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com'è. Non sono parole che aumentano la
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Il Grande Sigillo =:~=:=:~>~
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al di là delle nubi. La Ma hiimudrii, il
«Grande Sigillo» della verità inalterabile,
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a cura di Giuseppe Baroetto ««<
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facendo chissà quale cosa, ma soltanto .•. ... .•. .•. .•. .•. ... .•. .•. .•.
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essendo come lo spazio celeste. .•.... .•. .•.... ... .•. .•.... .•..•..•. .•....... .•.....•..•....... ... ......
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Giuseppe Baroetto, laureato in Filosofia presso
l'Istituto Universitario Orientale di Napoli, è
ailievo di Namkhai Norbu e di altri maestri tibe-
tani. Ha pubblicato L'insegnamento esoterico di
Padmasambhava (Arcidosso, 1990). Ha compiu-
to alcuni viaggi in India e Nepal per appro-
fondire lo studio dei testi buddhisti e della tra-
dizione bonpo.
Il Grande Sigillo
Mahiimudrii

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PROMOLIBRI
MAGNANELLI
Tilopa (928-1009) fu un mistico indiano buddhista
noto soprattutto per essere stato colui che iniziò il dotto
maestro Niiropa (956-1040) al significato ultimo di un
insegnamento conosciuto in sanscrito come Maha-
mudra, ovvero «Grande Sigillo»l
I due testi di Tilopa qui tradotti2 sono tramandati dai
maestri tibetani come l'essenza sia della via breve o subi-
tanea, quella priva di qualsiasi forma di mediazione e
supporto, sia delle istruzioni/inali che concludono le vie
graduali exoteriche ed esoteriche della spiritualità bud-
dhista3.
Il commento è la trascrizione delle spiegazioni orali
che ricevetti da un maestro tibetano nell' ottobre del
1989, in Nepal. Lo incontrai a Swayambhunath, nei
pressi di Kathmandu.
In quei giorni stavo traducendo i due testi di Tilopa
dalla versione tibetana, però non ne avevo richiesto l'au-

I Un'opera di Niiropa composta chiaramente prima dell'incontro


con Tilopa è la 5ekoddeiatikii, si veda Naropa (a cura di R. Gnoli e
G. Orofino), Iniziazione - Kiilacakra, Milano, 1994. Invece per
quanto riguarda un'opera elaborata da Naropii dopo l'incontro con
Tilopa si veda «Le sei' dottrine di Naropa» in Garma C. C. Chang,
Insegnamenti di yoga tibetano, Roma, 1981, pp. 47 ~ sgg.
2La mia traduzione si basa sulle versioni tibetane pubblicate in Do
ha mdzod brgyad, Tashijong, Palampur, 1973: 1) Phyag rgya chen po'i
© 1997: Promolibri Magnanelli, Torino man ngag, ff. 14b-18a; Il) Do ha mdzod, ff. 11a-12a.
a
2 edizione: febbraio 1999 J Sulla distinzione tra le due vie si veda Takpo Tashi Namgyal,
Mahiimudrii - The Quintessence 01 Mind and Meditation, Boston-
Stampa: M.S./ Litografia, Torino Londra, 1986, pp. 101, 110-118, 123-125.
torizzazione e le istruzioni a un maestro di quell'inse-
gnamento, come invece impone la tradizione.
Appena concluso il giro intorno allo stupa vidi di
fronte a me un monaco tibetano non più giovane che mi
fissava immobile. Accennai un saluto e lui sorridendo
cantò: "Rendo omaggio al maestro del Grande Sigillo".
Rimasi sbalordito e confuso per qualche secondo, poi Il Grande Sigillo non può essere insegnato, ma
capii che quell'uomo aveva visto la mia presunzione. tu, benedetto, intelligente Naropa, che affrontan-
Evidentemente egli era un maestro di ciò che io cercavo do le difficili prove sei paziente nella sofferenza
faticosamente di comprendere con il mio intelletto. grazie alla devozione verso il maestro, accogli nel
Immediatamente pensai di chiedere al Lama se fosse cuore queste [parole].
disposto a spiegarmi il significato del Grande Sigillo, ma Lo spazio si appoggia forse su qualcosa?
lui, senza neanche darmi il tempo di parlare, disse que- Similmente, il Grande Sigillo non ha nulla su
ste parole: "lo sono Lhiindrup Tenzin. Mi hai incontra-
cui appoggiarsi.
to perché mi stavi cercando. Se vuoi la trasmissione e la
Rimani rilassato nello stato naturale inalterato.
spiegazione dei consigli di Tilopa seguimi". Così feci.
Se si rilasciano i legami senza dubbio si è liberi.
Il Lama entrò in un tempio, si sedette per terra e mi
Quando si osserva il centro dello spazio si ces-
invitò a fare altrettanto, quindi iniziò la «trasmissione
sa di vedere [tutto il resto].
orale» dei testi tibetani cantandoli a memoria con una
lenta e bella melodia. Subito dopo passò a commentarli
Similmente, se si osserva la coscienza con la
mettendone in risalto gli aspetti più signz/icativi ed coscienza, le forme di pensiero si dissolvono e si
essenziali con un linguaggio semplice, ma chiaro e preci- consegue il sommo risveglio.
so. Notai che le sue parole fluivano senza fretta, inter- I banchi di nebbia si dissolvono nello spazio
vallate da lunghe pause, credo per darmi il tempo di tra- senza andare altrove né rimanere da qualche parte.
scriverle il più accuratamente possibile. Similmente, le forme di pensiero scaturiscono
Alla fine dell'incontro il Lama mi concesse un breve dalla coscienza, ma quando si ha la visione della
colloquio che per me fu molto importante. Esso è stato propria coscienza l'onda delle immagini mentali
riportato in appendice, giacché contiene delle indicazioni si dissolve.
e chiarificazioni valide anche per altre persone. La vera natura dello spazio non ha né colore né
forma e non è condizionata né dal bianco né dal
nero.
Similmente, l'essenza della propria COSClenza
non ha né colore né forma e non è condizionata che, studi filosofici e perfezioni - sia di quello
né dalla virtù né dal vizio. esoterico. Infatti la visione della chiara luce è
Il cuore del sole chiaro e limpido non può esse- oscurata dal dogmatismo.
re oscurato dal buio delle ere cosmiche. L'osservanza dogmatica dei precetti equivale a
Similmente, la chiara luce che è l'essenza della non mantenere il vero impegno.
propria coscienza non può essere oscurata dal Non avere fissazioni è libertà dal dogmatismo.
ciclo delle ere cosmiche. [Il pensiero] è come l'onda che si alza e ritor-
Si definisce «vuoto» lo spazio, ma lo spazio è na naturalmente.
indicibile. Se non si perde la consapevolezza del valore
Similmente, la propria coscienza è detta «chia- autentico, al di là di idee fisse e comportamenti
ra luce», tuttavia in essa non c'è nulla che possa rigidi, l'impegno [spirituale] è mantenuto come
essere definito dicendo «è cosÌ». una lampada che elimina l'oscurità.
Dunque, la vera natura della coscienza è sin dal Quando si è liberi dal dogmatismo, perché non
principio come lò spazio, e non c'è nulla che non ci si fissa più su una conclusione, si consegue la
confluisca lì. visione [del vero significato] di tutti gli insegna-
Smetti di fare qualunque movimento fisico e menti.
rimani tranquillo nello stato naturale. Se si penetra questa verità ci si libera dalla gab-
Non hai nulla da dire, i suoni sono vuoti come bia del divenire. Se si contempla questa verità si
l'eco. Non hai nulla a cui pensare, contempla ciò brucia tutto ciò che oscura e causa sofferenza.
che trascende la mente. [Chi così realizza] è detto «lampada dell'insegna-
Il corpo vuoto come una canna di bambù, la mento».
coscienza al di là dei pensieri come il centro del- Gli sciocchi che non stimano questa verità fini-
lo spazio: rilàsciati in questo stato senza perdere scono per lasciarsi trascinare dalla corrente del
la consapevolezza né trattenere nulla in mente. divenire. Poveri sciocchi [che devono sopportare]
La coscienza senza punti di riferimento è il questa insopportabile sofferenza!
Grande Sigillo. Prendendo dimestichezza con Se essi desiderano porvi fine devono seguire
questo stato si ottiene il sommo risveglio. una guida esperta e far discendere nel proprio
La visione del Grande Sigillo, che è chiara luce, cuore l'energia spirituale, così la loro coscienza
non può essere conseguita attenendosi alle espo- sarà libera.
sizioni dogmatiche e alle scritture proprie sia del Oh, vivere condizionati dal divenire non ha
sistema exoterico - ammaestramenti, regole eti- senso e causa sofferenza. L'azione [mondana] è
senza valore, perciò si consideri cos'ha valore e coscienza dissipa gli oscuri ostacoli dell'ignoranza
senso. accumulati durante le ere cosmiche.
Il supremo modo di vedere è trascendere sog- Oh, tramite l'intelletto non si ha la visione di
getto e oggetto. ciò che lo trascende; tramite l'azione non si com-
La suprema meditazione è non essere distratti. prende ciò che la trascende.
La suprema condotta è assenza di sforzo. Se desideri attingere ciò che trascende l'intel-
La realizzazione della meta è non avere né spe- letto e 1'azione, recidi la tua mente alla base e
ranza né timore. lascia la consapevolezza nuda.
La vera natura della coscienza è chiarezza al di Lascia che l'impura acqua dei pensieri si schia-
là delle immagini. risca. Lascia la realtà fenomenica così com'è, sen-
La meta della via degli esseri risvegliati è con- za affermare né negare.
seguita senza una via da percorrere. Quando non c'è più attaccamento né rifiuto [si
Il sommo risveglio è realizzato senza qualcosa comprende che] l'esistenza è il Grande Sigillo.
da praticare. La base di tutto è non nata, perciò è libera dal
Oh, considera bene l'esistenza mondana. Essa condizionamento delle tracce psicologiche.
è transitoria, come un'illusione e un sogno non è Rimani nell' essenza non nata, senza orgoglio e
qualcosa di reale. Perciò pèntiti e lascia l'azione calcolo. Lascia che i fenomeni appaiano natural-
mondana. Taglia completamente i legami affettivi mente e le immagini mentali si dissolvano.
con il tuo seguito e il tuo paese. Medita da solo in Il supremo modo di vedere è la completa li-
un eremo di montagna o nella foresta. bertà dal dogmatismo.
Rimani nello stato in cui non c'è nulla da medi- La suprema meditazione è la vasta profondità
tare. Quando otterrai ciò che non è da ottenere, senza confini.
allora otterrai il Grande Sigillo. La suprema condotta è la rottura dei limiti.
Dal tronco di un grande albero si sviluppano La suprema meta è lo stato naturale senza pi,ù
rami e foglie, però se lo si taglia di netto alla base aspettative.
tutti i rami seccano. [La mente del] principiante all'inizio è come
In modo simile, quando si recide la mente alla una cascata, poi diventa come il fiume Gange che
base seccano le foglie [e i rami] del divenire. scorre tranquillo, infine è come il confluire dei
L'oscurità accumulata durante le ere cosmi che fiumi [nell' oceano, quando] madre e figlio si
è cancellata da una lampada. incontrano.
Similmente, l'unica chiara luce della propria Se si è dotati di capacità inferiori, non essendo
in grado di rimanere nello stato naturale [grazie
alle istruzioni precedenti], occorre mantenere la
pura consapevolezza attraverso il controllo della
respirazione. [Inoltre] tramite la fissazione dello
sguardo si può concentrare la mente in vario
modo finché non si riesce a rimanere in uno stato
di [pura] consapevolezza. Sai che cos'è la «Fata Adamantina» (Vajra-diikini)?
Se ci si affida al «sigillo dell' azione» si può spe- È l'espressione femminile della divinità suprema, di
rimentare il sentire [non duale] del piacere e del ciò che è incondizionato, inalterato e costituisce il
vuoto: quando la sacra energia del metodo e del- modo d'essere autentico di tutta l'esistenza. Renderle
l'intuizione è armonizzata, va fatta scendere len- omaggio è riconoscerne la vera natura.
tamente, poi dev' essere trattenuta, tirata indietro, Naropa, quando incontrò Tilopa, aveva bisogno di
ricondotta alla fonte ed espansa in tutto il corpo. conoscere maggiormente e più a fondo l'aspetto fem-
In questo momento, se non c'è più desiderio, sor- minile della vita. Il maestro con l'omaggio iniziale vol-
ge il sentire [non duale] del piacere e del vuoto. le indicargli anche questa necessità e il suo significato,
[Chi pratica in questo modo] avrà vita lunga sul quale ritorna in modo particolare alla fine del testo.
senza capelli bianchi e crescerà come la luna; avrà
un aspetto luminoso e la forza del leone; otterrà Il Grande Sigillo non può essere insegnato, ma tu,
velocemente i poteri ordinari e rimarrà assorbito benedetto, intelligente Niiropa, che affrontando le dzffi-
nel sommo risveglio. Questa istruzione personale citi prove sei paziente nella sofferenza grazie alla devo-
sull' essenza del Grande Sigillo possa rimanere nel zione verso il maestro, accogli nel cuore queste [parole).
cuore degli esseri destinati [a riceverla].
La divinità suprema in questa tradizione è definita
Questi consigli di Sri Tilopa sulla realizzazione «Grande Sigillo» perché il segno della sua presenza è
spontanea del Grande Sigillo furono trasmessi dal impresso in ogni aspetto dell'esistenza. Eppure, para-
medesimo maestro sulla riva del Gange al dotto dossalmente, nessuno la può mostrare o additare diret-
realizzato Naropa, Pandita del Kashmir, dopo tamente, proprio perché essa pervade e include tutta la
che ebbe affrontato dodici difficili prove. li tra- realtà ma non è limitata da nulla e trascende immagi-
duttore tibetano Marpa Ciochi Lodro ricevette le ni, parole e pensieri. Anche la visione della forma
ventotto strofe adamantine dal grande Naropa a vacua della divinità femminile, con cui Naropa aspira-
Pulahari del Nord dove le tradusse definitiva- va a unirsi, non rivela la vera natura indeterminabile
mente dopo averle riviste. del Grande Sigillo.
Se non sei scemo, quando punto l'indice verso la menti, i limiti personali; se ci si rilassa essi cadono natu-
statua di Buddha tu non continui a fissare il mio dito, ralmente. Non è strano questo consiglio? Tutte le reli-
né vieni accanto a me per vedere la statua come la gioni insegnano che è necessario lottare contro il male,
vedo io, piuttosto segui la direzione del dito e guardi sforzarsi di cambiare in meglio, reprimere le passioni,
la statua rimanendo lì dove sei, senza peraltro pensa- mortificare i sensi. Invece Tilopa afferma che è suffi-
re che essa sia il vero stato di Buddha. È in questo ciente rilassarsi senza far nulla intenzionalmente per
modo che vanno considerati e utilizzati gli insegna- modificare la realtà. Se non ci si crede basta provarci.
menti sulla realtà assoluta lasciati dai maestri. Quando qualcosa provoca pensieri o emozioni noci-
ve è il momento di mettersi alla prova rilassandosi.
Lo spazio si appoggia forse su qualcosa? Rilassarsi implica dare spazio, a sé come agli altri. In
Similmente, il Grande Sigillo non ha nulla su cuz quello spazio il problema si dissolve. Se si cessa di dare
appoggiarsi. importanza al problema esso sparisce sicuramente. Se
Rimani rilassato nello stato naturale inalterato. questo non accade è perché c'è ancora tensione.
Se si rilasciano i legami senza dubbio si è liberi.
Quando si osserva il centro dello spazio si cessa di
vedere [tutto il resto].
Il simbolo più ricorrente per indicare la vera natura
Similmente, se si osserva la coscienza con la coscienza,
della divinità, ossia la realtà assoluta, è lo spazio cele-
le forme di pensiero si dissolvono e si consegue il som-
ste. La luna nel cielo può essere indicata e percepita,
mo risveglio.
ma lo spazio vuoto non può essere determinato in
alcun modo. Se vogliamo misurare lo spazio abbiamo "Quando si osserva il centro dello spazio si cessa di
bisogno di qualcosa in esso che serva da riferimento. vedere ... " dice Tilopa invitando il discepolo a fare un
Lo spazio vuoto, in cui tu non ci sei né c'è qualche esperimento molto semplice. Infatti se si concentra l'at-
altra cosa, non si appoggia su nulla, non ha punti di tenzione su un punto dello spazio vuoto si smette di
riferimento. notare le cose circostanti. Basta provare per verificarlo.
Se così è, allora come si può conoscere la vera divi- Perché non lo fai ora?
nità? Tilopa dice: "Rimani rilassato nello stato natura- Può essere sufficiente anche un minuto ...
le inalterato". Non ti sforzare, non cercare di correg- Questo è solo un esempio. Tilopa non dice che
gere il tuo corpo, la tua parola, la tua mente, o di cam- bisogna esercitarsi a fissare un punto nello spazio il più
biare il posto in cui ti trovi. Soltanto rilàssati lì dove a lungo possibile; c'è chi lo fa, ma non è questo il caso.
sei, così come sei, naturale. Ciò che va fatto, se non si riesce a rilassarsi nel proprio
Ciò che impedisce di riconoscere il Grande Sigillo stato naturale secondo quanto detto inizialmente, è
della vera divinità sono i propri legami, i condiziona- volgere l'attenzione verso di sé, interiormente. Non
occorre guardare da qualche parte. Si deve soltanto Ogniqualvolta questo accade si consegue il risve-
rimanere presenti a se stessi. glio, la liberazione. È come rendersi conto di sognare
Proprio tu che stai pensando al significato di queste e non essere più condizionati dalle irreali immagini
parole, sei nel contempo consapevole di te? oniriche. Quando ci si libera dall'illusione di tutti i
Se rivolgi l'attenzione interiormente puoi capire. propri sogni, del sonno e della veglia, si realizza l'illu-
La maggior parte delle persone vive costantemente minazione suprema.
distratta, assorbita e condizionata da ciò che percepi-
sce, perché è inconsapevole di sé, proprio come se stes- I banchi di nebbia si dissolvono nello spazio senza
se sognando e non se ne rendesse conto. andare altrove né rimanere da qualche parte.
Quando si riacquista l'autocoscienza si sente di Similmente, le forme di pensiero scaturiscono dalla
essere, di esistere, qui e ora, ma non si identifica que- coscienza, ma quando si ha la visione della propria
st.o puro sentire con ciò che si percepisce, finendo per coscienza l'onda delle immagini mentali si dissolve.
dImenticarsi di sé. La consapevolezza di sé non è
distratta o turbata da alcunché. La nebbia sorge nello spazio, lì esiste e si dissolve
Dunque, se si osserva la coscienza con la coscienza naturalmente. Anche le immagini mentali che velano la
nel modo anzidetto, le forme di pensiero, le fissazioni visione della realtà autentica non hanno altra base che
n:entali, le immagini conturbanti della propria fantasia la propria coscienza, in cui si risolvono naturalmente.
SI dIssolvono naturalmente perché non sono più soste- Lottare con i pensieri per eliminarli è come cercare
nute dalla totalità dell'attenzione personale. di calmare le acque agitandole; in questo modo si ottie-
Prova ci in questo momento! ne soltanto l'effetto contrario. Tilopa dice che è suffi-
Chiudi gli occhi e pensa a qualcosa di particolar- ciente volgere l'attenzione verso di sé, ossia rimanere
mente piacevole ... presenti a se stessi: quando si ha la visione della pro-
Ora, renditi conto che mentre stai pensando a quel- pria coscienza, come se si stesse osservando il centro
la cosa tu ci sei, tu esisti. Non senti d'esserei? dello spazio, l'onda delle immagini mentali si dissolve.
Se quel pensiero è ancora presente lascialo libero È molto importante verificare questi consigli perso-
senza dimenticarti di te in quanto sentire d'essere ... In nalmente. Per farlo occorre non distrarsi, essere con-
questo modo prima o poi tutti i pensieri si dissolvono sapevoli, presenti a se stessi. Solo così si può capire il
da se stessi perché tale è la loro natura. senso effettivo e il valore pratico delle parole di Tilopa.
Prova a ripetere l'esperimento pensando a una cosa
spiacevole ... La vera natura dello spazio non ha né colore né for-
Anche quell'immagine si dissolve naturalmente. ma e non è condizionata né dal bianco né dal nero.
Non è vero? Similmente, l'essenza della propria coscienza non ha
né colore né forma e non è condizionata né dalla virtù libera dalla catena dei vizi e delle virtù come lo spazio
né dal vizio. che permane inalterato.

Ora osserva lo spazio: ha forse una forma e colori Il cuore del sole chiaro e limpido non può essere oscu-
suoi propri? E le nubi chiare e scure modificano real- rato dal buio delle ere cosmiche.
mente la vera natura dello spazio in cui appaiono e Similmente, la chiara luce che è l'essenza della pro-
scompaiono? pria coscienza non può essere oscurata dal ciclo delle ere
Tilopa dice che quando si osserva la coscienza con cosmiche.
la coscienza si scopre che essa non ha né colore né for-
ma, e non è condizionata né dalla virtù né dal vizio, in Secondo l'antica cosmologia indiana la manifesta-
modo analogo allo spazio. zione dell'universo segue leggi cicliche. I buddhisti
La propria vera natura, il Sé autentico, non è il cor- definiscono genericamente tutti i cicli, sia maggiori che
po, le sensazioni, le emozioni, le idee, i pensieri coi minori, «ere» (kalpa). Il testo accenna al «buio delle
quali si identifica la personalità individuale. Quindi, se ere cosmiche». Questa espressione può indicare sia i
si percepisce qualcosa osservando la coscienza si sap- periodi in cui la vita non si manifesta, sia quelli in cui
pia che ciò non è la propria pura essenza impersonale. la vita si manifesta ma non appare un essere totalmen-
Occorre imparare a disidentificarsi da ciò che si te risvegliato, un Buddha. Durante queste fasi oscure
percepisce rimanendo puri testimoni della realtà cosÌ il cuore del sole non subisce mutamenti: esso è sia il
com' è. Questo è possibile se si è presenti a se stessi. centro energetico da cui emana il sole visibile, sia l'es-
Quando si rimane rilassati nella presenza a se stessi senza o la potenzialità del risveglio.
come se si fosse nello spazio, si comprende che la pro- La propria vera natura è divina, pura sin dall'inizio
pria vera essenza non ha nulla a che fare con le nere di qualsiasi ciclo, sia esso quello del cosmo, del piane-
nubi dei vizi né con quelle bianche delle virtù che ta, delle molteplici esistenze di un essere o di una sin-
caratterizzano la personalità. Esse sono solo immagini gola esistenza: la sua luce permane inalterata anche
mentali sovrapposte alla realtà autentica che, di per sé, nella successione di tutti i periodi oscuri.
è libera da qualsiasi determinazione. Il senso di questa allegoria è che non bisogna mai
Allora, che bisogno c'è di lottare per migliorarsi? disperare, né lasciarsi andare alla tristezza o allo scon-
Tu credi di avere vizi e virtù. Tu cerchi di eliminare i forto. I momenti bui della vita vanno affrontati corag-
vizi e acquisire le virtù. giosamente, confidando nella luce che brilla da sempre
Ma i vizi e le virtù sono soltanto aspetti della per- nel proprio cuore e in quello di qualsiasi essere.
sonalità che è mutevole e transitoria come le nuvole. La fede pura è la consapevolezza dell' essenza divi-
La tua essenza divina è impersonale e per natura na che pervade tutta resistenza. È solo questa luce che
deve essere ricordata, venerata e contemplata. A essa Nella filosofia buddhista l'elemento materiale origi-
soltanto bisogna fare appello C0n la gioia nel cuore e nario da cui scaturiscono tutti i fenomeni, in cui esiste
la certezza nella mente. e si ri~olve ogni cosa concreta alla fine del ciclo, è chi~-
mato «spazio». Questo elemento fondamentale COStI-
. Si definisce «vuoto» lo spazio, ma lo spazio è indicibile. tuisce il simbolo del Grande Sigillo, della realtà asso-
Similmente, la propria coscienza è detta «chiara luta che è la propria essenza divina.
luce», tuttavia in essa non c'è nulla che possa essere defi- Se i consigli precedenti non sono sufficienti, se ci si
nito dicendo «è così». chiede ancora in quale modo si possa rimanere nel
proprio stato naturale come nello spazio, le parole ch~
L'essenza della propria coscienza è divina, lumino- seguono potrebbero essere molto utili, almeno per chi
sa, pura come lo spazio vuoto, ma la parola «vuoto» è determinato ad applicarle:
non è la vera vacuità dello spazio. Analogamente anche
per la propria natura autentica non c'è nulla che pos- Smetti di fare qualunque movimento fisico e rimani
sa essere definito dicendo «è così». tranquillo nello stato naturale. .,
La parola «Buddha» non è il Buddha. La parola Non hai nulla da dire, i suoni sono vuotz come l eco.
«Cristo» non è il Cristo. Anche i concetti corrispon- Non hai nulla a cui pensare, contempla ciò che tra·
denti non sono ciò che essi rappresentano. L'idea di scende la mente.
Dio non è la vera divinità.
Chi si aggrappa a sensazioni, pensieri, figure o paro- Sappi che nello stato naturale non c'è null~ da ricer-
le è paragonabile a un imbecille che scambia il proprio care in modo intenzionale, nessuna ombra di sforzo, e
riflesso in uno specchio per una persona concreta. il corpo, la voce e la mente non sono da correggere.
Questo errore è molto frequente! Da qui nasce l'intol- Perciò lascia che il tuo corpo si rilassi in una postura
leranza nel nome della verità. Tuttavia fai attenzione comoda: "Smetti di fare qualunque movimento fisico e
che anche nel nome della tolleranza si può diventare rimani tranquillo" , dice Tilopa.
intolleranti. Generalmente gli istruttori di meditazione consi-
Che cosa si può fare per evitare questo errore o gliano almeno di sedersi con la schiena diritta, ma
superarlo? Rimani come lo spazio, senza fissarti sull'i- Tilopa non dà neppure questa indicazione perché ogni
dea del vuoto, né su quella della chiarezza dei feno- individuo ha la propria sensibilità, che va flspettata I:
e.r
meni. non generare alcuna tensione psicofisica. Se ascol:l il
tuo corpo sei in grado di capire da te stesso qu~l. e la
Dunque, la vera natura della coscienza è sin dal prin- postura migliore da assumere nel momento speCIfIco.
cipio come lo spazio, e non c'è nulla che non confluisca lz~ Per quanto concerne la voce, Tilopa è ugualmente
perentorio: "Non hai nulla da dire", né preghiere, né Se queste parole risuonano nelle tue orecchie e rie-
mantra, né canti o altro ancora. Infatti i suoni sono cheggiano nella tua mente, se accrescono la tua cono-
vuoti come l'eco, perché la vera natura della realtà non scenza, se riempiono il tuo quaderno e la tua bocca, se
è le parole che la indicano. esse non ti inducono a lasciare tutto questo, non sono
In modo analogo, anche riguardo alla mente vale il parole sacre ma mondane.
medesimo principio: "Non hai nulla a cui pensare," Suvvia, chiudi il tuo quaderno e smetti di guardarmi!
afferma Tilopa, né alla divinità, né al maestro, né a un Silenzio ...
simbolo, a un concetto o a una cosa. Infatti il Grande
Sigillo trascende la mente.
La coscienza senza punti di ri/erimento è il Grande
Sigillo. Prendendo dimestichezza con questo stato si
Il corpo vuoto come una canna di bambù, la coscien- ottiene il sommo risveglio.
za al di là dei pensieri come il centro dello spazio: rilà-
sciati in questo stato senza perdere la consapevolezza né Il Grande Sigillo della vera divinità è come lo spazio
trattenere nulla in mente.
sconfinato e vuoto: nella coscienza senza punti di rife-
rimento esso si rivela in modo spontaneo.
Se lasci il tuo corpo tranquillo in una postura co- Quand'è che si hanno punti di riferimento? Quan-
moda, a un certo punto ti sembrerà leggero, inconsi- do la mente si aggrappa a obiettivi prestabiliti e spera
stente, vuoto come una canna di bambù. di realizzarli, a schemi determinati e si sforza di seguir-
Se smetti di creare pensieri intenzionalmente, ma li, a immagini di sé, degli altri, delle cose e continua ad
lasci che essi appaiano e scompaiano naturalmente, il alimentarle. Lo stato naturale della coscienza è libero
sentire della tua coscienza rimarrà fermo, indisturbato dalle illusioni della mente.
dai pensieri, come il centro dello spazio osservando il Prendendo dimestichezza con questo stato naturale
quale si cessa di vedere tutto il resto. si impara a rilassarsi lasciando che i pensieri si dissol-
Rilassandoti in questo modo nel tuo stato naturale vano spontaneamente. In questo modo l'attaccamento
fai attenzione a non perdere la consapevolezza né trat- alle proprie fissazioni si allenta, i legami si sciolgono e
tenere nulla in mente. Lascia ogni cosa così com'è sen- senza dubbio si è liberi.
za cadere in uno stato di torpore o lasciarti distrarre Tuttavia fai attenzione: pure il concetto di ciò che
dai pensieri. Se ti distrai non preoccuparti perché la dovrebbe essere il sommo risveglio è un punto di rife-
preoccupazione è un pensiero come gli altri e, comun- rimento! Ricordi cosa dice Tilopa proprio all'inizio?
que, nel momento in cui ti accorgi di esserti distratto "Il Grande Sigillo non può essere insegnato". Chi so-
sei già presente a te stesso.
stiene il contrario è blasfemo e, se ne è convinto, in-
Prova ci proprio ora!
ganna anche se stesso oltre agli altri.
La visione del Grande Sigillo, che è chiara luce, non re, altre più scure. Egli dice anche che la consapevo-
può essere conseguita attenendosi alle esposizioni dog- lezza della verità autentica è come il sole alto nel cielo,
matiche e alle scritture proprie sia del sistema exoterico così abbagliante che l'uomo non può guardarlo diret-
- ammaestramenti (sutra), regole etiche (vinaya), studi tamente senza rimetter ci la vista fisica: per questo esi-
filosofici (abhidharma) e perfezioni (paramita) - sia di stono le nuvole ... o gli occhiali da sole.
quello esoterico (tantra). Infatti la visione della chiara Tilopa invita a essere quella consapevolezza, a es-
luce è oscurata dal dogmatismo. sere il sole radioso nello spazio onnipervadente e illi-
mitato.
La chiara luce del Grande Sigillo non può essere Finché consideri la coscienza come qualcosa di indi-
oscurata dal ciclo delle ere cosmiche, tuttavia la com- viduale, come una persona o un io da analizzare, sod-
prensione della sila natura è ostacolata dal dogma- disfare, purificare, punire, eliminare o divinizzare, non
tismo.
puoi essere la coscienza stessa in cui non c'è divisione
Tilopa sembra un iconoclasta, in realtà egli enuncia tra soggetto e oggetto.
un principio sacrosanto: l'attaccamento a qualsiasi Lascia perdere le sponde, le nuvole o gli occhiali da
sistema exoterico o esoterico è un limite perché la sole, e sii come il sole nello spazio.
verità trascende qualunque barriera, non è vincolata a
una formulazione, a parole, concetti, immagini, com- L'osservanza dogmatica dei precetti equivale a non
portamenti determinati, e neppure consiste in qualche mantenere il vero impegno.
esperienza mistica. Chi crede di conseguirla attenen- Non avere fissazioni è libertà dal dogmatismo.
dosi alle esposizioni dogmatiche e alle scritture di [Il pensiero] è come l'onda che si alza e ritorna natu-
qualsiasi religione, dottrina e disciplina, non la realiz- ralmente.
zerà mai.
Se non si perde la consapevolezza del valore autenti-
Nella nostra dimensione tutto è transitorio e sotto- co, al di là di idee fisse e comportamenti rigidz; l'impe-
posto alla legge del continuo fluire, perciò anche i vari gno [spirituale] è mantenuto come una lampada che eli-
sistemi lo sono. Tuttavia si afferma che la religione è mina l'oscurità.
come un traghetto e il maestro è paragona bile al tra-
ghettatore: entrambi sono necessari per passare all'al- Quando ci si attiene a un sistema in modo dogmati-
tra sponda.
co si hanno anche dei precetti da osservare. Seguire
E se non ci fossero sponde? una regola è come vivere in una prigione. In alcuni casi,
Tilopa non fa l'esempio delle sponde. Per lui la quando non si è in grado di vivere spontaneamente in
realtà ultima è come lo spazio sconfinato rispetto al modo educato e rispettoso, certe regole possono esse-
quale i vari sistemi sono come nuvole, alcune più chia- re utili, tuttavia esse non conducono alla libertà.
Il vero impegno (samaya) di cui parla Tilopa è esse-
re liberi dal condizionamento delle proprie fissazioni,
dei giudizi e delle passioni personali. Quando non ci si
aggrappa più ad alcuna immagine di sé, degli altri e di
qualunque cosa, si ha la visione della coscienza libera
dal dogmatismo e si vola via dalla prigione dei rigidi
precetti.
N on è necessario sforzarsi di eliminare le immagini
condizionanti, infatti i pensieri si dissolvono natural-
mente come le onde: se smetti di agitare l'acqua, ossia
la tua energia psichica, con le preoccupazioni, le spe-
ranze, i timori, lo sforzo per conseguire la tua realizza-
zione, le onde si calmano in modo spontaneo.
La verità non sta nelle regole. Il «valore autentico»
risiede solo nella coscienza, mai fuori di essa. Quando
si ha questa consapevolezza si lasciano le idee fisse e i
comportamenti rigidi ma non si abbandona il proprio
impegno spirituale: esso risplende spontaneamente,
senza sforzo o tensione alcuna, come una lampada che
elimina all'istante ogni oscurità.

Quando si è liberi dal dogmatismo, perché non ci si


fissa più su una conclusione, si consegue la visione [del
vero significatoJ di tutti gli insegnamenti.

I vari insegnamenti hanno certamente un valore


autentico, ma non lo si può scoprire finché si rimane
legati alle loro parole, ai concetti, alle immagini, alle
norme. Quel valore è la verità universale che trascen-
de i dogmi delle differenti dottrine e le conclusioni dei
ragionamenti umani.
. Se si penetra questa verità ci si libera dalla gabbia del Che cosa intende dire Tilopa con queste parole?
dzvenzre. Se sz contempla questa verità si brucia tutto ciò Egli sta spiegando al suo discepolo Naropa che ci sono
che oscura e causa sofferenza. [Chi così realizza] è detto persone, sia laiche che religiose, le quali non riescono
«lampada dell'insegnamento». ad accettare i consigli precedenti come veri e validi
perché sono convinti di dover diventare qualcos'altro
La consapevolezza della verità universale è ciò che da ciò che sono e di poterlo fare sforzandosi di modi-
ren~e liber~ dalla gabbia del divenire (samsara), dalla ficare il presente in vista del conseguimento futuro.
~nglone del condizionamenti. Essa è la chiara luce che Se si ha una tale mentalità mondana può essere uti-
rISplende nella coscienza di tutti gli esseri umani. Chi le seguire un maestro, riconoscendolo come la perfet-
~e ha la vi.sione non conosce più momenti bui perché ta realizzazione del proprio ideale spirituale, e aprirsi
nmane umto alla fonte di ogni luce. Un tale essere è la all'energia della sua aura immaginando che la luce del
vera «lampada dell'insegnamento», dice Tilopa.
suo puro influsso penetri nel proprio cuore fino a sen-
tire di essere una cosa sola col maestro medesimo.
Gli sr:iocchiche non stimano questa verità finiscono
Così come un pezzo di metallo diventa incande-
per lasczarsztrascmare dalla corrente del divenire. Poveri
scente se messo a contatto con i carboni ardenti, la
sciocchi [che devono sopportare] questa insopportabile
sofferenza' mente, a contatto con la limpida coscienza del mae-
stro, si purifica lasciando emergère lo stato di pura
Se essi desiderano porvifine devono seguire una gui-
consapevolezza in cui soltanto si può comprendere la
da esperta e ~ar dzscendere nel proprio cuore l'energia
spmtua!e, cosz la loro coscienza sarà libera. natura del Grande Sigillo.
Questa meditazione devozionale si chiama «iden-
~ono sciocchi coloro che non riconoscono la verità tificazione col maestro» (guru-yoga), è collegata alla
umversale della libertà interiore e si lasciano trascina- prima iniziazione esoterica e costituisce l'essenza del
re dalla corrente del divenire nella ricerca continua del «sigillo dell'impegno» (samaya-mudrri). Naropa la pra-
proprio benessere, materiale e spirituale . ticò intensamente e a lungo immaginando il maestro
.La. ruota della fortuna gira senza sosta; ricchezza e nella forma della coppia divina chiamata Cakrasam-
mlsena, fama e discredito, felicità e afflizione, bellezza vara in cui contemplava l'unione di tutti i maestri e
~ bruttezza: vi.rtù e. vizio, nascita e morte, paradiso e delle molteplici manifestazioni divine.
mferno. Glr sCIOcchIche non conoscono la vera libertà lo ricevetti la prima iniziazione, ovvero il «poten-
non possono che soffrirne. Costoro, se desiderano por zia mento del vaso», all' età di sette anni dal mio mae-
fme al processo doloroso dell'illusorio divenire do- stro principale, l'abate del monastero in cui ero entra-
vrebbero seguire una guida esperta e far disce~dere to l'anno prima.
nel proprio cuore l'energia spirituale. Egli non conferiva le quattro iniziazioni dei Tantra
Superiori (Anuttarayoga) tutte insieme, come invece mazione. T aIe vita non è altro che azione mondana,
fanno la maggior parte dei Lama secondo una consue- egocentrica, priva di qualsiasi valore spirituale. Allora
tudine moderna, bensì dava soltanto le iniziazioni che cos'ha davvero senso? Quali sono i valori autentici?
riteneva necessarie e in tempi diversi secondo la rego-
la antica seguita dal grande maestro Padmasambhava. Il supremo modo di vedere è trascendere soggetto e
A me il maestro le conferì tutte e quattro. oggetto.
Dal momento in cui ricevetti il «potenziamento del La suprema meditazione è non essere distratti.
vaso» dovetti impegnarmi a meditare quotidianamen- La suprema condotta è assenza di sforzo.
te sulla mia identificazione col maestro nella forma ma- La realizzazione della meta è non avere né speranza
schile del divino «Essere Adamantino» (Vajrasattva) né timore.
immaginando nel contempo tutto il mondo come il
suo paradiso e tutti gli esseri come le sue manifesta- Chi ha una visione spirituale probabilmente rispon-
zioni paeifiche e irate. derà che i valori autentici sono quelli della religione.
Anche dopo la meditazione era estremamente im- Ma in cosa consiste la religione?
portante che io non mi distraessi dal principio del- Se si considera la religione nell' ottica del divenire si
l'identificazione col maestro, ma continuassi a consi- può credere in un Dio personale, in un'anima indivi-
derare ogni cosa come divina per natura, senza discri- duale, in un maestro realizzato, in una realtà perfetta
minare tra amici e nemici, piacevole e spiacevole, supe- astratta o ideale da contemplare o realizzare per il pro-
riore e inferiore. prio beneficio. Queste concezioni sono tutte caratte-
Questa pratica è insegnata in molte religioni, ma rizzate dalla separazione tra il soggetto e l'oggetto, l'io
oggi sono poche le persone che ne vivono il significato e gli altri, se stesso e ciò che si desidera raggiungere.
effettivo quotidianamente. Chi crede di riuscirei è bene "Il supremo modo di vedere è trascendere soggetto e
che osservi se stesso durante la giornata per vedere fino oggetto", dice Tilopa.
a che punto è libero dalla rete della discriminazione. Se si è distratti quando si prega, si recitano mantra,
si visualizzano simboli e immagini sacre, si fanno ritua-
Oh, vivere condizionati dal divenire non ha senso e li, si controlla il respiro o altro ancora, non si sta facen-
causa sofferenza. L'azione [mondana] è senza valore, do la vera meditazione. Molti istruttori di meditazione
perciò si consideri cos'ha valore e senso. insegnano a non distrarsi tramite la concentrazione
mentale, nondimeno esiste una forma sottile di distra-
Finché si discrimina si rimane condizionati da desi- zione che consiste proprio nel fissare l'attenzione su un
deri e paure, simpatie e antipatie, conoscenze ed espe- ·oggetto concreto o immaginario. "La suprema medita-
rienze personali, nella ricerca incessante dell'autoaffer- zione è non essere distratti", dice Tilopa.
Se ci si sforza di seguire i precetti non li si vive in ca del vero maestro. Questo testo raccoglie i primi
modo spontaneo. Quando il proprio comportamento consigli sul Grande Sigillo che egli ricevette da Tilopa
non è un'espressione naturale dell'essenza divina im- sulle rive del Gange.
personale, bensì è condizionato da ambizioni e pregiu- Naropa, essendo molto abile nella dialettica, stre-
dizi, implica sempre sforzo, tensione, contrasto, lotta, nuo difensore dell' ortodossia buddhista nelle contro-
imposizione. "La suprema condotta è assenza di sfor- versie con gli induisti, era ostinato e caparbio nel soste-
zo", dice Tilopa. nere le proprie convinzioni; il maestro lo sapeva mol-
Se si nutrono aspettative e paure rispetto alla realiz- to bene e per questo, con pazienza e fermezza, iniziò
zazione spirituale occorre capire che la vera meta è già l'opera di demolizione della torre del discepolo.
presente qui e ora perché non è altro che la propria In questi ultimi consigli Tilopa utilizza il paradosso
natura originaria. Questa consapevolezza è la lampada e la contraddizione proprio per indicare a Naropa i
della fede pura, la coscienza luminosa dell'eterno pre- limiti della sua mente: l'identificazione col maestro o,
sente che dissipa all'istante l'oscura illusione del pas- comunque, con un essere considerato divino implica la
sato e del futuro. "La realizzazione della meta è non separazione tra soggetto e oggetto, altrimenti non ci
avere né speranza né timore", dice Tilopa. sarebbe l'altro con cui identificarsi; implica la distra-
Perché Tilopa parla in questo modo subito dopo zione dalla propria vera natura, altrimenti non si senti-
aver detto che si può conseguire la liberazione seguen- rebbe il bisogno di identificazione; implica lo sforzo,
do un maestro e facendo discendere nel proprio cuore altrimenti non si cercherebbe di praticare la medita-
la sua energia spirituale? Non è forse una contraddi- zione; implica la speranza e il timore, altrimenti si
zione? rimarrebbe così come si è.
Naropa era molto intelligente e profondamente
devoto verso il proprio maestro, ma era anche un gran La vera natura della coscienza è chiarezza al di là del-
testone. Per otto anni fu abate dell'importante mona- le immagini.
stero buddhista di Nalanda, in India. A quell'epoca La meta della via degli esseri risvegliati è conseguita
conosceva molto bene le scritture, sia exoteriche che senza una via da percorrere.
esoteriche, la logica, le filosofie delle differenti scuole, Il sommo risveglio è realizzato senza qualcosa da pra-
le tecniche di meditazione e i rituali della religione ticare.
buddhista, inoltre aveva già composto le sue dotte
opere. Nondimeno, un bel giorno, mentre meditava Tilopa aveva capito che nello stato naturale della
sui sacri testi, capì che, in verità, il loro significato rea- coscienza i sensi funzionano perfettamente ma la per-
le non lo aveva ancora realizzato; così abbandonò tut- cezione dei fenomeni non è più filtrata dalle immagini
ti i libri, gli incarichi del monastero e si mise alla ricer- mentali. Infatti le immagini della mente sono proiezio-
ni soggettive e ingannevoli sulla realtà così com'è. Se
Purtroppo Naropa era così ben corazzato ~he que-
questa è la vera natura delle cose, che bisogno c'è di
immaginare il maestro o un suo simbolo? ste parole non raggiunsero il suo cuore. Egh mfattl le
intese nel senso che, dopo la propria identificazlOne
Anche la via spirituale è un'immagine mentale e
percorrerla implica sforzo. Solo quando si abbandona col maestro, avrebbe dovuto concentrare la mente sul-
il concetto di via e lo sforzo per percorrerla si rag- lo spazio vuoto, perché era in questo ~odo che av.eva
giunge la meta della vera via senza percorso. Allora, interpretato le indicazioni precedenti nguardanti lo
che bisogno c'è di cercare di identificarsi col maestro? spazio etereo. ,....
Infine, secondo Tilopa, per realizzare il sommo ri- Naropa considerava IIdentlfI~aZlOn~ col. mae~tro
sveglio non è necessario sviluppare qualche abilità par- tramite la meditazione sulla sua Immagme sImbohca,
ticolare grazie a specifiche pratiche ascetiche, mistiche, umana o divina, come l'essenza del «proc~sso dello
magiche o di altro tipo. Allora, che bisogno c'è di alle- sviluppo» (bskyed-rim) che costi~~isce la prIma parte
narsi a meditare sull'energia spirituale del maestro dei metodi di meditazione esotencI, e la concentrazIO-
identificandosi col suo stato di coscienza? ne sullo spazio vuoto come la base del «processo del
Naropa, gran testone, non capì, così Tilopa gli lan- completamento» (rdzogs-rim) in cui consIste la secon-
ciò un'altra esca: da e ultima parte. . . . _
Egli riteneva che le istruzioni precedentI dI Tilopa
Oh, considera bene l'esistenza mondana. Essa è tran- riguardassero principalmente quella fase de~ secondo
sitoria, come un'zilusione e un sogno non è qualcosa di
processo in cui si medita senza nulla ?a medItare: pro~
reale. Perciò pèntiti e lascia l'azione mondana. Taglia
prio perché ci si concentra sullo spazlO etereo pr~vo dI
completamente i legami affettivi con il tuo seguito e li
nubi dove, prima o poi, si dovrebbe aver~ la ~IslOne
tuo paese. Medita da solo in un eremo di montagna o
nella foresta. della forma vacua della divinità che egh chIamava
mahiimudrii.
Naropa fu contento di sentire che il maestro, final-
mente, gli stava dando indicazioni di metodo più pre- Dal tronco di un grande albero si svziuppano. rami e
cise, così pensò che durante il ritiro ne avrebbe messo foglie, però se lo si taglia di netto alla base tuttl l raml
in pratica i consigli meditando principalmente sulla seccano.
propria identificazione con lo stato di coscienza del In modo simile, quando si recide la mente alla base
maestro. Ma Tilopa proseguì così: seccano le foglie [e i raml] del divenire.

Rimani nello stato in cui non c'è nulla da meditare. Siccome Naropa continuava a travisare condizio~a-
Quando otterrai ciò che nOn è da ottenere, allora
to dal sapere accumulato, Tilopa ~ercò ~i fargli capIre
otterrai il Grande Sigillo.
che tutte le esperienze e le COnVll1ZlOnIsono come I
rami e le foglie dell' albero del divenire: la mente ne Pure tu, come il discepolo Naropa, ricerchi la verità
costituisce la base, che va recisa di netto con un taglio tramite l'intelletto condizionato dalla conoscenza ac-
deciso. cumulata; pure tu ti sforzi di fare qualcosa per realiz-
Naropa era convinto che, per poter disperdere la zare lo scopo della tua vita.
propria oscurità, accumulata vita dopo vita durante
interminabili ere cosmi che a causa dell'ignoranza del- Se desideri attingere ciò che trascende l'intelletto e
la vera natura delle cose, fosse necessario accumulare l'azione, recidi la tua mente alla base e lascia la consa-
buone azioni e saggezza nel corso di innumerevoli vite. pevolezza nuda.
Per questa ragione egli non colse il senso effettivo del- Lascia che l'impura acqua dei pensieri si schiarisca.
l'esempio precedente. Così Tilopa ribadì il medesimo Lascia la realtà /enomenica così com' è, senza affer-
principio ricorrendo all'esempio dell'unica lampada mare né negare.
che elimina il buio delle ere.
Se continui a chiederti come è possibile trascende-
L'oscurità accumulata durante le ere cosmiche è can- re l'intelletto e l'azione, ascolta Tilopa: "recidi la tua
cellata da una lampada. mente alla base e lascia la consapevolezza nuda". Ecco
Similmente, l'unica chiara luce della propria coscien- l'essenza dei consigli sul Grande Sigillo.
za dissipa gli oscuri ostacoli dell'ignoranza accumulati Recidere la mente alla base vuoI dire spezzare la
durante le ere cosmiche. catena dei condizionamenti, dare un taglio netto alle
proprie abitudini disordinate, ai pensieri negativi, alle
In genere si ritiene che la lampada nel contesto del- passioni nocive.
le ere sia un Buddha la cui venuta è portatrice di luce A questo non puoi arrivare sforzandoti di corregge-
spirituale, e questa fu anche l'interpretazione imme- re il tuo comportamento, ma soltanto rimanendo con-
diata di Naropa. Tuttavia Tilopa precisò che la vera sapevole in uno stato di pura osservazione, senza più
lampada è soltanto la consapevolezza della propria reagire agli stimoli impulsivamente.
essenza divina che, in un attimo, cancella l'oscurità Ora facciamo un esperimento.
dell'ignoranza e delle conseguenti azioni negative In questo bicchiere pieno d'acqua pura metto un
accumulate nel passato, anche durante le infinite esi· po' di terra. Come vedi l'acqua si intorbida, sebbene
stenze precedenti. sia per natura limpida.
Se lasciamo il bicchiere fermo per un po' l'acqua si
Oh, tramite l'intelletto non si ha la visione di ciò che schiarisce da sola ...
lo trascende; tramite l'azione non si comprende ciò che Se agitiamo il bicchiere l'acqua diventa ancora una
la trascende. volta torbida ...
Il bicchiere è come l'organismo psicofisico. L'ener- ranze che ti allettano, i piaceri che ti seducono e tutto
gia psichica è come l'acqua. Le passioni, i pensieri il resto: se tu smettessi di discriminare e fossi attento
negativi e le idee dogmatiche sono come la terra che ai segni capiresti.
intorbida l'acqua.
Non c'è modo che l'acqua si schiarisca rimescolan- La base di tutto è non nata, perciò è libera dal condi-
dola o scuotendone il recipiente. zionamento delle tracce psicologiche.
Per questo motivo il consiglio essenziale di Tilopa è Rimani nell' essenza non nata, senza orgoglio e calcolo.
soltanto uno: "Lascia la realtà fenomenica così com'è, Lascia che i fenomeni appaiano naturalmente e le
senza affermare né negare". immagini mentali si dissolvano.
Non aggrapparti a sensazioni e pensieri, non repri-
merli neppure inibendoti. Sii semplicemente consape- Il Grande Sigillo della vera divinità è il fondamento
vole: renditi conto di ciò che si muove in te, osserva gli universale, la base di tutto ciò che esiste, paragonabile
impulsi e il meccanismo delle reazioni senza modifica- allo spazio originario secondo la cosmologia buddhista.
re nulla né distrarti. La base suprema, essendo la realtà assoluta e pri-
mordiale, non ha una causa che la precede, quindi non
Quando non c'è più attaccamento né rifiuto [si com- è nata da qualcos'altro preesistente. Siccome non è
prende che} l'esistenza è il Grande Sigillo. soggetta al divenire, essa non è condizionata da nulla,
neppure dalle tracce che le esperienze lasciano impres-
Se metti in pratica questo consiglio in modo radica- se nella mente determinando il proprio comportamen-
le e subitaneo, senza rinunciare a fare le esperienze di to. Perciò non ricercare il Grande Sigillo tramite la
cui senti il bisogno e senza rimanerne invischiato, puoi mente e nelle esperienze, per quanto sublimi esse pos-
capire davvero che cosa intende Tilopa quando affer- sano sembrarti, ma rimani nel tuo stato naturale, nello
ma che l'esistenza è il Grande Sigillo. spazio sconfinato della tua essenza incausata.
Sappi che ogni aspetto del vivere, qualsiasi essere Se ti accade di fare qualche esperienza straordina-
o cosa è una manifestazione della divinità suprema. ria, mistica, potente, rivelatrice, luminosa, e pensi che
Tutto è un segno del trascendente! con essa tu ti sia avvicinato alla realtà suprema, sappi
Non sono io il maestro del Grande Sigillo più di che il tuo piccolo io si sta gonfiando di orgoglio anche
quanto non lo sia illebbroso che hai incrociato sulla se non te ne sei ancora accorto.
strada, il bambino povero che gioca in mezzo ai rifiu- Se credi che la tua vicinanza al divino, al non nato,
ti, il mendicante al quale hai fatto l'elemosina, il cane all' assoluto, sia misurabile in base alla quantità di buo-
rognoso che hai scacciato, la passione che ti scuote, i ne azioni compiute e alla saggezza accumulata, e desi-
sogni che ti illudono, le paure che ti inseguono, le spe- deri sapere quale livello evolutivo hai raggiunto, sappi
che la mente egocentrica sta per intrappolarti nella sua rienza meditativa; però se ti aggrappi anche alla non
fitta rete. meditazione hai eretto una nuova barriera.
Se vuoi salvarti dalla trappola diabolica della men- 3) Adotta pure delle regole, se ti pare che possano
te orgogliosa e calcolatrice ascolta Tilopa: "Lascia che esserti utili, ma non restarne intrappolilto perché in
i fenomeni appaiano naturalmente e le immagini men- ogni aspetto della vita è impresso il segno del Grande
tali si dissolvano". Tu conosci già il significato di que- Sigillo.
sto consiglio, ora sta a te attuarlo durante la vita quo- La vera purezza è un atteggiamento interiore; però
tidiana.
non trasgredire la legge, rispetta i costumi degli altri e
Se hai ancora dubbi su come vivere l'insegnamento adottali liberamente se le circostanze lo richiedono e
del Grande Sigillo considera attentamente questi quat- ciò non danneggia nessuno.
tro aforismi: 4) Persegui pure i tuoi obiettivi, se ti sembrano
nobili e giusti, ma ricordati che la tensione psichica è
Il supremo modo di vedere è la completa libertà dal una malattia. Se hai successo non inorgoglirti, se non
dogmatismo. ce l'hai o lo perdi non abbatterti.
La suprema meditazione è la vasta profondità senza La vera meta è trascendere l'ambizione del proprio
confini.
ego; però, se ti aspetti che gli altri vivano come te, non
La suprema condotta è la rottura dei limiti. hai ancora capito che ognuno deve suonare la propria
La suprema meta è lo stato naturale senza più aspet- parte nella grande orchestra della vita impersonale.
tative.
[La mente del] principiante all'inizio è come una
1) Studia pure qualsiasi visione del mondo, se ne cascata, poi diventa come il fiume Gange che scorre tran-
senti il bisogno, ma non assolurizzarne nessuna perché quillo, infine è come il confluire dei fiumi [nell' oceano,
un sistema di pensiero rigido e fisso è sempre limitato. quando] madre e figlio si incontrano.
La verità del Grande Sigillo sta nella libertà dalle
catene delle convinzioni; però anche questa asserzione Chiunque metta in pratica questi consigli di Tilopa
può diventare una catena, se è utilizzata come uno slo- può scoprire che all'inizio la propria mente è come una
gan o se è impugnata come una bandiera. cascata di pensieri e immagini; non è necessario cerca-
2) Prova pure varie tecniche di meditazione, se ciò re di fermarla bloccandone il flusso, perché in esso non
serve alla tua crescita, ma non ti fermare alle loro espe- c'è nulla di preoccupante. È come aver scoperchiato il
rienze limitate perché il Grande Sigillo non conosce pentolone della mente in ebollizione.
supporto, mezzo e termine. Se si abbassa la fiamma rilassandosi in modo sem-
La meditazione finale è non fissarsi su nessuna espe- pre più profondo e completo, si può scoprire che pian
piano la propria mente diventa come un grande fiume za attraverso il controllo della respirazione. {Inoltre}
che scorre tranquillo. I pensieri, le fantasie, i ricordi, i tramite la fissazione dello sguardo si può concentrare la
sogni continuano a sorgere, ma senza impetuosità, co- mente in vario modo, finché non si riesce a rimanere in
sicché si è in grado di navigare liberamente sull'acqua uno stato di [pura} consapevolezza.
e anche di nuotarvici, rimanendo consapevoli sia nella
tranquillità che nel frastuono esteriori, sia nella stasi Secondo Tilopa ci sono persone che sono in grado
che nel movimento interiori. di mettere in pratica i consigli essenziali sul Grande
Queste esperienze sono abbastanza comuni, invece Sigillo senza dover meditare sul maestro e sulla transi-
quelle successive sono proprie di alcuni contemplativi e torietà e illusorietà dell'esistenza; esse non hanno nep-
mistici, mentre la maggior parte degli esseri umani le fa pure bisogno di tagliare i legami affettivi e ritirarsi in
soltanto al momento della propria morte o in seguito. solitudine per riuscire a rilassarsi e riscoprire la pro-
Quando il fuoco sotto il pentolone diventa così pic- pria essenza spirituale. Costoro sono dotati di capacità
colo che l'acqua non ribolle più, la consapevolezza di superiori rispetto agli altri.
sé dimora liberamente in uno stato di vuoto mentale Ci sono poi parecchie persone che, come afferma
paragona bile allo spazio tra due pensieri. In questo Tilopa, non essendo in grado di rimanere nello stato
stato di coscienza i pensieri possono sorgere quando naturale grazie alle istruzioni precedenti, non appar-
sono necessari, ma quando non lo sono più si dissol- tengono alla categoria superiore né a quella media,
vono spontaneamente nel vuoto. Durante l'intero pro- bensì a quella inferiore di chi necessita di altri metodi
cesso la propria consapevolezza permane indisturbata. ancora.
Quando poi il fuoco sotto il pentolone viene spen- Sia ben chiaro che questa suddivisione degli indivi-
to e il suo contenuto ben cotto finisce nello stomaco di dui in categorie è puramente metodologica e pragma-
uno o più individui per nutrirli, è il momento in cui il tica, in quanto riguarda soltanto le differenti modalità
soggetto e l'oggetto diventano una sola cosa. In questo conoscitive e non implica alcun giudizio di valore sul-
caso si dice che il fiume confluisce nel mare. Le imma- l'effettivo livello spirituale delle singole persone. È
gini della fantasia si dissolvono, la mente perde il sen- come dire che ci sono persone più intuitive, altre più
so di separazione rispetto a tutto il resto e la coscien- razionali o emotive: quelle intuitive sono superiori solo
za individuale ritorna alla coscienza universale come perché possono comprendere prima delle altre il vero
un bimbo che ritrova la propria madre. significato dell'essenza che trascende il pensiero razio-
nale e le emozioni.
Se si è dotati di capacità inferiori, non essendo in gra- Chi appartiene alla terza categoria potrebbe eserci-
do di rimanere nello stato naturale [grazie alle istruzio- tarsi a controllare gradualmente il respiro, regolan-
ni precedentzJ, occorre mantenere la pura consapevolez- done le fasi e ampliandone l'apnea perché, come dice
un'antica sentenza indiana, il respiro è paragonabile a tenuta, tirata indietro, ricondotta alla fonte ed espansa in
un cavallo e la mente al suo cavaliere. tutto il corpo. In questo momento, se non c'è più deside-
Un'altra pratica graduale consiste nel fissare lo rio, sorge il sentire [non duale} del piacere e del vuoto.
sguardo verso il basso, diritto o in alto e, nel contem-
po, concentrare la mente su un oggetto concreto o La terza iniziazione esoterica abilita alla pratica del
visualizzato, oppure sullo spazio vuoto, all'esterno di «sigillo dell' azione» (karma-mudrii), ovvero al rappor-
sé o nel proprio corpo. to d'amore eterosessuale, accettato dal buddhismo tan-
Lo scopo fondamentale di tali tecniche è riuscire a trico come un possibile mezzo salvifico, a differenza
rimanere nello stato di pura consapevolezza, in cui la della tradizione exoterica fondata esclusivamente sul-
mente è vuota oppure i pensieri e le sensazioni sono l'istituzione monastica.
presenti ma non distraggono. Alcuni di questi metodi Naropa, quando ricevette questi ultimi consigli, co-
vengono utilizzati anche nella tradizione esoterica in nosceva già la via dell'unione sessuale consacrata secon-
relazione alla seconda iniziazione e al «sigillo dell'inse- do il rituale esoterico, tuttavia provava ancora attacca-
gnamento» (dharma-mudrii). mento per la donna, inoltre era convinto che non fosse
lo ricevetti la seconda iniziazione, ovvero il «poten- possibile conseguire il pieno risveglio spirituale senza
ziamento segreto», all'età di dieci anni. Seguendo scru- l'esperienza del piacere sessuale opportunamente con-
polosamente le spiegazioni del maestro sulle tecniche trollato e incanalato verso l'alto.
di respirazione, le posture fisiche e le visualizzazioni, Naropa doveva ancora capire che nessuno ascende
imparai prima di tutto a concentrare l'energia psichica spiritualmente tramite il piacere sessuale, tuttavia il
nei gangli sottili (cakra) della testa, della gola, del cuo- sesso può far superare grandi ostacoli se è espressione
re e dell' ombelico, e successivamente a elevarla dal di vero amore. L'amore è elevato quando è un sentire
gan,glio sessuale fino a quello della testa. che non contrappone soggetto e oggetto in un rappor-
E molto importante adottare metodi la cui validità to dualistico di dominio, sfruttamento e possessività
sia provata. L'ideale è seguire le istruzioni di un mae- ma, al contrario, li armonizza in una relazione non
stro della disciplina per evitare di danneggiare la pro- duale di uguaglianza, fusione e non separazione.
pria salute fisica e l'equilibrio mentale con esercizi di A questo fine nel buddhismo esoterico il coito vie-
respirazione e concentrazione dannosi o mal eseguiti. ne considerato come l'unione degli aspetti comple-
mentari della divinità: il metodo maschile e l'intuizio-
Se ci si affida al «sigillo dell'azione» si può sperimen- ne femminile. Durante il rapporto d'amore l'uomo e la
tare il sentire [non duale} del piacere e del vuoto: quan- donna si visualizzano come esseri divini. L'immagine
do la sacra energia del metodo e dell'intuizione è armo- della Fata Adamantina è proprio una delle tante rap-
nizzata, va fatta scendere lentamente, poi dev' essere trat- presentazioni femminili della divinità.
Inoltre secondo i Tantra è necessario imparare a La vera castità è il perfetto controllo della propria
non disperdere l'energia sessuale, ma trattenerla e poi mente, della propria energia psichica. È da tempo che
ricondurla dall' organo sessuale alla testa. i monasteri sono pieni di dissoluti, mentre fuori da
Se nel gioco amoroso c'è sia libertà che compren- quelle anguste mura ci sono molti laici che vivono in
sione della sua sacralità, a un certo punto il desiderio modo casto, pur non avendo preso i voti.
passionale si dissolve come una nuvola nello spazio
celeste in cui, però, continua a vibrare la sensazione Questa istruzione personale sull' essenza del Grande
del piacere. Tilopa dice che in quel momento sorge il Sigillo possa rimanere nel cuore degli esseri destinati [a
sentire non duale del vuoto e del piacere, ovvero lo sta- riceverla}.
to di pura consapevolezza.
In seguito a questi consigli Naropa dedicò parecchi
[Chi pratica in questo modo] avrà vita lunga senza anni alla pratica delle meditazioni collegate alle inizia-
capelli bianchi e crescerà come la luna; avrà un aspetto zioni esoteriche qui indicate.
Egli seguì la propria via graduale con determina-
luminoso e la forza del leone; otterrà velocemente i pote-
zione e devozione finché, un bel giorno, non intuì il
ri ordinari e rimarrà assorbito nel sommo risveglio.
vero significato dei consigli fondamentali di Tilopa
Tilopa afferma che il rapporto sessuale vissuto te- sull'essenza della coscienza che trascende l'intelletto e
nendo conto delle indicazioni precedenti non può cau- l'azione. Fu a questo punto che Naropa ricevette gli
sare deperimento fisico né squilibrio psichico. ultimi consigli sulla quarta iniziazione e, finalmente,
Quando ricevetti la terza iniziazione tantrica avevo riuscì ad accedere alla via breve della comprensione
dodici anni ed ero monaco ma, nonostante ciò, il mio subitanea.
maestro mi autorizzò sia a immaginare il rapporto ses-
suale, sia a sperimentarlo concretamente in accordo
con i precetti dell'iniziazione. Secondo la mia tradizio-
ne non c'è alcuna contraddizione in questo, perché i
voti del monaco sono exoterici e non vengono infran-
ti dall' osservanza dell' impegno tantrico che è esoteri-
co. La differenza fondamentale tra un monaco tantri-
e
co un laico è che il primo non crea un nucleo fami-
liare. Comunque, un vero praticante dei Tantra orto-
dossi non è un libertino. Egli rimane casto ma senza
essere limitato dalle rigide regole dell'etica monastica.
Renditi conto che lo stato naturale non è cono-
scibile mentalmente.
Se comprendi che esperienze, ricordi e cono-
scenze sono qualcosa di falso rispetto alla realtà
Omaggio al glorioso Essere Adamantino. autentica indeterminabile, lascia che tutti questi
Omaggio al Grande Sigillo, autocoscienza im- fenomeni sorgano e si dissolvano liberamente.
mutabile. Non c'è proprio nulla né da eliminare né da
conquistare, né da ottenere né da rifuggire.
Tutti i fattori dell' esistenza scaturiscono dalla Non rimanere nella foresta a praticare l'asceti-
sostanza del Grande Sigillo e lì si dissolvono. smo. La felicità non può essere trovata tramite le
Essa non è qualcosa e non è neppure nulla, abluzioni e la purità rituale.
perché è al di là di qualsiasi determinazione. Neppure il culto delle divinità ti farà ottenere
Siccome non è conoscibile mentalmente, non ri- la liberazione.
cercarne il significato. Comprendi quel rilassamento in cui non si
Tutti i fenomeni sono per loro natura falsi, per- afferra né si abbandona alcunché.
ciò non sono da abbandonare né all'inizio né alla La meta è la consapevolezza della propria vera
fine [del cammino spirituale]. natura. Nell'istante in cui si consegue questa com-
Qualsiasi cosa la mente possa conoscere, qui prensione non c'è più alcuna via da seguire. Le
non è considerato come il vero modo d'essere del- persone ordinarie che non capiscono ricercano la
la realtà: la realtà autentica non è [fatta conosce- meta altrove.
re] dal maestro né è [conosciuta] dal discepolo. Felicità è trascendere speranza e timore.
N on concepire quello stato come cosciente e Quando si dissolve la propria identificazione
neppure come incosciente, piuttosto comprendi mentale cessa la visione dualistica.
che esso è l'uno privo di molteplicità. Ma se ti Senza pensare, immaginare, esaminare, giudi-
aggrappi anche all'uno sarai legato proprio da care, meditare, agire, sperare e temere, le fis.sazio-
quello. ni mentali si dissolvono spontaneamente. E così
lo, Tilo, non ho nulla da insegnare. Non me ne che si consegue lo stato primordiale.
sto isolato, ma non sono senza isolamento.
I miei occhi non sono aperti, ma neppure chiu- Il Tesoro dei cantici fu composto da Tilopa e
si. La mia coscienza non è alterata, ma neppure tradotto in tibetano autonomamente dal maestro
incorretta. indiano Vairocanarak~ita.
Tuttavia la vera divinità non può essere identificata
in una forma, un nome o un concetto, né per questo
va negata come inesistente.
Se non esistesse un principio originario incausato,
Omaggio al glorioso Essere Adamantino. non ci sarebbe modo di trascendere i limiti della realtà
Omaggio al Grande Sigillo, autocoscienza immutabile. apparente soggetta al divenire; nondimeno, chi può
dire in cosa consista?
L'Essere Adamantino è una figura divina maschile. Qualunque sforzo personale finalizzato al consegui-
Tilopa rivolse a lui il primo omaggio dei consigli fina- mento della realtà assoluta è vano, perché essa non
li perché vide che il discepolo Naropa era in grado di può essere catturata dalla rete della mente umana. Lo
riconoscere la completezza originaria della propria spazio celeste può forse essere afferrato o ràcchiuso?
essenza, anziché doverla ricercare in un'immagine fem-
minile. Tutti i fenomeni sono per loro natura falsz; perciò
L'unica sostanza adamantina di tutti gli esseri, il pro- non sono da abbandonare né all'inizio né alla fine [del
prio vero Sé, in cui i due princìpi maschile e femmini- cammino spirituale].
le sono inseparabili, è pura consapevolezza: essa cono-
sce se stessa spontaneamente perché risplende di luce Immagina di sognare un tale che sta cercando di uc-
propria e non muta col tempo perché è inalterabile. ciderti: siccome si tratta di un sogno, egli non può nuo-
certi realmente, quindi non occorre che tu ti difenda.
Tutti i fattori dell' esistenza scaturiscono dalla sostan- N on credere di dover rinunciare a molte esperienze
za del Grande Sigillo e lì si dissolvono. ordinarie della vita ritenendole incompatibili con l'e-
Essa non è qualcosa e non è neppure nulla, perché è voluzione spirituale.
al di là di qualsiasi determinazione. Siccome non è cono- N on credere neppure che il male esista davvero in
scibile mentalmente, non ricercarne il significato. modo oggettivo indipendentemente dai pensieri nega-
tivi degli umani.
Il Grande Sigillo non è soltanto la vera natura degli Qualcuno potrebbe obiettare che, in ogni caso, pri-
esseri viventi, ma anche la sostanza suprema di tutta la ma o poi si smette di sognare; similmente, quando un
realtà. essere umano consegue la piena realizzazione la vita
Così come esiste un elemento primordiale eterico, per lui si estingue definitivamente perché la perfezio-
c'è un principio metafisico che costituisce l'essenza ne spirituale è inconciliabile con l'esistenza.
divina degli esseri e dei mondi, la base totale di ogni Se credi che questo ragionamento sia valido, ascol-
cosa. ta e rifletti. Non è forse possibile sognare consapevol-
mente? E quando mai la fine del sogno conduce alla Non concepire quello stato come cosciente e neppure
morte? come incosciente, piuttosto comprendi che esso è l'uno
Ora, guarda questo specchio. Cos'è l'immagine che privo di molteplicità. Ma se ti aggrappi anche all'uno
vedi? Tu sai bene che essa è soltanto un riflesso del tuo sarai legato proprio da quello.
volto, pur tuttavia il riflesso continua ad apparire.
Chi è incapace di intendere può credere che il rifles- Se affermi che lo stato del Grande Sigillo è coscien-
so sia una cosa reale. In modo analogo anche gli uma- te, ciò significa che è conoscibile e, dunque, determi-
ni più intelligenti non riconoscono la natura illusoria nabile. Se affermi che esso è incosciente, ne neghi l'esi-
dei fenomeni. Eppure c'è qualcuno che la riconosce, stenza come se fosse il corno della lepre che non può
ma i fenomeni continuano ad apparire. Ne comprendi essere percepito perché irreale.
la vera ragione? Per Tilopa esso è l'uno privo di molteplicità, perché
Tutta la realtà cosÌ come appare non è altro che la in quello stato d'essere non si sperimenta alcuna sepa-
manifestazione del grande specchio della vera divinità. razione tra io e altro, questo e quello. Ma tu fai atten-
zione: se ti aggrappi anche all'uno, sarai legato proprio
Qualsiasi cosa la mente possa conoscere, qui non è da quello.
considerato come il vero modo d'essere della realtà: la L'uno di cui parla il maestro è simile allo specchio,
realtà autentica non è [fatta conoscere} dal maestro né è l'uno a cui ti puoi aggrappare con la mente è soltanto
[conosciuta} dal discepolo. un'immagine come il riflesso nello specchio. Anche la
convinzione più sottile e profonda è una rete.
Nello stato del Grande Sigillo qualsiasi cosa la men- Qualunque posizione dogmatica è come una nuvo-
te possa conoscere non è considerato come il vero la che copre il cielo e oscura il sole: credi forse di
modo d'essere della realtà. poterla dissolvere o spostare soffiandoci contro? o per
Il riflesso non è lo specchio. caso ritieni di potertici sedere sopra per contemplare
L'apparenza non è la realtà autentica. ciò che sta oltre?
Allora, come è possibile che il maestro trasmetta la
lo, Tilo, non ho nulla da insegnare. Non me ne sto
verità suprema?
isolato, ma non sono senza isolamento.
Se essa non è fatta conoscere dal maestro, perché
I miei occhi non sono aperti, ma neppure chiusi. La
continuare a dipendere da lui?
mia coscienza non è alterata, ma neppure in corretta.
È forse il discepolo a doverla afferrare per conto
proprio? Ecco perché Tilopa dichiara di non avere nulla da
Ma come potrà mai riuscirci, dal momento che essa insegnare: in lui ogni forma di fissazione mentale si è
è indeterminabile come lo spazio celeste? dissolta.
Chi comprende davvero il Grande Sigillo può vive- Comprendi quel rilassamento in cui non si afferra né
re in mezzo alla gente senza rimanerne disturbato, può si abbandona alcunché.
tenere gli occhi aperti senza vedere nulla, la sua
coscienza emendata dall'illusione mentale non può Le abluzioni, le diete rigide, il cambio rituale dei
essere alterata da alcunché. vestiti, l'astinenza sessuale e qualsiasi altra osservanza
esteriore non garantiscono la felicità della vera purità
Renditi conto che lo stato naturale non è conoscibile interiore.
mentalmente. Anche il culto delle varie divinità, diverse a secon-
Se comprendi che esperienze, ricordi e conoscenze da delle religioni, delle tradizioni familiari e delle pre-
sono qualcosa di falso rispetto alla realtà autentica inde- ferenze individuali, non dona la liberazione totale dal-
terminabile, lascia che tutti questi fenomeni sorgano e si la rete della mente che ricerca la propria salvezza.
dissolvano liberamente. C'è una sola cosa che puoi fare senza alimentare l'il-
Non c'è proprio nulla né da eliminare né da conqui- lusione del tuo piccolo io: comprendi quel rilassamen-
stare, né da ottenere né da rifuggire. to in cui non si afferra né si abbandona alcunché. Bada
bene: questa non è una tecnica che il tuo ego possa uti-
La mente è come il riflesso o la nuvola, la coscienza
lizzare per accrescersi, e non è neppure un' esortazione
in se stessa è come lo specchio chiaro e limpido o il
alla licenziosità dei costumi.
sole nello spazio celeste.
Il vero significato del rilassamento di cui parla
I riflessi e le nubi sono fenomeni molteplici, tutta-
Tilopa lo si realizza davvero soltanto quando si molla
via sono anche la manifestazione naturale dell'unico
la stretta presa del proprio ego. Se ci si rilassa in que-
specchio e dell'unico cielo. Per questo Tilopa afferma
sto modo, la tensione dell' attaccamento e dell' avver-
che non c'è nulla da eliminare o conquistare.
sione si dissolve e la limpida natura della propria co-
Allora, perché continui a rifiutarti di vivere la tua
scienza risplende come uno specchio che riflette ugual-
vita appieno, ostinandoti a rimanere isolato nell'angu-
mente qualunque cosa, senza sforzarsi di trattenere
sto rifugio del tuo piccolo io?
qualche riflesso e di eliminarne altri.
Così intimò Tilopa al discepolo quando questi fu in
grado di capire:
La meta è la consapevolezza della propria vera natu-
Non rimanere nella foresta a praticare l'ascetismo. La ra. Nell' istante in cui si consegue questa comprensione
felicità non può essere trovata tramite le abluzioni e la non c'è più alcuna via da seguire. Le persone ordinarie
purità rituale. che non capiscono ricercano la meta altrove.
Neppure il culto delle divinità ti farà ottenere la libe- Felicità è trascendere speranza e timore.
razione.
La consapevolezza della propria vera natura, dell'u- mentali si dissolvano spontaneamente come le onde:
nica essenza divina presente in ogni essere, è 1'autoco- "Senza pensare, immaginare, esaminare, giudicare, me-
scienza dell' omaggio iniziale. Per Tilopa essa è la sola ditare, agire, sperare e temere", dice Tilopa. Nel mo-
vera meta della vita umana. Quando la si consegue si mento in cui ciò accade si consegue lo stato primor-
comprende che, paradossalmente, il punto di arrivo è diale, il proprio modo d'essere originario e naturale.
il medesimo di quello della partenza. Ogni istante è nel Se continui a credere che questa realizzazione sia un
contempo partenza e arrivo. Allora, che senso ha vive- avvenimento del futuro, non hai ancora compreso il
re nell'attesa di una realizzazione futura? senso del Grande Sigillo. Se sei deciso a capirlo, osser-
Smettila di proiettarti nel tempo venturo perché ciò va te stesso interiormente e sii consapevole quando
ti impedisce di vivere appieno la sacralità del presente. l'onda del pensiero o della passione si solleva nella tua
Finché ricerchi la meta nell'avvenire e al di fuori di te mente: non cercare di sostenerla né di imbrigliarla,
non troverai mai pace. Ascolta Tilopa: "Felicità è tra- piuttosto rilàssati e lascia che essa si dissolva in modo
scendere speranza e timore". Il regno di Buddha o di naturale.
Dio è già qui e ora per chi ha 1'occhio unico della fede Se ci riesci non ti inorgoglire, perché ancora molte
pura. onde potranno sorgere ben più alte. Se non ci riesci
non ti preoccupare, perché l'acqua dell' onda è la stes-
Quando si dissolve la propria identificazione mentale sa del quieto abisso.
cessa la visione dualistica. Ora va' e sii felice ...

Una cosa concreta può scontrarsi con un'altra cosa


concreta. Finché pensi di essere questo o quello, il con-
flitto con qualche altra cosa sarà sempre possibile.
Sii come lo spazio celeste che contiene ogni cosa e
tutto pervade, e vedrai che l'illusione del dualismo ces-
serà insieme a ogni forma di contesa.

Senza pensare, immaginare, esaminare, giudicare, me-


ditare, agire, sperare e temere, le fissazioni mentali si
dissolvono spontaneamente. È casz' che si consegue lo
stato primordiale.

Non c'è nulla da fare intenzionalmente per essere


come lo spazio, basta lasciare che le proprie fissazioni
Distrazione vuol dire lasciarsi condizionare dai pensie-
ri dualistici, ossia da tutti quei pensieri che ci limitano,
ci legano, ci impediscono di volare liberamente nello
spazio celeste come una grande aquila.

A me pare che mantenere la presenza a se stessi non


sia uno stato naturale, in quanto richiede sforzo.

Lo sforzo dipende dal fatto che la presenza che tu


cerchi di mantenere è ancora dicotomica. Supera la
separazione tra soggetto e oggetto.

Ma la presenza non duale di cui lei parla è uno stato


contemplativo che non accade facilmente in qualsiasi
Ciò dipende da te e dalle circostanze. Dovrai atten-
momento.
dere un segno ...
Ascolta! Un'opera di Naropa verrà pubblicata. Po-
Durante la contemplazione si impara a fondere la
chissime persone saranno in grado di coglierne il vero
propria consapevolezza con il grande vuoto, il puro
significato. Ne deriveranno errori, confusione e deni-
essere che è la base universale, senza ragionare, giudi-
grazione. Ecco il segno.
care o visualizzare alcunché. Ma nella vita quotidiana
bisogna saper integrare contemplazione e azione.
Tu non riesci a integrare perché credi di dover rea-
lizzare uno stato di contemplazione stabile e, non riu-
scendoci, ti sforzi di non distrarti, cercando di mante-
Ora vorrei chiederle dei chiarimenti sulle sue spiega- nere la presenza a te stesso. Ma tutto questo è innatu-
zioni. Se la Mahamudra non può essere insegnata e la rale e implica una duplice scissione interiore.
pura essenza della coscienza non può essere indicata Non ti fissare mentalmente sul senso della presenza,
dicendo «è cosz'»,perché si insegna a riconoscere la pro- perché altrimenti finisci per vivere in uno stato di
pria vera natura volgendo l'attenzione verso di sé? coscienza in cui c'è separazione tra il sentire te e il sen-
tire l'altro da te: la tua consapevolezza rimane sdop-
Per risvegliarsi dalla distrazione, ritrovando la piena piata in una parte rivolta verso il soggetto e un'altra
consapevolezza di sé nello stato dell' autoliberazione. che guarda verso l'oggetto.
Durante la vita quotidiana dirigi l'attenzione verso (Grande Completezza) - è onnipresente, quindi ogni
di te ogni tanto, quando ti accorgi di esserti lasciato aspetto della vita reca il suo indelebile sigillo.
distrarre da pensieri limitanti, poi integra la presenza La mente percepisce solo un presente, non tutto.
con le varie attività. Fondi liberamente il sentire te con Perciò non limitare il presente.
l'atto di vedere, udire, odorare, gustare, toccare, pen- Apri gli occhi e vedi: tu sei già un Buddha!
sare e provare emozioni. Quando integri in questo Il problema sta nella tua mente che pensa di non
modo non c'è un sentire te come qualcosa di separato: essere ancora ciò che desidererebbe diventare.
sei semplicemente te stesso nel momento presente. Tilopa comprese il vero significato del Grande Si-
N on credere che l'essere consapevoli senza dualità gillo quando sperimentò la contemplazione adaman-
sia uno stato di coscienza particolare accessibile sol- tina, in cui la coscienza è incessantemente sveglia ma
tanto ai contemplativi: è lo stato d'essere sperimenta- priva di immagini mentali; eppure egli trasmise l'inse-
bile da qualunque umano quando è davvero se stesso gnamento del Grande Sigillo a Naropa sin dal loro pri-
nel momento presente. mo incontro, perché sapeva che la verità della propria
Mahiimudrii significa essere presenti senza separare essenza originaria è valida sempre.
ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere. Quando non Anche tu potresti comprendere la verità del Grande
sei te stesso ma cerchi d'essere, alteri il tuo stato natu- Sigillo proprio ora, se solo smettessi di giudicarti: con-
rale e vivi interiormente diviso, dibattuto tra la spe- sidera ogni tuo aspetto con equanimità, senza rifiutare
ranza e il timore, dunque non sei pienamente presen- nulla di te, e finalmente permettiti di essere la divinità
te. Non cercare ciò che c'è già. La vera ricerca spiri- che sei da sempre.
tuale sta nel non cercare.
Ma nel momento in cui mi rendo conto che un pen-
Eppure sembra che Tilopii abbia realizzato uno stato siero mi limita ho già espresso un giudizio.
di coscienza non duale libero dall'illusione dell' ego.
Sapendo ciò, è inevitabile che la meditazione venga pra- Non legare la tua attenzione a quel pensiero limi-
ticata con l'obiettivo di conseguire quella realizzazione tante perseguirlo giustificandolo o sfuggirlo condan-
finale. nandolo, ma sii presente a te con atteggiamento equa-
nime e rilàssati, lasciando che lo stesso pensiero si dis-
Questo è il tuo errore, che ti impedisce di essere solva da sé, naturalmente.
presente qui e ora. Se tu lo fossi capiresti che la tua I pensieri dualistici sono guide che possono inse-
coscienza ordinaria è già la meta. gnarti qualcosa di importante, perché anch'essi sono
La realtà assoluta - ciò che il tuo venerabile espressioni dell' energia del Grande Sigillo. Per con-
Maestro [Namkhai Norbu Rinpoce] chiama Dzog-chen templare la divinità in tutti gli esseri devi incomincia-
re da te: impara a essere consapevole di te senza giu- Se questa è la verità, allora perché continuo a speri-
dicarti, così puoi comprendere anche gli altri allo stes- mentare la limitazione, la sofferenza, l'illusione?
so modo.
Anche il Buddha Sakyamuni le sperimentò simil-
Per me questa contemplazione della divinità è solo mente a te, altrimenti non avrebbe potuto trascender-
un'idea che non trova riscontro nella realtà. le e poi indicare la via della liberazione. Senza sonno
non c'è risveglio. Senza samséira o divenire non c'è
Un'idea può essere realtà se ne sei convinto. Ma tu nirvéina o liberazione. Ma si risveglia alla propria natu-
non ne sei convinto, perché credi di essere per natura ra di Buddha solo chi impara a non separare samsiira
limitato, così giudichi anche gli altri allo stesso modo. e nz'rviina.
La mia difficoltà con te è analoga a quella che incontrò Tu sai che uno dei tanti nomi dati al Buddha Pri-
Tilopa con Naropa. Ascolta col cuore le parole di chi mordiale è Bontà Universale (Samantabhadra) pro-
ha compreso, esse sono adamantine perché indicano la prio perché egli è presente in tutti gli esseri senza ope-
propria vera natura originaria, pura, limpida e perenne. rare alcuna discriminazione. I singoli Buddha si mani-
Il tempo come tu lo vivi è un'illusione. Ciò che spe- festano nei tre tempi, riconoscendo quell'unica base
ri di ottenere alla fine della ruota lo possiedi già dall'i- originaria. Allora ama te e ogni essere, come il Bud-
nizio. «Buddha» è chi realizza questa comprensione. Il dha Primordiale che è in ciascuno ama sé e la vita
divino Signore della Ruota del Tempo (Kiilacakra), intera, così capirai il vero senso del risveglio allo sta-
libero dalla nascita e dalla morte, è assiso da sempre to già risvegliato ...
sul trono centrale del tuo cuore eterno. Quella è la tua
essenza adamantina, dunque tu sei già l'Essere Ada-
manrino.
Chiamalo pure Dio, se preferisci, oppure Allàh,
Grande Spirito, Tao, Brahma, Siva, Vi~J:.lu,Cristo Co-
smico, Buddha Primordiale, o in qualsiasi altro modo,
e, se non vuoi nominarlo affatto, rimani in silenzio, ma
sappi che il senso ultimo non muta perché la vera base
originaria è una e universale, trascendente eppure im-
manente, ineffabile ma luminosa, onnipotente, onni-
comprensiva e onnipresente. La panacea, il rimedio
che cura tutti i mali, è proprio quest'unica consape-
volezza.

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