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CAPITOLO

Organizzazione
del corpo umano 1

SOMMARIO
Scienza e società, 4 Termini direzionali, 13
Anatomia e fisiologia, 4 Termini correlati agli organi, 14
Anatomia, 4 Piani e sezioni del corpo, 14
Fisiologia, 5
Interazione tra struttura
Linguaggio della scienza e della e funzione, 15
medicina, 5
Omeostasi, 17
Caratteristiche della vita, 6
Meccanismi di controllo
Livelli di organizzazione, 6 omeostatico, 17
Livello chimico: le basi della vita, 6 Componenti di base dei meccanismi
Livello degli organuli, 6 di controllo, 19
Livello cellulare, 7 Sistemi di controllo a feedback
Livello tissutale, 8 negativo, 20
Livello degli organi, 8 Sistemi di controllo a feedback
Livello degli apparati, 8 positivo, 21
Livello dell’organismo, 9 Sistemi di controllo a feed-forward, 22
Posizione anatomica, 9 Livelli di controllo, 22
Cavità corporee, 10 Riepilogo dell’omeostasi, 22

Regioni del corpo, 11 Ciclo vitale: considerazioni


Regioni addominali, 12 sull’aspettativa di vita, 22
Quadranti addominopelvici, 13 Visione d’insieme: organizzazione
Termini utilizzati per descrivere del corpo umano, 23
la struttura del corpo, 13 Meccanismi patologici, 23

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A
vete appena iniziato lo studio di una informazioni riguardanti la struttura e le funzioni del vostro
delle più straordinarie strutture esistenti corpo vi consentirà di vivere in modo più consapevole,
in natura: il corpo umano. L’anatomia e partecipe e salutare, in questa epoca di consapevolezza
UNITÀ 1

la fisiologia sono branche della biolo- scientifica. Lo studio dell’anatomia e della fisiologia per-
gia che si occupano della forma e delle funzioni del mette di conoscere se stessi in modo unico e affascinan-
corpo. L’anatomia è lo studio della struttura, mentre la te e questa conoscenza consente di avere un ruolo più
fisiologia si occupa della funzione. Mentre imparate la attivo nelle decisioni riguardanti la salute personale. Se
complessa interdipendenza tra struttura e funzione nel state pensando a una carriera atletica o correlata alla sa-
corpo umano, diventerete, in senso letterale, il soggetto lute, lo studio dell’anatomia e della fisiologia assumerà un
del vostro studio. ulteriore significato. Vi fornirà, infatti, i concetti di base
Indipendentemente dal vostro campo di studio o dai necessari per comprendere il vostro percorso professio-
vostri futuri obiettivi di carriera, apprendere e utilizzare le nale e per avere successo nella pratica clinica.

SCIENZA E SOCIETÀ
Prima di entrare nel dettaglio, è bene sottolineare che qualunque affer-
mazione leggiate in questo libro è parte integrante del più ampio campo
di indagine della scienza. La scienza è un modello di ricerca che tenta di
comprendere la natura in modo razionale e logico. Basandosi su osserva-
zioni dettagliate e test, o esperimenti, comprovati, gli scienziati scartano
ogni idea o ipotesi finché non è possibile giungere a una conclusione
ragionevole. I rigorosi esperimenti che permettono di eliminare qualsiasi
influenza o bias che non sia direttamente oggetto di indagine vengono
chiamati esperimenti controllati. Se i risultati di osservazioni ed esperi-
menti sono ripetibili, possono verificare un’ipotesi e condurre infine a
una tale fiducia nel concetto studiato da permettere di tradurlo in teoria.
Le teorie in cui gli scienziati ripongono un livello di fiducia insolitamen-
te elevato vengono dette, talvolta, leggi. Gli esperimenti possono anche
confutare un’ipotesi, risultato che di solito porta alla formulazione di
nuove ipotesi da verificare.
La Figura 1.1 riassume alcuni dei concetti di base riguardanti lo svi-
luppo di nuovi principi scientifici. Come potete vedere, la scienza è un
processo dinamico di progressivo avvicinamento alla verità riguardo alla
natura, inclusa la natura del corpo umano. Senza alcun dubbio, la scien-
za non è un insieme di fatti immutabili come molti ritengono.
Cogliamo l’opportunità per delineare il contesto sociale e culturale in
cui sono nati i concetti scientifici presentati in questo libro. Sono gli scien-
ziati a guidare il processo della scienza, ma è la nostra cultura a stabilire il
tipo di domande che ci poniamo nei confronti della natura e il modo in cui
cerchiamo di rispondervi. Ad esempio, sezionare i cadaveri umani non è F i g u r a 1 . 1   Metodo scientifico.  Il diagramma di flusso
sempre stata una pratica universalmente accettata. Oggi, nella nostra cultu- sintetizza lo schema classico di come vengono sviluppati i nuovi principi
ra, ci troviamo di fronte al dibattito riguardo all’accettabilità o meno dell’uti- scientifici. Le osservazioni iniziali o i risultati di altri esperimenti possono
lizzo di animali vivi negli esperimenti scientifici. Dal momento che la nostra portare alla formulazione di nuove ipotesi. A mano a mano che vengono
cultura non accetta la maggior parte degli esperimenti che coinvolgono es- effettuati più test per eliminare le influenze esterne o i bias e per
seri umani vivi, finora i test sono stati effettuati su animali simili all’uomo. assicurare risultati costanti, gli scienziati iniziano ad avere più fiducia nel
Infatti, la maggior parte delle teorie presentate in questo libro si basa sulla principio studiato, definendolo una teoria o una legge.
sperimentazione animale, ma le influenze culturali stanno orientando gli
scienziati verso strade che, altrimenti, non avrebbero mai intrapreso.
Analogamente, anche la scienza influenza la cultura. I recenti passi ANATOMIA E FISIOLOGIA
avanti compiuti nella comprensione dei geni umani e i progressi tecnolo-
gici relativi alla capacità di utilizzare tessuti derivati da embrioni umani Anatomia
per trattare patologie devastanti hanno acceso nuovi dibattiti sul concetto L’anatomia viene spesso definita come lo studio della struttura di un
di “essere umano” all’interno della nostra cultura. organismo e delle relazioni tra le sue parti. Il termine anatomia deriva
Mentre studiate i concetti contenuti in questo libro, ricordatevi che dal greco e significa “tagliare attraverso”. Gli studenti di anatomia im-
non sono incisi nella pietra. La scienza è un insieme di idee e processi parano ancora oggi la struttura del corpo umano tagliandolo letteral-
in rapida evoluzione, che non solo è influenzato dai nostri pregiudizi mente a pezzi. Questo processo, definito dissezione, rimane una tecnica
culturali, ma che influisce a sua volta sulla consapevolezza che abbiamo fondamentale utilizzata per isolare e studiare le componenti strutturali
di noi stessi. o le parti del corpo umano.
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 5

La biologia viene definita come lo studio scientifico della vita. Sia LINGUAGGIO DELLA SCIENZA
l’anatomia sia la fisiologia sono suddivisioni di questa vasta area di ricerca.
Ciascuna di queste suddivisioni può essere ulteriormente suddivisa in
E DELLA MEDICINA
aree di studio più circoscritte. Il termine anatomia macroscopica, ad Probabilmente avrete notato che molti termini scientifici, come anato-

UNITÀ 1
esempio, è utilizzato per descrivere lo studio delle parti del corpo visibili mia e fisiologia, sono costituiti da porzioni di parole non italiane. Molti
a occhio nudo. Prima della scoperta del microscopio, gli anatomisti dove- di questi termini costituiscono le basi del linguaggio usato per comunica-
vano studiare la struttura del corpo umano basandosi solo su ciò che po- re in ambito scientifico e medico. L’apprendimento della scienza, quindi,
tevano vedere durante le dissezioni. I primi anatomisti potevano fare solo inizia con l’apprendimento di un nuovo vocabolario, proprio come quan-
un esame macroscopico, o generale, come potete vedere nella Figura 1.2. do si impara una nuova lingua per poter comunicare in una regione del
Con l’introduzione dei moderni microscopi, molti anatomisti si sono mondo diversa dalla propria.
specializzati nello studio dell’anatomia microscopica, che include lo Per aiutarvi a imparare il vocabolario dell’anatomia e della fisiologia,
studio delle cellule, detto citologia, e quello dei tessuti, detto istologia. abbiamo inserito diversi strumenti di supporto. Nel sito web è presente
Altre branche dell’anatomia includono lo studio dello sviluppo e della un utile glossario dove potrete trovare il termine in italiano seguito dal
crescita dell’uomo (embriologia) e lo studio degli organi ammalati (ana- termine in inglese con una guida alla pronuncia e da una spiegazione (o
tomia patologica). Nei capitoli che seguono, studierete il corpo suddiviso dal significato) di ognuna delle porzioni di parole che compongono il
per apparati: un metodo detto anatomia sistematica. Gli apparati sono termine stesso.
gruppi di organi che hanno una funzione comune, come le ossa nell’ap- Vedrete che la maggior parte dei termini scientifici è formata da porzio-
parato scheletrico e i muscoli nel sistema muscolare. ni di parole latine o greche. Questo è dovuto al fatto che la maggior parte
degli scienziati occidentali iniziarono a comunicare tra di loro in queste
lingue, che erano comunemente le prime lingue scritte a essere imparate
Fisiologia dalle persone colte. Anche altre lingue come il tedesco, il francese e il
La fisiologia è la scienza che studia le funzioni degli organismi viventi e giapponese sono fonti da cui derivano alcune parti dei termini scientifici.
delle loro parti. Il termine è una combinazione di due parole greche Come avviene per qualsiasi linguaggio, anche quello scientifico cam-
(physis, “natura” e logos, “parole o studio”). In sintesi, è lo studio della bia costantemente. Ciò è utile dal momento che spesso è necessario affi-
fisiologia che ci aiuta a capire come funziona il corpo. I fisiologi cercano nare la terminologia in modo che rifletta i cambiamenti nella nostra
di scoprire e di capire i complicati sistemi di controllo che permettono al comprensione della scienza e che possa spiegare le nuove scoperte. Tutta-
corpo di funzionare e sopravvivere in un ambiente spesso ostile. via, a volte si genera confusione. Nel tentativo di fare un po’ di chiarezza,
Come disciplina scientifica, la fisiologia può essere suddivisa in base la International Federation of Associations of Anatomists (IFAA) ha costi-
(1) al tipo di organismo studiato, ad esempio fisiologia umana o fisiologia tuito una commissione mondiale per la pubblicazione di un elenco della
vegetale; (2) al livello di organizzazione analizzato, ad esempio fisiologia terminologia anatomica “universale” o standard. L’elenco per l’anatomia
molecolare o cellulare; o (3) alla funzione specifica o sistemica studiata, macroscopica, ciò che possiamo vedere senza ingrandimento, è stato pub-
ad esempio neurofisiologia, fisiologia respiratoria o fisiologia cardiova- blicato nel 1998 come Terminologia Anatomica (TA). Nel 2008 è stata poi
scolare. pubblicata la Terminologia Histologica (TH) riguardante l’anatomia mi-
Nei capitoli che seguono, sia l’anatomia sia la fisiologia sono spiegate croscopica, ossia lo studio delle strutture del corpo che richiedono un si-
suddividendo il corpo umano in apparati specifici. Questa unità inizia gnificativo ingrandimento per poter essere visualizzate.
con una panoramica del corpo umano visto come entità unica. Nei capi- Sebbene in anatomia continuino a essere usati alcuni termini alterna-
toli successivi il corpo verrà dissezionato e studiato, sia dal punto di vista tivi (e più nuovi), gli elenchi sono utili come riferimenti standard. Tali
strutturale (anatomia) sia da quello funzionale (fisiologia), in “livelli di elenchi presentano ciascun termine in latino e in inglese (basato sulla
organizzazione”, in modo che le sue componenti possano essere com- forma latina), accompagnato da un numero di riferimento. In questo libro
prese meglio e vadano a costituire i tasselli di un’unità vivente e integrata. di testo useremo i termini italiani degli elenchi pubblicati come riferi-
È la conoscenza dell’anatomia e della fisiologia che ci permette di capire menti standard, ma talvolta utilizzeremo la forma latina pura o un termi-
come gli impulsi nervosi possono viaggiare da una parte all’altra del cor- ne alternativo, quando ciò potrà essere utile per studenti principianti.
po; come si contraggono i muscoli; come l’energia luminosa viene con- Uno dei principi di base per la standardizzazione della terminologia è
vertita in immagini visive; come riusciamo a respirare, a digerire il cibo, l’omissione degli eponimi, ovvero dei termini basati sui nomi propri. Al con-
a riprodurci, a eliminare le scorie e ad adattarci al nostro ambiente; trario, si preferisce sempre un termine più descrittivo di origine latina. Pertan-
persino come riusciamo a pensare e a ragionare. to, il termine tuba di Eustachio (la tuba collegata all’orecchio medio, così
chiamata in nome del famoso anatomista italiano Eustachio) è stato oggi so-
stituito con quello più descrittivo di tuba uditiva. Allo stesso modo, le isole di
F i g u r a 1 . 2   Anatomia Langerhans (situate nel pancreas) oggi sono semplicemente dette isole pan-
macroscopica.  Famosa incisione creatiche. Nei rari casi in cui degli eponimi compaiano in un elenco standard,
raffigurante una dissezione
evitiamo la forma possessiva. In questo modo, la capsula di Bowman (nel tes-
macroscopica comparsa sul primo
suto renale) è oggi definita sia capsula glomerulare sia capsula Bowman.
manuale di anatomia moderna,
Non esistono analoghi elenchi standard dei termini fisiologici. Tutta-
il De Corporis Humani Fabrica
via, molti dei principi utilizzati nella terminologia anatomica vengono
(Sulla struttura del corpo umano),
pubblicato nel 1543. L’incisione applicati anche in fisiologia. Ad esempio, la maggior parte dei termini
rappresenta l’autore del libro, è in italiano, ma deriva da porzioni di parole greche o latine. E, come
Andreas Vesalius, considerato il nell’anatomia, i termini descrittivi vengono preferiti agli eponimi.
fondatore dell’anatomia moderna. Tutto ciò può sembrarvi molto più di quanto siate interessati a impa-
Il corpo dissezionato viene detto rare in questo momento. Tuttavia, se vi concentrate sull’apprendimento
cadavere. delle parole nuove ogni volta che affrontate un nuovo argomento, come
se vi trovaste in un Paese straniero e aveste bisogno di conoscere qualche
frase per tirare avanti, troverete lo studio dell’anatomia e della fisiologia
semplice e piacevole.
6 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica

CARATTERISTICHE DELLA VITA organizzate, a come riescono a interconnettersi e a funzionare in modo


efficace. I diversi livelli di organizzazione che influenzano la struttura e
L’anatomia e la fisiologia sono discipline importanti in biologia, lo studio
le funzioni corporee sono illustrati nella Figura 1.3.
della vita. Ma cos’è la vita? Quali sono le qualità che distinguono un es-
UNITÀ 1

sere vitale e funzionante da un corpo morto? Sappiamo che un organi-


smo vivente è dotato di alcune caratteristiche che non si trovano nella Livello chimico: le basi della vita
materia inorganica. Tuttavia, a volte è difficile trovare un criterio univoco L’organizzazione del corpo inizia a livello chimico (si veda Fig. 1.3). In
per definire la vita. Si potrebbe affermare che gli organismi viventi, a natura esistono oltre 100 diversi “mattoncini” chimici, chiamati atomi,
differenza delle strutture inanimate, sono in grado di auto-organizzarsi e minuscole sfere di materia, talmente piccole da risultare invisibili. Qual-
di auto-mantenersi. Un concetto che viene definito autopoiesi, che lette- siasi oggetto materiale nel nostro universo, incluso il corpo umano, è
ralmente significa “autocreazione”. Secondo un altro punto di vista, noto composto da atomi. Combinazioni di atomi costituiscono raggruppamenti
come teoria cellulare, qualsiasi struttura indipendente costituita da una chimici più grandi, detti molecole. Le molecole, a loro volta, si combinano
o più unità microscopiche chiamate cellule è un organismo vivente. con altri atomi e molecole per formare strutture chimiche più grandi e
Talvolta, anziché tentare di trovare una singola differenza che distingua complesse, chiamate macromolecole.
gli oggetti animati da quelli inanimati, gli scienziati definiscono la vita elen- Le relazioni uniche e complesse che esistono tra atomi, molecole e ma-
cando quelle che vengono spesso considerate le caratteristiche della vita. Tali cromolecole all’interno degli organismi viventi formano un materiale simile
elenchi possono variare da un fisiologo all’altro, in base al tipo di organismo a gel costituito da liquidi, particelle e membrane chiamato citoplasma, la
studiato e al modo in cui le funzioni vitali vengono definite e raggruppate. sostanza essenziale per la vita umana. Se non vengono mantenute le
Gli attributi che caratterizzano la vita nei batteri, nelle piante o negli anima- appropriate relazioni tra i diversi elementi chimici, subentra la morte. Il
li possono essere diversi tra loro. Le caratteristiche della vita considerate tra le mantenimento del tipo di organizzazione chimica nel citoplasma necessario
più importanti per gli esseri umani sono descritte nella Tabella 1.1. per la vita richiede un dispendio energetico. Nel Capitolo 2 vengono di-
Ogni caratteristica della vita è correlata alla somma di tutte le reazioni scusse più in dettaglio importanti nozioni riguardanti la chimica della vita.
fisiche e chimiche che avvengono nel corpo. Il termine metabolismo
viene utilizzato per descrivere i vari processi che includono tutte le fasi
Livello degli organuli
coinvolte nella distruzione dei nutrienti allo scopo di produrre energia e
nella trasformazione di un materiale in un altro. Ad esempio, se assumia- All’interno di strutture più grandi chiamate cellule, le strutture chimiche
mo e assorbiamo più zuccheri di quelli necessari a soddisfare le richieste possono essere organizzate in modo tale da costituire diverse strutture chia-
metaboliche immediate dell’organismo, essi vengono convertiti in forme mate organuli, il livello di organizzazione successivo a quello chimico
alternative, come i grassi, che possono essere immagazzinate nel corpo. Le (si veda Fig. 1.3). Un organulo può essere definito come una struttura co-
reazioni metaboliche sono necessarie anche per formare composti com- stituita da molecole organizzate in modo tale da poter svolgere una funzione
plessi a partire da altri più semplici, come avviene durante la crescita tissu- specifica. Gli organuli sono quegli “organi minuscoli” che permettono a
tale, la cicatrizzazione delle ferite o la produzione di secrezioni corporee. ogni cellula di vivere. Gli organuli non possono sopravvivere al di fuori della
Ciascuna caratteristica della vita – la sua manifestazione funzionale nel cellula, ma la cellula stessa non può sopravvivere senza organuli.
corpo, la sua integrazione con altre funzioni e strutture e i suoi meccanismi Sono state identificate decine di diversi tipi di organuli. Alcuni esempi
di controllo – è oggetto di studio dei prossimi capitoli del presente manuale. includono i mitocondri, le “centrali energetiche” della cellula che le for-
niscono l’energia necessaria per il funzionamento quotidiano, per la cre-
scita e la riparazione; l’apparato del Golgi, che fornisce alla cellula un
LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE servizio di “imballaggio”, immagazzinando materiale per un successivo
Prima di iniziare a studiare la struttura e le funzioni del corpo umano e utilizzo all’interno della cellula o per l’esportazione al di fuori di essa; e il
delle sue diverse parti, è importante pensare a come queste parti sono reticolo endoplasmatico, la rete di canali di trasporto presenti all’interno

T a b e l l a 1 . 1     Caratteristiche della vita umana

CARATTERISTICA DESCRIZIONE

Reattività Capacità di un organismo di percepire, controllare e reagire ai cambiamenti dell’ambiente interno ed esterno
Conducibilità Capacità delle cellule viventi di trasmettere un’informazione da un punto all’altro del corpo
Aumento organizzato delle dimensioni e del numero di cellule e conseguente aumento delle dimensioni
Crescita
dell’individuo o di un suo particolare organo o parte di esso
Respirazione Scambio di gas respiratori (ossigeno e anidride carbonica) tra l’organismo e il suo ambiente
Processo mediante il quale cibi complessi vengono scissi in sostanze più semplici che possono essere assorbite
Digestione
e utilizzate dalle singole cellule del corpo
Spostamento di molecole, come i gas respiratori o le sostanze nutritive digerite, attraverso una membrana
Assorbimento
e nei liquidi corporei per essere trasportate alle cellule dove verranno utilizzate
Produzione e rilascio di importanti sostanze, come i succhi gastrici e gli ormoni, che svolgono diverse funzioni
Secrezione
corporee
Escrezione Questo termine si riferisce alla rimozione dei prodotti di scarto
Spostamento, da una regione all’altra del corpo, dei liquidi corporei contenenti diverse sostanze, secondo
Circolazione
un percorso continuo e circolare dato dai vasi sanguigni
Riproduzione Generazione di prole
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 7

UNITÀ 1
F i g u r a 1 . 3   Livelli di organizzazione.  Le parti più piccole del corpo umano sono gli atomi, i quali compongono i prodotti chimici, o
molecole, del corpo. Le molecole, a loro volta, costituiscono strutture microscopiche chiamate organuli, che si organizzano a formare ciascuna cellula
del corpo. Gruppi di cellule simili sono detti tessuti, i quali si combinano con altri tessuti per costituire i singoli organi. Gruppi di organi che lavorano
insieme vengono detti apparati. Tutti gli apparati del corpo nel loro insieme formano un organismo. La conoscenza dei diversi livelli di organizzazione
vi aiuterà a comprendere i concetti di base dell’anatomia e della fisiologia umana.

della cellula che agisce come un’“autostrada” per lo spostamento delle la principale funzione dei livelli di organizzazione chimica e degli orga-
sostanze chimiche. Il Capitolo 3 contiene un’analisi completa degli orga- nuli è quella di fornire i mattoncini necessari per il livello di organizzazio-
nuli e delle loro funzioni. ne corporea più alto, ovvero il livello cellulare.
Le cellule sono le unità strutturali più piccole e numerose che possie-
Livello cellulare dono e mostrano le caratteristiche di base della materia vivente. Quante
Le caratteristiche della vita sono, in ultima analisi, il risultato di una ge- cellule ci sono nel corpo? Si stima che in un corpo umano adulto di circa
rarchia di strutture e funzioni che inizia con l’organizzazione di atomi, 70 kg di peso ce ne siano approssimativamente 100.000.000.000.000. Nel
molecole e macromolecole. L’ulteriore organizzazione che ha come caso abbiate problemi a tradurre questo numero – 1 seguito da 14 zeri – si
­risultato gli organuli è il passo successivo. Tuttavia, secondo gli anatomisti, tratta di 100 trilioni! O 100.000 miliardi! O 100 milioni di milioni!
8 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica

Ogni cellula è circondata da una membrana ed è caratterizzata da Livello degli organi


uno o più nuclei circondati dal citoplasma, che contiene i numerosi or-
Gli organi sono molto più complessi dei tessuti. Un organo è definito
ganuli necessari per i normali processi di sopravvivenza. Sebbene tutte le
come una struttura costituita da diversi tipi di tessuto organizzati in modo
cellule abbiano determinate caratteristiche in comune, esse si specializ-
UNITÀ 1

che, insieme, possano svolgere una particolare funzione.


zano o si differenziano per svolgere funzioni esclusive. Le cellule adipose,
Se i tessuti sono la “stoffa” del corpo, un organo è simile a un capo di
ad esempio, sono cellule modificate strutturalmente in modo da imma-
vestiario costituito da stoffe diverse ma con una funzione specifica. Il
gazzinare i grassi, mentre altre cellule, come i miocardiociti, sono in
cuore è un esempio di livello degli organi: i tessuti muscolare e connettivo
grado di contrarsi con notevole forza (si veda Fig. 1.3). Muscoli, ossa,
gli conferiscono una forma e la capacità di pompare sangue, il tessuto
nervi e cellule ematiche sono altri esempi di cellule strutturalmente e
epiteliale ne delinea le cavità, o camere, e il tessuto nervoso permette di
funzionalmente uniche.
controllarne le contrazioni.
I tessuti si trovano raramente in forma isolata. Invece quando sono
uniti tra loro formano gli organi, i quali rappresentano unità operative
Livello tissutale distinte ma funzionalmente complesse. Ogni organo ha una forma, una
Il livello di organizzazione superiore alla cellula è il livello tissutale (si dimensione, un aspetto e una localizzazione unica nel corpo, e ognuno
veda Fig. 1.3). I tessuti rappresentano un altro passo nella progressiva può essere identificato dall’insieme di tessuti che lo costituiscono. I pol-
organizzazione della materia vivente. Per definizione, un tessuto è un moni, il cuore, il cervello, i reni, il fegato e la milza sono tutti esempi di
insieme di numerose cellule, simili tra loro e sviluppatesi a partire organi.
dallo stesso foglietto embrionale, che svolgono una data funzione. Le
cellule dei tessuti sono circondate da diverse quantità di una specie di
sostanza intercellulare non vivente: la matrice. I tessuti sono la “stoffa” Livello degli apparati
del corpo. Gli apparati sono le unità organizzative del corpo più complesse. Il livel-
Esistono quattro principali tipi di tessuti: epiteliale, connettivo, mu- lo di organizzazione degli apparati comprende numerosi e diversi tipi di
scolare e nervoso. Considerando la natura complessa del corpo umano, organi organizzati in modo tale che, insieme, possano svolgere le com-
questo elenco è sorprendentemente corto. Ciascuno dei quattro principa- plesse funzioni dell’organismo.
li tessuti, tuttavia, può essere classificato a sua volta in numerosi sottotipi Il corpo umano è composto da undici apparati principali: tegumenta-
diversi. Nel loro insieme, i tessuti corporei sono in grado di soddisfare rio, scheletrico, muscolare, nervoso, endocrino, circolatorio, immuno/
tutte le necessità strutturali e funzionali del corpo. linfatico, respiratorio, digerente, urinario e riproduttivo. Gli apparati che
Il tessuto usato come esempio nella Figura 1.3 è un tipo di muscolo cooperano per soddisfare le esigenze generali del corpo sono riassunti
detto muscolo cardiaco. Notate la ramificazione e l’interconnessione nella Tabella 1.2.
delle cellule. I dettagli relativi alla struttura e alla funzione dei vari tessu- Concedetevi alcuni minuti per scorrere la Tabella 1.2. La colonna
ti sono riportati nel Capitolo 5. ­sinistra evidenzia il fatto che diversi apparati spesso lavorano insieme per

T a b e l l a 1 . 2     Sistemi e apparati del corpo (con i relativi riferimenti a unità e capitoli)

CATEGORIA FUNZIONALE SISTEMA/APPARATO ORGANI PRINCIPALI FUNZIONI PRIMARIE

Protezione, regolazione della temperatura,


Tegumentario (Capitolo 6) Pelle
sensibilità
Sostegno e movimento Sostegno, protezione, movimento,
(Unità Due) Scheletrico (Capitoli 7-9) Ossa, legamenti accumulo di minerali e tessuto adiposo,
produzione di cellule ematiche
Muscolare (Capitoli 10, 11) Muscoli scheletrici, tendini Movimento, postura, produzione di calore
Cervello, midollo spinale, nervi, organi Controllo, regolazione e coordinazione di
Nervoso (Capitoli 12-15)
Comunicazione, controllo e di senso altri apparati, sensibilità, memoria
integrazione (Unità Tre) Ipofisi, surreni, pancreas, tiroide,
Endocrino (Capitolo 16) Controllo e regolazione di altri apparati
paratiroidi e altre ghiandole
Cardiovascolare
Trasporto e difesa Cuore, arterie, vene, capillari Scambio e trasporto di materiali
(Capitoli 17-19)
(Unità Quattro)
Linfatico (Capitoli 20-22) Linfonodi, vasi linfatici, milza, timo, tonsille Immunità, equilibrio idrico
Respiratorio Polmoni, albero bronchiale, trachea,
Scambio di gas, equilibrio acido-base
(Capitoli 23, 24) laringe, cavità nasali
Respirazione, nutrizione ed Stomaco, intestino tenue e crasso, Scissione e assorbimento dei nutrienti,
Digerente (Capitoli 25-27)
escrezione (Unità Cinque) esofago, fegato, cavità orale, pancreas eliminazione di prodotti di rifiuto
Eliminazione di prodotti di rifiuto, equilibrio
Urinario (Capitoli 28-30) Reni, ureteri, vescica, uretra
idro-elettrolitico, equilibrio acido-base
Maschio: testicoli, dotto deferente,
Riproduzione e sviluppo Riproduttivo prostata, vescichette seminali, pene Riproduzione, continuità dell’informazione
(Unità Sei) (Capitoli 31-34) Femmina: ovaie, tube uterine (di Falloppio), genetica, nutrimento della prole
utero, vagina, mammelle
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 9

perseguire un obiettivo comune. Ad esempio, i primi tre apparati della


lista (tegumentario, scheletrico e muscolare) formano la struttura del
corpo, fornendogli sostegno e capacità di movimento. Notate che l’orga-
nizzazione di questa tabella corrisponde a quella del libro. Una volta

UNITÀ 1
giunti al livello di organizzazione degli apparati, li studieremo tutti uno
per uno, un capitolo dopo l’altro. Per facilitare la consultazione del libro,
abbiamo organizzato i capitoli in unità, ciascuna delle quali contiene di-
versi apparati, raggruppati in base alla presenza di funzioni comuni so-
vrapposte.
Come saprete, alcuni apparati possono essere raggruppati o divisi a
seconda dei casi. In questa sede abbiamo adottato i raggruppamenti più
utili ai fini del manuale. Ad esempio, dal momento che l’apparato schele-
trico e quello muscolare collaborano per produrre il movimento atletico,
un preparatore potrebbe studiarli insieme come “apparato muscoloschele-
trico”. Un fisioterapista potrebbe includere anche il concetto di controllo
nervoso del movimento e studiare l’“apparato neuro-muscoloscheletri-
co”. Un neurologo, invece, potrebbe trovare utile tenere a mente la di-
stinzione tra il sistema nervoso sensitivo e il sistema nervoso motorio. In
ogni caso, il concetto dei livelli di organizzazione è universale, e una
volta che avrete capito come funziona potrete adattarlo alle vostre esigen-
ze personali. La suddivisione del corpo in 11 apparati principali è un
metodo largamente utilizzato dai biologi, pertanto lo applicheremo
come base del nostro studio.

Livello dell’organismo
L’organismo umano vivente è certamente superiore alla mera somma
delle sue parti. È un insieme meravigliosamente integrato di strutture
interattive, in grado di sopravvivere e prosperare anche in un ambiente
spesso ostile. Il corpo umano è in grado non solo di riprodurre se stesso
(comprese le informazioni genetiche) e di riparare e sostituire continua-
mente le sue parti esaurite o danneggiate, ma anche di mantenere – in S

modo costante e prevedibile – un eccezionale numero di variabili neces- D S


sarie a un essere umano per avere una vita sana e produttiva.
Siamo infatti in grado di mantenere una “normale” temperatura cor- I

porea e un “normale” equilibrio idrico in presenza di situazioni ambien-


tali estremamente variabili; possiamo mantenere livelli ematici costanti F i g u r a 1 . 4   Posizione anatomica e simmetria
di diversi importanti prodotti chimici e nutrizionali; abbiamo una prote- bilaterale.  Nella posizione anatomica, il corpo è in stazione eretta, o
zione efficace contro le malattie, siamo in grado di eliminare i prodotti di in piedi, con le braccia lungo i lati e i palmi delle mani rivolti in avanti.
scarto e di coordinare i movimenti; e possiamo interpretare rapidamente Anche la testa e i piedi sono rivolti in avanti. La linea tratteggiata indica
e in modo corretto ed estremamente riproducibile suoni, immagini visive l’asse di simmetria bilaterale del corpo. Questo aspetto organizzativo
e altri stimoli esterni. Questi sono solo alcuni esempi di come i diversi esteriore fa sì che i lati destro e sinistro del corpo siano speculari l’uno
livelli di organizzazione dell’organismo umano permettano l’espressione rispetto all’altro.
delle caratteristiche associate alla vita.
Durante lo studio della struttura e delle funzioni del corpo umano,
sarete probabilmente portati a pensare a ciascuna parte o funzione come di riferimento che conferisce significato ai termini direzionali usati per
a un’entità isolata dal resto del corpo. Ricordate sempre che avete a che descrivere le parti e le regioni del corpo.
fare con informazioni che si riferiscono all’intero organismo umano; non La simmetria bilaterale è uno dei più ovvi aspetti organizzativi este-
si tratta, quindi, di nozioni limitate alla comprensione della struttura e riori degli esseri umani. La persona mostrata nella Figura 1.4 è suddivisa
della funzione di un singolo organulo, cellula, tessuto, organo o apparato. da una linea in due metà bilaterali simmetriche. Affermare che gli uomi-
Non limitatevi semplicemente a memorizzare i fatti. Cercate piuttosto di ni sono simmetrici significa semplicemente dire che il lato destro e il lato
collegare e integrare tra loro le informazioni sui singoli fatti, cosicché la sinistro del corpo sono speculari l’uno rispetto all’altro e che un solo pia-
vostra comprensione della struttura e delle funzioni umane non sia riferi- no può dividere il corpo in una metà destra e una metà sinistra. Una
ta a una sola parte del corpo, ma al corpo come unità. delle caratteristiche principali della simmetria bilaterale è la presenza di
proporzioni bilanciate. Vi è una notevole corrispondenza di dimensioni e
forma quando si confrontano parti anatomiche o regioni esterne delle
POSIZIONE ANATOMICA due metà del corpo.
Parlare del corpo, di come si muove, della sua postura o delle relazioni tra I termini ipsilaterale e controlaterale vengono usati spesso per localiz-
una regione e l’altra presuppone il fatto che il corpo, come entità unica, zare una parte del corpo rispetto a un’altra, rispettivamente sullo stesso
sia in una posizione specifica, detta posizione anatomica. In questa posi- lato o sul lato opposto del corpo. Questi termini vengono usati più fre-
zione di riferimento il corpo è in stazione eretta, o in piedi, con le braccia quentemente quando si descrive un danno a un’estremità. Ipsilaterale si-
ai lati del corpo e i palmi delle mani rivolti in avanti (Fig. 1.4). Anche la gnifica semplicemente “sullo stesso lato”, mentre controlaterale significa
testa e i piedi sono rivolti in avanti. La posizione anatomica è una posizione “sul lato opposto”. Le lesioni a braccia o gambe richiedono un attento
10 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica

confronto del lato lesionato con quello sano. La presenza di un lieve polmone destro, e dalla cavità pleurica sinistra, in cui si trova il polmone
gonfiore o di una minima deformità è spesso visibile solo a un osservatore sinistro. Di conseguenza, gli unici organi della cavità toracica che non
esperto, che va a confrontare un’area di lesione sospetta con la parte cor- sono localizzati nel mediastino sono i polmoni. Nel mediastino sono
rispondente sul lato opposto del corpo. Se il ginocchio destro è danneg- ubicati i seguenti organi: il cuore (racchiuso nella cavità pericardica), la
UNITÀ 1

giato, ad esempio, il sinistro viene definito ginocchio controlaterale. trachea e i bronchi destro e sinistro, l’esofago, il timo, diversi vasi sangui-
gni (ad esempio, l’aorta toracica e la vena cava superiore), il dotto toracico
e altri vasi linfatici, vari linfonodi e nervi (come il nervo frenico e il nervo
CAVITÀ CORPOREE vago).
Il corpo, contrariamente alle apparenze, non è una struttura solida. Con- La cavità addominopelvica è composta da una porzione superiore, la
tiene infatti due cavità principali, a loro volta suddivise e contenenti cavità addominale, e da una porzione inferiore, la cavità pelvica. La cavi-
combinazioni compatte e ordinate di organi interni. Sebbene non tutti gli tà addominale contiene il fegato, la cistifellea, lo stomaco, il pancreas, gli
anatomisti utilizzino questi termini, è utile pensare alle due cavità princi- intestini, la milza, i reni e gli ureteri. La vescica, alcuni organi riprodutti-
pali come ventrale e dorsale. La localizzazione e la forma delle cavità vi (utero, tube uterine e ovaie nella femmina; prostata, vescichette semi-
corporee sono illustrate nella Figura 1.5. nali e parte del dotto deferente nel maschio), e porzioni dell’intestino
La cavità ventrale si compone di una cavità toracica, o torace, e di una crasso (in particolare, il sigma e il retto) sono localizzati nella cavità pel-
cavità addominopelvica. La cavità toracica è ulteriormente suddivisa vica (Tab. 1.3).
nelle cavità pleuriche destra e sinistra e in una porzione mediana detta La cavità dorsale comprende la cavità cranica e quella spinale. La
mediastino. Il tessuto fibroso forma una parete intorno al mediastino che cavità cranica si trova nel cranio e ospita il cervello. La cavità spinale si
lo separa completamente dalla cavità pleurica destra, in cui è situato il trova nella colonna vertebrale e racchiude il midollo spinale (Fig. 1.5).

T a b e l l a 1 . 3     Organi delle cavità corporee ventrali

REGIONI ORGANI

Cavità toracica
Cavità pleurica destra Polmone destro (nella cavità pleurica)
Cuore (nella cavità pericardica)
Trachea
Bronchi destro e sinistro
Esofago
Mediastino Timo
Arco aortico e aorta toracica
Vene cave
Vari linfonodi e nervi
Dotto toracico
Cavità pleurica sinistra Polmone sinistro (nella cavità pleurica)
Cavità addominopelvica
Fegato
Cistifellea
Stomaco
Pancreas
Cavità addominale
Intestini
Milza
Reni
Ureteri
Vescica urinaria
Organi riproduttivi femminili
Utero
F i g u r a 1 . 5   Principali cavità corporee.  La cavità dorsale Tube uterine
è situata nella parte dorsale (posteriore) del corpo ed è suddivisa in una Ovaie
cavità cranica superiore e in una cavità spinale inferiore. La cavità Cavità pelvica Organi riproduttivi maschili
ventrale si trova nella parte ventrale (anteriore) del tronco ed è suddivisa
Prostata
in una cavità toracica al di sopra del diaframma e in una cavità
addominopelvica al di sotto del diaframma. La cavità toracica è Vescichette seminali
ulteriormente suddivisa in mediastino al centro e nelle cavità pleuriche Porzioni del dotto deferente
ai lati. La cavità addominopelvica è suddivisa a sua volta in una cavità Porzioni dell’intestino crasso, ossia
addominale al di sopra della pelvi e in una cavità pelvica, corrispondente sigma e retto
alla pelvi stessa.
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 11

UNITÀ 1
F i g u r a 1 . 6   Regioni specifiche del corpo.  Si noti che il corpo come entità unica può essere suddiviso in due porzioni principali: quella
assiale (lungo la mediana, o asse, del corpo) e quella appendicolare (braccia e gambe, o appendici). I nomi delle diverse regioni del corpo seguono
la forma latina, mentre l’equivalente italiano è posto tra parentesi.

Anche le sottilissime membrane che delimitano le cavità corporee o che una forma umana può essere distinta da altre creature od oggetti. Il
che rivestono la superficie degli organi contenuti nelle cavità hanno nomi riconoscimento avviene non appena è possibile identificare la forma
specifici. Il termine parietale si riferisce all’effettiva parete di una cavità globale e il profilo di base. Perché si abbia un’identificazione più
corporea o al rivestimento che ne ricopre la superficie. Il termine viscera- specifica, è necessario descrivere i dettagli riguardanti la dimensione, la
le non si riferisce alla parete o al rivestimento di una cavità corporea, ma forma e l’aspetto delle singole regioni del corpo. Gli individui differi-
alla sottile membrana che riveste gli organi, o visceri, contenuti in una scono tra loro nell’aspetto globale, poiché specifiche regioni del corpo,
cavità. come il viso o il tronco, hanno caratteristiche distintive uniche.
Il rivestimento interno della cavità addominale, ad esempio, è detto Una descrizione dettagliata del corpo umano richiede l’individuazio-
peritoneo parietale. La membrana che riveste gli organi contenuti nella ne di specifiche regioni e l’utilizzo di termini appropriati per descriverle
cavità addominale è detta peritoneo viscerale. Se osservate la Figura 1.10, (Fig. 1.6 e Tab. 1.4).
vedrete che esiste uno spazio o un’apertura tra le due membrane addomi- Il corpo come entità unica può essere suddiviso in due porzioni prin-
nali. Si tratta della cavità peritoneale. Le membrane corporee sono de- cipali: assiale e appendicolare. La porzione assiale è costituita da testa,
scritte con maggiore dettaglio nel Capitolo 5. collo e torso (o tronco); quella appendicolare è formata dalle estremità
superiori e inferiori e dalle loro connessioni con la regione assiale. Ogni
area principale è a sua volta suddivisa come indicato nella Figura 1.6.
REGIONI DEL CORPO Notate, ad esempio, che il tronco è composto dalle regioni toracica, ad-
L’identificazione di un oggetto inizia con il riconoscimento generale dominale e pelvica, e che l’estremità superiore è suddivisa in braccio,
della sua struttura e della sua forma. Inizialmente, è in questo modo avambraccio, polso e parti della mano. Sebbene la maggior parte
12 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica

T a b e l l a 1 . 4     Termini di origine latina usati per descrivere le regioni del corpo*

REGIONE DEL CORPO AREA O ESEMPIO REGIONE DEL CORPO AREA O ESEMPIO
UNITÀ 1

Acromiale Spalla Mammaria Petto


Addominale Busto anteriore al di sotto del diaframma Manuale Mano
Alluce Pollice del piede Mentale Mento
Antibrachiale Avambraccio Nasale Naso
Depressione localizzata proprio davanti
Anticubitale Occipitale Area postero-inferiore del cranio
al gomito (fossa cubitale)
Ascellare Ascella Olecranica Area posteriore del gomito
Auricolare Orecchio Ombelicale Area intorno all’ombelico
Brachiale Parte superiore del braccio Orale Bocca
Buccale Guancia (interno) Orbitale od oftalmica Occhi
Calcaneale Calcagno Palmare Palmo della mano
Carpale Polso Patellare Area anteriore del ginocchio
Cefalica Testa Pelvica Porzione inferiore del tronco
Cervicale Collo Perineale Area tra l’ano e i genitali
Coxale Anca Plantare Pianta del piede
Cranica Cranio Podale Piede
Crurale Gamba Pollice Pollice
Cubitale Gomito Poplitea Area situata dietro al ginocchio
Cutanea Pelle (superficie corporea) Pubica Pube
Digitale Dita delle mani e dei piedi Sopraclaveare Regione situata al di sopra della clavicola
Dorsale Schiena Surale Polpaccio
Faciale Viso Tarsale Caviglia
Femorale Coscia Temporale Area laterale del cranio
Frontale Fronte Toracica Torace
Glutea Natica Zigomatica Guancia (esterno)
Inguinale Inguine
Porzione inferiore della schiena tra le coste
Lombare
e la pelvi

*Nella colonna di sinistra si ha un elenco degli aggettivi italiani derivanti dai termini latini che descrivono le parti del corpo elencate in italiano nella colonna di destra.

dei termini utilizzati per descrivere le regioni macroscopiche del corpo 5. Mesogastrio (o regione ombelicale)
sia familiare, non è raro che venga utilizzata in modo inappropriato. È il 6. Regione lombare sinistra
caso, ad esempio, del termine gamba. Per un anatomista, “gamba” fa rife-
7. Fossa iliaca (o regione inguinale) destra
rimento alla porzione dell’estremità inferiore compresa tra il ginocchio e
la caviglia e non all’intera estremità. 8. Ipogastrio
9. Fossa iliaca (o regione inguinale) sinistra

Regioni addominali Gli organi più superficiali situati in ciascuna delle nove regioni sono
mostrati nella Figura 1.7. Nella regione ipocondriaca destra sono visibili
Per questioni di praticità, nella localizzazione degli organi addominali,
il lobo destro del fegato e la cistifellea. Nella regione epigastrica si posso-
gli anatomisti suddividono l’addome in nove regioni immaginarie, in
no osservare porzioni dei lobi destro e sinistro del fegato e una grossa
base a una griglia simile a quella usata nel gioco del tris. Quello che se-
porzione dello stomaco. A un’osservazione superficiale, solo una piccola
gue è un elenco delle suddette nove regioni (Fig. 1.7), riportate da destra
porzione dello stomaco, della milza e dell’intestino crasso è visibile nella
verso sinistra e dall’alto verso il basso:
regione ipocondriaca sinistra. Notate che la regione lombare destra con-
1. Ipocondrio destro tiene porzioni di intestino tenue e crasso (si veda Fig. 1.7). Gli organi
2. Epigastrio superficiali che si possono osservare nella regione mesogastrica includo-
no una parte del colon trasverso e anse dell’intestino tenue. Altre anse
3. Ipocondrio sinistro dell’intestino tenue e parte del colon possono essere ritrovate nella regio-
4. Regione lombare destra ne lombare sinistra. La fossa iliaca destra contiene il cieco e porzioni
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 13

UNITÀ 1
F i g u r a 1 . 7   Nove regioni della cavità addominopelvica.  In F i g u r a 1 . 8   Suddivisione dell’addome in quattro
questa immagine vengono rappresentate solo le strutture più superficiali quadranti.  L’immagine mostra i rapporti degli organi interni con i quattro
degli organi interni. quadranti addominopelvici.

dell’intestino tenue. Nella regione ipogastrica si osservano anse dell’inte- sono localizzati superiormente al diaframma, mentre lo stomaco è
stino tenue, la vescica urinaria e l’appendice. La fossa iliaca sinistra con- situato inferiormente a esso.
tiene porzioni del colon e dell’intestino tenue. Anteriore e posteriore.  Anteriore significa “davanti” o “di fronte a”;
­posteriore significa “dietro” o “al di dietro di”. Nell’essere umano – che
Quadranti addominopelvici cammina in stazione eretta – il termine ventrale (verso il ventre) può
essere usato al posto di anteriore e il termine dorsale (verso la schiena)
I medici e altri professionisti sanitari adottano spesso un metodo più sem-
al posto di posteriore. Ad esempio, il naso si trova sulla superficie ante-
plice e suddividono l’addome in quattro quadranti per descrivere la sede di
riore del corpo e le scapole sono sulla sua superficie posteriore.
un dolore addominopelvico o per localizzare alcuni tipi di patologie come
un tumore o un ascesso (Fig. 1.8). Una linea orizzontale e una linea vertica- Mediale e laterale.  Mediale significa “verso la linea mediana del
le passanti per l’ombelico dividono l’addome nei quadranti superiori di de- corpo”; laterale significa “verso il lato del corpo, o lontano dalla
stra e di sinistra e in quelli inferiori di destra e di sinistra (si veda Fig. 1.8). sua linea mediana”. Ad esempio, l’alluce è sul lato mediale del
piede, mentre il mignolo è sul suo lato laterale. Il cuore è situato
medialmente ai polmoni, mentre i polmoni si trovano lateral-
TERMINI UTILIZZATI PER DESCRIVERE mente al cuore.
LA STRUTTURA DEL CORPO Prossimale e distale.  Prossimale significa “verso o più vicino al tronco,
o più vicino al punto di origine di una delle parti del corpo”; distale
Termini direzionali significa “lontano dal busto o dal punto di origine di una delle parti
Per generare la minima confusione possibile quando si parla dei rapporti del corpo”. Ad esempio, il gomito è all’estremità prossimale del-
tra le varie parti del corpo o della localizzazione di una particolare strut- l’avambraccio, mentre la mano è alla sua estremità distale.
tura anatomica, è necessario utilizzare termini specifici. Quando il corpo Superficiale e profondo.  Superficiale significa “vicino alla superfi-
è in posizione anatomica, si possono usare i seguenti termini direzionali cie”; profondo “lontano dalla superficie corporea”. Ad esempio,
per descrivere la localizzazione di una parte del corpo rispetto a un’altra la cute del braccio è superficiale rispetto ai muscoli al di sotto di
(Fig. 1.9). essa, e l’osso della parte superiore del braccio è profondo rispetto
ai muscoli che lo circondano e lo rivestono. Utilizzate spesso
Superiore e inferiore.  Superiore significa “verso la testa”; inferiore come riferimento la tabella delle direzioni anatomiche che tro-
significa “verso i piedi”. Superiore vuole anche dire “più in alto” o vate a pag. XV. Il suo scopo è quello di servire come strumento
“sopra” e inferiore “più in basso” o “sotto”. Ad esempio, i polmoni di consultazione utile e rapido.
14 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica

parte inferiore o base dello stesso. Ad esempio, nel cuore il termi-


ne apicale si riferisce alla “punta” del cuore che giace sul dia-
framma. I termini basale e apicale possono essere applicati anche
a singole cellule: la superficie apicale è rivolta verso il lume di un
UNITÀ 1

organo cavo, mentre quella basale è rivolta dal lato opposto. Mol-
ti dei più comuni termini direzionali che userete in questo corso
sono elencati in una tabella che potete trovare a pag. XV.

PIANI E SEZIONI DEL CORPO


Le lastre trasparenti simili a vetro che dividono il corpo in parti nella
Figura 1.9 rappresentano le sezioni che possono essere ricavate lungo un
particolare asse, o linea di orientamento, chiamata piano. Nel corpo vi
sono tre principali piani, disposti ad angolo retto tra loro. Essi sono detti
piano sagittale, coronale e trasversale (od orizzontale). Da ogni piano è
possibile ricavare centinaia di sezioni, e ogni sezione ha un nome che
deriva dal piano dal quale è stata ricavata. Ad esempio, il piano trasversa-
le mostrato nella Figura 1.9 divide l’individuo a livello dell’ombelico in
una metà superiore e una inferiore. Sono possibili molte altre sezioni
trasversali su piani trasversali paralleli. Una sezione trasversale che passa
per il ginocchio amputerebbe l’arto inferiore a livello di tale articolazio-
ne, mentre una sezione trasversale che passa per il collo potrebbe appari-
re come una decapitazione.
Leggete le seguenti definizioni e identificate ciascun termine nella
Figura 1.9:
Piano sagittale.  Piano longitudinale che va dalla parte anteriore alla
parte posteriore; divide il corpo o qualsiasi sua parte in due metà,
destra e sinistra. Se una sezione sagittale viene effettuata esatta-
mente sulla linea mediana, creando due metà, una destra e una
sinistra, esattamente equivalenti e simmetriche, il piano di tale
F i g u r a 1 . 9   Direzioni e piani del corpo. sezione è detto piano sagittale mediano o piano sagittale medio
(si veda Fig. 1.9).
Piano coronale.  Si tratta di un piano longitudinale che va da un lato
all’altro del corpo; divide il corpo stesso o una qualsiasi delle sue
Termini correlati agli organi parti in una porzione anteriore e una posteriore; tale piano è detto
anche piano frontale.
Quando si parla dei rapporti anatomici tra gli organi di un apparato o di
una regione, o dei rapporti anatomici all’interno di un singolo organo, Piano trasversale.  Si tratta di un piano orizzontale; esso divide il
sono spesso utili ulteriori termini. corpo o una qualsiasi delle sue parti in una porzione superiore e
una inferiore; è detto anche piano orizzontale.
Lume.  Molti organi del corpo sono cavi, come lo stomaco, l’intestino
tenue, i vasi sanguigni, gli organi dell’apparato urinario e così via. La La Figura 1.10 mostra gli organi della cavità addominale così come
cavità di ciascuno di questi organi è detta lume. Il termine luminale apparirebbero sul piano trasversale, od orizzontale, o passante per l’addo-
significa “nel lume o vicino a esso”. me, come mostrato nella Figura 1.9. In aggiunta alla fotografia attuale,
un diagramma lineare semplificato aiuta a identificare gli organi primari.
Centrale e periferico.  Centrale significa “vicino al centro”; perife-
Notate che gli organi nella parte alta della fotografia o del diagramma li-
rico significa “vicino alla periferia”. Ad esempio, il sistema ner-
neare sono localizzati in una posizione posteriore. La vertebra sezionata,
voso centrale include l’encefalo e il midollo spinale, che sono
ad esempio, può essere localizzata nella propria posizione dietro, o po-
vicini al centro del corpo. Il sistema nervoso periferico, al con-
steriormente, allo stomaco. I reni sono localizzati ai lati della vertebra
trario, comprende i nervi che raggiungono i muscoli, la cute e
(essi sono laterali e la vertebra è mediale). Nel libro, per semplificare la
gli altri organi che sono vicini alla periferia o ad altri confini del
lettura delle figure anatomiche, viene usata una bussola anatomica. In
corpo.
molte ­figure noterete una piccola bussola, simile a quelle presenti sulle
Midollare e corticale.  Midollare si riferisce alla regione interna di carte geografiche. Anziché essere etichettata con N, S, E e O, la bussola
un organo; corticale si riferisce a una regione o strato esterno di anatomica è etichettata con le abbreviazioni delle direzioni anatomiche:
un organo. Ad esempio, la regione interna del rene è la midollare,
e qualsiasi struttura qui localizzata è descritta come midollare. A = Anteriore P (opposto ad A) = Posteriore
Analogamente, il termine corticale è usato per descrivere le strut- D = Distale P (opposto a D) = Prossimale
ture situate sullo strato più esterno del tessuto renale (la corticale I = Inferiore S = Superiore
del rene). L (opposto a M) = Laterale M = Mediale
S (opposto a D) = Sinistro D = Destro
Basale e apicale.  Alcuni organi, come il cuore e i polmoni, hanno
una forma simile a quella di un cono. Perciò prendiamo in pre- Per vostra comodità potete trovare la bussola anatomica, le sue possi-
stito i termini che descrivono la punta, o apice, di un cono e la bili direzioni, un utile diagramma dei piani e delle direzioni del corpo e
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 15

UNITÀ 1
F i g u r a 1 . 1 0   Sezione trasversale dell’addome. A. Un piano trasversale, od orizzontale, che passa attraverso l’addome mostra la posizione
dei vari organi all’interno della cavità. B. Un disegno della fotografia aiuta a chiarire la foto stessa.

una tabella riassuntiva a pag. XV. Usatela come riferimento, finché non chimica secreta dalle cellule polmonari, la cui funzione impedisce alle
avrete acquisito sufficiente familiarità con l’anatomia da poterne fare a minuscole sacche di aria all’interno di questi organi di collassare in fase di
meno. respirazione. Durante lo sviluppo, il materiale ereditario detto DNA (una
macromolecola) “guida” la differenziazione di cellule polmonari specia-
lizzate che possano contribuire efficacemente alla funzione respiratoria.
INTERAZIONE TRA STRUTTURA E FUNZIONE Come risultato dell’attività del DNA, vengono prodotte particolari so-
Uno dei concetti più generali e importanti nello studio dell’anatomia e stanze chimiche, le cellule vengono modificate e compaiono tessuti
della fisiologia è il principio della complementarietà di struttura e funzio- adatti a questo apparato. Le cilia (organuli) presenti sulla superficie espo-
ne. Nei capitoli che seguono, noterete spesso che le strutture anatomiche sta delle cellule che rivestono le vie aeree, aiutano a intrappolare e a eli-
sembrano “progettate” per svolgere funzioni specifiche. Ciascuna struttu- minare i contaminanti presenti nell’aria respirata, come la polvere. Le
ra ha una particolare dimensione, forma o posizione nel corpo che la strutture delle vie respiratorie e dei polmoni permettono un efficiente e
rende particolarmente efficace nello svolgimento di un’attività esclusiva rapido movimento dell’aria e rendono possibile lo scambio di gas respira-
e importante. tori fondamentali, come ossigeno e anidride carbonica, tra l’aria presente
Le relazioni tra i diversi livelli di organizzazione strutturale acquiste- nei polmoni e il sangue. Cooperando come apparato respiratorio, sostan-
ranno ulteriore significato a mano a mano che analizzerete i vari appara- ze chimiche, organuli, cellule, tessuti e organi specializzati forniscono a
ti nei prossimi capitoli. Quando studierete l’apparato respiratorio nel ­ciascuna cellula del nostro corpo l’ossigeno necessario, eliminando l’ani-
Capitolo 24, ad esempio, imparerete che esiste una particolare sostanza dride carbonica.
16 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica

La struttura determina la funzione e la funzione influenza l’anatomia si concentrano in gran parte sull’integrazione, l’interazione, lo sviluppo,
effettiva di un organismo nel tempo. La comprensione di questo concetto la modificazione e il controllo delle strutture funzionanti del corpo.
aiuta gli studenti a comprendere meglio i meccanismi alla base delle Applicando il principio della complementarietà tra struttura e funzione
patologie e le anomalie strutturali frequentemente associate alle patolo- allo studio dei livelli di organizzazione strutturali e funzionali del corpo in
UNITÀ 1

gie. Il Box 1.1 riporta un esempio della relazione tra struttura del corpo, ciascun apparato, sarete in grado di integrare fatti, altrimenti isolati tra loro,
funzione e malattia. Le ricerche in corso nel campo della biologia umana in un quadro completo, coeso e comprensibile. Un insieme di fatti individuali

Box 1.1 DIAGNOSI


Conformazione fisica e malattia
Il concetto di conformazione fisica è un ottimo esempio dell’interrelazio- relativamente scarsa. Tuttavia, scoperte recenti hanno riacceso l’interesse
ne tra struttura e funzione. Il termine somatotipo viene usato per nei confronti di questo argomento. Oggi sappiamo, ad esempio, che
descrivere una particolare categoria di costituzione corporea o fisica. la conoscenza della costituzione fisica può fornire ai professionisti e agli
Sebbene il corpo umano possa avere diverse dimensioni e forme, educatori sanitari informazioni estremamente utili su argomenti quali
ciascun individuo può essere classificato in base a una delle tre le procedure di screening delle patologie, programmi destinati a identificare
conformazioni fisiche di base, o somatotipi. I nomi usati per descrivere quegli individui che potrebbero essere a rischio di sviluppare alcune
i tipi corporei sono i seguenti: malattie e la previsione delle capacità di performance nell’ambito
di determinati programmi di educazione fisica.
Endomorfo: fisico pesante, arrotondato, caratterizzato da abbondante I ricercatori hanno scoperto che i soggetti (prevalentemente
accumulo di grasso a livello del tronco e delle cosce endomorfi) con un ampio girovita o una “forma a mela”, o che possiedono
Mesomorfo: fisico muscoloso tessuto adiposo in abbondanza a livello dell’addome, presentano un
Ectomorfo: fisico sottile, fragile, caratterizzato da poco accumulo maggiore rischio di sviluppare patologie cardiache, ictus, ipertensione
corporeo di grasso arteriosa e diabete rispetto agli individui con un pattern di distribuzione
del tessuto adiposo “a forma di pera”, con accumulo prevalentemente a
La figura mostra gli esempi estremi dei tre somatotipi. Studiando livello di fianchi, cosce e natiche. Anche il tumore della mammella nelle
attentamente la costituzione fisica di numerosi individui, gli scienziati donne in menopausa è associato all’accumulo di tessuto adiposo a livello
hanno scoperto che gli elementi di base che caratterizzano le diverse dell’addome e della parte superiore del corpo (forma a mela). In entrambi
categorie di conformazione fisica si presentano in ciascun soggetto i sessi, i soggetti endomorfi con la stessa altezza e lo stesso peso ma con
– sia uomini sia donne – a un grado variabile. Solo in casi molto rari un una distribuzione del tessuto adiposo più bassa, a forma di pera,
individuo è caratterizzato quasi esclusivamente dalle componenti sviluppano queste patologie più frequentemente rispetto agli individui
di un singolo somatotipo. mesomorfi ed ectomorfi, ma meno frequentemente rispetto agli
Fino a poco tempo fa, il concetto di somatotipo veniva considerato endomorfi con una forma a mela o con un pattern di distribuzione
perlopiù in un’ottica “storica” e dotato di un’importanza clinica del tessuto adiposo nella parte alta del corpo.

Conformazione fisica e rischi


per la salute.
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 17

e slegati tra loro viene presto dimenticato dopo essere stato memorizzato; le
parti di una struttura anatomica che possono essere messe in relazione con la
propria funzione, invece, vengono ricordate più facilmente.

UNITÀ 1
OMEOSTASI
Oltre un secolo fa un grande fisiologo francese, Claude Bernard (1813-
1878), fece un’interessante osservazione. Notò che le cellule corporee si
mantenevano sane solo quando la temperatura, la pressione e la composi-
zione chimica del loro ambiente liquido rimanevano relativamente co-
stanti. Egli chiamò l’ambiente delle cellule ambiente interno, o milieu
intérieur. Bernard capì che, sebbene molti elementi dell’ambiente ester-
no in cui viviamo siano in costante cambiamento, elementi importanti,
come la temperatura corporea, rimangono notevolmente stabili. Ad
esempio, il vicino di Bernard, che in gennaio si spostava dalla casa di Pa-
rigi ai pendii innevati delle Alpi, era esposto a un drastico cambiamento
della temperatura dell’aria nell’arco di poche ore.
Fortunatamente, in un individuo sano la temperatura corporea rimarrà
al livello normale, o quasi, indipendentemente dai cambiamenti di tempe-
F i g u r a 1 . 1 1   Omeostasi della glicemia.  L’intervallo entro
ratura registrati nell’ambiente esterno. Come l’ambiente esterno che circon-
il quale viene mantenuto un dato valore, come la glicemia, è controllato
da il corpo, anche l’ambiente liquido che circonda ciascuna cellula è attraverso l’omeostasi. Si noti che la concentrazione di glucosio fluttua
soggetto a cambiamenti. La notevole quantità di liquido che bagna ciascuna al di sopra e al di sotto di un valore normale prefissato (90 mg/ml)
cellula contiene letteralmente dozzine di sostanze diverse. Una buona salu- nell’ambito di un normale intervallo (da 80 a 100 mg/mL).
te, e la vita stessa, dipendono dalla corretta e costante quantità di ogni so-
stanza presente nel sangue e negli altri liquidi corporei. La composizione
chimica precisa e costante dell’ambiente interno deve essere mantenuta en-
tro limiti molto stretti (“intervalli normali”), o si avranno malattia e morte. l’omeostasi. Imparerete come vengono effettuate specifiche attività di regola-
Nel 1932, un famoso fisiologo americano, Walter B. Cannon, propose zione, come il controllo della temperatura o l’eliminazione dell’anidride
il termine omeostasi per definire le condizioni relativamente costanti man- carbonica. Inoltre, la comprensione della relazione tra omeostasi e sopravvi-
tenute dal corpo. Omeostasi è un termine chiave nella fisiologia moderna. venza aiuta a spiegare la necessità di tali meccanismi di regolazione.
Esso deriva da due parole greche (homoios, “lo stesso”, e stasis, “rimanere”). Analizzate per alcuni istanti la Figura 1.12. L’immagine rappresenta
Quindi, il significato letterale del termine omeostasi è “essere o rimanere lo uno dei metodi classici di raffigurare l’idea del corpo come una “sacca di
stesso”. Nella sua nota pubblicazione dal titolo The Wisdom of the Body, liquidi”. Il liquido contenuto nella sacca è il nostro ambiente interno ed
Cannon avanzò una delle ipotesi più importanti della fisiologia. Egli ipo- è questo liquido che deve essere mantenuto a livelli relativamente co-
tizzò che ogni meccanismo regolatorio del corpo esistesse per mantenere stanti di temperatura, glicemia e così via, affinché le cellule che costitui-
l’omeostasi, o la costanza, dell’ambiente liquido interno del corpo. scono il corpo sopravvivano. È come una grande boccia per pesci,
Tuttavia, come sottolinea Cannon, per omeostasi non si intende qualco- rappresentati dalle nostre cellule. Tutti i tubicini e i vari oggetti che vede-
sa di fisso e immobile che rimane esattamente lo stesso nel tempo. Per usare te nella Figura 1.12 sono i sistemi che mantengono stabile “l’acqua nella
le sue parole, per omeostasi “si intende una condizione che può variare, ma boccia”, ossia il vostro ambiente liquido interno. Ad esempio, il tubo che
che è relativamente costante”. È il mantenimento di condizioni interne re- rappresenta il tratto digerente è una via mediante la quale il cibo presen-
lativamente costanti, nonostante il cambiamento sia dell’ambiente interno te nell’ambiente esterno può essere assorbito in quello interno. Di conse-
sia di quello esterno, a caratterizzare l’omeostasi. Ad esempio, omeostasi guenza, proprio come date da mangiare ogni giorno al vostro pesce rosso,
della temperatura corporea significa che, nonostante la temperatura esterna mantenendo relativamente costante il livello dei nutrienti nella boccia,
vari, la temperatura corporea rimane relativamente costante, intorno ai allo stesso modo il vostro apparato digerente mantiene i livelli delle so-
37 °C (98,6 °F), con la possibilità di variare leggermente al di sopra o al di stenze nutritive presenti nel corpo relativamente costanti negli anni.
sotto di questo punto e rimanere comunque “normale”. Anche la concen- Tutti gli altri “accessori” che vedete nella Figura 1.12 sono come gli
trazione ematica di glucosio, un importante nutriente, a digiuno può variare accessori che potreste usare per la vostra vasca dei pesci. L’apparato urina-
lievemente pur rimanendo entro la norma (Fig. 1.11). rio rappresenta il filtro che mantiene i livelli di prodotti di scarto costan-
Questa lettura normale, o intervallo di normalità, viene definita set- temente bassi. L’apparato respiratorio è come la pompa dell’acquario che
point o intervallo di riferimento. Un valore glicemico compreso tra 80 porta l’ossigeno in profondità per mantenere elevati livelli di ossigeno
e 100 mg per millilitro di sangue, in base all’apporto della dieta e al mo- necessari per le cellule. In questo libro faremo spesso riferimento a questa
mento dei pasti, è un esempio tipico. Nonostante anche i livelli di im- immagine e all’idea che essa rappresenta, in quanto costituisce la base per
portanti gas come ossigeno e anidride carbonica varino con la frequenza la comprensione di tutta la fisiologia. Se sapete che tutto funziona perfet-
respiratoria, queste sostanze, così come la temperatura corporea e la gli- tamente per mantenere costante la vostra “boccia”, o corpo, in modo che
cemia, devono essere mantenute all’interno di limiti molto stretti. i vostri “pesci”, o cellule, possano sopravvivere, allora comprenderete la
Meccanismi di regolazione specifici sono responsabili della regolazione funzione fondamentale di ciascun organo di ogni apparato!
degli apparati corporei in modo da mantenere l’omeostasi. Questa capacità
del corpo di “autoregolarsi”, o di “ritornare alla normalità” per mantenere
l’omeostasi, è un concetto di importanza fondamentale nella fisiologia mo- MECCANISMI DI CONTROLLO OMEOSTATICO
derna e serve da base per la comprensione dei meccanismi patologici. Cia- Mantenere l’omeostasi significa che tutte le cellule del corpo si trovano
scuna cellula del corpo, ciascun tessuto e ciascun apparato rivestono un in un ambiente che soddisfa le loro esigenze e permette loro di funzio-
ruolo importante nell’omeostasi. Ognuno dei diversi sistemi di regolazione nare normalmente, anche in presenza di condizioni esterne variabili.
descritto nei capitoli che seguono viene spiegato come una funzione del- I processi che hanno come scopo il mantenimento o il ripristino
18 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica
UNITÀ 1

F i g u r a 1 . 1 2   Schema dell’ambiente interno del corpo.  Il corpo umano è come una sacca di liquidi separata dall’ambiente esterno. Tubi,
come il tratto digerente e quello respiratorio, fanno sì che l’ambiente esterno possa raggiungere le parti più profonde della sacca, dove le varie sostanze
possono essere assorbite nell’ambiente liquido interno o eliminate nell’ambiente esterno. I vari “accessori” contribuiscono a mantenere costante
l’ambiente all’interno della sacca, il quale permette alle cellule presenti di sopravvivere.

dell’omeostasi sono noti come meccanismi di controllo omeostatico e come prodotto di scarto. Aumentando la frequenza respiratoria al di so-
comprendono quasi tutti gli organi e gli apparati corporei. Se si verifica- pra del suo valore standard di 17 respirazioni al minuto, possiamo man-
no circostanze che richiedono cambiamenti o una regolazione più atti- tenere un adeguato livello ematico di ossigeno e incrementare
va di qualche aspetto dell’ambiente interno, il corpo deve avere a l’eliminazione di anidride carbonica. Al termine dell’attività fisica, non
disposizione meccanismi di controllo appropriati che rispondano a que- c’è più alcun bisogno di aumentare la frequenza respiratoria, che ritorna
ste esigenze di cambiamento e che, in seguito, ripristinino e mantenga- entro i valori normali.
no un ambiente interno salutare. Ad esempio, l’esercizio fisico aumenta Per realizzare questa autoregolazione, è necessario un sistema, o una
la richiesta di ossigeno e provoca l’accumulo di anidride carbonica rete, di controllo estremamente complesso e integrato. Questo tipo di rete
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 19

viene detto circuito di controllo a feedback. Nel corpo, diverse reti con- variabili che vengono controllate. Le cellule nervose sensoriali o le
trollano funzioni diverse, come i livelli di anidride carbonica, la temperatu- ghiandole che producono gli ormoni (endocrine) funzionano spesso
ra, la frequenza cardiaca, il ciclo del sonno e la sete. Questi circuiti di come sensori omeostatici. Per funzionare in questo modo, un sensore
controllo possono ricevere informazioni attraverso impulsi nervosi o specifi- deve essere in grado di individuare gli elementi che vengono controllati.

UNITÀ 1
ci messaggeri chimici chiamati ormoni, che vengono secreti nel sangue. Deve essere anche in grado di rispondere a qualsiasi cambiamento possa
Indipendentemente dalla funzione corporea regolata o dal meccanismo di verificarsi a livello del normale intervallo di riferimento. Nel caso in cui
trasferimento delle informazioni (impulso nervoso o secrezione di ormoni), si verifichi una deviazione dal normale intervallo di riferimento, il senso-
questi circuiti di controllo a feedback possiedono le stesse componenti di re genera un segnale afferente (impulso nervoso od ormone) per trasmet-
base e funzionano nello stesso modo. tere questa informazione al secondo componente del circuito di
controllo a feedback, il centro di integrazione o di controllo (Box 1.2).
Quando il centro di integrazione o controllo del circuito di feedback
Componenti di base (spesso un’area distinta del cervello) riceve un input da un sensore omeo-
dei meccanismi di controllo statico, tale informazione viene analizzata e integrata con gli input pro-
In ogni circuito di controllo a feedback, ci sono almeno quattro compo- venienti da altri sensori, e a quel punto un segnale efferente viene inviato
nenti di base: dal centro verso un meccanismo effettore, dove, se necessario, viene av-
viata una specifica attività volta al mantenimento dell’omeostasi. In pri-
1. Un sensore mo luogo, il livello o la grandezza della variabile misurata dal sensore
2. Un centro di integrazione o di controllo viene confrontato con il normale livello di riferimento che deve essere
3. Un effettore mantenuto per l’omeostasi. Se è presente una deviazione significativa da
tale livello predefinito, il centro di integrazione/controllo invia il proprio
4. Il feedback
segnale al terzo componente del circuito di controllo, l’effettore.
I termini afferente ed efferente sono termini direzionali importanti, Gli effettori sono organi, come i muscoli o le ghiandole, che influen-
usati di frequente in fisiologia. Essi vengono impiegati per descrivere il zano direttamente variabili controllate fisiologicamente. Ad esempio, è
movimento di un segnale da un sensore a un particolare centro di inte- l’azione di un effettore che incrementa o riduce i valori di variabili come
grazione o di controllo, e successivamente a un effettore. Afferente la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna o
significa che il segnale si sposta verso il centro o verso un punto di riferi- la glicemia, in modo da mantenerle entro l’intervallo di normalità. L’at-
mento; efferente significa che il segnale si allontana dal centro o da un altro tività degli effettori è regolata, in definitiva, da un feedback di informa-
punto di riferimento. Questi termini saranno particolarmente importanti zioni riguardanti il loro stesso effetto su una variabile controllata.
per lo studio del sistema nervoso e del sistema endocrino nell’Unità Tre. Molti insegnanti utilizzano l’esempio della caldaia regolata attra-
Il processo di regolazione e il concetto di ritorno alla normalità ri- verso un termostato per spiegare come funzionano i meccanismi di
chiedono la capacità da parte del corpo di “percepire” o identificare le controllo a feedback. Questa è una buona analogia, dal momento che

Box 1.2 APPROFONDIMENTI


Cambiamento del valore di riferimento
Come i valori di riferimento di una caldaia, anche quelli fisiologici del corpo
possono essere modificati. Il valore della temperatura corporea ne è un buon
esempio. In primo luogo, il valore di riferimento, o “valore normale”, della
temperatura corporea di ogni individuo non è sempre lo stesso. La figura a
destra mostra la differenza nelle temperature corporee osservate in un gruppo
di studenti sani. Potete osservare che tali temperature variano molto. Ciò
spiega perché alcune persone stiano bene a una temperatura che magari è
troppo fredda per altri (il loro valore di riferimento deve essere più basso).
Il valore di riferimento può variare anche in diverse altre circostanze. Un nostro
collega, ad esempio, una volta ha alzato il valore del termostato di casa in
modo da rendere la temperatura sufficientemente calda da far scappare
qualche ospite indesiderato. Allo stesso modo, durante un’infezione batterica,
il sistema immunitario invia dei segnali chimici all’ipotalamo in modo che
“innalzi il valore della temperatura”. Il vostro corpo è scosso da brividi e voi
probabilmente avrete bisogno di una coperta mentre il vostro organismo cerca
di raggiungere questo nuovo valore. A quel punto comparirà la febbre. I batteri
avevano invaso il vostro corpo perché ne gradivano la temperatura. Quando
avete la febbre, il vostro corpo diventa troppo caldo per i batteri, i quali
rallentano il proprio tasso di riproduzione; di conseguenza, rallenta anche
l’infezione. Analogamente, una temperatura più alta contribuisce a migliorare Intervallo di temperature corporee normali.  In un esperimento ben
la funzionalità del sistema immunitario nel momento in cui si trova ad affontare controllato, un gruppo di studenti sani mostra un ampio range
dei batteri. Una volta che l’infezione si è risolta, l’ipotalamo ritorna al suo di temperature rettali normali. La temperatura media del gruppo
consueto valore di riferimento e la febbre scompare. è di 37,1 °C (98,8 °F).
20 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica

è simile al meccanismo omeostatico usato per controllare la tempera- ipotalamo. L’integratore ipotalamico confronta la temperatura corporea
tura corporea. Notate che i cambiamenti della temperatura della attuale con il valore di riferimento “precostituito” di temperatura corpo-
stanza (la variabile controllata) vengono rilevati mediante un termo- rea, e di conseguenza invia un segnale nervoso agli effettori. Nel presente
metro (sensore) collegato al termostato (integratore) (Fig. 1.13 A). Il esempio, i muscoli scheletrici funzionano da effettori provocando un
UNITÀ 1

termostato è provvisto di un interruttore che controlla la caldaia (effet- brivido e quindi producendo calore. Il brivido incrementa la temperatura
tore). Quando il freddo determina una riduzione della temperatura corporea fino a farla tornare al proprio valore normale, quindi cessa in
ambientale, tale cambiamento viene rilevato dal termometro e tra- conseguenza di una nuova informazione a feedback che interrompe lo
smesso al termostato. Il termostato confronta la temperatura attuale stimolo del muscolo scheletrico da parte dell’ipotalamo. Troverete infor-
dell’ambiente con la temperatura di riferimento. Dopo che l’integra- mazioni più specifiche sul controllo della temperatura corporea nel Ca-
tore ha stabilito che la temperatura attuale è troppo bassa, invia un pitolo 6.
segnale “di correzione” accendendo la caldaia. La caldaia produce Gli effetti dell’attività di un effettore sui sensori possono essere positi-
calore e quindi aumenta la temperatura ambientale, finché quest’ulti- vi o negativi. Perciò, i meccanismi di controllo omeostatico vengono
ma non ritorna alla normalità. Nel momento in cui la temperatura classificati come sistemi a feedback positivo o negativo. I meccanismi di
della stanza sale al di sopra del normale, un’informazione a feedback controllo omeostatico più importanti e numerosi sono i sistemi a feed-
proveniente dal termometro fa sì che il termostato spenga la caldaia. back negativo.
In questo modo, accendendo e spegnendo la caldaia in modo inter-
mittente, è possibile mantenere una temperatura ambientale relativa-
mente costante. Sistemi di controllo a feedback negativo
La temperatura corporea può essere regolata più o meno nello stesso L’esempio della regolazione della temperatura attraverso l’azione
modo in cui la temperatura ambientale viene regolata dal sistema a cal- di una caldaia regolata da un termostato è un classico esempio di
daia appena descritto (Fig. 1.13 B). In questo caso, i recettori sensoriali feedback negativo. I sistemi di controllo a feedback negativo sono
della pelle e dei vasi sanguigni funzionano da sensori, monitorando la inibitori. Essi si oppongono a un cambiamento (come un calo della
temperatura corporea. Quando il freddo provoca una riduzione della temperatura), determinando una risposta (produzione di calore) che
temperatura corporea, un’informazione a feedback viene trasferita attra- ha una direzione opposta a quella della perturbazione iniziale (calo
verso i nervi al “termostato”, localizzato in una parte del cervello detta della temperatura al di sotto del valore di riferimento normale). Tutti i

F i g u r a 1 . 1 3   Componenti di base dei meccanismi di controllo omeostatico.  A. Regolazione del calore attraverso una caldaia controllata
da un termostato. B. Omeostasi della temperatura corporea. Si noti che in entrambi gli esempi (A) e (B), uno stimolo (calo della temperatura) attiva un
sensore (termostato o recettore di temperatura corporea) che invia un segnale di input a un centro di integrazione e controllo (interruttore o ipotalamo),
che a sua volta manda un segnale a un effettore (caldaia o muscoli in grado di contrarsi). Il calore così prodotto mantiene la temperatura entro un
“intervallo normale”. Il feedback dell’attività effettrice sul sensore completa il circuito di controllo.
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 21

­ eccanismi a feedback negativo del corpo rispondono in questo modo,


m feedback positivo continua a incrementare la t­emperatura. Lo fa stimolan-
indipendentemente dalla variabile che controllano. Essi producono do la caldaia a produrre sempre più calore. Ogni incremento nella produ-
un’azione opposta al cambiamento che attiva il sistema. È importante zione di calore viene seguito da uno stimolo positivo a incrementare
sottolineare che i sistemi di controllo a feedback negativo stabilizzano oltremodo la temperatura. Generalmente, una risposta di questo tipo pro-

UNITÀ 1
le variabili fisiologiche. Essi evitano che le variabili si allontanino voca instabilità e altera l’omeostasi, poiché la variabile in questione conti-
troppo dai propri intervalli di normalità. I sistemi a feedback negativo nua ad allontanarsi sempre più dal proprio intervallo di normalità.
sono responsabili del mantenimento di un ambiente interno costante. Esistono solo pochi esempi di feedback positivo che agiscono nel
corpo in condizioni normali. In ogni caso, il feedback positivo accelera il
processo in questione. Il feedback determina un tasso di frequenza degli
Sistemi di controllo a feedback positivo eventi in costante aumento, finché qualcosa non blocca il processo. In
Nei sistemi di controllo è possibile avere anche un feedback positivo. altre parole, i circuiti a feedback positivo tendono ad amplificare o ad
Tuttavia, dal momento che un feedback positivo non agisce per aiutare il accelerare un cambiamento, al contrario dei circuiti a feedback negativo
corpo a mantenere una condizione stabile od omeostatica, esso è spesso che invertono un cambiamento. Nonostante il feedback positivo non sia
dannoso, o addirittura disastroso, per la sopravvivenza. I sistemi di controllo l’esempio più tipico di feedback corporeo, ciò non significa che sia meno
a feedback positivo sono stimolatori. Anziché opporsi a un cambiamento importante (Box 1.3).
dell’ambiente interno e determinare un ritorno alla normalità, il feedback Tutti gli eventi che portano a un semplice starnuto, alla nascita di un
positivo tende ad amplificare o a rinforzare il cambiamento che sta avve- bambino, a una risposta immunitaria a un’infezione o alla formazione di
nendo. Nell’esempio della caldaia regolata dal termostato, un circuito a un coagulo di sangue, sono esempi di feedback positivo.

Box 1.3 APPROFONDIMENTI


Feedback positivo durante il parto
Uno dei meccanismi che agisce durante la nascita di un neonato spiega L’ossitocina viaggia lungo i vasi sanguigni fino a raggiungere l’utero,
il concetto di feedback positivo. Nel momento in cui ha inizio il parto, dove stimola contrazioni più forti. Queste contrazioni più intense
il bambino viene spinto dal grembo, o utero, nel canale del parto, o spingono ulteriormente il bambino lungo il canale del parto, aumentando
vagina. I recettori di allungamento situati lungo la parete del tratto ulteriormente la tensione e la stimolazione al rilascio di ossitocina. Le
riproduttivo rilevano l’aumento di tensione provocato dallo spostamento contrazioni uterine diventano sempre più forti finché il bambino non
del bambino. Le informazioni relative all’aumento di tensione vengono viene spinto al di fuori del corpo e il circuito a feedback positivo viene
rimandate al cervello, che stimola l’ipofisi a secernere un ormone detto interrotto. L’OT può essere anche iniettata da un medico a scopo
ossitocina (OT). terapeutico per stimolare il travaglio.

Circuito a feedback positivo.


22 UNITÀ 1   Il corpo come entità unica

Sistemi di controllo a feed-forward cellule vicine. La regolazione intrinseca può essere anche “costruita” all’in-
terno del tessuto o dell’organo. Ad esempio, quando il muscolo cardiaco
Studiando la complessità dei sistemi di controllo di tutto il corpo, incon-
viene stirato, esso si contrae automaticamente con forza maggiore. Le pro-
trerete sicuramente casi di feed-forward. Il concetto di feed-forward è che
staglandine saranno analizzate ulteriormente nei Capitoli 2 e 16. Molti al-
UNITÀ 1

un’informazione può essere trasferita a un altro processo più avanzato in


tri esempi di controllo intrinseco saranno esaminati nel corso del libro.
modo da stimolare un cambiamento che vada ad anticipare un evento
Controllo estrinseco significa controllo “esterno”; esso agisce a livel-
che avverrà in seguito. Ad esempio, quando assumete un pasto, lo stoma-
lo degli apparati e a quello dell’organismo. Il controllo estrinseco gene-
co va in tensione e questo stimola i sensori di tensione presenti nella pa-
ralmente coinvolge la regolazione nervosa e quella endocrina (ormonale).
rete dello stomaco. In linea con le vostre aspettative, i sensori di tensione
Esso viene detto “estrinseco” perché i segnali nervosi e gli ormoni origi-
stimolano una risposta a feedback che provoca il rilascio dei succhi ga-
nano al di fuori dell’organo che devono regolare. La regolazione nervosa
strici e la contrazione dei muscoli dello stomaco. Questo è un normale
sarà presentata in maggiore dettaglio nei Capitoli 12-15, mentre la rego-
feedback negativo, dal momento che la secrezione e l’attività muscolare
lazione endocrina sarà descritta nel Capitolo 16.
eliminano il cibo e riportano le tensione delle pareti dello stomaco al
valore normale. Il feedback prosegue finché è presente del cibo che ten-
de le pareti dello stomaco. Allo stesso tempo, lo stimolo dello stiramento Riepilogo dell’omeostasi
agisce anche sull’intestino tenue e sugli organi a esso correlati, in modo
In sintesi, molti meccanismi omeostatici funzionano in base al prin-
che la secrezione aumenti anche al loro livello, prima che vi arrivi il
cipio del feedback negativo. Essi vengono attivati, o accesi, dai cam-
cibo. In altre parole, l’informazione proveniente da un circuito di feed-
biamenti dell’ambiente che circonda ciascuna cellula del corpo. I
back (nello stomaco) ha fatto un balzo in avanti verso il circuito di feed-
sistemi a feedback negativo sono inibitori. Essi invertono il cambia-
back che lo segue in senso logico (negli intestini), in modo che questo
mento che ha inizialmente attivato il meccanismo omeostatico. In-
secondo circuito sia pronto in anticipo. Il feed-forward fa sì che un circui-
vertendo il cambiamento iniziale, un meccanismo omeostatico tende
to di feedback riesca ad anticipare uno stimolo (in questo caso, lo stira-
a mantenere o a ripristinare la stabilità interna. Occasionalmente, un
mento della parete intestinale provocato dall’arrivo del cibo proveniente
meccanismo a feedback positivo (stimolatorio) aiuta a favorire la so-
dallo stomaco) prima che esso si presenti realmente.
pravvivenza. Tali sistemi a feedback positivo o stimolatorio possono
essere necessari per consentire il rapido completamento di alcune
Livelli di controllo specifiche funzioni del corpo (si veda Box 1.3). Il feed-forward si ha
quando un’informazione sensoriale “fa un salto in avanti” per attivare
Uno dei primi principi che noterete durante lo studio della fisiologia uma-
un circuito di feedback prima che lo stimolo determini un cambia-
na è che le funzioni delle cellule, dei tessuti, degli organi e degli apparati
mento effettivo della variabile fisiologica da esso regolata.
sono tutte integrate a formare un insieme coordinato. Questo è possibile
I sistemi di controllo omeostatico possono agire a uno qualsiasi (o a
grazie a molti diversi circuiti di feedback e sistemi di feed-forward che agi-
tutti) dei diversi livelli: all’interno della cellula, da cellula a cellula all’in-
scono a diversi livelli di organizzazione all’interno del corpo (Fig. 1.14).
terno di un tessuto e in tutto il corpo. Tale stratificazione della regolazio-
I meccanismi di controllo intracellulare agiscono a livello cellulare.
ne consente una precisa coordinazione delle funzioni all’interno degli
Questi meccanismi regolano le funzioni interne della cellula, spesso
organi così come nell’intero organismo.
mediante geni ed enzimi. Il ruolo dei geni e degli enzimi verrà discusso
ulteriormente nel Capitolo 4.
I meccanismi di controllo intrinseco agiscono a livello dei tessuti e a
quello degli organi. Talvolta detti anche controllo locale o autoregolazione, Ciclo VITALE
i meccanismi di regolazione intrinseca fanno spesso uso di segnali chimici.
Ad esempio, le prostaglandine sono molecole inviate come segnale ad altre Considerazioni sull’aspettativa di vita
Un importante concetto generale sulla struttura corporea è quello
che ogni organo, indipendentemente dalla sua localizzazione o
funzione, va incontro a cambiamenti nel corso degli anni. In gene-
rale, l’efficienza del corpo è inferiore a entrambi gli estremi della
vita: l’infanzia e la tarda età. Gli organi si sviluppano e crescono
durante gli anni precedenti la maturità e le funzioni del corpo di-
ventano gradualmente più efficienti ed efficaci. In un giovane adul-
to sano tutti gli apparati sono maturi e pienamente funzionanti. I
meccanismi omeostatici tendono a funzionare in modo più efficace
durante questo periodo di vita, per mantenere costante l’ambiente.
Dopo la maturità, spesso si riduce l’efficacia della riparazione
e della sostituzione delle varie componenti strutturali del corpo. Il
termine atrofia viene usato per descrivere gli effetti devastanti
dell’invecchiamento. In aggiunta all’atrofia strutturale, anche il
funzionamento di molti meccanismi fisiologici di controllo si ri-
duce e diventa meno preciso con l’avanzare dell’età. I cambia-
menti delle funzioni che si hanno nei primi anni di vita vengono
detti processi di sviluppo. Quelli che si hanno negli ultimi anni
sono detti processi di invecchiamento. Lo studio dei processi di
invecchiamento e degli altri cambiamenti che avvengono durante
F i g u r a 1 . 1 4   Livelli di controllo. I numerosi e complessi la nostra vita a mano a mano che invecchiamo è detto gerontolo-
processi del corpo umano vengono coordinati a diversi livelli: gia. Molti cambiamenti specifici legati all’età sono analizzati nei
intracellulare (all’interno delle cellule), intrinseco (all’interno di tessuti/ capitoli che seguono.
organi) ed estrinseco (organo-organo).
Capitolo 1   Organizzazione del corpo umano 23

Visione d’insieme

UNITÀ 1
Organizzazione del corpo umano
In definitiva, il vostro successo nello studio dell’anatomia e della interazione tra struttura e funzione venga ottenuta e mantenuta e come
fisiologia, la vostra capacità di vedere la “visione d’insieme” richiedono la perdita di questa integrazione determini l’insorgenza di una malattia.
da parte vostra la capacità di capire, sintetizzare e integrare le informa- Inoltre, fornisce le basi per comprendere e integrare l’insieme di cono-
zioni strutturali e i concetti funzionali. Dopo aver completato lo studio scenze, sia fattuali sia concettuali, relative all’anatomia e alla fisiologia.
dei singoli apparati presentati nei capitoli che seguono, sarete in grado La padronanza di qualsiasi disciplina accademica o il raggiungimento
di rimettere insieme le varie parti e di vedere il corpo da una prospettiva del successo in qualsiasi professione legata alla salute richiede la
olistica e integrata. capacità di comunicare in modo efficace. La capacità di comprendere e
In realtà, il corpo è molto di più della somma delle sue parti, e la usare in modo appropriato il vocabolario dell’anatomia e della fisiologia
comprensione delle connessioni tra struttura e funzione umana è la vera vi consentirà di descrivere accuratamente il corpo, l’orientamento del
sfida – e la più grande soddisfazione – nello studio dell’anatomia e della corpo nell’ambiente che lo circonda e le relazioni esistenti tra le sue
fisiologia. La vostra capacità di integrare informazioni altrimenti isolate parti, sia in condizioni di salute sia in quelle di malattia. Questo capitolo
riguardanti le ossa, i muscoli, i nervi e i vasi sanguigni, ad esempio, vi fornisce le informazioni necessarie per non perdere di vista la “visione
consentirà di vedere le componenti anatomiche del corpo e le loro funzioni d’insieme” mentre approfondite i vari apparati i quali, sebbene presentati
in un modo più coeso e comprensibile. Questo capitolo illustra il principio separatamente nei capitoli che seguono, sono in realtà parte di un
dell’omeostasi come il collante che integra e spiega come la normale meraviglioso complesso integrato.

Meccanismi patologici
ALCUNE CONSIDERAZIONI GENERALI potenziale minaccia all’equilibrio costante dell’ambiente corporeo
interno. L’azione dei geni verrà discussa nel Capitolo 3, mentre i
Una comprensione più chiara delle normali funzioni del corpo deriva
meccanismi con cui i geni vengono ereditati verranno discussi nel
spesso dallo studio della malattia (Box 1.4). La fisiopatologia è lo studio
Capitolo 34.
organizzato dei processi fisiologici sottostanti alla malattia. I fisiopatologi
cercano di comprendere i meccanismi di una malattia e il suo decorso, o Organismi patogeni.  Molte importanti malattie sono provocate da
patogenesi. Verso la fine di ciascun capitolo, verranno descritti breve- particelle od organismi patogeni (provocanti una patologia), che
mente alcuni importanti meccanismi patologici che illustrano le normali in qualche modo danneggiano il corpo (si veda Fig. 1.15). Qual-
funzioni descritte nel capitolo stesso. siasi organismo che vive a contatto con un altro organismo per
Molte malattie vengono meglio comprese come alterazioni dell’omeo- acquisirne le sostanze nutritive viene chiamato parassita. La
stasi, la relativa costanza dell’ambiente interno del corpo. Se l’omeostasi presenza di parassiti microscopici o più grandi può interferire
viene alterata, generalmente diversi meccanismi a feedback negativo ri- con le normali funzioni corporee dell’ospite e provocare una
portano il corpo alle sue condizioni normali. Quando una perturbazione malattia. Oltre ai parassiti, esistono anche organismi che avvele-
va oltre le normali oscillazioni quotidiane, possiamo dire che esiste una nano o danneggiano il corpo in altro modo, fino a causare una
condizione di malattia. In condizioni acute, il corpo recupera rapidamen- malattia. Alcuni dei principali organismi e delle primarie parti-
te il proprio equilibrio omeostatico. È probabile che nelle malattie croni- celle patogene includono:
che il normale equilibrio non venga mai ristabilito. Se la perturbazione ■ I prioni (particelle infettive proteinacee): sono proteine che tra-
mantiene l’ambiente interno del corpo in una situazione molto diversa sformano le normali proteine del sistema nervoso in proteine
dalle sue condizioni normali troppo a lungo, ne può derivare la morte. anomale, causando così una perdita di funzione del sistema
nervoso stesso. La forma anomala della proteina può anche es-
sere ereditata. I prioni sono un tipo di patogeno di recente sco-
Meccanismi patologici di base perta, e non si sa molto riguardo al modo in cui agiscono per
Le perturbazioni dell’omeostasi e le risposte del corpo sono i meccanismi causare malattie come l’encefalopatia spongiforme bovina
di base delle malattie. In considerazione della loro varietà, e ai fini di (BSE; “malattia della mucca pazza”) o la malattia di Creutfeldt-
semplificarne lo studio, i meccanismi patologici possono essere classifica- Jakob variante (vCJD).
ti come segue: ■ I virus: sono parassiti intracellulari costituiti da un core di DNA
o RNA circondato da un rivestimento proteico e, talora, da un
Meccanismi genetici.  Geni alterati, o mutati, possono provocare la involucro lipoproteico. Si tratta di particelle che invadono le
produzione di proteine anomale, che spesso non svolgono la pro- cellule umane e fanno in modo che producano componenti
pria funzione; di conseguenza verrà a mancare una funzione es- virali. Talvolta si utilizza il termine virione per indicare la parti-
senziale. D’altra parte, tali proteine potrebbero svolgere una cella virale completa nella forma in cui esiste al di fuori della
funzione anormale e dannosa. Entrambi i casi rappresentano una cellula ospite.

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