Anno Settimo Numero 1 Gennaio Febbraio 1991

Sommario
Editoriale
Basi della medicina cinese
Semeiologia
6 Ettore De Giacomo La raccolta dei dati semeiologici con i quattro metodi
Diagnostica
Generale
10 Lucio Sotte I principi generali della diagnostica cinese
Diagnostica
Organi e Visceri
18 Giorgio Di Concetto La patologia del cuore e dell’intestino tenue
Clinica
30 Lucio Pippa Casi clinici
Ricerca
Clinico-sperimentale
33 Camillo Schiantarelli Metodologia della ricerca clinica in medicina cinese

Speciale
36 Massimo Muccioli Le gastralgie Wei Wan Tong

dal Journal of Traditional Chinese Medicine n° 4 '90

Osservazioni Cliniche

48 Dong Demao e altri Esperienze di medici famosi nel trattamento dell'epigastralgia

52 Yang Jiebin e altri Esprerienza personale in agopuntura nel trattamento della diarrea con
agopuntura
57 Li Xiao Chun e altri Trattamento del singhiozzo con auricolo-puntura ed auricolo-pressione
58 Zhao Changxin e altri Trattamento della rinite allergica mediante iniezione medicinale al punto
Fengmen
61 Lin Wensen e altri Osservazioni sul trattamento della rinite allergica con il metodo di
rinvigorirel'energia e rafforzare la resistenza della superficie del corpo
65 Xu Rongzheng Applicazione della tecnica del sanguinamento in agopuntura
67 Zhuang Hongming Effetto dell'iniezione di Radix Salviae Miltiorrhizae nella sopravvivenza
dopo trapianto allogenico di cuore
Letture

71 Qu Jingfeng Caratteristiche e funzioni dei farmaci tradizionali cinesi

2
76 Bi Yongshen e altri Trattamento della gastrite cronica con il Qigong
Estratti
78 Autori vari Dal secondo simposio nazionale di laser-agopuntura
85 Hu Jingfeng Domande e risposte

dalla Revue Françoise de Médecine Traditionelle Chinoise

86 Nguyen Van Nghi Forme patologiche dovute all'attacco degli organi e visceri da parte
dell'energia patogena

Rubriche
89 Congressi e Corsi

90 Biblioteca

91 Bibliografia

92 Notizie

3
 editoriale
Con questo numero della Rivista Italiana di
Medicina Tradizionale Cinese inizia l’annata ’91.
Ci scusiamo con i nostri lettori ed abbonati per il
ritardo della sua pubblicazione che dipendedalla
riorganizzazione redazionale ed editoriale neces-
sarie per fornire alla Rivista una nuova immagine
che risponda in maniera più completa alle esigen-
ze del medico italiano che si interessa di medicina
cinese.
Da un’indagine svolta in Italia abbiamo accertato
che il nostro lettore ha delle esigenze particolari
cui cerchiamo di rispondere con questa nuova
veste editoriale:
- vuole essere messo al corrente su quanto sta
accadendo nel campo della medicina cinese a
livello mondiale;
- desidera articoli didattici che lo mettano in
condizione di migliorare la sua preparazione teo-
rica e la pratica clinica sulla medicina cinese;
- necessita di contributi clinico-sperimentali per
approfondire il confronto-incontro tra medicina
cinese e medicina occidentale;
- ha bisogno di informazioni sulla situazione
italiana dell’agopuntura, sui corsi, congressi, ag-
giornamenti; vuole notizie sulle recensioni di
nuovi libri, bibliografia ecc.
Per questo motivo abbiamo concepito una nuova
struttura editoriale della rivista che risponda a
questi bisogni; il tutto allo scopo di renderla uno
strumento di consultazione agile, pratico ed intel-
ligente.
Scorrendo il sommario della rivista si possono
comprendere queste novità: la rivista è concepita
secondo varie rubriche:
- alcune hanno un taglio eminentemente didattico
o sono l’esito di indagini clinico-sperimentali
svolte in Italia: la semeiologia, la diagnostica
generale, la diagnostica degli organi e dei visceri,
la ricerca clinico-sperimentale, i casi clinici;
- altre riportano la letteratura mondiale sulla me-
dicina cinese: l’edizione italiana del Journal of
Traditional Chinese Medicine ed i contributi da
altre riviste straniere come la Revue Françoise de
Medecine Traditionelle Chinoise;
- altre forniscono le notizie relative a quanto si
muove in Italia e nel mondo nell’ambito della
medicina cinese: convegni, corsi di aggiornamen-
to, congressi, notizie, bibliografia, recensioni;
- l’ultima sezione è dedicata allo “speciale” che
consiste in un argomento monografico di indub-
bio interesse generale.
Per promuovere i rapporti con i paesi esteri abbia-
mo sviluppato delle collaborazioni editoriali con
le più accreditate riviste straniere:
- siamo l’edizione italiana del Journal of Traditional
Chinese Medicine, organo ufficiale in lingua in-
glese stampato a Pechino, e siamo collegati, tra-
mite il Journal, con le riviste di medicina tradizio-
nale cinese edite il Giappone, Spagna e Belgio;
- continuiamo la nostra collaborazione con la
Revué Françoise de Medecine Traditionelle
Chinoise di cui riportiamo costantemente gli arti-
coli più significativi, e in particolare quelli del
dott. Nguyen Van Nghi;
- stiamo aprendo dei rapporti di cooperazione con
altre testate straniere.
Lo scopo di queste collaborazioni con riviste
estere è quello di riportare in Italia, il più fedel-
mente possibile, lo stato attuale della medicina
cinese a livello mondiale.
Siamo sicuri di aver fatto del nostro meglio per
individuare le esigenze dei nostri lettori e per
soddisfarle: siamo, ovviamente, aperti ed estre-
mamente interessati a tutti i suggerimenti e contri-
buti che i nostri lettori vorranno inviarci (anche
sotto forma di lavori compilativi o sperimentali).
Vogliamo, infatti, che la rivista non sia più soltan-
to un mezzo di consultazione, ma diventi uno
strumento di dialogo costruttivo tra la redazione
ed i nostri lettori e, tramite i nostri rapporti
redazionali, tra i nostri lettori ed i colleghi che si
interessano di medicina cinese nelle nazioni stra-
niere del nostro e degli altri continenti.
5
 semeiologia
La raccolta dei dati semeiologici con i quattro metodi
Ettore De Giacomo*
La pratica della Medicina Tradizionale Cinese
esige una metodologia diagnostica peculiare che
condiziona le scelte terapeutiche e la loro effica-
cia.
Ciascun medico, nell’approccio alla persona ma-
lata segue senza dubbio una metodologia
improntata dallo “stile” dell’insegnamento rice-
vuto ma anche dal bagaglio di esperienze fatte e
dalla propria sensibilità.
Pur non volendo togliere nulla alla “fantasia”
personale (specialmente quando supportata da
una vasta esperienza clinica), è indispensabile
seguire una metodologia comune, allo scopo di
poter confrontare le esperienze.
Pertanto, di fronte al paziente, bisogna cercare di
giungere a quell’obiettivo chiamato “diagnosi
energetica” per poi poter formulare una strategia
terapeutica valida sia per l’agopuntura che per la
farmacologia cinese.
Diagnosi energetica
Prima ancora di discutere sui principi fondamen-
tali della diagnostica cinese, vale la pena di spen-
dere due parole su un possibile errore derivante
dalla nostra formazione medica occidentale.
Molto spesso la scelte terapeutiche in agopuntura
vengono condizionate dalla diagnosi “occidenta-
le” con la quale il paziente si presenta alla nostra
osservazione.
Spesso ci accontentiamo di questa diagnosi, affi-
dandoci alla scelta di “punti magici”.
Questo modo di agire, oltre ad impedirci di ap-
prendere la medicina cinese, è chiaramente vota-
to all’insuccesso, determinando discredito nei con-
fronti dell’agopuntura e di chi la pratica.
In altre parole, la medicina cinese è una medicina
“globale”, pertanto non ci si può fermare sul
singolo sintomo.
* Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
6
“I medici tradizionali cinesi trattano le malattie
tenendo in grande considerazione l’insieme, la
globalità” (Qin Bo Wei - Zongyi Zumen,
Foudaments Diagnostiques de la Medicine
Chinoise).
E’ quindi fondamentale ricordare che sia da un
punto di vista fisiologico che in patologia, cia-
scun individuo viene considerato nella sua
“globalità”.
Tale concetto di “insieme” è riferito sia al singolo
essere che al suo rapporto con l’universo
(microcosmo-macrocosmo).
Considerare l’uomo nella sua globalità significa
tener conto di molteplici fattori.
Innanzitutto esiste una relazione intima tra organi,
visceri, tessuti, organi di senso, sentimenti, emo-
zioni e meridiani.
Basta pensare alle relazioni analogiche determi-
nate dalla legge dei cinque movimenti: il fegato è
legato agli occhi, alla vista, ai muscoli, alle un-
ghie, alla collera, alla decisione...... Il rene all’udi-
to, alle ossa, ai denti, alle funzioni procreative,
alla paura, alla volontà....
In medicina cinese tutte le espressioni della vita
dell’uomo sono interdipendenti e correlate. Da un
punto di vista diagnostico, siamo chiamati a tene-
re in considerazione tutti i sintomi presenti nella
persona per poi collegarli alle perturbazioni
energetiche di base che finiscono col determinare
quel circolo vizioso che è la malattia. Ad esempio,
se analizziamo tutte le manifestazioni patologi-
che presenti dalla nascita dell’individuo, possia-
mo collegarle ad uno squilibrio energetico di base
che consente di rendere ragione della comparsa
successiva di singole manifestazioni distanziate
nel tempo: appendicite a 15 anni, colite spastica a
30 anni, litiasi biliare a 40 anni....
Un’interpretazione unitaria di questo tipo è molto
lontana dalla nostra mentalità di medici occiden-
tali, anche perchè la medicina cinese prende in
considerazione aspetti che la medicina occidenta-
le trascura. Ad esempio, la “assenza di sete”: per
un medico occidentale non si tratta nemmeno di
un sintomo, per il medico cinese può confermare
una patologia “freddo”; la “incapacità di prendere
decisioni”, conferma una situazione di deficit
energetico del movimento Legno (vescica bilia-
re)....
Nel corso dei secoli la diagnostica cinese ha
sviluppato numerosissimi sistemi di corrispon-
denza tra le manifestazioni esteriori e gli organi
interni e questo concetto è ben sintetizzato dall’af-
fermazione: “Osservare la superficie (ciò che ap-
pare), per esaminare l’interno”.
Un’altro principio fondamentale della diagnosti-
ca energetica, in relazione al concetto di “uomo-
globale”, è sintetizzato dall’affermazione: “La
parte riflette le condizioni dell’insieme”.
Vale a dire che dall’esame di una piccola parte del
corpo, si possono trarre numerose informazioni
sulle condizioni energetiche dell’intero organi-
smo: la diagnosi attraverso la palpazione del polso
è un esempio eclatante di questa affermazione, ma
non si devono dimenticare altri aspetti come l’os-
servazione degli occhi e dello sguardo, del viso
etc. (Di questi argomenti si parlerà in dettaglio
successivamente).
In conclusione, se consideriamo il paziente nella
sua globalità, nessun sintomo, è isolato, ma biso-
gna sempre collegarlo agli altri. Torniamo al-
l’esempio della “sete”: associata alla presenza di
un induito linguale giallo e ad un polso pieno, è
espressione di eccesso-calore; se associata ad
altre manifestazioni potrà essere espressione di
patologie diverse.
Altro fondamentale aspetto della globalità è dato
dal rapporto macrocosmo-microcosmo.
E’ molto importante per la medicina cinese tenere
presenti l’azione del tempo e dello spazio sulla
persona.
“La salute dell’uomo non può essere separata
dalle condizioni climatiche poichè questi, per
mantenersi in buona salute, deve adattarsi all’am-
biente naturale”.
E’ noto che l’uomo, per poter affrontare senza
danno le condizioni climatiche, deve conservare
intatte le sue capacità difensive. I testi affermano
con chiarezza che le energie cosmiche non sono
patogene di per sè, ma lo possono diventare se
l'energia antipatogena Zheng Qi del soggetto è
deficitaria.
Le variazioni climatico-ambientali sono condi-
zionate dallo spazio e dal tempo (questi almeno
sono i due parametri analizzabili del macrocosmo);
pertanto, nella pratica clinica, sia diagnostica che
terapeutica, bisognerà tener presenti lo spazio e il
tempo.
Per quanto concerne lo spazio basta leggere il cap.
XII e LXX del Su-Wen, in cui si afferma con
molta forza che le patologie variano in funzione
della residenza geografica del soggetto per cui: “Il
saggio utilizzerà metodi terapeutici differenti per
curare le stesse malattie, a seconda delle regioni
(Est, Nord, Sud, Ovest).
Ma il macrocosmo agisce sull’uomo anche con i
suoi ritmi. Il fattore tempo è quindi fondamentale:
è necessario che i bioritmi del microcosmo (uomo)
procedano armonicamente con i ritmi cosmici.
La teoria dei “Tronchi Celesti e delle Branche
Terrestri” permette di analizzare i ritmi cosmici in
rapporto ai ritmi microcosmici. Si apre quindi una
grande possibilità: siamo in grado di conoscere le
modalità con cui le “energie del cielo” si mettono
in rapporto con quelle dell’uomo.
Tale ragionamento permette di prevedere quali
saranno le possibili alterazioni energetiche del
soggetto in funzione dei “tempi microcosmici”
(es. data di nascita) e dei “tempi macrocosmici”.
In questa maniera si esprime una notevolissima
funzione preventiva della medicina cinese, sinte-
tizzata con efficacia da un’affermazione del Su-
Wen: “I saggi non attendono che la malattia si
manifesti. La trattano preventivamente..... Biso-
gna forse attendere la battaglia per forgiare le
armi?”.
Purtroppo questo discorso è attualmente “censu-
rato” dagli stessi testi cinesi: ciò, a mio parere, per
due motivi:
- parlare di “ritmi cosmici” e della loro influenza
sui bioritmi dell’uomo, può facilmente prestare il
fianco ad affermazioni superficiali e gratuite, che
potrebbero assimilare la medicina cinese quasi ad
un’arte “magica”. Tutto ciò va a discapito di
quell’immagine di scientificità che i cinesi stanno
tenacemente costruendo intorno alla loro medici-
na; l'altra ragione di questa “censura” sta nel fatto
che parlare di macrocosmo implica l’ammissione
di una realtà che sta al di fuori dell’uomo ed è più
grande di lui: questi sono discorsi “pericolosi” per
qualunque ideologia materialistica.
Quali sono i quattro metodi diagnostici?
Vale la pena di citare il cap. III del Ling Shu:
“Un buon agopuntore sa esaminare il colorito del
suo malato; gli basta osservare gli occhi del pa-
ziente per conoscere la sua situazione energetica,
poi si sofferma sui sintomi (interroga il malato),
ascolta la sua respirazione e palpa il polso per
sapere se è piccolo o ampio, lento o frequente,
scivoloso o rugoso. Grazie a tutti questi esami,
potrà fare una diagnosi.”
Tradizionalmente l’esame cinese comprende quat-
tro tappe:
- ispezione;
- ascoltazione (compreso “l’annusare)
- interrogatorio;
- palpazione.
7
Questi quattro tempi non presentano dei limiti
netti fra di loro, ma si embricano durante tutto
l’esame clinico.
Alcuni medici privilegiano un tempo rispetto agli
altri (es. palpazione dei polsi, osservazione della
lingua, degli occhi .. etc).
Come detto inizialmente, non si vuole sindacare
sulla pratica individuale, tuttavia, per fornire dei
criteri comuni, è utile tener conto di tutte e quattro
le tappe, anche per centrare meglio l’origine del
problema. Su-Wen cap. LXXVIII: “..... Altri infi-
ne, esaminando un soggetto in deficit energettico,
non cercano l’origine del deficit stesso, se è pro-
vocato da un’intemperanza o da un’intossicazio-
ne: costoro prendono unicamente i polsi e preten-
dono così di trovare la causa della malattia. Que-
sto è il quarto errore.”
Lingshu cap. IV: “... Il colorito, i polsi, i sintomi
formano un tutto, come la voce e la sua eco, come
la radice e le foglie di un albero, non possiamo
immaginare l’una senza le altre.”
Alcuni medici si accontentano di osservare il
colorito per formulare una diagnosi..... Per fare
ciò è necessaria una grossa esperienza e mi sem-
bra di poter dire che noi medici occidentali siamo
ancora troppo “giovani” di medicina cinese per
arrogarci certi diritti.....
A leggere i testi cinesi si comprende come l’esame
dei polsi e l’osservazione del colorito sono due
aspetti fondamentali della diagnostica, tuttavia gli
altri non vanno mai trascurati.
Classificazione delle informazioni
Una volta terminate le quattro fasi dell’esame, le
informazioni ottenute vanno classificate con un
certo ordine.
Il metodo più classico e tradizionale è quello delle
otto regole:
- yin-yang;
- interno-esterno;
- freddo-calore;
- deficit-eccesso.
1. Il primo criterio di classificazione, ci permette
di inquadrare schematicamente i sintomi raccolti
in due gruppi: yin e yang. Su questo accoppiamen-
to non vale la pena soffermarci in quanto ritenia-
mo debba trattarsi di conoscenza ormai scontata.
2. La seconda coppia di attribuzioni: interno-
esterno o profondo-superficiale aiuta a precisare
se l’attacco delle Xie Qi (energie patogene) inte-
ressa le zone interne o esterne del corpo, oppure se
la malattia si approfondisce dall’esterno all’inter-
no, o viceversa.
3. La terza coppia: freddo-calore, è frequente-
mente utilizzata in agopuntura per determinare lo
8
stato energetico del corpo. Il termine calore è
assimilabile ad una condizione di eccesso o di
iperfunzione (assoluti o relativi), tuttavia non
implica necessariamente una temperatura eleva-
ta, così come il termine freddo, assimilabile ad
una condizione di deficit, o di ipofunzione (asso-
luti o relativi), non implica una riduzione della
temperatura.
I due principi freddo e calore vanno considerati in
rapporto allo yin ed allo yang: quando prevale lo
yin si avrà una condizione energetica di tipo
freddo, se prevale lo yang, di tipo calore.
Per semplificare possiamo proporre un elenco dei
principali segni di freddo e di calore nelle varie
fasi dell’esame clinico.
Segni di freddo
Ispezione: colorito pallido, terreo, verdastro; lin-
gua con induito bianco.
Ascoltazione (odori): in generale mancano odori
particolari salvo una eccezione, feci acquose con
odore di pesce.
Interrogatorio: mancanza di sete, ricerca di ali-
menti e bevande calde, ricerca del caldo, tosse con
espettorato bianco, bassa temperatura, feci ac-
quose, sensazione di freddo all’ano, urine pallide
e abbondanti, sangue mestruale rosso cupo e scu-
ro.
Palpazione: tessuti cutanei freschi ed arti freschi,
addome freddo, polso lento.
Segni di calore
Ispezione: faccia e sclere rosse, lingua rossa con
induito giallo.
Ascoltazione (odori): odore forte.
Interrogatorio: sete, ricerca di alimenti e bevande
fredde, tosse con espettorato giallo o rossastro,
temperatura corporea elevata, stipsi o dissenteria
con feci gialle o rossastre, sensazione di calore
all’ano, urine scarse e rossastre o gialle, sangue
mestruale rosso vivo.
Palpazione: tessuti caldi al termotatto, arti caldi,
addome caldo, polso rapido.
4. La quarta coppia deficit-eccesso riguarda la
resistenza energetica dell’organismo. Quando
l’energia del corpo è in deficit (Xu), si può verifi-
care un eccesso di Xie Qi (Shi).
Infatti, affinchè l’organismo venga attaccato ed
invaso dalle Xie Qi, è possibile presumere una
situazione di deficit energetico iniziale, a meno
che le energie cosmopatogene siano di intensità
particolarmente violenta o in disarmonia con la
ciclicità stagionale.
Ad esempio, se il movimento Legno è in deficit, vi
sono i presupposti perchè l’organismo sia attacca-
to dalla secchezza (il Metallo domina il Legno), o
dal vento.
Vediamo ora i segni principali di deficit ed ecces-
so.
Segni di deficit
Ispezione: colorito pallido con gote rosse,
psicoastenia, muscolatura debole e ipotonica, tra-
spirazione abbondante, lingua pallida senza
induito con induito sottile e biancastro.
Ascoltazione: voce debole.
Interrogatorio: il paziente ama la solitudine, l’oscu-
rità, soffre di astenia, la temperatura corporea è
bassa, i dolori sono alleviati dal massaggio,
iporessia, digestione prolungata, diarrea con ali-
menti non digeriti, urine abbondanti, sudore ab-
bondante, sangue mestruale pallido e scarso, do-
lori addominali post-mestruali.
Palpazione: termotatto freddo, addome molle con
pareti ipotoniche, meteorismo addominale, polso
debole.
Segni di eccesso
Ispezione: corpo vigoroso, iperemotività, colorito
e sclere rosse, muscolatura tonica, respiro forte,
scarsa traspirazione, lingua con induito spesso.
Ascoltazione: voce forte e sonora.
Interrogatorio: ricerca la compagnia, ama la luce,
dolori aggravati dal massaggio e dalla compres-
sione, dolori urenti, digestione rapida e tendenza
alla bulimia, stipsi, urine scarse, poco sudore, cicli
mestruali ravvicinati con sangue rosso vivo, dolo-
ri premestruali.
Palpazione: termotatto caldo, parete addominale
resistente e dolorabile alla pressione, polso forte.
Apporto diagnostico della medicina cinese alla
medicina occidentale
Nella pratica clinica la medicina cinese può aiuta-
re a comprendere alcuni sintomi definiti essenzia-
li o idiopatici dalla medicina occidentale, proprio
grazie all’approccio globale del paziente.
Ad esempio, un’astenia ed una febbre che compa-
iono tra le 15 e le 19, possono far sospettare
un’infezione urinaria asintomatica. Un dolore si-
tuato lungo il tragitto di un meridiano e resistente
alle comuni e corrette terapie, può indurre ad
indagare sulle condizioni dell’organo o del visce-
re corrispondenti.
A questo proposito ogni medico che si interessa di
medicina cinese potrebbe citare degli esempi a
dimostrazione del fatto che una corretta pratica
della diagnostica estremo-orientale può indirizza-
re anche alla diagnosi precoce di patologie orga-
niche non ancora manifeste su un piano clinico
occidentale.
Bibliografia
J.M. Kespi, Examen Clinique et Semeiologie
Traditionnelle, Acupuncture Medicine
Traditionelle Chinoise, Encyclopedie des
Medicines Naturelles.
J.M. Kespi, Acupuncture.
A. Faubert, Traitè didactique d’Acupuncture
Traditionelle.
A. Chamfrault, Traitè de Medicine Chinoise, tome
II.
G. Rotolo, Prontuario di consultazione del Huangdi
Neijing Suwen Lingshu.
G. Maciocia, The foundations of Chinese Medici-
ne.
J. Ross, The Organ Systems of Traditional Chinese
Medicine.
9
 diagnostica generale
I principi generali della diagnostica cinese
Lucio Sotte *
GENERALITÀ
L’impostazione di una terapia corretta in medici-
na tradizionale cinese si fonda su una diagnosi
accurata. Questo principio vale sia per l’agopun-
tura che per la farmacoterapia, la dietetica ed il
massaggio.
Il rischio che corrono costantemente molti medici
italiani che praticano la medicina cinese è quello
di ragionare in termini diagnostici occidentali e
curare con le tecniche di terapia della medicina
cinese. In realtà, la nosografia classica occidenta-
le si discosta notevolmente da quella in uso in
Estremo Oriente perchè è diverso il concetto di
malattiaed il concetto di medicina da cui si parte.
In occidente la funzione della medicina continua
ad essere quella definita da Ippocrate nell’era pre-
cristiana: “Lo scopo della medicina è allontanare
le sofferenze dei malati e diminuire la violenza
della malattia”. Nella visione ippocratica, la me-
dicina si definisce in funzione del malato e la
salute è l’assenza di malattia, correlata, ovvia-
mente ma secondariamente, ad un corretto funzio-
namento degli organi, visceri e tessuti. Dobbiamo
tuttavia ricordare che la recente evoluzione delle
scoperte mediche sta mettendo in crisi questa
definizione e apre orizzonti inaspettati che stanno
portando la medicina occidentale ad avvicinarsi
sempre di più a quella estremo-orientale.
In Cina, la funzione della medicina è stata defini-
ta, sempre in era pre-cristiana, dagli autori dello
Huang Di Nei Jing o Classico di Medicina Interna
dell’Imperatore Giallo affermando che: “Il fon-
damento della medicina è l’arte di governare”. Gli
influssi della Scuola Legista sono molto evidenti
in questa definizione. Per il medico cinese esiste
una specie di sovrapposizione tra l’arte di curare
un uomo e quella di governare un paese: i termini
* Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
10
curare e governare si esprimono con lo stesso
ideogramma “Zhi”. Lo scopo della medicina è
perciò quello del “buon governo” .
In quest’ottica, la medicina si definisce in funzio-
ne della salute e non della malattia. Ciò è così vero
che anticamente il medico percepiva il suo onora-
rio dai clienti sani ed era tenuto a trattarli gratui-
tamente in caso di malattia. Nella visione cinese,
la salute non è soltanto l’assenza di malattia, come
pensava Ippocrate, ma l’equilibrio armonioso
dell’uomo al suo interno e contemporaneamente
dell’interno dell’uomo con ciò che lo circonda. Si
tratta di un equilibrio dinamico in cui l’uomo e
l’universo debbono trovarsi in risonanza. Sono
evidenti, in questo concetto della risonanza del-
l’uomo-microcosmo e dell’universo-macrocosmo,
gli influssi della Scuola Taoista.
Il concetto di malattia proposto dalle due medici-
ne è diverso anche se, come accennato, gli ultimi
sviluppi della neuro-immuno-endocrinologia,
stanno sempre più accostando la medicina occi-
dentale a quella cinese.
La nosografia occidentale ha classificato per se-
coli la malattia basandosi sul concetto di lesione
organica e su quello di germe: la malattia è stata
considerata per secoli come un “fenomeno estra-
neo all’organismo e da estirpare”. I medici italiani
ed europei sono fortemente legati a quest’ottica,
anche se i recenti studi della fisiologia del sistema
nervoso e quelli endocrinologici ci insegnano che
il fondo della questione appare sempre di più in
linea con l’ottica cinese dello squilibrio e della
rottura di meccanismi omeostatici generali. La
gastrite non corrisponde ad una malattia dello
stomaco all’interno di un organismo sano, ma è la
conseguenza, a livello gastrico, di una disarmonia
generale dell’organismo.
Per affrontare correttamente la diagnostica cinese
dobbiamo fare lo sforzo di adeguarci al suo modo
di intendere la salute e la malattia e cercare di
dimenticare, per un attimo, le nostre abitudini di
medici occidentali. Una volta compiuto questo
lavoro preliminare, siamo già a metà del nostro
percorso. Questo sforzo ci abilita ad usare corret-
tamente la medicina cinese e ci permette di ap-
prezzare ancora di più la ricchezza della medicina
occidentale, pur tenendo conto di alcuni suoi
limiti.
PRINCIPI GENERALI DELLA DIAGNOSTICA
CINESE
Per formulare una buona diagnosi occorre seguire
un cammino ben preciso che, attraverso passi
successivi, ci permetta di filtrare, decantare ed
interpretare i dati clinico-semeiologici del pa-
ziente. Si deve seguire un percorso che consenta
di distinguere la realtà dall’apparenza, la radice
dalla cima della malattia.
Attraverso la fatica di salire i vari gradini di questo
iter diagnostico è possibile arrivare alla definizio-
ne della reale situazione del paziente (tab. 1).
1. Il primo gradino da affrontare consiste in una
corretta acquisizione dei dati da esaminare ed
interpretare. I quattro metodi diagnostici Si Zhen
suggeriscono la modalità di questa acquisizione:
- ispezione, Wang Zhen;
- auscultazione ed olfattazione, Wén Zhen;
- interrogatorio, Wèn Zhen;
- palpazione, Chu Zhen.
Ricordiamo l’importanza che la glossoscopia e la
sfigmologia ricoprono nella raccolta dei dati
semeiologici del paziente.
2. La salita del secondo gradino consiste in una
prima grossolana interpretazione dei dati acquisi-
ti secondo la regola yin-yang. Le otto regole
diagnostiche Ba Gang ci forniscono le direttive di
questo criterio interpretativo, specificando con-
cretamente ed ulteriormente la coppia yin-yang:
- yin-yang;
- interno- esterno, Li-Biao;
- freddo-calore, Han-Re;
- vuoto-pienezza, Xu-Shi.
3. Se un individuo è in buona salute, la sua energia
ed il suo sangue sono in equilibrio ed altrettanto
accade per i liquidi organici. Lo stato di malattia
è la conseguenza di un alterato rapporto tra
energia Qi e sangue Xue con le correlate alterazio-
ni dei liquidi organici Jin Ye. Il terzo gradino è,
perciò, la comprensione del quadro clinico in
termini di Qi-Xue-Jin Ye. I ristagni, gli accumuli,
i catarri rappresentano delle produzioni patologi-
che che conseguono alle alterazioni di queste tre
sostanze fondamentali.
4. L’energia, il sangue, lo yin e lo yang sono il
fondamento delle attività funzionali degli organi
e dei visceri e, contemporaneamente, dipendono
per la loro produzione e circolazione dagli Zang-
Fu. I disordini dell’energia, del sangue, dello yin-
yang si ripercuotono sui cinque organi e sei visceri
e le patologie degli Zang-Fu si manifestano con
squilibri ad essi relativi. Il quarto gradino è il
passaggio dal generico allo specifico in termini di
alterazioni dei vari organi e visceri e dei rispettivi
meridiani principali e secondari. Questa analisi
viene condotta attraverso la teoria degli Zang-Fu
per le patologie di origine endogena e tramite
quelle dei 6 livelli energetici, dei 4 strati del-
l’energia e dei 3 riscaldatori, per le malattie da
tabella1
percorso diagnostico in medicina tradizionale
cinese
1°gradino
raccoltadeidati:4metodidiagnosticiSiZhen
2°gradino
analisideidati:8regolediagnosticheBaGang
3°gradino
ricercadeglisquilibridelletresostanzefonda-
mentali:energiaQi,sangueXue,liquidiorgani-
ciJinYe
4°gradino
collegamento degli squilibri con organi e
visceriZang-FuerispettivimeridianiJing-Mai:
teoriadegliorganievisceri,teoriadei6livelli
energetici, dei 4 strati dell’energia, dei 3
riscaldatori
5°gradino
sintesiglobaledeidati:cinquemovimenti,Wu
Xing
6°gradino
diagnosienergetica
causa esogena.
5. Il quinto gradino è l’inquadramento dei dati
acquisiti in termini di cinque movimenti Wu Xing.
Ogni organo ed ogni viscere è collegato ad uno dei
cinque movimenti e, tramite il movimento di
appartenenza, si relaziona con gli altri quattro. Le
11
 leggi fisiologiche di produzione ed inibizione e
quelle patologiche di superinibizione,
controinibizione etc. permettono di collegare ogni
fenomeno particolare degli Zang-Fu all’insieme
energetico dell’organismo.
Percorrendo il cammino interpretativo appena
descritto ci si trova in condizione di formulare una
diagnosi che, partita dall’osservazione ed
acquisizione particolare dei segni e sintomi di
malattia, li riconduce a squilibri generali. Ciò
accade attraverso la fatica dell’analisi in termini
di yin-yang, Qi-Xue-Jin Ye, Zang-Fu e Wu Xing.

figura 1

la malattia è
interna o esterna?

malattia esterna malattia interna

è caratterizzata dal è caratterizzata dal

caldo o dal freddo? pieno o dal vuoto ?

caldo freddo vuoto pieno

teoria dei teoria dei è caratterizzata è caratterizzata

4 strati 6 livelli dal caldo o dal caldo o
dal freddo? dal freddo?

teoria dei in quale in quale

3 riscaldatori organo o viscere? organo o viscere?

meridiani? meridiani? meridiani? meridiani?

organi e visceri? organi e visceri?

quale è lo stato quale è lo stato quale è lo stato quale è lo stato

dell'energia e del dell'energia e del dell'energia e del dell'energia e del
sangue? sangue? sangue? sangue?

6. L’ultimo gradino consiste nell’analisi dell’acqui- alla patologia specifica per la quale si presenta al
sito in termini particolari e nella sintesi dei dati in medico.
termini globali: l’esito di questo lavoro è la diagnosi Una volta definita la diagnosi si può impostare la
energetica che collega il malato nella sua globalità terapia e si deciderà, di volta in volta, qual’è la

12
tecnica preferibile da usare: agopuntura,
moxibustione, coppettazione, massaggio,
farmacoterapia, dietetica etc. In molti casi è utile
associare più metodiche contemporaneamente per
ottenere un effetto più potente e mantenere più a
lungo nel tempo i risultati raggiunti.
Una volta comprese queste regole base, occorre
capire come applicarle al singolo malato. Anche
in questo caso possiamo procedere attraverso
passi successivi che ci condurranno gradualmente
ad applicare i criteri esaminati fino ad ora.
All’inizio occorre servirsi delle otto regole
diagnostiche Ba Gang (fig. 1).
Il primo passo corriponde alla differenziazione
dei sintomi secondo la regola interno-esterno Li-
Biao. Occorre cioè comprendere se i segni e
sintomi corrispondono ad una patologia ad
eziopatogenesi e/o localizzazione esogena o
endogena. Otteniamo una prima suddivisione dei
pazienti in due gruppi: quelli con malattie esterne
e quelli con malattie interne.
I pazienti con malattie esterne vanno ulteriormen-
te divisi utilizzando la regola freddo-calore in due
gruppi: quelli che presentano malattie esterne da
freddo e quelli che presentano malattie esterne da
calore.
Se il paziente presenta una malattia di origine
esterna indotta dalla penetrazione del freddo, do-
vrà essere esaminato successivamente secondo il
criterio dei 6 livelli energetici; se presenta una
patologia esterna da calore, occorrerà affrontarlo
usando le teorie dei 4 strati o dei 3 riscaldatori.
I pazienti con malattie interne vanno divisi, in
quattro gruppi, utilizzando prima la regola vuoto-
pienezza e successivamente quella freddo-calore:
malattie interne da deficit con segni di freddo o di
calore, malattie interne da eccesso con segni di
freddo o di calore.
Successivamente occorre applicare prima la teo-
ria dell’energia del sangue e poi la teoria degli
organi e visceri e dei rispettivi meridiani per
specificare ulteriormente e localizzare più con-
cretamente la malattia.
E’ necessario, tuttavia, ricordare che esistono in
clinica dei pazienti che presentano sindromi miste
interno-esterno, freddo-calore, vuoto-pienezza etc.
In questo caso il cammino diagnostico si complica
perchè occorre utilizzare contemporaneamente
più metodi per definire precisamente il quadro
morboso ed arrivare all’esatto principio di terapia.
Questa schematizzazione del metodo diagnostico
cinese non ha la pretesa di esaurire l’argomento,
ma semplicemente il compito di indicare le direttive
principali da percorrere e di ricordare che, per un
esatto procedimento, occorre tenere presenti con-
temporaneamente più griglie interpretative, e pre-
cisamente:
- le otto regole;
- lo stato dell’energia e del sangue e dei liquidi
organici;
- la teoria degli organi e visceri;
- la teoria dei 6 livelli energetici;
- la teoria dei 4 strati;
- la teoria dei 3 riscaldatori;
- la teoria dei meridiani principali e secondari;
- l’eziologia della malattia.
Ci sembra necessario commentare brevemente
soltanto l’ultimo punto, relativo all’eziologia. La
medicina cinese applica constantemente una re-
gola fondamentale che si fonda sui concetti di
energia corretta o antipatogena Zheng Qi ed
energia patogena Xie Qi. La prima rappresenta
l’insieme dei fattori di difesa del nostro organi-
smo e contemporaneamente lo stato di equilibrio
di tutti i meccanismi omeostatici. In termini occi-
dentali potremmo definirla con l’idea di una buo-
na sorveglianza immunitaria e di un corretto con-
trollo endocrino, nervoso, acido-basico, idro-
elettrolitico, metabolico, ionico e circolatorio.
L’energia patogena Xie Qi può essere di origine
esterna o correlata a fattori patogeni interni. Nel
primo caso si identifica con i fattori cosmici
(freddo, vento, umidità, secchezza, calore, fuoco)
e con gli attacchi microbici sia batterici che virali:
i fattori esterni epidemici. Nel secondo caso dob-
biamo pensare all’azione delle emozioni (collera,
paura, angoscia, tristezza, preoccupazioni), alle
astenie da stress, al superlavoro, alle produzioni
patogene come gli edemi, i catarri ed ai parassiti
(fig. 2).
I metodi diagnostici cinesi, pur essendo apparen-
temente lontani da quelli occidentali sono, in
parte, ad essi riconducibili. Proviamo a schema-
tizzare l’iter diagnostico della medicina cinese
(tab. 2).
Sinteticamente possiamo affermare che la dia-
gnostica cinese si fonda su delle regole generali
che potremmo definire i “criteri di stato” e su
delle regole più particolari, i “criteri di organo o
viscere”.
I criteri di stato sono relativi allo stato generale
dell’organismo che si esprime attraverso quadri
relativi di deficit o eccesso. Il paziente può pre-
sentare un’insufficienza dello yin, dello yang,
dell’energia e del sangue. In altre occasioni lo
stato generale è definito da segni di eccesso come
quelli relativi alla stasi dell’energia e del sangue,
alla stasi dei liquidi che può degenerare nella
produzione dei catarri o all’eccesso del calore e
del freddo. Questi criteri generali “di stato” deb-
bono essere ulteriormente specificati, utilizzando
la regola dell’interno-esterno Li-Biao. La
sintomatologia del paziente va inquadrata, in un
primo momento, secondo i criteri di stato; succes-
13
 figura 2
energia corretta Zheng Qi
energia patogena Xie Qi
energia patogena
interna
edemi
catarri
fattori psichici
sivamente occorre specificare la malattia utiliz-
zando il criteri di organo o viscere. Questo ulterio-
re lavoro permette di capire dove si situa l’evento
morboso, quale o quali sono gli organi e visceri
più colpiti.
Per esemplificare quanto detto, possiamo pensare
ad un quadro generale di deficit dello yin aggrava-
to dalla presenza di calore esterno (criterio di
stato) che colpisce in particolare il rene e si mani-
festa con segni specifici di quest’organo (criterio
di organo).
LA DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI
SECONDO I CRITERI DI STATO
Analizziamo prima il concetto dei criteri di stato.
Abbiamo affermato che, sulla base delle otto
regole diagnostiche, si possono definire i criteri di
stato. Tali criteri individuano dei meccanismi
patogenetici generali contemplati anche in medi-
cina occidentale.
Proviamo a fare delle analogie: le sindromi carat-
terizzate dalla pienezza e dal calore altro non sono
che le nostre forme infiammatorie, le sindromi
correlate ad un deficit del sangue sono gli stati
ischemici ipossici della medicina occidentale. Gli
eccessi di yang corrispondono grosso modo alla
situazione di ipertono simpatico o ipertiroidismo
e quelli di yin alla situazione di prevalenza della
stimolazione parasimpatica. Si potrebbero fare
14
energia patogena
esterna
fattori cosmici
vento, freddo, umidità
calore, secchezza, fuoco
altri esempi analoghi. Anche se non esiste una
corrispondenza precisa tra quadri clinici occiden-
tali ed orientali, ci sembra importante far notare le
possibili affinità.
Ognuna delle sindromi di stato è caratterizzata da
alcuni segni fisici e da altri segni che potremmo
definire funzionali.
I segni fisici sono i dati raccolti sulla base dell’esa-
me semeiologico del paziente: esame del colorito,
della lingua, dei polsi, dei tegumenti, delle urine,
delle feci etc.
I segni funzionali corrispondono ai sintomi sog-
gettivamente accusati dal paziente, i sintomi per i
quali il paziente si rivolge al medico.
La raccolta dei dati anamnestici permette al medi-
co di allargare l’orizzonte dei sintomi del pazien-
te, arricchendo l’interrogatorio con domande im-
postate secondo le otto regole diagnostiche.
Il paziente può richiedere la consultazione medica
per una gastralgia e cioè per un dolore aspecifico
e soggettivo. Sarà compito del medico porre delle
domande che permettano di comprendere a pieno
la natura del dolore esaminandolo secondo il
criterio dei meridiani, secondo le otto regole,
secondo il criterio Qi-Xue etc.
Possiamo sinteticamente affermare che i criteri di
stato dividono la patologia in due grosse catego-
rie:
- le sindromi da eccesso o da pienezza;
- le sindromi da difetto o da vuoto.
Le sindromi da difetto o vuoto possono, a loro
volta, essere ulteriormente suddivise in quattro Deficit dello yin
grosse categorie: Segni funzionali:
- il deficit dello yin; - calore ai cinque fuochi;
- il deficit dello yang; - sudorazione notturna;
- il deficit del Qi; - febbre o sensazione di febbre vespertina;
- il deficit del Xue. - ansia, agitazione;
Le sindromi da eccesso o pienezza sono anch’esse - secchezza buccale e faringea;
suddivise in quattro quadri generali: - sintomatologia aggravata dal calore;
- le pienezze da stasi o da ristagno; - stipsi;
- le stasi del Qi; - urine cariche.
- le stasi del Xue; Segni fisici:
- faccia arrossata soprattutto ai pomelli;
- lingua rossa soprattutto alla punta e senza
patina, asciutta e fissurata;
tabella2
- polso fine Xi, rapido Shuo e profondo
Chen.
La differenziazione delle sindromi
secondo i criteri di stato e di organo Deficit dello yang
Segni funzionali:
CriteridiStato - astenia fisica, psichica e sessuale;
- sudorazione spontanea;
Sindromidadeficit - estremità fredde;
- freddolosità ed aggravamento con il fred-
-deficitdelloyin do;
-deficitdelloyang - movimenti lenti;
-deficitdelQi - depressione;
-deficitdelXue - diarrea con feci pastose o liquide;
- poliuria con urine pallide.
Sindromidaeccesso Segni fisici:
- edemi;
-stasidelQi - colorito pallido, grigiastro, scuro;
-stasidelXue - lingua pallida, gonfia, con i bordi
-pienezzedaedemiedacatarri improntati dai denti;
-eccessodicalore - polso profondo Chen, lento Chi, vuoto
-eccessodifreddo Xu.
CriteridiOrgano Deficit del Qi
Segni funzionali:
-sindromedelfegato - astenia;
-sindromedelcuore - turbe dispeptiche;
-sindromedellamilza - sudorazione spontanea;
-sindromedelpolmone - dispnea da sforzo;
-sindromedelrene - peggioramento della sintomatologia dopo
sforzi fisici;
- diminuzione delle difese.
- le pienezze da edemi e da catarri; Segni fisici:
- l’eccesso di calore; - colorito pallido, chiaro;
- l’eccesso di freddo. - lingua pallida;
Abbiamo definito le sindromi con due termini: - polso fine Xi e soprattutto vuoto Xu.
eccesso o pienezza e difetto o vuoto. Non si tratta
di un pleonasmo. Il primo termine, "eccesso o Deficit di Xue
pienezza" indica una patologia iniziale e leggera, Segni funzionali:
il secondo "pienezza o vuoto" esprime la progres- - astenia;
sione dello stato precedente, cioè una malattia più - alterazioni mestruali: oligoamenorrea, ri-
grave ed impegnativa. tardo dei mestrui, amenorrea ecc.;
Analizziamo uno alla volta questi quadri clinici - turbe della memoria;
generali. - emeralopia, capogiri.

15
 Segni fisici: - sete, bocca e gola secca;
- colorito pallido, opaco e giallastro; - faringodinia;
- incarnato avvizzito; - arrossamento del viso;
- labbra pallide, unghie fragili e pallide; - oliguria con urine cariche.
- lignua pallida e sottile; Segni fisici:
- polso fine Xi e rugoso Se. - colorito rosso;
- lingua rossa con patina gialla;
Stasi del Qi - polso rapido Shuo.
Segni funzionali:
- sensazione di distensione e di gonfiore;
- dolore mobile meno fastidioso della sen- LA DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI
sazione di distensione; SECONDO I CRITERI DI ORGANO
- sensazione di masse mobili;
- irritabilità.
Segni fisici: La patologia di ogni organo si caratterizza in
- colorito normale, talora bianco-verdastro; medicina cinese con un corteo sintomatologico
- lingua normale; che interessa in particolare alcune funzioni e che
- polso teso Jin o a corda Xuan. può essere, seppur sommariamente, riassunta in
alcuni segni generali che qui brevemente riassu-
Stasi del Xue miamo.
Segni funzionali: Questa sintesi non pretende di essere esaustiva,
- dolori fissi e lancinanti, trafiggenti; ma soltanto di presentare, con notevole approssi-
- dolore fisso, profondo e particolarmente mazione, il criterio diagnostico generale che si
violento; può desumere dalla pratica clinica e dall’analisi
- sensazione di masse fisse; dei testi tradizionali.
- angoscia.
Segni fisici: Sindrome del fegato
- colorito livido, talora cianotico; - dolori ipocondriaci;
- lingua viola-bluastra o con macchie - patologia oculare;
cianotiche; - patologia genitale;
- polso a corda Xuan. - patologia vascolare;
- segni psichici caratterizzati dall’irritabili-
Stasi da umidità e catarri tà o dalla depressione e frustrazione;
Segni funzionali: - polso teso Jin o a corda Xuan.
- mucosità;
- sensazione di testa pesante, di confusione Sindrome del cuore
mentale, di stordimento; - palpitazioni;
- sensazione di oppressione e di distensione - precordialgie;
toraco-addominale; - disturbi psichici;
- leucorrea abbondante. - insonnia.
Segni fisici:
- lingua con patina spessa e collosa; Sindrome del polmone
- polso scivoloso, Hua. - tosse;
- dispnea;
Eccesso del freddo - rinorrea.
Segni funzionali:
- sensazione di freddo; Sindromi della milza
- freddolosità; - disturbi dell’appetito;
- rallentamento motorio. - gonfiore addominale;
Segni fisici: - diarrea o feci molli;
- colorito pallido; - edemi;
- lingua con patina bianca; - emorragie;
- polso lento Chi. - catarri;
- colorito giallastro.
Eccesso del calore
Segni funzionali: Sindromi del rene
- iperpiressia talora grave; - lombalgia;

16
 - debolezza delle ginocchia e delle gambe;
- disturbi urinari;
- disturbi della sfera genitale;
- edemi;
- disturbi dell’orecchio.
LA DIAGNOSTICA GENERALE O L’INTEGRA-
ZIONE DEI CRITERI DI ORGANO E DI STATO
I procedimenti diagnostici generali rappresentano
una sintesi dei dati clinici analizzati fino ad ora
secondo il criterio di stato e poi secondo quello di
organo.
Attraverso passi successivi si riesce a individuare
il quadro clinico preciso.
Possiamo chiarire questo metodo diagnostico ana-
lizzando a titolo esemplificativo la sindrome di
deficit di yang e di cuore o Xin Yang Xu.
In questa sindrome osserviamo dei segni funzionali
di deficit del Qi come:
- astenia;
- sudorazione spontanea;
- dispnea da sforzo;
- peggioramento della sintomatologia in seguito a
sforzi fisici.
A questi segni funzionali di deficit del Qi si
aggiungono dei segni fisici come:
- colorito pallido;
- lingua pallida;
- polso vuoto Xu.
Per definire il quadro di deficit dello yang occorre
che ai segni citati si sovrappongano dei segni di
freddo come:
- sensazione di freddo;
- estremità fredde;
- rallentamento motorio;
- patina linguale bianca;
- polso lento Chi.
Il quadro clinico fino ad ora descritto è la sintesi
dei sintomi del quadro generale di deficit del Qi
e della presenza del freddo e corrisponde ad una
situazione di deficit generale dello yang.
In questa sindrome però è lo yang di cuore ad
essere carente e ciò si evidenzia per la presenza di
segni specifici del cuore che si sovrappongono a
quelli citati fino ad ora:
- palpitazioni;
- precordialgie;
- disturbi psichici;
- insonnia.
La sindrome di deficit dello yang di cuore è
dunque la somma dei tre gruppi sindromici che si
sovrappongono e si integrano:
- deficit del Qi;
- eccesso di freddo;
- sindrome di cuore.
Gli esempi descritti hanno lo scopo di chiarire che
la diagnosi energetica non è altro che il risultato
della sovrapposizione di una serie di quadri
sindromici che si integrano tra loro.
Occorre sottolineare che esistono nella medicina
cinese tantissime variabili di cui non abbiamo
tenuto conto: energie cosmopatogene come la
secchezza e il vento, cause psichiche come la
collera e la tristezza, cause alimentari come gli
squilibri nell’assunzione dei sapori, segni fisici
come le alterazioni specifiche delle varie zone
della lingua o della pulsazione radiale. Nel per-
corso diagnostico ci sono dunque una serie innu-
merevole di variabili da considerare, di cui non
abbiamo tenuto conto negli esempi precedenti.
Inoltre occorre ricordare che in medicina cinese
ogni sintomo funzionale, così come ogni segno
fisico di malattia può, a secondo dei sintomi e
segni correlati, cambiare completamente di signi-
ficato. Una lingua pallida è generalmente segno di
deficit del Qi se è umida e leggermente gonfia; se
però è pallida e secca, è segno di deficit del Xue e
se è coperta di patina biancastra ed improntata ai
bordi può suggerire un deficit dello yang. La
stipsi è generalmente un segno di pienezza e di
calore; se però si manifesta in un paziente anzia-
no, astenico, debilitato da una patologia cronica,
è segno di deficit del Qi.
Anche la sensibilità diagnostica del medico rap-
presenta una variabile di cui tener conto per poter
stabilire la correttezza e la specificità della dia-
gnosi. In medicina occidentale si fa sempre di più
ricorso a criteri oggettivi di indagine, che si fon-
dano sugli esami ematochimici e su procedimenti
diagnostico standardizzabili come gli esami stru-
mentali. In medicina cinese, invece, tutto si fonda
sulla sensibilità percettiva del medico e quindi su
un criterio soggettivo difficilmente obiettivabile.
BIBLIOGRAFIA
Di Concetto G.: Dispense della Scuola Italiana di
Medicina Cinese Gruppo di Studio "Società e
Salute" . Qiu Tian San Marino 1990.
Sotte L.: Dispense della Scuola Italiana di Medi-
cina Cinese Gruppo di Studio Società e Salute,.
Qiu Tian San Marino 1990.
Muccioli M., Sotte L.: Dispense di Farmacologia
della Scuola Italiana di Medicina Cinese Gruppo
di Studio "Società e Salute", Qiu Tian San Mari-
no, 1990.
Wiseman N., Ellis A., Zmiewsky P.: Fundamentals
of Chinese Medicine, Paradigm Publications,
Massachussetts 1985.
17
 diagnostica degli organi e dei visceri
La patologia del cuore e dell'intestino tenue
Giorgio Di Concetto*
SINDROMI DEL CUORE
Sindromi da difetto o vuoto (Xu)
1. Difetto di energia (Xin Qi Xu).
2. Difetto di yang (Xin Yang Xu).
3. Difetto di sangue (Xin Xue Xu).
4. Difetto di yin (Xin Yin Xu).
Sindromi da eccesso o pieno Shi
1. Stasi di sangue (Xin Xue Yu).
2. Liberazione del fuoco (Xin Huo Shang Yan).
3. Mucosità-fuoco o catarri-fuoco (Tan Huo).
Difetto di energia del cuore - Xin Qi Xu
Ai sintomi generici di deficit dell’energia occorre
aggiungere i sintomi specifici di difetto di energia
del cuore; questi ultimi si deducono in base all’ini-
bizione delle funzioni peculiari del cuore:
- governa il sangue;
- è sede dello Shen;
- si apre alla lingua;
- si manifesta al viso;
- controlla la sudorazione.
Sintomi generici di difetto di energia:
- astenia;
- pallore;
- voce debole;
- ipersudorazione diurna;
- deficit delle difese (sindromi respiratorie e reu-
matiche);
- dispnea da sforzo;
- anoressia;
- meteorismo;
- stipsi o feci molli;
- turbe dell’estremità cefalica (capogiri, vertigini,
cefalea, turbe visive);
- lingua pallida;
- polso vuoto Xu.
* Scuola Italiana di Medicina Cinese
“Gruppo di Studio Società e Salute”
18
Se il deficit si aggrava e si cronicizza, compaiono
i segni di crollo o collasso del Qi, consistenti
sostanzialmente nei prolassi e nelle ptosi viscerali.
Sintomi specifici:
Il cuore governa il sangue:
- pallore accentuato;
- palpitazioni;
- aritmie (polso annodato Jie o periodico Mai).
Il cuore è sede dello Shen:
- astenia mentale;
- depressione.
Il cuore si apre alla lingua:
- taciturnità;
- turbe del linguaggio;
- parestesie linguali.
Il cuore si manifesta al viso:
- pallore accentuato al viso;
- sguardo “spento”.
Il cuore controlla la sudorazione:
- ipersudorazione legata a cause psichiche.
Eziopatogenesi
In generale il deficit di energia è causato da
malattie debilitanti sia acute che croniche, ecces-
sivi affaticamenti fisici, psichici e sessuali, caren-
ze alimentari sia quantitative che qualitative, gra-
vidanze numerose e ravvicinate, vecchiaia, scarso
riposo o, paradossalmente, riposo eccessivo con
poco esercizio fisico. Tutti questi fattori eziologici
si instaurano su un terreno frequentemente debole
sul piano costituzionale e, perciò, con un difetto,
più o meno manifesto, di energia ancestrale. Tut-
tavia, gli organi che vengono interessati, nell’am-
bito del difetto generico di Qi, sono il polmone e
la milza-pancreas.
Le cause esogene di natura cosmica, specialmente
il freddo, come pure quelle infettive respiratorie,
sono fattori di indebolimento del Qi del polmone,
mentre le cause polmonari e quelle infettive del
tubo digerente sono fattori di indebolimento pre-
valentemente a carico del Qi della milza-pancre-
as. Le turbe dispeptiche, in particolare il vomito e
la diarrea, costituiscono un fattore di aggrava-
mento.
Le cause psichiche possono determinare un defi-
cit generico dell’energia polmonare e nutritiva;
esse, inoltre, sono le più idonee ad intaccare il Qi
del cuore. In particolare le sindromi depressive
caratterizzate da uno stato cronico di tristezza o di
preoccupazione con pensieri in eccesso, sono
capaci di deprimere l’energia del cuore.
Occorre ricordare che, in base alla legge di tra-
sformazione dell’energia Jing/Qi/Shen, lo stato
mentale non dipende solo dalle cause psichiche,
ma anche da quelle cosmiche, alimentari e costi-
tuzionali. La paura e gli stati di angoscia induco-
no, attraverso lo Shaoyin, un difetto del Qi del
cuore, ma anche, come vedremo, una liberazione
di fuoco. Tuttavia, le cause psichiche che determi-
nano una liberazione di fuoco, attraverso un vuoto
dello yin, sono in grado, a lungo andare, di con-
durre ad un deficit di Qi di cuore, attraverso un
continuo consumo energetico.
I sintomi generici di difetto di energia sono
spiegabili in base alla carenza di Qi acquisito
dipendente dal polmone e dalla milza. Com’è
noto, l’energia alimentare Gu Qi, proveniente
dalla terra, viene metabolizzata dall’energia cen-
trale Zhong Qi della milza/stomaco ed avviata al
meridiano principale del polmone che origina al
Jiao medio. Si forma così l’energia nutritiva Rong
o Ying che, arrivata a contatto con l’energia del
Jiao superiore Zong Qi o “pettorale”, proveniente
dal cielo, inizia il ciclo nictemerale. Perciò, men-
tre la milza elabora l’energia nutritiva, il polmone,
grazie alla Zong Qi, ne costituisce il propellente
ritmico. L’astenia è quindi il sintomo comune
inerente il deficit di Qi polmonare e splenico,
riconducibile rispettivamente ad una insufficiente
dinamizzazione e ad una carente nutrizione, spe-
cie a livello muscolare. Il pallore, la voce debole,
l’ipersudorazione diurna, la dispnea, sono
imputabili al polmone: il bianco è il colore corri-
spondente al Metallo ed un’insuffciente
dinamizzazione energetica comporta una scarsa
mobilizzazione di sangue proprio sulla pelle, zona
di manifestazione del polmone. Allo stesso modo
si spiega l’ipersudorazione diurna in base ad un
difetto di energia difensiva Wei proprio sulla
pelle. Analogamente si spiegano le sindromi
flogistiche respiratorie e reumatiche: la voce è la
modalità di manifestazione del polmone e la sua
debolezza denota chiaramente un difetto di ener-
gia polmonare; la dispnea è chiaro indice di
deficit polmonare. L’anoressia, il meteorismo, le
feci molli o la stipsi sono imputabili alla milza:
l’anoressia è indice di difettosa assimilazione
alimentare per scarsa attività della Zhong Qi; la
distensione intestinale, la stipsi o le feci molli
sono indice di un’insufficiente attività di trasporto
e trasformazione dell’energia nutritiva; lo stesso
si può dire delle turbe dell’estremità cefalica. Il
collasso del Qi, caratterizzato dall’aggravamento
dei sintomi precedenti, dai prolassi e dalle ptosi
viscerali, è indicativo della compromissione delle
funzioni di trasformazione e trasporto della milza.
La lingua è pallida come conseguenza del difetto-
so apporto di energia nutritiva. Il corpo linguale
può anche essere flaccido ed aumentato di volume
per la difettosa metabolizzazione dell’umidità da
parte della milza; in questo caso ci possono essere
le impronte dentarie, assieme ad un induito
biancastro ed appiccicoso, o colloso, anch’esso
indicativo di ristagni di liquidi e di umidità. Il
polso vuoto Xu è indicativo del deficit energetico;
spesso è vuoto nella sua globalità, ma è anche
possibile percepirlo vuoto in corrispondenza del
pollice e della barriera di destra. Frequentemente
si trova anche un polso fine Xi, indicativo del
concomitante o incipiente deficit di sangue, o
anche breve Duan.
Ai sintomi generici di vuoto di Qi, si
savrappongono quelli specifici, deducibili dalle
funzioni peculiari del cuore:
- governa il sangue e questo spiega la comparsa di
un pallore più accentuato, di palpitazioni e di ogni
tipo di aritmia; l’energia in deficit non trasporta un
quantitativo sufficiente di sangue e ciò è evidente
al polso e alla lingua; le palpitazioni e le aritmie,
dalla extrasistolia alla fibrillazione, sono indicati-
ve di un difetto energetico nel trasporto del sangue
a livello centrale;
- è sede dello Shen e perciò compare astenia
mentale, amnesia e difficoltà all’ideazione o ad-
dirittura depressione;
- si apre alla lingua e quindi il paziente non parla,
accusa parestesie linguali e turbe del linguaggio;
- si manifesta nel viso e questo spiega il pallore
accentuato e la perdita di lucidità dello sguardo;
- controlla la sudorazione per cui compare
ipersudorazione legata alle emozioni.
Il difetto di energia è spesso associato al difetto di
yang. In clinica il deficit di Qi coesiste frequente-
mente coi sintomi riferibili a carenze di yang;
comunque il deficit di yang viene considerato
come logica complicazione del deficit di Qi. Que-
sto è valido naturalmente anche per il cuore.
Difetto di yang di cuore - Xin Yang Xu
Ai sintomi generici di deficit di energia occorre
aggiungere i sintomi della carenza di yang che si
manifestano come una sindrome da freddo; ad
essa si aggiungono i sintomi specifici del difetto di
yang di cuore.
Sintomi generici di difetto di yang:
19
- freddo interno;
- estremità ghiacciate;
- colonna fredda;
- urine chiare;
- poliuria;
- oliguria con edemi;
si sommano i sintomi aggravati di difetto di Qi:
- il pallore diviene opaco e vira in nerastro;
- l’astenia è più grave;
- la voce è più debole;
- la dispnea è presente anche a riposo;
- le feci molli si tramutano in diarrea conclamata
e mattutina;
- viceversa, può aggravarsi la stipsi ed il
meteorismo, specie post-prandiale;
- la sudorazione diviene fredda;
- la depressione e l’astenia mentale si accentuano;
- la lingua pallida diviene flaccida, edematosa,
improntata;
- il polso vuoto Xu diviene debole Ruo, profondo
Chen, lento Chi;
possono comparire segni di stasi di sangue (vede-
re il prossimo paragrafo).
Sintomi specifici:
- precordialgia sorda e profonda;
- a puntura, se è coinvolto il segmento splenico
dello Yinwei;
- dispnoica, se è coinvolto il segmento epatico
dello Yinwei;
- a lama, se è coinvolto il segmento renale dello
Yinwei;
si sommano i sintomo specifici di difetto di ener-
gia di cuore ma aggravati.
Eziopatogenesi
Le stesse cause che conducono al deficit di Qi
determinano, se più gravi e persistenti, il deficit
dello yang. Occorre, tuttavia, sottolineare la mag-
gior importanza dei fattori costituzionali ed
ereditari come il difetto di yang di rene.
I sintomi di vuoto di yang si spiegano in base ad
un prevalere del freddo interno o yin-freddo a
scapito dello yang-calore. Tale quadro clinico trae
giovamento dall’apporto di calore sia a livello
climatico esogeno che alimentare: il paziente pre-
ferisce l’ambiente caldo, gli alimenti e le bevande
calde. Il freddo conduce al rallentamento: la de-
pressione psichica è caratterizzata dalla immobi-
lità perchè lo yang è in movimento. I sintomi di
deficit di Qi si aggravano perchè l’energia è yang
e questo comporta anche una stagnazione di Qi/
Xue, evidente soprattutto alle estremità e alla
colonna, zona di concentrazione dello yang, il Du
Mai. La mancanza di yang/calore comporta una
difettosa metabolizzazione dei liquidi che spiega
la poliuria, l’oliguria con edemi e la diarrea;
viceversa, la stipsi ed il meteorismo sono ricondu-
20
cibili ad un difetto di mobilizzazione; lo stesso
vale per la lingua pallida, flaccida ed edematosa,
il colorito pallido ma scuro, segno di freddo, ed il
polso lento e profondo.
Si può affermare che il deficit di yang rappresenta
una complicazione “scontata” del deficit di ener-
gia, essendo quest’ultima di natura yang; per lo
stesso motivo coesistono spesso alcuni segni di
stasi di Qi/Xue.
Difetto di sangue di cuore - Xin Xue Xu
Analogamente al deficit di energia, il difetto di
sangue di cuore si deduce dai sintomi generici di
vuoto di sangue e dai sintomi specifici di difetto di
sangue di cuore in base all’alterazione delle fun-
zioni peculiari del cuore, già esposte nel paragrafo
precedente (conduzione del sangue, sede dello
Shen, apertura nella lingua, manifestazione nel
viso, controllo della sudorazione).
Sintomi generici di difetto di sangue:
- Colorito pallido-giallastro;
- labbra pallide;
- astenia;
- avvizzimento cutaneo;
- turbe visive (annebbiamenti, emeralopia);
- capogiri;
- unghie e capelli fragili;
- turbe del ciclo (algomenorrea, amenorrea);
- palpitazioni;
- turbe psichiche (ansia);- lingua pallida, sottile, -
- secca;
- polso fine Xi.
Sintomi specifici:
Il cuore governa il sangue:
- palpitazioni accentuate;
- aritmie;
- precordialgie (se coesiste stasi);
- polso fine Xi, debole Ruo, rugoso Se.
Il cuore è sede dello Shen:
- ansia accentuata;
- insonnia;
- iperonirismo, incubi;
- memoria diminuita;
- ideazione inibita.
Il cuore si apre nella lingua e si manifesta nel viso:
- vedi i sintomi generici;
il cuore controlla la sudorazione:
- sudorazione notturna (deficit di yin).
Eziopatogenesi
Tutte quelle cause che sono state prese in conside-
razione a proposito del difetto di energia determi-
nano, a lungo andare, un difetto di sangue. L'ener-
gia nutritiva, prodotta dal Jiao medio e veicolata al
Jiao superiore, entra come fattore fondamentale
nella formazione del sangue, veicolato dal cuore
e conservato dal fegato. Milza, cuore e fegato sangue;
sono, com’è noto, i tre organi che entrano nella - i sintomi specifici come l’ansia, le turbe del
produzione, mobilizzazione e conservazione del sonno, la diminuzione dell’attività intellettiva sono
sangue. E' evidente che tutte quelle cause che ne spiegabili con l’interessamento dello Shen;
perturbano la funzione possono portare ad un - l’ipersudorazione notturna è spiegabile con
vuoto di sangue. Occorre prendere in considera- un’iniziale deficit di yin dell’organo che controlla
zione anche il rene per quanto concerne il terreno il sudore.
endogeno su base ereditaria o costituzionale. Il vuoto di sangue può evolvere in vuoto yin;
Le perdite di sangue, sia occulte e croniche che quando compaiono i segni di deficit di yin, comin-
conclamate e acute, rappresentano un’altra causa cia a manifestarsi il calore che diventa prevalente
di deficit di sangue. I fattori psichici, sia attraverso e tende a dirigersi verso l’alto.
un meccanismo continuo di liberazione di ener-
gia, sia attraverso una sua depressione, possono Difetto di yin di cuore - Xin Yin Xu
condurre ad un deficit di sangue.
Il colorito pallido ma giallastro, le labbra pallide, Ai sintomi generici di difetto di yin occorre ag-
e l’avvizzimento cutaneo sono sintomi riferibili giungere i sintomi specifici di difetto di yin del
alla milza che ha il colore giallo, si manifesta alle cuore.
labbra e nutre il tessuto cutaneo; anche l’astenia è Sintomi generici di difetto di yin:
un sintomo riconducibile in gran parte alla milza. - calore ai 5 fuochi (palmo mani, pianta piedi,
I capogiri, la cefalea, le unghie ed i capelli fragili torace);
sono sintomi riferibili al fegato che arriva alla - febbre vespertina;
testa, si apre negli occhi, si manifesta nelle un- - pomelli rossi;
ghie. le turbe del ciclo sono riconducibili sia al - mucose secche;
fegato che alla milza. La lingua è pallida per lo - sete;
scarso afflusso di sangue; se coesistono, come - eruzioni cutanee;
spesso succede, sintomi di deficit di Qi e di yang, - ipersudorazione notturna;
la lingua è aumentata di volume, flaccida con - ansia;
impronte dentarie; se prevale il deficit di sangue, - urine cariche;
la lingua è sottile per lo scarso apporto di sangue - oliguria;
e può essere secca per la scarsità di liquidi, legati - stipsi o diarrea-calore;
al sangue. Il polso è fine Xi perchè il sangue non - lingua rossa, secca, con fenditure e senza induito;
riesce a riempire completamente l’arteria, ma può - polso fine Xi e rapido Shuo.
essere anche vuoto Xu, specie se concomita un Sintomi specifici:
deficit di Qi. Com’è noto, il polso Xu è indicativo Il cuore governa il sangue:
di una carenza di “forza” ed il polso Xi è indica- - calore precordiale;
tivo di un’insufficiente “ampiezza”. Il primo ha, - palpitazioni;
come caratteristica fondamentale, la cedevolezza: - emorragie;
non lo si apprezza ad una palpazione superficiale - ipertensione;
e scompare ad una palpazione profonda, per cui è - polso vuoto Xu e superficiale Chen.
percepito meglio alla palpazione media. Il secon- Il cuore è sede dello Shen:
do viene percepito come sottile, in modo netto e - ansia;
distinto, a tutti e tre i livelli. Il polso molle Ru, - agitazione;
debole Ruo e piccolo Wei si possono presentare - insonnia;
come varietà di polso Xi: - risvegli frequenti.
- molle Ru è percepito sottile solo in superficie; Il cuore si apre nella lingua:
- debole Ruo è percepito sottile solo in superficie; - punta rossa;
- piccolo Wei è percepito sottile solo in modo - solcatura mediana che raggiunge la punta.
incostante. Il cuore si manifesta al viso:
A volte il polso può essere cavo Kong, percepito - pomelli arrossati;
come vuoto alla palpazione profonda, ma teso in - calore al viso;
superficie, oppure rugoso Se, caratterizzato dalla - sguardo vivace.
non uniformità della superficie. Il cuore controlla la sudorazione:
Ai sintomi generici di vuoto di Xue si - ipersudorazione notturna.
sovrappongono quelli specifici, deducibili dalle
funzioni peculiari del cuore: Eziopatogenesi
- le palpitazioni, le aritmie e le precordialgie sono Tutte le cause che determinano vuoto di sangue
spiegabili in base alla alterata circolazione del possono condurre anche al vuoto di yin. Tutte le

21
deidratazioni da stati febbrili con ipersudorazione, per tonificare l’energia del polmone e della milza,
da occlusioni intestinali con vomito, diarrea, in particolare:
poliuria, possono indurre un deficit di yin. Fra le - 17CV (VC) - Tanzhong;
cause cosmiche, il calore esogeno e la secchezza - 13BL (V) - Feishu;
portano alla carenza di yin-liquidi; fra le cause - 9LU (P) - Taiyuan;
alimentari gli alimenti caldi e piccanti in eccesso - 12CV (VC) - Zhongwan;
inducono un difetto di yin; le cause psichiche - 20BL (V) - Pishu;
comportano una concentrazione dello yin con - 36ST (E) - Zusanli (già visto);
iperattività dello yang-calore. Le cause congeni- per tonificare il sangue in generale:
te, legate al rene, sono frequenti. - 6SP (Rt) Sanyinjiao;
L’eccesso di calore, in relazione al difetto di yin, - 10SP (Rt) - Xuehai;
comporta calore al palmo delle mani dove termi- - 17BL (V) - Geshu;
na il meridiano del cuore ed alla pianta dei piedi - 4CV (VC) - Guanyuan;
dove inizia il meridiano del rene, come pure al per tonificare il sangue in particolare:
torace, zona del Jiao superiore; la febbre ad inizio - 15BL (V) - Xinshu;
serale e propagazione notturna è segno chiaro di - 18BL (V) - Ganshu;
calore nello yin; i pomelli rossi sono segno di - 20BL (V) - Pishu (già visto);
risalita dello yang-calore relativo (quando il calo- per tonificare il rene in caso di fattori ereditari:
re è assoluto, tutto il volto è arrossato); il consumo - 23BL (V) - Shenshu;
di liquidi per l’eccesso di calore spiega la sete, le - 4GV (VG) Mingmen;
mucose secche, l’oliguria, la stipsi; le eruzioni - 4CV (VC) - Guanyuan (già visto);
cutanee sono indicative di una superinibizione del - 3KI (Rn) - Taixi.
calore sul polmone; le manifestazioni linguali E’ fondamentale utilizzare la manipolazione pro-
sono indicative dello yang calore; il polso fine Xi fonda, la tonificazione e la moxibustione, specie
è indice di vuoto di yin, mentre il calore conferisce in caso di deficit dello yang. Allo scopo di consu-
il carattere rapido Shuo. mare poca energia, gli aghi utilizzati devono esse-
Per quanto riguarda i sintomi specifici, legati al re numericamente limitati allo stretto indispensa-
cuore, il calore precordiale, le palpitazioni, le bile.
emorragie, l’ipertensione si spiegano con l’ec- Le abbreviazioni utilizzate sono quelle racco-
cesso di yang calore che determina un’iperattività mandate dall’O.M.S. (Ginevra, 30 ottobre ’89) e
cardiaca, spinge il sangue fuori dai vasi, incre- qui riportate:
menta la gittata sistolica; il polso superficiale LU = lung (polmone);
denota l’azione dello yang-calore, che, essendo LI = large intestine (grosso intestino);
relativo, comporta anche il carattere vuoto Xu per ST = stomach (stomaco);
deficit dello yin: i sintomi psichici sono legati a SP = spleen (milza);
perturbazione dello Shen; la punta della lingua è HT = heart (cuore);
la sede del cuore; il calore al viso, i pomelli SI = small intestine (piccolo intestino);
arrossati, lo sguardo vivace sono legati alla mani- BL = bladder (vescica);
festazione del cuore al viso. KI = kidney (rene);
PC = pericardium (ministro del cuore);
TE = triple energizer (triplo riscaldatore);
Terapia delle sindromi da difetto di cuore - Xin Xu GB = gallbladder (vescica biliare);
LR = liver (fegato);
GV = governor vessel (vasogovernatore);
Agopuntura CV = conception vessel (cvasoconcezione).
Per trattare direttamente l’organo:
- 15BL (V) - Xinshu;
- 14CV (VC) - Juque; Farmacologia
per trattare indirettamente l’organo tramite il Farmaci che agiscono direttamente sullo Shen:
meridiano: Suan Zao Ren
- 7HT (C) - Shenmen; Zizyphus jujuba, semen
- 6PC (MC) - Neiguan; Bai Zhi Ren
per tonificare l’energia in generale: Biota orientalis , semen
- 6CV (VC) - Qihai; Yuan Zhi
- 36ST (E) - Zusanli; Poligala tenuifolia, radix
- 14GV (VG) - Dazhui; Yejiaoteng
- 43BL (V) - Gaohuangshu; Polygonum multiflorum, caulis

22
 Long Gu dell’imperatore celeste per tonificare il cuore
Rhinocerus sinensis (osso fossile) Sheng Di Huang
Muli Rehemannia glutinosa, radix
Concha ostreae (conchiglia) Xuan Shen
Zhusha Scrophularia nigpoensis, radix
Cinnabaris (solfuro di HG, ossido di Mg, Mai Men Dong
ossido di Fe); Ophiopogon japonicus, tuber
I primi quattro sono farmaci più manovrabili, Tian Men Dong
vegetali, neutri i primi due, tiepidi i secondi due; Asparagus cochinchinensis, tuber
nutrono il cuore e calmano lo Shen con meccani- Dan Shen
smi diversi. Gli ultimi tre sono appartenenti al Salvia miltiorrhiza, radix
regno animale o minerale, meno manovrabili Dang Gui
perchè pesanti e poco digeribili; sono farmaci Angelica sinensis, radix
freddi, indicati nei deliri di varia origine, tossici a Fu Ling
lungo andare. Poria Cocos, sclerotium
I farmaci che agiscono direttamente sullo Shen Bai Zi Ren
possono essere associati in composizioni molte- Biota orientalis, semen
plici coi tonici del Qi, in caso di vuoto di energia, Yuan Zhi
Polygala tenuifolia, radix
coi tonici dello yang, in caso di deficit di yang, coi
Suan Zao Ren
tonici del sangue, in caso di carenza di Xue, coi Ziziphus jujuba, semen
tonici dello yin in caso di deficit dello yin. Wu Wei Zi
Per tonificare il Qi e lo yang di cuore esiste un Schisandra chinensis, fructus
composto denominato Yang Xin Tang o decotto Jie Geng
che nutre il cuore: Platycodon grandiflorum, radix
Dang Gui Dang Shen
Angelica sinensis, radix Codonopsis pilosula, radix;
Sheng Di Huang I primi quattro farmaci sono tonici dello yin: la
Rehmannia glutinosa, radix Salvia muove il sangue e l’Angelica lo tonifica e
Shu Di Huang lo mobilizza; entrambe sedano lo Shen, come la
Rehmannia glutinosa, radix praeparata Poria che tonifica il Qi assieme alla Codonopsis.
Fu Shen
La Biota, la Polygala e lo Ziziphus sono già stati
Poria cocos, sclerotium
Ren Shen indicati come psicoattivi analogamente alla
Ginseng, radix Schisandra. Il Platycodon, come “messaggero”,
Mai Men Dong indirizza al Jiao superiore.
Ophiopogon japonicus, tuber In caso di deficit misto di Qi/Xue coinvolgente,
Suan Zao Ren oltre al cuore, anche la milza, è disponibile, anche
Zizyphus jujuba, semen sotto forma di pillole, il Gui Pi Tang o decotto per
Bai Zi Ren nutrire la milza
Biota orientalis, semen Ren Shen
Wu Wei Zi Panax ginseng, radix
Schisandra chinensis, fructus Huang Qi
Gan Cao Astragalus membranaceus, radix
Glycyrrhiza uralensis, radix; Dang Gui
Angelica sinensis, radix
I primi tre farmaci tonificano il sangue e lo yin; la Long Yan Rou
Poria ed il Ginseng sono tonici dell’energia e Euphoria longan, arillus
sedativi dello Shen. L’Ophiopogon tonifica lo yin Bai Zhu
del cuore e del polmone; lo Zizyphus e la Biota Atractylodes macrocephala, rhizoma
agiscono sull’asse fegato-cuore e la Schisandra è Mu Xiang
psicoattiva, agendo anche sulla sudorazione. Saussurea lappa, radix
In caso di vuoto di yang evidente, occorre aggiun- Fu Ling
gere farmaci riscaldanti come Fu Zi - Aconitum e Poria cocus, sclerotium
Rou Gui - Cinnamomum, come pure farmaci che Yuan Zhi
tonificano lo yang come Du Zhong - Eucommia o Polygala tenuifolia, radix
Tu Si Zi - Cuscuta. Suan Zao Ren
Per tonificare lo yin ed il sangue di cuore, oltre che Ziziphus jujuba, semen
lo yin di rene, esiste un composto molto usato e Molti farmaci sono già stati esaminati nei compo-
denominato Tian Wang Bu Xin Dan o pillola sti precedenti. Huang Qi e Bai Zhu sono tonici del

23
Qi; Mu Xiang è un mobilizzatore del Qi; Long
Yan Ru è un tonico del sangue di milza e cuore.
Stasi di sangue di cuore - Xin Xue Yu
Con questo paragrafo entriamo nelle sindromi da
pienezza. Com’è noto, la stasi di sangue è una
manifestazione più grave e profonda della stasi di
Qi, la quale non viene annoverata tra le sindromi
inerenti la patologia del cuore, molto probabil-
mente perchè il cuore è un mobilizzatore del
sangue e perciò le sindromi da stagnazione riguar-
dano anzitutto il sangue. Il contrario succede per
il polmone che, essendo un mobilizzatore del-
l’energia, non riconosce, nella trattazione classi-
ca, la stasi di sangue ma solamente quella inerente
l’energia.
Tuttavia, a scopo didattico, occorre esporre prima
la sindrome da stasi di energia, Qi Yu.
Stasi di energia - Qi Yu
- distensione;
- gonfiore;
- dolore mobile e superficiale;
- “masse mobili”;
- polso teso Jin, a corda Xuan;
Questa sindrome assume caratteri più indicativi a
seconda che interessi i diversi organi e visceri; ad
esempio, interessando il polmone può determina-
re oppressione toracica e dispnea; interessando lo
stomaco e la milza può determinare meteorismo e
gastralgia. Ritengo quindi che, interessando il
cuore e il suo meridiano, possa causare delle
precordialgie mobili e superficiali irradiate al lato
ulnare dell’arto superiore ed accompagnate da
oppressione. Se la stasi del Qi si aggrava sia
improvvisamente che cronicizzandosi, determina
la comparsa di energia contro-corrente Qi Ni.
Qi Ni energia contro-corrente
- singhiozzo;
- eruttazioni;
- rigurgiti;
- vomito;
- tosse;
- starnuti;
I primi quattro sintomi riguardano il Jiao medio,
gli ultimi due riguardano il Jiao superiore.
Le cause che determinano la stagnazione del Qi
appartengono ai fattori cosmici, alimentari e
psichici. I primi determinano preferibilmente la
stasi a livello esterno del Biao, interessando i
meridiani ed i tessuti relativi, causando i reumati-
smi Bi; i fattori alimentari e psichici si rivolgono
primitivamente all’interno Li causando sindromi
interne, specie a carico di polmone, milza e fega-
to.
Le stesse cause capaci di determinare una stasi di
Qi sono in grado di far insorgere anche la stasi di
24
Xue; quest’ultima può essere considerata un ag-
gravamento della precedente. Per esaminare la
stasi di sangue di cuore occorre aggiungere ai
sintomi generici la sintomatologia specifica.
Sintomi generici di stasi di sangue:
- dolori fissi, violenti, profondi, trafittivi;
- presenza di “masse fisse”;
- colorito bluastro;
- angoscia;
- polso teso Jin, a corda Xuan, rugoso Se;
- lingua bluastra o violetta.
Sintomi specifici:
Il cuore governa il sangue:
- cardiopalmo;
- precordialgia con irradiazione ai meridiani HT
(C), SI (IG), PC (MC);
- polso annodato Jie o periodico Dai.
Il cuore è sede dello Shen:
- angoscia;
- ansia;
- agitazione;
- turbe del sonno (risvegli, insonnia, incubi).
Il cuore si apre alla lingua:
- bluastra e violetta alla punta.
Il cuore si manifesta nel viso:
- colorito bluastro o violetto.
Il cuore controlla la sudorazione:
- ipersudorazione fredda.
Eziopatogenesi
Le stesse cause che determinano stasi di Qi posso-
no far insorgere una stasi di Xue. Le cause
cosmiche, specie il freddo, possono ostacolare la
circolazione del sangue a livello dei meridiani e
dei relativi tessuti di irrigazione. Anche i traumi
che provocano ecchimosi ed ematomi determina-
no una stasi di sangue di natura esogena. La stasi
di sangue a livello esterno, Biao, è causa di reuma-
tismi con dolori profondi, fissi e con difficoltà al
movimento. I noduli reumatici e le deformazioni
tendinomuscolari ed osteoarticolari sono il risul-
tato della stagnazione del sangue. Il calore, sia
esogeno che endogeno, può essiccare il sangue e
favorirne la “coagulazione”. Il deficit di Qi, di
yang e di sangue possono determinare una stasi di
sangue per un decremento di mobilizzazione; è
chiaro che, in questi casi, concomitano i sintomi
relativi; ad esempio, in caso di deficit di Qi la
lingua è pallida-bluastra ed il polso è anche vuoto.
Si rimanda ai paragrafi relativi per quanto riguar-
da la descrizione delle cause.
I dolori fissi, violenti profondi e trafittivi richia-
mano ai reumatismi gravi, alle gravi algomenorree
accompagnate da coaguli, all’ulcera gastrica e
duodenale, specie in fase di perforazione o di
emorragia, all’angina pectoris o all’infarto
miocardico o polmonare, alle polmoniti, alle coli-
che renali, alle ostruzioni periferiche del circolo
(arteriti, tromboflebiti).
La presenza di masse fisse richiama alle manife-
stazioni tumorali (cisti, fibromiomi, carcinomi,
sarcomi, epato-splenomegalie, annessiti).
Il colorito bluastro sia a livello delle labbra e della
lingua che a livello del viso e del letto ungueale,
come pure di tutte le mucose esplorabili, è chiaro
segno di stagnazione di sangue.
L’angoscia iniziale, conclamata in caso di stasi di
sangue di cuore, è in relazione alla stretta dipen-
denza fra Xue e Shen.
Anche le caratteristiche pulsologiche richiamano
alla stasi Qi/Xue.
I segni specifici, relativi alla stasi di sangue a
livello cardiaco, sono spiegabili con le funzioni
specifiche del cuore, già descritte.
La stasi di Qi/Xue può causare anche eccesso di
calore con fenomeni di liberazione.
Liberazione di fuoco di cuore - Xin Huo Shang Yan
Il quadro clinico è dominato dai segni generici di
yang-calore cui si associano i sintomi specifici
legati più strettamente alle funzioni del cuore. Lo
yang-calore tende a salire per cui buona parte dei
sintomi interessano la parte superiore del corpo
anche per superinibizione del polmone, tuttavia,
sia per l’accoppiamento con l’intestino tenue che
per la superinibizione sul grosso intestino, la
sintomatologia interessa anche la parte inferiore
del corpo.
Segni di eccesso di calore:
- viso arrossato (pomelli arrossati);
- senso di calore interno (calore ai 5 fuochi);
- mucose secche;
- sete di bevande fredde (anche bevande calde a
piccole dosi);
- faringiti e stomatiti con ulcerazioni;
- feci secche;
- stipsi o diarrea da calore;
- cistiti con stranguria;
- oliguria con urine cariche;
- ematuria e metrorragia;
- emorragie nasali e respiratorie;
- porpora;
- emorragie digestive;
- eruzioni cutanee (non rilevate);
- ansia, agitazione, insonnia;
- lingua rossa con induito giallo (senza induito o
nera nei casi gravi);
- polso rapido Shuo, talora pieno, talora grande Da
o ampio Hong (vuoto Xu, superficiale Fu);
I sintomi riportati fra parentesi depongono per un
eccesso relativo di calore da vuoto di yin (calore-
vuoto).
Sintomi specifici:
Il cuore governa il sangue:
- palpitazioni;
- aritmie, polso eccitato Cu (rapido con arresti
irregolari);
- aggravamento dei fenomeni emorragici.
Il cuore è sede dello Shen:
- peggioramento dei sintomi psichici, delirio (ca-
tarri-fuoco);
- insonnia, incubi, risvegli frequenti.
Il cuore si apre alla lingua:
- turbe del linguaggio;
- balbuzie;
- logorrea;
- ulcerazioni linguali;
- punta rossa.
Il cuore si manifesta al viso:
- sguardo vivace;
- congiuntivite;
- cefalea, capogiri;
- emorragie oculari e cerebrali.
Il cuore controlla la sudorazione:
- ipersudorazione.
Eziopatogenesi
Questa sindrome può essere la complicazione
logica del vuoto di yin di cuore. Quando il deficit
dello yin si prolunga e si aggrava, lo yang-calore
si libera sotto forma di fuoco. Perciò, le stesse
cause che determinano il vuoto di yin di cuore, se
gravi e persistenti, determinano anche la libera-
zione del fuoco; di conseguenza il vuoto di san-
gue, le deidratazioni, i fattori cosmici (calore e
secchezza), gli errori alimentari ed i disturbi
psichici, agendo su un terreno predisposto, posso-
no causare la sindrome da liberazione del fuoco di
cuore. Anche la stasi di Qi/Xue, in particolare di
fegato, può comportare la trasformazione in fuo-
co. Occorre sottolineare l’importanza della catena
di generazione a livello dell’asse Legno-Fuoco, in
quanto tutti i quadri di eccesso di yang di fegato
evolvono facilmente nella liberazione di fuoco.
Grande importanza assume la difettosa inibizione
dell’Acqua sul Fuoco per un deficit di rene yin. E’
bene pertanto distinguere le sindromi da eccesso
reale di calore dalle sindromi da eccesso relativo
di calore che prendono origine da un deficit di yin
(calore-vuoto).
Il viso arrossato ed il senso di calore interno sono
segni di eccesso reale, mentre i pomelli rossi ed il
calore ai 5 incavi depongono per un calore-vuoto.
La sete, le mucose secche, le feci secche, la stipsi,
l’oliguria sono indicative per un consumo di
liquidi; le infiammazioni e le ulcerazioni sia a
livello della bocca che a livello della vescica,
legate all’intestino tenue, depongono per una
iperattività del calore sia in alto che a livello del
25
viscere accoppiato; per questo motivo possono
comparire anche dolori ipogastrici irradiati ai
genitali ed alla regione lombare bassa (vedi la
patologia dell’intestino tenue).
Tutti i tipi di emorragia sono indice di una ecces-
siva dinamizzazione del sangue che “sbaglia stra-
da”.
Le manifestazioni cutanee stanno per un’azione
superinibitrice del fuoco sul polmone; in quest’ul-
timo caso compare anche la dispnea, oppressione
toracica, tosse secca, meteorismo (per azione sul
grosso intestino).
La lingua rossa è indice di calore, come pure
l’induito giallo, che è scarso o assente nei deficit
di yin (l’induito è espressione dello yin); la lingua
nera è espressione dell’estremo calore che brucia
i liquidi, il sangue e lo yin.
Il polso rapido è caratteristico del calore in gene-
rale. Se questo calore è in pienezza reale può
anche essere pieno, grande o ampio; se il calore è
la conseguenza del vuoto di yin, il polso, oltre che
rapido, è superficiale e vuoto, pur essendo ancora
ampio o grande.
Le palpitazioni e le eventuali aritmie sono legate
alla regolazione del sangue, mentre i sintomi
psichici di tipo yang sono legati alla sede dello
Shen.
Le turbe del linguaggio e le ulcerazioni linguali
dipendono dal fatto che il cuore si apre nella
lingua.
Le manifestazioni al viso e l’ipersudorazione
trovano adeguata spiegazione nelle altre due fun-
zioni del cuore.
Se il calore non viene metabolizzato nell’organi-
smo, compaiono turbe psichiche gravi riportate
nel seguente paragrafo.
Mucosità fuoco o catarri fuoco - Tan Huo
Si tratta della complicazione della liberazione del
fuoco che non viene metabolizzato per un deficit
del movimento Terra. Ai sintomi generici di ec-
cesso di calore e di umidità occorre aggiungere i
sintomi specifici che interessano lo Shen ed il
linguaggio.
Sintomi generici di eccesso di calore:
vedi paragrafo precedente.
Sintomi generici di eccesso di umidità:
- testa pesante, vertigini;
- oppressione toracica, dispnea;
- distensione addominale, meteorismo;
- turbe dispeptiche;
- edemi;
- parestesie;
- aumento della secrezione e delle escrezioni;
- lingua con patina spessa e collosa;
- polso scivoloso.
26
Sintomi specifici:
- delirio;
- divagazioni;
- riso e pianto immotivati;
- perdita di coscienza;
- convulsioni;
- afasia;
- lingua gonfia con patina gialla;
- polso rapido Shuo, a corda Xian, pieno Shi.
Eziopatogenesi
Le possibilità sono molteplici: la quantità di fuoco
liberato può essere tale che si accumula e non
viene metabolizzata anche perchè la Terra, invasa
da una produzione eccessiva di calore-fuoco, non
è in grado di trasformare tale eccesso energetico.
La Terra è costituzionalmente debole e non
metabolizza in modo adeguato; il paziente è già
affetto da un accumulo di catarri che, a contatto
col fuoco liberato, si trasformano in mucosità-
calore. Su questa base i fattori eziologici più
svariati, già esaminati nel paragrafo precedente,
sono in grado di determinare l’ostruzione delle
aperture con conseguenti turbe della coscienza e
del linguaggio. Si tratta evidentemente di un ag-
gravamento dei disturbi da liberazione del fuoco.
La sintomatologia si spiega in base alla ostruzione
degli orifizi con blocco della circolazione alla
testa: la grave compromissione dello Shen si
manifesta col delirio, l’agitazione maniacale, la
perdita della coscienza e le convulsioni. L’ostru-
zione dell’apertura del cuore comporta i disturbi
del linguaggio fino all’afasia. L’insufficiente
metabolizzazione dell’umidità da parte della mil-
za causa la sintomatologia generica caratterizzata
dalla pesantezza e dalla rigidità; in questo modo si
spiegano la pesantezza alla testa fino alla sindro-
me vertiginosa, eventualmente accompagnata da
ipoacusia ed acufeni. L’accumulo di umidità al
Jiao medio spiega la distensione addominale, il
meteorismo, le turbe dispeptiche; al Jiao superio-
re può comparire oppressione toracica e dispnea;
gli edemi e l’aumento delle secrezioni sono dovuti
al mancato metabolismo dei liquidi, stesso signi-
ficato assume la lingua gonfia con patina spessa
e collosa che diviene gialla come espressione di
calore; per lo stesso motivo il polso scivoloso,
espressione di umidità accumulata, diviene rapi-
do, teso e pieno.
Terapia delle sindromi da eccesso di cuore - Xin
Shi
Agopuntura
Per trattare direttamente l’organo:
- 15BL (V) - Xinshu;
- 14CV (VC) - Juque;
- 14BL (V) - Jueyinshu; periferici, come il 36ST (E) e 6SP (Rt), già visti.
-17CV (V) - Tanzhong; Sono indicati anche punti specifici come:
per trattare indirettamente l’organo tramite il - 40ST (E) - Fenglong;
meridiano: - 5PC (MC) - Jianshi;
- 7HT (C) - Shenmen; - 26GV (VG) - Yamen;
- 6PC (MC) - Neiguan; - Shishencong (extra).
- 4PC (MC) - Ximen;
per disperdere l’eccesso di calore e di energia: Farmacologia
- 11LI (GI) - Quchi + 5LU (P) - Chize (metodo In caso di stasi di sangue del cuore sono indicati i
transfissiante); mobilizzatori del sangue contenuti, ad esempio,
- 14GV (VG) - Dazhui; nel composto denominato Xue Fu Zhu Yu Tang o
- 36ST (E) - Zusanli + 25ST (E) - Tianshu; decotto per rimuovere la stasi di sangue nel
- 6SP (Rt) - Sanyinjiao + 1SP (Rt) - Yinbai; torace:
- 4PC (MC) - Ximen (già visto); Tao Ren
- 20GB (VB) - Fengchi + 11BL (V) - Dazhu; Prunus persica, semen
- 20GV (VG) - Baihui; Hong Hua
- Yintang (extra). Carthamus tinctorius, flos
Dang Gui
A questi si possono aggiungere i punti Shu dorsali
Angelica sinensis, radix
dei 5 organi e del diaframma, come pure i punti Xi, Chuan Xiong
indicati nella disostruzione. Ligusticum wallichii, radix
Per mobilizzare il sangue: Chi Shao Yao
- 17BL (V) - Geshu; Paeonia rubra, radix
- 10SP (Rt) - Xuehai; Niu Xi
- 6SP (Rt) - Sanyinjiao (già visto). Achyrantes bidentata, radix
Sono più specificamente indicati i punti Shu dorsali Chai Hu
del cuore (già visto) del fegato e della milza. Bupleurum, radix
E’ bene anche utilizzare i punti nodali: 12CV - Jie Geng
Zhongwan, in caso di ansia epigastrica; 18 CV - Platycodon grandiflorum, radix
Yutang, in caso di ansia toracica, 23 CV - Lianquan, Zhi Ke
in caso di ansia faringea. Citrus aurantium, fructus
L’impostazione terapeutica appena indicata, è Sheng Di Huang
valida per le sindromi da calore reale con l’ausilio Rehmannia glutinosa, radix
della dispersione e della coppettazione. In caso di Gan Cao
deficit di yin ed eccesso relativo di calore, occorre Glycyrrhiza uralensis, radix
aggiungere un metodo di tonificazione dello yin In caso di vuoto di yin e di sangue di cuore e di yin
degli organi interessati. Secondo la mia esperien- di rene è indicato il Tian Wang Bu Xin Dan, già
za, al procedimento della tonificazione mediante visto a proposito delle sindromi da vuoto ed utile
manipolazione si può associare la moxibustione anche nelle sindromi da liberazione di fuoco.
con risultati nettamente positivi; infatti, la In caso di eccesso reale di calore si può utilizzare
moxibustione viene effettuata su organi in deficit il Dao Chi San o polvere per condurre in basso il
energetico e non su zone in cui il calore si libera in fuoco del cuore:
base alla logica di cima e radice. In linea di Sheng Di Huang
massima si sono dimostrati molto efficaci i punti Rehmannia glutinosa, radix
Shu del dorso, associati eventualmente ai punti Mu Tong
Mu, accoppiati ai punti “Terra”; così, in caso di Akebia trifoliata, caulis
deficit dello yin di fegato si utilizzano: Zhu Ye
Phyllostachis nigra, folium
- 18BL (V) - Ganshu;
Huang Lian
- 3LR (F) - Taichong; Coptis chinensis, rhizoma
in caso di deficit di yin di rene: In caso di catarri-fuoco sono indicati composti a
- 23BL (V) - Shenshu; base di prodotti minerali o animali che agiscono
- 3KI (Rn) - Taixi. pesantemente sullo Shen, associati a rimedi speci-
A questi punti si possono aggiungere il 6KI (Rn) fici che “aprono gli orifizi”.
- Zhaohai ed il 4CV (VC) - Guanyuan, agenti
rispettivamente sullo Yinqiao e sul Chongmai.
In caso di catarri-fuoco si possono utilizzare i
punti che agiscono sul movimento Terra nell’am-
bito della terapia Shu-Mu, aggiungendo i punti

27
SINDROMI DI INTESTINO TENUE
1. Sindrome da difetto-freddo di intestino tenue;
2. sindrome da eccesso di calore;
3. sindrome da stasi di energia e sangue.
Difetto-freddo di intestino tenue - Xiao Chang Xu
Han
Sintomatologia generica
I sintomi sono quelli riportati nel capitolo prece-
dente a proposito del deficit di energia e di yang;
particolarmente frequenti sono i sintomi come la
diarrea e la poliuria, data la funzione specifica
dell’intestino tenue consistente nell’assimilazio-
ne, nella separazione e nell’eliminazione degli
alimenti, dei liquidi e dei residui alimentari. L’in-
testino tenue, pur essendo legato al cuore, ha
quindi strette relazioni con la coppia milza/stoma-
co, per quanto riguarda la funzione assimilativa, e
con la coppia rene/vescica per quanto rigurda la
funzione emuntoria; occorre anche considerare,
per quest’ultima funzione, il collegamento col
grosso intestino.
Sintomatologia specifica
Per quanto riguarda la componente endogena, è
inquadrabile nell’ambito già esaminato delle sin-
dromi da difetto di Qi e di yang del cuore, come
pure del rene; per quanto riguarda la componente
esogena, si rimanda al paragrafo della stasi del
freddo con particolare riferimento all’assunzione
di alimenti e bevande fredde o all’azione del
freddo esogeno; queste cause, se gravi e persisten-
ti, possono portare, dopo una iniziale sindrome da
eccesso, ad un quadro da deficit.
Eccesso di calore di intestino tenue - Xiao Chang
Shi Re
Sintomatologia generica
I sintomi sono quelli riportati nel capitolo prece-
dente a proposito dell’eccesso del calore e della
liberazione del fuoco; particolarmente frequenti
sono sintomi come l’oliguria, l’ematuria, le turbe
disuriche, la stipsi con feci secche e la diarrea
calore.
Sintomatologia specifica
- Dolori ipogastrici irradiati in regione lombare
bassa ed ai genitali;
- peggioramento col massaggio e col caldo;
- bruciore uretrale;
- stranguria;
- ulcerazioni bucco-linguali;
- ipoacusia;
- faringite.
28
Eziopatogenesi
Le stesse cause che portano alla liberazione del
fuoco del cuore sono in grado di determinare
questa sindrome per trasmissione del calore del
cuore al viscere accoppiato; questo fenomeno si
verifica frequentemente. I sintomi intestinali ed
urinari sono imputabili direttamente all’intestino
tenue; i sintomi orofaringei ed otoiatrici (ipoacusia)
sono riferibili al meridiano principale dell’intesti-
no tenue.
Stasi di energia di intestino tenue - Xiao Chang
Qi/Xue Yu
Sintomatologia generica
E’ quella riferita a proposito della stasi di energia
e di sangue.
Sintomatologia specifica
- Dolori ipogastrici irradiati alla regione lombare
bassa ed ai genitali;
- borborigmi;
- meteorismo.
Eziopatogenesi
Sia il freddo che il calore, eventualmente associati
all’umidità, possono interessare il piccolo intesti-
no per via esogena o per via alimentare; questi
fattori patogeni bloccano la circolazione dell’ener-
gia e del sangue. Nel caso che venga bloccata la
circolazione energetica, prevale la distensione
intestinale ed il dolore è mobile e più superficiale;
nel caso venga bloccata la circolazione del san-
gue, i dolori sono più violenti, profondi e trafittivi.
I sintomi generici sono riferibili al freddo, al
calore ed all’umidità, a seconda dei rispettivi
fattori eziologici in gioco.
Terapia
Agopuntura
La terapia di base è riconducibile a quella già vista
a proposito della patologia del cuore; tuttavia
occorre considerare la relazione dell’intestino te-
nue con la coppia milza/stomaco e rene/vescica.
Ad esempio, sia sui disturbi da deficit che su quelli
da eccesso, sono indicati dei punti appartenenti
alla terra come:
- 25 ST (E) - Tianshu;
- 29 ST (E) - Guilai;
- 36 ST (E) - Zusanli;
- 6 SP (Rt) - Sanyinjiao.
In caso di turbe che richiamino direttamente in
causa l’intestino tenue, è opportuno associare alla
terapia di base i punti che agiscono sul viscere
come:
- 4 CV (VC) - Guanyuan;
- 26 BL (V) - Guanyuanshu; Per mobilizzare l’intestino in caso di stasi di Qi/
oppure Xue, si può usare il:
- 27 BL (V) - Xiaochangshu; Ju He Wan o pillola di Citrus tangerina:
- 39 ST (E) - Xiajuxu. Ju He
La condotta terapeutica sarà effettuata con la Citrus tangerina, semen
tonificazione e la moxibustione in caso di deficit, Chuan Lian Zi
oppure con la dispersione e la coppettazione in Melia toosendan, fructus
caso di eccesso. Yan Hu Suo
Farmacologia Corydalis, rhizoma
Per il trattamento farmacologico della sindrome Hou Po
da deficit si rimanda al paragrafo inerente alla Magnolia, cortex
farmacoterapia delle forme da deficit inerenti il Zhi Shi
cuore. Per quanto riguarda la sindrome da eccesso Citrus aurantium, fructus
Rou Gui
di calore può essere utilizzato:
Cinnamomum cassia, cortex
Da Chi San o polvere per condurre in basso il Hai Zao
fuoco di cuore: Sargassum, herba
Sheng Di Huang Hai Dai
Rehmannia glutinosa,radix Laminaria japonica, herba
Mu Tong Tao Ren
Akebia trifoliata, caulis Prunus persica, semen
Zhu Ye Mu Tong
Phyllostachis nigra, folium Akebia trifoliata, caulis
Gan Cao Mu Xiang
Glycyrrhiza uralensis, radix Saussurea lappa, radix
Il primo farmaco è un tonico dello yin che purifica I farmaci più importanti hanno azione
il calore del sangue; Mu Tong promuove la diuresi mobilizzatrice sul Qi, come Ju He, Chuan Lian Zi
e drena il calore e l’umidità; Zhu Ye purifica il e Mu Xiang, o sullo Xue, come Tao Ren e Yan Hu
calore.

29
 clinica

Casi clinici
Lucio Pippa*

CASO CLINICO 1 finire, l’episodio di orticaria è stato verosimil-

mente provocato da tre fattori combinati: l’espo-
sizione al vento, l’iperattività del fegato ed il
M.A., anni 47, impiegato. consumo dei cibi caldi e piccanti che determina-
Anamnesi: nato da parto eutocico a termine; co- rono il surriscaldamento del sangue.
muni esantemi infantili; facilità alle forme grippali
ed a difficoltà digestive associate a crisi diarroiche. Terapia
Il paziente lamenta da circa 10 anni
un’epigastralgia che migliora con la compressio- Il principio del trattamento è stato quello di toni-
ne, il caldo locale e l’assunzione di cibi caldi e ficare il Qi della milza e dello stomaco, elevare lo
piccanti. Per questo fa uso frequente di alimenti yang dello stomaco, riscaldare il Jiao medio ed
speziati e dalla temperatura molto calda. Inoltre alleviare il dolore; da ultimo purificare il calore
accusa una sensazione di freddo, localizzata so- nel sangue.
prattutto alle estremità, crisi di palpitazioni, faci-
lità alle preoccupazioni e feci molli. Un esame Agopuntura e moxibustione
radiografico del primo tratto dell’apparato dige- - 12VC - Zhongwan in moxa:
rente ha messo in luce un quadro riconducibile a rinforza e riscalda il Jiao medio, disperde il freddo
gastroptosi. Il paziente è anche affetto, da circa 5 ed allevia il dolore;
giorni, da orticaria che peggiora sensibilmente - 36E - Zusanli in moxa:
con l’esposizione al vento. La lingua presenta un eleva lo yang di stomaco e rinforza il Qi;
corpo di colore pallido con un induito sottile e - 6VC - Qihai in moxa:
bianco; il polso è debole Ruo e a “corda”Xian. rinforza il Qi di tutto l’organismo e disperde il
freddo;
Interpretazione diagnostica - 11GI - Quchi;
- 10Rt - Xuehai;
Il quadro sintomatologico è riconducibile ad una - 3F - Taichong:
debolezza del riscaldatore medio, cioé a deficit eliminano il calore nel sangue e il 3F Taichong in
cronico di Qi e di yang sia della milza che dello particolare, regolarizza il fegato.
stomaco, come confermato dalla gastroptosi, le Questi punti furono sostituiti in alcune sedute
feci molli, il polso debole Ruo, la lingua di colore (ripetute due volte alla settimana) da:
pallido con induito bianco, la sensazione di freddo - 20V - Pishu in moxa:
generale. Questo deficit cronico di Qi rende anche rinforza il Qi globale;
lo stomaco più facilmente aggredibile dal freddo - 17V - Geshu:
ed ecco il perchè dell’epigastralgia che migliora fa circolare il sangue e quindi disperde il vento;
- 20VB - Fengchi:
con la compressione e con l’assunzione di cibi disperde il vento.
caldi. Inoltre, secondo la teoria dei cinque ele-
menti, quando la Terra è debole si determina, per
conseguenza, l’iperattività del Legno (fegato) Farmacologia
come dimostrato dal polso “a corda” (xian). Per E’ stata usata la prescrizione denominata Huang
Qi Jian Zhong Tang modificata, in 10 dosi per 20
* Scuola Italiana di Medicina Cinese giorni.
Gruppo di Studio “Società e Salute” Huang Qi

30
 Radix Astragali 10g Interpretazione diagnostica
tonifica il Qi e lo fa salire;
Sheng Ma
Rhizoma Cimicifugae 6g Il quadro clinico è riconducibile ad un deficit del
disperde il vento, purifica il calore ed eleva lo Qi della milza, suffragato dal polso debole Ruo e
yang (“riporta i visceri in sede”); profondo Chen, la lingua pallida, leggermente
Yi Tang improntata con l’induito sottile e bianco, l’astenia,
Saccarhum Granorum 60g le dispepsie, le crisi di freddo, la magrezza. Il Qi
purifica il Jiao medio e tratta i dolori addominali; debole non riesce a salire in alto ed a nutrire il
Gui Zhi S.N.C. per cui si hanno sensazione di mancamen-
Ramulus Cinnamomi 10g to e di testa vuota. Inoltre, il deficit di Qi provoca,
Bai Shao Yao di conseguenza, un deficit del sangue che deter-
Radix Paeoniae Lactiflorae 10g mina il polso fine Xi, il viso pallido, la pelle secca,
Bai Zhu la stipsi, i capogiri e l’ipertensione arteriosa. Il
Radix Atractylodis Macrocephalae 10g sangue insufficiente, a sua volta, non riesce a
Sheng Jiang nutrire adeguatamente il cuore e da qui l’insorgere
Rhizoma Zingiberis Off. Recens 6g di crisi di palpitazioni, insonnia ed incubi.
Da Zao
Fructus Ziziphi Jujubae 5 Terapia
rinforzano e riscaldano la milza e lo stomaco,
regolarizzano la funzione digestiva, alleviano i
dolori; Il principio del trattamento è stato quello di toni-
Fang Feng ficare il Qi (in particolare della milza), nutrire il
Radix Ledebouriellae 10g sangue e rinforzare il cuore.
Chan Tui Agopuntura e moxibustione
Periostracum Cicadae 6g
Sono state effettuate 10 sedute a ritmo
disperdono il vento ed esercitano azione
bisettimanale ed altre 10 a ritmo settimanale.
antiprurito;
Huang Qin
- 20V - Pishu in moxa:
Radix Scutellariae 10g tonifica il Qi della milza ed il Qi globale dell’or-
purifica il calore; ganismo;
Mu Dan Pi - 17V - Geshu in moxa:
Cortex Moutan Radicis 6g nutre il sangue;
purifica il calore nel sangue e lo rinfresca. - 15V - Xinshu in moxa:
Dopo 10 giorni di trattamento si è avuta la scom- rinforza il cuore;
parsa dell’orticaria ed una remissione pratica- - 6Rt - Sanyinjiao:
mente totale dell’epigastralgia. nutre la milza e muove lo yin;
- Yintang:
CASO CLINICO 2 schiarisce la mente e pacifica lo Shen;
- 3F - Taichong:
regolarizza il fegato e calma la mente;
A.W., anni 52 insegnante. - 20VG - Baihui:
Anamnesi: madre deceduta a 70 anni per calma la mente e regolarizza il Qi e lo yang che
pancreatite, padre deceduto a 63 anni per carcinoma arrivano alla testa.
pancreatico. Nata da parto eutocico a termine. Farmacologia
Comuni esantemi infantili; menarca a 11 anni, E’ stato usato il complesso farmacologico Gui Pi
regolare; due parti eutocici a termine. La paziente Wan (8 pillole 3 volte al giorno per 3 settimane).
riferisce di condurre una vita particolarmente stres- Ren Shen
sante e faticosa e di accusare, da circa 2 anni, una Radix Ginseng
sintomatologia caratterizzata da astenia, sensa- Huang Qi
zione di mancamento e di testa vuota, crisi di Radix Astragali
freddo, capogiri, palpitazioni e poliuria chiara, Bai Zhu
mancanza di appetito, ipertensione arteriosa di Rhizoma Atractylodis Macrocephalae
grado medio, dispepsie, stipsi. Presenta costitu- Gan Cao
zione magra, viso pallido, pelle secca; la lingua è Radix Glycyrrhizae Uralensis
pallida, leggermente improntata e con l’induito tonificano il Qi e producono i liquidi;
sottile e bianco, il polso è deboleRuo, fine Xi e Long Yan Rou
profondo Chen. Arillus Euphoriae Longanae

31
 Fu Ling
Sclerotium Poriae Cocos
Yuan Zhi
Radix Poligalae Tenuifoliae
Suan Zao Ren
Semen Ziziphi Spinosae
rinforzano il cuore e pacificano la mente;
Dang Gui
Radix Angelicae Sinensis
nutre il sangue, calma la mente e regolarizza il
fegato (secondariamente muove le feci);
32
Mu Xiang
Radix Saussurea seu Vladimiriae
regolarizza il Qi;
Sheng Jiang
Rhizoma Zingiberis Officinalis Recens
Da Zao
Fructus Ziziphi Jujubae
armonizzano gli altri farmaci del complesso, rin-
forzano le funzioni digestive e calmano la mente.
Dopo 20 giorni di terapia combinata tutta la
sintomatologia si è sensibilmente ridotta.
 ricerca clinico-sperimentale
Metodologia della ricerca clinica in medicina cinese
Camillo Schiantarelli*
I quattro metodi principali per raggiungere la
verità sono: matematico, scientifico, filosofico e
morale.
Prima di introdurci in questo apparentemente
arido argomento, ritengo utile sottoporre all’at-
tenzione alcune celebri riflessioni di due famosi
ricercatori.
“Indizi e intuizioni sono essenziali per iniziare un
lavoro di ricerca, ma è soltanto grazie alla qualità
dei numeri che, alla fine, la verità può essere
detta”. (Lewis Thomas, “Biostatistica in Medici-
na”, Scienze 198: 675, 1977).
“Poca osservazione e molto ragionamento condu-
cono all’errore. Molta osservazione e poco ragio-
namento conducono alla verità”. (Alexis Carrel,
Nobel per la Medicina, “Riflessioni sulla condotta
della vita”).
L’esercizio dell’agopuntura con i suoi successi e
l’ottimismo indotto dalle possibilità terapeutiche
della farmacologia tradizionale cinese anche nei
confronti di patologie impegnative e gravi come i
tumori, le malattie neurologiche ed altre affezio-
ni, ci spingono alla ricerca clinica e scientifica e ad
analizzare le osservazioni.
Per molteplici motivi, non solo economici, la
sanità esige sempre più la dimostrazione esplicita
che i vari procedimenti diagnostici e terapeutici,
valgano il prezzo, inteso in senso lato, che impon-
gono sia al singolo paziente che all’intera società.
Le risorse per garantire l’assistenza medica, che
sta diventando sempre più costosa, diverranno
sempre meno disponibili, quindi agli operatori
sanitari verrà chiesto di identificare con maggiore
chiarezza quali procedure di intervento, test
diagnostici e terapie siano di dimostrata efficacia.
Non sarà importante solo stabilire se tra una
terapia e un’altra ci sia una differenza, ma anche
verificare quanto grande essa sia. Tali valutazioni
giocheranno un ruolo sempre più rilevante nelle
* Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio "Società e Salute"
decisioni sulla distribuzione delle risorse sanita-
rie e i risultati potranno determinare in quale
direzione si debba orientare la scelta.
A causa di fattori quali la naturale variabilità
biologica tra i singoli pazienti e l’effetto placebo,
non è possibile, in genere, trarre conclusioni sulla
validità di una terapia basandosi su un’unica pro-
va clinica. La biostatistica fornisce gli strumenti
per tradurre l’esperienza clinica e di laboratorio in
espressioni quantitative, tese ad individuare se, e
in che misura, un trattamento o una procedura
abbia avuto effetto su un gruppo di pazienti.
Logicamente, ogni sperimentazione che produca
risultati scorretti, a causa di errori metodologici
evitabili, non è etica perchè sottopone il paziente
a pericoli, oltre che a perdita di tempo e denaro.
Perchè la ricerca sia correttamente progettata e
analizzata, richiede un pò di conoscenze tecniche
e una programmazione più ragionata. Quindi,
anche se i medici considerano questi problemi,
basati su modelli matematici, troppo tecnici e
lontani dalla realtà quotidiana, per intelligenti
scelte e decisioni è necessaria la comprensione
delle metodologie biostatistiche e dei modelli che
permettono di valutare la qualità dei risultati e il
modo in cui essi vengono analizzati a sostegno
dell’una o dell’altra scelta. Inoltre, poichè non
tutto quello che viene pubblicato è sempre corret-
to, i medici dovrebbero essere in grado di verifi-
care per proprio conto i metodi statistici in modo
da poter giudicare sulla validità delle
argomentazioni favorevoli o contrarie ad uno
scientifico test diagnostico o ad una terapia ogget-
to di studio.
L’uso scorretto di tecniche statistiche elementari
in molti articoli pubblicati su riviste, è particolar-
mente rilevante negli studi clinici. Raramente gli
errori riguardano problemi statistici complessi, si
tratta più frequentemente di errori grossolani,
come trascurare di includere un gruppo di control-
lo, la scelta errata di test di ipotesi, la mancata
randomizzazione di soggetti e gruppi. Questi er-
33
rori, distorcono i risultati dello studio, possono
indurci a definire statisticamente dimostrata la
validità di una terapia, quando i dati disponibili
non porterebbero a simili conclusioni.
Poichè le procedure mediche comportano sovente
rischi, disagi e costi, il paziente, oltre a non
ottenere alcun beneficio, può subire un danno. Gli
studi scientifici che si occupano dell’efficacia
delle procedure mediche diventano sempre più
importanti, quindi devono essere impostati e in-
terpretati correttamente, soprattutto ora che tutti
gli sforzi sono tesi a limitare la spesa sanitaria
senza pregiudicare la qualità.
Nel valutare la validità di un argomento a favore
o contro qualche trattamento o ipotesi scientifica,
il ricercatore dovrebbe dichiarare:
- l’ipotesi studiata;
- il tipo di dati usati per tastare questa ipotesi;
- le procedure seguite per raccoglierli;
- la procedura di randomizzazione;
- la popolazione che il campione rappresenta;
- la procedura statistica applicata per analizzare i
Tabella di alcuni metodi statistici per la verifica di ipotesi
Tipo di esperimento
intervallare
2 trattamenti Test t per dati
con soggetti diversi indipendenti
3 o più trattamenti Analisi della
con soggetti diversi varianza
prima e dopo il trattamento Test t per dati appaiati
con gli stessi soggetti
più trattamenti sugli Analisi della varianza
stessi soggetti per misure ripetute
associazione tra due variabili Regressione lineare
e correlazione di Pearson
(tratto da: Primer of Biostatitics)
popolazioni studiate perchè se la randomizzazione
non è effettuata, cadono le ragioni logiche e ma-
tematiche che consentono l’utilizzo delle distri-
buzioni dei test statistici per stimare se le differen-
ze osservate fra i diversi gruppi sono dovute al
caso o al trattamento. Ne deriva che il tanto
desiderato calcolo del valore P, cioè della proba-
bilità con cui le osservazioni possono verificarsi,
se nessuna causa agisce al di fuori del caso, risulta
priva di senso. I ricercatori di solito richiedono
che il P sia < del 5% (P < 0.05) per concludere che
34
dati e trarre le conclusioni.
L’ipotesi, che determina il tipo di indagine o
sperimentazione condotta, insieme alla scala di
misura usata, identifica la metodologia statistica
da applicare. L’ipotesi non deve essere esplicitata
a posteriori dopo che i dati sono stati raccolti,
perchè, anche se interessanti, possono esprimere
delle tendenze che non hanno nulla a che fare con
lo scopo originale della ricerca. Non è corretto
applicare un test statistico dopo che ci si è accorti
che esiste una differenza perchè tali tendenze
potrebbero essere così evidenti da farci conclude-
re che esista una reale differenza e questo, dal
punto di vista metodologico, non ha alcun valore,
anche se otteniamo valori di P molto interessanti,
potrà suggerire eventualmente la conduzione di
studi successivi. Prima di iniziare a raccogliere le
osservazioni, si esplicita l’ipotesi, si costruisce la
tabella che conterrà i dati, immaginando già di
conoscerli, si identifica il metodo di analisi stati-
stica da utilizzare. Tutte le procedure presuppon-
gono che i campioni siano estratti a caso dalle
Scala di misura
nominale ordinale
Tabelle di contingenza Test per la somma
con test x2 dei ranghi di Mann-Whitney
Tabelle di contingenza Statistica di
con test x2 Kruskal-Wallis
Test di McNemar Test di Wilcoxon
Test Q di Cochrane Statistica di Friedman
Coefficiente di Correlazione dei
contingenza ranghi di Spearman
le osservazioni sono compatibili con l’ipotesi di
inefficacia del trattamento, quindi nel 5% degli
esperimenti in realtà inefficaci, si potranno otte-
nere effetti statisticamente significativi. Poichè i
ricercatori pubblicano di più i risultati positivi di
quelli negativi, ne deriva che più del 5% dei
risultati pubblicati sono probabilmente dovuti al-
l’effetto del caso durante l’operazione di
campionamento causale, invece che del tratta-
mento.
Il metodo di elezione per stabilire l’efficacia di
una terapia potenziale è la sperimentazione clini-
ca randomizzata dove ogni singolo elemento della
popolazione ha le stesse probabilità di ogni altro
di essere reclutato per la ricerca. Ogni paziente
deve avere la stessa probabilità di essere incluso in
un gruppo sperimentale di trattamento o in quello
di controllo; il solo modo per assegnare a caso i
soggetti ai gruppi, che è la randomizzazione, è
utilizzare una procedura obiettiva di assegnazio-
ne ai vari gruppi, per esempio la lettura di una
tabella di numeri causali, dei dati o altro. Ci si
domanda se sia etico demandare la scelta o meno
del trattamento per un paziente al caso, ma se non
si sa per certo quale terapia sia migliore, non ci
sono imperativi etici che impongono di usare una
terapia o un’altra.
35
 speciale
Le gastralgie Wei Wan Tong
Massimo Muccioli*
INTRODUZIONE
I dolori gastrici (Wei Tong), definiti talora come
dolori della cavità epigastrica (Wei Wan Tong),
corrispondono, nel loro insieme, ai dolori
epigastrici della medicina occidentale e, come
tali, possono essere correlati a molteplici e diver-
se situazioni patologiche (gastriti, ulcere, tumori
etc).
In medicina tradizionale cinese la gastralgia, oltre
ad essere una patologia del viscere stomaco, è
considerata la risultante di un disequilibrio che
coinvolge frequentemente anche milza e fegato;
questa considerazione assume un grande valore
pratico in quanto nel trattamento delle gastralgie
si consiglia tradizionalmente di trattare sia lo
stomaco che la milza ed il fegato.
I rapporti che intercorrono tra questi organi e lo
stomaco sono ben evidenziabili nel ciclo dei
cinque elementi dove milza e stomaco si trovano
in rapporto Biao/Li all’interno dell’elemento Ter-
ra, elemento che il fegato, appartenente al Legno,
domina. La milza, all’interno dei rapporti inter-
correnti tra Zang e Fu (organi e visceri), governa
il trasporto-trasformazione ed ha una particolare
corrispondenza fisiologica con lo stomaco; il fe-
gato, responsabile del libero ed armonico fluire
del Qi, soffre la compressione e subisce frequen-
temente, per opera di agenti diversi, un blocco del
suo Qi con importante ripercussione sulle funzio-
ni di stomaco.
CLASSIFICAZIONE
In riferimento ad alcuni criteri guida ed in partico-
lare in base alle caratteristiche del dolore, è possi-
bile operare una prima classificazione delle
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
36
gastralgie suddividendole in forme “eccesso o
pienezza” e forme “deficit”. Le gastralgie carat-
terizzate da una situazione di “pienezza” sono
generalmente definite dalla presenza di un dolore
spasmodico e forte, intermittente, aggravato dalla
pressione e dalla assunzione di cibo. Le gastralgie
che si sviluppano in rapporto ad una situazione di
“deficit” presentano all’opposto un dolore solita-
mente sordo, non violento ma continuo, mitigato
dalla pressione locale, non modificato o talora
migliorato dalla assunzione di cibo.
Tra le gastralgie “eccesso” si distinguono i se-
guenti quadri:
- gastralgia da stagnazione di Qi e freddo;
- gastralgia da ritenzione o ristagno di cibo;
- gastralgia da stagnazione di Qi di fegato;
- gastralgia da stasi di sangue nei Jing Luo;
Tra le gastralgie “deficit”:
- gastralgia da freddo-deficit di milza e stomaco;
- gastralgia da deficit di Yin di milza e stomaco.
GASTRALGIA DA STAGNAZIONE DI QI E
FREDDO
Sintomatologia
- dolore epigastrico che migliora con l’applicazio-
ne di caldo locale o con l’assunzione di bevande
calde, senza beneficio dalla pressione locale;
- salivazione chiara e talora, nei casi severi, vomi-
to di liquido chiaro;
- brividi e dolenzia generalizzata nei casi dovuti
ad aggressione da freddo esterno;
- lingua ricoperta da un induito bianco;
- polso lento Chi e teso Jin.
Eziopatogenesi
Questa gastralgia è correlata ad una assunzione
eccessiva di cibi o bevande fredde o talora ad
aggressione da freddo esterno. Il freddo, giunto
allo stomaco, ne lede lo Yang: la circolazione e le
funzioni del viscere sono bloccate, con la stasi
compare il dolore. La salivazione ed il vomito di
liquido chiaro testimoniano la presenza del freddo
all’interno. Il calore locale o l’assunzione di be-
vande calde contrastano il freddo, riscaldano lo
Yang stimolandone il dinamismo utile a contra-
stare lo stato di stasi.
I brividi e la dolenzia generalizzata, quando pre-
senti, sono espressione dell’aggressione da parte
del freddo esterno.
L’induito linguale bianco è correlato alla presen-
za di freddo. Il polso lento e teso “come una corda
attorcigliata in tensione” esprime l’eccesso di
freddo e la stagnazione.
Terapia
Principio terapeutico: disperdere il freddo e ri-
scaldare lo stomaco in modo da consentire al
viscere un naturale e fisiologico recupero delle
proprie funzioni.
agopuntura
Dovendo disperdere il freddo e scaldare lo stoma-
co diventa imperativo l’uso della moxibustione. I
punti maggiormente indicati sono:
- 36E Zu San Li che, oltre a molteplici altre
funzioni, regola Qi e Xue, dinamizza i ristagni,
tonifica ed armonizza milza e stomaco;
- 12RM Zhong Wan, punto Hui dei visceri, punto
Mu del Jiao medio che sostiene e stimola le
funzioni di milza e stomaco;
- 21V Wei Shu, puntoSshu del dorso dello stoma-
co, utile per dissolvere le stagnazioni, trasformare
l’umidità ed armonizzare il Qi mediano.
farmacoterapia
Liang Fu Wan (pillola a base di Alpinia e
Cyperus)
Gao Liang Jiang
Rhizoma Alpiniae Officinari 10-15
Xiang Fu
Rhizoma Cyperi Rotundi 10-15
La ricetta è descritta nel Liang Fang Ji Ye o
Piccola Collezione delle Formule Migliori e pre-
senta le seguenti azioni:
- riscalda milza e stomaco;
- espelle il freddo;
- tratta i dolori addominali.
Analisi della formulazione
La prescrizione è semplice ed è composta da due
sole sostanze.
Gan Jiang riscalda il Jiao medio, disperde il fred-
do e tratta i dolori addominali, mentre Xiang Fu
dinamizza il Qi e tratta il dolore e la distensione
addominali causate dalla stasi.
Modifiche
- Se la stasi del Qi è particolarmente pronunciata
si possono aggiungere alla prescrizione base altre
tre sostanze tutte dotate di attività mobilizzanti il
Qi:
Chen Xiang
Lignum Aquilariae 1.5-3
Mu Xiang
Radix Saussureae seu
Vladimiriae 1.5-9
Qing Pi
Pericarpium Citri Reticulatae
Viride 3-9
- Se la forma è legata con evidenza ad una aggres-
sione esterna da freddo con al tempo stesso inte-
ressamento del Biao e stasi all’interno del Qi è
preferibile un'altra ricetta:
Xiang Su San (polvere di Cyperus e Perilla)
Xiang Fu
Rhizoma Cyperi Rotundi 6-9
Zi Su Ye
Folium Perillae Frutescentis 6-9
Chen Pi
Pericarpium Citri Reticulatae 3-6
Gan Cao
Radix Glycyrrhizae Uralensis 3-6
La prescrizione è citata nel Tai Ping Hui Min He
Ji Ju Fang o Formulario dell’Ufficio delle Far-
macie per l’Assistenza del Popolo ed espleta una
azione che:
- libera il Biao (diaforetica);
- mobilizza la stasi del Qi.
Analisi della formulazione
Zi Su Ye libera il Biao, disperde il vento freddo
ed inoltre mobilizza il Qi del Jiao medio; ha
tradizionalmente un largo utilizzo nel trattamento
delle forme dispeptiche che riconoscono una
compromissione della superficie.
Xiang Fu contrasta e dinamizza le stasi del Qi, con
particolare riguardo alla stasi del Qi di fegato, e
tratta distensioni e dolori a livello addominale ed
ipocondriaco. Anche Chen Pi contrasta la stasi del
Qi, inoltre elimina l’umidità.
Gan Cao armonizza la ricetta e sostiene il Jiao
medio.
Modifiche
- Se si associa una evidente distensione addominale
accompagnata da senso di pienezza si aggiungo-
no:
Zhi Ke
Fructus Citri seu Ponciri 3-9
Hou Po
Cortex Magnoliae Officinalis 3-9
Entrambe le sostanze citate possiedono un effetto
mobilizzante sul Qi.
- In presenza di Qi Ni (singhiozzo, nausea, vomi-

37
to) è necessario aggiungere:
Zi Su Zi
Semen Perillae Frutescentis 3-9
Ban Xia
Rhizoma Pinellia 4.5-12
Entrambe le sostanze sono di natura tiepida e
dunque adatte nel trattamento di una forma da
freddo: la prima libera il Biao ed inoltre armoniz-
za il Jiao medio ed il suo Qi, la seconda armonizza
lo stomaco e tratta il Qi Ni, cioè il reflusso contro
corrente del Qi.
GASTRALGIA DA RISTAGNO DI CIBO
Sintomatologia
- distensione addominale e dolore epigastrico
aggravati dalla pressione e dalla ulteriore
ingestione di cibo che è da proscrivere in modo
assoluto;
- nausea e talora vomito di alimenti che caratteri-
sticamente migliora la sintomatologia dolorosa
addominale;
- rigurgiti acidi;
- alitosi;
- lingua con induito grasso e giallastro;
- polso scivoloso Hua e pieno Shi.
Eziopatogenesi
La gastralgia fa seguito ad una assunzione ecces-
siva o non corretta di cibo e bevande: il Qi dello
stomaco non riesce a mobilizzare verso il basso il
contenuto gastrico che ristagna nello stomaco.
La distensione addominale ed epigastrica è un
sintomo direttamente correlato al ristagno del
cibo nello stomaco; la pressione locale aumenta il
dolore in quanto peggiora lo stato di distensione e
tensione del viscere. La nausea, i rigurgiti ed il
vomito esprimono il tentativo di vincere il rista-
gno con risalita controcorrente dell’energia dello
stomaco (Qi Ni): quando il vomito compare la
distensione gastrica diminuisce, la stasi si allenta,
il paziente avverte sollievo.
La stasi del cibo comporta la formazione e l’ac-
cumulo nello stomaco di calore umidità: a questo
dato deve essere riferito il riscontro di un induito
grasso e giallastro sulla lingua. Il polso scivoloso
e pieno esprime al tempo stesso la pienezza gastri-
ca e la presenza dell’umidità calore.
Terapia
Principio terapeutico: eliminare il ristagno di cibo
e facilitare la digestione.
agopuntura
Trovano indicazione nel trattamento delle
38
gastralgie da ristagno di cibo i punti:
- 36E Zu San Li, punto He dello stomaco, che
dinamizza i ristagni, regola Qi e Xue, tonifica ed
armonizza milza e stomaco, favorisce la circola-
zione nei Jing Luo e tratta il calore umidità nello
Yang Ming.
- 44E Nei Ting che elimina gli eccessi allo stoma-
co, disperde il calore e ne tratta il dolore.
- 25E Tian Shu che tratta in generale i ristagni ed
i dolori a carico di stomaco ed intestini ed è punto
Mu di GI e del Jiao medio.
- 13F Zhang Men che tratta il ristagno del cibo e
regolarizza la circolazione di Qi e Xue nell’addo-
me, oltre ad essere punto Mu della milza.
- 21E Liang Men che tratta in genere tutti i dolori
gastrici.
farmacoterapia
Bao He Wan (pillole per l’indigestione)
Shan Zha
Fructus Crataegi 9-12
Shen Qu
Massa Fermentata 9-12
Lai Fu Zi
Semen Raphani Sativi 9-12
Ban Xia
Rhizoma Pinelliae 6-9
Chen Pi
Pericarpium Citri Reticulatae 3-6
Fu Ling
Sclerotium Poriae Cocos 9-12
Lian Qiao
Fructus Forsythiae Suspensae 6-9
La formulazione, tratta dal Dan Xi Xin Fa o
Insegnamenti di Dan Xi, possiede le seguenti
azioni:
- rimuove le stasi di cibo
- sostiene la funzione digestiva dello stomaco.
Analisi della formulazione
La prescrizione è composta da diverse sostanze
specificatamente attive nel trattare i ristagni di
cibo ed in particolare: Shan Zha è indicato nelle
stasi di cibi grassi e di origine animale, Shen Qu
nei ristagni di cibo ed alcool, Lai Fu Zi nelle stasi
di cereali. Lai Fu Zi favorisce in modo particolare
la discesa del Qi e tratta sia i rigurgiti che la
distensione addominale.
Ban Xia promuove la discesa del Qi ribelle, armo-
nizza lo stomaco e dissecca l’umidità.
Chen Pi regolarizza il flusso del Qi della milza e
ne sostiene le funzioni favorendo in particolare
l’eliminazione dell’umidità; dirige verso il basso
il Qi trattandone la risalita.
Fu Ling sostiene la milza ed elimina fortemente
l’umidità.
Lian Qiao purifica il calore ed elimina le tossine, Eziopatogenesi
elementi che si associano alla stasi di cibo.
Modifiche Collere, depressioni o frustazioni possono deter-
- In presenza di dolori addominali di rilievo ag- minare l’insorgere di un quadro da compressione
giungere: del Qi di fegato.
Zhi Shi La stasi del Qi del fegato si manifesta a diversi
Fructus Citri seu Ponciri livelli lungo il decorso del meridiano con sintomi
Immaturus 3-9 di “blocco” quali la sensazione di nodo alla gola,
Hou Po la pienezza addominale, i dolori a torace, fianchi
Cortex Magnoliae Officinalis 3-9 ed addome, la sensazione di “collera allo stoma-
Entrambe le sostanze indicate trattano la stasi di co”. Il Qi che ristagna determina anche dilatazio-
Qi: la magnolia, erba aromatica, trasforma e tratta ne e distensione con comparsa talora di tumefa-
anche l’umidità. zioni, gonfiori e masse mobili. I frequenti sospiri
- Se l’alitosi è severa o compaiono evidenti segni rappresentano l’istintivo tentativo di mobilizzare
di calore è opportuno aggiungere alla prescrizione la stasi mentre nausea ed eruttazioni sono sintomi
base: correlati al Qi controcorrente (Qi Ni). Il Qi di
Huang Qin fegato compresso può influire sulle emozioni
Radix Scutellariae Baicalensis 6-15 causando a sua volta collera, irritabilità, depres-
Huang Lian sione. La stasi trova infine espressione nell’aspet-
Rhizoma Coptidis 3-9 to della lingua e nel polso Xian, indicativo di una
Entrambe trattano il calore e drenano l’umidità situazione di blocco.
dello stomaco e degli intestini. La stasi di Qi descritta può generare fuoco di
- In caso di stipsi associata a calore aggiungere: fegato con comparsa di sintomi specifici quali
Da Huang cefalea, vertigini etc. In presenza di fuoco e calore
Rhizoma Rhei 3-9 il polso diviene rapido mentre alla lingua compare
Mang Xiao una colorazione rossa più evidente ai margini.
Mirabilitum 3-9
Entrambe le sostanze descritte sono purganti di Terapia
natura freddo e dunque capaci di drenare umidità
e calore dagli intestini.
GASTRALGIA DA STAGNAZIONE DEL QI DI Principio terapeutico: distendere il Fegato e
FEGATO regolarizzarne il Qi, armonizzare e proteggere lo
stomaco trattandone il dolore.
Sintomatologia agopuntura
- sensazione di pienezza, distensione e dolore in Trovano indicazione in questo quadro i punti:
regione epigastrica ed ipocondriaca; - 3F Tai Chong che calma il fegato, regolarizza il
- sensazione di “collera allo stomaco” ed irritabi- Qi e ne tratta i dolori.
lità; - 36E Zu San Li punto utile per dinamizzare i
- depressione; ristagni, regolare Qi e Xue, nonchè favorire la
- bocca amara; circolazione nei Jing Luo.
- eruttazioni, nausea; - 13F Zhang Men che regolarizza la circolazione
- sensazione di nodo alla gola; di Qi e Xue nell’addome.
- frequenti sospiri; - 6MC Nei Guan che calma e regolarizza il Qi di
- trafitture al torace o ai fianchi; fegato, armonizza il Jiao medio e tratta il Qi
- presenza di tumefazioni e masse mobili; controcorrente.
- tensione mammaria pre-mestruale; - 6RM Qi Hai che, punto in dispersione, disperde
- sindrome pre-mestruale; la stasi di Qi e ne regolarizza la circolazione.
- irregolarità mestruali;
- lingua opaca, priva di “brillantezza”, per la farmacoterapia
presenza di un sottilissimo induito biancastro; Chai Hu Su Gan San (polvere a base di
- polso Xian “teso a corda di violino”. Bupleurum per disperdere il Qi del fegato)
- Il quadro si può arricchire con comparsa di Chai Hu
disturbi del sonno, cefalea, vertigini, stipsi, le Radix Bupleuri 9-12
eruttazioni diventano acide e le trafitture a torace Bai Shao
e fianchi acquistano un carattere urente. In tal caso Radix Paeoniae Lactiflorae 6-9
la lingua diviene maggiormente rossa ed il polso Zhi Ke
Fructus Citri seu Ponciri 6-9
rapido Shuo.

39
 Chuan Xiong Fo Shou
Radix Ligustici Wallichii 3-6 Fructus Citri Sarcodactylis 2.4-9
Xiang Fu Entrambe sono attive sulle stasi di Qi di fegato e
Rhizoma Cyperi Rotundi 6-9 trattano l’eruttazione; Fo Shou armonizza lo sto-
Gan Cao maco e sostiene la milza.
Radix Glycyrrhizae Uralensis 1-3 - Se il reflusso del Qi, Qi Ni, comporta manifesta-
La prescrizione, che appare nel Jing Yue Quan zioni più marcate possiamo aggiungere due so-
Shu o Raccolta dei Trattamenti di Jing Yue, è stanze capaci di regolarizzare il Qi e portarlo
tradizionalmente indicata in questo quadro pato- verso il basso come:
logico in quanto: Chen Xiang
- risolve la stasi del Qi di fegato e ne tratta i dolori; Lignum Aquilariae 1.5-3
- favorisce la circolazione del sangue. Xuan Fu Hua
Flos Inulae 3-9
Analisi della formulazione - Se la risalita del Qi è particolarmente marcata è
Chai Hu e Bai Shao appaiono frequentemente necessario aggiungere:
associati in numerose prescrizioni tese a Dai Zhe Shi
regolarizzare il fegato e tra queste, in primis, nel Haematitum 9-30
Si Ni San. Questa sostanza possiede una forte tendenza alla
Chai Hu regolarizza il Qi del fegato, ne mobilizza discesa, azione che esercita sia sul Qi Ni soppri-
e disperde la stasi ed al tempo stesso ne tratta il mendolo, sia sullo Yang di fegato che tende a
calore. Bai Shao Yao, di sapore astringente, tende salire in alto contrastandolo, sia sul sangue.
ad equilibrare l’azione disperdente di Chai Hu ed - Se vi sono segni indicanti la trasformazione del
in particolare conserva il Qi e lo Yin e tonifica il Qi stagnante in fuoco, possiamo aggiungere:
sangue del fegato. Mu Dan Pi
Zhi Ke rimuove la stasi del Qi dirigendolo verso Cortex Mountan Radicis 6-12
il basso; Chai Hu tende a muovere verso l’alto il Zhi Zi
Qi: ne risulta una azione di dinamizzazione alto- Fructus Gardeniae Jasmimoidis 6-12
basso estremamente utile nel risolvere la stasi del ed inoltre portare Bai Shao Yao a dosaggio mas-
Qi. simo, Gan Cao a 6gr. e diminuire eventualmente
Chuan Xiong promuove la circolazione del Qi e Chai Hu.
del sangue, prevenendo in tal modo un' eventuale In tale situazione infatti è necessario diminuire il
secondaria stasi di sangue non dinamizzato dal- fuoco-calore con l’aggiunta di due sostanze che
l’energia stagnante. trattano energicamente tale eccesso: Mu Dan Pi
Xiang Fu promuove la circolazione del Qi di purifica il fuoco di fegato, rinfresca il sangue e lo
fegato ed è particolarmente indicato in medicina nutre; Zhi Zi purifica il calore e drena il calore
tradizionale cinese nel trattamento del dolore e dei umidità ai tre Jiao.
disordini mestruali che sono, peraltro, frequente- Bai Shao Yao viene portato a dosaggio massimo
mente rappresentati nel quadro che stiamo esami- in quanto regolarizza il fegato, ne conserva lo Yin
nando. e nutre il sangue. Gan Cao armonizza e protegge
Gan Cao armonizza il Jiao medio e la formulazio- stomaco e jiao medio.
Chai Hu porta il Qi in alto: per questo, in una
ne. situazione con forte risalita del Qi, è necessario
ridurne il dosaggio
GASTRALGIA nella ricettazione.
CAUSATA DA STASI DI SAN-
Modifiche
- In caso di importante dolore epigastrico aggiun- GUE NEI JING LUO
gere:
Yan Hu Suo Sintomatologia
Rhizoma Corydalis Yanhusuo 4.5-12 - dolori epigastrici violenti e trafittivi, a colpo di
Chuan Lian Zi pugnale;
Fructus Meliae Toosendan 4.5-9 - i dolori peggiorano a seguito dei pasti e con la
Entrambe le sostanze possiedono una azione pressione locale;
mobilizzatrice sul Qi: la prima è specificatamente - rigurgiti, nausea;
indicata nei dolori epigastrici mentre la Melia T. - talora sputo ematico, ematemesi o melena;
ha una particolare efficacia sulla stasi di Qi di - viso di colorito scuro;
fegato. - dismenorrea;
- Se sono presenti eruttazioni aggiungere: - lingua di color rosso violaceo scuro con chiazze
Mei Gui Hua ematiche;
Flos Rosae Rugosae 1.5-9 - polso rugoso Se.

40
Eziopatogenesi Analisi della formulazione
La ricetta è composta da due sole sostanze e trova
grande applicazione, oltre che nelle epigastralgie
Questa situazione deriva con frequenza da un
da stasi di sangue, nei dolori addominali post
prolungato dolore epigastrico cui consegue un
partum con lochiazioni.
deficit di Qi causa di una secondaria stagnazione
Wu Ling Zi disperde il sangue congelato e tratta il
di Xue. Il dolore, come in tutte le patologie
dolore; ricerche attuali ne hanno dimostrato un
caratterizzate da stasi di sangue, è violento,
effetto spasmolitico sulla muscolatura liscia inte-
trafittivo e talora associato a perdita ematica.
stinale e gastrica.
Nelle donne è frequentemente associata una
Anche Pu Huang disperde il sangue congelato e
dismenorrea con difficoltà al flusso, tensione al
stimola la circolazione dello Xue ma, al tempo
basso addome e presenza di coaguli nel sangue
stesso, è utile in quanto possiede effetto emostatico.
mestruale.
Il colorito del viso e della lingua esprimono la Modifiche
stasi del sangue. Il polso rugoso Se, grezzo e non - Se il dolore epigastrico è severo aggiungere:
uniforme, esprime il non armonico fluire del san- Yan Hu Suo
gue nei vasi. Rhizoma Corydalis Yanhusuo 4.5-12
Questa sostanza possiede un notevole effetto
Terapia analgesico che esplica in modo particolare a livel-
lo epigastrico e pelvico-addominale. Yan Hu Suo
Principio terapeutico: favorire la circolazione del possiede un effetto mobilizzante il sangue e dun-
sangue, rimuovere la stasi, sbloccare i Jing Luo, que collabora alla azione disperdente e disostruttiva
regolarizzare il Qi, calmare i dolori. esercitata sullo Xue dalle sostanze del Shi Xiao
San.
agopuntura - In presenza di stasi del Qi aggiungere:
I punti suggeriti sono: Zhi Ke
- 17V Ge Shu: punto Hui del sangue, favorisce la Fructus Citri seu Ponciri 3-9
circolazione del Xue, pacifica il Qi dello stomaco Qing Pi
e tratta la pienezza del TR Medio. Pericarpium Citri Reticulatae
- 21V Wei Shu: punto Shu del dorso dello stoma- Viride 3-9
co, ne dinamizza il Qi e ne riduce gli accumuli. Mu Xiang
- 4RT Gong Sun: punto Luo del meridiano della Radix Saussureae seu
milza e punto chiave del Chongmai : rimuove la Vladimiriae 1.5-9
stasi di sangue e tratta la pienezza al TR medio. Tutte le erbe indicate possiedono una attività
- 6RT San Yin Jiao: muove e dinamizza Qi e dinamizzante il Qi con effetto disostruttivo sulla
sangue. stasi e conseguente effetto analgesico.
- 34E Liang Qiu: punto Xi dello stomaco utile nel Qing Pi agisce maggiormente sulla stasi di Qi del
trattamento dei dolori acuti e negli accumuli del fegato, Mu Xiang a livello di stomaco ed intestini.
viscere stomaco. - Se coesiste un deficit del Qi possiamo aggiunge-
Il deficit di Qi e la presenza di freddo suggerisco- re, ad esempio, due sostanze ad effetto tonico sul
no l’opportuna associazione di moxibustione. Qi come:
Huang Qi
farmacoterapia Radix Astragali 0.9-3
Shi Xiao San (polvere per ridare il sorriso) Tai Zi Shen
Wu Ling Zhi Radix Pseudostellariae
Excrementum Trogopterori Heterophyllae 6-15
seu pteromi 10-15 - Se alla stasi sono associati segni di freddo
Pu Huang aggiungere alla formulazione base:
Pollen Typhae 10-15 Gui Zhi
Ramulus Cinnamomi 3-9
La prescrizione origina dal Tai Ping Hui Min He Gan Jiang
Ji Ju Fang o Formulario dell’Ufficio delle Far- Rhizoma Zingiberis Officinalis 3-12
macie per l’Assistenza del Popolo ed é indicata in Il Cinnamomum mobilizza lo Yang, lo Zenzero
quanto: riscalda il Jiao medio, entrambe disperdono il
- promuove la circolazione del sangue e ne tratta freddo.
la stasi; - In presenza di sanguinamenti possiamo aggiun-
- rompe e disperde masse ed indurimenti; gere:
- ha effetto analgesico. Bai Ji

41
 Rhizoma Bletillae Striatae 3-15
Wu Zei Gu
Os Sepiae seu Sepiellae 4.5-12
San Qi
Radix Pseudoginseng 0.9-3
Tutte possiedono una attività antiemorragica: Bai
Ji è particolarmente indicato per i sanguinamenti
di stomaco e polmone; Wu Zei Gu è una sostanza
astringente la cui attività emostatica consolida
l’azione delle erbe associate; San Qi trasforma e
disperde il sangue congelato, riduce il dolore,
possiede attività emostatica e può essere utilizza-
to in associazione alle altre due sostanze o anche
da solo per potenziare l’effetto della ricettazione
base sulla stasi dello Xue e, al tempo stesso,
trattarne i possibili sanguinamenti.
Una seconda formulazione tradizionalmente indi-
cata nel trattamento di questa forma è:
Dan Shen Yin (decotto a base di Salvia
Milthiorrhiza)
Dan Shen
Radix Salviae Miltiorrhizae 15-30
Tan Xiang
Lignum Santali Albi 3-6
Sha Re
Fructus seu Semen Amomi 3-6
La ricetta risale allo Shi Fang Ge Kuo o Raccolta
di Versi sulle Prescrizioni Contemporanee e si
caratterizza per le seguenti azioni:
- sostiene la circolazione del sangue e ne tratta la
stasi;
- promuove la circolazione del Qi;
- possiede un effetto analgesico.
Analisi della formulazione
Dan Shen promuove la circolazione del sangue e
ne risolve la stasi, espleta la sua azione sul sangue
congelato e sulle stasi secondarie alla ostruzione
del Qi di fegato.
Tan Xiang attiva il flusso di Qi e Xue e possiede
un effetto analgesico.
Sha Ren sostiene lo stomaco, disostruisce ed
armonizza il Jiao medio.
Modifiche
Possono essere apportate al Dan Shen Yin le
stesse modifiche ed aggiunte segnalate per il Shi
Xiao San, la formulazione precedente.
GASTRALGIA DA FREDDO E DEFICIT DI
MILZA E STOMACO
Sintomatologia
- dolori sordi e profondi;
- il dolore aumenta a stomaco vuoto, in presenza
di freddo e negli stati di timore;
- il dolore migliora con l’assunzione di cibo, alla
pressione ed alla applicazione di caldo locale;
42
- arti freddi;
- feci molli, talora diarroiche;
- astenia;
- talora vomito di liquido chiaro;
- viso pallido;
- lingua pallida con induito bianco;
- polso lento Chi, vuoto Xu, talora molle Ruo.
Eziopatogenesi
Questo quadro si caratterizza per la presenza di
freddo in uno stato di deficit di milza e stomaco.
L’esposizione al freddo, l’assunzione di bevande
o cibi freddi o crudi e talora un deficit di Yang
congenito dello stomaco si associano dunque in
questo quadro ad una compromessa funzione di
trasporto e trasformazione.
Il dolore è associato ad uno stato di vuoto e per
questo migliora alla pressione e con l’assunzione
di cibo; è però anche associato alla presenza di
freddo e per questo risente favorevolmente della
applicazione di caldo locale. Il freddo agli arti, le
feci molli, l’astenia, la lingua ed il viso pallidi, il
polso vuoto o molle sono associati al deficit di
milza e stomaco. Il vomito di liquido chiaro,
l’induito linguale biancastro, il polso lento alla
presenza del freddo.
Terapia
Principio terapeutico: tonificare il deficit, riscal-
dare il Jiao medio, armonizzare lo stomaco e
calmare i dolori.
agopuntura
In una forma da deficit e freddo è necessario
utilizzare la metodica della moxibustione che
appare particolarmente indicata sui punti:
- 36E Zu San Li, punto He dello stomaco, regola
Qi e Xue, tonifica ed armonizza milza e stomaco.
- 12RM Zhong Wan, punto Hui dei visceri, punto
Mu del Jiao medio, sostiene e stimola le funzioni
di milza e stomaco.
- 20V Pi Shu, punto Shu del dorso della milza,
regolarizza e sostiene il Qi della milza ed armo-
nizza Qi e Xue.
- 21V Wei Shu, punto Shu del dorso dello stoma-
co, utile per dissolvere le stagnazioni, trasformare
l’umidità ed armonizzare il Qi mediano.
- 6MC Nei Guan, armonizza il Jiao medio e tratta
il Qi controcorrente.
- 6RM Qi Hai, punto Hui dell’energia, regola e
sostiene il Qi.
- 4RM Guan Yuan utile in quanto riscalda la Yuan
e la Yang Qi.
farmacoterapia
Huang Qi Jian Zhong Tang (decotto per sostene- citando un notevole effetto diuretico.
re il centro con Astragalo) Yi Tang viene tolto dalla formulazione in quanto
Huang Qi specificatamente controindicato in presenza di
Radix Astragali 6-15 vomito e Qi Ni.
Gui Zhi - In presenza di rigurgiti acidi è necessario togliere
Ramulus Cinnamomi 3-6 Yi Tang ed aggiungere:
Bai Shao Wu Zei Gu
Radix Paeoniae Lactiflorae 6-12 Os Sepiae seu Sepiellae 4.5-12
Sheng Jiang oppure:
Rhizoma Zingiberis Officinalis Wa Leng Zi
Recens 3-6 Concha Arcae 9-15
Zhi Gan Cao Entrambe i rimedi citati possiedono la proprietà di
Radix Glycyrrhizae Uralensis diminuire acidità e dolore e di armonizzare lo
Praep. 3-6 stomaco. Yi Tang viene eliminato dalla prescri-
Da Zao zione in quanto controindicato in presenza di Qi
Fructus Ziziphi Jujubae Ni.
frutti 6-12
- Se vi sono segni spiccati di accumulo di freddo,
Yi Tang
Saccharum Granorum 15-30 aggiungere alla ricetta:
Gao Liang Jian
La formulazione risale al Jin Gui Yao Lue o
Rhizoma Alpiniae Officinari 1.5-6
Prescrizioni della Camera d’Oro ed appare una Xiang Fu
modifica del Xiao Jian Zhong Tang cui viene Rhizoma Cyperi Rotundi 4.5-12
aggiunto Huang Qi, la radice di Astragalo. La composizione aggiunta costituisce il Liang Fu
La ricetta presenta le seguenti azioni: Wan che possiede l’effetto di riscaldare lo stoma-
- tonifica e riscalda milza e stomaco; co, espellerne il freddo e trattarne i dolori: Gao
- tonifica il Qi; Liang Jiang riscalda il Jiao medio e tratta il freddo,
- tratta i dolori intestinali. Xiang Fu promuove il flusso del Qi e tratta i dolori
Analisi della formulazione da stagnazione.
Nella ricetta Bai Shao Yao deve essere utilizzato - In presenza di eccessiva salivazione aggiungere:
in dose doppia rispetto a Gui Zhi. Bai Zhi
Gui Zhi associato ad Yi Tang sostiene e produce Radix Angelicae Dahuricae 3-9
lo Yang; Yi Tang, Zhi Gan Cao, Da Zao e Huang Di Yu
Qi tonificano il Qi e rafforzano il Jiao medio. Radix Sanguisorbae Officinalis 6-15
Bai Shao e Zhi Gan Cao portano equilibrio alla L’Angelica Dahurica, di natura tiepida, espelle
formula e proteggono lo Yin, inoltre possiedono l’umidità ed al tempo stesso diminuisce le emis-
attività rilassante ed antispastica. sioni umide. Di Yu possiede oltre alla più nota
Sheng Jiang riscalda il Jiao medio e lo tonifica. attività emostatica una azione antiemetica con
associata una diminuzione della salivazione.
Modifiche - In presenza di spiccato deficit del Qi aggiungere:
- In presenza di vomito, caratterizzato dalla emis- Ren Shen
sione di liquido chiaro, togliere Yi Tang ed ag- Radix Ginseng 0.9-9
giungere: Bai Zhu
Ban Xia Rhizoma Atractylodis
Rhizoma Pinelliae 4.5-12 Macrocephalae 4.5-9
Chen Pi Fu Ling
Pericarpium Citri Reticulatae 3-9 Sclerotium Poriae Cocos 9-15
Fu Ling Alla ricetta base si è dunque aggiunto in tal caso
Sclerotium Poriae Cocos 9-15 il Si Jun Zi Tang composto da tre rimedi tonici del
Le sostanze indicate compongono la base dell’Er Qi di milza e polmone.
Chen Tang, famosa formulazione atta a trattare
umidità e mucosità associate a deficit di Qi di
milza: Ban Xia promuove la discesa del Qi ribelle, GASTRALGIA DA DEFICIT DI YIN DI MILZA E
armonizza lo stomaco esercita una azione STOMACO
antiemetica ed asciuga l’umidità, Chen Pi sostie-
ne e regolarizza il flusso del Qi, tratta anch’esso il Sintomatologia
Qi ribelle e calma il vomito. Fu Ling tonifica e - dolore epigastrico associato con frequenza a
rafforza la milza e le sue funzioni con particolare pirosi;
riferimento alla eliminazione dell’umidità, eser- - fame, ma il paziente non ha voglia di mangiare;

43
- bocca secca, sete; Analisi della formulazione
- ansietà; In questa prescrizione sono naturalmente nume-
- oliguria; rosi i rimedi tonici dello Yin: Sha Shen, Mai Men
- frequente stipsi; Dong e Yu Zhu tonificano lo Yin dello stomaco,
- lingua sottile ed arrossata; Sheng Di Huang lo Yin del rene.
- polso rapido Shuo e fine Xi, talora scivoloso Bing Tang collabora all’azione dei tonici dello
Hua. Yin sostenendo i liquidi organici Jin Ye.
Eziopatogenesi Modifiche
- In presenza di deficit associato dello Yin di
fegato è necessario usare Sheng Di a dosi elevate
Questa situazione si caratterizza per presenza di
ed inoltre aggiungere:
calore allo stomaco e può derivare non solo da un Bai Shao
deficit primario dello Yin ma anche da una Radix Paeoniae Lactiflorae 6-15
stagnazione di Qi che si trasforma in fuoco o dal Questo rimedio possiede una azione astringente e
protrarsi di malattie febbrili. Una alimentazione tonifica il sangue del fegato.
ricca in spezie, alcool, sapori piccanti o un uso - Se è presente fuoco di fegato, aggiungere:
eccessivo di erbe mediche riscaldanti ed aromati- Chuan Lian Zi
che rientra nel determinismo del quadro. Fructus Meliae Toosendan 4.5-9
Il fuoco-calore lede i liquidi organici Jin Ye e la La Melia purifica il calore ed al tempo stesso ne
loro carenza si manifesta a livello di cavo orale ed tratta le stasi di Qi associate.
intestino con bocca secca, sete e stipsi; la minzione - Se la stasi associata al calore è di rilievo, appare
si contrae. utile aggiungere anche:
La lingua rossa ed il polso rapido esprimono Mu Dan Pi
calore; la lingua sottile ed il polso fine deficit dello Cortex Mountan Radicis 6-12
Yin. Talora l’eccesso di calore si esprime con Tao Ren
l’apparire di un polso scivoloso. Semen Persicae 4.5-9
Il primo rimedio purifica il calore, rinfresca il
Terapia sangue e lo dinamizza; Tao Ren muove il sangue,
mobilizza gli accumuli e contrasta la stipsi.
Si può anche usare una seconda prescrizione:
Principio terapeutico: sostenere e nutrire lo Yin di
Yang Wei Tang (decotto per rafforzare lo stoma-
stomaco.
co)
agopuntura Sha Shen
- 44E Nei Ting che elimina gli eccessi allo Stoma- Radix Glehniae Littoralis 9-15
co, disperde il calore e tratta il dolore. Mai Men Dong
- 12RM Zhong Wan, punto Hui dei visceri, punto Tuber Ophiopogonis Japonici 6-15
Mu del Jiao medio, sostiene le funzioni di milza e Yu Zhu
Rhizoma Polygonati Odorati 9-15
stomaco e regolarizza il Qi dello stomaco.
Bai Bian Dou
- 4GI He Gu, calma i dolori, rinfresca il calore, Semen Dolichoris Lablab 6-18
armonizza Qi e Xue. Sang Ye
farmacoterapia Folium Mori 4.5-15
Yi Wei Tang (decotto per lo stomaco) Zhi Gan Cao
Sha Shen Radix Glycyrrhizae Uralensis
Radix Glehniae Littoralis 6-9 Praeparata 3-12
Mai Men Dong Shi Hu
Tuber Ophiopogonis Japonici 6-9 Herba Dendrobii 6-12
Sheng Di Huang La formulazione non si discosta molto dalla pre-
Radix Rehmanniae Glutinosae 9-12 cedente ed appare idonea in quanto possiede una
Yu Zhu azione:
Rhizoma Polygonati Odorati 6-9 - tonica dello Yin di stomaco e polmone;
Bing Tang - genera i liquidi organici Jin Ye.
Saccarum Album Analisi della formulazione
La ricetta è tratta dal Wen Bing Tiao Bian o Anche in questa ricetta sono presenti i tre tonici
Differenziazione Sistematica delle Patologie Feb- dello Yin di stomaco già esaminati nello Yi Wei
brili e possiede una azione: Tang.
- tonica dello Yin dello stomaco. Bai Bian Dou purifica il calore ed è particolar-

44
mente utilizzato nelle forme da calore estivo,
inoltre sostiene e fortifica la milza.
Sang Ye purifica il calore e tratta la secchezza con
particolare riferimento al polmone: in tal senso
sostiene l’azione di Sha Shen e Mai Dong che
possiedono anche una azione tonica sullo Yin di
polmone.
Shi Hu nutre lo Yin di stomaco, purifica il calore
e genera i Jin Ye.

45
46
dal Journal of Traditional
Chinese Medicine

Vol. 10 n° 4 dicembre 1990

47
 osservazioni cliniche
Esperienza di medici famosi nel trattamento
dell’epigastralgia
Dong Demao*
L’epigastralgia puo’ essere classificata in due
categorie: da eccesso o da deficit.
La forma da eccesso è comunemente trattata con:
- Ren12 - Zhongwan;
- St36 - Zusanli;
- LI4 - Hegu;
- P6 - Neiguan;
- Sp4 - Gongsun;
La forma da deficit, che implica il freddo, è
trattata con agopuntura e moxibustione sui punti
Shu del dorso. Zhongwan e Zusanli vengono
trattati ogni giorno con moxa con o senza le fette
di zenzero.
Inoltre possono essere usati i punti Ashi del dorso:
nelle forme da eccesso sono stimolati fortemente
in dispersione; nelle forme da deficit sono stimo-
lati in tonificazione facendo seguire la
moxibustione per 20 min. I risultati sono di solito
soddisfacenti.
Caso clinico
Il Sig. Li, un paziente di 24 anni, riferiva un dolore
distensivo in regiore epigastrica dopo un pasto o
una libagione abbondante. La lingua era rossa con
patina grassa, il polso era teso e scivoloso, indica-
tivi di stagnazione di cibo. Hegu e Zusanli furono
punti in dispersione e gli aghi furono lasciati a
dimora per 15 min. L’effetto terapeutico di mani-
festò in 3 min. senza recidive.
Il Sig. Zhang soffriva di epigastralgia cronica.
L’esame endoscopico rivelò la presenza di ulcere
gastriche. Un dolore molto marcato era scatenato
dall’esposizione al freddo esterno. Furono trattati
i punti Ashi con agopuntura e moxa. L’effetto
* Guan An Men Hospital, China Academy of TCM, Beijing
**Beijing Hospital of TCM
***Second Teaching Hospital, Xi’an University of Sciences
48
terapeutico comparve in 5 min.
He Puren**
L’epigastralgia è una patologia comune.Tra i
numerosi punti utili Zhongwan Ren 12 , Neiguan
P6 e Zusanli St 36 sono indispensabili.
Caso clinico
La Sig.ra Shi di 29 anni soffriva di epigastralgia
da oltre due mesi con occasionali esacerbazioni.
L’appetito era scarso, accusava pienezza toracica
e modesta dolenzia ai fianchi. L’alvo era regolare.
La patina linguale era bianca, il polso era rapido e
scivoloso. Furono punti: Zhongwan Ren12,
Neiguan P6, Zusanli St 36, Hegu LI4 e Taichong
Liv 3 in dispersione e gli aghi furono lasciati a
dimora per 40 min.. La paziente guarì in tre
sedute.
Shen Zhuobin***
L’autore ha ottenuto buoni risultati
nell’epigastralgia pungendo nell’area attorno a
Zhongwan Ren12. Il metodo è il seguente:viene
inserito un ago filiforme di 2.0- 2.5 cun di lun-
ghezza perpendicolarmente ad una profondità di
1.0-1.5 cun fino all’arrivo del Daqi nel punto
Zhongwan Ren12. L’ago viene sollevato fino al
sottocute e riapprofondito per 1.0-1.5 cun in dire-
zione di Shangwan Ren13 fino all’arrivo del
Daqi. Poi viene nuovamente risollevato e
riapprofondito con lo stesso sistema in direzione
di Jianli Ren11 fino a che il Daqi si propaga
all’ombelico. L’ago è lasciato a dimora per 2-3
min. Viene poi nuovamente risollevato e
riapprofondito a destra e a sinistra in direzione di
Yindu K19 e Liagnmen St21 facendo in modo che
il Daqi si propaghi all’addome superiore e agli
ipocondri. Così con un solo ago inserito in
Zhongwan si trattano 6 punti dell’area gastrica.
Questo trattamento è molto efficace per controlla-
re dolori da gastrite, spasmi gastrici e altre patologie
gastriche.
Caso clinico
La sig.ra Song di 20 anni si presentò all’Ospedale
nel febbraio ’82 con un dolore severo all’addome
superiore che durava da 5 ore. La fluoroscopia
gastrointestinale e l’esame con ultrasuoni porta-
rono alla diagnosi di gastrospasmo. La paziente
aveva un colorito giallastro, una lingua pallida
con patina bianca e spessa e con petecchie sui lati.
L’addome alla palpazione era teso a tavola e l’area
gastrica era dolente alla pressione. Fu trattata con
un solo ago la zona attorno a Zhongwan, come
descritto in precedenza, e il dolore scomparve in
5 min.
Qu Zuyi*
L’epigastralgia è una patologia comune che rico-
nosce due fattori patogenetici: una alimentazione
disordinata e squilibri emotivi.
Caso clinico
La sig.ra. Li di 50 anni soffriva di epigastralgia
dovuta a cause emotive e ad una alimentazione
impropria. Il polso era teso e debole. L’appetito
era scarso e la patina linguale era bianca e sottile.
I punti selezionati furono:
- St36 - Zusanli;
- Sp6 - Sanyinjiao.
Tecnica di manipolazione: dopo aver praticato
con la mano sinistra una presa stretta nell’area
sottostante il punto Zusanli, fu rapidamente inse-
rito un ago filiforme di 1.5 cun con la punta diretta
verso l’alto usando la mano destra. Dopo l’arrivo
del Daqi l’ago fu ruotato in senso orario fino a che
la sensazione si propagò verso l’alto. Poi l’ago fu
lasciato in sede per 15 min., alternando manipola-
zioni in tonificazione e dispersione.
Sul punto Sanyinjiao si procedette allo stesso
modo fino a che la sensazione dell’ago si propagò
alla coscia e all’addome. L’epigastralgia fu alle-
* Gansu Provincial Institute of New Medicine
**Guiyang College of TCM
*** Zhejiang Provincial College od TCM
viata immediatamente e la paziente fu completa-
mente guarita dopo altre due sedute.
Zhang Heyuan**
L’autore ha trattato il dolore gastrico con la se-
guente procedura:
Selezione dei punti:
- UB21 - Weishu;
- UB20 - Pishu;
- UB23 - Shenshu;
- Ren12- Zhongwan;
- Ren4 - Guanyuan;
- St36 - Zusanli.
Manipolazione: gli aghi furono manipolati in
tonificazione. Per i punti Shu del dorso furono
usati aghi di 1 cun di lunghezza: dopo l’arrivo del
Daqi l’ago veniva fatto avanzare in transfissiante
fino al corrispondente punto Jiaji e lasciato in sede
per 20 min. A ciò seguiva la moxibustione con
l’uso di fette di zenzero fino a che il paziente
avvertiva una sensazione di calore all’interno. Il
trattamento era quotidiano; 10 sedute costituiva-
no un ciclo. Tra i cicli c’era una settimana di
intervallo. Risolto il dolore gastrico era praticata
una terapia chiropratica per 10-20 giorni per con-
solidare l’effetto terapeutico.
Caso clinico
Il sig. Jiang, di 50 anni, soffriva di gastralgia da 4
anni, con esacerbazioni da un anno. Spesso il
dolore insorgeva dopo l’ingestione di bevande o
cibi freddi o dopo l’esposizione al freddo accom-
pagnato da nausea e vomito acquoso alleviato dal
calore e da infusi di zenzero. L’appetito era scar-
so, c’era diarrea e astenia. La diagnosi
gastroscopica era “gastrite cronica superficiale”.
I farmaci occidentali e della MTC non erano stati
di aiuto. La tinta era giallastra, le mani fredde e vi
era una spiccata dolorabilità in Zhongwan, Weishu
e Pishu. La lingua era pallida con patina sottile e
biancastra, il polso profondo e filiforme. Fu appli-
cata quotidianamente la moxa con l’ausilio di
fettine di zenzero sui punti indicati. Il dolore
gastrico divenne più mite dopo un ciclo di tratta-
mento e scomparve dopo due cicli. L’appetito
riprese e l’alvo si regolarizzò. Infine fu praticata
una terapia chiropratica a giorni alterni. L’esame
gastroscopico eseguito un anno dopo non rivelò
piu’ alcuna iperemia, nè edema, nè erosioni o
sanguinamenti.
Gao Zhenwu***
49

Per il trattamento dell’epigastralgia si seleziona-
no i seguenti punti:
- St36 - Zusanli;
- Ren12 - Zhongwan;
- UB21 - Weishu;
- UB20 - Pishu;
- UB18 - Ganshu;
(oppure i punti Jiaji a D9, D11 e D12)
- P6 - Neiguan;
- Sp4 - Gongsun;
- St34 - Liangqiu;
- Liv3 - Taichong;
1-3 agopunti costituiscono un gruppo e i gruppi
sono scelti alternativamente.
Durante gli attacchi si applica un trattamento
sintomatico, durante le fasi di remissione un trat-
tamento di fondo.
Manipolazioni. Si usano aghi filiformi. Durante la
fase acuta vengono inseriti rapidamente per pro-
durre il Daqi, poi vengono manipolati con forza
fino a che il dolore cessa completamente. Infine
vengono lasciati in sede per 15-20 min. e manipo-
lati di tanto in tanto.
Il trattamento è quotidiano o ogni 4-6 ore, se
necessario. Nei casi scatenati dal freddo si applica
anche la moxa su Zhongwan Ren12. Nei casi con
dolore irradiato al dorso puo’ essere molto utile la
coppettazione per 8-10 min. nella zona di irradia-
zione. Durante le fasi di remissione la stimolazione
con gli aghi è moderata per produrre una sensazio-
ne più lieve: si usano manipolazioni di 5-10 sec.
seguite da ritenzione degli aghi per 20-30 min.
Nei casi con deficit di stomaco yin non si deve
usare la moxibustione. Nei casi con sanguinamento
gastrico si applica la moxibustione su Lidui St45
e Dadun Liv1 per 10-20min. Il trattamento è
quotidiano o a giorni alterni, 10-15 sedute forma-
no un ciclo.
Caso clinico
Il sig. Liu di 30 anni soffriva di dolore gastrico da
circa 6 anni. Spesso gli attacchi insorgevano dopo
l’esposizione al freddo, in condizioni di stanchez-
za, dopo un pasto irregolare o dopo stress emoti-
vo. La diagnosi dell’ospedale era “ulcera gastri-
ca”. Il dolore si irradiava al dorso e non era
alleviato dalle terapie finora praticate.
Esame clinico: la patina linguale era sottile, il
polso teso. Furono punti: Zhongwan Ren12,
*Department of Acupuncture and Moxibustion, Jingling
Hospital Tianmen City, Hubei Province
50
Neiguan P6, Liangqiu St34 e Zusanli St36 tutti
in dispersione e dando una stimolazione modera-
ta. Gli aghi furono manipolati a turno per 3 min.
e il dolore diminuì. Gli aghi furono poi manipolati
ad intervalli e fu applicata nel contempo la
moxibustione su Zhongwan Ren12. Dopo che il
dolore scomparve completamente la moxibustione
fu continuata per 15 min. prima di ritirare l’ago.
Weishu UB21 fu punto per 1 min. con tecnica
neutra. Poi fu applicata la coppetta per 10 min. Il
trattamento fu quotidiano e il dolore scomparve
dopo 4 sedute.
Xiong Yuanqing*
L’autore ha trattato l’epigastralgia con il metodo
della digitopressione che portava un sollievo
immediato, seguito da un ulteriore trattamento a
seconda dei sintomi e dei segni quali deficit o
eccesso, localizzazione e caratteristiche del dolo-
re.
1. Metodo della digitopressione (monodigitale).
Il paziente è seduto o disteso con l’operatore alla
sua sinistra. Con il pollice posto a 45 gradi l’ope-
ratore applica una pressione su Shendao Du11 ad
una intensità determinata dalla tollerabilità del
paziente per 3-5 min. Di solito il dolore cessa
dopo un min. Se il dolore continua, si prolunga il
tempo di pressione.
2. Trattamento a seconda dei diversi tipi di pato-
logia. I punti fondamentali sono Neiguan P6,
Zusanli St36 e i punti Ashi della regione epigastrica.
Tutti i tipi di epigastralgia sono trattabili usando
questi tre punti.
Nei casi con accumulo interno di freddo si aggiun-
gono Gongsun Sp4 e Xingjian Liv2, manipolan-
doli in dispersione e con la moxibustione.
Nei casi con stasi di cibo e liquidi si aggiungono
Neiting St44 e Jianli Ren11 in dispersione.
Nei casi di invasione del fegato sullo stomaco si
usano Qimen Liv14 e Yanglingquan GB34 in
tonificazione e dispersione.
Nei casi con stagnazione di calore nel fegato e
nello stomaco si aggiungono Taichong Liv3 e
Neiting St44 in dispersione.
Nei casi con stagnazione di calore nello stomaco
si aggiungono Xiangu St43 e Neiting St44 in
dispersione.
Nei casi con ritenzione di catarri-umidità si
aggiungono Juque Ren14 e Fenglong St40 in
tecnica neutra combinata con la moxibustione.
Nei casi con stagnazione di sangue si aggiungono
Geshu UB17 e Gongsun Sp4 in dispersione.
Nei casi di deficit di milza e stomaco si aggiungo-
no Pishu UB20 e Weishu UB21 in tonificazione,
usando la moxibustione.
Dopo l’arrivo del Daqi gli aghi sono lasciati in
sede per 30 min. e nel frattempo manipolati per 3-
5 volte. Il trattamento è quotidiano o a giorni
alterni: 10 sedute sono un ciclo di terapia.
Caso clinico
La sig. Wang, di 27 anni, aveva una storia di
epigastralgia da molti anni. Quando si presentò
all’autore lamentava un dolore epigastrico
ingravescente già presente da due giorni, per il
quale non aveva ottenuto ancora alcun sollievo
dalla terapia. La diagnosi era gastrite cronica
riacutizzata con gastrospasmo. Le fu sommini-
strata una soluzione fisiologica in vena e 0.5 mg di
atropina sottocute. Il dolore diminuì dopo 10
min., ma la paziente lamentava malessere e sec-
chezza delle fauci. L’epigastralgia peggiorò nuo-
vamente nel pomeriggio a livelli intollerabili. Fu
applicata la digitopressione su Shendao Du11 e
dopo 1 min. il dolore diminuì per scomparire
completamente dopo 5 min. Il mattino successivo
potè consumare la sua colazione senza problemi.
L’esame gastroscopico rivelò la presenza di gastrite
superficiale. Fu inviata per un ulteriore trattamen-
to.
Esame clinico: dolorabilità spiccata nella regione
epigastrica e sul punto Zhongwan. La lingua era
rossastra con patina gialla. Il polso rapido e teso.
I punti usati furono: Neiguan P6, Zusanli St36,
Zhongwan Ren12, Taichong Liv3 e Neiting St44,
tutti manipolati in dispersione: gli aghi furono
lasciati in sede per 30 min. e manipolati ogni 10
min. Il trattamento era quotidiano e i sintomi
migliorarono sensibilmente dopo 5 sedute. Quin-
di il trattamento fu a giorni alterni, usando la
tecnica neutra. La paziente fu completamente
guarita dopo 10 sedute.
Liu Shipei*
Nel trattamento dell’epigastralgia la scelta dei
punti si fa in base ai segni e ai sintomi anche con
l’uso dell’auricoloterapia.
L’autore ha selezionato come punti principali:
Wei (Stomaco) e Jiaogan (Simpatico).
In caso di freddo allo stomaco si aggiungono
Pizhixia (Sottocorticale) ed Erjian (Apice del-
l’orecchio) che viene fatto sanguinare.
In caso di imbarazzo di stomaco dovuto a ristagno
di cibo si aggiungono Pi (Milza), Yidan (Cistifellea
e Pancreas) e Neifenmi (Endocrino).
* Chao Hu Hospital of Auricular Acupoint Therapy, Anhui
Province
Nei casi di invasione dello stomaco da parte del
fegato si aggiungono Gan (Fegato) e Fei (Polmo-
ne).
Nei casi con astenia e deficit della milza e dello
stomaco si aggiungono Pi (Milza), Shen (Rene)
e Pizhixia (Sottocorticale).
Metodica terapeutica:
1. metodo dell’agopuntura: si inserisce un ago
filiforme di 0.5 cun di lunghezza nei punti indica-
ti, manipolandolo tra il pollice e l’indice della
mano destra, mentre con la sinistra si tiene il
padiglione auricolare. Gli aghi sono inseriti nella
cartilagine auricolare senza trapassarla. Si lascia-
no in sede per 20-30 min. Si punge solo un
orecchio alla volta mentre sull’altro si applica la
terapia con aghi o semi a dimora. Il trattamento è
a giorni alterni alternando anche i padiglioni
auricolari. 7-10 sedute sono un ciclo. Il successivo
ciclo si pratica dopo un intervallo di 3-5 giorni.
2. Metodo dei semi a dimora: si applicano dei
cerotti di 6mmx6mm al centro dei quali è posto un
seme di Vaccaria sui vari punti. I cerotti vengono
poi pressati tra pollice e indice fino a che il
paziente avverte una sensazione di dolenzia, pe-
santezza e calore. Il paziente deve poi premere
egli stesso i semi a domicilio 3-5 volte al giorno
per 1-2 min.
Furono trattati 248 casi di epigastralgia con il
risultato che il dolore scomparve dopo 1-3 sedute
in 198 casi (80%), migliorò sensibilmente in 28
casi (11%) e non si modificò in 22 casi (9%).
Caso clinico
Il sig. Fan, di 28 anni soffriva di epigastralgia da
20 giorni dopo essere stato sotto la pioggia e al
freddo. Soffriva di gonfiore epigastrico, malesse-
re, perdita dell’appetito, eruttazioni e vomito. Il
vomito conteneva muco e cibo non digerito. La
gastroscopia confermava la diagnosi di gastrite
antrale superficiale. Il dolore era intollerabile e
era refrattario alle terapia già praticate. Il paziente
presentava colorito pallido, l’addome era piatto e
trattabile e dolorabile subito sotto l’apofisi
xifoidea; fegato e milza non erano palpabili. Il
polso era profondo e filiforme. La lingua era
ingrossata con patina sottile e bianca. Fu applicata
l’agopuntura nel padiglione sinistro sui punti
Pizhixia (Sottocorticale), Pi (Milza), Jiaogan
(Simpatico) ed Erjian (Apice dell’orecchio) che
fu fatto sanguinare. Sul padiglione sinistro furono
applicati i semi di Vaccaria a dimora su Wei
(Stomaco), Jiaogan (Simpatico), Neifenmi
(Endocrino), Pizhixia (Sottocorticale) e Gan (Fe-
gato). Cinque minuti dopo l’applicazione degli
51
aghi il dolore gastrico e il gonfiore addominale
scomparvero. Il paziente avvertì una sensazione
di calore nella regione gastrica. In seguito il
trattamento fu applicato a giorni alterni. Il ciclo
terminò dopo 10 sedute e il paziente guarì senza
recidive in tutto l’anno successivo.
Zhang Yupu*
Il trattamento dell’epigastralgia con agopuntura
produce effetti terapeutici soddisfacenti quando è
applicato secondo la differenziazione dei segni e
dei sintomi e quando è riconosciuta la natura della
patologia.
1. Invasione dello stomaco da parte del fegato.
I sintomi comprendono epigastralgia e distensio-
ne addominale che si irradia agli ipocondri con
frequenti eruttazioni. Il polso è teso. Il trattamento
consiste nel calmare il fegato e regolare la circo-
lazione del Qi. I punti selezionati sono:
- Liv14 - Qimen;
- Liv13 - Zhangmen;
- Sp1 - Yinbai;
manipolati in tonificazione-dispersione.
Caso clinico
L’autore ha trattato un uomo di 50 anni che
soffriva di epigastralgia da 3 anni. Il dolore si
irradiava agli ipocondri. Il paziente riferiva
anoressia, indigestione ed eruttazioni. Era svo-
gliato con una tinta smorta. La lingua era rossa
senza patina. Il polso era teso. I punti indicati
furono trattati quotidianamente per tre giorni e
tutti i sintomi scomparvero.
2. Accumulo di calore da stasi di Qi di fegato.
I sintomi comprendono irritabilità, malessere in
regione gastrica con rigurgiti, sapore amaro e
bocca secca. Il polso è teso. La terapia consiste
nell’armonizzare il fegato depresso e disperdere il
calore. I punti sono:
- Liv3 - Taichong in dispersione;
- Liv5 - Ligou;
-Sp3 - Taibai;
con tecnica neutra.
Caso clinico
Un uomo di 35 anni soffriva di epigastralgia. I
sintomi includevano sapore amaro in bocca,
* Mu Dan Jiang Municipal Hospitale of TCM, Heilongjiang
Province
52
bocca secca, vertigini, epigastralgia, rigurgiti aci-
di ed irritabilità. Il polso era teso. Furono usati i
punti summenzionati e il dolore cominciò a mi-
gliorare dopo la prima seduta. Tutti i sintomi
scomparvero dopo 7 giorni di trattamento quoti-
diano. Ad un follow-up di 3 anni non vi fu alcuna
recidiva.
3. Epigastralgia dovuta a stasi di sangue.
I sintomi sono epigastralgia e dolorabilità. Il
dolore ha una localizzazione fissa. Le feci sono
scure, la patina linguale è assente, vi sono delle
petecchie scure ai lati della lingua. Il polso è
rallentato. Il trattamento è promuovere la circola-
zione del sangue e rimuoverne le stasi. I punti
selezionati sono:
- Ren12 - Zhongwan;
- Ren13 - Shangwan;
- Sp10 - Xuehai;
- UB17 - Geshu.
Tutti i punti sono trattati per 30 min., una volta al
giorno, con il metodo neutro.
Caso clinico
Un uomo di 31 anni soffriva di epigastralgia da 5
anni. Il paziente aveva un colorito giallastro, un
aspetto emaciato, perdita dell’appetito, dolore
gastrico fisso con dolorabilità, patina linguale
assente e due ecchimosi violacee sul lato destro
della lingua. Il polso era rallentato. Furono usati i
punti descritti e il dolore diminuì già dalla prima
seduta. Ci fu un sensibile miglioramento dopo 7
sedute e il paziente guarì definitivamente dopo 15
giorni.
4. Deficit e freddo nella milza. I sintomi includo-
no perdita dell’appetito, sono migliorati dal calo-
re e dal massaggio e aggravati dal freddo. Il
trattamento è riscaldare lo stomaco e disperdere il
freddo. I punti selezionati sono:
- St36 - Zusanli;
- Sp6 - Sanyinjiao;
cui si aggiunge la moxibustione su:
- Ren12 - Zhongwan;
- Ren6 - Qihai.
Caso clinico
Una donna di 50 anni soffriva di epigastralgia da
10 anni con frequenti esacerbazioni. Aveva una
tinta giallastra, un aspetto emaciato, lamentava
anoressia, dolore vago in zona gastrica e vomito
acquoso. I sintomi erano migliorati dal calore e
peggiorati dal freddo. Il polso era profondo e
lento. Furono usati i punti descritti e il dolore
diminuì dopo 2 sedute. L’appetito migliorò e la
paziente riprese un aspetto sano. Il trattamento,
continuato per altri 5 giorni, portò alla scomparsa
di tutti i sintomi.
 Esperienza personale nel trattamento della diarrea
con agopuntura
continua dal numero 6 '90
Yang Jiebin*
L’autore tratta questa patologia sia con agopuntu-
ra che con moxibustione su 5 punti:
- Ren12 - Zhongwan;
- St25 -Tianshu;
- St36 - Zusanli;
- Ren8 -Shenque
- Sp9 -Yinlingquan.
Per i primi tre punti si usano aghi filiformi che
vengono inseriti perpendicolarmente ad una pro-
fondità di 1.5 cun e manipolati intensamente in
dispersione. Vengono lasciati in sede per 30 min.
e manipolati ogni 5 min. con rotazioni e
spostamenti dai piani superficiali ai piani profon-
di. Nel punto Shenque viene dapprima inserito
l’ago ad una profondità di 1.5 cun; ritirato l’ago si
applica la moxibustione fino a che compare un
eritema locale. Se necessario, si può applicare la
coppetta su Shenque e Tianshu. In genere il
paziente guarisce dopo 1-3 sedute.
Caso clinico
La sig.ra Liao, di 42 anni, ebbe la comparsa di
diarrea dopo aver bevuto una tazza di acqua fred-
da, lavorando in campagna in un caldo giorno
d’estate. Presentava dolore addominale nelle
regiore periombelicale. Le scariche acquose era-
no circa 10 al giorno. L’appetito era scarso e vi era
distensione e senso di pienezza nello stomaco. La
paziente aveva sete, le urine erano scarse e scure.
La temperatura corporea era normale. Il polso era
rallentato, la lingua aveva un colore pallido e la
patina era sottile. Il principio terapeutico era
rimuovere l’umidità patologica, riattivare e
regolarizzare gli intestini. Dopo la seduta di ago-
* Chengdu College of TCM
** Second Teaching Hospital, Xi’an University of Medical
Sciences
puntura e moxibustione il dolore fu alleviato e
tutti i sintomi scomparvero in seconda giornata.
Shen Zhuobin**
Il trattamento per la diarrea è molto efficace. La
forma morbosa può essere classificata in due tipi:
1- Calore da eccesso.
L’insorgenza è acuta: le feci sono giallastre e
acquose e con odore nauseabondo. Vi sono parec-
chie scariche al giorno con fuoriuscita a getto.
Altri sintomi sono urine scarse e cariche, bocca
secca, lingua rossa, polso rapido e profondo. Il
principio terapeutico è pulire gli intestini e rimuo-
vere la stagnazione. I punti selezionati sono:
- St36 - Zusanli;
- St25 -Tianshu;
- UB25 -Dachangshu.
Metodo di manipolazione: dapprima si punge
Zusanli in dispersione fino a che la sensazione
dell’ago si irradia all’addome. Poi si punge in
dispersione Tianshu, fino che compare nell’addo-
me inferiore una sensazione di dolenzia e disten-
sione.
Se c’è distensione addominale si aggiungono:
- Liv13 - Zhangmen;
- Ren6 - Qihai.
Se c’è dolore addominale si aggiunge:
- Ren11 - Jianli.
Se c’è senso di pesantezza nel basso addome si
aggiunge:
- St39 - Xiajuxu.
2- Freddo e deficit.
Scariche abbondanti o superiori alle 10 per gior-
no. Altri sintomi comprendono freddo nel basso
addome, paura del freddo. dolore addominale
diffuso, dolenzia lombare, debolezza alle gambe,
urine chiare ed abbondanti. La lingua è palllida, la
patina sottile e biancastra. Il polso è profondo e
filiforme. Il principio terapeutico è riscaldare lo
stomaco e rinvogorire lo yang. I punti selezionati
53
sono:
- St36 - Zusanli;
- St25 - Tianshu;
- UB25 - Dachangshu;
- Ren9 - Shuifen;
- Ren8 - Shenque;
- Ren6 - Qihai.
In caso di deficit del rene si aggiungono:
- UB23 - Shenshu;
- Du4 - Mingmen.
In caso di deficit della milza si aggiungono:
- UB20 - Pishu;
- Sp8 - Diji.
In caso di freddo al basso addome si aggiunge:
- Ren4 - Guanyuan.
In caso di difficolta’ alla minzione si aggiunge:
- Sp9 - Yinlingquan.
Manipolazione: Zusanli e Tianshu si pungono in
tonificazione cercando di generare una sensazio-
ne di calore nel basso addome e lungo il meridiano
Yangming del piede. Sheque viene trattato con
moxibustione sopra una strato di sale. Shuifen,
Qihai e Tianshu sono moxati direttamente: così si
riscalda il Jiao inferiore, si recupera il Qi, si
rinvigorisce lo yang e si disperde il freddo per
arrestare la diarrea.
Nei casi di diarrea protratta dovuta a deficit della
milza e dello stomaco si trattano in moxa Zusanli,
Pishu e Weishu UB21. Nei casi in cui vi è
distensione dell’addome si trattano in moxa
Zhongwan Ren12 e Liangmen St21. Nei casi in
cui vi è anoressia si aggiungono in moxa Shousanli
LI10, Shangjuxu St37 e Shangwan Ren13. Nei
bambini il trattamento deve essere associato a
terapia chiropratica.
Caso clinico
Il sig. Xin di 67 anni si presentò nel settembre ’86
per diarrea che durava da oltre un anno. Lamenta-
va distensione dolorosa nel basso addome e 6-7
scariche diarroiche al giorno. Le feci erano
giallastre e acquose. Dopo le scariche il paziente
stava meglio, ma vi era una ripresa dei sintomi
ogni 1-2 ore. Aveva anche ripetute flatulenze di
odore putrido. Era stato trattato con furazolidina,
beberina e Shen Ling Bai Zhu San (Polvere di
Ginseng e Atractylodes Macrocephala) senza ri-
sultato.
Esame clinico: Il paziente aveva vampate in viso
e una lingua rossa senza patina. Il polso era
profondo e rapido. Vi era dolorabilità a sinistra
dell’ombelico e nel basso addome. La diagnosi
era diarrea da calore in eccesso. Il trattamento fu
* Central Hospital of Shanghai Railway Bureau
54
quello di purificare gli intestini e rimuovere la
stagnazione. Furono selezionati due gruppi di
punti:
1. Zusanli e Tianshu;
2. Dachangshu e Chengshan UB57.
I due gruppi di punti furono usati alternativamente
una volta al giorno. Dopo 6 sedute il paziente
guarì completamente.
Chen Zuolin*
Selezione degli agopunti a seconda della patolo-
gia:
1. Deficit e freddo nella milza e nello stomaco.
I sintomi comprendono diarrea con feci non dige-
rite, gonfiore epigastrico postprandiale, tinta
giallastra, astenia e stancabilità. La lingua è palli-
da con induito umido e biancastro. Il polso è molle
e lento. Il principio terapeutico è riscaldare il Jiao
medio per disperdere il freddo. I punti selezionati
sono:
- UB20 - Pishu;
- UB21 - Weishu;
- Ren12- Zhongwan;
- St25 - Tianshu;
- St36 - Zusanli;
in tonificazione.
Dopo che è stata ottenuta la stimolazione, gli aghi
sono lasciati in sede e riscaldati con moxibustione.
Si punge anche Yinlingquan Sp9 con manipola-
zione in tonificazione.
Caso clinico
Il sig. Zhang di 62 anni soffriva di diarrea cronica
da oltre due anni. Le scariche erano 2 o 3 al giorno.
Le feci erano sottili e contenevano alimenti non
digeriti. Non aveva appetito e lamentava gonfiore
epigastrico postprandiale. La lingua era pallida
con una patina biancastra. Il polso era molle e
lento. Il trattamento fu riscaldare il Jiao medio per
disperdere il freddo. Furono punti in tonificazione
Pishu, Weishu, Zhongwan, Tianshu e Zusanli. Gli
aghi furono poi riscaldati con moxa. Yinlingquan
fu manipolato con movimenti di spostamento
dalla profondità alla superficie. Dopo tre sedute le
scariche diminuirono a due al giorno e l’appetito
migliorò. Dopo 5 sedute le scariche erano solo una
al giorno con feci formate. Dopo 15 sedute guarì
completamente.
2. Deficit dello yang di milza e rene.
I sintomi comprendono: borborigmi intestinali e
diarrea subito prima dell’alba. C’è un malessere
diffuso nel basso addome aggravato dal freddo e
migliorato dal caldo. Il paziente ha una tinta
pallida, la lingua è pallida e gonfia, il polso è
profondo e debole. Il principio terapeutico è ri-
scaldare e rinvigorire la milza e il rene. I punti
selezionati sono:
- Du4 - Mingmen;
- UB22 - Pishu;
- UB23 - Shenshu;
- Sp9 - Yinlingquan;
in tonificazione.
A parte Yinlingquan, tutti i punti sono riscaldati
con moxibustione.
Caso clinico
Il sig. Tang di 52 anni soffriva di borborigmi
intestinali e diarrea mattutina da oltre 3 anni.
Aveva un dolore addominale diffuso migliorato
dal calore e dalla pressione. Gli arti erano ghiac-
ciati. Non aveva appetito. La lingua era pallida
con scarsa patina. Il polso era profondo e filiforme.
Il trattamento fu riscaldare e rinvigorire la milza e
il rene.
Selezione degli agopunti.
Mingmen fu trattato con ago e moxibustione.
Pishu e Shenshu furono punti in tonificazione con
manovre di approfondimento e sollevamento. Gli
aghi erano poi riscaldati con moxa. Qihai Ren6 e
Yinlingshuan Sp9 furono punti in tonificazione
con manovre di approfondimento e sollevamento.
Dopo 3 sedute il paziente aveva una solo scarica
mattutina con feci formate e i borborigmi diminu-
ivano. Dopo 6 sedute l’alvo divenne regolare.
L’appetito migliorò. Poi Shenshu UB23, Zusanli
St36 e Qihai Ren6 furono punti per altre 10 sedute
e il paziente guarì.
Zhang Dengbu*
La diarrea si divide i due categorie: acuta e croni-
ca. La maggior parte delle diarree acute è causata
dall’invasione di freddo e umidità nella milza e
nello stomaco. L’autore ha trattato la diarrea da
freddo-umidità con la moxibustione con buon
successo. Il punto selezionato era Shenmai UB62.
Il paziente sta in una posizione seduta o supina
mentre l’operatore applica la moxa a “beccata
d’uccello” fino a provocare una sensazione di
calore. Il trattamento dura 10 min. per lato ed è
eseguito 1 o 2 volte al giorno.
* Affiliated Hospital of Shandong College od TCM
** Suizhou First Peoplès Hospital, Hubei Province
Caso clinico
Il sig. Zhou, di 42 anni lamentava una diarrea
acquosa con 4-5 scariche al giorno scatenata ogni
volta che assumeva cibi o bevande fredde. C’era
dolore addominale e borborigmi. Aveva una lin-
gua pallida con patina biancastra e grassa e un
polso teso. L’esame delle feci mostrò la presenza
di leucociti. Diagnosi: diarrea acuta da invasione
di freddo perverso. Applicata la moxibustione su
Shenmai bilateralmente, il paziente guarì dopo
una sola seduta.
Zhang Zheng**
L’autore ha trattato l’enterite di origine micotica
con la moxibustione con buoni risultati.
Preparazione dei coni di moxa: Folium Artemisia
Argyi secca ed Herba Asari venivano dapprima
mescolate nella proporzione di 10:1, ridotte in un
sottile filamento e poi trasformate in coni di circa
2 cm di lunghezza.
Selezione degli agopunti:
- Ren12 - Zhongwan;
- Ren8 - Shenque;
- Ren4 - Guanyuan;
- St25 - Tianshu;
- St36 - Zusanli.
Metodica: era usata la moxibustione con il contat-
to diretto. I punti erano dapprima spalmati con
Linimento Jing Wan Hong per rendere la pelle
collosa e per evitare le scottature. Poi i coni di
moxa erano posti sulla cute e accesi. Il cono
veniva rimosso quando il paziente avvertiva un
dolore urente. In genere venivano applicati 5 coni
e la cute circostante diveniva iperemica. Il tratta-
mento era quotidiano; dieci sedute erano un ciclo
ed era previsto un intervallo di tre giorni tra due
cicli. In genere erano sufficienti 1-4 cicli. Alla fine
del secondo ciclo le feci erano riesaminate per la
ricerca dei miceti. Se il risultato era positivo, si
proseguiva nel trattamento.
Furono trattati in questo modo 59 casi confermati
dall’esame colturale. Dopo 1-5 cicli 32 casi gua-
rirono, 19 migliorarono sensibilmente e 8 non
ebbero alcun beneficio.
Caso clinico
ll sig. Zahang, di 36 anni, si lamentava di diarrea
cronica da 15 anni. Le feci erano chiar e contene-
vano muco. Era stato trattato con farmaci occi-
dentali e della MTC senza beneficio. La presenza
dei miceti era positiva in ripetuti esami delle feci.
La diagnosi radiografica era “colite cronica”. Dopo
55
la diagnosi di “colite micotica” fu inviato da noi. ed oltrepassavano la “Qi Guan”. La diagnosi fu
Esame clinico: dolore addominale diffuso e deficit della milza e dello stomaco che portavano
borborigmi con diarrea cronica mattutina. Le feci a diarrea e dispepsia. Trattamento: fu punto Sifeng.
erano sottili e giallastre con la presenza di muco. Il bambino dormì 10 min. dopo il trattamento. I
Le scariche avvenivano 5 volte al giorno, più borborigmi diminuirono e le scariche arrivarono a
marcate dopo l’ingestione di cibi grassi. Aveva 5 nello stesso giorno. Dopo tre ulteriori sedute il
tenesmo, anoressia e paura del freddo. La lingua bambino guarì completamente.
era pallida, con induito sottile e biancastro. Il
polso era filiforme e debole. I punti trattati furono
Zhongwan Ren12, Shenque Ren8, Guanyuan
Ren4, Tianshu St25 e Zusanli St36. Le scariche
diminuirono a 2 al giorno dopo tre giorni di
terapia. La distensione addominale diminuì e l’ap-
petito migliorò. Dopo 2 cicli tutti i sintomi scom-
parvero. La ricerca dei miceti fu negativa in tre
esami successivi. Dopo altri 5 cicli di trattamento
per consolidare i risultati il paziente guarì. I con-
trolli al follow-up furono poi sempre negativi.
Ren Yi*

I bambini con diarrea sono trattati con agopuntura

e moxibustione con buoni risultati.
Nella maggior parte dei bambini la diarrea è
causata da debolezza della milza e dello stomaco,
dieta inappropriata, freddo o calore e anomalia
nelle funzioni di trasporto e trasformazione delle
sostanze nutritive. I sintomi comprendono dolore
addominale borborigmi, feci giallo-verdastre sot-
tili o spesse mescolate con latte non digerito. Le
scariche possono essere fino a 10 al giorno.
Selezione dei punti:
- Extra 29 -Sifeng;
- P7 - Daling.
Metodica: Sifeng viene punto superficialmente
senza provocare fuoriuscita di sangue o con fuo-
riuscita di un essudato fluido. Nei casi lievi il
trattamento è a giorni alterni, nei casi severi è
quotidiano. Nei casi con febbre, dolore addominale
e feci spesse e grigiastre si punge anche Daling
senza ritenzione dell’ago.
Caso clinico

Tao, un maschietto di 3 mesi, soffriva di diarrea da

oltre due mesi con un numero di scariche fino a 20
al giorno. Le feci erano giallo-grigiastre e conte-
nevano latte non digerito. Il trattamento finora
applicato era stato inefficace e le condizioni sta-
vano peggiorando. Il bimbo era pallido, emaciato
e piangeva debolmente. L’addome era trattabile,
vi erano frequenti borborigmi e le venule superfi-
ciali del dito indice erano di colore rosso pallido

* Affiliated Hospital, Chengde College of Medical Sciences

56
 Trattamento del singhiozzo con auricolo-puntura e
auricolo-pressione
Relazione su 85 casi
Li Xiaochun, Yi Jingqiu, Qi Bo*

Sommario 72.9%. Il più anziano aveva 69 anni, il più giovane

32. La durata del singhiozzo andava da 1 giorno ad
Abbiamo trattato 85 casi di singhiozzo. Tra questi una settimana (tab. 1).
in 18 casi era dovuto ad intervento chirurgico, in
62 casi ad accidenti cerebrovascolari e in 5 casi ad Metodo di trattamento
altre patologie interne.
Tra i pazienti 65 erano di sesso maschile e 20 di 1. Selezione dei punti.
sesso femminile. L’età era superiore a 50 anni nel Per individuare i punti venne usato il Multifunction

Tabella 1. Cause del singhiozzo

Patologie N° casi

postoperatorie carcinoma della testa del pancreas 2

carcinoma del retto 3
carcinoma dello stomaco 4
carcinoma del polmone 1
ulcera peptica 4
colelitiasi 1
neurinoma del nervo acustico 1
trauma cerebrale 2

patologie vascolari emorragia cerebrale 19

cerebrali trombosi cerebrale 31
infarto cerebrale 12

altre cirrosi epatica 1

uremia 1
ipertrofia prostatica 3

Electronic Auriculo-acupoint Detector (Beijing). ai punti secondari. L’intensità della stimolazione

I punti principali furono Diaframma, Stomaco,
Milza e Fegato. I punti secondari Shenmen, Sim-
patico, Punto Cervello e Tronco Cerebrale. Nella
seduta erano in genere usati 3 punti principali e 2
secondari.
2. Manipolazione.
Venivano usati aghi di 0.5 cun di lunghezza. Poi
veniva applicato il polo positivo di un
elettrostimolatore ai punti principali e il negativo
elettrica era la più alta che il paziente poteva
sopportare. Dopo 10-15 min. gli aghi erano tolti e
negli stessi punti venivano applicati i Semi di
Vaccaria con l’ausilio di un cerotto. Il trattamento
con gli aghi era fatto una sola volta, mentre i semi
erano applicati alternativamente su un orecchio
alla volta a giorni alterni.
Risultati clinici

* Department od TCM, First Teaching Hospital, Bethune L’efficacia è stata elevata. Il singhiozzo fastidio-
Medical College so fu risolto nella prima seduta in 12 casi (14.1%).

57
In generale 3-5 sedute furono sufficienti per otte-
nere il risultato terapeutico. Negli 85 pazienti
Tabella 2. Effetto terapeutico
Numero di sedute Percentuale di risultati positivi %
1 12 (14.1%)
2-5 46 (54.1%)
10 22 (25.8%)
Efficacia totale 80 (94%)
trattati il tasso di efficacia totale fu 94%.
Caso clinico
Il sig. Zhang di 62 anni fu ricoverato nel novem-
bre '86 per dolore all’ipocondrio destro, febbre e
ittero. La diagnosi fu: riacutizzazione di colecistite
cronica e colelitiasi. Risolta la fase infiammatoria
acuta fu eseguita la colecistectomia. In quarta
giornata comparve il singhiozzo che si rivelò
refrattario alla terapia convenzionale. Furono al-
lora selezionati come punti principali Diafram-
ma, Stomaco e Fegato e come punti secondari
Shenmen e Punto Cervello. Dopo la stimolazione
elettrica per 15 min. furono applicati i semi di
Vaccaria. Il singhiozzo si arrestò immediatamen-
te. Per consolidare il risultato fu praticato lo
stesso trattamento nell’orecchio controlaterale il
giorno successivo. Non vi furono recidive.
Il sig. Jiang di 55 anni fu ricoverato perchè da tre
giorni accusava vertigini, singhiozzo e raucedine.
La diagnosi fu “insufficienza dell’arteria basila-
58
re”. Il singhiozzo era così severo che il paziente
non poteva nemmeno mangiare o dormire; inoltre
ogni intervento terapeutico era risultato ineffica-
ce. I punti principali selezionati furono Diafram-
ma, Stomaco e Milza, i punti secondari Simpatico
e Tronco Cerebrale. Dopo la timolazione elettrica
furono applicati i semi di Vaccaria sui due padi-
glioni alternativamente per 5 giorni. Il singhiozzo
scomparve senza recidive.
Discussione
Secondo la MTC il singhiozzo origina dal dia-
framma mentre l’organo responsabile è lo stoma-
co. Traumi interni o fattori patogeni esterni posso-
no disturbare la normale funzione dello stomaco
di far scendere il cibo, portando ad una risalita del
Qi dello stomaco che attacca il diaframma. Secon-
do la medicina moderna il singhiozzo è causato da
una spasmo del diaframma dovuto a vari disordini
quali nevrosi gastrointestinale, gastrectasia, sta-
dio terminale della cirrosi epatica, uremia, malat-
tia cerebrovascolare e stadi post-operatori.
Nell’auricolopuntura e nell’auricolopressione i
punti Diaframma, Stomaco, Milza e Fegato sono
selezionati per regolare la milza e il fegato e per
indirizzare il Qi dello stomaco verso il basso. I
punti Simpatico, Shenmen, Cervello e Tronco
Cerebrale sono selezionati principalmente per il
loro effetto tranquillante così da sopprimere lo
spasmo del diaframma. L’auricolopuntura ha un
effetto immediato ma transitorio. Con
l’auricolopressione mediante i Semi di Vaccaria si
consolida l’effetto terapeutico.
 Trattamento della rinite allergica mediante iniezione
medicinale nel punto Fengmen
Zhao Changxin Yue Fengmin Yao Shuying
SOMMARIO
Finora non vi sono stati rimedi specifici per la
terapia della rinite allergica sia nella medicina
occidentale che nella MTC. Negli ultimi anni è
stato riportato che l’iniezione intramuscolare o
nella conca nasale inferiore di triamcinolone ha
portato risultati soddisfacenti, ma non privi di
effetti collaterali.
In questo lavoro sono stati trattati 24 casi di rinite
allergica con l’iniezione in un punto di piccole
dosi della stessa sostanza con buoni risultati.
Viene presentato un confronto tra le due metodi-
che.
MATERIALE CLINICO
La diagnosi di rinite allergica è stata formulata
dalla Divisione di Allergologia con tests
allergologici. A seconda della gravità del quadro
la malattia fu divisa in tre categorie: mite, mode-
rata e severa, usando un metodo a punteggio. Se
c’era un incremento dello scarico acquoso dal
naso senza una fuoriuscita libera dalle narici si
dava 1 punto. Se c’era un frequente soffiare il naso
si davano 2 punti. Se c’era abbondanza di scarico
nasale si davano 3 punti. 1 punto se c’erano
starnuti poco frequenti con 3-4 colpi alla volta. 2
punti se gli starnuti erano frequenti con 5-6 colpi
per volta. 3 punti quando gli starnuti erano vera-
mente frequenti con 7-8 o più colpi per volta. 1
punto se c’era una transitoria ostruzione nasale
con scarso prurito. 2 punti se l’ostruzione era
parziale con prurito severo ed un occasionale
strofinamento con le dita. 3 punti se l’ostruzione
era completa, il prurito severo e un frequente
strofinamento con le dita. Se il punteggio totale
era inferiore a 10 la malattia era lieve, tra 11 e 15
moderata, superiore a 16 severa.
I 41 casi studiati furono divisi a caso in 2 gruppi.
Il gruppo della microdose iniettata nel punti (grup-
po IP) era formato da 24 pazienti di cui 12 di sesso
maschile e 12 di sesso femminile, con età che
andava da 25 a 63 anni. Il decorso della malattia
andava da 2 a 26 anni. C’erano 6 quadri clinici
lievi, 12 moderati e 6 severi. 13 casi erano compli-
cati da asma o altre manifestazioni allergiche. 12
casi furono diagnosticati come rinite allergica
permanente, 12 come rinite allergica stagionale.
Il gruppo della iniezione intramuscolare (gruppo
IM) era composto da 17 pazienti di cui 5 di sesso
maschile e 12 di sesso femminile, con età compre-
sa tra 25 e 50 anni. Il decorso della malattia andava
da 2 a 20 anni. Tre casi erano lievi, 10 moderati e
4 severi. 10 erano complicati da asma bronchiale
o altre patologie allergiche. Le condizioni clini-
che dei pazienti erano simili nei due gruppi.
METODI E RISULTATI
Metodiche terapeutiche
Gruppo IP: fu iniettata la dose di 10 mg di
triamcinolone nel punto Fengmen UB12
bilateralmente per un totale di 20 mg (0.5ml).
Gruppo IM: fu iniettata nel gluteo la dose di 40 mg
di triamcinolone.
Entrambi i gruppi ricevettero una sola dose. Fu
poi seguito un controllo ogni settimana per un
mese. Nel frattempo tutti i farmaci furono sospesi.
Risultati terapeutici
I risultati furono valutati con il punteggio già
citato.
Efficacia marcata:
il punteggio totale era diminuito della metà.
Efficacia:
il punteggio totale era diminuito di 3 punti o più.
Inefficacia:
il punteggio totale era diminuito meno di 3 punti.
Gruppo IP:
21 efficacia marcata:
59
1 lieve miglioramento; lunga superiore all’iniezione intramuscolare e
2 inefficacia. merita di essere diffusa.
Gruppo IM:
11 efficacia marcata:
1 efficacia;
5 inefficacia.
Il confronto tra i due gruppi ha dimostrato che il
tasso di efficacia marcata è superiore nel gruppo
IP rispetto al gruppo IM, ma la differenza non è
statisticamente significativa (P>0.1).
Nel gruppo IP il punteggio medio prima e dopo il
trattamento era rispettivamente 13.3 e 3.3 con un
decremento medio di 10.0+-0.93. Nel gruppo IM
il punteggio prima del trattamento era 13.5 e dopo
6.2 con un decremento medio di 7.4+-1.4.
La differenza tra i punteggi prima e dopo il tratta-
mento era molto significativa (P<0.001) nei due
gruppi.
Il controllo fu realizzato per i pazienti che aveva-
no risposto bene al trattamento. Nel gruppo IP la
durata minima e massima dell’efficacia terapeutica
fu rispettivamente un mese e 10 mesi. Nel gruppo
IM la stessa durata fu rispettivamente un mese e
12 mesi.
In sintesi non vi sono state differenze statistica-
mente significative tra i due gruppi.
COMMENTI

Il triamcinolone è un potente corticosteroide di

sintesi. Ha scarsi effetti collaterali tuttavia può
indurre aggravamenti clinicamente silenti. Per
esempio, aggravamento impercettibile di ulcera
peptica, attivazione di un diabete latente o peggio-
ramento di un diabete manifesto, insorgenza di
cicli mestruali irregolari. L’iniezione nella conca
nasale inferiore è molto efficace tuttavia può
causare sanguinamento inaccettabile per il pa-
ziente. La possibilità di provocare un’embolia
nell’arteria centrale retinica è un ulteriore ostaco-
lo. Di contro, l’iniezione di piccole dosi di
triamcinolone nel punto Fengmen produce effetti
terapeutici simili, ma senza effetti collaterali.
Fengmen è un punto del meridiano principale
della vescica. Le sue funzioni sono espellere il
vento, disperdere il freddo, facilitare la circola-
zione del Qi di polmone e pulire il passaggio
nasale. E’ usato spesso per il trattamento della
rinite allergica. E’ documentato nei testi antichi
quali A-B-C dell’Agopuntura e Moxibustione
(Huangfu Mi, circa 259 DC) e Il Grande Compen-
dio di Agopuntura e Moxibustione (Yang Jizhou,
Dinastia Ming, 1601 DC) .
La metodica della micropuntura offre il duplice
vantaggio di bassi dosaggi del farmaco e dell’uti-
lizzo di un punto di agopuntura. Perciò è di gran

60
Osservazioni sul trattamento della rinite allergica con
il metodo di rinvigorire l’energia e rafforzare
la resistenza della superficie del corpo
Lin Wensen* Zhang Zhiyao**
SOMMARIO
Dalla loro esperienza clinica gli autori hanno
dedotto che il principale fattore patogenetico nel-
la rinite allergica è una diminuita resistenza della
superficie corporea e l’esposizione del paziente al
vento patogeno. Sono stati trattati 495 casi di
rinite allergica tramite il rinvigorimento della
energia vitale e il rafforzamento della resistenza
della superficie corporea (Bu Qi Gu Biao). Il tasso
totale di efficacia è stato 84%. Durante il controllo
esercitato per 2 anni le recidive sono state del
13.2%. Sono state anche osservate le variazioni
della concentrazione plasmatica dei nucleotidi
ciclici e le variazioni delle strutture microscopi-
che della mucosa nasale dei pazienti e di modelli
animali prima e dopo il trattamento. I risultati
hanno dimostrato che la terapia secondo la MTC
tende a normalizzare i nucleotidi ciclici plasmati-
ci, a normalizzare la morfologia e la funzione
delle cellule e degli organuli della mucosa nasale,
a ridurre l’infiltrazione di eosinofili e la loro
degranulazione, a ridurre l’edema dei tessuti e ad
eliminare i depositi di immunocomplessi.
DATI CLINICI
Selezione dei casi
I criteri di selezione sono stati i seguenti:
1. Una storia tipica di attacchi parossistici con i
tipici sintomi quali prurito, starnuti, scolo nasale
acquoso, ostruzione nasale e edema pallido,
rossastro o grigio-blu della mucosa nasale.
2. Familiarità per anafilassi o altre patologie aller-
giche o possibilità di conoscere la causa scatenan-
te.
3. Positività dei tests quali le prove cutanee,
* ENT Department of Combined TCM and Western
Medicine, Tian jin
** Pathological Department, Institute of Medico-
pharmacological Sciences, Tianjin
l’elevata concentrazione di eosinofili nello scari-
co nasale e la determinazione della concentrazio-
ne delle IgE nel siero o nel muco nasale.
Tutti i pazienti soddisfacevano questi criteri. Di
essi 170 soffrivano di rinite stagionale, 325 di
rinite non stagionale, di cui 180 di rinite allergica
cronica, 92 di rinite vasomotoria e 53 di rinite di
natura incerta.
Dati generali
Dei 495 pazienti 239 erano di sesso maschile 256
di sesso femminile. L’eta’ era compresa tra 10 e
75 anni. La durata della patologia andava da un
mese a 30 anni.
METODO DI TRATTAMENTO
Trattamento clinico
Come gruppo di controllo interno, 373 dei 495
pazienti furono dapprima trattati con clofeniramina
orale alla dose di 4mg x 3/die per 2-4 settimane. I
sintomi furono controllati o alleviati in 216 pa-
zienti (57.9%) ma tutti i pazienti recidivarono
dopo 2 settimane dal termine della terapia. Inoltre,
293 pazienti accusarono effetti collaterali quali
sonnolenza, capogiri e bocca secca.
In un secondo tempo tutti i 495 pazienti furono
trattati, secondo la MTC con il metodo di “Bu Qi
Gu Biao” (Rinvigorire l’energia vitale e rafforza-
re la resistenza dell’esterno) usando la prescrizio-
ne:
Yu Pi Feng San
Radix Astragali seu Hedysari
Radix Ledebouriellae
Rhizoma Atractylodis Macrocephalae
Radix Codonopsis Pilosulae
Radix Bupleuri
Radix Angelicae Sinensis
Fructus Schisandrae
Fructus Mume
Rhizoma Acori Graminei
61
 Radix Curcumae
piu’ alcune modifiche.
Nei casi di rinite allergica stagionale o nelle
riacutizzazioni della rinite non stagionale con
ostruzione nasale marcata, starnuti frequenti, sco-
lo nasale acquoso e abbondante e edema impor-
tante della mucosa nasale furono aggiunte:
Flos Magnoliae
Fructus Xanthii
Herba Ephedrae
Herba Asari;
inoltre furono accresciute le dosi di Radix Bupleuri
e di Radix Ledebouriellae per disperdere il vento
perverso e aprire il naso.
Nei casi con mucosa nasale arrossata e muco
nasale bianco e denso furono aggiunte:
Radix Scutellariae
Cortex Moutan Radicis.
Nei casi in cui era evidente un deficit di Qi di milza
con anoressia, gonfiore addominale e feci molli
furono aggiunte:
Sclerotium Poriae
Rhizoma Dioscoreae
Fructus Ziziphi Jujubae.
Nei casi con deficit di rene con debolezza lombare
e alle ginocchia o con asma bronchiale si è
fortificato il rene con l’aggiunta di:
Herba Epimedii
Fructus Psoraleae
Cordiceps Sinensis
Semen Juglandis
Placenta Hominis.
Nei casi di rinite allergica non stagionale
riacutizzata prima o dopo il mestruo si sommini-
strava: Dang Gui Xiao Feng Tang per espellere il
vento e nutrire il sangue.
I farmaci erano somministrati nella misura di una
dose al giorno e il tempo medio di terapia era di 30
giorni. Dei 495 pazienti, 224 furono trattati con il
metodo Bu Qi Gu Biao da solo. A 93 pazienti
furono aggiunte modifiche per espellere il vento
perverso e aprire il naso. A 21 pazienti furono
aggiunte modifiche per rafforzare la milza, a 91
pazienti per rafforzare il rene e a 66 pazienti per
nutrire il sangue ed espellere il vento perverso.
Furono usati contemporaneamente farmaci ed
interventi della medicina occidentale nei seguenti
casi:
1. epinefrina all’1%, nei pazienti con edema mar-
cato della mucosa nasale;
2. interventi chirurgici, nei casi di poliposi nasale,
deviazione del setto o ipertrofia dei turbinati;
3. centesi dei seni paranasali o intervento radicale,
in caso di infezione dei seni paranasali.
Dei 495 pazienti 176 (35.5%) subirono i detti
interventi.
Tuttavia, in nessun caso furono usati antiistaminici,
corticosteroidi o antiallergici.
62
Non vi furono significativi effetti collaterali al di
fuori della sensazione di bocca secca avvertita nel
12% dei pazienti.
Osservazioni sperimentali
1. Nucleotidi ciclici.
Furono dosati l’AMPc e il GMPc con il metodo
del legame con proteine competitive e con il
metodo RIA in 122 casi, di cui 78 di sesso maschi-
le 44 di sesso femminile, di età compresa tra 18 e
64 anni. Di essi 40 soffrivano di rinite allergica
stagionale e 82 della forma non stagionale. Tutti
i farmaci furono sospesi prima della raccolta dei
campioni di sangue. I dosaggi furono valutati
prima e dopo il trattamento.
2. Esame in microscopia elettronica della mucosa
nasale.
Le osservazioni furono fatte su 15 pazienti con
rinite allergica non stagionale di cui 8 di sesso
maschile e 7 di sesso femminile, di età compresa
tra 20 e 40 anni. I campioni erano prelevati durate
le riacutizzazioni dopo che tutti i farmaci erano
stati sospesi da 3-5 giorni. Il prelievo veniva
effettuato, dopo anestesia locale senza
vasocostrittore, dal turbinato medio di destra.
L’apparecchio usato era l'Opton EM 109 fabbri-
cato in Germania Occidentale.
3. Esame in microscopia elettronica della mucosa
nasale di modelli animali sperimentali.
20 conigli bianchi sani di peso medio di 3.5 kg,
metà maschi e metà femmine, furono divisi a caso
in tre gruppi: a. gruppo modello (8 animali
sensibilizzati con albumina bovina);
b. gruppo terapeutico (8 animali sensibilizzati e
trattati con Bu Qi Gu Biao);
c. gruppo di controllo (4 animali su cui non è stato
effettuato alcun trattamento).
La sensibilizzazione era praticata mediante inie-
zione intraperitoneale di 3 ml di albumina in
soluzione in adiuvante di Freund’s (2.5 mg/ml).
Dopo 4 settimane si ripeteva la dose. Poi si scate-
nava l’attacco allergico con l’uso di albumina
bovina in polvere posta nella cavità nasale due
volte al giorno per 5 giorni. Due giorni dopo gli
animali venivano sacrificati e la mucosa nasale
veniva prelevata. Gli animali del gruppo
terapeutico ricevevano per via orale il decotto
concentrato (3g di erbe crude/ml) nella dose di 3
ml x 2/die a partire da tre giorni prima della
sensibilizzazione fino alla raccolta dei campioni.
RISULTATI DEGLI ESPERIMENTI
Efficacia terapeutica
Criteri di valutazione.
Efficacia marcata: i sintomi quali prurito nasale,
starnuti, scolo acquoso ed ostruzione nasale erano
essenzialmente eliminati e la mucosa nasale ritor-
nava alla norma senza recidive nell’arco di tre
mesi.
Efficacia: i sintomi erano per la maggior parte
alleviati, il numero degli attacchi ridotti e l’edema
della mucosa sensibilmente regredito.
Inefficacia: i sintomi e i segni erano rimasti
invariati o si erano aggravati.
Efficacia marcata: 293 (59.2%)
Efficacia: 123 (24.8%)
Inefficacia: 79 (16.0%)
Il tasso totale di efficacia: 84%.
373 casi furono trattati dapprima con
clorfeniramina senza risultato e poi trattati con la
tecnica Bu Qi Gu Biao con:
Efficacia marcata: 232 (62.2%)
Efficacia: 78 (20.9%)
Inefficacia: 63 (16.9%)
Tasso totale di efficacia: 83.1%.
287 pazienti furono seguiti per due anni. Di essi
249 mantennero il risultato terapeutico, mentre 38
(13.2%) recidivarono.
Variazioni degli indici di laboratorio
1. Nucleotidi ciclici.
Nei pazienti con rinite allergica, rispetto ai sog-
getti sani, il livello sierico di AMPc è molto più
basso (P<0.001), il livello sierico di GMPc è
leggermente aumentato e il rapporto AMPc/GMPc
è significativamente diminuito (P<0.001) (vedi
Tab. 1).
Dopo il trattamento l’AMPc è lievemente aumen-
tato, il GMPc molto più elevato (P<0.001) e il

Tabella 1. Contenuto plasmatico di cAMP e cGMT in pazienti normali o affetti da rinite allergica
(M± S.D.)
Gruppo N° cAMP cGMP cAMP/cGMP
casi (pmol/ml) (pmol/ml)

Normale 32 28.00 ± 7.57 12.52 ± 4.34 2.53 ± 0.71

Rinite 122 21.31 ± 7.30* 14.15 ± 9.96 1.88 ± 1.30*

* P < 0.001, come da confronto con il gruppo di riferimento.

Tabella 2. Contenuto plasmatico di cAMP e cGMP in pazienti affetti da rinite allergica prima e dopo
il trattamento (M± SD)
N° cAMP cGMP cAMP/cGMP
casi (pmol/ml) (pmol/ml)

Prima del trattamento 67 20.5 ± 7.78 16.6 ± 15.90 1.92 ± 1.24

Dopo il trattamento 67 22.7 ± 13.10 7.86 ± 4.82** 2.62 ± 1.54*

* P < 0.01
**P < 0.001, come da confronto con il gruppo di riferimento.

rapporto AMPc/GMPc significativamente più alto
(P<0.01) (vedi Tab. 2)
Si può supporre che la terapia Bu Qi Gu Biao
modifichi il tasso sierico dei nucleotidi ciclici e lo
riporti alla norma.
Confrontando i pazienti che hanno ottenuto bene-
ficio (EG) con quelli che non hanno ottenuto
beneficio (IG) si osserva quanto segue: prima del
trattamento, nel gruppo EG il tasso di AMPc è
inferiore mentre il tasso di GMPc è superiore

Tabella 3. Contenuto plasmatico di cAMP e di cGMP nei pazienti guariti e non prima del trattamento
(M ± S.D.)
Pazienti N° cAMP cGMP cAMP/cGMP
casii (pmol/ml) (pmol/ml)

Efficacia 67 20.5 ± 7.78 16.6 ± 15.9 1.92 ± 1.24

Inefficacia 35 23.9 ± 9.16 12.6 ± 10.6 2.68 ± 1.98*

* P < 0.05, come da confronto con il gruppo di controllo.

63
rispetto al gruppo IG e quindi il rapporto AMPc/
GMPc è significativamente più basso (P<0.05).
Inoltre, nel gruppo IG il tasso dei nucleotidi era
pressappoco nella norma (vedi Tab. 3). Questi
dati possono quindi servire come riferimento per
l’indicazione al trattamento con Bu Qi Gu Biao.
2. Variazioni al microscopio elettronico delle
strutture della mucosa nasale nei pazienti con
rinite allergica.
Prima del trattamento nella sottomucosa erano
presenti eosinofili, plasmacellule, linfociti e cel-
lule giganti polinucleate contenenti nel citoplasma
un reticolo endoplasmatico dilatato, gocce di gras-
so, lisosomi e mitocondri degenerati. Nell’epitelio
della mucosa erano presenti molte cellule ciliate
con ciglia di differenti spessore, con mitocondri
rigonfi al cui interno la matrice era ridotta e
vacuolata e le creste corte e rarefatte. Inoltre,
anche il reticolo endoplasmatico era dilatato e i
microvilli rigonfi. Inoltre le cellule erano aumen-
tate di numero con mitocondri rigonfi e degenerati
e microvilli sulla superficie. La membrana basale
era ispessita con depositi di immunocomplessi.
Dopo il trattamento le modificazioni essudative
non erano così evidenti, i granuli negli eosinofili
erano ridotti di numero e di dimensioni, le
plasmacellule e i linfociti erano pure essi ridotti di
numero, le cellule non erano aumentate e non
avevano segni di ipersecrezione, l’endotelio vasale
non aveva spazi intercellulari dilatati, la membra-
na basale non era ispessita e non conteneva depo-
siti di immunocomplessi.
3. Variazioni al microscopio elettronico delle
strutture della mucosa nasale degli animali da
esperimento.
Negli animali del gruppo modello le cellule
epiteliali della mucosa erano degenerate e rigon-
fie, con vacuoli e mitocondri degenerati all’inter-
no. Vi era infiltrazione di linfociti ma pochi
eosinifili. La sostanza fondamentale era edematosa
e i vasi sanguigni essenzialmente normali. La
64
membrana basale non era ispessita e non contene-
va immunocomplessi. Gli spazi intercellulari
dell’endotelio vasale non erano allargati.
Nel gruppo trattato secondo la MTC la degenera-
zione delle mucosa epiteliale non era evidente, le
cellule erano in numero minore, gli organuli non
mostravano variazioni patologiche. Non c’era
edema della sottomucosa, le pareti vascolari era-
no normali. La membrana basale non era ispessita
e non vi erano depositi di immunocomplessi.
DISCUSSIONE
I medici tradizionali cinesi hanno opinioni diver-
se sulla patogenesi della rinite allergica. Poichè i
sintomi sono starnuti, rinorrea, ostruzione nasale
aggravati dall’esposizione al vento, la maggior
parte dei medici ritiene che la causa sia l’invasio-
ne del vento patogeno e che la terapia sia espellere
il vento patogeno. Tuttavia l’effetto terapeutico
non è né buono né stabile e i pazienti vanno
facilmente incontro a recidive una volta terminata
la terapia. Gli autori pensano che la malattia sia
dovuta a deficit di energia vitale e a ridotta resi-
stenza della superficie corporea al vento patogeno.
Perciò il principio terapeutico è rinvigorire l’ener-
gia vitale e rinforzare l’esterno, aggiungendo poi
tutte le modificazioni già descritte. La terapia
occidentale con antiistaminici o farmaci che bloc-
cano il rilascio dei mediatori ha un’efficacia solo
sintomatica. L’immunoterapia è un metodo ideale
poichè migliora le funzioni immunitarie dell’or-
ganismo, ma la standardizzazione dell’allergene
rimane un problema e la lunga durata della terapia
scoraggia molti pazienti. Di contro la terapia
secondo la MTC del Bu Qi Gu Biao è semplice e
ha un miglior risultato terapeutico con una bassa
incidenza di recidive.
 Applicazione della tecnica del sanguinamento
in agopuntura
Xu Rongzheng*
Sommario
La tecnica del sanguinamento consiste nel punge-
re la pelle o una vena superficiale e far uscire una
certa quantità di sangue ed ottenere un effetto
antipiretico, analgesico, antiinfiammatorio,
antiedemigeno o tranquillante a seconda dei casi.
E’ spesso efficace e quindi degno di essere divul-
gato. Seguono alcuni esempi con casi clinici.
Emicrania
Il dr. ChenXX, un giovane collega di 27 anni, da
tre anni soffriva spesso di un dolore trafittivo in
regione temporale destra, specialmente nelle ore
pomeridiane. Il trattamento con farmaci occiden-
tali e della farmacopea cinese non aveva conse-
guito alcun beneficio. Il paziente riferiva appetito
scarso. La lingua era rosso pallida con una patina
sottile, Il polso era scivoloso. Per il trattamento si
fece sanguinare con un martelletto a fiore di pruno
la cute in zona temporale sovrastante le vena
temporale superficiale. La forza di percussione
era sufficiente a provocare dopo un po' dei piccoli
punti di sanguinamento. Sulla zona fu poi applica-
ta una coppetta per 5-10 min. onde ottenere un
fuoriuscita di circa 1-2 ml di sangue. La coppetta
fu successivamente tolta e la cute detersa con
alcool. Il paziente riferì un marcato sollievo già
dalla prima seduta e dopo 9 sedute tutti i sintomi
scomparvero senza recidive fino a 26 mesi di
distanza.
La cefalea è soprattutto determinata da un ecces-
so. Il sanguinamento e la coppettazione rimuovo-
no tutte le produzioni patologiche locali e miglio-
rano la circolazione sanguigna, producendo così il
beneficio terapeutico.
* Taizhu Hospital, Zhejunag Province
Cefalea post-traumatica
Il sig. Chen XX, di 40 anni, si lamentava di cefalea
severa da 15 giorni dopo un incidente stradale nel
quale aveva anche perso conoscenza. Fu sottopo-
sto ad intervento chirurgico per ematoma
subdurale e guarì senza complicanze, eccettuata
una cefalea quasi intollerabile. All’esame obietti-
vo il paziente era vigile e la cefaleasi manifesta in
regione occipitale.
Per il trattamento si fecero sanguinare le vene
superficiali poste nella fossa poplitea,
bilateralmente, con un ago a sezione triangolare,
lasciando uscire 7 gocce di sangue. Poi, con un
batuffolo di cotone, fu praticata l’emostasi. Il
paziente si sentì completamente risollevato dopo
la procedura e il disturbo scomparve completa-
mente dopo altre due sedute.
La fossa poplitea contiene il punto Weizhong
UB40 del meridiano Taiyang del piede. Vi è
abbondanza di vene superficiali il cui
sanguinamento possiede un buon effetto
analgesico.
Flebite acuta
Il sig. Li XX, di 37 anni, lamentava un dolore nella
faccia dorsale della mano sinistra che datava da
una settimana. Sulla faccia laterale dell’avam-
braccio sinistro vi era una vena dilatata, rossa e
assai dolorante che raggiungeva il gomito. Un
mese prima aveva ricevuto delle infusioni endo-
venose con l’ago sulla mano sinistra. Da quando
i disturbi erano iniziati aveva l’abitudine di dor-
mire sulla mano sinistra. La terapia fisica non
aveva dato risultati e il gonfiore si stava allargan-
do. La lingua era appena rossa con patina sottile.
Il polso era ritardato.
Dopo sterilizzazione con alcool si fece sanguinare
la parte terminale della vena infiammata, al gomi-
to, e si fecero uscire tre gocce di sangue. La stessa
procedura fu usata per la parte iniziale dell’in-
65
fiammazione, sul dorso della mano. Poi il
sanguinamento fu praticato in più punti a distanza
di 10 cm lungo la vena, dal gomito alla mano. I
sintomi migliorarono sensibilmente al termine
della seduta. Dopo 2 ulteriori sedute il paziente
guarì completamente.
Insonnia
Il sig. Ying XX, di 30 anni, fu ricoverato in
ospedale per epatite cronica. Da due mesi non
riusciva a dormire più di 2-3 ore per notte e
66
lamentava sudorazione della faccia e un dolore
sordo alla fronte. La lingua era lievemente rossa
con una patina sottile e biancastra. Il polso era
ritardato.
Trattamento: fu percosso leggermente il punto
Yintang Extra 1 con un martelletto a fiore di
pruno, per far uscire un po’ di sangue a scopo
sedativo. Poi nel punto Yinxi H6 fu inserito
bilateralmente un ago e lasciato a dimora per 20
min per frenare la sudorazione. I sintomi miglio-
rarono dopo la prima seduta e scomparvero com-
pletamente dopo la terza seduta.
 ricerca sperimentale
Effetto dell’iniezione di estratto di Radix Salviae
Miltiorrhizae nella sopravvivenza dopo trapianto
allogenico del cuore
Zhuang Hongming, Zhu Honyin, Qin Zelian, Niu Xingtao, Li Jianning*
SOMMARIO
Sono stati osservati gli effetti della Radix Salviae
Miltiorrhizae (RSM), un’erba comunemente usa-
ta nella medicina tradizionale cinese per rinforza-
re la circolazione sanguigna nei tremori da stasi
sanguigna, durante la sopravvivenza post-opera-
toria in seguito a trapianto eterotopico di cuore in
animale da esperimento.
Il risultato in 3 tipi di trapianto cardiaco suggeri-
sce che la iniezione di RSM, in appropriati dosaggi,
Tabella 1. Effetto della Radix Salviae Miltiorrhiza nel tempo di sopravvivenza dopo trapianto di cuore
allogenico nel ratto
Gruppo Dose di RSM Numero
(g/Kg/d)
1 controllo 13
2 11.25 10
3 22.50 12
* Confronto con il gruppo 1
tante ricercare farmaci meno tossici che possano
aiutare ad incrementare la sopravvivenza dell’in-
nesto nei trapianti d’organo.
Questo lavoro ha lo scopo di presentare alcuni
risultati positivi da noi ottenuti aiutando la so-
pravvivenza d’organi trapiantati in animali in vari
modelli di trapianto di cuore trattati con iniezioni
di RSM (Chengshu Pharmaceutical Factory, Chi-
na, 841007). Questo metodo si fonda sul principio
terapeutico di tonificare la circolazione del san-
gue e ridurre la stasi.
* Research Center of Plastic Surgery, The 3rd Teaching
Hospital of Beijing Medical University, Beijing
ha prolungato il tempo di sopravvivenza.
L’erba non ha dimostrato una tossicità significa-
tiva.
Si è anche provato che la iniezione di RSM ha un
effetto sinergico con i corticosteroidi contro la
reazione di rigetto.
Gli agenti immunosoppressivi somministrati dopo
un trapianto d’organo sono dotati di forte tossicità
che può non essere tollerata dal paziente.
La ciclosporina A, un agente immunodepressivo
sviluppato ultimamente ed ampliamente usato,
mostra anch’essa nefro-tossicità. E perciò impor-
Giorni di sopravvivenza P*
(Mean ± S.D.)
10.54 ± 1.44
10.80 ± 1.49 P > 0.05
12.67 ± 2.81 P < 0.05
MATERIALI E METODICA
1. Effetto dell’iniezione di RSM nella sopravvi-
venza di un libero innesto cardiaco in topi.
Vengono usati come riceventi topi maschi LACA,
di peso compreso tra 18-24g; i topi donatori sono
Kunming, nati da meno di 48 ore.
La procedura per l’innesto è quella usata di routine
in questo centro: il cuore del donatore, dopo la
rimozione, è tagliato verticalmente in due parti ed
incastrato al di sotto dello strato dermico del-
l’orecchio esterno di topo. Dopo l’intervento, i
topi vengono suddivisi in 3 gruppi per lo studio
(Tab.1).
67
2. Effetto dell’iniezione del RSM nella sopravvi-
venza di trapianto di cuore nell’addome di topo.
Vengono usati come riceventi topi maschi SD, di
peso di 300-400 g, i donatori sono topi Wistar, di
sesso indifferente e di peso di 200-300 g.
Le operazioni hanno seguito la procedura di Ono:
la vena cava e le vene polmonari vengono sutura-
te, con la tecnica della microchirurgia, l’aorta del
cuore del donatore e l’aorta addominale del rice-
vente sono anastomizzate ed anche l’arteria

Tabella 2. Effetto della Radix Salviae Miltiorrhizae nel tempo di sopravvivenza dopo trapianto
allogenico di cuore nel ratto
Tempo di sopravvivenza (giorni)
Gruppo Dose di RSM Numero
(g/Kg/d)
Individuale Media ± S.D. P*

1 controllo 18 7,8,8,8,8,9,9,9,9,9,10 10.28 ± 2.91

10,10,12,12,13,17,17

2 12 11 9,11,12,12,13,13 14.45 ± 5.84 < 0;05

13,13,16,16,31

3 24 15 8,10,11,12,12,13,13,13 14.00 ± 4.07 < 0.01

13,14,14,15,17,21,24

*Confronto con il gruppo 1

polmonare del cuore del donatore e la vena cava mento;

inferiore del ricevente.
Quando la circolazione del sangue è ristabilita,
anche il cuore innestato riprende il suo battito.
Il sangue scorre nel cuore innestato seguendo la
circolazione di Mann: arteria ricevente, innesto
aorta cardiaca, seno venoso auricola dx., ventricolo
dx., arteria polmonare del cuore del donatore,
vena ricevente. I topi operati sono stati divisi in tre
gruppi per studio (Tab.2).
3. Effetto di RSM sulla sopravvivenza di un
innesto di cuore nella cervice di un coniglio.
Il trapianto viene fatto tra conigli Cincilla grigi
ibridi e conigli bianchi New Zeland ibridi.
I conigli donatori sono di ambo i sessi e di peso di
0.4-1.1 Kg, mentre i riceventi sono conigli maschi
di peso compreso tra 1.8-3.2 Kg.
L’operazione segue la procedura da noi usata
precedentemente per il trapianto cervicale di cuo-
re.
La vena cava e la vena polmonare del cuore del
donatore sono suturate tra loro.
L’anastomosi viene fatta con suture non trauma-
tiche per riunire l’aorta del cuore del donatore
all’arteria cervicale con metodica estremità-lato,
mentre l’arteria polmonare del cuore del donatore
si anastomizza alla vena cervicale di ambo i lati
nella cervice del ricevente.
Il flusso sanguigno post-operatorio segue la circo-
lazione di Mann.
Dopo l’intervento i conigli sono suddivisi in 4
gruppi:
I. Gruppo di controllo: 21 conigli senza medica-
II. Gruppo con RSM: 8 conigli con iniezione di
RSM 6g/KG/die per via intramuscolare: la
somministrazione del farmaco è stata sostituita
con una iniezione intravenosa, 12/g/Kg/die, quan-
do il cuore iniziava a battere in modo debole alla
palpazione;
III. Gruppo con medicamento occidentale: 10
conigli trattati con iniezione intramuscolare di
prednisolone acetato, 5 mg/Kg al 1°, 2°, 4°, 6°, 8°,
11°, 14°, 17°, 20°, giorno dopo l'intervento.
IV. Gruppo con medicamento combinato: 8 coni-
gli trattati con RSM e prednisolone acetato. Il
dosaggio e la somministrazione dei farmaci sono
stati gli stessi descritti per il gruppo trattato con
RSM e per quello trattato con farmaci occidentali
(Tab.3)
4. Osservazioni nel post-operatorio.
L’elettrocardiogramma del libero innesto cardia-
co auricolare nel topo è stato registrato per 7
giorni dall’intervento. Il definitivo rigetto è con-
siderato corrispondente alla cessazione dell’atti-
vità cardioelettrica del cuore innestato.
Dopo l’intervento, per valutare le condizioni del-
l’innesto cardiaco (sia nei topi che nei conigli),
sono stati usati la palpazione esterna del battito
cardiaco e la registrazione elettrocardiografica.
Il definitivo rigetto è stato considerato alla luce
della cessazione del battito cardiaco alla palpazione
esterna e delle attività cardioelettriche nell’inne-
sto cardiaco.
I cuori (rigettati) sono stati esaminati al microsco-
pio per apprezzarne i mutamenti istopatologici

68
dopo fissazione in soluzione neutra di formalina e
He colorante.
RISULTATI
1. Effetto dell’iniezione di RSM nella sopravvi-
venza di un libero innesto cardiaco nei topi.
Non è stato osservato un prolungamento della
sopravvivenza negli innesti di cuore paragonati al
gruppo di controllo (in cui è stato iniettata una
soluzione salina normale) quando la RSM è stata
usata ad un dosaggio di 11.25 g/Kg/die
intraperitoneale.
Un notevole aumento del tempo di sopravvivenza
è stato notato quando il dosaggio della RSM è
stato incrementato a 22.5 g/kg/die, P<0.05 (vedi
Tab.1).
2. Effetto della iniezione di RSM sulla sopravvi-
venza di innesto cardiaco nell’addome di topi.
L'iniezione intramuscolare di 12g/Kg/die o di 24
g/Kg/die di RSM risulta prolungare in modo evi-
dente la sopravvivenza di innesto cardiaco nei
topi, paragonata al gruppo di controllo, rispettiva-
mente P<0.05 e P<0.01 (vedi Tab.2).
3. L’effetto sinergico di iniezione di RSM e
corticosteroidi per ostacolare il rigetto dell’inne-
sto.
.L’iniezione di RSM o di solo prednisolone acetato
non danno risultati significativi nel prolungamen-

Tabella 3. Effetto della Radix Salviae Miltiorrhizae nel tempo di sopravvivenza dopo trapianto
allogenico di cuore nel coniglio

Tempo di sopravvivenza (giorni)

Gruppo Dose di RSM Dose di prednisolone Numero P*
(g/Kg/d) (mg/Kg)** Individuale Media ± S.D.

1 controllo 21 9, 11, 12, 12, 13 15.29 ± 4.62

13, 13, 13, 13, 13
14, 14, 15, 15, 15
18, 19, 23, 25, 27

2 6-12*** 8 7, 13, 20, 20, 21 19.88 ± 6.92 <0.05

24, 26, 28,

3 5 10 16, 17, 17, 20, 23 22.20 ± 4.42 <0.01

24, 24, 26, 27, 28

4 6-12*** 5 8 19, 24, 25, 27, 27 28.12 ± 6.56 <0.001

28, 35, 40

* confronto con il gruppo 1

** è stato somministrato dell'acetato di prednisolone nei gg. 0, 2, 4, 6, 8, 11, 14, 17, 20 dopo l'intervento
*** quando i battiti del cuore trapiantato sono divenuti deboli, il dosaggio è stato aumentato a 12g/Kg

to della vita dell’innesto cardiaco nei conigli,
come compare dal controllo (P<0.05 e P<0.01
rispettivamente).
Migliore risultato è stato ottenuto quando i due
farmaci sono stati somministrati contemporanea-
mente (invece che separatamente), P<0.05 (vedi
Tab.3).
Modificazioni istopatologiche: in molti casi l’in-
nesto di cuore è vagamente aderente al tessuto
circostante una volta rimossa la cardiomiofibrosi
e al microscopio si nota una miocardionecrosi con
grave infiltrazione di linfociti e monociti. In pochi
casi si possono notare edema interstiziale ed emor-
ragia, le pareti dei piccoli vasi sanguigni sono
ispessite con restringimento o ostruzione del lume.
In tutti i gruppi di sperimentazione sono stati
osservati mutamenti istopatologici simili, in se-
guito al rigetto del non trapiantato
DISCUSSIONE
La serie di danni patologici, come la degenerazio-
ne miocardiaca e la necrosi, l’edema interstiziale
e l’emorragia, il danneggiamento ai piccoli vasi
sanguigni che si hanno dopo un trapianto di cuore
allogenico determina un disordine della
microcircolazione del cuore trapiantato durante il
periodo acuto del rigetto.
Recenti studi suggeriscono che la cosiddetta “sin-
drome da stasi sanguigna” della medicina tradi-
zionale cinese sia un sinonimo nella moderna
medicina per indicare il disordine della circola-
zione sanguigna, soprattutto nella micro-circola-

69
zione.
Un numero di ricercatori pretende di paragonare
la condizione presente durante il rigetto
dell’alloinnesto come molto simile alla “sindro-
me della stasi sanguigna” descritta nella medicina
tradizionale cinese.
Perciò gli effetti desiderabili possono essere sup-
posti in base al principio di tonificare la circola-
zione sanguigna e ridurre la stasi in modo da
applicare la medicina cinese nei trapianti
allogenici.
La RSM è comunemente usata nella medicina
cinese come tonico della circolazione. In accordo
con studi farmacologici recenti, la RSM ha la
funzione di correggere le anormalità reologiche
del sangue, combattere la coagulazione e la trom-
bosi ed attivare la fibrinolisi: in particolare essa
aiuta a migliorare la microcircolazione cardiaca.
Nel presente studio abbiamo usato la RSM per
tonificare la circolazione del sangue, per ridurre
gli effetti della stasi sanguigna provocati dalla
compromissione della microcircolazione nell’in-
nesto cardiaco e per placare il rigetto dell’innesto
in modo da incrementare la sopravvivenza del
trapianto stesso.
Il nostro studio dimostra che l'iniezione di RSM
ha un effetto positivo sul prolungamento della
sopravvivenza di innesto nel caso sia di topi che di
conigli da esperimento, quando la circolazione
del sangue nel cuore innestato si sia stabilita,
mentre sono necessari alti dosaggi per realizzare
un effetto significativo nei topi da esperimento,
quando il cuore sia liberamente trapiantato senza
anastomosi sanguigna.
Si crede che la RSM sia un farmaco di moderata
azione nel promuovere le funzioni di innesto in un
grande numero di trapianti. Invece non è potente
per le reazioni di rigetto. I corticosteroidi, d’altro
70
canto, sono molto efficaci e potenti nel sopprime-
re le reazioni nel primo gruppo di trapianti. La
somministrazione combinata di questi due farma-
ci presenta una buona soluzione del problema.
Nei nostri esperimenti eseguiti con l’uso combi-
nato di iniezioni di RSM e di prednisolone acetato,
abbiamo notato un incremento della sopravviven-
za dei cuori innestati paragonandolo con la
somministrazione di altro farmaco singolo (P<
0.05). Questo suggerisce che esiste un sinergismo
tra RSM e corticosteroidi contro il rigetto dell’in-
nesto. E' stata presentata una prescrizione per
tonificare il sangue composta da RSM, Radix
Paeonia Rubra, Flos Carthami, in grado effettiva-
mente di sopprimere la formazione di anticorpi
nei topi.
E’ stato anche sperimentato che l’iniezione di una
data dose di estratto di RSM riduce significativa-
mente il numero di T-linfociti del sangue perife-
rico nel topo: ciò suggerisce che la iniezione di
RSM ha un effetto immunosoppressore.
L’iniezione di RSM ha una bassa tossicità. In
questo studio l’iniezione intraperitoneale di RSM
a dose di 33.75 g/Kg/die ha fatto sopravvivere 10
topi per 14 giorni. Non sono significanti i cambia-
menti di peso, l’alimentazionee le condizioni del
pelo dei topi da noi osservati. Dopo il sacrificio
degli animali, sono stati esaminati patologicamente
il cuore, il fegato, la milza e i reni dei topi: non
sono state rilevate notevoli anormalità, fatta ecce-
zione per una piccola congestione di questi orga-
ni. Sono perciò giustificati altri studi sull’uso
dell’iniezione di RSM nei trapianti allogenici.
Riconoscimenti
Esprimiamo la nostra gratitudine a Chen
Dongming, Wang Hui, Liu Yan e Shi Xiurong per
la loro assistenza in questo lavoro.
 letture
Caratteristiche e funzioni dei farmaci tradizionali
cinesi
Una selezione da: “A Pratical English - Chinese Library of TCM”
Editore: Zhang Enquin Autore: Qu Jingfeng Traduzione: Zhang Yuxi Zhao Huaying
LA PREPARAZIONE E LE APPLICAZIONI DEI
FARMACI
La preparazione è un processo di trattamento che
i farmaci naturali subiscono in vista della loro
funzione terapeutica, della loro conservazione e
del loro possibile inserimento in composti farma-
ceutici.
Tutti i farmaci devono essere preparati poichè la
maggior parte di essi è naturale e contiene impu-
rità. Alcuni non possono essere conservati perchè
facilmente deteriorabili, altri non possono essere
usati direttamente a causa della loro tossicità o
dell’impatto drastico con l’organismo, altri anco-
ra devono essere trattati per ottenere l’azione
terapeutica. Solo dopo il trattamento i farmaci
hanno un effetto terapeutico soddisfacente e non
sono tossici.
Gli scopi della preparazione dei farmaci
1. Eliminare o ridurre la tossicità, le azioni
drastiche o gli effetti collaterali di alcuni farmaci.
Per esempio, la tossicità di farmaci quali Radix
Aconiti, Radix Aconiti Kusnezoffii, Radix Kansui
e Rhizoma Arisaematis può essere ridotta con la
preparazione. L’azione purgativa molto drastica
del Fructus Crotonis può essere ridotta dopo il
trattamento di sgrassaggio. La Radix Dichroae
può indurre vomito ma, una volta cotta veloce-
mente nel vino, perde i suoi effetti collaterali.
2. Accrescere l’efficacia del farmaco.
Quando la Radix Asteris e il Flos Farfarae sono
arrostiti nel miele, aumentano la loro azione di
nutrire il polmone ed arrestare la tosse. La Radix
Glycyrrhizae ha una maggior efficacia nel rinfor-
zare la milza e rinvigorire il Qi ed eliminare gli
spasmi se cotta nel miele. La Rhizoma Corydalis,
se cotta nell’aceto, ha una maggior azione
antidolorifica. Il Rhizoma Atractylodis
Macrocephalae è più efficace nel rinforzare la
milza e fermare la diarrea se tostato con la terra. Il
Rhizoma Cyperi, se fritto con l’aceto, è più effi-
cace nella sua azione di regolazione del Qi del
fegato.
3. Modificare le proprietà e le funzioni dei farma-
ci per soddisfare le necessità terapeutiche.
La Radix Rehmaniae è fredda ed è usata per
purificare il calore dal sangue; se passata al vapore
diventa tiepida ed è soprattutto usata per tonifica-
re il sangue. Radix Polygoni Multiflori ha un
effetto lassativo; se passato al vapore tonifica il
fegato e il rene. Radix e Rhizoma Rhei hanno un
forte effetto purgativo, tuttavia la loro potenza
diminuisce se trattate; se carbonizzate quasi per-
dono il potere purgativo ed assumono azione
emostatica.
4. Facilitare la decozione, la preparazione e la
conservazione.
In genere i farmaci del regno vegetale possono
essere decotti meglio dopo essere stati tagliati a
fette o preparati in altro modo. E’ più facile
estrarre i principi attivi o macinarli e confezionar-
li sotto altre forme farmaceutiche. Per quanto
riguarda i minerali o le conchiglie è più facile
frantumarli o romperli a piccoli pezzetti dopo
averli calcinati o temprati nell’aceto. Alcuni
farmaci devono essere adeguatamente essicati per
evitare il loro deterioramento.
5. Eliminare le impurità, le parti non medicinali
e i vari sapori cattivi in modo da rendere i farmaci
puliti e puri.
Come regola i farmaci del regno vegetale possono
essere usati sono dopo il trattamento. Di alcune
erbe si devono togliere anche la buccia ed i villi.
Di certi animali si tolgono le teste, i piedi e le ali.
Infine, si devono risanare il sapore salato o da
pesce di certi prodotti acquatici.
Metodi di preparazione
Procedure iniziali
1) Pulizia: per togliere le impurità, la terra, la
71
sabbia e le parti non medicinali.
2) Frantumazione o macerazione: per frantumare
i farmaci o romperli in piccoli pezzi o macinarli e
ridurli in polvere allo scopo di facilitare la prepa-
razione di specialità medicinali.
3) Taglio o divisione in fettine: i farmaci vengono
tagliati in fettine, cubetti, strisce o segmenti. Que-
sto facilita anche l’essicamento e la conservazio-
ne.
Trattamento con l’uso dell’acqua
1) Lavaggio: per lavare via la terra e le altre
impurità.
2) Ammollo: si spruzza ripetutamente dell’acqua
pulita sul farmaco e poi lo si copre con qualcosa di
bagnato per ammorbidirlo e facilitarne il taglio.
3) Risciacquo: si pongono i farmaci in acqua
corrente per eliminarne gli odori salati o da pesce
e per ridurne la tossicità.
4) Raffinatura: si pongono i pezzi grossolani di
un minerale non idrosolubile in un contenitore e si
macinano con dell’acqua. Poi si fa decantare la
sospensione. Si aggiunge altra acqua e si ripete
l’operazione fino a che la sospensione non lascia
alcun sedimento. Alla fine facendo decantare la
sospensione e essicando quanto si ottiene, si pro-
duce la polvere pura e fine.
Trattamento con il fuoco
1) Tostatura: con la scottatura alcuni componenti
sono distrutti o eliminati così da alterare le
caratteristiche del farmaco, ridurre i suoi effetti
collaterali o moderarlo, se ha natura molto fredda
o molto secca. Con questo metodo l’odore o il
sapore dei farmaci possono essere modificati e
alcuni farmaci possono acquisire un effetto toni-
ficanti sulla milza. Ancora, il processo può facili-
tare la frantumazione dei farmaci, la loro conser-
vazione o l’estrazione dei principi attivi.
La tostatura è di due tipi:
a)tostatura semplice: non si usano altri materiali
ausiliari. Ci sono vari gradi di tostatura che fanno
diventare il farmaco giallo, marrone o
carbonizzato. Tostare fino al colore giallo signi-
fica procedere fino a che la superficie diventa
gialla o assume dei rigonfiamenti senza cambia-
menti all’interno. Tostare fino al colore marrone
equivale a procedere fino a che il farmaco diventa
marrone o nero in superficie e giallo all’interno ed
acquista un odore di bruciato. Tostare fino alla
carbonizzazione significa procedere fino a che
l’esterno diventa nero ben bruciato e la parte
interna parzialmente carbonizzata senza perdere
le caratteristiche originali.
b) tostatura con l’utilizzo di materiali ausiliari. I
materiali di solito usati sono: la terra refrattaria di
una cucina economica, la crusca, il riso, il talco,
la polvere della conchiglia di un mollusco etc.
72
2) Cottura con liquidi: si cuoce il farmaco in un
liquido fino a che si ottiene un’imbibizione. Il
trattamento ha lo scopo di alterare le proprietà del
farmaco, di aumentarne l’efficacia, di ridurne gli
effetti indesiderati e la tossicità. I liquidi più
spesso usati sono: miele, vino, aceto, soluzione
salina e succo di zenzero. L’azione dei farmaci
varia a seconda dei liquidi usati. Con il miele si
incrementa la proprietà di supportare la milza e
rinvigorire il Qi, la potenza del farmaco diminui-
sce e così pure la tossicità e gli effetti collaterali.
Con il vino si aumenta la proprietà di promuovere
la circolazione del sangue e si riducono gli effetti
collaterali. L’aceto aumenta la proprietà di armo-
nizzare il qi del fegato stagnante e di alleviare il
dolore; inoltre riduce la tossicità. La soluzione
salina incrementa la proprietà di tonificare i reni e
nutrire lo yin riducendo il fuoco patogeno. Un
farmaco di natura fredda cotto con il succo di
zenzero diventa meno freddo ed aumenta le sue
proprietà antiemetiche come pure la tossicità e gli
effetti indesiderati.
3) Calcinazione: si cuoce il farmaco direttamente
o indirettamente in un contenitore per purificarlo,
renderlo croccante e facile da frantumare e per
facilitare l’estrazione dei principi attivi con la
decozione come pure per modificare le sue carat-
teristiche e le proprietà terapeutiche. I minerali o
le conchiglie sono posti direttamente sul fuoco
fino a che diventano incandescenti, oppure ven-
gono immersi subito dopo nell’aceto o nell’acqua.
L’ultima procedura è chiamata soffocamento.
Alcuni farmaci quali Crinis Carboniasatus e
Trachycarpus Wagnerianus Becc sono calcinati
in un contenitore chiuso ermeticamente.
4) Cottura su carbonella: si avvolge il farmaco in
un involucro di carta bagnata o in un impasto di
farina e lo si cuoce fino a che l’involucro diventa
bruciato. Si rimuovono così la parte oleosa o i
componenti tossici del farmaco.
Trattamento con acqua e fuoco
Si distinguono:
a) cottura a vapore;
b) bollitura;
c) scottatura: si immerge velocemente il farmaco
in acqua bollente.
Queste procedure servono a migliorare le proprie-
tà terapeutiche, ridurre la tossicità, modificare le
caratteristiche del farmaco e facilitare la conser-
vazione.
Altri metodi di preparazione
I farmaci possono anche essere trattati mediante
fermentazione o germinazione. Germinazione si-
gnifica che i semi vengono lasciati germogliare
fino a una certa lunghezza e poi essiccati.
Fermentazione significa che si lascia fermentare
il farmaco ad una certa temperatura. Alcuni far-
maci possono essere cristallizzati, altri macinati
finemente dopo che sono stati rimosse le parti
oleose.
Applicazione dei farmaci
Si discutono qui di seguito le compatibilità, le
controindicazioni, il dosaggio e l’uso dei farmaci.
Compatibilità
In clinica i farmaci possono essere usati da soli o
in associazione. L’uso di un solo farmaco è chia-
mato “andare da solo”. La combinazione di due o
piu’ farmaci è chiamata “rafforzamento recipro-
co”, “mutua assistenza” “mutuo controllo”,
“mutua detossificazione”, “mutua inibizione” e
“incompatibilità". Queste espressioni sono chia-
mate le “sette conseguenze” dell’applicazione
dei farmaci.
Rinforzo reciproco
Farmaci simili per proprietà e funzioni sono usati
contemporaneamente per rafforzarne reciproca-
mente gli effetti.
Mutua Assistenza
Farmaci simili per funzioni e caratteristiche pos-
sono essere usati assieme. Di questi uno è il
farmaco principale e gli altri sono ausiliari e
aiutano il primo nella sua azione.
Mutuo controllo
Quando i farmaci sono usati in combinazione la
tossicità e gli effetti indesiderati dell’uno possono
venire ridotti o eliminati dall’altro.
Mutua detossificazione
Un farmaco può ridurre o togliere la tossicità o gli
effetti collaterali di un altro farmaco.
Mutua inibizione
Quando i farmaci sono usati insieme, si inibisco-
no o si controllano a vicenda fino a diminuire o
addirittura perdere la loro azione originaria.
Incompatibilità
Quando due farmaci sono usati contemporanea-
mente possono derivare effetti collaterali o azio-
ne tossica.
Conclusioni
In genere, quando due farmaci sono usati contem-
poraneamente essi danno origine ad interazioni.
Possono essere agonisti ed incrementare il loro
effetto, possono essere antagonisti e ridurre o
rimuovere la loro tossicità o effetti collaterali.
Oppure possono dare origine ad altri effetti
collaterali o azioni tossiche. Perciò si deve presta-
re attenzione alle condizioni del paziente e alle
caratteristiche dei singoli farmaci.
“Rinforzo reciproco” e “mutua assistenza” fanno
lavorare i farmaci nella stessa direzione e rinfor-
zano la loro azione; quindi si dovrebbero impiega-
re il più possibile. “Mutuo controllo” e “mutua
detossificazione” riducono o eliminano la tossicità
e gli effetti collaterali, quindi si devono prendere
in considerazione quando si usano farmaci tossi-
ci. “Inibizione reciproca” e “incompatibilità" in-
deboliscono l’efficacia del farmaco o la annullano
oppure danno origine ad effetti tossici e perciò
devono essere evitate.
Controindicazioni
I farmaci, oltre che terapeutici, possono anche
essere dannosi alla salute. Esistono le seguenti
controindicazioni.
Controindicazioni in base alla sindrome
Ci sono indicazioni specifiche per ogni farmaco o
classe di farmaci. Malattie o sindromi che non
rientrano in queste indicazioni rappresentano
delle controindicazioni. Per es. Herba Ephedrae
ha un’azione diaforetica e riduce l’asma: le sue
indicazioni sono l’invasione del vento-freddo
esterni, l’anidrosi dovuta alla sindrome dell’ester-
no da eccesso e la tosse dovuta all’ostruzione del
Qi del polmone. In caso di sudorazione spontanea
dovuta a deficit dell’esterno o a tosse dovuta a
deficit del polmone il suo uso deve essere evitato.
Incompatibilità dei farmaci in una prescrizione
L’uso combinato di vari farmaci può dare origine
a reazioni tossiche o effetti collaterali, può au-
mentarne gli effetti collaterali o la tossicità origi-
nari o portare a una perdita della loro azione. La
letteratura medica classica riassumeva
l’incompatibilita’ nei “diciotto medicamenti in-
compatibili” e “diciannove medicamenti con
antagonismo reciproco”.
1. Diciotto medicamenti incompatibili
Radix Aconiti è incompatibile con Rhizoma
Pinelliae, Fructus Trichosanthis, Bulbus
Fritillariae Cirrhosae, Radix Ampelopsis, e
Rhizoma Bletillae. Radix Glycyrrhizae è incom-
patibile con Radix Auphorbiae Pekinensis, Radix
Kansui, Flos Genkwa e Sargassum. Veratrum
Nigrum è incompatibile con Radix Ginseng, Radix
Glehniae, Radix Slviae Miltiorrhizae, Radix
Scrophulariae, Herba Asari e Radix Poeniae Albae.
2. Diciannove medicamenti con mutuo
antagonismo
Sulfur è antagonista di Natrii Sulfas.Il Mercurio
73
di Arsenolite, Stellera Chamaejasme di Litharge.
Fructus Crotonis di Semen Pharbitidis, Radix
Curcumae, Radix Aconiti Kusnezoffii, Rhinoceros
Unicornis. Il Mirabilitum cristallizzato è antago-
nista di Rhizoma Sparganil, Cortex Cinnamomi,
Hallosytum Rubrum, Radix Ginseng e Faeces
Trogopterori.
Alcuni studi moderni tuttavia sostengono che non
tutte le combinazioni tra i farmaci suddetti produ-
cono effetti tossici, per cui non esiste ancora un
punto di vista unico. Tuttavia è consigliabile usar-
le con precauzione fino a che non ci sarà una
conferma dagli studi clinici e sperimentali.
Controindicazioni durante la gravidanza
Alcuni farmaci possono ledere il Qi originale del
feto, portando a minaccia d’aborto o aborto in
atto. In genere si tratta di farmaci molto drastici o
tossici: Fructus Crotonis, Mylabris, Semen
Pharbitidis, Radix Euphorbiae Pekinensis, Radix
Kansui, Flos Genkwa, Radix Phytolaccae,
Moschus, Rhizoma Sparganil, Rhizoma
Zedoariae, Hirudo, Tabanus Bivittatus Mats etc.
I farmaci che dovrebbero essere usati con precau-
zione durante la gravidanza sono quelli che ri-
muovono le stasi di sangue per ripristinare le
mestruazioni o quelli che rimuovono le stasi di Qi,
i farmaci caldi e piccanti o quelli con azione di
abbassamento e approfondimento quali Semen
Persicae, Flos Carthami, Radix et Rhizoma Rhei,
Fructus Aurantii Immaturus. Radix Aconiti
Lateralis Preparata, Rhizoma Zingiberis, Cortex
Cinnamomi, etc.
Restrizioni dietetiche
In corso di trattamento con farmaci, si devono
eliminare o ridurre i cibi controindicati con certi
farmaci o dannosi per la patologia in atto. In
generale i cibi crudi, freddi, grassi, di odore non
buono e piccanti dovrebbero essere limitati o
eliminati a seconda delle condizioni del paziente.
Per es., nelle sindromi da freddo si dovrebbero
eliminare i cibi crudi e freddi. Nelle forme da
calore si dovrebbero eliminare i cibi piccanti o
grassi. Nei pazienti con vertigini, insonnia e tem-
peramento collerico si dovrebbero eliminare il
pepe, il vino , l’aglio etc. Nei pazienti con proble-
mi digestivi per deficit della milza e dello stomaco
non si devono dare cibi fritti e grassi. Nei pazienti
con infezioni cutanee o con prurito si dovrebbe
eliminare il pesce, i gamberetti, il granchio e altri
cibi irritanti.
Secondo la letteratura antica Radix Dichroae con-
trasta la scalogna cruda. Radix Rehmaniae e Radix
Polygoni Multiflori contrastano la scalogna cruda
e il ravanello. Herba Menthae contrasta la tartaru-
ga. Radix Glycyrrhizae contrasta il carpione
74
argentato. Poria è antagonista dell’aceto. Rhizoma
Smilacis Glabrae e Fructus Quisqualis sono anta-
gonisti del tè. Il miele è antagonista della scalogna
cruda. Queste informazioni servono come linea
guida nella prescrizioni.
Dosaggio dei farmaci
Dosaggio significa quantità di farmaco essicato
giornaliero per un paziente adulto. Poichè la mag-
gior parte dei farmaci è cruda il dosaggio non deve
essere così preciso come per i farmaci chimici.
Tuttavia, alcuni prodotti sono tossici o hanno
un’azione molto drastica per cui vanno dosati con
precisione.
Relazione tra dosaggio e proprietà terapeutiche
del farmaco
I farmaci ad azione drastica e quelli velenosi
devono essere usati in piccole quantità. Appena le
condizioni del paziente migliorano il dosaggio
deve essere ridotto oppure la somministrazione
deve essere più discontinua. I farmaci potenti
devono essere usati in quantità ridotte, mentre i
farmaci più leggeri possono essere dati in quantità
maggiori. I farmaci che hanno una maggior den-
sità quali i minerali o le conchiglie dovrebbero
essere usati a dosaggi più alti, mentre i farmaci più
leggeri quali i fiori, le foglie e i farmaci aromatici
a dosaggi inferiori. I farmaci a sapore grasso e
intenso dovrebbero essere usati in larghe quantità.
Relazione tra dosaggio e forma del farmaco
In genere il dosaggio di un farmaco dovrebbe
essere maggiore se il farmaco è usato da solo.
Quando è usato in un decotto il dosaggio è mag-
giore di quando è usato in bolo o in polvere. I
farmaci principali di un decotto devono essere in
quantità maggiore rispetto ai farmaci ausiliari.
Relazione tra dosaggio e condizioni del paziente
Il dosaggio deve essere maggiore in condizioni di
malattia seria o nei casi acuti rispetto ai casi meno
gravi o cronici. Un dosaggio alto può essere
somministrato a pazienti in buone condizioni,
mentre a persone anziane, debilitate, durante il
puerperio o ai bambini vanno riservati dosaggi
inferiori. Come regola generale il dosaggio per
bambini sopra i 6 anni di età è metà dell’adulto,
sotto i 5 anni un quarto, sotto i due anni ancora
meno.
Preparazione e somministrazione
Preparazione dei farmaci
Il decotto è la forma di preparazione più comune.
E confezionato facendo bollire i farmaci in acqua
o vino o aceto per un certo tempo. Il recipiente
usato deve avere proprietà chimiche stabili. Si
utilizzano i materiali inerti quali la terracotta o
recipienti smaltati (mai usare recipienti di ferro o
rame). I farmaci si lasciano bollire per 30-60 min.
poi si mettono dapprima su un fuoco rapido fino
alla bollitura e poi a fuoco lento. I tempi di
bollitura dipendono dai farmaci usati. Il liquido va
poi filtrato. Dopo questo procedimento si aggiun-
ge altra acqua e si fa bollire ancora a fuoco lento.
In genere una dose serve per due-tre decotti i quali
alla fine vanno mescolati e il tutto va bevuto in più
tempi.
Quantità d’acqua e tempi di cottura dipendono
dai farmaci usati. I farmaci diaforetici e antipiretici
sono decotti con poca acqua, a fuoco rapido e per
un periodo di circa 5-10 min dopo l’inizio della
bollitura. I tonici hanno bisogno di tanta acqua, e
di un tempo di cottura più prolungato, 30-40 min
a fuoco lento.
Alcuni farmaci hanno bisogno di un trattamento
particolare:
1) Decotti prima degli altri.
Si tratta soprattutto di minerali o conchiglie i cui
principi attivi sono difficili da estrarre e quindi
richiedono un tempo di cottura supplementare di
circa 15 min. Questi sono: Gypsum, Concha
Ostreae, Concha Haliotidis, Plastrum Testudinis
e Carapax Trionycis etc.
2) Decotti dopo gli altri.
Alcuni farmaci aromatici vanno aggiunti verso la
fine e bolliti solo per 5 min. in modo da impedire
la volatilizzazione dei loro componenti. Tali far-
maci sono Herba Menthae, Fructus Amomi, etc.
Anche alcuni farmaci purgativi quali Radix e
Rhizoma Rhei, Folium Sennae.
3) Decotti in un avvolgimento.
Alcuni farmaci in polvere o appiccicosi o villosi
vanno decotti avvolti in una garza per impedire
che il decotto diventi torbido, che si abbiano delle
sostanze bruciate nel fondo del recipiente o che si
abbia irritazione alla gola quando si assume il
decotto. Flos Inulae, Semen Plantaginis e l’argilla
bruciata della cucina economica hanno bisogno di
questo trattamento.
4) Decotti separatamente.
Alcuni farmaci preziosi quali Radix Ginseng,
Panax Quinquefolium L. e Rhinoceros Unicornis
vanno decotti separatamente per non disperderli o
inquinarli. Il prodotto ottenuto può essere bevuto
separatamente o mescolato con gli altri farmaci.
5) Assunti dopo infusione in acqua calda o in altri
decotti finiti.
Farmaci che non possono essere bolliti vanno
tritati e ridotti in polvere sottile e poi posti in
infusione in acqua calda o in un decotto già
preparato. Per es. Amber, Radix Notoginseng,
Cinnabaris. Farmaci liquidi quali succo di bamboo
o di zenzero devono essere presi in infusione.
6) Fusi prima dela somministrazione.
Alcuni farmaci collosi o appicicaticci devono
essere fusi o disciolti in acqua bollente. Per es.,
Colla Corii Asini e Zucchero di Malto.
Somministrazione dei farmaci
In genere si somministra una dose al giorno. Nei
casi acuti due dosi. Ogni dose è assunta in due o tre
tempi. Nei casi cronici o lievi bastano due
assunzioni giornaliere, mattino e sera, nei casi
gravi o acuti servono un’assunzione ogni quattro
ore. I tonici devono essere assunti prima dei pasti,
mentre i farmaci irritanti per l’intestino o per lo
stomaco dopo i pasti (non immediatamente prima
o dopo). Gli antielmintici e i purganti devono
essere assunti a stomaco vuoto. Gli antimalarici
devono essere somministrati prima degli attacchi,
i sedativi e i tranquillanti prima di andare a dormi-
re. Nelle patologie croniche i farmaci devono
essere assunti regolarmente, mentre nelle forme
acute vanno assunti al bisogno in qualunque
periodo. Alcuni farmaci possono essere decotti e
presi ad intervalli frequenti come un tè.
In genere il decotto si assume mentre è tiepido.
Tuttavia, nelle forme da calore si può somministrre
il decotto di farmaci freddi a temperatura fredda.
Nelle forma da freddo si può somministrare caldo
il decotto di farmaci caldi. Nei casi di sindromi da
freddo con falso calore è meglio prendere il decotto
freddo di farmaci caldi. Al contrario nelle forme
da calore con falso freddo è bene prendere il
decotto caldo di farmaci di natura fredda. Se il
paziente è in stato di incoscienza con blocco delle
mascelle si può somministrare il decotto per son-
dino nasale. Nei pazienti affetti da vomito il
decotto deve essere concentrato e somministrato
in piccole quantità e frequentemente. In genere le
pillole ( o il bolo) e la polvere sono assunti con
acqua calda bollita salvo casi particolari.
75
 Trattamento della gastrite cronica con il Qigong
Selezionato da: "A Practical English - Chinese Library of TCM"
Editore: Zhang Enqin
Autore: Bi Yongsheng, Cao Zhenua
Traduzione: Hu Zhaoyun
Sommario
La gastrite cronica è una infiammazione cronica
non specifica della mucosa gastrica.
Le manifestazioni cliniche principali includono
sintomi come l' epigastralgia cronica e la dispepsia.
Differenziazione delle sindromi
1. Stagnazione di Qi di fegato e di stomaco.
Distensione dolorosa della regione epigastrica,
senso di pienezza e di malessere allo stomaco
aggravati nel post-pasto. Il dolore non è fisso e
peggiora con la depressione emotiva.
Altri sintomi e segni sono: eruttazioni, nausea,
rigurgiti acidi, induito linguale sottile e biancastro,
polso profondo e teso.
2. Calore nello stomaco dovuto a deficit di stoma-
co-yin.
Gastralgia accompagnata da un sensazione di
bruciore, aggravata dal digiuno ed alleviata dal
pasto, disforia, irritabilità, anoressia; la lingua è
rossa con induito giallo e arida, il polso è teso,
filiforme e rapido.
3. Debolezza della milza e dello stomaco.
Vago dolore allo stomaco alleviato dal calore e
dalla pressione, anoressia, distensione addominale,
astenia psichica, lassità, arti freddi, lingua pallida
con induito biancastro, polso profondo, filiforme
e debole.
Trattamento con la pratica del Qigong
1. Rilassamento Qigong.
Il rilassamento Qigong mira a regolarizzare l’in-
tero corpo fino a rilassarlo per ottenere uno stato
confortevole e naturale di silenzioso riposo attra-
verso la meditazione del termine song. Ha la
funzione di attivare il Qi e il sangue coordinando
gli organi interni e drenando i canali; viene usato
per rinforzare la costituzione, prevenire e curare i
76
disturbi correlati a varie malattie.
a. Procedura.
In piedi, seduti o nella posizione sdraiata, con la
punta della lingua sollevata contro il palato duro,
gli occhi chiusi, leggermente in tensione nel petto
e con il dorso eretto. La respirazione deve essere
regolare e bisogna concentrare la mente sul Dantian
(settore privilegiato).
b. Tre metodi per il rilasciamento.
Il primo metodo è quello di rilasciare i due lati del
capo e in successione i due lati del collo, le spalle,
gli arti superiori, gomiti, avambracci, polsi e infi-
ne le dita di entrambe le mani.
Il secondo metodo: rilasciare iniziando dal volto,
poi il collo, il petto, l’addome, le coscie, le ginoc-
chia, le gambe e finalmente le dita di entrambi i
piedi.
Il terzo metodo: si inizia il rilasciamento dalla
regione posteriore della testa, nuca, dorso, regio-
ne della vita, regione posteriore delle cosce, degli
incavi poplitei, delle gambe e, infine, delle piante
dei piedi.
Metodo di rilassamento: si concentra la mente in
uno dei percorsi e ci si rilascia in silenzio leggen-
do mentalmente il termine cinese song (relax), per
passare poi alla localizzazione vicina.
Le sopraccitate procedure sono da ripetere per 3-
5 cicli.
c. Rilassamento locale: dopo il rilassamento dei
tre percorsi, il rilassamento può essere condotto
sui punti di tensione o sulle aree colpite, concen-
trando la mente sulla localizzazione dei punti uno
dopo l’altro e poi rilassandosi con la lettura silen-
ziosa del termine song (relax). Ripetere questo per
20-30 volte.
d. Rilassamento generale: rilassare l’intero corpo
con la lettura silenziosa del termine song e imma-
ginare di atterrare da un volo.
2. Nutrimento interno con il Qigong: il nutrimento
interno con il Qigong è una manovra composta
dalla lettura silenziosa delle parole o delle frasi
coordinata con l’esercizio respiratorio.
E' benefico per le attività del sistema nervoso,
circolatorio e digestivo.
a. Procedura di preparazione: prima di iniziare il
training occorre bere una piccola quantità di ac-
qua bollita, stando in posizione sdraiata o seduta.
Si allenta la cintura e ci si estranea da tutti i
pensieri che possono distrarre liberando la mente.
b. Combinazione della lettura silenziosa di frasi o
detti con la respirazione: le parole delle frasi o
detti usati per la lettura silenziosa di solito inizia-
no con 3 parole cinesi che saranno gradualmente
aumentate fino ad un massimo di 10.
Generalmente queste parole sono in rapporto con
il contenuto degli esercizi di Qigong, così come
“zi ji jing” (che significa autotranquillizzarsi),
“neng gou song jing” (io posso rilassarmi e tran-
quillizzarmi), “jing zuo shen ti ke yi jian kang”
(star fermo seduto conduce a buona salute) e così
via.
Metodo di respirazione: inspirare quando si legge
silenziosamente la prima parola, trattenere il re-
spiro mentre si legge la parola o le parole interme-
die ed espirare quando si legge l’ultima parola.
c. Metodo per la respirazione addominale: duran-
te l’inspirazione, spingere la lingua contro il pala-
to duro e condurre l’aria naturalmente verso il
basso addome, immaginando che il Qi possa af-
fondare al Dantian (campo dell’elisir).
Quando si espira occorre rimuovere la lingua dal
palato duro così che l’aria possa uscire dal palato
duro.
Manovre ausiliarie
1. Per la stagnazione del Qi del fegato e dello
stomaco è consigliabile praticare il metodo di
sfregare l’alto addome mentre si espira, leggendo
la parola “hu”, e di sfregare il torace mentre
espirate leggendo la parola “xu”.
a. Il metodo di sfregare l’alto addome mentre si
espira leggendo la parola “hu” si pratica in una
posizione seduta o eretta, piazzando dolcemente il
palmo destro sull’alto addome (nella sede dello
Zhongwan, Ren12).
Quando si espira, bisogna sfregare in senso orario
con il palmo della mano destra (vedi fig. 1) mentre
si legge la parola “hu”.
Ripetere questo esercizio 10-20 volte.
b. Il metodo di sfregare l’addome durante
l'espirazione leggendo la parola “xu” si pratica in
posizione eretta o seduta, piazzando entrambi i
palmi delle mani a piatto su entrambi i lati del
torace ed inspirando lentamente, poi si espira
leggendo la parola “xu” mentre dolcemente si
sfregano le regioni costali con movimento circo-
lare e con entrambi i palmi (vedi fig. 2). Ripetere
10-20 volte.
2. Per la sindrome dello stomaco caldo dovuta a
deficit di stomaco yin è consigliato di praticare il
metodo di prendere il “giallo Qi” e drenare la
milza e lo stomaco.
a. Il metodo di drenare il “giallo Qi”.
Procedura preventiva: in posizione eretta o sedu-
ta, rilassare tutto il corpo, respirare in modo natu-
rale ed estraniarsi da ogni pensiero che possa
distrarre.
Far scattare i denti dell’arcata superiore contro
quelli dell’arcata inferiore per 36 volte.
Rimuovere la saliva dentro la bocca con la lingua
e poi ingoiare in tre uguali porzioni spedendola in
basso con il pensiero alla localizzazione dello
Zhongwan (Ren12).
Poi immaginate il “giallo Qi” (aria in un colore
giallo) e respirarlo in modo da riempire la bocca,
durante l'espirazione indirizzarlo in basso alla
localizzazione dello Zhongwan (Ren12) e succes-
sivamente ai 4 arti.
Ripetere 5-10 volte.
3. Il metodo per drenare la milza e lo stomaco.
In posizione eretta rilassare l’intero corpo e respi-
rare in maniera naturale.
Prendere la vita come un asse di oscillazione di
entrambi gli arti superiori (vedi fig. 3). Guardare
a destra mentre si ruota con gli arti a sinistra e
viceversa, con il pensiero focalizzato ai talloni.
In posizione inginocchiata, piazzare entrambi i
palmi delle mani su un letto e tranquillizzare la
mente per un breve periodo, ruotare la testa a
sinistra e guardare a distanza con gli occhi spalan-
cati (vedi fig. 4); poi ruotare la testa a destra con
gli occhi ben spalancati. Ripetere questa procedu-
ra per 5 volte.
4. Per la debolezza di milza e stomaco: è
consigliabile la metodica di “afferrare il giallo Qi”
e il “rosso Qi”. Vedi sopra per prendere il “giallo
Qi”.
a. Il metodo per prendere il “rosso Qi”.
Procedura respiratoria: in posizione eretta, seduta
o sdraiata, rilassare tutto il corpo, respirare in
modo naturale ed estraniarsi da ogni pensiero che
possa distrarre.
Battere l’arcata dentaria superiore con l’inferiore
per 36 volte. Rimuovere la saliva dentro la bocca
con la lingua e poi suddividerla in tre parti uguali
e indirizzarla in basso, con il pensiero rivolto al
Dantian (campo elisir).
Poi immaginare il “rosso Qi” e respirarlo attraver-
so il naso, in modo da riempire la bocca, mentre si
espira indirizzarlo giù lentamente al cuore e suc-
cessivamente al Dantian (campo d’elisir) così da
rendere il cuore ed il rene coordinati l’uno con
l’altro.
Ripetere questa procedura 7-14 volte.
77
 estratti
dal secondo simposio nazionale
di laser-agopuntura
Spasmo facciale trattato con
agopuntura superficiale combinata
con irradiazioni laser he-ne
Chen Zhongyin, Zhao Changxin, Zhang
Yaohua, Yao Shuying, Tang Weimin*
Sommario
Nel 1989, gli autori hanno trattato 31 casi di
spasmo facciale con agopuntura superficiale com-
binata con irradiazioni He-Ne laser con buoni
effetti curativi.
Dati clinici
I 31 casi sono composti da 11 persone di sesso
maschile e 20 di sesso femminile, di età compresa
tra gli 11 e i 72 anni.
In 28 pazienti la patologia è primaria, in 3 è
secondaria a paralisi del facciale; 13 casi coinvol-
gono il lato sinistro, 16 il destro e 2 sono bilaterali.
In 27 casi la durata del disturbo supera l’anno; 22
sono casi gravi con attacchi che coinvolgono le
palpebre, la guancia e l’angolo della bocca, 6 sono
casi moderati che coinvolgono solo 2 di queste
aree, in 3 è lievemente coinvolta una sola zona.
Metodo di trattamento
1. Agopuntura superficiale: il paziente deve assu-
mere una posizione seduta, i punti selezionati
sono stati: Chengqi 1E, Quanliao 18IG, Sibai 2E,
Sizhukong 23TR, Taiyang 2 Extra, Yingxiang
20GI e Dicang 4E.
In ogni seduta sono stati utilizzati tre o quattro di
questi punti.
* Institute of Acupuncture and Moxibustion, China Academy
of Traditional Chinese Medicine
78
Gli aghi di diametro di 0.3 mm e di lunghezza di
un centimetro sono stati inseriti superficialmente,
in equilibrio sugli agopunti così da non cadere. Il
punto Hegu 4GI del lato sano è stato usato con la
metodica della tonificazione e della dispersione,
lasciandolo in sede pr 20 minuti.
2. In combinazione con l’agopuntura superficiale
è stato utilizzato il HNZSQ-1 Modello He-Ne
Laser Irradiator (Shanghai Medical Laser
Instrument Factory) per irradiare l’area dello spa-
smo. Tale apparecchio presenta un potere di irra-
diazione di 15 mW e lo spot di luce è di diametro
di 5 cm, va utilizzato per 20 minuti ad una
distanza di un metro e mezzo.
Il trattamento è stato fatto una volta al giorno ed un
ciclo è stato composto da 15 sedute.
Dopo 10 giorni si è ripetuto un secondo ciclo e
l’agopuntura è stata effettuata a giorni alterni.
Risultati del trattamento
Dopo 2 cicli di terapia, 8 casi (25.8%)sono stati
risolti; in essi lo spasmo facciale non si è più
ripresentato.
8 casi (25.8%) sono chiaramente migliorati: in
essi lo spasmo facciale è divenuto meno intenso e
meno frequente. 10 casi (32.3%) sono migliorati:
gli attacchi sono divenuti meno acuti e meno
frequenti. 5 casi (16.1%) non hanno beneficiato
di alcun giovamento, mantenendo la stessa
sintomatologia precedente il trattamento.
Il grado di malattia non è sembrato avere relazione
diretta con l’effetto curativo, sebbene la durata
della malattia sia stata correlata all’effetto
terapeutico in quanto i casi più recenti hanno
avuto i risultati migliori dei più vecchi.
 Trattamento di 150 casi di paralisi
periferica del facciale con He-Ne
laser-agopuntura
Wang Xiaoping, Tong Jing*
Sommario
Gli autori hanno adottato fin dal 1984 l’agopuntu-
ra con Laser He-Ne per il trattamento di 150 casi
di paralisi periferica del facciale; i risultati sono
stati comparati a quelli di un gruppo similare di 60
pazienti trattati solo con agopuntura tradizionale.
Dati clinici
Il gruppo trattato con il laser comprendeva 150
pazienti; 98 di sesso maschile e 52 di sesso fem-
minile; 17 casi di età compresa tra i 2-20 anni, 129
casi tra i 21-25 anni e 4 casi sopra i 50 anni; la
durata della malattia era inferiore ad un mese in
131 casi, da 1 a 6 mesi in 12 casi, fra i 6 e 1 anno
in 5 casi e più di un anno in 2 casi.
Il gruppo di agopuntura tradizionale comprende-
va 60 pazienti (34 di sesso maschile e 26 di sesso
femminile); in 9 casi l’età era compresa tra i 3 e i
20 anni, in 48 casi tra i 21 e i 50 anni e in 3 casi era
superiore ai 50 anni. La durata della malattia era
inferiore al mese in 50 casi, 1-6 mesi in 5 casi, fra
6 mesi e1 anno in 3 casi oltre un anno in 2 casi.
Tutti i pazienti erano caratterizzati da improvvisa
paralisi unilaterale dei muscoli mimici facciali
con perdita o diminuzione sensitiva, dolore sordo
dietro l’orecchio, scomparsa delle pieghe facciali
e allargamento della rima palpebrale, lacrimazione,
appiattimento del solco naso-labiale e deviazione
della bocca verso il lato sano.
L’insorgere della malattia poteva essere accom-
pagnato da sensazione di freddo e febbre mentre
i casi più vecchi potevano presentare dei tic facciali.
La lingua era lucida, rossa con induito sottile e
biancastro-giallognolo.
Il polso era teso, sottile o teso e filiforme.
Metodi di trattamento
Per il gruppo con Laser-agopuntura è stato utiliz-
zato il modello di laser He-Ne JGX-4 con testa a
fibre ottiche con potere di uscita di 4mV, lunghez-
za d'onda della luce di 1.5mm. Gli agopunti sele-
zionati sono stati Taiyang 2Extra, Dicang 4E,
Jiache 6E, Yingxiang 20GI, Sibai 2E, Tongziliao
* Zhenjiang City Hospital of TCM, Jiangsu Province
1VB, Yangbai 14VB e Zanzhu 2V dal lato malato
e Hegu 4GI dal lato sano.
Per i casi che presentavano dolore all’orecchio
sono stati aggiunti i punti Yifeng 17TR e Fenchi
20VB.
La testa a fibra ottica è stata tenuta perpendicolar-
mente alla cute ad una distanza di 0.5-1 mm. Ogni
punto è stato irradiato per 1-2 minuti, una volta al
giorno. Per il gruppo trattato con agopuntura
tradizionale, sono stati adottati aghi filiformi del
diametro di 32, con una lunghezza di 1.5 cun. E'
stato usato il metodo della tonificazione-disper-
sione e gli aghi sono stati lasciati negli agopunti
dopo che il paziente aveva avvertito la sensazione
della penetrazione dell’ago.
Gli aghi sono stati lasciati per 30 minuti ed il
trattamento è stato eseguito una volta al giorno.
Effetto terapeutico
Gli effetti terapeutici sono stati valutati dopo 30
giorni di trattamento.
Nel gruppo al laser: 129 casi (86%) sono guariti
con completa remissione della sintomatologia e
ripristino delle normali funzioni; 11 casi (7%)
hanno avuto un effettivo beneficio, in essi i sinto-
mi e i segni praticamente scomparsi, lasciando i 2
lati del viso apparentemente simmetrici, tuttavia il
lato malato è rimasto caratterizzato da debolezza
dei muscoli orbitali durante la chiusura degli
occhi e deviazione della bocca durante la
masticazione e nell’atto del ridere; 6 casi (4%)
hanno ottenuto beneficio: in essi i sintomi e i segni
hanno dimostrato miglioramento pur persistendo
e in 4 casi (2.7%) non si è ottenuto alcun beneficio,
in essi i sintomi e i segni sono rimasti inalterati,,
come prima dell’inizio del trattamento.
Nel gruppo trattato con agopuntura tradizionale:
36 casi (60%) sono guariti, 18 casi (30%) hanno
avuto effettivo beneficio, 4 casi (6.7%) beneficio
e 2 casi (3.3%) non hanno ottenuto alcun benefi-
cio.
Statisticamente la differenza tra i risultati conse-
guiti nei due gruppi è chiaramente significativa
(P<0.05), indicando che la laser-agopuntura è
superiore all’agopuntura tradizionale agli effetti
terapeutici.
79
 Trattamento di 51 casi di paralisi
facciale refrattari con laser
agopuntura
Wang Yinping* Xu Muying**
Sommario
Sin dal 1983 gli autori hanno usato il laser He-Ne
sui punti di agopuntura nel trattamento di 51 casi
di paralisi del facciale refrattaria, mentre 25 casi
simili sono stati trattati con agopuntura conven-
zionale per comparazione. I risultati sono riportati
di seguito.
Dati clinici
I 72 casi comprendevano 42 pazienti di sesso
maschile e 34 di sesso femminile; era colpito il
lato destro in 29 casi e il sinistro in 47 casi; l’età
era compresa tra i 16-72 anni. La durata dei
disturbi era superiore ai 6 mesi e nessun caso
aveva risposto ai moderni farmaci o alle erbe.
Metodo di trattamento
51 casi sono stati trattati con G2-1A Model He-Ne
Optic Fiber Needling Instrument (Shanghai
Medical Laser Instrument Mfg Co), con lunghez-
za d’onda di 6328 A, il potere di output superiore
a 1mW, il diametro del laser-spot era di 1.5mm. I
punti di agopuntura selezionati sono stati: Zanzhu
2V, Taiyang 2PC, Yingxiang 20GI, Dicang 4E,
e Yifeng 17TR dal lato colpito, 2-3 di questi punti
sono stati usati in ogni seduta.
Ogni agopunto è stato irradiato per 3-5 minuti
nella convenzionale direzione dell’ago ogni gior-
no, 10 giorni hanno costituito 1 ciclo terapeutico.
Dopo un intervallo di 5 giorni è stato ripetuto un
secondo ciclo. 25 casi sono stati trattati con l’ago-
puntura convenzionale utilizzando gli stessi pun-
ti, usando la metodica della tonificazione e disper-
sione.
Gli aghi sono rimasti inseriti per 30 minuti ed in
ogni punto è stata usata la moxibustione per 3
minuti. Il trattamento è stato praticato ogni gior-
no. I giorni di un ciclo terapeutico e l’intervallo tra
un ciclo e l’altro sono stati identici al gruppo
trattato con laser.
* TCM Hospital of Nantong City, Jiangsu Province
**TCM Hospital of Nantong County, Jiangsu Province
***Puyang City People’s Hospital, Henan Province
80
Valutazione degli effetti terapeutici
Gli effetti terapeutici sono stati valutati dopo tre
cicli di trattamento. "Curato” equivale alla scom-
parsa di tutti i sintomi ed al ritorno delle normali
funzioni del nervo facciale mentre “notevolmente
efficace” indica una basilare scomparsa dei sinto-
mi con una sottile menomazione dei movimenti
del naso e delle guance, “migliorato” indica qual-
che menomazione nei sintomi e nell’aspetto, “sen-
za effetto” indica nessun cambiamento
sintomatologico dopo il trattamento.
Usando questi criteri 18 casi sono stati curati, 19
hanno avuto un notevole miglioramento, 8 casi
sono migliorati e 2 casi non hanno ottentuto alcun
beneficio.
Al termine del secondo ciclo di trattamento, il
gruppo trattato con laser è sembrato aver migliori
effetti terapeutici rispetto al gruppo trattato con
agopuntura mentre alla fine del terzo ciclo
terapeutico non vi era significativa differenza tra
i due gruppi. Comunque il trattamento con laser è
parso possedere maggior efficacia nei casi con
patologia di durata superiore all’anno.
100 casi di paralisi del facciale
trattati con He-Ne laser irradiato sui
punti di agopuntura
Wu Xuebin***
Sommario
Tra gli anni 1980-1989 gli autori hanno usato il
Laser He-Ne irradiando i punti d’agopuntura in
100 casi di paralisi del facciale.
Dati clinici
I 100 pazienti comprendevano 61 persone di sesso
maschile e 39 di sesso femminile, di età compresa
tra 1-14 anni in 2 casi, 15-40 in 43 casi, tra 41-60
anni in 55 casi. L’inizio del disturbo era inferiore
a tre giorni in 59 casi, sotto 10 giorni in 33 casi,
inferiore a 6 mesi in 6 casi.
Metodo di trattamento
E' stato usato il 795 He-Ne Laser Therapeutic Set
(Xi’an Laser Instrument Factory): tubo lungo 450
mm, potere di output compreso tra 6-9 mW,
diametro dello spot di luce di 2 Mn, lunghezza
d’onda di 6328 A, distanza di irradiazione inferio-
re al metro.
I punti selezionati sono stati Dicang 4E, Jiache
6E, Xiaguan 7E, Sibai 2E, Yangbai 14VB,
Yingxiang 20GI, Yifeng 17TR, Fengchi 20VB e
Hegu 4GI. Gli agopunti sono stati irradiati alter-
nativamente in accordo con le aree di distribuzio-
ne muscolare, così come i frontali, i muscoli
oculari orbicolari, i masseteri.
Nei casi gravi sono stati aggiunti 2 punti in ago-
puntura e 6 punti con l’irradiazione per 3-5 minu-
ti.
Il trattamento è stato eseguito tutti i giorni per 10
giorni e tale sequela ha costituito un ciclo di
terapia.
Effetti terapeutici
54 casi hanno recuperato completamente in 2
settimane di trattamento, 39 casi entro 4 settima-
ne, in 4 casi sono rimasti gradi vari di disagio e in
3 casi non si sono riscontrati effetti curativi.
200 casi di malposizione fetale
trattati con He-Ne combinato con la
moxibustione del punto Zhiyin 67V
Zhou Wenyuan*
Sommario
Dal febbraio 1984 al gennaio 1989 gli autori
hanno usato He-Ne e moxibustione nella corre-
zione di 200 casi di malposizione fetale con buoni
risultati che vengono riportati qui di seguito.
Dati clinici
Come conferma diagnostica, i 200 casi di
malposizione fetale provengono tutti dal
Department di Ostetricia del Fuzhou Hospital.
La maggioranza dei casi presenta posizioni fetali
trasverse o podaliche in feti di circa 30 settimane.
Metodo di trattamento
I pazienti sono divisi in (1) gruppo laser di 50 casi;
(2) gruppo laser più moxibustione di 100 casi; (3)
moxibustione con 50 casi. Il NH8-1 Model He-Ne
Laser Instrument (Shanghai Medical Laser
*Puyang City People’s Hospital, Henan Province
**Institute of Acupuncture, China Academy of Traditional
Chinese Medicine
Instrument Factory) è stato usato con la lunghezza
d’onda di 6328 A, potere di output maggiore a
8mW, spot di luce di diametro 1.5-2 mm.
Le pazienti, dopo evacuazione di feci e di urine
sono state messe in posizione semi-seduta per il
trattamento.
Nel gruppo dove è stato usato il laser (1): Zhiyin
bilaterale 67V, irradiato per 10 minuti ognuno.
Per il gruppo dove è stato usato il laser più la
moxibustione (2): bilateralmente il punto Zhiyin
67V è stato irradiato con laser nella mattinata per
10 minuti ogni punto, nel pomeriggio è stata
praticata la moxibustione per 15 minuti su ogni
punto. Per il terzo gruppo (3) nello stesso punto è
stata praticata la moxibustione per 15 minuti. I
trattamenti sono stati fatti una volta al giorno e 6
sedute hanno costituito un ciclo terapeutico.
Risultati del trattamento
Nel gruppo trattato con laser (1), le malposizioni
fetali sono state corrette in 32 casi (64%); nel
gruppo trattato con laser più moxibustione (2),
sono stati corretti 75 casi (75%) e nel gruppo
trattato con moxibustione (3) 30 casi (60%).
La combinazione di laser e moxibustione ha dato
i migliori risultati.
Trattamento di enuresi infantile con
irradiazioni He-Ne nei punti di
agopuntura
Wang Lianqing, Pang Hong**
Sommario
Dal 1987 al 1989 gli autori hanno usato laser He-
Ne nel trattamento dell’enuresi infantile. Sono
riportati 50 casi correlati da dati.
Dati generali
Sono stati trattati 50 casi, 27 bambini e 23
bambine di età compresa tra 3 e 11 anni.
Metodo di trattamento
Il generatore Laser fabbricato da Changzhou La-
ser Instrument Factory è stato lo strumento usato.
La lunghezza d’onda è stata 6328 A, la potenza
dell’output delle fibre ottiche è stata inferiore a 4
mW. I punti d’agopuntura selezionati sono stati:
Guanyuan 4Ren, Shenshu 23V e Sanyinjiao 6Rt,
81
con Zhongji 3Ren e Zusanli 36E come punti
ausiliari. Per ogni seduta sono stati irradiati 3-4
punti per 5 minuti e 10 sedute hanno costituito un
ciclo terapeutico.
Effetti curativi
Dopo un ciclo di trattamento, 38 casi (76%) sono
guariti: si alzavano spontaneamente durante la
notte per urinare; 11 casi (22%) sono migliorati:
iniziarono ad essere sollecitati; 1 caso (2%) non ha
avuto risultato: il riflesso ad urinare ha continuato
ad essere inconscio e anche l’enuresi.
Trattamento dell’ambliopia nei
bambini per mezzo degli impulsi
elettrici He-Ne irradiati negli
agopunti
Zhao Changxin, Chen Zhongyin, Yao
Shuying, Zhang Yaohua, Dou Huifang,
Wang Linqing, Zhang Ou, Pang Hong*
Sommario
Dal 1988 al 1989 gli autori hanno trattato 40 casi
di bambini ambliopici con impulsi elettrici e He-
Ne laser irradiazione negli agopunti con buoni
risultati.
Dati generali
Gli occhi sono stati coinvolti in 40 casi di bambini
ambliopici (20 di sesso maschile e 20 di sesso
femminile) di età compresa tra 4-14 anni.
L’ambliopia era destra in 6 casi, sinistra in 13 casi
e in 21 casi era bilaterale.
Metodo di trattamento
Il trattamento è stato eseguito con l’irradiazione
del fundus con laser pulsante, l’irradiazione con
raggio laser degli agopunti e la stimolazione elet-
trica pulsante degli agopunti.
1. Il bimbo ambliopico è stato avvisato di guarda-
re direttamente il raggio laser di lunghezza d’onda
di 6328 A, potenza di 0.5 mW e frequenza di
*China Academy of Traditional Chinese Medicine
**Department of Acupuncture, Haining Hospital of TCM,
Zhejiang Province
***Pingyang Institute of Optical Application, Zhejiang
Province
82
pulsazione di 240/min per 5 minuti tutti i giorni;
un ciclo terapeutico era composto da 15 applica-
zioni.
2. Il raggio laser di 6328 A di lunghezza d’onda,
output di 2.5 mW e spot di luce di diametro di 2
mm è stato usato per irradiare Jingming 1V e
Chengqi 1E per la durata di 5 minuti ciascuno e
ogni giorno, 15 trattamenti sono stati considerati
un ciclo.
3. Impulsi elettrici sono stati usati per stimolare i
punti auricolari di Oculus-1, Oculus-2, Fegato,
Milza, Reni e Occhi e gli agopunti circostanti
l’occhio come Jingming 1V, Chengqi 1E, Zanzhu
2V, Yuyao 3PC e Sizhukong 23TR. Questi punti
sono stati stimolati a turno per una durata totale di
5 minuti al giorno.
Risultati del trattamento
La "guarigione clinica" è stata considerata la
restituzione di una visione di 0.8; un migliora-
mento di 3-4 linee è stato visto come "un marcato
miglioramento"; un miglioramento visivo di 1-2
linee è stato considerato solo come un "migliora-
mento", mentre l’inefficacia è stata indicata da un
"non miglioramento" o da un miglioramento infe-
riore ad una linea. Tra i 62 occhi trattati, 12 sono
guariti, 7 marcatamente migliorati, 38 migliorati
e in 4 casi la terapia è stata inefficace. La percen-
tuale dei guariti e dei marcatamente migliorati è
stata del 31.1%, mentre in totale la percentuale dei
migliorati è stata del 93.4%.
Trattamento della pseudomiopia
negli adolescenti con laser He-Ne
Yang Jianhui** Huang Mingrong***
Sommario
Nel 1989 gli autori hanno applicato il laser sui
punti di agopuntura per il trattamento di 200 casi
di pseudomiopia negli adolescenti con buoni e
rapidi effetti curativi.
Dati clinici
Sono state trattate 200 persone, di cui 97 di sesso
maschile e 103 di sesso femminile, affette da
pseudomiopia, di età compresa tra 7-22 anni e con
persistenza del disturbo da 3 mesi a 5 anni. L’acuità
visiva era inferiore in tutti i casi a 0.9.
Metodo di trattamento
E' stato usato lo HY-369-B Model He-Ne Laser
Acupuncture Instrument (Pingyang Laser
Instrument Factory), con lunghezza d’onda di
6328 A e potenza di output di 3-5 mW. Le fibre
ottiche sono state applicate su Yangming 1V e
Chengqi 1E, in ognuno per 5 minuti, 2 volte al
giorno (mattina e pomeriggio), 5 giorni hanno
rappresentato un ciclo terapeutico. Dopo tre gior-
ni di sospensione si è iniziato un nuovo ciclo.
Durante il trattamento i pazienti sono stati avver-
titi di astenersi assolutamente dal leggere e dal
guardare la televisione.
Risultati del trattamento
Secondo la International Standard Visual Acuity
Test Chart, un miglioramento visivo superiore
alle 5 linee è da considerare come un marcato
miglioramento; l’aumento da 1 a 4 linee è da
considerare miglioramento e se, dopo 2 cicli di
sedute l’acuità visiva non è migliorata, il tratta-
mento è stato considerato inefficace.
In questa serie, 103 occhi (26.9%) sono migliorati
marcatamente; 270 occhi (70.5%) sono solo mi-
gliorati e in totale la percentuale dei successi è
stata di 97.4%.
Trattamento di masse benigne
sottocutanee con irradiazione con
laser He-Ne
Mo Xiaorong, Wang Lianqing*
Sommario
Gli autori hanno usato un laser He-Ne nel tratta-
mento di 17 casi di masse benigne sottocutanee
con risultati soddisfacenti.
La serie di 17 pazienti ha compreso 9 persone di
sesso maschile e 8 di sesso femminile, di età
compresa tra 21-47 anni; il numero delle applica-
zioni è variato da 5 a 28, con una media di 13. La
diagnosi dei casi, tramite aspirazione, è stata di
linfoadenite cronica in 11 casi e di cisti dermoidi
infette in 6 casi.
E' stato usato il HY369-B Model Laser
*Institute of Acupuncture, China Academy of Traditional
Chinese Medicine
**Health Station of the First Reeling Mill, Wuxi City, Jiangsu
Province
Acupuncture Set (Pingyang Laser Instrument
Factory di Zhejiang), con una lunghezza d’onda
di 6328 A e fibra ottica terminale con una potenza
di output di 0.5 mW.
In accordo con le dimensioni delle masse sono
stati usati aghi d’agopuntura di quarzo cavi per
pungere il centro o il margine delle masse, poi le
fibre ottiche sono state applicate agli aghi di
quarzo per l’irradiazione laser per la durata di 15-
20 minuti tutti i giorni, 10 applicazioni hanno
rappresentato un ciclo terapeutico.
I risultati terapeutici dei 17 casi sono stati
marcatamente positivi in 9 casi, dove le masse
sono scomparse; c’è stato un miglioramento in 6
casi, dove le masse si sono ridotte della metà
rispetto la dimensione di partenza; la terapia è
stata inefficace in 2 casi, dove le masse non sono
cambiate dopo il trattamento.
Durante il trattamento, 9 casi hanno ricevuto più
di 10 cicli terapeutici, 8 casi un numero inferiore.
Trattamento delle ulcere croniche
della pelle con laser He-Ne
Niu Shuhua**
Sommario
Nel 1982 gli autori hanno utilizzato il laser He-Ne
nel trattamento di 26 casi di ulcera della pelle.
I 26 casi erano composti da 17 persone di sesso
maschile e 9 di sesso femminile, con età compresa
tra i 2 mesi e i 65 anni. L’area dell’ulcerazione era
inferiore a 3 cm in 14 casi, da 3 a 6 cm in 7 casi e
sopra a 6 cm in 5 casi.
La durata del disturbo era inferiore a 3 mesi in 18
casi, da 3 a 12 mesi in 4 casi e superiore all’anno
in 4 casi. E' stato usato il 795 Model He-Ne Laser
Therapeutic Set made in Xi’an, con lunghezza
d’onda di 6328 A, potenza di output di 6-8 mW,
diametro dello spot di luce di 1-2.5 cm e distanza
di irradiazione di 60-80 cm.
La irradiazione laser è stata usata per 5-40 minuti
tutti i giorni, mentre un ciclo terapeutico è stato
composto da 10-15 applicazioni. Sono state utiliz-
zate da un minimo di 5 applicazioni a un massimo
di 40 applicazioni, la maggior parte dei pazienti ha
ricevuto 1-2 cicli terapeutici.
Dopo il trattamento, 23 casi sono guariti, la super-
ficie ulcerativa era asciutta, la crosta si era stacca-
ta e l’infiammazione diminuita; i rimanenti 3 casi
sono marcatamente migliorati, la secrezione si è
fermata e l’area di ulcerazione ricoperta da crosta
è diminuita.
83
 rati marcatamente: l’edema duro è scomparso
Trattamento dello scleredema completamente sin dal quarto giorno di trattamen-
neonatale infantile perinatale con to e tutti i sintomi sono svaniti; in 11 casi vi è stato
irradiazione laser He-Ne un miglioramento in quanto l’area dell’edema
duro si è ridotto del 15% e i sintomi sono miglio-
rati; in 1 caso la terapia è stata inefficace con
Yu Xiuqing, Wang Jin, Luo Deling, Wang assenza di cambiamento dei sintomi e segni nei
Fengwen, Qiao Yuzhen* primi 4 giorni.
Facendo il paragone con il gruppo trattato con
terapia farmacologica, rispettivamente i numeri
Sommario
sono 10, 17 e 4. In media la lesione è diminuita in
4.8 giorni, mentre la media di ricovero ospedaliero
Dall’ottobre 1988 al febbraio 1990, gli autori è stata di 8.3 giorni nel gruppo trattato con laser;
hanno trattato 61 casi di scleredema del neonato facendo un paragone con il gruppo trattato con i
con He-Ne laser usando la terapia farmacologica farmaci i giorni sono rispettivamente 5.9 e 9.6.
come comparazione.
Tutti i bambini colpiti provenivano dal nostro
dipartimento d’Ostetricia. Il gruppo trattato con
laser era composto da 17 casi di sesso maschile e
13 di sesso femminile, mentre il gruppo trattato
con farmaci era composto da 19 di sesso maschile
e 12 di sesso femminile.
Nel gruppo trattato con laser il disturbo era inizia-
to il giorno successivo la nascita in 13 casi, da 1
giorno a 3 giorni in 14 casi e da 3 a 7 giorni in 3
casi, mentre nel gruppo trattato con farmaci erano
rispettivamente 16, 11 e 4 casi.
Per il trattamento del gruppo al laser è stato usato
un generatore laser He-Ne dell’Istituto Tianjin
degli Strumenti Marini, con una lunghezza d’on-
da di 6328 A, potenza di output di 1-1.5 mW,
diametro dello spot di luce di 1cm e l’irradiazione
è stata eseguita ad una distanza di 0.3-O.5 cm.
I punti selezionati sono stati: Zusanli 36E,
Fenglong 40E, Feiyang 58V. Sono stati selezio-
nati anche dei punti vicini alla localizzazione
morbosa, come Huantiao 30VB, Julio 29VB e
Jianyu 15GI.
Ogni agopunto è stato irradiato per 3 minuti, ogni
giorno.
Per il gruppo trattato farmacologicamente è stato
usato 654-2 con eparina, per via endovenosa, una
volta o due volte al giorno. Durante il trattamento
in entrambi i gruppi sono stati esaminati la
temperatura corporea, l’andamento cardiaco, il
colorito della pelle, i cambiamenti della dimen-
sione e gravità delle lesioni. Nelle complicazioni
sono state usate misure di supporto adeguate e
antibiotici.
Risultati del trattamento

Nel gruppo trattato con laser, 18 casi sono miglio-

*Tianjin Second Hospital, Tianjin

84
 Domande e risposte
Hu Jinsheng*
1. E’ possibile trasmettere l’AIDS con il trattamento
di agopuntura?
Domanda: L’AIDS, il così chiamato super-can-
cro, mette in serio pericolo la vita e la salute
umana e crea estremo panico psicologico.
L’AIDS può essere trasmessa dal trattamento di
agopuntura.
Come risultato molti pazienti rifiutano di ricevere
il trattamento, perchè sono timorosi pensando di
essere infettati.
E’ possibile che l’AIDS sia trasmessa tramite il
trattamento con agopuntura?
Risposta: Questa domanda carpisce l’attenzione
mondiale.
Basata ormai su un largo numero di ricerche
scientifiche e di analisi sul ruolo della trasmissio-
ne dell’AIDS, possiamo definitivamente dire che
la preoccupazione è completamente infondata.
L’AIDS è generalmente trasmessa con un intimo
contatto, con contatti sessuali tramite il liquido
seminale o la saliva; la persona può essere anche
contagiata tramite una trasfusione di sangue o
iniezioni dove è presente il virus dell’AIDS. Il
contatto tra dottore e paziente non ha niente a che
vedere con le condizioni menzionate sopra.
Inoltre si sa che il virus dell’AIDS è debolmente
resistente ai fattori ambientali. Il virus in siero può
essere completamente disattivato in 30 minuti ad
una temperatura di 56° C. Inoltre è molto sensibile
ai disinfettanti ordinari, come alcool al 75%, il
lysol al 3% o alla soluzione in polvere decolorante
al 10%.
In altri termini l’AIDS può essere semplicemente
ucciso dai metodi di sterilizzazione usuali. Come
si conosce già, gli aghi di agopuntura devono
essere posti in autoclave a 125°C per 30 minuti
prima di essere usati. Le aree che devono essere
*Institute of Acupuncture and Moxibustion, China Academy
of Traditional Chinese Medicine
punte e le dita del medico agopuntore devono
essere disinfettate con alcool al 75% prima di
iniziare il trattamento. Perciò è abbastanza inutile
preoccuparsi sulla possibilità di essere colpiti da
AIDS durante il trattamento con agopuntura. Co-
munque è consigliabile usare aghi personali o
aghi “usa e getta”.
2. Come distinguere i metodi di tonificazione dai
metodi di dispersione nel trattamento con
moxibustione?
Come si trova scritto in un antico libro "Il perno
miracoloso" (pubblicato 2000 anni fa), la
tonificazione mediante cono di moxa acceso può
essere moderata senza soffiare con la bocca sul
fuoco e lasciando che spontaneamente si spenga;
per disperdere occorre soffiare sul fuoco fino ad
estinguerlo. In altre parole, il fuoco per tonificare
è relativamente lento, mentre è vigoroso quando
viene usato per la dispersione.
Comunque, nella pratica clinica, il metodo della
moxibustione è usato in molte e disparate situa-
zioni. Qualche volta è utilizzato il metodo indiret-
to: in questo caso la classificazione dipende dal
materiale utilizzato tra gli agopunti ed il cono di
moxa acceso. Per esempio, la moxibustione con
aglio, nel contesto della dispersione, viene usata
per la sua azione chiarificante il calore e rimuove
le sostanze tossiche. Per questo motivo viene
usata nel trattamento dei foruncoli e delle infezio-
ni da piogeni. La moxibustione con ginger, come
metodo tonificante, esercita effetti riscaldanti sul
corpo ed espelle il freddo, è efficace nelle sindro-
mi da freddo dovute a deficit. Così la leggera
moxibustione con lo stick di moxa appartiene alla
tonificazione, ma la moxibustione a becco d’uc-
cello è classificato come metodica disperdente.
85
 dalla Revue Française de Médicine
Traditionelle Chinoise
Forme patologiche dovute all’attacco degli organi e
dei visceri da parte dell’energia patogena
(Xie Qi Zang Bing Xing)
Nguyen Van Nghi
Parte 2: continua dal numero 6' 90
Questo capitolo 4 del Lingshu studia l’infiltrazio-
ne dell’energia perversa nelle differenti parti del
corpo.
A parte la differenziazione Yin Yang, i fattori
eziologici di aggressione sono molteplici.
L’esame della tinta e dei polsi costituisce allora
uno degli elementi fondamentali della diagnosi.
I sei tipi di polsi patologici sono:
- polso pressato;
- polso ritardato;
- polso che cambia (mutevole);
- polso piccolo;
- polso scivoloso;
- polso rugoso;
e permettono di selezionare la scelta dei punti.
Ma Shi annota: “In questo capitolo, i primi 3
paragrafi studiano il processo di aggressione del-
l’energia perversa ed il 4°, il 5°........ descrivono le
forme patologiche che ne risultano, da cui il nome
di : Forme patologiche dell’attacco degli organi e
dei visceri da parte dell’energia perversa (Xie Qi
Zang Fu Bing Xing)”.
Questo capitolo è composto da 23 paragrafi.
PARAGRAFO 12
“Il polso molto affrettato del rene è il segno
rivelatore delle malattie e patologie craniche.
Appena affrettato è il segno del “Jue” profondo
(arti molto ghiacciati), del “Bun Dun” (Bon Don:
intasamento dell’energia renale sotto forma di
tumore mobile), con flessione delle ginocchia
difficile e defecazione impossibile (1).
Il polso molto ritardato del rene è segno rivelatore
dello “Xie Ji” (Chiet Tich: rachialgia estrema-
mente violenta simile ad una frattura).
Appena ritardato, è segno di una diarrea profusa
86
(Zung: Dong) con dispepsia e vomiti post-prandiali
(2).
Il polso molto mutevole del rene è il segno dello
“Yin Wei” (impotenza sessuale). Appena mute-
vole è il segno dello “Shu Shiu” (ThachThuy:
edema duro come la pietra): questa malattia inizia
nella regione sotto-ombelicale e raggiunge il bas-
so addome. Se raggiunge lo stomaco è la morte
(3).
Il polso molto piccolo del rene è il segno della
diarrea profusa contenente alimenti non digeriti.
Se è appena piccolo è segno del Jiao Dan (magrez-
za estrema) (4).
Il polso molto scivoloso del rene è sinonimo di
“Long Xiao” (Long Doi: disuria con minzione
dolorosa); Se è appena scivoloso è il Gu Wei (Cot
Nuy: atrofia ossea): seduto il malato non può
alzarsi, in posizione eretta ha vertigini e vede
molto disturbato (5).
Il polso molto rugoso del rene è il segno di un
antrace, mentre se è appena rugoso è segno di
emorroidi interne (6).
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega:
1. “Il rene è un organo yin che regge le ossa.
Quando lo yin è eccessivamente freddo, le ossa e
il cranio sono colpiti.
Il rene è l’organo sorgente dell’energia vitale.
Quando l’energia essenziale è in vuoto-freddo, i
piedi e le mani sono ghiacciati.
La risalita dell’energia del rene in stato di vuoto è
all’origine della malattia del “Bun Dun” (Bun
Dun: onda energetica che risale l’ipogastrio verso
la sommità del torace: dispnea).
Quando lo Yin-freddo si trova nella regione infe-
riore del corpo, le gambe non possono essere
flesse.
2. L’energia del rene comincia con la via intesti-
nale e con la via urinaria: quando questa energia è
in stato di vuoto, la minzione e la defecazione
sono disturbate.
Il Dumai (VG) inizia dal rene e si dirige lungo il
rachide. Il polso ritardato del rene segnala il
rilasciamento del Dumai con sensazione di spac-
catura della colonna vertebrale.
Quando il Wu (5) e il Gui (10) si riuniscono, essi
si trasformano in “Fuoco” e in “Terra” che sono i
principali mobilizzatori degli alimenti a livello
dello stomaco.
Il polso ritardato del rene annuncia che questi
principi sono aboliti con conseguente indigestio-
ne e vomito alimentare.
3. Lo Yin Wei (Am Nuy: impotenza sessuale) è
una affezione caratterizzata da un assopimento
dell’energia yin con conseguente erezione impos-
sibile.
Lo Shi Shui (edema duro) è una affezione di
origine “rene-acqua”: quando questo edema rag-
giunge l’alto, cioè lo stomaco, si costituisce quel-
lo che prende il nome di “fenomeno di straripa-
mento dell’Acqua con liberazione della Terra”.
4. Il vuoto dell’energia del rene è all’origine della
diarrea profusa con alimenti non digeriti.
L’oligo-amenorrea può svilupparee lo Jiao Dan
(dimagrimento).
5. La presenza di calore del rene è alla base della
disuria e delle minzioni dolorose o, per meglio
dire, di una orchi-epididimite.
Il Gu Wei (atrofia ossea) è segnalato essenzial-
mente per la difficoltà a sollevarsi da una stazione
seduta. E’ dovuto ad un attacco dell’energia del
rene da parte del calore.
Questa malattia può essere accompagnata da ver-
tigini e da disturbi della vista nella stazione eretta,
perchè il calore lede le ossa e il Jing (quintessenza).
6. Il sangue e l’energia sono prodotti a livello del
rene.
Il polso rugoso del rene denota che il sangue e
l’energia sono disturbati da un ostacolo con for-
mazione di un tumore infiammatorio (antrace).
Quando il sangue e l’energia non circolano, le
donne non hanno mestruazioni (amenorrea) e i
ragazzi presentano emorroidi”.
Ma Shi commenta:
“Questo paragrafo studia i sei polsi patologici del
rene”.
1. Il polso affrettato è un polso patologico del
fegato.
Se il polso del rene è molto affrettato si è in
presenza di una malattia delle ossa del cranio (Gu
Tian) perchè il rene regge le ossa. Questa affezio-
ne è dovuta ad una infiltrazione del vento.
Nel capitolo 22 (Dian Kuang) di questo classico,
notiamo:
“Il polso appena affrettato del rene è il segno
rivelatore di una insufficienza del rene con infil-
trazione del vento perverso da cui derivano arti
ghiacciati e parestesie.
Questo polso appena affrettato denota inoltre:
a. la malattia del Bun Dun che è provocata da un
intasamento cronico dell’energia del rene;
b. la lassità degli arti inferiori dovuta alla non-
discesa dell’energia del rene;
c. la disuria e la defecazione difficile è causa di
una perdita di connessione dell’energia renale con
le vie intestinali e urinarie.
In conclusione, il polso molto affrettato del rene è
il segno rivelatore della malattie delle ossa e del
cranio: questa affezione evolve dall’interno verso
l’esterno.
Per contro, se il polso è appena affrettato, esso
evolve progressivamente dall’esterno verso l’in-
terno e, una volta raggiunto l’interno, la sua pro-
gressione è ancora più lenta.
2. Il polso ritardato è un polso patologico della
milza.
Se il polso del rene è molto ritardato, è segno di
una invasione dell’Acqua da parte della Terra
perversa.
L’energia del rene diviene allora insufficiente ed
il soggetto prova una sensazione di frattura della
colonna vertebrale con impossibilità a sollevarsi,
perchè il rene e la vescica costituiscono il sistema
“Interno-Esterno” e il meridianno della vescica
decorre lungo il rachide.
Se è appena ritardato è il segno dell’insufficienza
dell’energia del rene; in questo caso l’energia
della milza non funziona con conseguente diarrea
contenente alimenti non digeriti o, a volte, vomito
post-prandiale.
3. Il polso mutevole è un polso patologico del
cuore.
Se il polso del rene è molto mutevole è il segno
rivelatore dell’eccesso del Fuoco e della penuria
dell’Acqua, responsabile dello Yin Wei (impo-
tenza sessuale).
Se è appena mutevole è il segno della presenza
dello Shui (edema duro) della regione sotto-om-
belicale: nella regione inferiore questa affezione
raggiunge l’ipogastrio, provocando un aspetto
ptosico, mentre in alto colpisce l’epigastrio. Que-
sta malattia è mortale.
Così il capitolo 7 del Su Wen specifica: “Lo yin e
lo yang si concentrano perchè c’è una pletora
dello yin e una deficienza dello yang. Questo stato
è all’origine dell’edema duro.”
Notiamo tuttavia che, nel capitolo 5 di questo
classico, Huangdi ha ugualmente interrogato Chi
Pa sulla formazione dello “Shi Shui” e la sua
risposta si trova nel capitolo 7 del Su Wen. Per
quanto riguarda questo paragrafo, esso illustra la
localizzazione di questa affezione: “Nella mag-
gior parte dei casi, le Shi Shui si manifestano a
87
livello del tronco addominale del meridiano del
rene”.
4. Il polso piccolo contrasta il polso mutevole.
Il polso del rene molto piccolo è segno di una
grande insufficienza dell’energia. Il rene non può
più controllare la zona dello Xia Jiao (riscaldatore
inferiore) da cui consegue una diarrea profusa.
Se è appena piccolo è segno dell’edema.
Senza trattamento questa affezione può trasfor-
marsi in Jiao Dan (emaciazione: magrezza estre-
ma).
5. Il polso scivoloso è un polso patologico del
rene.
Se è molto scivoloso è segno della pienezza del-
l’energia perversa a livello del rene, in questo caso
la vescica è contaminata con conseguenti disuria
88
e cistiti o orchi-epididimiti.
Il polso appena scivoloso è il segno, ugualmente,
di insufficienza dell’energia renale, responsabile
di atrofia ossea con impossibilità a sedersi e ad
alzarsi.
La posizione eretta o assisa provoca delle vertigi-
ni o degli annebbiamenti.
6. Il polso rugoso è un polso patologico del polmo-
ne.
Il polso del rene molto rugoso è il segno di una
insufficienza del sangue e del Jing (quintessenza);
all’interno c’è...... (N.D.T.: questa frase è incom-
pleta, secondo l’editore dell’epoca, mancano due
pagine del testo originale).
 congressi e corsi
a cura della Redazione
Attività' Fisico-Sportiva e Dolore
Chieti, 7-10 Luglio 1991
Il Congresso è organizzato dall'Associazione
Nazionale Specialisti in Medicina dello Sport
dell'Università di Chieti e si svolge sotto l'egida
dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolo-
re.
Segreteria Associazione
Maurizio Checcaglini Tel. 0575/788249
Segreteria Scientifica
P. De Bigontina, L. Dragani, M.A. Giamberardino,
G. Pieralisi, P. Ripari
Università di Chieti, Istituto di Semeiotica Medi-
ca Tel. 0871/345460
Segreteria Organizzativa
MGA
Viale G. Mazzini, 145 - 00195 Roma
Tel. 06/3728931 - 3721748 Fax 06/3700655
The 1st Guangzhou International Conference of
Traditional Chinese Medicine
11-13 ottobre Guangzhou (Canton) Cina
Il Congresso è organizzato dal Guangzhou College
of Traditional Chinese Medicine presieduto dal
prof. Li Renxiang, Presidente del Guangzhou
College of T.C.M. e della Guangzhou, Taiwan,
Hongkong and Macao Frienship Association of
T.C.M.
Per informazioni rivolgersi alla redazione della
Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese
0733/770654.
2° Congresso Mondiale di Agopuntura Medica e
Medicina Naturale
23-25 agosto, Pechino
Malattie Neuro-immuno-endocrine in Medicina
Tradizionale Cinese
11-12 ottobre 1991, Bardolino
XI Congresso Nazionale della S.I.A. (Società
Italiana di Agopuntura)
Durante il Congresso sarà convocata l'Assemblea
del sigg. Medici, Soci della S.I.A., per le elezioni
del Consiglio Nazionale.
International Congress on Traditional Chinese
Medicine
18-22 ottobre, Beijing (Pechino) Cina
Per informazioni rivolgersi alla redazione della
Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese
0733/770654.
VI Romanian International Congress of Acupuncture
1-2 November 1991, Bucharest, Romania
Per informazioni rivolgersi alla redazione della
Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese
0733/770654.
Nuove Frontiere dell'Agopuntura e della Medicina
Cinese
Gruppo di Studio "Società e Salute"
16 novembre, aula della Nuove Patologie
Policlinico S. Orsola, Bologna
La Scuola Italiana di Medicina Cinese organizza
questo incontro per fare il punto sulla situazione
italiana ed internazionale dell'Agopuntura e della
Medicina Tradizionale Cinese. E' prevista la par-
tecipazione di illustri rappresentanti italiani, eu-
ropei e cinesi: oltre al dott. Giorgio Di Concetto ed
agli altri docenti della Scuola Italiana di Medicina
Cinese, interverranno al Congresso: Nguyen Van
Nghi, J.M. Kespì, J.Bossy, G.Guillaume,
C.Remmp (Francia), C. Jonescu Tirgoviste (Ro-
mania), Qian Chu Yi (Cina).
Segreteria
Corso Garibaldi 18, 47100 Forlì
Tel. 0543-30689
89
 biblioteca di medicina cinese
a cura della Redazione
La Farmacoterapia Cinese, Manuale
delle Prescrizioni
Lucio Sotte
Qiu Tian, San Marino, 1990, pp. 565
£. 150.000
Dopo l’agopuntura anche la farmacoterapia cine-
se si sta diffondendo sempre più capillarmente e
rapidamente in Italia ed in Europa. Si tratta di una
branca di terapia nuova per la medicina occiden-
tale, anche se di antichissime tradizioni in Cina. I
farmaci utilizzati sono tutti naturali e sono miscelati
in prescrizioni sperimentate nel corso dei due
ultimi millenni. Si tratta di una farmacologia
ecologica: i suoi rimedi provengono direttamente
dalla natura ed il loro uso tende a riequilibrare il
paziente per portarlo alla guarigione, inserendolo
armonicamente nell’ecosistema nel quale vive.
Mancava in Italia un testo che offrisse questa
complessa materia al mondo medico. Il volume
che presentiamo colma questo vuoto editoriale. Il
lavoro, curato dal dott. Lucio Sotte, docente di
farmacologia cinese presso la Scuola Italiana di
Medicina Cinese di Bologna, affronta l’argomen-
to in tutta la sua ampiezza e complessità fornendo
al lettore un ampio panorama della farmacologia
cinese; panorama esauriente da un punto di vista
teorico ed utilissimo nella pratica clinica quoti-
diana.
Il testo presenta più di 300 prescrizioni cinesi,
adatte ad affrontare tutte le patologie, con un
metodo estremamente didattico. Le prescrizioni
sono infatti suddivise nelle 19 categorie classiche.
Questa classificazione permette al lettore un ini-
ziale inquadramento delle ricette: la categoria dei
farmaci che liberano l’esterno riunisce le ricette
che trattano le malattie superficiali, quella dei
farmaci che purificano il calore è composta dagli
antinfiammatori, analgesici ed antipiretici della
medicina cinese, che talora presentano anche azio-
ne antibatterica, antivirale ed antitossica, i farma-
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ci che trasformano l’umidità posseggono effetto
diuretico ecc.
Successivamente, dopo un’esauriente introduzio-
ne generale di ogni categoria, il testo affronta
l’analisi delle singole prescrizioni. Ogni ricetta è
presentata attraverso passi successivi: il testo da
cui è stata tratta, le azioni e le indicazioni in
medicina tradizionale cinese, le applicazioni se-
condo la nosografia occidentale, l’eziopatogenesi
e la sintomatologia della patologia cui la ricetta si
rivolge, le modifiche cui può essere sottoposta per
personalizzarla sulla base dello stato clinico del
singolo paziente, le eventuali “patent formulas”
ecc.
Il lettore è così gradualmente introdotto alla teoria
di base della medicina cinese attraverso lo studio
delle singole prescrizioni e viene successivamen-
te condotto ad un approfondimento diagnostico
che è necessario ed indispensabile per
l’impostazione della farmacoterapia ed estrema-
mente utile anche per chi voglia utilizzare la sola
agopuntura. La conoscenza dell’agopuntura for-
nisce al medico occidentale una marcia in più
rispetto ai suoi colleghi; lo studio della
farmacologia cinese completa la sua cultura me-
dica e lo abilita ad affrontare, con le armi della
medicina cinese, tutte le patologie, anche quelle
che non era in grado di trattare con la sola agopun-
tura.
 bibliografia
a cura del centro bibliografico della QIU TIAN s.r.l.
Con questo numero prende vita una nuova rubrica
ed al tempo stesso inizia la nostra collaborazione
con la “Rivista Italiana di Medicina Tradizionale
Cinese”.
Il settore di attività della QIU TIAN s.r.l. è da
sempre ed esclusivamente la medicina tradiziona-
le cinese. Accanto alla importazione e distribuzio-
ne di materiali per agopuntura, di moxa e di rimedi
naturali propri alla farmacopea tradizionale cine-
se, la QIU TIAN s.r.l. intende svolgere una intensa
attività tesa a promuovere e diffondere la cono-
scenza e la pratica della medicina cinese. Per
questo oltre ai tradizionali servizi forniti, propri
d’altra parte ad ogni ditta del settore, la QIU TIAN
s.r.l. ha dato vita a tutta una serie di iniziative a
livello editoriale (L.Sotte - La Farmacoterapia
Cinese: Manuale delle Prescrizioni), a livello di
consulenze (organizzazione di conferenze, ambu-
latori, centri di medicina tradizionale cinese), a
livello di informatizzazione (è in corso di elabora-
zione un programma specifico per la medicina
tradizionale cinese) ed infine a livello bibliografico
patologia titolo dell'articolo autore lingua
La classificazione dell’index, pur contenendo dati
diversi, è innanzitutto organizzata per patologia
ed eventuali richieste ed informazioni dovranno
seguire tale criterio.
L’elaborazione dell’index medicus della “Rivista
con la creazione di un “centro bibliografico” con
catalogazione di articoli provenienti dalle mag-
giori riviste nazionali ed internazionali. Al mo-
mento la catalogazione dei dati procede ma rite-
niamo comunque cosa utile e gradita ai lettori
della “Rivista Italiana di Medicina Tradizionale
Cinese” fornire loro in questa prima fase un index
medicus della rivista che comparirà a partire dal
prossimo numero nella rubrica “bibliografia”.
Esaurito l’index della “Rivista Italiana di Medici-
na Tradizionale Cinese” inizieremo la pubblica-
zione di un index generale i cui dati provvisori
sono comunque a disposizione di quanti ne faccia-
no richiesta specifica alla QIU TIAN s.r.l.
La pagina bibliografica ed il servizio fornito dal
“centro bibliografico” della QIU TIAN s.r.l. po-
tranno essere utili alla ricerca ed alla rapida
individuazione di articoli e documenti necessari
all’approfondimento scientifico, alla elaborazio-
ne di testi e tesi, alla elaborazione di dati.
La presentazione di ogni singola scheda
bibliografica seguirà il seguente criterio:
rivista annata n° da..a.pag.
Italiana di Medicina Tradizionale Cinese” inizia
naturalmente con il N.1 dell’anno 1985, dunque
con il primo numero, e comprende i numeri editi
nel 1990.
Appuntamento dunque al prossimo numero!
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 notizie

a cura della Redazione

Seminario di Patologia del Sangue e del- se: dott. Lucio Pippa, dott. Massimo Muccioli e
l'Energia dott. Carlo Fiocca.
Le lezioni, divise in tre week-end, hanno presen-
Bologna, 13-4-1991 tato agli specialisti in fisioterapia, terapisti della
riabilitazione e massaggiatori i fondamenti della
Nell'Aula Magna dell'Ospedale Maggiore di Bo- medicina cinese, le teorie di base del massaggio e
logna si è svolto, sabato 13 aprile 1991, un Semi- le principali manipolazioni. Nella parte pratica
nario sulla Patologia del Sangue e dell'Energia sono state proposte agli studenti le sequenze di
organizzato dalla Società Italiana di Agopuntura manipolazioni più utilizzate per il trattamento di
attraverso la segreteria della Scuola Italiana di molte patologie dell'apparato locomotore, delle
Medicina Cinese del Gruppo di Studio "Società e sindromi ansioso-depressive e del massaggio ap-
Salute". plicato alla medicina estetica. Mezza giornata è
Al Seminario ha partecipato il dott. Ke Song stata dedicata alla descrizione dei principi del
Xuan, docente della Scuola di Fitoterapia Cinese massaggio pediatrico ed alle tecniche comple-
di Londra e menbro del Guangzhou College of mentari, come la moxibustione e la coppettazione.
Traditional Chinese Medicine. Con la collabora-
zione degli insegnanti della Scuola Italiana di
Medicina Cinese, il dott. Ke ha introdotto ed
approfondito le patologie relative ai disturbi della
produzione e circolazione del Qi e del Xue.
La S.I.A. attraverso occasioni come questa, inten-
de promuovere la diffusione e la conoscenza della
medicina cinese.
Corso di Fisiochinesiterapia, Massaggio Cinese e
Tecniche Complementari: Agopuntura, Moxibustione
Chieti, aprile-maggio 1991

L'Istituto di Riabilitazione S. Stefano e la Scuola

Italiana di Medicina Cinese del Gruppo di Studio
"Società e Salute" hanno organizzato a Chieti un
"Corso di Fisiochinesiterapia, Massaggio Cinese
e Tecniche Complementari: Moxibustione e
Coppettazione" che si è svolto, nei mesi di aprile
e maggio, sotto il patrocinio dell'Assessorato alla
Sanità della Regione Abruzzo.
Il dott. Antonio Aprile, a nome dell'Istituto S.
Stefano, ed il dott. Giorgio Di Concetto, Presiden-
te del gruppo di Studio "Società e Salute" ha
introdotto il Corso che si è svolto sotto la direzio-
ne del dott. Lucio Sotte ed è stato condotto dagli
insegnanti della Scuola Italiana di Medicina Cine-

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