
• Insonnia o sonno leggero che non dà ristoro.
• Assenza di fame oppure magrezza notevole con appetito regolare
• Dolori e gonfiori all’addome. Stipsi con oliguria e secchezza alternata a diarrea on poliuria e s
segni di abbondanza di liquidi (edemi e sudorazione abbondante).
• Infiammazione alla vescica o disturbi vescicali cronici. Dolore lombare mediano fisso.
111

CUORE MINISTRODEL CUORE PICCOLO INTESTINO TRIPLICE FOCOLARE


CARENZA DI YIN
Rossori emtivi improvvisi.
Sudori notturni e agitazioni.
Insonnia
CARENZA DI YANG
Dolori al petto.
Labbra e unghie cianotiche.
Mucose blu.
CARENZA DI SANGUE
Viso pallido.
Insonnia e palpitazioni.
ECCESSO DI ENERGIA
Viso pallido e lucido.
Sudori improvvisi e
immotivati in tutto il corpo.
Palpitazioni.
Respiro corto.
Tanto sonno.
ECCESSO DI UMIDITA’
Solitudine.
Depressione.
Afonia.
ECCESSO DI CALORE
Mente disturbata, delirio. Senso di pieno al basso
Pianto e riso alternati. ventre.
Viso senza espressione. Urine irregolari.
Mente disturbata con Urine con sangue.
psicopatologie violente. Mal di gola.
Afonia. Irritabilità
BLOCCO DI ENERGIA
Dolori addominali
fortissimi.
Blocco intestinale.
112

MILZA
• Governa la trasformazione, trasporto e distribuzione delle energie alimentari.
• Governa il sangue.
• Governa i muscoli e gli arti.
• Governa la forma.
• Governa la salita del Qi.
DISARMONIE
CARENZA DI ENERGIA.
La carenza di energia nella Milza ne blocca essenzialmente le sue funzioni di trasformazione e di
trasporto. Si avranno quindi i seguenti sintomi:
• Ristagno di alimenti nello stomaco con conseguente inappetenza
• Gonfiore epigastrico soprattutto post-prandiale
• Diarrea con feci poltacee con alimenti non digeriti
• Dolore periombelicale ed epigastrico da vuoto
• Gonfiori e edemi poiché la Milza non trasforma i liquidi.
• Vertigini,offuscamenti visivi, respiro corto.

VUOTO DI YANG
Spesso questa sindrome è un aggravamento della precedente si verifica soprattutto quando la carenza di
energia si cronicizza a causa di una alimentazione sbagliata: troppo fredda o insufficiente. Viene anche
conosciuta come FREDDO VUOTO NELLA MILZA poiché si manifesta con sintomi da freddo:
• Manifestazioni simili alle precedenti ma più gravi ed intense.
• Dolori epigastrici che migliorano con calore e pressione.
• Freddo addominale e ai quattro arti.
• Diarrea al mattino.
• Astenia sessuale.
• Freddo ai lombi e alle ginocchia.

LA MILZA NON TRATTIENE IL SANGUE


• Non dando forma al sangue si avranno:
• Emorragie sottocutanee.
• Sangue nelle feci.
• Emorroidi sanguinanti.
• Ematuria.
• Meno-metroraggie e flussi mestruali lunghi.

UMIDITA’ FREDDO NELLA MILZA
Può essere causata da un eccessivo abuso di alimenti freddi oppure il soggiornare il luoghi umidi. E’ anche
secondaria ad un vuoto dello Yang della Milza. I sintomi saranno:
• Gonfiori addominali con diarree che migliorano la situazione.
• Formazioni di masse epigastriche.
• Ritenzione urinaria e assenza di sete.
• Saliva collosa e aumento di tutele secrezioni.

UMIDITA’ CALORE NELLA MILZA


L’eccessivo uso di alimenti ricchi di zucchero, grassi, abuso di alcolici e formaggio possono causare
questa sindrome. I sintomi saranno:
Arti e gambe indolenziti e pesanti.
• Inappetenza e disgusto per il cibo. Diarrea con presenza di sangue nelle feci e tenesmo.
• Presenza di masse addominali tondeggianti, mobili non profonde che si risolvono.
113

STOMACO
• Controlla la macerazione del cibo.
• Controlla la discesa del QI.

DISFUNZIONI
DEFICIT DI ENERGIA
Le sindromi da deficit di energia dello Stomaco saranno molto simili a quelle della Milza poiché i due
“viaggiano” spesso insieme. Si avranno i seguenti sintomi:
• Inappetenza con perdita dei sapori.
• Arti deboli e freddi con stanchezza generale

DEFICIT DI YIN
Poiché lo Stomaco è l’origine dei liquidi i principali segni saranno inerenti alla secchezza, con i seguenti
sintomi:
Feci secche
Bocca e gola secca.
Sete per la secchezza, ma senza il bisogno di bere, poiché non c’è calore.

ECCESSO DI FREDDO

Ad un eccesso di freddo nello stomaco si verranno subito a generare i seguenti sintomi:


• Dolori all’epigastrio.
• Desiderio di liquidi caldi.
• Vomito con cibo non digerito.

ECCESSO DI CALORE

Se il calore invade lo Stomaco si avranno i seguenti sintomi:


Bruciore di stomaco e dolori epigastrici.
• Sete di liquidi freddi.
• Gonfiore e sangue alle gengive.
• Rigurgiti acidi.
• Alito cattivo.
• Nausea e vomito subito dopo i pasti.
114

POLMONE

• Governa l’assimilazione, la produzione e la diffusione del QI.


• Governa il passaggio delle acque
• Governa la pelle e i peli.

DISARMONIE
DEFICIT DI ENERGIA
Se i Qi del Polmone è in deficit diminuirà anche e di conseguenza la Wei Qi (Energia difensiva). Questo
può accadere per ereditarietà, oppure come conseguenza ad una carenza di energia nella Milza, nei Reni
o nel Cuore. I sintomi saranno:
• Tosse debole e stizzosa . Voce debole, astenia con sudorazione spontanea.
• Timore del freddo con predisposizioni alle riniti.
• Respiro corto e superficiale.
• Catarro chiaro e fluido.

DEFICI DELLO YIN


Questa sindrome può essere conseguente all’invasione di secco nei soggetti predisposti, oppure per la
presenza nell’organismo di vento calore che asciuga i liquidi. Si avranno i seguenti sintomi:
• Tosse con espettorazione scarsa e collosa.
• Secchezza della pelle, della gola, lingua e bocca.
• Dolori toracici da tosse intensa.
• Afonia.
• Febbre con timore del freddo, guance arrossate, insonnia.

ECCESSO DI FREDDO

Il freddo può attaccare direttamente il polmone oppure le energie prevaricanti Vento-Freddo


aggrediscono la superficie per vuoto della Wei Qi. Si avranno i seguenti sintomi:
Il freddo aggredisce la superficie
• Sensazione di freddo con mialgie diffuse
• Rinorrea
• Assenza di sete
Il freddo aggredisce direttamente il polmone.
• Tosse con eliminazione di catarro fluido e biancastro.
• Naso chiuso con rinorrea chiara
• Brividi, febbre con timore del freddo
• Cefalee, mialgie.

ECCESSO DI CALORE
Può essere conseguente ad una aggressione di calore esterna oppure da vento freddo interno che a lungo
andare si trasforma in calore con presenza di catartiche bruciano lentamente l’interno. Si avranno i
seguenti sintomi:
Tosse con respiro rumoroso.
Ascesso polmonare
Espettorazione di catarro giallo (con sangue e pus)
Sete, gola arrossata.
Febbre con timore del freddo e vento.
115

GROSSO INTESTINO

• Completa il lavoro di setacciatura del Piccolo Intestino.


• Elimina i residui delle trasformazioni

DISARMONIE

CARENZA DI ENERGIA (STASI)

Spesso è conseguente ad una predisposizione costituzionale. Si avranno i seguenti sintomi:


• Dolore addominale con gonfiore che si aggravano con la pressione.
• Stipsi.
• Nausea.
• Vomito.

SECCHEZZA

La secchezza nel Grosso Intestino può essere determinata dalla mancata discesa dei liquidi dallo
Stomaco, da un eccesso di calore climatico, oppure da una disidratazione del corpo. Si avranno i seguenti
sintomi:
• Stipsi ostinata.
• Sapore cattivo in bocca.
• Gola secca.
• Vertigini e risalita del Qi impuro.

UMIDITA’ CALORE

Può essere conseguente ad una invasione di umidità-calore dall’esterno, oppure ad eccessi alimentari.
E’ una malattia tipica del periodo estivo o dell’inizio dell’autunno. Si avranno i seguenti sintomi:
• Dolori addominali.
• Tenesmo.
• Diarrea profusa (a volte con presenza di sangue e pus nelle feci).
• Bocca secca.
• Sete.
• Urine cariche e scarse.
116

MILZA STOMACO POLMONE GROSSO INTESTINO


CARENZA DI YIN
Poca capacità digestiva sia Bocca secca. Tosse fastidiosa, secca,
fisica che mentale. Sete. senza muco.
Anoressia. Arrossamento dei timidi. Arrossamenti improvvisi.
Fastidi addominali. Ansietà e inquietudine. Sudori notturni
Tendenze diarroiche.
Emofilia. Capacità nella dilatazione.
Debolezza del sistema Potenziare l’inspirazione!
immunitario.
CARENZA DI YANG
I sintomi precedenti sono
esasperati.
CARENZA DI ENERGIA
Respiro corto.
Tosse leggera e continua.
Voce senza forza.
Asma.
Sudori spontanei.
ECCESSO DI YANG
Tendenza a diventare gialli:
Itteri, iteizia, epatiti.
VENTO FREDDO
Prurito in gola.
Tosse forte con muco.
Brividi ,avversione al freddo
Febbre come reazione.
VENTO CALDO
Mal di gola e arrossamento.
Sete con tose molto forte.
Febbre generata dal caldo.
Muco giallo.
ECCESSO DI CALORE
Alito pesante. RITENZIONE MUCO Appendicite acuta.
Febbre. CALDO
Ulcera e dolori forti alla MANCANZA DI
zona epigastrica. Tosse abbondante con muco LIQUIDI
Stitichezza. giallo e denso.
Stomatite. Pienezza al petto. Stitichezza
Sete di cose gelate.
Ide fisse.
ECCESSO DI CALORE UMIDITA’
Vertigini forti. Urgente bisogno di
Peso alla testa. defecare.
Sintomi di ipertensione: Feci con pus o sangue.
vertigini e perdita di Bruciore all’ano.
equilibrio. Sete fortissima.
Tachicardia, pressione al Febbre.
petto, cardiopatia.
ECCESSO DI FREDDO
Dolore e freddo alla zona RITENZIONEMUCO
epigastrica con desiderio di FREDDO
calore.
Vomito con liquido chiaro.
Muco bianco e abbondante.
Nausea.

Tratto da: Quaderni di Shiatsu – Patologia MTC. Di Roberto Boschini


117

LE SINDROMI DEI SEI STRATI ENERGETICI

TAI YANG (Vescica Urinaria, Piccolo Intestino)


In caso di notevole aggressività del freddo esterno e di una carenza di Wei Qi può avvenire una
penetrazione di freddo nell’organismo. Viene interessato il canale più superficiale, Tai Yang, con
interessamento di Vescica Urinaria e Piccolo Intestino. Riavranno i seguenti sintomi:
• Freddolosità, Prostrazione.
• Sinusiti, riniti, cefalee, dolori localizzati e fissi.
• Nucalgie, dorsalgie, lombalgie, sciatiche.

CHAO YANG (Vescica Biliare, Triplice Focolare)


Se il soffio difensivo no riesce ad espellere il freddo, questo passerà al livello successivo, interessando
lo strato Chao Yang, con l’interessamento dei meridiani di Vescica Biliare e Triplice Focolare. Si avranno
i seguenti sintomi:
• Sintomatologia alterna di brividi e freddolosità, sudorazione spontanea, febbre e vampate di
calore.
• Dolori lungo i fianchi, Cefalee trafittive e vertiginose (VB)
• Secchezza orofaringea.

YANG MING (Stomaco, Grosso Intestino)


Anche in questo caso la patologia può andare verso la soluzione oppure può aggravarsi se la direzione è
verso l’interno, con l’interessamento di Stomaco e Grosso intestini. Il freddo a questo livello si
trasformerà in calore. Si avranno i seguenti sintomi:
• Febbre anche elevata.
• Sudorazione profusa con conseguente danno a carico dei liquidi organici e secchezza.
• Patologia addominale da calore (aggravata dalla palpazione e dal calore), palpitazione, agitazione
e delirio nei casi più gravi.

TAI YIN (Milza, Polmone)


Sarà frequente in questo caso l’aggravamento e visto l’interessamento di Milza avremo sindrome
digestiva con carenza metabolica e ristagno, presenza di umidità e mucosità:
• Inappetenza, senso di vuoto e di freddo allo stomaco.
• Rigurgiti ed eventuale vomito liquido e alvo diarroico.
• Distensione addominale migliorata dalla palpazione e dal calore.

JUE YIN (Fegato, Ministro del Cuore)


Nel caso di un ulteriore approfondimento si avranno manifestazioni alterne e visto l’interessamento di
Fegato E Ministro del Cuore ci sarà uno squilibrio in ogni distretto organico con:
• Freddo e calore embricati fra loro, sregolatezza fra alto basso(piedi e arti gelati, testa che
scotta)
• Dolori al petto, extrasistole, palpitazioni
• Agitazione ed angoscia

CHAO YIN (Cuore, Reni)


Rene e Cuore, le radici della vita, formano questo grande canale: energia ancestrale, patrimonio
genetico, capacità riproduttiva, sistema nervoso, ghiandole endocrine, attività mentale, organizzazione
corporea e sistema cardiocircolatorio. Una penetrazione di Soffio Perverso in questo canale vuol dire
ovviamente una aggressione ai fondamenti di ogni metabolismo organico con pesanti conseguenze:
• Rallentamento vitale ed insufficienza funzionale.
• Delirio, perdita di coscienza.
• (Le patologie cardiache sono più attribuibili al Ministro del Cuore)
118

PUNTI ALLARME DEI MERIDIANI

P 1, 5, 6, 10.

GI 4, 9, 11, 14, 15, 20.

ST 3, 12, 13, 25, 31, 32, 36, 38, 42.

M 3, 6, 9, 10, 21.

C 1, 3, 6, 7.

PI 3, 6, 8, 9, 11, 17, 18.

VU 2, 10, Tutti i punti Shu, 49, 51, 57, 60, 62, 67.

R 1, 3, 7, 8, 10.

MC 2, 3, 6, 8.

TF 5 ,11, 12, 14, 15, I punti dietro l’orecchio, 23.

VB 1, 12, 14, 20, 21, 24, 25, 30, 32, 34, 37, 38, 39, 40.

F 2, 3, 7, 8, 9.

Per ogni meridiani si consideri punto di allarme anche tutti quei punti sulle dita delle
mani e dei piedi, che possono dare informazioni inerenti allo stato del meridiano
stesso.

Si può capire quindi che per una stessa loggia energetica si possono avere patologie
che colpiscono l’organo (aspetto più interno), il meridiano (aspetto più esterno
addirittura muscolare) o la psiche (aspetto più sottile e yang).
119

LA PERCEZIONE DI VUOTO E PIENO

La percezione di Vuoto-Pieno può avvenire a più livelli:

• A un livello più fisico, di sensibilità tattile, il Vuoto si può mostrare come punto
o zona più cedevole, molle e senza resistenza, percezione di avvallamento, senso
di rilassamento dei tessuti; è una condizione con segni di ipoattività e
funzionalità ridotta. Il Pieno si percepisce come zona più reattiva alla pressione,
più resistente ed elastica, più superficiale e rumorosa; è una condizione di
iperattività e funzionalità.
• A livello più energetico il Vuoto si percepisce come zona di ridotto passaggio
energetico, un po’ come se la zona fosse meno viva; spesso la zona è più fredda
o dà la sensazione di essere più fredda; si può anche percepire come se il pollice
volesse indugiare in questi punti con pressione profonda e mantenuta. A volte la
percezione di Vuoto può derivare proprio dall’osservazione del comportamento
della mano sul punto più che da altre percezioni. Il pieno si avverte come zona a
intenso scambio energetico, ma lo scorrere dell’energia non è fluido e
armonioso; è un po’ come i vortici d’acqua in un fiume: c’è turbolenza, il
movimento è convulso e spesso ripiegato in se stesso;se tale condizione permane
a lungo il movimento turbolento diviene vero e proprio ristagno, come l’acqua di
un fiume che si trova di fronte un ostacolo.

RELATIVITA’ DEI CONCETTI DI VUOTO E DI PIENO

• Vuoto e pieno sono relativi alla persona che andiamo a trattare: Nel valutare lo
stato energetico di un punto, dobbiamo sempre correlarlo alla struttura fisica
ed energetica della persona, struttura che varia da individuo a individuo. Ad
esempio, una persona giovane e robusta tenderà facilmente ad avere condizioni
di eccesso, e alla percezione manuale tutto il suo corpo ci trasmetterà un senso
di forte attività energetica. Se in un individuo di questo tipo percepiamo una
zona o punto che ci sembri anche solo leggermente in Vuoto potremo
considerarlo un dato significativo, mentre la stesa condizione in una persona
anziana ed energeticamente debole rientrerà nella norma. Per questo è
importante procedere dapprima ad un trattamento generale per farsi un’idea
globale dello stato dell’individuo che abbiamo di fronte.
• Vuoto e Pieno sono relativi all’interno di una data persona: Una zona è in Pieno
rispetto ad un’altra che tende ad essere in Vuoto. Delle persone sono
tendenzialmente Vuote ed altre tendenzialmente Piene, ma nessuna avrà solo
dei Vuoti o solo dei Pieni, poiché la vita non può esistere senza un bilanciamento,
per quanto difettoso che rappresentano ancora una volta la dinamica dello Yin-
Yang.
120

• Vuoto e Pieno sono relativi anche nel tempo: Poiché tutto cambia, anche Vuoto e
Pieno tendono a cambiare: il Vuoto si riempie ed il Pieno si svuota. Nell’individuo
sano tutto ciò è un processo automatico e con minime variazioni quantitative, ma
nell’individuo squilibrato esso assume caratteri più estremi e violenti.
• Vuoto e pieno colgono un momento di un processo di continua trasformazione: Il
Vuoto non è assoluto e avrà quindi in sé degli elementi che lo portano verso il
Pieno e così sarà per quest’ultimo rispetto al vuoto. Ad esempio, se prendo un
colpo si creerà, nella zona colpita, una tumefazione caratterizzata da dolore,
rossore e calore; il dolore peggiorerà con la pressione delicata, al punto che
trattare la parte sarà quasi impossibile. E’ un ovvio stato di Pieno, ma già il
giorno seguente la situazione si sarà modificata e accanto ai segni di Pieno
potranno incominciare a comparire indicazioni di vuoto. Ad esempio, la arte si
raffredda, il dolore sarà più sordo, e alla pressione, la zona che prima era
impenetrabile sarà senza tono, pur restando dura; dalla tensione si è passati ad
un certo grado di rigidità. Se l’individuo è in condizioni generali di estrema
debolezza il recupero sarà lento o addirittura potrà rimanere un disturbo nella
zona che tenderà a manifestare un dolore sordo continuo, il quale peggiorerà se
sforzeremo la parte. Ecco un esempio di Pieno, che in condizioni generali di
debolezza, si trasforma in Vuoto. Con questo esempio si vuole sottolineare come
la vita proceda sempre per squilibri e successivi riequilibri, che nella persona in
bune condizioni energetiche sono microscopici, e che invece si rendono tanto più
evidenti quanto più la persona è sbilanciata, oppure naturalmente quanto più il
trauma è forte. Ricordiamoci che lo squilibrio può essere momentaneo o
costituzionale. Quindi la percezione di aree fortemente perturbate non può
portare automaticamente alla conclusione che la persona è fortemente
squilibrata.

Tratto da:
Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Franco Bottalo, Rosa Brotzu – Xenia edizioni.
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POLMONE

E’ un meridiano Yin che dal petto va alle mani.


Ha 11 punti di agopuntura.
Inizia il suo decorso sul bordo superiore della seconda costola a sei cun di distanza
dalla linea mediale del corpo, e a due cun dal meridiano di stomaco.
Prosegue poi salendo verso il bordo inferiore della clavicola verticalmente a P1, per
poi, passando dalla spalla, scendere lungo il bordo antero-laterale del muscolo bicipite
brachiale.
Passando dall’estremità laterale della fossa cubitale, lateralmente all’attaccatura del
tendine del bicipite, prosegue lungo il muscolo brachioradiale sul suo bordo
anterolaterale.
Arriva poi all’estremità laterale della piega traversa del polso, per poi passare
sull’eminenza tenar e concludere il suo tragitto sull’angolo ungueale laterale del dito
pollice.
122

POLMONE (P)

P1 Sul margine superiore della II costola, a 6 CUN dalla linea mediana, 1,5 Cun sotto la clavicola.
P2 Al di sopra di P1 , sotto il bordo inferiore della clavicola, all’incrocio del pettorale e del deltoide anteriore.
P3 3 CUN sotto la piega ascellare anteriore, sul bordo antero laterale del bicipite e 6 Cun sopra P5.
P4 1 CUN sotto P3 e 5 CUN sopra P5.
P5 Sull’estremità laterale della piega del gomito, lateralmente e fra il tendine del bicipite e il muscolo brachioradiale.
P6 In una depressione sulla faccia laterale del radio , a 7 CUN dalla piega traversa del polso e a 5 CUN da P5.
Al termine del muscolo brachioradiale
P7 Sopra il processo stiloideo del radio, sulla doccia radiale, in corrispondenza del tendine del muscolo brachio-
radiale nella zona del meridiano del Grosso Intestino.
P8 1 CUN sopra la piega traversa del polso, sulla sommità dell’apofisi del processo stiloideo del radio.
P9 Sull’estremità laterale della piega traversa del polso, in prossimità dell’arteria radiale.
P10 Sull’eminenza tenar, al centro del primo metacarpo.
P11 0,1 CUN sopra l’angolo ungueale laterale del pollice.
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P1 ZHONGFU PALAZZO CENTRALE


P2 YUNMEN PORTA DELLE NUVOLE
P3 TIANFU PALAZZO CELESTE
P4 XIABAI BIANCO DEL BRACCIO
P5 CHIZE STAGNO DEL BRACCIO
P6 KONGZUI BUCO PROFONDO
P7 LIEQUE ASSESTAMENTO DELLA DEPRESSIONE O DEVIAZIONE DELLA NORMA
P8 JINGQU DOCCIA DEL VASO ENERGETICO
P9 TAIJUAN GRANDE SORGENTE
P 10 YUJI REGIONE DEL PESCE
P 11 SHAOSHANG SUONO MINORE
124

GROSSO INTESTINO

E’ un meridiano yang che va dalle mani al viso.


Ha 20 punti di agopuntura.
Dall’angolo ungueale laterale del dito indice incomincia il suo decorso passando sulla
faccia dorsale della mano fra il primo e secondo metacarpo.
Dopo il polso continua lungo il bordo posterolaterale del radio e dei muscoli
brachioradiale e radiale dell’avambraccio sino a GI11, situato all’estremità laterale
della piega cubitale con il braccio flesso.
Attraversa il braccio lungo il bordo posteromediale del capo laterale del muscolo
tricipite per arrivare alla spalla.
Gi15, infatti, è facile identificarlo con il braccio in abduzione nella fossetta che si
viene a formare fra l’incrocio del deltoide anteriore e quello laterale.
Continua poi lungo la spalla, sale verso il collo e, passando fra il naso ed il labbro
superiore, finisce il suo decorso nel solco nasogenieno del lato opposto da cui è
cominciato.
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GROSSO INTESTINO (GI)

GI 1 0,1 CUN dietro l’ angolo ungueale laterale del dito indice.


GI 2 Sul bordo postero laterale e sulla metafisi prossimale della prima falange prossimale.
GI 3 Sulla faccia dorsale della mano, sulla metafisi distale del secondo metacarpo.
GI 4 Sulla faccia dorsale della mano, nella depressione al vertice dell’angolo formato dalle metafisi del I e II metacarpo
GI 5 Sul fondo della tabacchiera anatomica fra i tendini dei muscoli estensori lungo e breve del pollice.
GI 6 A 3 CUN dalla piega di flessione del polso ( da GI 5), sul bordo postero laterale del radio, in una fossetta.
GI 7 A 5 CUN dalla piega traversa del polso ( da GI 5), sul bordo postero laterale del radio.
1 CUN sotto il punto medio fra la piega di flessione del gomito e quella traversa del polso.
GI 8 A 4 CUN dalla parte laterale della piega del gomito ( da GI 11)
GI 9 A 3 CUN di distanza dalla parte laterale della piega del gomito, sul muscolo brachioradiale. ( da GI 11)
GI 10 A 2 CUN di distanza dalla parte laterale della piega del gomito sul muscolo radiale. ( da GI 11)
GI 11 A gomito flesso fra l’estremità della piega traversa del gomito e l’epicondilo omerale.
GI 12 1 CUN sopra GI11 sul bordo postero laterale dell’omero.
GI 13 3 CUN sopra a GI 11 sulla linea che lo unisce a GI 15.
GI 14 7 CUN sopra GI 11 sopra all’inserzione del muscolo deltoide.
GI 15 Davanti all’articolazione acromio-claveare, nella depressione che si forma con il braccio in abduzione.
GI 16 Fra la clavicola e l’acromion nel punto più laterale.
GI 17 1 CUN sotto GI 18, sul bordo posteriore del muscolo sternocleidomastoideo.
GI 18 Sul bordo anteriore dello sternocleidomastoideo, nel punto di incrocio con la linea orizzontale che passa per il
centro della cartilagine tiroidea.
GI 19 0,5 CUN a lato di VG 26, sotto il bordo laterale della narice.
GI 20 Passando fra il naso ed il labbro superiore a lato della narice opposta. ( a lato dell’estremità inferiore dell’ala del
naso, nel solco naso-genieno)
126
127

GI 1 SHANHJANG SUONO YANG O MERCANTE DI YANG


GI 2 ERJIAN SECONDO PUNTO O SECONDO INTERVALLO
GI 3 SANJIAN TERZO PUNTO
GI 4 HEGU CONGIUNZIONE DELLA VALLE
GI 5 YANGXI TORRENTE DELLO YANG
GI 6 PIANLI VIA DI DERIVAZIONE
GI 7 WENLIU CIRCOLAZIONE CALDA
GI 8 XIALIAN REGIONE INFERIORE
GI 9 SHANGLIAN REGIONE SUPERIORE
GI 10 SHOUNSANLI TRE DISTANZE DAL BRACCIO
GI 11 QUCHI STAGNO CURVATO
GI 12 ZHOULIAO FORAME DEL GOMITO
GI 13 SHOUWULI CINQUE DISTANZE DEL BRACCIO
GI 14 BINAO MUSCOLO DEL BRACCIO
GI 15 JIANYU ANGOLO DELLA SPALLA O OSSO DELLA SPALLA
GI 16 JUGU GRANDE OSSO
GI 17 TIANDING VASO CELESTE
GI 18 SHUFUTU LATO DELLA PROMINENZA
GI 19 KOUHELIAO FORAME DELLA BOCCA
GI 20 YINXIANG ACCOGLIENZA DEI PROFUMI
128

STOMACO

E’ un meridiano yang che dal viso va ai piedi lungo la parte frontale del corpo.
Ha 45 punti di agopuntura.
Inizia il suo decorso sull’arcata orbitale inferiore, sull’asse verticale della pupilla,
scende lungo il viso passando a lato dell’estremità inferiore dell’ala del naso e della
commesura labiale per poi risalire, passando dal bordo inferiore della mandibola, e
davanti al trago, fino ad arrivare sulla sutura frontoparietale.
Un altro ramo scende lungo il collo e poi sul petto, si lateralizza a quattro cun dalla
linea mediale del corpo, passa dal capezzolo ed in prossimità del processo xifoideo
rientra a due cun dalla linea mediale.
Scende, poi, fino al bordo superiore della sinfisi pubica e passa dunque lateralmente
all’attaccatura del muscolo sartorio, per poi percorrere tutta la coscia nella sua parte
anterolaterale.
Sorpassato il ginocchio percorre tutto il muscolo anterolaterale tibiale fino al centro
del collo del piede; attraversa il dorso del piede, fra il secondo e terzo metatarso, e
finisce il suo decorso sull’angolo ungueale laterale del secondo dito.
129

STOMACO (E)
S1 Sul bordo dell’arcata orbitale inferiore, sull’asse verticale della pupilla.
S2 Con lo sguardo rivolto in avanti 1 CUN sotto la pupilla sul forame intraorbitario.
S3 A due dita sotto il bordo dell’arcata orbitale inferiore, sull’asse verticale della pupilla a lato del bordo inferiore
dell’ala del naso.
S4 0,4 CUN a lato della commisura labiale.
S5 Un incavo sul bordo inferiore della mandibola, davanti all’angolo mandibolare e davanti al muscolo massetere.
S6 Sulla parte prominente del muscolo massetere, in corrispondenza dell’angolo mandibolare e all’incrocio con l’asse
orizzontale della commisura labiale.
S7 Sul margine inferiore dell’osso zigomatico, sul condilo mandibolare 1 cun dal trago.
S8 Sulla sutura fronto-parietale. 1 CUN sopra VB4 e 1,5 CUN a lato di VB13.
S9 1,5 CUN a lato della prominenza laringea sul bordo anteriore del muscolo sternocleidomastoideo.
S10 Fra ST 9 e S 11 sul bordo anteriore del muscolo sterocleidomastoideo.
S11 Alla base del collo, sopra l’articolazione streno-clavicolare, nella fovea formata dai capi sternale e clavicolare dello
sternocleidomastoideo.
S12 Al centro della fossa sovraclaveare, sopra il margine superiore della clavicola, lungo la linea mammillare (4 cun dalla
linea mediana del corpo.)
S13 Verticalmente a ST 12, nel punto medio del bordo inferiore della clavicola.(4 cun da VC)
S14 I SPAZIO INTERC. Nel I spazio intercostale, sul margine superiore della II costa, 4 cun da VC.
S15 II SPAZIO INTERC. Nel II spazio intercostale, sotto la II costa, 4 cun da VC.
S16 III SPAZIO INTERC. Nel III spazio intercostale, sotto la III costa, 4 cun da VC.
S17 IV SPAZIO INTERC. Nel IV spazio intercostale, al centro del capezzolo. 4 cun da VC
S18 V SPAZIO INTERC. Nel V spazio intercostale, poco sotto il processo tifoideo . 4 cun da VC
S19 6 CUN sopra l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC.
S20 5 CUN sopra l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC13.
S21 4 CUN sopra l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC12.
S22 3 CUN sopra l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC11.
S23 2 CUN sopra l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC10.
S24 1 CUN sopra l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC.
S25 Due CUN lateralmente all’ombelico.
S26 1 CUN sotto l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC.
S27 2 CUN sotto l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC.
S28 3 CUN sotto l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC4.
S29 4 CUN sotto l’ombelico e 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC3.
S30 Sul bordo superiore della sinfisi pubica, a 2 CUN lateralmente a VC. 2 cun da VC2.
S31 Lateralmente all’attaccatura del muscolo sartorio, nell’incavo di flessione della coscia a 12 CUN da ST 32.
S32 6 CUN sopra il bordo superiore della rotula
S33 3 CUN sopra il bordo superiore della rotula.
S34 2 CUN sopra il bordo superiore della rotula.
S35 Con ginocchio flesso, nella depressione al di sotto della rotula, lateralmente al legamento patellare.
S36 Sotto il condilo antero-laterale tibiale, sulla parte più alta del muscolo tibiale anteriore. 3 CUN sotto ST 35.
S37 3 CUN sotto ST 36 un dito traverso a lato della cresta tibiale anteriore.
S38 8 CUN sotto ST 35, circa a metà della gamba. 2 CUN sotto ST 37.
S39 1 CUN sotto ST 37.
S40 1 CUN a lato di ST 38
S41 Sul collo del piede, nell’incavo di flessione, fra i tendini dell’estensore comune delle dita e quello lungo dell’alluce.
S42 1,5 CUN distalmente da ST 41, nel punto più alto del collo del piede.
S43 Nel solco tra il II ed il III metatarso.
S44 0,5 CUN dietro il bordo della membrana interdigitale, fra il II ed il III dito.
S45 0,1 CUN dietro l’angolo ungueale laterale del secondo dito.
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ST 1 CHENGQI VASO DELLE LACRIME


ST 2 SIBAI QUATTRO BIANCHI
ST 3 JULIAO GRANDE SUTURA
ST 4 DICANG GRANAIO DELLA TERRA
ST 5 DAJING GRANDE ACCOGLIENZA
ST 6 JIACHE REGIONE DELLA GUANCIA
ST 7 XIAGUAN BARRIERA INFERIORE
ST 8 TOUWEI ANGOLO DELLA TESTA
ST 9 RENJING ACCOGLIENZA UMANA
ST 10 SHUITU PASSAGGIO DEGLI ALIMENTI
ST 11 QISHE SEDE DEL QI
ST 12 QUEPEN BACINELLA
ST 13 QIHU PORTA DEL QI
ST 14 KUFANG STANZA DEL MAGAZZINO
ST 15 WUJI STANZA NASCOSTA
ST 16 YINGCHUANG FINESTRA DEL TORACE
ST 17 RUZHONG CENTRO DEL CAPEZZOLO
ST 18 RUGEN BASE DEL CAPEZZOLO
ST 19 BURONG INCAPACITà DI CONTENERE
ST 20 CHENGMAN POSIZIONE DEL PIENO
ST 21 LIANGMEN PORTA DEL GRANO
ST 22 GUANMEN PORTA DEL PASSAGGIO
ST 23 TAIJI GRANDE BAMBU’
ST 24 HUAROUMEN PORTA DEL CIBO RAFFINATO
ST 25 TINSHU CERNIERA CELESTE
ST 26 WAILING COLLINA ESTERNA
ST 27 DAJU GRANDE COLOSSO
ST 28 SHUIDAO VIE DELLE ACQUE
ST29 GUILAI RITORNO DEL CICLO
ST 30 QICHONG PASSAGGIO DEL QI
ST 31 BIGUAN BARRIERA DELLA COSCIA
ST 32 ZUFUTU CONIGLIO DISTESO
ST 33 YINSHI MERCATO DELLO YIN
ST 34 LIANGQIU’ CIMA DELLA COLLINA
ST 35 DUBI NASO DEL VITELLO
ST 36 ZUSANLI TRE DISTANZE
ST 37 SHANGJIUXU GRANDE VUOTO DELLA REGIONE SUPERIORE
ST 38 TIAOKOU STRISCIA LUNGA DI SPAZIO
ST 39 XIAJUXU GRANDE VUOTO DELLA REGIONE INFERIORE
ST 40 FENGLONG ABBONDANZA COPIOSA O GRANDE BLOCCO
ST 41 JIEXI SEPARAZIONE DELLA VALLE O TORRENTE CENTRALE
ST 42 CHONGJANG PASSAGGIO O ASSALTO DELLO YANG
ST 43 XIANGU DEPRESSIONE DELLA VALLE
ST 44 NEITING CORTILE INTERNO
ST 45 LIDUI PORTA DELLO STOMACO
133

MILZA

E’ un meridiani yin che dai piedi sale fino al torace.


Ha 21 punti di agopuntura.
Incomincia il suo decorso dall’angolo ungueale mediale del dito alluce.
Prosegue lungo la faccia mediale del piede e passando sopra al malleolo mediale arriva
a percorrere tutto il bordo posteromediale della tibia.
Dopo il ginocchio risale lungo la coscia passando prima davanti al muscolo sartorio e
poi dietro ad esso, per arrivare alla zona dell’inguine.
Da qui diventa più laterale sino a quattro cun dalla linea mediale del corpo.
Questa distanza la mantiene sino a raggiungere il costato quando diventa ancora più
laterale sino a sei cun dalla linea mediana.
(Si ricorda che il meridiano di stomaco era prima a due cun da VC, poi passava a 4 cun
da VC).
Arriva poi, percorrendo la parte più laterale del muscolo pettorale, al secondo spazio
intercostale, un cun sotto P1. Scende poi lungo la linea ascellare anteriore per
terminare il suo decorso in M21 sul VII spazio intercostale.
134

MILZA (RP)
M1 0,1 CUN sopra l’angolo ungueale mediale del primo dito del piede.
M2 Sulla metafisi prossimale del lato mediale della prima falange dell’alluce.
M3 Sulla metafisi distale del lato mediale del primo metatarso.
M4 Sulla faccia mediale del piede davanti e sotto la metafisi prossimale del primo metatarso.
M5 Un incavo davanti al bordo del malleolo mediale, dietro al tendine tibiale anteriore.
M6 3 CUN superiormente al malleolo mediale, sul margine postero mediale tibiale. 3 CUN dal mal.
M7 6 CUN superiormente al malleolo mediale, sul margine postero mediale della tibia. 3 CUN dal mal.
M8 10 CUN sopra al malleolo mediale e 3 CUN inferiormente a M 9 4 CUN dal mal.
M9 Sotto il condilo postero mediale tibiale, sull’inserzione del muscolo sartorio. 3 CUN da M8
M10 Nella faccia antero-mediale della coscia, sul bordo anteriore del sartorio a 2 CUN dal margine superiore della rotula.
M11 6 CUN sopra a M 10 sulla faccia antero mediale della coscia.
M12 Sulla piega inguinale, sull’attaccatura mediale del quadricipite femorale.
3,5 CUN da VC a livello del bordo superiore della sinfisi pubica.
M13 0,7 CUN sopra a M12 e 4 CUN lateralmente a 4 CUN da VC
M14 1,3 CUN sotto a M15 e 4 CUN lateralmente a VC. 4 CUN da VC
M15 4 CUN a lato dell’ombelico. (ST25) 4 CUN da VC
M16 3 cun sopra a M15 e 1,5 CUN sotto la cartilagine della IX costola. 4 CUN da VC
M17 6 CUN a lato di VC nel V spazio intercostale. 6 CUN da VC
M18 6 CUN a lato di VC nel IV spazio intercostale, 2 CUN a lato del capezzolo. (ST 17) 6 CUN da VC
M19 6 CUN a lato di VC, nel IIIspazio intercostale. 6 CUN da VC
M20 1 CUN sotto P1 nel II spazio intercostale. 6 CUN da VC
M21 Sulla linea ascellare mediana, nel VII spazio intercostale. (per altri il VI spazio intercostale !)
135
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M1 YINBAI BIANCO NASCOSTO


M2 DADU GRANDE RIUNIONE
M3 TAIBAI GRANDE BIANCO
M4 GONGSUN NONNO E NIPOTE
M5 SHANGQIU COLLINA DEL SUONO SHANG (METALLO)
M 6 SANYINJIAO INCROCIO DEI TRE YIN
M7 LOUGU APERTURA DELLA VALLE O VALLE GOCCIOLANTE
M8 DIJI IMPORTANZA TERRESTRE O SISTEMA TERRESTRE
M 9 YINLINGUAN FONTANA DELLA COLLINA DEGLI YIN
M 10 XUEHAI MARE DEL SANGUE
M 11 JIMEN PORTA DEL SETACCIO O PORTA DEI SISTEMI ORGANICI
M 12 CHONGMEN PORTA DEL PASSAGGIO O PORTA DELL’ASSALTO
M 13 FUSHE DIMORA DEI VISCERI
M 14 FUJIE STAGNAZIONE DELL’ADDOME NODO DEL VENTRE
M 15 DAHENG GRANDE TRASVERSALE
M 16 FUAI DOLORE DEL VENTRE
M 17 SHISOU CAVERNA DEL CIBO
M 18 TIANXI VALLE CELESTE
M 19 XIONGXIANG FINESTRA DEL TORACE
M 20 ZHOURONG NUTRIMENTO GENERALE O CICLO FIORENTE
M 21 DABAO GRANDE CONTENITORE O GRANDE INVOLUCRO
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CUORE

E’ un meridiano yin che dal torace va alle mani.


Ha 9 punti di agopuntura.
In prossimità dell’arteria ascellare, nell’incavo ascellare ha inizio questo meridiano.
Prosegue poi il suo decorso lungo il lato mediale del braccio fra il muscolo bicipite ed il
tricipite. Arriva poi fra l’estremità mediale della piega del gomito e l’epitroclea
omerale, per proseguire lungo il bordo anteromediale dell’ulna sino all’estremità
mediale della piega traversa di flessione del polso.
Attraversa la mano fra il quarto ed il quinto metacarpo per finire il suo decorso
sull’angolo ungueale laterale del dito mignolo.
138

CUORE (C)
C1 Nell’incavo ascellare, sul bordo mediale dell’arteria ascellare con il braccio abdotto.
C2 Nella faccia interna del braccio 3 CUN sopra alla piega cubitale, medialmente al muscolo bicipite.
C3 A braccio flesso fra l’estremità mediale della piega del gomito e l’epitroclea omerale.
C4 1,5 CUN sopra la piega traversa di flessione del polso, sul bordo antero mediale dell’avambraccio.
C5 1 CUN sopra la piega traversa di flessione del polso, sul bordo antero mediale dell’avambraccio.
C6 0,5 CUN sopra la piega traversa di flessione del polso, sul bordo antero mediale dell’avambraccio.
C7 Sulla piega traversa di flessione del polso al punto di inserzione del tendine del muscolo flessore ulnare del carpo
sull’osso pisiforme.
C8 Sul palmo della mano fra il IV e il V metacarpo. (dove poggia la punta del mignolo stringendo il pungno)
C9 0,1 CUN dietro l’angolo ungueale laterale del dito mignolo.
139

C1 JINQUAN FONTANA PROFONDA


C 2 QINGLING ORIGINE DIVINA O SPIRITO VERDE
C 3 SHAOHAI GIOVANE MARE
C4 LINGDAO SENTIERO DELLA MENTE O STRADA DELLO SPIRITO
C5 TONGLI RELAZIONE CON L’INTERNO
C6 YINXI FESSURA DELLO YIN
C 7 SHENMEN PORTA DELLO SPIRITO
C8 SHAOFU GIOVANE VISCERE
C 9 SHAOCHONG GIOVANE IMPETO
140

PICCOLO INTESTINO

E’ un meridiano yang che dalle mani va al viso.


Ha 19 punti di agopuntura.
Incomincia il suo decorso sull’angolo ungueale laterale del dito mignolo. Da qui
prosegue lungo la faccia dorsale della mano lateralmente al quinto metacarpo e risale il
bordo posteromediale dell’ulna.
Passa fra l’olecrano e l’epitroclea omerale mediale per continuare lungo la parte
posteromediale del capo lungo e mediale del tricipite.
Il percorso si articola poi lungo la scapola investendo tutta la sua superficie per poi
salire lungo il collo in prossimità del muscolo sternocleidomastoideo e dell’angolo
mandibolare.
Il decorso continua sul viso passando dallo zigomo sulla verticale dell’angolo laterale
dell’occhio per terminare davanti al trago.
141

PICCOLO INTESTINO (IG)


PI 1 0,1 dietro l’angolo ungueale mediale del dito mignolo .
PI 2 Sulla metafisi prossimale della falange prossimale del lato ulnare del V dito.
PI 3 Sulla metafisi distale del lato mediale del quinto metacarpo
PI 4 Sul bordo ulnare della mano, nella fossa tra il V osso metacarpale e l’osso uncinato.
PI 5 Fra stiloide ulnare e osso piramidale al limite fra la pelle dorsale e la pelle palmare.
PI 6 Sulla doccia del lato radiale dello stiloide ulnare.
PI 7 5 cun sopra a PI 5, sul bordo posteromediale dell’ulna. (7 CUN sotto PI 8).
PI 8 Tra l’olecrano e l’epitroclea omerale mediale.
PI 9 1 CUN sopra l’estremità della piega ascellare posteriore, leggermente all’interno, sul bordo laterale della
scapola.
PI10 Sul bordo inferiore della spina della scapola, sull’asse verticale della piega ascellare posteriore.
PI11 Al centro della fossa sottospinata, all’attaccatura del muscolo piccolo rotondo.
PI12 Al centro della fossa sovraspinata, sopra PI 11.
PI13 Alla estremità mediale della fossa sovrascapolare, al centro tra PI 10 e l’apofisi spinosa della II vertebra
toracica.
PI14 3 CUN a lato della apofisi spinosa della I vertebra toracica.
PI15 2 CUN a lato della apofisi spinosa della VII cervicale.
PI16 Sul bordo posteriore del muscolo sternocleidomastoideo, 0,5 CUN dietro a GI 18.
PI17 Sul bordo anteriore del muscolo sternocleidomastoideo, dietro l’angolo della mandibola, sulla verticale del lobo
dell’orecchio.
PI18 Sul bordo inferiore dell’osso zigomatico, sull’asse verticale del bordo laterale dell’occhio.
PI19 Davanti al trago, nella depressione che si forma dietro l’osso mandibolare, aprendo la bocca.
142
143
144
145

PI 1 SHAOZE PICCOLA PALUDE


PI 2 QIANGU VALLE ANTERIORE
PI 3. HOUXI TORRENTE POSTERIORE
PI 4 WANGU OSSO DEL POLSO
PI 5 YANGGU VALLE DELLO YANG
PI 6 YANGLAO NUTRIMENTO DELLA VECCHIAIA
PI 7 ZHIZHENG RAMO DEL CANALE
PI 8 XIAOHAI PICCOLO MARE
PI 9 JAIANZEHEN RIGIDITà DELLA SPALLA O PRIMO PUNTO DELLA SPALLA
PI 10 NAOSHU “SHU” DELLA REGIONE SUPERIORE DEL BRACCIO
PI 11 TIANZONG PRINCIPIO CELESTE
PI 12 BINGFENG RICEVE IL VENTO
PI 13 QUIJUAN MURO CURVO
PI 14 JIANWAISHU “SHU” DELLA REGIONE SCAPOLARE ESTERNA
PI 15 JIANZHOUNGSHU “SHU” DELLA REGIONE SCAPOLARE CENTRALE
PI 16 TIANCHUANG FINESTRA CELESTE
PI 17 TIANRONG VISO CELESTE O ABBONDANZA CELESTE
PI 18 QUANLIAO FORAME DELLA GUANCIA
PI 19 TINGGONG PALAZZO DELL’UDITO
146

VESCICA URINARIA

E’ un meridiano yang che dal viso va ai piedi lungo la parte dorsale del corpo.
Ha 67 punti di agopuntura.
Incomincia il suo decorso sull’angolo mediale dell’occhio. Risale poi lungo la fronte,
diventa leggermente più laterale all’attaccatura dei capelli e scende lungo il cranio per
arrivare in prossimità della protuberanza occipitale.
Da qui scende parallelamente alle apofisi spinose cervicali e lateralmente alla prima
vertebra dorsale si diramano due linee.
La prima scorre a 1,5 cun di distanza da VG ed arriva lateralmente al quarto forame
sacrale, risale leggermente sul primo forame, per ridiscendere a lato del coccige.
La seconda linea, invece, scende parallelamente alla prima, distanziandosi da essa di un
altro cun e mezzo.
Questa seconda linea arriverà in prossimità del centro del gluteo.
Le due linee ora scendono lungo il retro della gamba, la prima molto centrale fra i
muscoli bicipite femorale e semitendinoso, la seconda lateralmente al bicipite
femorale, per ricongiungersi al centro del cavo popliteo.
Da qui, seguendo la linea mediale del polpaccio, scende sino all’attaccatura del
gastrocnemio con il suo tendine e diventa leggermente più laterale.
Continua il suo decorso, passando fra il malleolo laterale ed il tendine d’Achille, lungo la
parte laterale del piede sino all’angolo ungueale laterale del quinto dito.
147

VESCICA URINARIA (V)

VU 1 Sull’angolo mediale dell’occhio.


VU 2 Sul margine mediale del sopracciglio. Sopra a V.U. 1
VU 3 Sulla verticale di V.U.2 0,5 CUN dalla linea di impianto dei capelli.
VU 4 1,5 CUN lateralmente a V.G. 0,4 CUN dalla linea di impianto dei capelli.
VU 5 1,5 CUN a lato di V.G. e O,5 CUN sopra V.U. 4.
VU 6 1,5 CUN a lato di V.G. e 1,5 CUN dietro V.U. 5.
VU 7 1,5 CUN a lato di V.G. e 1,5 CUN dietro V.U. 6.
VU 8 1,5 CUN a lato di V.G. e 1,5 CUN dietro V.U.7.
VU 9 1,3 CUN a lato di V.G e 2,5 CUN superiormente a V.U.10. Sopra il bordo superiore della protuberanza occipitale.
VU 10 1,3 CUN a lato di V.G. e 2,5 CUN sotto a V.U.9. Fra la I e la II Ver. Cer. Inserzione del capo occipitale del trapezio.
VU 11 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della I vertebra Dorsale.
VU 12 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della II vertebra Dorsale.
VU 13 1,5 CUN lateralmente all’ apofisi spinosa della III vertebra D. Tra la III e la IV vertebra dorsale SHU: POLMONE
VU 14 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della IV vertebra D. Tra la IV e la V vertebra dorsale SHU: M. CUORE
VU 15 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della V vetebra D. Tra la V e la VI vertebra dorsale SHU: CUORE
VU 16 1,5 CUN lateralmente all’ apofisi spinosa della VI vertebra Dorsale.
VU 17 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della VII vertebra Dorsale.
VU 18 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa dellea IX vertebra D. Tra la IX e la X vertebra dorsale SHU: FEGATO
VU 19 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della X vertebra D. Tra la X e la XI vertebra dorsale SHU: V. BILIARE
VU 20 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della XI vertebra D. Tra la XI e la XII vertebra dorsale SHU: MILZA P.
VU 21 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della XII vertebra L. Tra la XII D e la I vertebra lomb. SHU: STOMACO
VU 22 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della I vertebra L. Tra la I e la II vertebra lombare SHU: T.FOCOLARE
VU 23 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della II vertebra L. Tra la II e la III vertebra lombare SHU: RENE
VU 24 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della III vertebra Lombare.
VU 25 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della IV vertebra L. Tra la IV e la V vertebra lombare SHU: G.INTESTINO
VU 26 1,5 CUN lateralmente all’apofisi spinosa dell V vetebra Lombare.
VU 27 1,5 CUN lateralmente alla I vertebra sacrale. 1\2 CUN dal I F. Sul I forame sacrale SHU: P.INTESTINO
VU 28 1,5 CUN lateralmente alla II vertebra sacrale. 1\2 CUN dal II F. Sul II forame sacrale SHU: V:URINARIA
VU 29 1,5 CUN lateralmente alla III vertebra sacrale. 1\2 CUN dal III Forame sacrale.
VU 30 1,5 CUN lateralmente alla IV vertebra sacrale. 1\2 CUN dal IV Forame sacrale.
VU 31 Sul I forame sacrale.
VU 32 Sul II forame sacrale.
VU 33 Sul III forame sacrale.
VU 34 Sul IV forame sacrale.
VU 35 A lato del coccige.
VU 36 VU41 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della II vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 12 sul margine scapolare
VU 37 VU42 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della III vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 13 sul margine scapolare
VU 38 VU43 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della IV vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 14 sul margine scapolare
VU 39 VU44 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della V vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 15 sul margine scapolare
VU 40 VU45 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della VI vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 16 sul margine scapolare
VU 41 VU46 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della VII vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 17
VU 42 VU47 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della IX vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 18
VU 43 VU48 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della X vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 19
VU 44 VU49 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della XI vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 20
VU 45 VU50 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della XII vertebra dorsale e 1,5 CUN da V.U. 21
148

VU 46 VU51 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della I vertebra lombare e 1,5 CUN da V.U 22
VU 47 VU52 3 CUN lateralmente all’apofisi spinosa della II vertebra lombare e 1,5 CUN da V.U. 23
VU 48 VU53 3 CUN lateralmente a V.G. e 1,5 CUN da V.U. 28 e 2 CUN dal II forame sacrale.
VU 49 VU54 3 CUN lateralmente a V.G. e 1,5 CUN da V.U. 30 e 2 CUN dal IV forame sacrale.
VU 50 VU36 Al centro della piega sotto il gluteo, fra i muscoli semitendinoso e bicipite femorale.
VU 51 VU37 6 CUN sotto V.U. 50 e 8 CUN sopra alla piega poplitea. Fra i muscoli semitendinoso e bicipite femorale.
VU 52 VU38 Nella fossetta poplitea, sulla protuberanza del condilo posteriore laterale del femore.
VU 53 VU39 1 CUN sotto V :U. 62 nell’interlinea articolare posteriore e laterale del ginocchio.
VU 54 VU40 Al centro della fossa poplitea.
VU 55 2 CUN sotto V.U. 54 fra i due capi del muscolo gastrocnemio.
VU 56 3 CUN sotto V.U. 55 fra i due capi del muscolo gastrocnemio.
VU 57 3 CUN sotto V.U. 56 all’inserzione del tendine d’Achille sotto il muscolo gastrocnemio.
VU 58 1 CUN sotto V.U. 57 sulla verticale di V.U. 60 (Si lateralizza rispetto al punto precedente.)
VU 59 4 CUN sotto V.U. 58 e 3 CUN sopra a V.U. 60
VU 60 Fra il tendine d’Achille e il malleolo laterale.
VU 61 1,5 CUN sotto V.U. 60 sulla faccia latrale del calcagno.
VU 62 1 CUN sotto il malleolo laterale.
VU 63 Fra la parte laterale del Cuboide e l’epifisi prossimale del V metatarso.
VU 64 Sul bordo laterale della metafisi prossimale del V metatarso.
VU 65 Sul bordo laterale della metafisi distale del V metatarso.
VU 66 Sulla metafisi prossimale della V falange.
VU 67 Sull’angolo ungueale laterale del V dito del piede.
149
150
151

VU 1 JINGMING LUMINOSITA’ DELL’OCCHIO


VU 2 ZANZHU BAMBU’ RIUNITO
VU 3 MEICHONG ASSALTO DEL DOPRACCIGLIO
VU 4 QUCHAI CURVA SBAGLIATA
VU 5 WUCHU CINQUE REGIONI O QUINTO LUOGO
VU 6 CHENGGUAN RICEZIONE DELLA LUCE O EREDITA’ LUMINOSA
VU 7 TONGTIAN COMUNICAZIONE CON IL CIELO
VU 8 LUOQUE FINE DEL LUO O COLLEGAMENTO E RITORNO
VU 9 ZUZHEN GUANCIALE DI GIADA
VU 10 TIANZHU COLONNA CELESTE
VU 11 DAZHU GRANDE CANNA
VU 12 FENGMEN PORTA DEL VENTO
VU 13 FEISHU SHU DEI POLMONI
VU 14 JUEJINSHU SHU DEL MINISTRO DEL CUORE
VU 15 XINSHU SHU DEL CUORE
VU 16 DUSHU SHU DEL DUMAI
VU 17 GESHU SHU DEL DIAFRAMMA
VU 18 GANSHU SHU DEL FEGATO
VU 19 DANSHU SHU DELLA VESCICOLA BILIARE
VU 20 PISHU SHU DELLA MILZA
VU 21 WEISHU SHU DELLO STOMACO
VU 22 SANJIAOSHU SHU DEL TRIPLICE FOCOLARE
VU 23 SHENSHU SHU DEL RENE
VU 24 QIHAISHU SHU DEL MARE DEL QI
VU 25 DACHANSHU SHU DELL’INTESTINO CRASSO
VU 26 GUANYANSHU SHU DEL 4VC BARRIERA DELLA SORGENTE
VU 27 XIAOCHANSHU SHU DELL’INTESTINO TENUE
VU 28 PANGGUANSHU SHU DELLA VESCICA
VU 29 SHONGLUSHU SHU DEI CENTRI SPINALI O SHU DELLA REGIONE SACRALE
VU 30 BAIHANSHU SHU DELLA CINTURA BIANCA O SHU DELL’ANELLO BIANCO
VU 31 SHANGLIAO FORO SUPERIORE O SUTURA SUPERIORE
VU 32 CILIAO SECONDO FORO O SECONDA SUTURA
VU 33 ZHONLIAO SUTURA CENTRALE O FORO DI MEZZO
VU 34 XIAOLIAO SUTURA INFERIORE O FORO INFERIORE
VU 35 HUIYANG RIUNIONE DEGLI YANG
VU 36 FUFEN SEGMENTO SUPPLEMENTARE
VU 37 POHU PORTA DEL PO
VU 38 GAOHUANSHU SHU DEI CENTRI VITALI O MEMBRANA DEL CRASSO
VU 39 SHENTANG SALA DELLO SHEN O PALAZZO MENTALE
VU 40 YIXI AHIME’ O SUONE SOSPIRANTE
VU 41 GEGUAN BARRIERA DEL DIAFRAMMA
VU 42 HUMEN PORTA DELLO HUN (ANIMA SENSITIVA)
VU 43 YANGGANG YANG ESSENZIALE O COMPENDIO DEGLI YANG
VU 44 YISHE CASA DELLO YI O CASA DEL PENSIERO
VU 45 WEICHANG MAGAZZIONO DELLO STOMACO
VU 46 HUANGMEN PORTA DEI CENTRI VITALI
VU 47 ZHISHI CASA DELLA VOLONTA’
VU 48 BAOHUANG INVOLUCRO VITALE O MEMBRANA DEL SACCO CISTICO
VU 49 ZHIBIAN LATO REGOLARE O MARGINE DELL’ORDINE
152

VU 50 CHENGFU CONTENERE O SOSTENERE


VU 51 YINMEN PORTA DELLA PROSPERITà
VU 52 FUXI PUNTO FLUTTUANTE O O FESSURA COMPLEMENTARE
VU 53 WEIYANG EQUILIBRIO DELLO YANG
VU 54 WEIZONG EQUILIBRIO PERFETTO – CENTRO DEL POPLITE
VU 55 HEIYANG RIUNIONE DEGLI YANG
VU 56 CHENGJIN SOSTEGNO DEL MUSCOLO
VU 57 CHENGSHAN SOSTEGNO DELLA MONTAGNA
VU 58 FEYANG VOLO DELLO YANG
VU 59 FUYANG YANG DEL PIEDE
VU 60 KUNLUN MONTAGNA DEI KUN LUN
VU 61 PUCAN AIUTO DEL DOMESTICO
VU 62 SHENMAI VASO DELL’ORA SHEN (15-17)
VU 63 JINMEN PORTA DELL’ORO
VU 64 JINGGU GRANDE OSSO
VU 65 SHUGU OSSO DI ATTACCO
VU 66 ZUTONGGU FONDO VALLE
VU 67 ZHIYIN ARRIVO DEGLI YIN
153

RENE

E’ un meridiano Yin che dai piedi va al viso.


Ha 27 punti di agopuntura.
Il decorso ha inizio sulla pianta del piede fra i cuscinetti plantari. Continua poi sulla
faccia mediale del piede, arriva fra il malleolo mediale ed il tendine d’Achille per poi,
tornando indietro, passare dal calcagno ed arrivare due cun superiormente al malleolo
mediale sul bordo posteromediale della tibia.
Da qui tende a diventare più posteriore attraversando il polpaccio parallelamente al
meridiano di fegato per arrivare all’estremità laterale del cavo popliteo.
Da qui prosegue lungo il bordo postero mediale della coscia ed arrivato al pube
attraversa tutto l’addome lateralmente a VC di 0,5 cun.
Solo quando arriva a toccare il costato appena sotto il processi Tifoideo si sposta
ancora lateralmente arrivando a due cun dalla linea mediale del corpo.
Sale poi verticale sino ad arrivare al suo termine sul bordo inferiore della clavicola a
due cun da VC.
154

RENE (R)
R1 Sulla pianta del piede fra i due cuscinetti plantari.Fra la II e III articolazione metatarso falangea.
R2 Sulla faccia mediale del piede, sotto il tubercolo dello scafoide 1 CUN da M4.
R3 Fra il malleolo mediale ed il tendine d’Achille.
R4 Fra l’angolo del bordo superiore del calcagno ed il bordo interno del tendine d’Achille.
R5 1 CUN sotto R3.
R6 0,4 CUN sotto l’estremità inferiore del malleolo mediale.
R7 Sul bordo anteriore del tendine d’Achille, 2CUN sopra R3, lungo il margine postero-mediale tibiale.
R8 2 CUN superiormente a R3 e 0,5 CUN davanti a R7, lungo il margine postero-mediale tibiale.
R9 5 CUN sopra R3
R 10 All’estremità mediale del cavo popliteo, sulla linea di VU53 e VU54.
R 11 0,5 Cun da VC 2 sul bordo superiore del pube. 5 CUN sotto l’ombelico
R 12 0,5 CUN da VC 3 1 CUN sopra R11. 4 CUN
R 13 0,5 CUN da VC4 1 CUN sopra R12. 3 CUN
R 14 0,5 CUN da VC5 1 CUN sopra R13. 2 CUN
R 15 0,5 CUN da VC7 1 CUN sopra R14. 1 CUN
R 16 0,5 CUN da VC8 1 CUN sopra R15. OMBELICO Sulla linea di ST25, M15
R 17 0,5 CUN da VC10 2 CUN sopra R16. 2 CUN
R 18 0,5 CUN da VC11 1 CUN sopra R17. 3 CUN
R 19 0,5 CUN da VC12 1 CUN sopra R18. 4 CUN
R 20 0,5 CUN da VC13 1 CUN sopra R19. 5 CUN
R 21 0,5 CUN da VC14 1 CUN sopra R20. 6 CUN sopra l’ombelico Sulla linea di ST19
R 22 2 CUN da VC 16 2 CUN sopra R21. V spazio intercostale linea parasternale Sulla linea di ST18, M17
R 23 2 CUN da VC 17 IV spazio intercostale Sulla linea di ST17, M18
R 24 2 CUN da VC18 III spazio intercostale Sulla linea di ST16, M19
R 25 2 CUN dalla linea mediana II spazio intercostale Sulla linea di ST 15, M20
R 26 2 CUN dalla linea mediana I spazio intercostale Sulla linea di ST 14
R 27 2 CUN dalla linea mediana Fra la I costola e il bordo inferiore della clavicola Sulla linea di ST 13
155
156

R1 YONGQUAN SORGENTE ZAMPILLANTE


R2 RANGU VALLE ILLUNINATA
R3 TAIXI GRANDE VALLE
R4 DAZHONG GRANDE CAMPANA
R5 SHUIQUAN ACQUA DELLA FONTANA O SORGENTE D’ACQUA
R6 ZHAOHAI MARE LUMINOSO
R7 FULIU RITORNO DEL FLUSSO O CORRENTE DI RITORNO
R8 JAOXIN INCROCIO DELLA FEDE
R9 ZHUBIN OMAGGIO AGLI SPOSI – EDIFICIO DEGLI OSPITI
R 10 YINGU VALLE DELLO YIN
R 11 HENGGU OSSO ORIZZONTALE – PUBE
R 12 DAHE ROSSO DI COLLERA – GRANDE ILLUSTRE
R 13 QIXUE STANZA DEL QI O PUNTO DELL’ENERGIA
R 14 SIMAN QUATTRO ECCESSI O QUATTRO PIENEZZE
R 15 ZHONGZHU CENTRO DEL CONFLUENTE
R 16 HUANGSHU SHU DEL PROCESSO DEL VISCERE
R 17 SHANGQU MERCANTE DISONESTO O CURVA DEL METALLO
R 18 SHIGUAN BARRIERA DI PIETRA O PIETRA IMPORTANTE
R 19 YINDU CITTA’ DELL’INTERNO – RIUNIONE DEGLI YIN
R 20 FUTONGGU VALLE COMUNICANTE O PASSAGGIO DI ACQUA E CIBO
R 21 YOUMEN PORTA DELL’OSCURITà O PORTA PROFONDA
R 22 BULANG GALLERIA DI MARCIA
R 23 SHENFENG SIGILLO DIVINO
R 24 LINGXU ZONA MIRACOLOSA O COLLINA DEL CUORE
R 25 SHENCANG RIFUGIO DIVINO
R 26 YUZHONG CENTRO EVENTUALE O CENTRO LUSSUREGGIANTE
R 27 SHUFU AL PALAZZO O INFUSIONE NELL’ORGANO
157

MNISTRO DEL CUORE

E’ un meridiano Yin che dal petto va alle mani.


Ha nove punti di agopuntura.
Il suo decorso ha inizio mezzo cun lateralmente al capezzolo (chiaramente la pressione
shiatsu non va effettuata in questa zona ma con il braccio in abduzione si cerca la
parte mediale del bordo del muscolo pettorale), passa poi al braccio percorrendolo fra
i due capi del bicipite brachiale.
Attraversa la fossa cubitale rimanendo mediale rispetto all’attaccatura del tendine
del bicipite.
Sull’avambraccio però il suo decorso torna ad essere ancora centrale, fra l’ulna ed il
radio.
Anche dal polso passa medialmente ad esso per arrivare sul palmo della mano fra il
terzo e quarto metacarpo.
Finisce il suo decorso sull’angolo ungueale laterale del dito medio.
158

MINISTRO DEL CUORE (MC)


MC 1 1 CUN Lateralmente al capezzolo, sul IV spazio intercostale. Col braccio in abduzione si preme sull’eminenza del muscolo pettorale
MC 2 2 CUN sotto la piega ascellare fra i due capi del bicipite brachiale.
MC 3 Medialmente al tendine del bicipite, nella fossa cubitale.
MC 4 5 CUN sopra la piega traversa del polso fra i tendini dei mm. Palmare lungo e flessore radiale del carpo.
MC 5 3 CUN sopra la piega traversa del polso fra i tendini dei mm. Palmare lungo e flessore radiale del carpo.
MC 6 2 CUN sopra la piega traversa del polso fra i tendini dei mm. Palmare lungo e flessore radiale del carpo.
MC 7 Sulla piega traversa del polso fra i tendini dei mm. Palmare lungo e flessore radiale del carpo. Sulla linea di P9, MC7, C7
MC 8 Al centro del palmo della mano fra il III e IV metacarpo.
MC 9 Sull’angolo ungueale laterale del dito medio.
159
160

MC 1 TIANCHI STAGNO CELESTE


MC 2 TIANQUAN SORGENTE CELESTE
MC 3 QUZE CURVA DELLA PALUDE
MC 4 XIMEN PORTA DELLA FESSURA
MC 5 JIANSHI SPAZIO DEL MINISTRO O INTERMEDIARIO
MC 6 NEIGUAN BARRIERA INTERNA
MC 7 DALING GRANDE COLLINA O VALLE CHE SI ALLARGA
MC 8 LAOGONG PALAZZO DELLA FATICA
MC 9 ZHONGCHONG ASSALTO AL CENTRO
161

TRIPLICE FOCOLARE

E’ un meridiano Yang che dalle mani va al viso.


Ha 23 punti di agopuntura.
Incomincia il suo decorso dall’angolo ungueale mediale del dito medio.
Risale lungo la faccia dorsale della mano fra il quarto ed il quinto metacarpo, passa al
centro del polso, sempre sulla faccia posteriore del metacarpo.
Attraversa tutto l’avambraccio passando fra l’una ed il radio.
In prossimità del gomito devia leggermente il suo tragitto diventando più laterale e
passa fra l’epitroclea omerale laterale posteriore e l’olecrano per cadere proprio nella
fossa olecranica. Da qui procede quindi sempre psteriormente al braccio fra i due capi
del triciptite per arrivare alla spalla.
Risale il collo in diagonale, arrivando in prossimità del processo mastoideo sotto al lobo
dell’orecchio. Gira intorno all’orecchio stesso, e, dopo essere arrivato superiormente
al trago finisce il suo decorso sul bordo laterale del sopracciglio.
162

TRIPLICE FOCOLARE (TR)


TF 1 Sull’angolo ungueale mediale del dito anulare
TF 2 Sulla metafisi prossimale laterale della IV falange.
TF 3 Sulla faccia dorsale della mano fra le metafisi distali del IV e V metacarpo.
TF 4 Sulla piega dorsale del polso, fra ulna e radio. Sulla linea di GI5, PI5.
TF 5 2 CUN sopra la piega dorsale del polso fra l’ulna e il radio.
TF 6 3 CUN sopra la piega dorsale del polso fra l’ulna e il radio.
TF 7 1 CUN medialmente a TF6 sul bordo mediale dell’ulna.
TF 8 4 CUN sopra la piega dorsale del polso fra l’ulna e il radio.
TF 9 7 CUN sopra la piega dorsale del polso fra l’ulna e il radio. 5 CUN sotto l’olecrano.
TF 10 1 CUN dalla punta dell’olecrano in una depressione sul tendine del tricipite.
TF 11 2 CUN dalla punta dell’olecrano sopra il tendine del tricipite.
TF 12 A metà fra TF11 e TF13.
TF 13 3 CUN sotto TF14 .Sotto il bordo posteriore del muscolo deltoide.
TF 14 Col braccio in abduzione nella fossetta posteriore situata fra l’acromion e il tubercolo maggiore dell’omero.
TF 15 1 CUN dietro VB21, sul muscolo trapezio.
TF 16 Sul bordo posteriore del muscolo sternocleidomastoideo all’altezza dell’angolo mandibolare dietro a PI17.
TF 17 Dietro al lobo dell’orecchio in una depressione posta davanti al processo mastoideo.
TF 18 1 CUN sopra TF17, sulla linea curva che congiunge TF17 a TF20, lungo l’elice.
TF 19 1 CUN sopra TF18, sulla linea curva che congiunge TF17 a TF20, lungo l’elice
TF 20 Sopra l’apice dell’orecchio dove la punta di questo tocca la radice dei capelli.
TF 21 Fra l’elice e il trago, nella parte superiore della depressione che si forma aprendo la bocca, sopra a PI19.
TF 22 1 CUN davanti all’elice, al limite dei capelli.
TF 23 Nella fossetta all’estremità laterale del sopracciglio.
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TR 1 GUANGCHONG BARRIERA DELL’ASSALTO


TR 2 YEMEN PORTA DEI LIQUIDI
TR 3 ZHONGZHU CENTRO DEL RUSCELLO
TR 4 YANGCHI STAGNO DELLO YANG
TR 5 WAIGUAN BARRIERA ESTERNA
TR 6 ZHIGOU FOSSA DEGLI ARTI
TR 7 HUIZONG RIUNIONE DEGLI ANZIANI
TR 8 SANJANGLUO RIUNIONE DEI TRE YANG
TR 9 SIDU QUATTRO FIUMI
TR10 TIANJING POZZO CELESTE
TR 11 QINGLENGYUAN LIMPIDEZZA FREDDA DELL’ABISSO
TR 12 XIAOLUO FONDERE METALLO
TR 13 NAOHUI RIUNIONE DELLA CARNE RIGONFIA (DELTOIDE)
TR 14 JANLIAO OSSO DELLA SPALLA
TR 15 TIANLIAO FOSSA CELESTE
TR 16 TIANYOU FINESTRA CELESTE
TR 17 YIFENG VENTO NASCOSTO – SCHERMO CONTRO IL VENTO
TR 18 QIMAI ALIMENTAZIONE DEI MERIDIANI
TR 19 LUXI RESPIRAZIONE DELLA TESTA
TR 20 JIAOSUN ANGOLO DELL’ORECCHIO
TR 21 ERMEN PORTA DELL’ORECCHIO
TR 22 ERHELIAO OSSO O FORAME DELL’ARMONIA
TR 23 SIZHUKING BAMBU’ VUOTO
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VESCICA BILIARE

E’ un meridiano Yang che dal viso va ai piedi.


Ha 44 punti di agopuntura.
Il meridiano ha inizio sull’angolo laterale dell’occhio, scende poi poco sotto il trago e
da qui risale verso la sutura frontoparietale, sotto a ST8, e scende poi sul retro della
testa in prossimità del processo mastoideo.
Si sposta ancora anteriormente sopra il punto mediano del sopracciglio scende ancora
lungo la testa per arrivare, passando dal processo mastoideo, al centro e apice del
muscolo trapezio sulla spalla.
Il decorso del meridiano continua poi lungo tutto la parte laterale del corpo
investendo diversi spazi intercostali, passa accanto al gran trocantere e prosegue la
sua corsa lungo la fascia laterale della coscia, della gamba (su tutta la muscolatura
peronea).
Passando, infine davanti al malleolo laterale prosegue sul collo del piede fra il quarto e
quinto metatarso per concludere sull’angolo ungueale laterale del quarto dito.
166

VESCICA BILIARE (VB)

VB 1 0.5 cun dal bordo laterale dell’arcata orbitale.


VB 2 Di fronte alla radice dell’obulo dell’orecchio, sotto PI 19.
VB 3 Sopra ST7 in una fossetta sul margine superiore dell’osso zigomatico; in in incavo che si approfondisce aprendo la bocca
VB 4 Sulla linea di impianto dei capelli, 1CUN sotto ST 8, nella regione temporale
VB 5 1 CUN sotto VB4 Al centro della linea che congiunge ST 8 a VB 7,
VB 6 1 CUN sotto VB5 (I punti 4,5,6,7 formano una linea a mezzaluna)
VB 7 1 CUN sotto VB6 sulla linea di impianto dei capelli, a livello dell’apice dell’orecchio.
VB 8 1,5 CUN sopra a TF 20, situato all’apice dell’orecchio.
VB 9 0,5 cun dietro VB 8 e lievemente sotto.
VB 10 All’altezza dell’apice dell’orecchio, 1 CUN sotto al precedente, sopra il mastoide.
VB 11 Dietro e sopra il processo mastoideo, dietro a TF 19.
VB 12 Poco sotto e dietro l’apofisi mastoidea, dietro TF 17.
VB 13 3 CUN lateralmente a VG, 0,5 CUN dalla linea di impianto dei capelli.
VB 14 1 CUN superiormente al sopracciglio sull’asse verticale della pupilla.
VB 15 Sull’ asse verticale della pupilla, a metà fra ST 8 e VG24.
VB 16 1,5 CUN dietro VB15.
VB 17 1,5 CUN dietro VB 16.
VB 18 1,5 CUN dietro VB 17.
VB 19 1, 5 CUN sopra VB 20. In una depressione a lato della protuberanza occipitale. 4 CUN dal precedente.
VB 20 Nell’incavo formato dalla terminazione del muscolo trapezio e sternocleidomastodeo.
VB 21 Nel punto più alto della spalla.
VB 22 Nel IV spazio intercostale, 3 CUN sotto la piega ascellare anteriore, la pressione è sulla IV costola.
VB 23 1 CUN davanti a VB22, la presione è sula V costola.
VB 24 Sull’asse mammillare, nel VII spazio intercostale, 1,5 CUN sotto F 14. MU: Vescica Biliare.
VB 25 Bordo inferiore dell’estremità della XII costola. MU: Rene.
VB 26 Sulla linea orizzontale passante per l’ombelico, 2 CUN sotto F 13.
VB 27 6 CUN da VC 4 e 2 CUN sopra il bordo superiore della sinfisi pubica, davanti alla spina iliaca antero-superiore.
VB 28 0,5 CUN sotto VB 27.
VB 29 A metà fra VB 28 e VB 30, anteriormente e sopra il grande trocantere
VB 30 Su un fianco e a gambe flesse dietro al gran trocantere.
VB 31 7 CUN sopra la piega poplitea, sulla faccia laterale della coscia. (all’estremità del dito medio a soggetto sull’attenti)
VB 32 2 CUN sotto VB31.
VB 33 Sulla faccia laterale del ginocchio, nella fossetta situata sopra il condilo laterale del femore.
VB 34 1 CUN inferiormente alla testa del perone sul tendine peroneo. Lateralmente a S 36.
VB 35 7 CUN sopra il malleolo laterale ,a metà fra VB34 e VB40
VB 36 1 CUN dietro a VB 35, sul bordo posteriore del perone.
VB 37 5 CUN sopra il malleolo mediale.
VB 38 4 CUN sopra il malleolo mediale.
VB 39 3 CUN sopra il malleolo mediale.
VB 40 In una depressione fra il malleolo laterale ed il tendine estensore lungo delle dita.
VB 41 Nello spazio fra il IV e V metatarso, a metà circa della dialisi del Ivmetatarso
VB 42 Sulla metafisi distale del IV metatarso. (sempre fra il IV e V metatarso).
VB 43 Nella metafisi prossimale della IV falange.
VB 44 Sull’angolo ungueale laterale del IV dito.
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VB 1 TONGZILIAO OSSO DELLA PUPILLA O NOCCIOLO DELLA PRUGNA


VB 2 TINGHUI RIUNIONE DELL’UDITO
VB 3 SHANGGUAN BARRIERA SUPERIORE
VB 4 HANYAN OBBEDIENZA DELLA MANDIBOLA
VB 5 XUANLU TESTA SOSPESA
VB 6 XUANLI BILANCIA SOSPESA
VB 7 QUBIN CURVATURA DEI CAPELLI DELLA TEMPIA
VB 8 SHUAIGU LIMITE DELLA VALLE O COMANDO DELLA VALLE
VB 9 TIANCHONG ASSALTO DEL CIELO
VB 10 FUBAI BIANCO SUPERFICIALE
VB 11 TOUQIAOYIN CAVITA’ DELLO YIN
VB 12 WANGU OSSO PERFETTO
VB 13 BENSHEN RADICE DELLO SPIRITO
VB 14 YANGBAI YANG LUMINOSO (BIANCO YANG)
VB 15 TOULINQI REGOLAZIONE DELLE LACRIME DELLA TESTA O CHINARSI PER PIANGERE
VB 16 MUCHUANG FINESTRA DEGLI OCCHI
VB 17 ZHENGYING YONG PRINCIPALE O PAURA E TERRORE
VB 18 CHENGLING CONTENERE LO SPIRITO – SOSTEGNO DELLA MENTE
VB 19 NAOKONG CERVELLO VUOTO O CAVITA’ DEL CERVELLO
VB 20 FENGCHI STAGNO DEL VENTO
VB 21 JIANJING POZZO DELLA SPALLA
VB 22 YUANYE ASCELLA PROFONDA
VB 23 ZHEJIN CONNESSIONE DEI MUSCOLI
VB 24 RIYUE SOLE-LUNA
VB 25 JNGMEN PORTA CAPITALE O PORTA DEL JING
VB 26 DAIMAI VASO CINTURA
VB 27 WUSHU CINQUE CERNIERE
VB 28 WEIDAO VIA DEL COLLEGAMENTO
VB 29 JULIAO OSSO DELLA CASA
VB 30 HUANTIAO SALTO DELL’ANELLO O SALTO DELLA CINTURA
VB 31 FENGSHI CITTA’ DEL FEN (VENTO)
VB 32 ZHONGDU SOLCOCENTRALE
VB 33 XIYANGGUAN BARRIERA DELLO YANG
VB 34 YANGLINGGUAN FONTANA DELLA COLLINA YANG
VB 35 YANGYAO INCROCIO DELLO YANG
VB 36 WAIQIU COLLINA ESTERNA
VB 37 GUANGMING LUMINOSITA’
VB 38 YANGFU YANG COMPLEMENTARE
VB39 XUANZHONG CAMPANA SOSPESA
VB 40 QIUXU ZONA DELLA COLLINA
VB 41 ZULINQI VERSARE LACRIME
VB 42 DIWUHUI CINQUE INCONTRI TERRESTRI
VB 43 XIAXI A LATO DEL RUSCELLO
VB 44 ZUQIAOYIN CAVITA’ DELLO YIN
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FEGATO

E’ un meridiano yin che dai piedi va al torace.


Ha 14 punti di agopuntura.
Incomincia il suo decorso sull’angolo ungueale laterale dell’alluce e risale il dorso del
piede fra il primo e secondo metatarso. Attraversando il collo del piede passa sul
bordo mediale della tibia e poco sopra la metà di essa diventa postero mediale
passando parallelamente al meridiano di Milza e davanti a quello di Rene .
Risale la coscia nella sua parte mediale e arriva sopra il bordo superiore della sinfisi
pubica. Passa poi sul margine libero della XI costola e termina la sua corsa lungo la
linea mammillare nel VI spazio intercostale.

F1 Sull’angolo ungueale laterale dell’alluce.


F2 Nello spazio interdigitale tra il primo ed il secondo dito del piede,sulla metafisi prossimale della prima falange .
F3 Al punto di ongiunzione tra il primo e secondo osso metatarsale, sulla faccia dorsale del piede.
F4 Sul collo del piede fra il tendine estensore dell’alluce ed il tendine tibiale.
F5 5 CUN sopra il malleolo mediale sul bordo mediale della tibia.
F6 7 CUN sopra il malleolo mediale sul bordo mediale della tibia.
F7 1 CUN dietro M9
F8 Sull’interlinea articolare fra la testa del femore e quella della tibia (Sorgente della curva).
F9 4 CUN sopra F8 nella depressione situata fra I muscoli vasto mediale e sartorio.
F 10 3 CUN sotto ST30 .Sull’inguine, all’attaccatura del grande adduttore.
F 11 2 CUN sotto ST 30 Sul bordo laterale del muscolo adduttore lungo
F 12 2,5 CUN a lato di VC 2 Sul bordo superiore della sinfisi pubica.
F 13 Sull’estremità libera della XI costola (Col braccio addotto a gomito flesso è all’altezza dell’olecrano) MU: MILZA
F 14 Lungo la linea mammillare, nel VI spazio intercostale a lato di ST19 MU: FEGATO
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1 DADUN GRANDE SPESSORE O GRANDE SINCERITA’


F 2 XINGJIAN CAMMINO NEL MEZZO O INTERVALLO ATTIVO
F 3 TAICHONG GRANDE ASSALTO
F 4 ZHONGFENG NASCONDIGLIO CENTRALE O LIMITE DEL CENTRO
F5 LIGOU RUSCELLO TERMINALE
F6 ZHONGDU CONFLUENZA CENTRALE
F7 XIGUAN BARRIERA DEL GINOCCHIO
F8 QUQUAN SORGENTE DELLA CURVA
F9 YINBAO INVOLUCRO DELLO YIN
F 10 ZUWULI CINQUE LUNGHEZZE VERSO IL PIEDE
F 11 YINLIAN MARGINE DELLO YIN
F 12 JIMAI POLSO VELOCE O ARTERIA URGENTE
F 13 ZHANGHEN PORTA DEL RIFUGIO
F 14 QIMEN PORTA DEL CIELO
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VASO CONCEZIONE
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VASO GOVERNATORE

Tratto da: Quaderni di Shiatsu – Localizzazione dei punti. Di Roberto Boschini


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Il sistema linfatico è notevolmente differente da quello venoso e da quello


arterioso. Infatti è un circuito “aperto”.
La circolazione del sangue avviene in un circuito chiuso composto da una Pompa (il
Cuore) e da una miriade di vasi (le arterie e le vene) in cui circola il sangue
continuamente spinto dal cuore.
Avremo una grande circolazione in cui il sangue va ad ossigenare la periferia e riporta
ai polmoni, tramite la piccola circolazione, l’ anidride carbonica da eliminare.
Dunque è il cuore che pompa, in prima battuta, il sangue,aiutato poi dai movimenti dei
muscoli in genere.
Avremo le arterie caratterizzate da tessuti molto elastici, con diverse fibre
muscolari per conferire la giusta resistenza all’onda sfigmica, mentre le vene saranno
meno elastiche e caratterizzate all’interno dall’endotelio che forma delle valvole dette
a farfalla, che non permettono il reflusso del sangue nella direzione sbagliata. Arterie
e vene dividendosi rispettivamente in arteriole, venule fino ai capillari chiudono il
circuito alla periferia dove avviene l’interscambio di ossigeno ai tessuti con l’anidride
carbonica.
Il sistema linfatico, invece, inizia dalla periferia dove vengono raccolti i rifiuti
metabolici delle cellule e altre sostanze e liquidi interstiziali che devono essere
drenati, attraverso i vasi linfatici, verso gli organi emuntori.
I vasi linfatici sono molto sottili, privi di tessuto muscolare e caratterizzati da
moltissime valvole a farfalla che non permettono ai liquidi di retrocedere nella
direzione sbagliata.
Non c’è una pompa, come nel caso della circolazione sanguigna, che spinge la linfa lungo
i suoi canali, ma saranno i movimenti dei muscoli adiacenti durante tutta la giornata a
spremere, per così dire, i liquidi lungo i loro canali.
Il sistema linfatico è anche importantissimo per la difesa del corpo da agenti infettivi.
Non a caso durante infiammazioni, o stati febbrili è facile notare un ingrossamento
dei principali gangli linfatici.
Dalla periferia tutti i vasi confluiscono, come in piccoli imbuti, nei gangli linfatici
prima, nelle stazioni linfatiche dopo, per arrivare, in fine, nella circolazione venosa. I
reni saranno i principali organi adibiti alla depurazione dagli scarti metabolici e
recupero di sostanze ancora utili al corpo.
Seguiranno delle tavole con la circolazione linfatica nei suoi principali gangli e stazioni
linfatiche.
Queste infatti saranno oggetto del massaggio linfaticocce seguirà. E’ interessante
notare come effettivamente il circuito linfatico sia “aperto” e cominci dalla periferia
come spiegato prima.
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Bisogna immaginare il corpo umano come un campo perfettamente irrigato da canali


che lo attraversano in tutta la sua lunghezza, per terminare, prima in piccoli imbuti
per confluire in canali più grandi, poi in imbuti ancora più grandi per defluire nei
canali principali dove l’acqua andrà ad uscire per fare in modo che il flusso sia
sempre costante.
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Tratto da: Quaderni di Shiatsu – Anatomia occidentale. Di Roberto Boschini


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LA PELLE

Nella cute umana si possono identificare tre strati fondamentali:


Lo strato più superficiale costituisce l’epidermide;
immediatamente a contatto si trova il derma;
il terzo strato, che è il più profondo, è il sottocutaneo.

EPIDERMIDE
L’epidermide è una struttura epiteliale di rivestimento, che viene suddivisa in cinque
strati:
STRATO BASALE O GERMINATIVO. E’ situato profondamente a contatto con il
derma, dal quale è separato dalla membrana basale. In esso le cellule basali
contengono una sostanza, la melanina, la quale conferisce il colore più o meno scuro alla
pelle; essa aumenta dopo l’esposizione al sole ed è disposta a mò di cappuccio sul
nucleo, costituendone una vera e propria protezione nei confronti delle radiazioni
solari. La melatonina viene elaborata dai cosiddetti melanociti. Le proprietà
importantissime di questo strato risiedono essenzialmente nella sua capacità
241

riproduttiva. Le cellule che si riproducono assumono un movimento verso l’esterno e si


trasferiscono nello strato successivo.
STRATO SPINOSO.
STRATO GRANULOSO. Questa zona rappresenta probabilmente un precursore della
cheratina.
STRATO CORNEO. E’ costituito da cellule che hanno perduto il nucleo ed hanno subito
una profonda trasformazione strutturale, perdendo tutti i caratteri della cellula
vivente, capace di riprodursi, per assumere quelli di semplice involucro appiattito,
contenente un sistema proteico molto complesso: la cheratina.
E’ stato calcolato che una cellula basale, per raggiungere lo strato corneo, impieghi da
25 a 28 giorni. Lo strato corneo viene continuamente eliminato dal sopraggiungimento
di nuove cellule degli strati più profondi: sul cuoio capelluto costituisce la comune
forfora.
STRATO LUCIDO. Esso è formato da cellule appiattite e rappresenta la vera zona di
confine fra cellule viventi e cellule morte ed è responsabile della impermeabilità della
cute.

DERMA

Il derma è composto di fibre, cellule, vasi e nervi. La struttura che entra


maggiormente nella composizione del derma è costituita dalle cosiddette fibre
collagene: la loro funzione sarebbe quella di assicurare la normale elasticità alla cute.

TESSUTO SOTTOCUTANEO.

Lo strato più profondo della pelle è denominato tessuto sottocutaneo: esso è


costituito da uno strato di tessuto adiposo, noto anche con il nome di pannicolo
adiposo, ed ha funzione di isolare i tessuti sottocutanei dal caldo e dal freddo. Questo
tessuto rappresenta una riserva di grasso essenziale nell’economia biologica
dell’organismo.
VASI. L’irrorazione sanguigna della pelle è assicurata da una fitta trama di arteriole
che provengono dal tessuto sottocutaneo e che, nel portarsi verso la superficie,
assumono un calibro sempre più piccolo fino a presentare le caratteristiche
anatomiche e funzionali dei capillari.
NERVI. Nella cute esistono i cosiddetti recettori tattili, corpuscoli nervosi che
prendono il nome dai grandi anatomici italiani e tedeschi Pacini, Ruffini, Meissner e
Merkel che li hanno descritti molti anni fa. I recettori di Merkel, ad esempio,
originerebbero sensazioni di contatto da oggetti morbidi; I recettori di Meissner
sensazione di prurito, solletico o vibrazione. I corpuscoli di Pacini farebbero insorgere
sensazioni vibratorie profonde, per stimoli molto intensi, mentre, per i corpuscoli di
Ruffini non è stato possibile connettere alcuna sensazione soggettiva.
242

La ricchezza della rete nervosa cutanea è tale che la pelle è stata paragonata ad un
sistema nervoso posto all’estrema periferia.
L’apparato Pilo-sebaceo è detto anche follicolo pilo-sebaceo ed è formato da un pelo
con il suo muscolo erettore e da una ghiandola sebacea

FUNZIONI DELLA PELLE

PROTEZIONE MECCANICA. La cute supporta insulti meccanici di varia natura per la


particolare resistenza delle cellule cheratinizzate.
FUNZIONE ESECRETIVA. Questa funzione è legata alla secrezione sebacea e a
quella sudoripara.
Il sebo emesso in superficie dà lucentezza e morbidezza alla cute e ai peli;
contribuisce con il sudore alla formazione del mantello acido lipidico della pelle.
FUNZIONE DI ELIMINAZIONE. Come funzione di eliminazione si intende
l’eliminazione da parte della pelle di scorie dell’organismo. Tale funzione è
essenzialmente disintossicante. Il sudore è composto per il 95/97% da acqua, per il
resto da sali minerali, da acidi grassi, da glucidi, da enzimi e da sostanze di rifiuto del
metabolismo cellulare: urea, acido lattico, acido urico, sostanze azotate, ecc.
ATTIVITA’ TERMOREGOLATRICE. Nel cervello, e precisamente nel bulbo, esistono
centri nervosi termoregolatori che presiedono alla regolazione della temperatura
corporea. Anche la pelle partecipa alla funzione termoregolatrice attraverso la
vasocostrizione e la vasodilatazione: si ha vasocostrizione quando l’ambiente esterno è
freddo, in modo che la diminuita circolazione periferica favorisca una maggiore
irrorazione sanguigna degli organi interni; si ha vasodilatazione, e quindi aumentata
circolazione periferica, quando l’ambiente esterno è caldo. La vasocostrizione
diminuisce la dispersione di calore per evaporazione alla superficie cutanea; la
vasodilatazione, invece, l’aumenta, favorendo l’evaporazione.
RINNOVAMENTO. Avviene nella pelle a livello dello strato basale.
PIGMENTAZIONE. Nello strato profondo dell’epidermide vi sono i melanociti, cellule
che elaborano un pigmento bruno chiamato melanina. Essa conferisce, diffondendosi, il
colore alla pelle.
AZIONE GERMICIDA. Microrganismi in genere arrivano continuamente a contatto
con la pelle; tuttavia, poiché questa è ricoperta da un sottile mantello acido (vale a
dire a pH che va da 5,5 a 6,5 circa), essi incontrano una valida barriera.
243

L’INVECCHIAMENTO
Si può dire che non esiste organo che, come la pelle, rechi su di sé con maggiore
evidenza il trascorrere del tempo. E’ noto, d’altra parte, che l’invecchiamento della
pelle non ha luogo con le stesse modalità su tutto l’ambito cutaneo: infatti, nelle zone
di cute esposte all’attività dei raggi solari o delle intemperie, del calore o del freddo,
nonché all’azione di qualsiasi sorgente di radiazioni nocive, le caratteristiche obiettive
della cute sono notevolmente diverse, rispetto a quelle che si notano nelle zone non
esposte. Nel vecchio, la cute non esposta può assumere un colore bianco giallognolo, un
aspetto translucido; sulla sua superficie i peli possono diminuire o mancare del tutto;
essa inoltre può presentarsi secca e desquamante, assottigliata e facilmente
sollevabile in pliche. Ma le modificazioni macroscopiche più evidenti, a tutti note, si
osservano nella cute cosiddetta esposta.
. Il colorito scuro, le rughe, le aree ipercheratosiche, la tendenza agli stravasi
sanguigni e l’estrema sottigliezza caratterizzano il dorso delle mani e le avambraccia
di molti soggetti anziani. La profondità delle rughe del viso e particolarmente della
nuca, dove si forma un quadro caratteristico, costituisce uno degli aspetti più
appariscenti della senilità.
L’epidermide, che sembrerebbe dover mostrare per prima i segni del trascorrere del
tempo, presenta invece i segni meno importanti. Essa infatti si può presentare
modicamente assottigliata e , nello strato basale, si può spesso notare un aumento di
pigmento.
Ma le alterazioni di maggior significato hanno sede nel derma. A parte una
frammentazione delle fibre collagene, le quali, rappresentano la porzione
quantitativamente più importante del derma, nella cute senile esposta, le fibre
mostrano anche una profonda modificazione delle proprietà tintoriali.
Anche il calibro dei vasi sanguigni appare decisamente inferiore a quello che si osserva
nelle stesse regioni in soggetti giovani. La possibilità di allontanare o almeno ritardare
la comparsa dei fenomeni di invecchiamento della pelle rimane un mito dell’era
moderna, tutta tesa a valutare la freschezza delle gote anche a scapito della
prontezza della mente.
Solo una vita regolare, senza soverchie esposizioni ai raggi solari o altre sorgenti di
radiazioni, un’alimentazione varia e bilanciata, con il giusto apporto vitaminico e
calorico, consente di mantenere più a lungo le caratteristiche della cute giovanile.

Si può dire che la pelle è “normale” sino ai cinque anni di vita dopo i quali incomincia un
lento, ma inesorabile, invecchiamento, poiché alcune cellule epiteliali rallentano la loro
duplicazione. Avvengono quindi delle trasformazioni della cute durante l’età
adolescenziale, fino circa ai 16/17 anni.
E’ proprio in questo periodo che si posso incominciare a vedere, anche in concomitanza
con cambiamenti ormonali, le prime “patologie” della pelle.
244

PRINCIPI DI PATOLOGIA CUTANEA.

ACNE

All’inizio della pubertà, si sviluppa una delle più comuni malattie della pelle: l’acne
volgare. Le sue manifestazioni colpiscono in particolare il viso (guance, fronte, mento)
e le spalle, non scendono al di sotto della cintura.
L’acne volgare si manifesta in primo luogo dall’aumento e dalla alterazione della
secrezione sebacea. Questo aumento della secrezione può dar luogo ad esagerata e
fluente produzione di sebo (seborrea oleosa) che rende l’epidermide grassa e lucente,
mentre un ristagno di questo materiale porta ad una dilatazione eccessiva della
ghiandola sebacea che può versare il suo contenuto nei tessuti adiacenti. L’ostruzione
dell’orificio pilo-sebaceo da parte del sebo spiega la formazione di uno degli elementi
caratteristici dell’acne: il comedone.
Si tratta di un vero e proprio tappo di sebo avvolto da cellule cornee e da numerosi
batteri e funghi microscopici.
Reazioni infiammatorie si vengono quindi a creare in questi follicoli ostruiti ed il
comedone si trasformerà in papula (arrossamento e gonfiore) e poi in pustola (piccola
raccolta purulente), con la presenza del batterio Coryne bacterium acnes che può
portare a veri e propri microascessi nel derma o al di sotto di esso.
Per questo motivo bisogna fare molta attenzione nel trattamento locale di questa
“patologia” sia da parte del singolo che da parte del terapista.
“Spremere” la papule o pustole serve a favorire sia la diffusione dell’infezione sia la
formazione di cicatrici poco estetiche.
245

Bisogna quindi evitare alcune abitudini sbagliate ed instaurarne altre appropiate al


tipo di problema.

Cosa non fare Cosa fare


Cercare di coprire il volto con i capelli ove è Bisogna far respirare la pelle il più possibile.
possibile.
Usare pomate o prodotti a base di zolfo per Usare una crema al propoli
seccare. (la crema della Argital* ha dato buoni risultati).
Usare saponi aggressivi o a base di zolfo. Usare saponi neutri: il sapone di Marsiglia va bene.
Mettere fondotinta che seccano. Usare un buon fondo tinta o crema colorata che
idrati.
Usare prodotti aggressivi. Usare tonico che ripristini il pH 5,5 naturale
(Tonico Rugiada Argital* ha dato buoni risultati.
Spremere comedoni o pustole. Se occorre spremerli correttamente (nota) o
rivolgersi a dei professionisti.
Usare prodotti abrasivi, poiché diffondono Saltuariamente fare una maschera all’argilla verde
l’infezione. (Argital* ha dei prodotti già pronti).
Mangiare alimenti grassi, fritti, piccanti o troppo Alimentarsi correttamente con prodotti semplici,
dolci. naturali e dissociando carboidrati dalle proteine.

Dalla tabella emerge che spesso si adottano dei comportamenti errati per affrontare
questo tipo di inconveniente.
Lo shatsuca dovrà, oltre a proporre i consigli sopra esposti per affrontare il problema
localmente, fare una valutazione molto approfondita sulla storia personale del
ricevente per individuare gli squilibri interni e cause esterne che determinano questo
tipo di segnale che il corpo propone come campanello d’allarme.
I trattamenti saranno dunque indirizzati al riequilibrio di organi (fegato, stomaco in
particolar modo) ed energie per trovare una corretta sinergia fra terapia locale e
psicofisica.

Nota :La corretta sequenza per spremere un comedone o pustola, anche se è sconsigliato farla, è la
seguente:
Lavarsi bene il viso
• Spremere una prima volta facendo fuoriuscire il pus e disinfettare
• Spremere ancora sino a far fuoriuscire un siero trasparente e disinfettare
• Continuare a spremere sino a far affiorare un po’ di sangue, poi ancora siero ed infine ancora un
po’ di sangue
Facendo molta attenzione e seguendo questa procedura si può evitare di far “retrocedere il bacterium
acnes in profondità, generando poi la cicatrice e diffondendo l’infezione. Questa operazione è comunque
meglio farla fare ad un professionista.

E’ bene, una volta risolto il problema , continuare una terapia di mantenimento usando
una crema non secca, ma nemmeno untuosa, che idrati e protegga la pelle (Crema alla
violetta dell’Argital)

• I prodotti della Argital vengono consigliati poiché il loro utilizzo ha dimostrato dei netti
miglioramenti in molti casi.
246

COUPEROSE

Inzia insidiosamente con la comparsa di un arrossamento in piccole chiazze che


rapidamente confluiscono e che interessano di solito le guance, il naso, i pomelli, la
fronte.
A un esame più attento, questo arrossamento risulta formato da fini dilatazioni
capillari.
Le cause sono come al solito svariate. Un tempo si ammetteva che avesse molta
importanza, specialmente negli individui di sesso maschile, l’abuso di alcolici e la
conseguente gastrite atrofica e patologie epatiche. In realtà si denotano queste
patologie anche in soggetti che non presentano alcun segno di couperose. Nella
patogenesi della couperose possono giocare un ruolo importante molti fattori:
alimentari, ambientali, costituzionali, nessuno dei quali è in grado , da solo, di
determinare la malattia. Anche continue vasodilatazioni vasocostrizioni attive o
passive possono determinare l’insorgenza di questa manifestazione.

Questa pelle sarà da trattare con molta delicatezza, poiché molto delicata, con
pressioni shiatsu molto leggere.
Evitare sbalzi di temperatura notevoli che possono “sfiancare” i capillari già deboli.
Usare creme molto delicate (Crema alla violetta dell’Argital)
247

ECZEMA

Sedi di localizzazione dell’eczema

Si distinguono un eczema acuto e un eczema cronico. Il primo, quello classico, è molto


simile ad un eritema, ma presenta vescicolazione, essudazione (cute arrossata,
punteggiata da microvescicole che si rompono e danno esito ad un essudato); il
secondo è caratterizzato da uno ispessimento della cute .
La pelle sottoposta a lungo dell’azione dell’agente lesivo e al trattamento finisce per
ispessirsi.
Il 70% degli eczemi è rappresentato da dermatiti da contatto con sostanze esterne,
quindi determinate da fattori esterni (es contatto cronica con calce o cemento dei
muratori). Si hanno poi dei casi di eczemi causati da fattori interni: neurovegetativi,
digestivi, stress, diminuizione delle difese immunitarie. E’ proprio in questo caso che lo
shiatsuca previa analisi e una diagnosi approfondita potrà far ritrovare il giusto
equilibrio alle energie interne del ricevente.
248

ERITEMA

L’eritema è un arrossamento circoscritto o diffuso che può essere causato da


iperemia (sangue chiamato in superficie violentemente) con conseguente accelerazione
del flusso sanguigno.
Una lunga ed improvvisa esposizione ai raggi solari, senza una dovuta protezione, può
causare, ad esempio, questa iperemia che degenera sicuramente in un eritema.
La terapia per queste irritazioni può essere, in casi gravi, basata sull’uso di prodotti
ad azione antistaminica, capaci cioè di impedire il meccanismo biochimico responsabile
dell’eruzione, oppure, prevede l’uso di antireattivi più potenti come il cortisone.
Chiaramente per piccoli problemi, ad esempio la scorretta esposizione al sole, l’uso di
creme e prodotti delicati può aiutare ad eliminare velocemente il fastidioso
inconveniente.
Si può utilizzare una crema al Propoli , o effettuare un bagno dopo avere aggiunto
all’acqua una certa dose di amido.
E’ importante sottolineare che le creme solari non devono essere a base oleosa.
249

HERPES

E’ una malattia virale, dello stesso ceppo della varicella, che può suddividersi in herpes
simplex ed Herpes Zoster (foto a destra che attacca il sistema nervoso del corpo).
Il primo caso è una comune manifestazione cutanea, dovuta al virus erpetico, che si
presenta con notevole frequenza in coincidenza con affezioni febbrili, stanchezza,
stress o abbassamento delle difese immunitarie, quasi che il virus, approfittando delle
condizioni delicate dell’ospite, prenda il sopravvento e si renda manifesto, restando
invece nascosto e silente durante i periodi di benessere. Praticamente tutti i
componenti della popolazione sono venuti a contatto con il virus erpetico. L’herpes
simplex è infatti comunissimo e tutti ne conoscono l’inizio, caratterizzato
dall’insorgenza di una o più chiazze eritematose, generalmente a sede sulla
semimucosa delle labbra o sui genitali, sulle quali rapidamente si formano gruppi di
vescicole disposte a grappolo. Il siero che si viene a formare all’interno di queste
vescicole è altamente infettivo. E’ da notare che il virus dell’ herpes attacca il sistema
nervoso del corpo ospitante, questo spiega la localizzazione più frequente, dove
ricettori nervosi sono molto presenti.
La terapia prevede l’obbiettivo di far seccare al più presto queste vescicole con
l’ausilio di applicazioni di “dentifricio” e impacchi di alcool durante la giornata. Questa
operazione permette di accelerare il decorso della malattia. L’utilizzo scorretto di
creme cosmetiche allo scopo di “mascherare” la lesione, possono generare fenomeni
infettivi dovuti a germi piogeni, ospiti abituali della pelle, che per l’occasione si
virulentano.
In altri casi è frequente vedere alcune complicazioni dovute all’uso di pomate
contenenti derivati del cortisone, che possono trasformare semplice lesioni, che
guarirebbero senza lasciare traccia, in ulcerazioni profonde e multiple, specialmente
nel bambino . Usare quindi rimedi naturali ed un corretto stile di vita.
250

MICOSI

Sono malattie della cute e dei suoi annessi (capelli, unghie, peli), causate da particolari
microrganismi appartenenti al grande gruppo dei funghi o miceti, che si trasmettono
con grande facilità. In base al tessuto o all’organo che viene colpito si distinguono vari
tipi di micosi. E’ comunque difficile seguire un criterio unico nella classificazione
medica delle micosi, in quanto vi è la tendenza a classificarle in base al tipo di
parassiti che le determinano. Le più comuni colpiscono l’apparato tegumentario, mentre
altre, di forma molto più grave, possono attaccare organi, quali il polmone, dando luogo
ad esempio a pneumomicosi.
Normalmente i funghi o miceti proliferano in ambienti caldo – umido e attaccano varie
parti del corpo più soggette a contatto con il mondo esterno: mani, piedi, braccia e
schiena.
Si presentano come zone chiare non pruriginose (da non confondere con una mancanza
di melatonina), nei casi meno seri, oppure con evidenti desquamazioni e ulcerazioni.
E’ molto difficile curarle, proprio per l’elevata quantità di miceti presenti in natura.
E’ bene quindi operare una profonda prevenzione in tutti quei casi a rischio che
potrebbero facilitare l’instaurarsi del fungo.
Piscine, bagni pubblici, salviette, palestre e luoghi pubblici in genere possono
considerarsi luoghi a rischio.
Una corretta igiene e uso di particolari ma semplici attenzioni (vedi ciabattine in legno
sui bordi della piscina) possono evitare il contatto.
L’uso di spray che proteggono le varie parti (Bioshield spray) può essere anche un
valido aiuto.
E’ anche vero che un particolare momento di debolezza nel sistema immunitario,
abitudini scorrete di vita ed alimentari possono aiutare l’insediarsi dei microscopici
organismi.
ONICOMICOSI E’ una forma micotica che colpisce le unghie. Valgono le
raccomandazioni fatte in precedenza per evitare l’insorgenza del problema, ma nel
caso il fungo abbia offeso la parte è consigliabile far uso del TROSYD LIQUIDO
UNGUEALE 28% da applicare a gocce in profondità dell’unghia (lascia cadere una
goccia in modo che penetri nel tessuto spugnoso che si è venuto a formare). Ripetere
questa operazione per sei mesi fino alla completa guarigione. Tagliare molto l’unghia
per permettere al medicamento di entrare bene in profondità.

TIGNA. E’ facile essere aggrediti da questo miceto se si è a contatto con gatti.


Si presenta in chiazze rotonde con la parte centrale apparentemente normale. Viene
aggredito molto frequentemente il cuoio capelluto creando delle vere e proprie lesioni.
251

Esempio di Onicomicosi

Esempio di tigna.

Plantare o piede d’atleta.


252

VERRUCHE

E’ una delle più comuni infezioni virali. Si mostra con aspetto diverso secondo la
localizzazione: possono essere filiformi, piatte, rilevate o addirittura a cavolfiore. La
loro contagiosità è elevata in ambienti caldo – umido. E’ molto elevata anche la
autoinoculabilità: una singola lesione iniziale è spesso seguita dallo sviluppo di altre
verruche satelliti. Si manifestano sulle parti scoperte, mani, faccia, e molto spesso
sulla pianta del piede ove vengono comunemente scambiate per callosità, finchè la
comparsa di altre lesioni o la resistenza ai comuni trattamenti del callista non convince
il paziente a recarsi dal medico.
E’ molto importante eliminare le verruche poiché il virus si dilaga all’interno di esse
sino ad arrivare in profondità causando patologie più serie.
E’ bene quindi rivolgersi ad uno specialista per la loro eliminazione.
Un rimedio molto efficace prevede l’utilizzo dell’aglio. Infatti prendendo una piccola
fettina di aglio, schiacciandola leggermente per permettere all’aglina di fuoriuscire,
ed applicandola con un cerotto sulla parte lesa per diverse notti, si riesce a risolvere
gran parte dei casi.
Anche in questi casi è bene una adeguata igiene e rispetto della prevenzione in luoghi a
rischio, dove il contatto può far instaurare il virus nella pelle.
L’utilizzo di spray per proteggere le parti a rischio è un ottimo espediente.
253

PSORIASI

La psoriasi è una malattia della pelle la cui lesione elementare è costituita da eritema
e desquamazione. E’ una malattia di carattere neurovegetativo.
Le zone maggiormente colpite sono i gomiti, le gambe, le braccia, la zona sacrale.
Viene curata nelle forme più gravi con pomate cortisoniche, ma gli effetti di queste
cure non sono comunque duraturi e non è facile predire quanto a lungo la guarigione
potrà essere mantenuta. E’ necessario inoltre guardarsi da facili entusiasmi, perché la
psoriasi può presentare periodi di remissione spontanea anche piuttosto lunghi.
Nella terapia naturale è previsto l’uso dell’urina, che con impacchi sulle zone colpite,
aiuta ad affrontare il problema. Compito dello shiatzuca, come già abbiamo visto negli
altri casi, sarà dare un supporto psicologico e riportare un equilibrio ove questo non ci
fosse, vista la natura neurovegetativa della psoriasi.
254

NEI

Il neo è una malformazione del tessuto cutaneo che non determina una patologia.
Infatti ci possono essere svariate formazioni sull’intero corpo che non daranno
comunque luogo a tumori della pelle.
Bisogna però fare molta attenzione a tutti quei nei la cui forma e spessore appare
anomalo. Controllare infatti che il neo sia di forma regolare, naturalmente rotondo, e
che il suo colore sia uniforme in tutta la sua superficie. Se questo non dovesse
accadere, cioè si notano degli ispessimenti o pigmentazioni anomale, è meglio
consigliare il proprio ricevente, con i dovuti modi e precauzioni, di effettuare una
visita specialistica per analizzare la parte in oggetto.
Anche quei nei che sanguinano spontaneamente o per una leggera abrasione meccanica
è meglio controllarli ed analizzarli. Non sottovalutare mai il più piccolo segnale
d’allarme. Nella figura si nota un chiaro esempio di neo la cui forma è colore richiede
un analisi istologica dei tessuti.

Tratto da : Quaderni di Shiatsu – La pelle. Di Roberto Boschini


255

CONCETTO DI MALATTIA

Molto semplicemente o quasi banalmente si può affermare che per malattia si può
intendere:

Squilibrio
Anormale funzionalità
ASSENZA DI SALUTE

E’ importante anche identificare un punto di riferimento che chiameremo soggetto


sano .
Questo soggetto sano è dunque possibile che vada incontro a stati patologici i quali
possono “guarire”, riportando il soggetto allo stato di salute iniziale ( ), oppure
degenerare, non guarire mai e portare il soggetto alla morte (exitus).
In realtà vista così sembra essere molto limitata la classificazione di eventuali
“malattie”.
Infatti possiamo dire che esistono due grandi categorie di patologie, per le quali ogni
tipo di malattia può essere attribuita ad una delle due classificazioni:

PATOLOGIA INFETTIVA PATOLOGIA CRONICA DEGENERATIVA

Prendiamo ad esempio come punto zero un soggetto sano che, nel corso della vita,
andrà in contro a stati patologici più o meno seri e di varia natura:
GUARIGIONE
Ritorno a S.S.

Fattori di malessere Exitus (morte)

S.S. Tempo che trascorre cambia qualità di vita

Il semplice grafico ci fa capire che durante il trascorre del tempo, nella vita di un
uomo, si è soggetti a dei Fattori di malessere che possono danneggiare lo stato di
salute della persona. Dunque la qualità della vita può cambiare nel tempo in funzione
del tipo di malattia o patologia cui si va incontro: può essere infettiva, che permette
una guarigione completa della persona, o cronica degenerativa che inesorabilmente,
cambiando in modo definitivo la struttura o la funzionalità di uno o più organi,
accompagneranno alla morte il soggetto in questione.
256

PATOLOGIA INFETTIVA

GUARIGIONE
Ritorno a S.S.

1) Agente Infettivo 2) Incubazione 3) Malattia manifesta Exitus (morte)

Nella patologia infettiva possiamo riconoscere delle fasi ben precise del suo decorso.
Infatti ad un certo momento della vita ci sarà L’Agente infettivo che aggredirà il
nostro corpo (fase 1). L’agente infettivo potrà essere un fungo, un virus, un germe, o
un batterio che determina una patologia.
In questa fase il sistema immunitario si mette già all’opera per riconoscere e
debellare il microrganismo estraneo. Se questo accade nulla accade alla persona, che
resterà in ottima salute.
Ma se questo non succede, per svariati motivi che possono anche essere determinati
da un momentaneo abbassamento del sistema immunitario per motivi psichici, allora si
entra nella seconda fase (fase 2): L’incubazione.
E’ in questa fase che il sistema immunitario lotta tenacemente e rincorre il
proliferarsi dell’agente patogeno. Si dirà che l’incubazione è il tempo che intercorre
tra l’ingresso del fattore patogeno e l’effetto che egli può causare sul corpo umano
superando appunto le difese immunitarie.
Questo tempo dipende dalla virulenza dell’agente infettivo, dalla sua riproduzione, e
dalla produzione di tossine.
In questa fase il soggetto si presenta ancora in buona salute ed è ignaro di ciò che, nel
suo organismo, accade.
Si entra poi nella terza fase (fase 3). E’ in questa fase che si ha la Malattia manifesta,
questo significa che il soggetto presenta i sintomi classici che quell’agente infettivo
causa sull’organismo.
Infatti ad ogni Agente infettivo corrisponde un sintomo durante la malattia
manifesta. Questo permette di stabilire se il problema è virale, batterico o micotico.
Le medicine servono agiscono bene sugli effetti collaterali che un agente infettivo
virale può causare. Esempio è l’influenza . Non sono certo gli antibiotici a far passare
questa banale malattia, ma servono a debellare, in soggetti molto debilitati, eventuali
dannosi effetti collaterali.
Dopo la terza fase il corpo ha quasi sempre la capacità di debellare l’agente patogeno,
poiché, come sappiamo dall’ omeostasi, il corpo reagisce sempre per ritrovare il giusto
equilibrio. La guarigione sarà completa e non avrà danneggiato organi o tessuti. Il
soggetto tornerà come prima.
Se non ci fosse la guarigione questo significa che il sistema immunitario non ha fatto
in tempo ad organizzarsi per debellare l’agente infettivo e si può arrivare addirittura
all’exitus (morte).
257

MALATTIA CRONICA DEGENERATIVA

1) Fattori di rischio 2) Tempo di latenza 2) Malattia manifesta Exitus (morte)

Per quanto riguarda la malattia cronica degenerativa il grafico mostra una situazione
molto differente rispetto alla malattia infettiva.
Infatti ad un certo periodo della vita inizia la prima fase (fase 1), non si potrà
determinare quando o il come, nella quale non ci sarà un agente infettivo specifico, ma
un Fattore di rischio (Il fattore di rischio è l’elemento che interviene modificando la
probabilità statistica che il corpo si ammali). Infatti comportamenti sbagliati,
abitudini alimentari scorrette, fumo, alcool, stress ecc. possono determinare una lenta
modificazione delle funzionalità organiche. Si entra quindi nella seconda fase (fase 2),
chiamata Tempo di latenza. Questo tempo, a differenza del tempo di incubazione per
le malattie infettive che era da pochi giorni a qualche settimana, sarà di anni!
Sono anni in cui il soggetto in realtà non dimostra alcun segno di malattia ma, ad un
certo punto, dopo anni di “esposizione” ai fattori di rischio, si arriva alla terza fase
(fase 3), in cui si manifesta la malattia: Malattia Manifesta.
Nella malattia manifesta ormai è avvenuta una modificazione di organi e tessuti per la
quale non ci potrà essere guarigione.
La medicina potrà aiutare a eliminare i danni che con il tempo si sono venuti a creare,
ridando un apparente stato di salute alla persona.
In realtà la funzionalità del corpo non è più la stessa. La malattia si è cronicizzata.
Vediamo ad esempio il tumore ai polmoni causati (fattore di rischio) dal fumo.
La chirurgia può asportare il lobo del polmone interessato dalle cellule tumorali, ma
non ridare la piena funzionalità di questo organo. Questo determinerà un cambiamento
qualitativo nella vita del soggetto che arriverà, anche dopo anni, all’ exitus con la
modificazione avvenuta.
Non ci sarà quindi quella che viene chiamata in gergo Resitutio ad integrum.

MALATTIA INFETTIVA MALATTIA CRONICA DEGENERATIVA


1) AGENTE INFETTIVO 1) FATTORE DI RISCHIO
2) INCUBAZIONE 2) TEMPO DI LATENZA
3) MALATTIA MANIFESTA 3) MALATTIA MANIFESTA
4) GURIGIONE 4) MORTE
5) O MORTE

La malattia infettiva può trasformarsi in cronica degenerativa.


258

SISTEMA IMMUNITARIO

E’ doveroso fare un breve accenno al sistema immunitario, che lo possiamo immaginare


come un’enorme tavola bianca dove viene scritto come difendersi dai fattori patogeni.
Verranno catalogati, nel corso della vita, virus, batteri, miceti ecc. e come difendersi
da essi. Quando uno di questi riesce a penetrare in profondità superando le prime
barriere protettive, il sistema immunitario cercherà subito di capire di cosa si tratta,
trovare sulla tavola come difendersi e attaccare l’agente infettivo.
La completa guarigione prevede l’eliminazione fisica dell’agente infettante ed avviene
durante la malattia (es. vomito, diarrea, febbre …..)

Può accadere che la malattia non si manifesti. Ma in realtà, anche se la persona non si
accorge di nulla, se non magari di un leggero stato anomalo e di stanchezza
provvisoria, i vari passaggi e le tre fasi descritte in precedenza per le malattie
infettive si verificano.
Non saranno così violente da far stare male il soggetto.

Un altro caso può accadere quando c’è un equilibrio fra il sistema immunitario ed il
fattore infettivo.
Questo significa che il soggetto non svilupperà la malattia, ma nello stesso tempo non
riuscirà ad espellere l’agente infettivo.
Ci sarà quindi la condizione tale per dichiarare un soggetto portatore sano.
Questo naturalmente vale per le malattie di tipo infettivo.

I fattori di rischio genetici, per i quali esiste una probabilità statistica maggiore che
un soggetto erediti problematiche dei genitori, non potrà far considerare il soggetto
un portatore sano, ma geneticamente predisposto a contrarre alcuni tipi di patologie.
Questo vale per le malattia croniche degenerative.
259

L’ANALISI DEL SANGUE

BREVI CENNI SULLA COMPOSIZIONE DEL SANGUE

PLASMA E’ una soluzione acquosa di proteine, sali minerali, e altre sostanze (zuccheri,
grassi, urea, aminoacidi, ormoni, etc.)
ELEMENTI CELLULARI ne fanno parte cellule vere e proprie e parti di cellule, che
rappresentano il 45% in volume del sangue in circolazione. Le cellule si dividono in vari
gruppi, diversi per caratteristiche, funzioni ed origine:
• LEUCOCITI O GLOBULI BIANCHI detti anche granulociti, derivano da
mieloblasti del midollo osseo. Hanno capacità di muoversi autonomamente
(movimento ameboide) e di fagocitare particelle e cellule che digeriscono:
partecipano così attivamente alla difesa dell’organismo.
• MONICITI E MACROFAGI o istiociti hanno capacità di muoversi da un tessuto
all’altro passando negli spazi intercellulari, e possono anch’essi fagocitare e
digerire particelle e cellule, sia estranee sia difettose: svolgono un ruolo
fondamentale di difesa e “pulizia” del corpo.
• LINFOCITI si formano dai linfoblasti presenti nel tessuto linfoide e della
milza, sono depositari della memoria immunologica e presiedono alla produzione
massiccia di anticorpi con i quali l’organismo riesce ad eliminare sostanze
estranee (antigeni) ed organismi aggressivi.
• ERITROCITI O GLOBULI ROSSI o emazia,cellule prodotte da altre cellule
ematopoietiche del midollo osseo che dopo essersi riempite di emoglobina,
espellono il nucleo (reticolociti); sono deputati al trasporto di ossigeno (grazie
al ferro e all’emoglobina) e anidride carbonica. La vita media dei globuli rossi è
di circa 20gg. dopo dei quali la membrana citoplasmatica, perdendo la sua
resistenza, disperde nel letto vascolare il suo contenuto. Sia la membrana
citoplasmatica, che l’emoglobina ed il ferro contenuti all’interno del globulo
rosso vengono riutilizzati dalla milza e dal fegato come importanti
elementi,mentre gli scarti vengono espulsi nelle urine e nelle feci come loro
catalizzatori.
• PIASTRINE sono frammenti citoplasmatica irregolari che si distaccano da
cellule del midollo osseo e sono coinvolti nel processo di coagulazione del sangue.

Sono contenute poi svariate strutture proteiche che determinano la capacità del
sangue di trasportare elementi. Infatti il sangue è il miglior mezzo di
“trasporto”all’interno del corpo umano e tramite la sa analisi si possono verificare e
studiare le funzionalità dei diversi organi ed apparati.
L’analisi del sangue dunque ci permette di vedere le condizioni del sangue stesso e
degli organi.
Nelle pagine successive seguono due esempi di analisi del sangue per le quali verranno
analizzate le varie voci.
260
261
262
263
264
265

L’emocromo completo può dare informazioni sullo stato del sangue in generale.

EMOCROMO COMPLETO
VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
Numero tot. Di globuli Indebolimento del Infezione in corso.
bianchi.Esclude la corpo. Dopo intossicazione.
Leucociti
presenza di infezioni e Minore capacità di VEDI FORMULA
se il Sit. Imm.funziona difendersi dalle LEUCOCITARIA
malattie.
Numero globuli rossi. Segnale di anemia. Segnale di policetimia.
(La quantità minima e di Può essere determinato
un milione per mm cubo.) da: disidratazione,
Eritrociti
farmaci con
testosterone, enfisema
polmonare, malattie
cardiache.
Quanto volume è Come sopra. Come sopra.
occupato dai globuli Si ha una conferma. Si ha una conferma
Ematocrito
rossi.
Quantità di emoglobina E’ associato ad una E’ in presenza di
Emoglobina (che colora il sangue e diminuzione dei globuli policetimia. Conferma i
trasporta l’ossigeno) nel rossi, anemia o valori precedenti.
sangue disfunzione di Fegato o
Reni.
Volume medio dei globuli Nei due casi indica una Nei due casi indica una
rossi. disfunzione. Deve disfunzione. Deve
essere messo in essere messo in
Volume corpuscolare
relazione con relazione con
Emoglobina ed Emoglobina ed
Eritrociti. Eritrociti.
Contenuto medio di Contenuto di emoglobina Confermano quanto Confermano quanto
emoglobina in ciascun globulo rosso. emerso dal dosaggio di emerso dal dosaggio di
emoglobina. emoglobina.
Concentrazione Concentrazione di Anemia o Disidratazione.
media di emoglobina emoglobina in un globulo iperidratazione Ad esempio dopo stati
rosso. .(accumulo eccessivo di febbrili associati a
liquidi nell’organismo). vomito o diarrea.
Numero delle piastrine Diminuiscono dopo Aumentano dopo
nel sangue. antibiotici, trasfusioni, assunzione prolungata di
diuretici, oppure segnale vitamina B12, acido
di varie malattie: folico, in gravidanza,
anemia dopo intensa attività
Piastrine carenza vitamina B12 sportiva. Oppure
Mononucleosi infettiva causata da patologie
Ipertiroidismo quali:
Tifo Morbo di Crohn
Scarlattina Anemia emolitica
Tumore.
La diminuzione è detta L’aumento è detto
Trombocitopenia Trombocitosi
266

La formula leucocitaria è da abbinare all’esame dei linfociti, nel caso in cui fosse fuori
dai parametri, e permette di avere maggiori informazioni sul sistema immunitario.

FORMULA LEUCOCITARIA
VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
Percentuale di linfociti LINFOPENIA. LINFOCITOSI
nella massa sanguigna. Dopo cure E’ fisiologico nei
chemioterapiche o bambini tra i 4 mesi
cortisoniche.
Linfociti e i 4 anni
Segnale di:
Segnale di:
Morbo di Hodgking.
Lupus eritematoso.
Alterazione dei reni.
Scompenso cardiaco.
Percentuale di esinofili E’ quasisempre in L’aumento si riscontra in
presenti nell’intera relazione ad una cura varie malattie:
massa sanguigna. prolungata con preparatiAsma bronchiale
al cortisone. Orticaria
Esinofili Febbre da fieno
Allergia ai farmaci
Artriterematoide
Malattie dello stomaco.
Malattie dell’intestino.
Percentuale di neutrofili Si può riscontrare in In gravidanza è
nell’intera massa molte malattie ad es.: fisiologico.
sanguigna. Infezioni batteriche Indice di molte malattie
Infezioni virali ad es.:
Neutrofili (Epatite, rosolia, Infezioni da
mononucleosi infettiva) streptococchi.
Alcolismo Assunzione ormoni
Malnutrizione. steroidei o litio etc.
Percentuale di basofili Durante la gravidanza o Deve essere messo in
nell’intera massa dovuta a cure prolungate relazione con gli altri
sanguigna. con preparati a base di risultati e può essere
Basofili
cortisone o indice di:
progesterone. Anemia.
Segnale di disturbi alla Diabete.
tiroide, asma, febbre da Tubercolosi.
fieno. Leucemia.
Percentuale di monociti Non è significativa dal Si riscontra in varie
nell’intera massa punto di vista clinico. malattie. Ad es.:
sanguigna. Leucemia.
Tumori all’ovaio, allo
Moniciti stomaco, alla mammella.
Tubercolosi.
Sifilide.
Candidosi.
Mononucleosi infettiva.
Colite ulcerativa cronica.
267

Elettroliti comprendono l’analisi del contenuto di minerali nel sangue. Questi sono
importantissimi per il sistema osmotico e permettono il trasporto di altri elementi, la
contrazione delle cellule, il passaggio di impulsi nelle cellule nervose.
Alterazioni dell’equilibrio idrosalinico possono portare alla morte.

ELETTROLITI
VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
E’ un sale presente Alimentazione povera di Diabete insipido.
nell’organismo. Il 40 % è sodio o: Insufficienza Renale.
nelle ossa, il restante Iperglicemia. Febbre alta.
Sodio
nei liquidi. Cirrosi epatica. Questo sale fa
Alterazioni dei reni. aumentare la pressione
Peritonite. arteriosa.
Pancreatite.
E’ contenuto nei muscoli E’ molto grave perché Si riscontra in seguito
Potassio volontari. può comportare serie all’assunzione di
alterazioni al battito preparati sostitutivi del
cardiaco. sale da cucina oppure
dopo una trasfusione o
chemioterapia.
Nel sangue è contenuto Sintomo di: Sintomo di:
l’1% di calcio, il resto è Ipoparatiroidismo. Iperparatiroidismo.
distribuito nel tessuto Rachitismo. Ipertiroidismo.
Calcio
osseo. Pancreatite. Tumori ossei.
Cirrosi epatica. Immobilizzazione
Insufficienza renale. prolungata.
Carenza di magnesio. Intossicazione da Vit.D.
Tumore alla prostata. Morbo di Paget.
E’ la sostanza che Durante la gravidanza. Malattie del sangue.
permette la produzione Diarrea cronica. Talassemia.
di emoglobina, da cui Emorragie. Anemia perniciosa.
dipendono la Tubercolosi. Alcolismo.
Ferro respirazione ed il Endocardite batterica. Epatite acuta.
nutrimento di tutte le Ascesso polmonare. Cirrosi.
cellule dell’organismo. Carenza Vit. C e B6. Insufficienza
pancreatica.
E’ la proteina che ha la Può essere in relazione Durante la gravidanza o
Transferrina funzione di trasportare ad una carenza di dopo l’assunzione di
il ferro. proteine, e si riscontra contraccettivi orali
nei neonati e negli (estroprogestinici).
anziani.
268

Negli esami della Chimica clinica si avranno dei riferimenti per vedre la funzionalità
dei vari organi

CHIMICA CLINICA
APPARATO GASTROENTERICO
VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
Grassi introdotti Può essere dovuto a: Disordine nel regime
tramite l’alimentazione Malnutrizione. alimentare.
presenti nel sangue. (non Malassorbimento. Eccessivo consumo
possono essere prodotti Serie alterazioni del
di alcool, zuccheri e
dall’organismo) fegato.
Trigliceridi grassi..
Ipertiroidismo.
Oppure anche:
Diabete.
Alterazione dei reni.
Pancreatite acuta.
Epatite.
Ostruzione biliare.
Quantità di grassi Dieta povera di grassi Può essere dovuto
presente nel sangue. oppure: all’incapacità
(Viene introdotto Alterazioni della dell’organismo di
tramite l’alimentazione e funzionalità del fegato. eliminare le sostanze
Colesterolo totale prodotto dal corpo Anemia. grasse. Oppure:
steso). Serie infezioni. Diabete.
E’ la base su cui si Alterazioni del fegato.
costruiscono gli ormoni. Pancreatite
Colesterolo buono, la sua Indice di rischio per Ottimo segno: Si è
presenza ostacola la l’arteriosclerosi. protetti
formazione di Dieta scorretta e dall’arteriosclerosi e
Colesterolo HDL carente di nutrienti.
arteriosclerosi. quindi dall’infarto!
Serie infezioni.
Alterazioni del fegato.
Poco movimento o sport.
Colesterolo cattivo!, la Segno positivo. Un aumento rispetto ai
Colesterolo LDL sua presenza è indice di valori normali esprime
rischio per un alto rischio di andare
l’arteriosclerosi e in contro a malattie
l’infarto! cardiache!!!
Quantità di zucchero Diete povere di zuccheri E’ sempre il segnale di
presente nel sangue. (Carboidrati!!) diabete mellito: scarso
Dipende dalla quantità Oppure: utilizzo degli zuccheri
introdotta e la capacità Alterazioni del fegato. dall’organismo da parte
Glucosio (Glicemia) dell’organismo di Ipotiroidismo. dell’insulina e del
smaltirlo (Glucagone e Intolleranza al pancreas.
insulina) fruttosio.
269

FUNZIONALITA’ DEI RENI


VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
E’ una sostanza di scarto Conseguenza di Dopo digiuni prolungati,
del metabolismo che assunzione di vari drastiche diete,
viene eliminata dalle medicinali. Oppure: alimentazione ricca di
urine, e in parte Alterazione cronica frattaglie e legumi.
Acido urico dall’intestino. E’ indice funzionalità dei reni. Oppure:
(uricemia) per valutare le presenza Anemia. Gotta.
di arteriosclerosi. Morbo di Hodgkin. Linfomi.
Alterazione funzionalità Tumori.
del fegato. Anemia.
Ustioni.
Psoriasi.
L’urea è prodotta dal Dieta troppo povera di Digiuno prolungato,
fegato, sostanza di proteine e troppo ricca oppure:
scarto del metabolismo, di carboidrati, oppure: Insufficienza renale.
e viene eliminata quasi Ipertiroidismo. Disidratazione.
Urea completamente con le Alterazioni delle Ipertensione.
urine. funzionalità del fegato. Diabete.
Ritardo gestazionale. Arteriosclerosi.
Calcoli renali.
Ipertrofia prostatica.
E’ una delle componenti Si riscontra: Si riscontra:
dell’urina e con l’urina Atrofie muscolari. Alterazione dell’attività
viene eliminata. Il suo Tumore della prostata. dei reni.
Creatinina
dosaggio rappresenta Gravidanza. Poliartrite.
uno dei mezzi più Ipertiroidismo.
attendibili per valutare Scompenso
la funzionalità dei reni. cardiocircolatorio.

Con questi esami si hanno degli elementi indicatori del catabolismo proteico, della
capacità dell’organismo di utilizzare le proteine introdotte con l’alimentazione. Infatti
si hanno dei valori inerenti allo scarto proveniente dal metabolismo di queste proteine.
Se i valori saranno nella norma, vorrà dire che i reni funzionano regolarmente e che
l’alimentazione è bilanciata. Se invece i valori sono sopra la norma bisognerà
investigare o su una scorretta alimentazione troppo ricca di proteine o su una
eventuale disfunzione delle funzionalità renali.
270

FUNZIONALITA’ DEL FEGATO


VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
Sostanza proveniente Può essere in relazione Segnale di alterazione delle
dalla distruzione dei di assunzione di funzionalità del fegato.
globuli rossi, da parte barbiturici o: Oppure in relazione
del fegato, intestino e Anemia. ad assunzione di
reni, eliminate dal Tumore. medicinali che ne
fegato tramite le vie Alterazione funzionalità
alterano le
Bilirubina biliari, intestino e feci. dei reni.
Si divide in :
funzionalità.
Totale. Oppure:
Diretta (Se si lega ad Alterazione del flusso
altre sostanze nel biliare.
sangue) Epatite acuta.
Indiretta (presente in Ostruzione delle vie
forma libera) biliari.
Anemia.
Talassemia.
Sono enzimi presenti nel E’ normale durante la E’ normale dopo un
sangue in due forme: gravidanza. intervento chirurgico.
GOT (AST), GPT(ALT) Serie alterazioni delle In relazione a
costituiscono un indice funzionalità del fegato. soprappeso.
Transaminasi per valutare le Complicazioni del Oppure:
funzionalità del fegato. diabete. Pancreatite.
Insufficienza cardiaca.
Epatite virale.
Alcolismo.
Traumi.
Rapporto fra i due Si riscontra nell’epatite Intossicazione da
Rapporto GOT/GPT enzimi. virale. farmaci.
Alcolismo.
(AST/ALT)
Cirrosi epatica.
Tumore del fegato.
Epatite cronica.
E’ un enzima contenuto Non è significativa. In seguito all’assunzione
nel fegato, rene e di farmaci con
pancreas. Indice per la fenobarbital, oppure:
valutazione delle Epatopatie.
Gamma GT funzionalità del fegato. Alcolismo.
Pancreatite.
Alterazioni vie biliari.
Tumori del fegato.
E’ un enzima contenuto Non è significativa. In seguito all’assunzione
nel pancreas, fegato, di farmaci con
intestini, reni. Indica la cortisone, morfina,
funzionalità del codeina, oppure:
Amilasi Pancreas. Pancreatite acute.
Traumi al pancreas.
271

Colecisti.
Occlusione intestinale.
VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
E’ prodotta da ossa, Scorbuto. In seguito all’assunzione
fegato, rene, ghiandole Anemie serie. di farmaci con
salivari, mammella. Ipotiroidismo. testosterone,
Si vede la condizione metizanolo o sulfamidici,
delle funzionalità del oppure:
Fosfasati alcalina fegato. Cirrosi biliare.
Atresia delle vie biliari.
Cirrosi epatica.
Epatite virale.
Mononucleosi infettiva.
Osteite deformante.
Rachitismo.

COAGULAZIONE DEL SANGUE


VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
Indica la capacità di Determina una difficoltà
aggregazione delle nel rimarginare le
Coagulazione
piastrine. ferite.
Possibilità di emorragie.
Stabilisce il buon Non è significativa Esiste il pericolo di
funzionamento del trombosi o
meccanismo della intracoagulazione.
coagulazione Si riscontra anche:
Protrombina (PT) Alcuna malattie del
fegato.
Malattie del sangue.
Durante l’assunzione di
medicine anticoagulanti.
Numero delle piastrine Diminuiscono dopo Aumentano dopo
nel sangue. antibiotici, trasfusioni, assunzione prolungata di
diuretici, oppure segnale vitamina B12, acido
di varie malattie: folico, in gravidanza,
anemia dopo intensa attività
Piastrine carenza vitamina B12 sportiva. Oppure
Mononucleosi infettiva causata da patologie
Ipertiroidismo quali:
Tifo Morbo di Crohn
Scarlattina Anemia emolitica
Tumore.
La diminuzione è detta L’aumento è detto
Trombocitopenia Trombocitosi
272

ELETTROFORESI SIEROPROTEICA
VOCE SIGNIFICATO SE MINORE? SE MAGGIORE?
Elettroforesi L’esame consiste nel Digiuno prolungato. Disidratazione
dosaggio delle varie Dieta povera di proteine Mielosa.
sieroproteica
proteine presenti nel Malassorbimento. Morbo di Waldenstrom.
(pag. 9 e 10)
sangue: viene valutata Malattie del fegato
Proteine totali sia la quantità totale sia Traumi.
quella di ogni singola Ipertiroidismo
proteina. Tumori
Rapporto Rapporto fra queste due Infezioni croniche. Deficit congenito
albumina/globulina proteine. Alterazione funzionalità acquisito degli anticorpi.
dei reni.Alterazione Linfomi.
(A/G).
funzionalità del fegato Leucemia.

Vengono poi analizzate le seguenti proteine che andranno viste in relazione agli altri
esami clinici:
Prealbumina – Albumina – Alfa 1 globuline – Alfa 2 globuline – Beta globuline-
Gammaglobuline.
273

MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Il sistema cardiovascolare è paragonabile, per analogia, ad un perfetto sistema


idraulico. Saranno infatti presenti dei tubi (Vasi), in cui circola il liquido (Sangue), a
circuito chiuso sulla forza motrice: la pompa (il Cuore).
Sappiamo che possiamo distinguere una circolazione arteriosa, centrifuga rispetto al
cuore,ove circola sangue ossigenato (a differenza delle arterie polmonari ove il sangue
è carico di anidride carbonica), ed una circolazione venosa, centripeta rispetto al
cuore che trasporta sangue carico di anidride carbonica (a differenza delle vene
polmonari che portano il sangue ossigenato al cuore).
Ci sarà quindi una notevole differenza fra le arterie e le Vene:

Vedremo a sinistra una arteria in sezione caratterizzata


da tre strati:

1) Endotetilio interno, liscio nelle


arterie; nelle vene determina la
formazione di valvole.
2) Membrana elastica che sarà più
sviluppata nelle arterie rispetto
alle vene.
3) Una lamina muscolare che, anche
in questo caso, sarà molto più
sviluppata nelle arterie che nelle
vene.

Caratteristica, quindi, molto evidente,


che differenzia l’arteria dalla vena è
una maggiore robustezza e risposta
elastica, mentre, nelle vene, la
presenza di valvole che non
permettono al sangue di defluire nella
direzione sbagliata.

Questo perché le arterie dovranno sopportare la forza dell’onda sfigmica e, grazie


alla loro elasticità, trasmetterla ala periferia, per garantire una corretta irrorazione
sanguigna a tutti i distretti. La pressione sanguigna sarà uguale in tutti i distretti
grazie al cambiamento di diametro delle arteriose fino ai capillari (come nel perfetto
sistema idraulico menzionato all’inizio). Nelle vene, ove l’onda sfigmica sarà quasi nulla,
saranno il movimento muscolare, le valvole a nido di rondine ed anche il risucchio della
274

fase diastolica del cuore a vincere la forza di gravità che farebbe ristagnare il sangue
all’estremità. Il circuito arterioso sarà meno vascolarizzato di quello venoso, ma con
vasi più grossi e resistenti, mentre quello venoso avrà un numero maggiore di vasi
sanguigni ma più stretti e meno elastici.

Circuito arterioso.

Circuito venoso.
275

PATOLOGIE DEL SISTEMA.

ATEROSCLEROSI

Abbiamo visto che il cuore durante la sistole spinge con violenza il sangue al di fuori
del suo ventricolo sinistro nell’arteria aortica e, successivamente, grazi all’onda
sfigmica, in tutti i distretti. Sarà proprio questa onda sfigmica e la sua violenza
contro le pareti interne delle arterie a determinare, inevitabilmente, con il tempo dei
microtraumi all’endotelio interno. Chiaramente un processo riparatore si metterà in
atto per riparare il danno: una composta matrice organica si adopererà a cicatrizzare
il microtrauma (Fibrina e piastrine).
Purtroppo questi componenti organici sono poco selettivi riguardo di vario tipo di
elementi che andranno a posarvisi sopra organizzandosi in grumi che, attaccandosi alle
pareti danneggiate delle arterie, determineranno un processo aterisclerotico,
riducendo l’elasticità del vaso, facendo sì che l’interno non sia più liscio.
Questo farà in modo che nuovi elementi organici si potranno accumulare,
determinando anche una variazione nel flusso sanguigno in quella zona,con conseguenti
altri danni epiteliali.
Anche la pressione sanguigna, funzione del diametro dei vasi, tenderà ad aumentare
con sovraffaticamento del cuore e dei danni all’endotelio vascolare che ne sussegue.

L’ateriosclerosi è una condizione parafisiologica che determina la possibilità che il


sistema subisca una malattia cardiovascolare: è dunque un fattore di rischio per
malattie dell’apparato e non una malattia propria.
Fattori di rischio quali un’alimentazione ricca di grassi animali, il fumo, la
sedentarietà, l’ipertensione (che agiscono sui vasi vasorum che nutrono a loro volta le
arterie), il diabete e l’obesità, possono aumentare la formazione di placche
ateriosclerotiche.
Anche traumi esterni o aggressioni batteriche possono aumentare la formazione di
placche.
A causa dell’aterosclerosi si formano dei quadri clinici molto vari, poiché, diminuendo
l’afflusso di sangue nei vari organi, questi diminuiscono la loro funzionalità. Tutti gli
organi possono essere danneggiati: il cuore, i polmoni, i reni, il cervello, le ghiandole
endocrine etc.
276

ANEURISMA

In conseguenza all’ateriosclerosi o per motivi traumatici potrebbe un’arteria perdere


le sue caratteristiche funzionali con relativa formazione di aneurisma.
L’aneurisma è la dilatazione di un vaso arterioso con alterazione morfologica e
funzionale del vaso stesso, uno sfiancamento del tessuto ne determina a sua fragilità.

L’aneurisma è silente e non dà sintomi. Solo nel momento di un eventuale cedimento


definitivo del tessuto si può avere una emorragia interna anche fatale. Queste
problematiche vengono scoperte quasi casualmente durante analisi radiografiche per
altre patologie.
277

VARICI

L’aneurisma si presenta solo nelle arterie.. La stessa problematica si può verificare


anche nelle vene e si chiamerà Varice (vene varicose, varicocele, emorroidi)
Si formano da un carico pressorio eccessivo del sistema venoso che determina una
perdita di tenuta delle valvole a nido di rondine: cedimento del tono vasale. Questo
carico venoso eccessivo sarà causato da un restringimento dei vasi di rientro al cuore,
dovuto ad esempio a gravidanza, stare molto in piedi, patologie epatiche (il fegato si
gonfie comprimendo la vena cava inferiore , facendola restringere, tutto ciò che c’è
sotto sarà sottoposto ad un aumento di pressione).
A seconda dei casi e del punto in cui si è verificato un restringimento delle vene si
potrà verificare una varice a livello degli arti inferiori, plesso emorroidario,
varicocele, plessi venosi esofagei.
278

TROMBOSI

Dove la circolazione del sangue non è più corretta a causa di placche


ateriosclerotiche, aneurismi o varici (o anche per processi di coagulazione del sangue)
può accadere che parte del materiale accumulatosi all’interno del vaso si stacchi dalla
sua sede e venga trasportato dall’onda sfigmica lungo tutto il circolo.
Dove il diametro del vaso incontrato sarà inferiore a quello del trombo staccatosi,
accadrà che la circolazione sanguigna sarà,in quel punto interrotta,con conseguenze
gravissime a seconda dell’organo o della zona colpita.
Un frammento di trombo può poi staccarsi da esso, raggiungere un’altra parte del
corpo causando grave danno o morte. (Embolia)
Nel caso in cui trombi o emboli raggiungano il cervello si avrà il colpo apoplettico o
Icuts celebrale, se occlude un vaso polmonare possono subentrare stato di shock,
edema polmonare, emottisi e dispnea (Difficoltà respiratoria), necrosi di organi a valle
o flebiti-tromboflefibiti a monte.
L’embolia e la trombosi possono essere causa di infarto del miocardio e morte
improvvisa.
279

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

Quali sono le più comuni malattie cardiache?

• Cardiopatia ipertensiva: Malattia del muscolo cardiaco che insorge a causa di


un sovraffaticamento determinato da una pressione arteriosa, o sanguigna,
mantenutasi a livelli elevati per numerosi anni.
• Cardiopatia coronaria o coronaropatia: patologia provocata dall’insufficiente
apporto di sangue al cuore da parte delle arterie coronarie. Può manifestarsi
come angina pectoris, infarto miocardio o addirittura portare alla morte
improvvisa. La principale causa della riduzione del flusso sanguigno al cuore è
l’aterosclerosi.
• Valvulopatie: Malattie delle valvole cardiache, che non si aprono o non si
chiudono correttamente e che a lungo andare, costringendo il muscolo cardiaco
a un superlavoro, ne provocano il progressivo e irreversibile indebolimento. I
vizi valvolari cardiaci possono essere congeniti, cioè dalla nascita, oppure
svilupparsi in età adulta. In quest’ultimo caso le cause più frequenti sono
rappresentate dalla febbre reumatica e dalle infezioni batteriche, o
endocarditi.
• Aritmie: Alterazioni del regolare ritmo e della corretta frequenza delle
pulsazioni cardiache, che possono comportare una accelerazione o una
decelerazione delle stesse. Possono assumere diverse forme ed essere più o
meno gravi; in molti casi impediscono un normale funzionamento del cuore nel
suo complesso.
• Scompenso cardiaco o insufficienza cardiaca: Indebolimento del muscolo
cardiaco, che diviene cosi insufficiente di fronte alle richieste di apporto di
sangue dell’organismo. Può essere causato da tutte le malattie elencate
precedentemente.
• Infezioni: Possono colpire qualsiasi struttura del cuore ed essere di origine
batterica o virale. La più comune è quella che interessa il pericardio, o
pericardite; seguono l’endocardite, ed infine quella del muscolo stesso detta
miocardite.
• Cardiopatie congenite: Comprendono le già citate valvulopatie, a cui si
aggiungono comunicazioni anomale fra le cavità cardiache e malformazioni delle
grandi arterie che dal cuore prendono origine. Sono fortunatamente molto rare;
a volte tuttavia sono di estrema gravità e addirittura incompatibili con la vita.
• Cardiopatie secondarie a malattie dei polmoni o della gabbia toracica.
280

APPARATO RESPIRATORIO

I polmoni grazie all’interscambio di anidride carbonica con l’ossigeno al loro interno


forniscono ossigeno a tutto l’organismo. Inoltre sono anche interessati all’eliminazione
delle scorie cataboliche dell’organismo.
Il trasporto dell’ossigeno effettuato dal sangue grazie ai globuli rossi ed alla
emoglobina, questo ci fa capire che l’apparato respiratorio e quello cardiocircolatorio
sono molto collegati fra loro. Dunque un deficit respiratorio potrebbe essere causato
o conseguente ad un deficit di emoglobina o globuli rossi che non riuscendo a
trasportare la giusta quantità di ossigeno vanificano lo sforzo respiratorio.. Così pure
una ischemia è da considerarsi, anche se non colpisce direttamente il polmone, una
problematica inerente alla mancata ossigenazione di un organo o della periferia.
Se però lo scambio gassoso è deficitario all’interno dell’organo potremo analizzare le
malattie proprie di questo apparato, fermo restando che una cattiva ossigenazione
porta squilibri anche a tutto il resto del corpo. Si potrà parlare in generale di
ostruzione delle vie respiratorie o ingombro del polmone che diminuisce la Capacità
Vitale (quantità di aria nel polmone) ed il numero di alveoli polmonari.
281

Quali sono le più comuni malatie polmonari?

• Atelettasia: Una alterazione del polmone, che consiste nella mancata


dilatazione degli alveoli polmonari, per cui una zona dell’organo rimane priva di
aria, ossia collassata. E’ provocata da una occlusione delle vie respiratorie, di
solito uno dei rami bronchiali, che impedisce all’aria di arrivare fino agli alveoli
(es. grandi quantità di muco).
• Enfisema polmonare: L’abnorme dilatazione degli alveoli polmonari (fino ad
arrivare alla rottura dei setti che separano un alveolo dall’altro), conseguente
alla perdita di elasticità della parete alveolare. Di solito è associata ad un
occlusione parziale dei bronchi, per cui l’aria, pur riuscendo a penetrare
abbastanza facilmente nei polmoni, non ne può essere invece espulsa se non con
estrema difficoltà e finisce quindi per rimanere intrappolata negli alveoli. Tipico
disturbo del malato di enfisema è la difficoltà ad espirare.
• Pneumotorace: Si intende una raccolta di aria all’interno dello spazio pleurico,
che provoca un collasso parziale o totale dei polmoni. I pneumotoraci vengono
classificati in : pneumotoraci traumatici e pneumotoraci spontanei. Si manifesta
con dolori violentissimi al torace, respirazione affannosa, talvolta anche con
grave stato di shock.
• Polmonite: E’una infiammazione, di solito acuta, del parenchima polmonare.
L’infiammazione può essere determinata da molti microrganismi diversi. Può
essere interstiziale (colpisce il tessuto connettivo che separa gli alveoli), lobare
(che colpisce una o più lobi del polmone).
• Pleurite: La pleura è una membrana sierosa costituita da due lamine o foglietti:
l’una ,polmonare o viscerale che ricopre i polmoni, l’altra parietale, che riveste la
cavità toracica. Le due lamine delimitano la cavità pleurica che in condizioni
normali è virtuale e contiene una piccola quantità di liquido sieroso che
permette lo scorrimento reciproco di tali lamine. L’infiammazione acuta o
cronica, della pleura, che può insorgere come malattia a sé stante (primitiva),
oppure secondaria a processi di varia natura prevalentemente a carico dei
polmoni. Può essere provocata da un processo infettivo, traumi, insufficienza
respiratoria cronica.
• Ascesso polmonare: E’ una cavità ripiena di pus formatosi nei polmoni. E’
provocata di solito da una infezione provocata da microrganismi
particolarmente virulenti che raggiungono le basse vie aeree.
• Embolia e infarto polmonari: per infarto polmonare si intende la necrosi
ischemica di una porzione di parenchima, causata da una notevole compressione
dell’irrorazione sanguigna di tale area, se l’area del polmone colpita piccola
allora si parla di Embolia.Possono essere provocati da un embolo, frammento di
trombo (coagulo di sangue) formatosi in una vena periferica. Questo frammento
si stacca dal coagulo e viene portato a distanza: può colpire tutti gli organi!
282

NEOPLASIE

Alla base della formazione di cellule neoplastiche risiede la duplicazione cellulare.


Infatti le informazioni del DNA chesi trasmettono drante la duplicazione cellulare
devono essere esatte. Accade che maggiore la duplicazione in organi o tessuti del
corpo , maggiore sarà la Casualità con cui si potranno formare delle cellule
neoplastiche.

CELLULA BASELa normale duplicazione delle cellule porterà ad un corretta


NORMALE sostituzione delle cellule ormai morte. La cellula che si duplica
sarà perfettamente uguale alla precedente
CELLULA Durante la duplicazione di una cellula può accadere che vi sia una
DISPLASICA piccola modificazione nel DNA dello stipite cellulare ma che
DISPLASIA comunque è compatibile con la precedente.
CELULA In questo caso la duplicazione ha sempre generato una cellula che
METAPLASTICA poco si differenzia dallo stipite cellulare iniziale. Sarà
METAPLASIA compatibile ma solo in funzione della specializzazione della cellula
stessa!
CELLULA La differenziazione è un processo normale fisiologico che vede la
ANAPLASTICA specializzazione di una cellula base e una corretta duplicazione.
O NEOPLASTICA La differenziazione è invece il processo patologico per il quale da
ANAPLASIA una cellula specializzata si sviluppa una completamente diversa
O NEOPLASIA che non ha più le caratteristiche della prima.

Nella tabella si vedono i casi di duplicazione cellulare che possono dare origine ad una
neoplasia. Le nuove cellule neoplastiche o tumorali avranno le seguenti caratteristiche:

• Perdita dell’inibizione da contatto (cioè non smettono mai di duplicarsi


aspettando che una cellula vicina muoia, lasciando uno spazio libero)
• Elevato metabolismo cellulare (Si moltiplicano molto velocemente richiedendo
grandi quantità di energia, sottraendola alle cellule buone vicine)
• Aspecifica/afinalistica (Sarà una cellula senza alcun senso di esistere)

Si distingue il tumore in:

• BENIGNO se sarà lento a riprodursi, se non ci saranno tossicità e non colpisce


organi importanti.

• MALIGNO se invece avrà una duplicazione molto veloce, produrrà delle


tossicità molto importanti e, soprattutto, se colpirà degli organi di vitale
importanza: Fegato ad esempio!!!
283

APPARATO DIGERENTE

Nell’immagine viene riportato l’intero apparato digerente per ricordare molto


velocemente la fisiologia dell’apparato stesso, seguiranno le patologie più comuni cui
questo apparato può andare in contro.
284

Quali sono le più comuni malattie dell’apparato digerente?

• Malformazioni dell’esofago: La più comune è la Fistola esofagotracheale, cioè


una comunicazione anomala fra esofago e trachea, attraverso cui nel neonato la
saliva latte, o altre sostanze finiscono nei polmoni. Esiste anche l’Atresia
congenita, cioè la mancata apertura o occlusione dell’esofago non permettendo
al cibo di arrivare allo stomaco.
• Esofagite: E’ l’infiammazione dell’esofago. Come per qualsiasi altro organo è più
frequentemente secondaria a fattori infettivi, traumatici o chimici. Nel caso
dell’esofago, l’impianto dei germi è una evenienza piuttosto rara, così pure è
rara a causa dell’ingestione di corpi estranei che possono esercitare un trauma.
Di gran lunga più frequente è l ’esofagite da causa chimica, ossia determinata
essenzialmente dal contenuto acido dello stomaco che, in particolari condizioni,
può fluire verso l’esofago.
• Diverticoli nell’esofago: Una estroflessione a fondo cieco della mucosa
attraverso la parete muscolare dell’esofago, per cui nel canale mucoso,
altrimenti liscio, si forma una dilatazione a forma di dito di guanto. Si possono
riempire di liquidi e cibo creando infiammazione, emorragia.
• Acalasia: Un disturbo dovuto alla mancanza, probabilmente congenita, di certe
strutture nervose dell’esofago, per cui questo non è in grado di contrarsi nel
tratto terminale; questo costante restringimento porta alla dilatazione del
tratto superiore dell’esofago.
• Varici dell’esofago: Ristagno di sangue prodottosi nella vena porta a causa anche
di una cirrosi epatica.

• Dispepsia: Eruttazione, sovente associata ad aerofagia (ingestione di aria),


rigurgito acido, nausea e vomito, pirosi (bruciore allo stomaco).
• Gastrite acuta e cronica: Infiammazione della mucosa dello stomaco dovuta
all’ingestione di farmaci, alcool, fumo e sostanze irritanti. La gastrite cronica
sarà una infiammazione persistente.
• Duodenite: infiammazione del duodeno.
• Ulcera peptica: Interruzione della continuità della mucosa del canale digerente
che sia esposta all’azione erosiva dell’acido cloridrico e degli enzimi digestivi.
Un indebolimento dei sistemi di protezione della mucosa gastrica e il ceppo
aggressivo batterico possono essere la causa di questa patologia.

• Stenosi pilorica: Restringimento del piloro, può essere provocata dall’eccessivo


sviluppo della muscolatura che lo circonda che può provocare spasmi e
contrazioni della valvola pilorica.
285

• Stitichezza cronica: Si parla di stitichezza, stipsi o costipazione, quando si ha


difficoltà ad evacuare, oppure la defecazione è irregolare e troppo infrequente.
• Diarrea: L’emissione di feci liquide o informi, con frequenza superiore alla
norma.
• Gastroenterite: infiammazione acuta della mucosa dello stomaco e dell’intestino
tenue.
• Diverticolo di Meckel: una appendice a forma di dito di guanto che si riscontra
nella parete dell’intestino tenue, dell’ileo.
• Colite: infiammazione del colon che può essere legata a diversi fattori: infettivi,
diminuzione di apporto ematico all’intestino,farmaci etc.
• Colon irritabile: Si presenta con i seguenti sintomi: Vaghi disturbi addominali,
dolori lievi, flatulenze. Defecazione irregolare con alternanza di stitichezza e
diarrea. Abbondanti quantità di muco nelle feci.

• Emorroidi: Varici, cioè dilatazioni permanenti, delle vene che irrorano l’area
ano-rettale.
• Ragadi anali: Una ulcerazione a forma di fessura prodottasi nella mucosa che
riveste internamente l’ano.
• Ascessi ano-rettali: Da una infezione sviluppatasi nella mucosa anale o rettale e
successivamente estesasi ai tessuti sottostanti si possono formare degli ascesi
con presenza di pus.
• Polipi del retto: Escrescenze della mucosa anale o rettale.

• Asteatosi del fegato: o fegato grasso, è una condizione in cui il fegato ha una
quantità di componenti lipidici superiore alla media.
• Epatite: infiammazione con infezione del fegato abbastanza comune causata da
virus.
• Cirrosi epatica: termine abbastanza generico per indicare la distruzione cronica
e generalizzata delle cellule epatiche, con indurimento dell’organo, conseguente
ad un aumento del tessuto connettivo. Tale condizione determina un
indebolimento più o meno accentuato delle funzioni epatiche, ristagno sanguigno
con dilatazione delle vene a monte dell’ostacolo.
• Calcoli alle vie biliari: sono concrezioni di colesterolo o di origine chimica biliare
possono creare una ostruzione al passaggio della bile lungo le vie biliari o anche
nel tratto intestinale.
• Pancreatite: E ‘ una malattia seria. Si tratta di un processo infiammatoriocce
colpisce il pancreas e che può essere associato a grave emorragia, necrosi
dell’organo, shock e risultato finale letale. Può essere causata da un reflusso di
bile infetta o meno nei dotti pancreatici: sovente in relazione all’abuso di alcool.
• Cisti del pancreas: Possono essere generate da una occlusione del dotto
pancreatico.
286

APPARATO UROPOIETICO

Nelle immagini si possono vedere sia l’apparato renale nel suo complesso, sia il singolo
elemento: ll neurone.
Le cause principali che possono determinare una patologia renale sono:

• Anomalie congenite dei reni


• Qualunque grave infezione o infiammazione generalizzata
• Un’ostruzione meccanica intrinseca o estrinseca dell’apparato esecretore del
rene
• Alcuni farmaci che danneggiano la struttura renale
• Interferenze nel flusso ematico che arriva ai reni
• Malattie ormonali o del metabolismo
• Concentrazioni anomale di minerali nella corrente sanguigna, disidratazione
• Tumori renali.
287

Detto questo vediamo in sintesi quali possono essere le patologie più comuni:

• Gromerulonefrite: E’ una malattia infiammatoria autoimmune che colpisce i


glomeruli renali. Se non curata porta alla distruzione di queste strutture, con
conseguente blocco della funzione renale. Quando il processo patologico
interessa l’intero organo (da entrambe i lati), si parla di gromerulonefrite
diffusa.
• Sindrome nefrosica (o nefrosi): E’ un termine generico che indica un quadro
morboso caratterizzato da una grave alterazione renale, con presenza di edemi
(raccolta di liquidi nei tessuti o in cavità naturali) diffusi a tutto l’organismo; si
localizzano, e possono diventare visibili, soprattutto gli edemi al viso, all’addome
e alle gambe. Tale situazione è causata dalla perdita di grandi quantità di
proteine (proteinuria).
• Pielite pielonefrite: Sono infezioni batteriche che colpiscono il rene, compreso
l’apparato esecretore. La pielite si riferisce al bacinetto o pelvi, la pielonefrite
si riferisce anche a tutto il corpo del rene.
• Malformazione congenite dei reni.
• Rene mobile o abbassato: E’ un rene che è sceso in una posizione anormalmente
bassa rispetto alla sua normale.
• Calcoli renali: Sono una combinazione di sali inorganici come calcio, fosforo,
ammonio ecc, oppure possono essere formativa composti organici come l’acido
urico si formano a causa di:- una dieta inadatta
o squilibri nella composizione chimica dell’urina, ed eventuali perdite
idriche
o disturbi delle ghiandole endocrine, soprattutto le paratiroidi
o Carenze vitaminiche
o Infezioni renali
o Scarso drenaggio in una o più parti delle vie urinarie
o Alta concentrazione di acidi urici.

• Cistite: Infiammazione delle basse vie urinarie, della vescica.


288

REUMATOLOGIA

Il termine reumatismo viene normalmenteusato per indicare molteplici sindromi e


malattie (definite appunto reumatiche), di origine diversa, che colpisconoossa, muscoli,
articolazioni, tendini, borse sierose, ossia le numerose parti che costituiscono
l’apparato locomotore.
Esistono 11 categoriediverse:

• Reumatismi infiammatori, tra cui il reumatismo articolare acuto e l’artrite


reumatoide.
• Connettiviti
• Artriti da agenti infettivi
• Artriti da alterazioni metaboliche
• Forme degenerative
• Reumatismi extraarticolari, tra cui la periartrite e la borsite.
• Sindromi neurologiche da compressione, come ad esempio la discopatia
articolare
• Patologia dell’osso, tra cui l’osteoporosi
• Neoplasie o sindromi paraneoplasiche
• Manifestazioni reumatiche correlate ad altre patologie

Si descriverà solamente l’artrite reumatoide e l’artrosi.


• Artrite reumatoide: E’ una malattia autoimmune, in genere cronica recidivante,
ed è una particolare forma di infiammazione articolare che di solito inizia verso
i 40 anni ed è caratterizzata dalla comparsa, sovente simmetrica, di un
processo infiammatorio più o meno accentuato, di dolori, gonfiore e necrosi del
tessuto articolare. Tale malattia assume un decorso cronico, in cui periodi di
relativo benessere possono alternarsi a periodi di riacutizzazione della
sintomatologia; se non viene curata e progredisce può portare a grave,
deformante anchilosi delle articolazioni. Vengono maggiormente colpite le
articolazioni delle mani, del ginocchio, dell’anca e della colonna vertebrale. L’
artrite sarà traumatica se il processo infiammatorio si sviluppa in seguito ad un
trauma.
• Artrosi:E’ una artropatia molto diffusa, caratterizzata da una alterazione
degenerativa della cartilagine articolare. Si distinguono due forme: l’artrosi
primaria, che insorge dopo i 40-50 anni ed è correlata ad un difetto del
metabolismo dei condrociti (cellule produttrici del tessuto cartilagineo);
l’artrosi secondaria, che insorge dopo i 70 anni ed è correlata all’invecchiamento
delle cartilagini articolari. Colpisce maggiormente l’articolazione del ginocchio e
dell’anca. Il sintomo più frequente è il dolore, segue la riduzione dei movimenti,
e può esservi anche infiammazione.
Tratto da: Quaderni di Shiatsu – Patologia occidentale. Di Roberto Boschini.
289

TRATTAMENTO 12 MERIDIANI POS. SUPINA.

POLMONE

Foto 1

Foto 2

• Si inizia con punto fisso in P1 e si arriva a P5, postura in arciere. (foto 1)


• Si cambia poi la postura in seiza alto ben centrato davanti all’avambraccio e si
effettua il tratto del meridiano da P5 a P9, con punto fisso in P5. (foto 2)

PUNTI FISSI: P1, P5


290

GROSSO INTESTINO

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Si comincia dal punto GI1 per arrivare al GI4 (foto 1)


• Si cambia il punto fisso dal precedente (GI1) al GI4 e con l’altro pollice si arriva
a GI11 (foto 2)
• Da qui, che diventerà punto fisso (GI11), si arriva, spostandosi come nella foto,
a GI15. (foto 3)

PUNTI FISSI: GI1, GI4, GI11


291

STOMACO

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Punto fisso in ST31 e si prosegue fino a ST34; la postura è come nella foto 1.
• Si passa poi al punto fisso ST36 fino a ST41, saltando l’articolazione del
ginocchio.( foto 2).
• Prendendo come punto fisso ST41 si prosegue fino a ST45 (foto 3).

PUNTI FISSI: ST31, ST36, ST41


292

MILZA

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Il primo punto fisso è M1 fino a M6. (foto 1)


• Si prende poi M6 come secondo punto fisso e si risale fino a M9 (foto 2)
• Si salta completamente l’articolazione del ginocchio e si prende M10 come punto
fisso arrivando in prossimità di M12 (foto3).

PUNTI FISSI: M1, M6,M10.


293

CUORE

Foto 1

Foto 2

• Si inizia dall’incavo ascellare, C1 come primo punto fisso, e si segue il decorso


del meridiano sino a C3 (foto 1)
• Si prende poi C3 come secondo punto fisso e si arriva a C9 (foto 2).

PUNTI FISSI: C1, C3.


294

PICCOLO INTESTINO

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Si inizia con PI1 come primo punto fisso arrivando a PI6 seguendo il decorso
sulla mano (foto 1).
• Si prende poi PI6 come secondo punto fisso, cambiando la propria postura in
arciere, e si arriva sino a PI8 (foto2)
• Il punto PI8 diventa terzo punto fisso e si tratta il meridiano lungo il decorso
postero-mediale del braccio sino a PI9 (foto 3).

PUNTI FISSI: PI1, PI6, PI8.


295

VESCICA URINARIA

Foto 1 Foto 2 Foto 3

Foto 4 Foto 5

Foto 6 Foto 7 Foto 8


296

Foto 9 Foto 10 Foto 11

• Si inizia dal volto trattando VU1 (foto 1).


• Si appoggia delicatamente il capo del ricevente sulle proprie gambe per
trattare il decorso del meridiano sulla testa (foto2).
• Per trattare la zona cervicale sarà necessario riabbassare la testa ed usare il
dito medio delle due mani. (foto 3).
• Tutto il tratto della schiena si tratterà con il pugno chiuso sul quale faremo
delicatamente poggiare i muscoli paravertebrali del ricevente (foto 4).
• Mentre nella zona lombare sarà necessario aiutarsi flettendo la gamba del
ricevente ed usandola per fare pressione sul pugno stesso (foto 5).
• Il tratto della coscia inerente alla linea del meridiano più laterale sarà trattato
in arciere (foto 6 e 7).
• Allo stesso modo si tratterà il decorso più centrale fra i muscoli bicipite
femorale e semitendinoso, appoggiando la gamba del ricevente sulla propria ed
effettuando contemporaneamente uno stiramento del meridiano (foto 8 e 9).
• Si tratterà il tratto sul gastrocnemio reggendo il ginocchio con una mano (foto
10).
• E con punto fisso in VU60 si tratterà la faccia laterale del piede fino a VU67
(foto 11).

PUNTI FISSI: VU60


In realtà bisogna fare attenzione a sorreggere con la mano madre
le varie parti del corpo del ricevente non trattate, come si vede
nelle fotografie.
297

RENE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Il primo tratto con punto fisso in R1 si effettua sino a trattare R7/8 (foto 1).
• Ci si sposta riprendendo i punti di R7/8 (che si trattano con un'unica pressione)
come punto fisso e si arriva sino a R10 (foto 2).
• Il punto R10 diventa punto fisso per poi trattare il decorso del meridiano lungo
la parte postero mediale della coscia sin dove è possibile (foto 3).

PUNTI FISSI: R1, R7/8, R10.


298

MINISTRO DEL CUORE

Foto 1

Foto 2

• Il primo punto fisso MC1 bisognerà fissarlo non certo nella sua corretta
localizzazione, ma sul bordo laterale del muscolo pettorale nella sua parte
centrale, per arrivare sino a MC3 (foto1).
• Si prenderà poi come secondo punto fisso MC3 e si tratterà il meridiano sino
a MC9 (fot 2).

PUNTI FISSI: MC1, MC3.


299

TRIPLICE FOCOLARE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Per effettuare il trattamento di questo meridiano in posizione supina


bisogna assumere una corretta postura in arciere molto stabile e dare
supporto al braccio del ricevente per trattare da TF1 a TF10 (foto1 e 2).
• Cambiare quindi posizione e continuare il trattamento da TF10 a TF14 (foto
3).

PUNTI FISSI: Non ci sono punti fissi ma sorreggere il braccio del ricevente.
300

VESCICA BILIARE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Iniziare il trattamento con punto fisso VB30 sino a VB33 (foto1).


• VB34 sarà il secondo punto fisso sino a VB40 (foto2).
• Si tratterà l’ultimo tratto sul piede con punto fisso in VB40 per arrivare a VB44
(foto3)

PUNTI FISSI: VB30, VB34, VB40.


301

FEGATO

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Si inizierà tenendo il punto fisso in F1 trattando il decorso del meridiano


sino a F6 (foto1)
• Cambiando quindi posizione si riprenderà il punto F6 come fisso e si
procederà sino a F8 (foto2).
• Quindi F8 diventerà punto fisso e si tratterà il meridiano sino a F10 (foto
3).

PUNTI FISSI: F1, F4, F8.

TRATTAMENTO MERIDIANI POS. PRONA


302

POLMONE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Tentando di supinare la mano del ricevente trattare con il pollice il tratto tra
P3 e P5 (foto1)
• Continuare lungo il tratto tra P5 e P9 (foto 2).
• Tenendo come punto fisso P9, anche per mantenere la mano supinata, continuo il
trattamento sino a P11 (foto 3).

PUNTI FISSI: P9.


303

GROSSO INTESTINO

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Tenendo come primo punto fisso GI1 si arriva a GI4 con il trattamento (foto 1)
• Si prosegue con punto fisso GI4 sino a GI11 (foto 2)
• L’ultimo tratto del decoroso prevede il punto fisso GI11 Sino a GI15 (foto 3).

PUNTI FISSI: GI1, GI4, GI11.


304

STOMACO

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Primo punto fisso ST31 trattando sino a ST34 (foto 1)


• Si salta poi l’articolazione del ginocchio prendendo come punto fisso ST36 sino
a ST41 (foto 2)
• Il successivo punto fisso sarà ST41 per arrivare all’ultimo punto del meridiano
sull’angolo ungueale laterale del secondo dito ST45 (foto 3).

PUNTI FISSI: ST31, ST36, ST41.


305

MILZA

Foto 1 Foto 2

• Si tratta solo il tratto del piede-polpaccio, iniziando con punto fisso in M1 sino a
M6 (foto1)
• Continuando poi tenendo come punto fisso M6 e trattando il meridiano sino a
M9 (foto2)

PUNTI FISSI: M1, M6.


306

CUORE

Foto 1 Fot 2

• Si cerca il punto C1 come primo punto fisso e si continua lungo il decorso sino a
C3 (foto 1).
• Il punto C3 diventerà nuovo punto fisso sino a concludere in C9 (foto 2).

PUNTI FISSI: C1, C3.


307

PICCOLO INTESTINO

Foto 1 Foto 2

Foto 3 Foto 4

• PI1 Primo punto fisso sino a PI6 (foto 1)


• PI6 diventa secondo punto fisso e si tratta il meridiano sino a PI8 (foto 2)
• PI 8 diventa il successivo punto fisso per continuare il trattamento sino a PI9
(foto 3) e PI11 (foto 4).

PUNTI FISSI: PI1, PI6, PI8.


308

VESCICA URINARIA

Foto 1 Foto 2

Foto 3 Foto 4
309

Foto 5 Foto 6

Foto 7

•Primo punto fisso VU36 e si tratta da VU12 a VU19 (foto 1 e 2)


•Poi punto fisso VU19 e si tratta da VU36 a VU 43 (foto 1 e 2)
•VU43 diventa nuovo punto fisso e si continua sull’altra linea più mediale sino a
VU28 (foto)
• VU28 diventa punto fisso per trattare la parte più laterale del meridiano sino
VU49 (foto 3)
• VU49 diventa punto fisso e si tratta il tratto più laterale sulla coscia sino a
VU43 (foto 4)
• Con VU32 si tratta invece il tratto centrale del meridiano sino a VU 54 (foto 5)
• VU51 è il nuovo punto fisso per trattare da VU55 a VU60 (foto 6)
• Vu60 diventa nuovo punto fisso per trattare l’ultimo tratto sul piede sino a
VU67 (foto 7).
PUNTI FISSI: VU36, VU19, VU43, VU28, VU49, VU32, VU51, VU60.
310

RENE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Fra i cuscinetti plantari : R1 sarà il primo punto fisso per trattare sino a R7/8
(foto 1)
• Si prenderà poi R7/8 come secondo punto fisso e si arriverà a R10 (foto 2)
• Da qui, che diventerà nuovo punto fisso, si procederà sul tratto postero-mediale
della gamba sino al gluteo (foto 3).

PUNTI FISSI: R1, R7/8, R10.


311

MINISTRO DEL CUORE

Foto 1 Foto 2

• Il primo punto fisso sarà un appoggio della mano sulla scapola del ricevente, mentre con
l’altro pollice si tratterà il decorso sul braccio sino a MC3 (foto 1)
• MC3 sarà punto fisso per continuare il trattamento sino a MC9 (foto 2).

PUNTI FISSI: MC3.


312

TRIPLE FOCOLARE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• TF1 primo punto fisso sino a TF4 (foto 1)


• Secondo punto fisso diventerà TF4 e si continuerà a trattare sino a TF10 (foto
2)
• TF10 ultimo punto fisso per trattare il meridiano sino a TF13 (foto 3).

PUNTI FISSI: TF1, TF4, TF10.


313

VESCICA BILIARE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Prendendo VB30 come primo punto fisso si può trattare il decorso del
meridiano sino a VB33 o con il pollice o con le nocche delle dita, tenendo il pugno
morbidamente chiuso (foto1)
• Secondo punto fisso VB34 (foto2)
• Terzo punto fisso VB40 per arrivare a trattare VB44 (foto 3).

PUNTI FISSI: VB30, VB33, VB40.


314

FEGATO

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Da F1, primo punto fisso, si arriva a F6 (foto1)


• Si reggerà il piede per evidenziare il tratto di meridiano sino a F8 (foto 2)
• Si tratterà alla fine il tratto da F8 sin dove è possibile (foto 3)

PUNTI FISSI: F1.


315

DECUPITO LATERALE
PRIMA DEL TRATTAMENTO

Prima del trattamento di ogni singolo meridiano sul braccio in posizione laterale
effettuare uno scioglimento dell’articolazione scapolo-omerale come nelle figure
successive.
Ripetere l’operazione anche alla fine del trattamento.

Foto 1 Foto 2

Foto 3 Foto 4
• Effettuare la rotazione del braccio stirando in tutte le direzioni (foto 1,2,3)
• Poi effettuare lo stiramento della spalla in direzione caudale (foto 4), usando il
peso del proprio corpo.
316

POLMONE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

Bisognerà fare molta attenzione a cercare la corretta posizione del braccio per il
trattamento dei meridiani, nel rispetta della mobilità articolare del ricevente.

• Quindi mantenendo la mano quasi spinata per evidenziare il meridiano trattarlo


da P3 a P9 (foto 1 e 2)
• Quindi tenendo come punto fisso P9, per evidenziare il meridiano, trattare
l’ultimo tratto sino a P11 (foto 3).

PUNTI FISSI: P9.


317

MINISTRO DEL CUORE

Foto 1 Foto 2

Foto 3 Foto 4

Trovata la corretta posizione del braccio supinare ulteriormente la mano per


evidenziare il meridiano.
• Poi iniziare a trattare la zona del punto di MC1 con un palmare o con il gomito
(foto 1)
• Si continuerà sostenendo il braccio con il pollice sino a MC3 (foto 2 e 3)
• Dopo essere arrivati al punto di MC7, che diventerà punto fisso anche per
mantenere la mano in posizione, si tratterà la mano sino a MC9 (foto 4)

PUNTI FISSI: MC7.


318

CUORE

FOTO 1 FOTO 2

Foto 3

Molto simili a Ministro del Cuore ma bisogna ruotare ancora di più il braccio per
evidenziare il meridiano.
• Poi si tratta da C1 a C7 (foto 1 e 2)
• C7 diventerà punto fisso e si conclude trattando il tratto sulla mano sino
all’angolo ungueale laterale del mignolo C9 (foto 3).

PUNTI FISSI: C7.


319

GROSSO INTESTINO

Foto 1 Foto 2

E’ molto importante sorreggere bene il braccio con un cuscino in modo che sia molto
stabile.
• Si inizia da GI1 con una mano in appoggio in zona di GI11 per trattare il
meridiano in questo tratto (foto 1)
• Spostandosi poi più avanti e dando maggior sostegno al braccio con la propria
gamba, si prende GI11 come punto fisso per trattare il meridiano sino a GI15
(foto 2).

PUNTI FISSI: GI11.


320

TRIPLICE FOCOLARE

Foto 1 Foto 2

• Il primo punto fisso sarà TF1 per trattare il meridiano sino a TF10 (foto 1)
• TF10 diventerà secondo punto fisso – attenzione a sostenere il braccio con
l’ausilio di un cuscino – per arrivare sino a TF14 (foto 2).

PUNTI FISSI: TF1, TF10.


321

PICCOLO INTESTINO

Foto 1 Foto 2

Foto 3
• P1 sarà il primo punto fisso sino a PI6 (foto 1)
• PI6 diventa secondo punto fisso – ricordarsi di ruotare il polso pronando, per
quello che è consentito, la mano – e trattare sino a PI 8 (foto 2).
• PI 8 diventerà a sua volta terzo punto fisso per concludere a PI9 (foto 3).
PUNTI FISSI: PI1, PI6, PI8.
322

STOMACO

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• ST31 primo punto fisso per il trattamento sino a ST34 (foto 1)


• ST36 secondo punto fisso sino a ST41 (foto 2)
• ST41 diventa a sua volta punto fisso per trattare il meridiano sino a ST45 (foto 3)

PUNTI FISSI: ST31, ST36, ST41.


323

MILZA

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• M1 primo punto fisso per trattare il meridiano sino a M6 (foto 1)


• M6 secondo punto fisso e si tratta sino a M9 (foto 2)
• M10 terzo punto fisso per arrivare in prossimità di M12 (foto 3).
PUNTI FISSI: M1, M6, M10.
324

FEGATO

Foto 1 Foto 2

Foto 3 Foto 4

F1 primo punto fisso per trattare il meridiano sino a F6 (foto 1 e 2)


F6 diventa secondo punto fisso ed arrivo a trattare sino a F8 (foto 3)
Finisco il trattamento del meridiano prendendo F8 come ultimo punto fisso ed
arrivo in prossimità di F10 (foto 4).

PUNTI FISSI: F1, F6, F8.


325

RENE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• R1 primo punto fisso e tratto il meridiano sino a R7/8 (foto1)


• R7/8 diventa secondo punto fisso per arrivare sino a R10 (foto2)
• Da R10 proseguo lungo il decorso posteromediale del meridiano sin dove è
consentito (foto3).

PUNTI FISSI: R1, R7/8, R10.


326

VESCICA BILIARE

Foto 1 Foto 2

Foto 3

• Si inizia con punto fisso in VB30 ed arrivo sino a VB33 (foto 1)


• Salto il ginocchio e prendo come punto fisso VB34 e tratto sino a VB40
(foto 2)
• Concludo il trattamento del meridiano con punto fisso in VB40 sino a
VB44 (foto 3)
PUNTI FISSI: VB30, VB34, VB40.
327

VESCICA URINARIA

Foto 1 Foto 2

Foto 3 Foto 4
328

Foto 5 Foto 6

Foto 7 Foto 8
329

• Come sempre il trattamento del meridiano di vescica urinaria è più lungo.


• Si incomincia a trattare il tratto del collo da VU 10. Bisogna avere cura di
effettuare uno stiramento del muscolo trapezio inclinando il viso verso il tatami
per evidenziare questo tratto del meridiano (foto 1).
• Si continua alzandosi in arciere per il primo tratto dorsale (foto 2)
• Il trattamento lungo i muscoli paravertebrali prevede che mentre una mano
effettua le pressioni con il pollice l’altra deve portare sostegno e stabilità al
ricevente (foto 3 e 4)
• Si passa poi alle gambe con la prima linea del meridiano più laterale con punto
fisso in VU49 (foto 5)
• Poi l’altra linea con punto fisso in VU 28 (foto 6)
• Si sostiene poi il ginocchio con una mano per trattare il meridiano sino a VU60
(foto 7)
• Prendendo poi VU60 come ultimo punto fisso si arriva a trattare sino a VU67
(foto 8).

PUNTI FISSI: VU49, VU28, VU60.

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