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COST RCAV GESTONE
GENERALE
Riscaldamento 6.083.041.= Rette famiglie (pres.media 36,5) 12.785.000.=
Luce e telefono 1.028.800.= Contributo Min.PubbL.. 1..296.000.=
Stipendi 22.677.371.= Contributo Comune Ronago 15.500.000.=
Contributi 11.442.072.= Contributi Aziende 5.500.000.=
Convenzione suore 2.500.000.= Doni albero 2.305.000.=
Didattici 434.330.= Banco dolce 1.780.000.=
Spese varie 1.168.766.= Contributo Parrocchia, Foc&Fiam,
Alpini
2.700.000.=
Offerte e varie 2.054.640.=
TOTALE COST 45.334.380.= TOTALE RCAV 43.920.640.=
PERDTA D GESTONE 1.413.740.=
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COST RCAV GESTONE
REFEZONE
Acquisto alimenti 7.440.752.=
Buoni pasto (pres. media mensile
27,2) 8.400.000.=
Personale 4.000.000.= Contributo Provincia 1.411.200.=
Gas/ luce e varie 902.000.= Entrato varie 140.160.=
TOTALE COST 12.342.752.= TOTALE RCAV 9.951.360.=
PERDTA D GESTONE 2.391.392.=
COST RCAV GESTONE
GENERALE
Riscaldamento 6.700.000.= Rette famiglie (43000x10x40) 18.000.000.=
Telefono 550.000.= Contributo Min.Pubbl.. 1.150.000.=
Luce 700.000.= Contributo Comune Ronago 17.000.
000.=
Stipendi 25.400.000.= Banco dolce, Doni albero 4.500.000.=
Contributi 12.700.000.= Contributi Aziende 5.500.000.=
Convenzione suore 2.500.000.=
Contributi Parrocchia Foc&Fiam
etc. 3.700.000.=
Didattici 500.000.= Offerte varie 2.000.000.=
Ricostruzione F..R.R. 600.000.=
Ammortamento 500.000.=
Manutenzioni 0 varie 1.500.000.=
TOTALE COST 51.850.000.= TOTALE RCAV 51.850.000.=
COST RCAV GESTONE
REFEZONE
Acquisto alimenti 6.100.000.= Buoni pasto (2000x22x9x31) 12.276.000.=
Personale 4.400.000.= Contributo Provi noia e varie 1.500.000.=
Varie, gas 776.000.=
Manutenzione e ammortamento 500.000.=
TOTALE COST 13.776.000.= TOTALE RCAV 13.776.000.=
12
grest '85: abbiamo riprovato
S, .anche quest'anno abbiamo ritentato l'espe-
rienza del Grest.
Che cos' il GREST, Credo proprio che ormai
la notizia si sia diffusa in paese, visto il massic-
cio afflusso da parte dei ragazzi che hanno con-
diviso e reso possibile tale esperienza e quindi
non occorrono ulteriori spiegazioni.
Eravamo, infatti, in molti e per parecchi giorni
abbiamo trascorso i nostri pomeriggi all'oratorio
per stare insieme e rinsaldare sempre pi l'ami-
cizia fra noi e con Ges. Cos, ogni giorno, pun-
tuali alle 14, circa 90 ragazzi si radunavano e
articolavano le ore seguenti in alcuni momenti
fondamentali quali:
- l canto dell'inno che ci ha accompagnato per
tutto il Grest e il racconto di una puntata della
"telenovela" diocesana: ovvero sia la lettura e il
commento di un episodio della storia della Dio-
cesi di Como nel ricordo dei 1600 anni della
sua nascita.
nfatti il tema conduttore del Grest era proprio la
riscoperta della storia della Diocesi, attraverso
10 episodi adattati ai ragazzi che ci hanno aiu-
tato a capire chi ha seguito prima di noi la via di
Ges e ci ha dato quindi la possibilit di essere
cristiani.
Nostro fedele inviato nel tempo era Jos, gior-
nalista di chiara fama e intraprendenza, che
con il suo "becco" ha intervistato per noi fiori,
piante , montagne, laghi, rocce, insomma chi
conosceva la storia svoltasi fra le nostre valli.
Ovviamente ce l'ha poi trasmessa fedelmente
con il suo TAM TAM, che, come un eco, si
propagato fino a noi.
Tutto questo, per, non poteva non essere rie-
laborato e cos i ragazzi, divisi in 8 gruppi, per
et, hanno ripensato e commentato questi epi-
sodi.
Poi, dopo il lavoro di gruppo, ci radunavamo per
giocare e come conclusione ci ritrovavamo tutti
in chiesa per un momento di preghiera, in cui
chiedevamo a Ges di aiutarci ad essere sem-
pre, un seme che cresce fino a diventare una
grande pianta, proprio come la Diocesi di Como
che, nata sul sangue di 7 martiri, s poi
espansa fino ad oggi. nfine, domenica 15 set-
tembre, abbiamo cercato di esprimere attraver-
so uno spettacolo tutto quello che abbiamo sen-
tito raccontare, manifestando anche la gioia
provata e condivisa in questi giorni, mediante
"scenette" comiche.
Un'occasione, anche questa, per far partecipi
gli adulti della comunit di un'esperienza cos
bella.
Fra tutto questo non potevano mancare le clas-
siche gite, articolate in modo da scoprire i luo-
ghi dove sono avvenuti gli episodi narratici.
E cos ci siamo ritrovati sull'sola Comacina, nel
ricordo di Abbondio e di Fedele e sul Baradello,
e nelle Chiese di Como, per ricordare i primi
martiri della Diocesi.
Al di l della cronaca mi sembra molto impor-
tante riflettere su ci che ha significato il Grest
per chi vi ha partecipato.
Secondo me difficile esprimere le sensazioni
che un'esperienza di questo genere pu far pro-
vare, come difficile descrivere l'atmosfera che
vi regnava colma di gioia, amicizia, voglia di
stare insieme per costruire qualcosa di bello.
noltre, forti dell'esperienza dello scorso anno,
ci siamo ritrovati ancor pi uniti e pronti a supe-
rare ogni ostacolo piccolo e grande.
l Grest stato perci costruito ogni giorno con
la buona volont e disponibilit di ognuno di
noi, impegnati a superare i propri limiti e a met-
tere in comune le nostre idee con gli altri.
o credo che un'esperienza come il Grest non
possa e non debba rimanere isolata, perch
dopo aver constatato che stare insieme bello,
dobbiamo sentirci impegnati a continuare per
andare avanti sulla strada intrapresa.
Tutto questo per non fare del Grest un bel ricor-
do e niente pi.
Quindi l'invito e l'appuntamento mi sembrano
quasi doverosi.
Arrivederci all'oratorio!!!
13
la nostra "ultima vacanza
Pellio '85
Durante le ultime due settimane di luglio, come
ogni anno, 35 ragazzi e ragazze della nostra
Parrocchia hanno trascorso 15 giorni di vacan-
za nella casa di Pellio.
L'esperienza di quest'estate stata un po' diffe-
rente dalle precedenti; infatti queste due setti-
mane dovevano servire, oltre che a stare insie-
me e a divertirsi, anche ad imparare che nella
vita ci si trova sempre davanti a molte strade e
sta a ciascuno di noi scegliere la migliore;
l'importante arrivare alla meta prefissata.
Come guida ogni ragazzo aveva un libretto dal
titolo "la strada", che doveva servire per pre-
gare tutti insieme, per trascriverci le proprie ri-
flessioni o come spunto per quelle di gruppo.
Uno dei punti principali che sono emersi e che,
a mio avviso, bisognerebbe sempre ricordare,
questo: durante il nostro camino facile andare
fuori strada, ma non bisogna perdersi d'animo,
anzi importante guardarsi indietro, riprendere
i nostri passi e, una volta ripresa la strada giu-
sta, far tesoro degli errori commessi per cercare
di non ricaderci.
Per quanto riguarda la vita pratica, le pas-
seggiate e i giochi all'aria aperta erano all'ordi-
ne del giorno.
La giornata era organizzata pi o meno cos: al
mattino, dopo aver fatto colazione e aver prega-
to assieme, ci si divideva in gruppi tre dei quali
dovevano mettere in ordine cucina, refettorio e
salette, e i quarto doveva organizzare la se-
rata. l resto della mattinata (non che ce ne fos-
se molto) era occupato da un momento di ri
flessione individuale. Dopo pranzo si partiva
verso le 14.30 per andare a fare una
passeggiata e si tornava per l'ora di cena.
Dopo cena si animava la serata, poi c'era un
momento di preghiera e.... a letto!
Sono stati anche organizzati tornei di calcetto,
ping-pong e pallavolo. Una cosa non poteva
mancare: l'ormai tradizionale partita di calcio tra
i ragazzi di Pellio e i nostri, da sempre perdenti.
Alla fine si notava un certo rincrescimento da
parte di tutti sia perch era passata la vacanza,
sia perch si sapeva che, scaduto il contratto,
non sarebbe stato pi possibile rinnovarlo per la
"pazzesca" richiesta che era stata fatta a Don
Antonio dal proprietario.
Comunque speriamo che qualche "Santo" ci
venga in aiuto e possiamo recuperare cos un
posto dove ripetere questa esperienza di "va-
canza insieme".
Chi sabato 28 settembre ha visto il camion, sul-
la prima avr pensato ad un trasloco in grande
stile o ad una nuova iniziativa parrocchiale o
dell'oratorio: purtroppo era solo la roba che por-
tavamo a Ronago da Pellio e che abbiamo do-
vuto ammucchiare in due saloni in attesa di un
possibile impiego o di una migliore sistemazio-
ne.
Era l'ultimo atto del capitolo della storia sulla
casa di Pellio!
14
1985... e palio fu!
1986... e Palio !
Gioiosi passionali, animosi, giovanili, baldanzosi, impegnati, fieri ed... incoscienti!
Signori, non parliamo di marziani ma semplicemente di ronaghesi e di ronaghesi.. ultra
quarantenni repentinamente trasformatisi in padri-bambinoni ed in madri-fanciulline...
Nemmeno i pi inossidabili ottimisti, (organizzatori del Palio) avrebbero saputo fantastica-
re tanto; nemmeno i pi incalliti disfattisti od i pi sarcastici scettici potevano paventare
tanto!
Smuovere i ronaghesi?
Assurdo!
stradarli, ogni sera, per una settimana intera, sulla piazza, al campo sportivo, o, gi gi,
fino ai Mulini, tutt'insieme?
Temerario il pensarlo!
Allontanarli da TV e casa sette sere, per compiere o seguire una corsetta dentro sacchi di
iuta, per portare una pallina su cucchiai di plastica, per lanciare palloncini pieni d'acqua o
per altre simili facezie?
mproponibile!
Pretendere, in sostanza, una Ronago spensierata, giovanile, incosciente?
Follia!
Ronago generosa, composta, quasi severa, forse indolente ma per tradizione giammai
smodata!
Vero?
Vero si, per,,,, l'imprevisto accaduto. Quasi trasportati da un irrefrenabile raptus collet-
tivo, ecco Ronago scatenata, gettare all'aria quel suo vestito severo, gi stretto e consun-
to, capovolgere l'annosa opprimente tradizione, non riconoscersi pi in essa, sconfessare
la parte incolore e malinconica del passato... storico, sobbalzare decisamente da secolare
sonno!...
E gomito a gomito, eccoli irriconoscibili, liberi, appagati, ancora increduli e gi ammirati, di
s: ronaghesi "New Look"!
Eccoli uniti e vocianti, guardarsi finalmente intorno e scoprire la sbalorditiva presenza di
altri ronaghesi addirittura sconosciuti fisicamente, visivamente, che fragorosamente mani-
festano un'amicizia fresca ed immediata, una presenza senza remore....
Eccoli partecipare soddisfatti e compiacersi di una simile realt in grado di eliminare final-
mente quel cruccio che tenevano "dentro" per assurdi timori o per reciproci pregiudizi....
Eccoli concorrere insieme per configurare un imprevedibile nuovo volto scanzonato e
quasi irridente al vecchio passato, alla ex-Ronago ."bella addormentata"!....
Tutto scintillio, dunque, tutta gaiezza, esultanza, felicit questo Palio? Certamente, anche
se iniziali scoppiettanti incongruenze, dovute a "regole" un po' generiche, ad errori d'inter-
pretazione, logomachie... irragionevoli, ad eccessiva passione, ad esasperato senso di at-
taccamento al proprio Rione...hanno, appena.. appena frenato la partenza-razzo di questo
bellissimo Patio... sperimentale.
La trionfale parata finale imperniata su di una strepitosa "caccia al tesoro" ha tuttavia tra-
volto ogni residua... transenna.
l futuro?
l futuro pi che mai Palio! Gi sono in elaborazione progetti, modifiche, novit e... in-
comprensioni.
Che si pu dire ancora? Ronago gi New Look!
Quindi: good luck, Palio! A thousand thanks, Palio!
E per un palio ancor pi O.K.: Hurrah, new Ronago, for ever!
15
merlina's rangers
Non possibile tacere un'impresa eufemisticamente definibi-
le avventurosa per non dirla "folle", pensata e machiavellica-
mente realizzata dal Rione Merlina-Lampona.
una chicca da "Guiness", una trama per telefilm, un blitz
da commandos!
Eccola.
Per non venir meno ad una precisa richiesta del gioco; per
non arrendersi alla suprema difficolt di ricercare una donna
con le caratteristiche richieste dalla "caccia al tesoro", intro-
vabile a Ronago, quel pomeriggio festivo; per non essere
una volta ancora secondi agli altri (pure se a risultato favore-
vole nulla sarebbe cambiato nella loro gi compromessa
classifica (ultimi) eccoli, quei magnifici, con l'ultima goccia di
carburante in corpo, gi stremati, ma in sufficiente stato di
incoscienza, fulmineamente catapultarsi a sorpresa dentro un affollatissimo ristoran-
te, in Bizzarone, tra gente che vociante ed allegra bivaccava ad un pranzo di nozze.
A viso scoperto, quindi a facce di bronzo da far impallidire il pi bronzeo del bronzi, in
un baleno, col radar anagrafo-computerizzato, individuano l'ambita preda e con
estrema dolce risolutezza ne bloccano ogni possibilit di reazione e di . scampo!
Folla impietrita, boccone tra i denti! .... Svenimenti, crisi di nervi, grida di aiuto ...
Disattivati i telefoni, eccoli quei "sovrumani di Merlina sospingere con estrema deli-
cata e cortese violenza, la preda dentro un'auto corazzata, gi in attesa con motore
acceso, per ripartire in quarta alla volta di Ronago.
La preda pur in preda a choc... giunta alla meta ancora sottoposta ad ulteriori sup-
plizi: indispensabile infatti travestirsi da cavallerizza e poi assestarla a cavallo di
una... pecora (proditoriamente promossa al rango di nobile quadrupede equino!). E
finalmente, eccola, ergersi maestosa e regale, in pieno assetto di sfida!
Eccola, fieramente fiera d'innanzi alla severa Giuria, al colto ed all'inclita.
Un trionfo! .
Poi, come si conviene ai "grandi, a missione vittoriosamente ultimata, i "rangers di
Merlina-Lampona se ne tornano, appagati, nel loro quotidiano e benedetto anonima-
to
Nessuna crisi di ... coscienza ha sfiorato quegl'invitti, incredibili temerari.
Che tempi! Che Palio!
Spirito di Ronago antica, non t'inquietare!
Spirito del Palio, non ci abbandonare!
Giuseppe G.
16
una storia vera di Maria C.
. ma un figlio sempre un figlio
"La mia non una storia drammatica. E forse
neppure un caso serio, stata una decisione
sofferta, questo s. Mi dicono che dietro a tanti
aborti c' una scelta di
;
egoismo, di opportunit.
vero, io la vedo cos.
Beh, le racconto tutto dall'inizio. Mi sono sposata
con un ragioniere nel 1980. Dopo due mesi, la dit-
ta dove lavoravo come disegnatrice tessile ristrut-
tura. E io sono rimasta a casa.
Non le dico che cosa sono stati quei 16 mesi di di-
soccupazione: amarezza, rabbia, frustrazione,
tante porte chiuse, nessuno spiraglio.
E io avevo fatto il Setificio, ero brava a disegnare
e avevo voglia di lavorare. E poi e poi... lo stipen-
dio di mio marito non bastava.
"Un giorno trovo per caso un mio ex compagno di
scuola. Mi dice che s' messo in proprio, ha tre di-
pendenti, gli servivo giusto io. Figuriamoci, mi
sembrava di toccare il cielo con un dito. Era set-
tembre, il settembre del 1982. Sa come sono le
cose per noi donne... Quel mese mi accorsi di es-
sere incinta.
Le croll tutto addosso...
"Proprio cos. Si pu essere pi sfortunati? l mio
amico mi fa un discorso chiaro. Senti, mi dice, io
mi sono appena avviato. Non mi posso permet-
tere: come faccio ad assumerti? o gli avevo assi-
curato che avrei lavorato durante la gravidanza,
ma lui metteva gi le mani avanti, pensava a
dopo, con un bambino, si sa.
l mio guaio era questo: mia madre non mi avreb-
be potuto dare una mano, perch ha tre uomini in
casa. Mia suocera abita lontano, l'asilo nido?
Neanche a parlarne, il pi vicino troppo lontano.
Lei ha fede?
"Oddio, fede ... Sa com'. Sono credente ma poco
praticante. Sa che cosa c'era in quel momento?
Un senso disperato di solitudine. Mi ero confidata
con mia madre, ma, lei che una donna religiosa,
prima mi aveva detto che avrei potuto stare atten-
ta. E secondo che, in fondo, il bambino in quel
momento, a sei settimane non era che un grumo
di sangue. nsomma, l'avr capito: volevo abortire.
o avevo votato si all'aborto, mi dicevo che forse
io non l'avrei mai fatto, ma bisognava dare la li-
bert agli altri.
E allora che cosa ho fatto?
"E allora mi sembrava una cosa grossa, troppo
grossa. Mio marito mi diceva di decidere io, Lui
non voleva assumersi responsabilit. A lui i bam-
bini piacevano, ma mi vedeva troppo angosciata.
Ma il problema che nessuno ti d conforto, ti
dice che un figlio non una disgrazia e che nella
vita si rimedia a tutto.
Mio marito comunque, una sera in cui piangevo
disperata, mi dice di provare ad andare da un gi-
necologo, e di farmi spiegare bene che cos'era e
che cosa non era l'aborto. Almeno mi sarei con-
vinta, in un senso o nell'altro.
E lei ha seguito il consiglio?
"Guardi, se quel giorno non fossi andata, adesso
il mio Davide non sarebbe qui. Vado dal ginecolo-
go.
Nella sala d'attesa c'era una donna, incinta, otta-
vo mese. Terzo figlio.
Comincia a chiacchierare, una donna semplice.
Cosa dovevo fare, mi dice, questo qua non lo vo-
levo, ma un figlio non si pu buttare via, no?
E insisteva con questo concetto: che i figli sono
preoccupazioni ma anche soddisfazioni, che non
dormono di notte, per almeno la casa viva e la
vita ha un senso, che lei sempre contenta e che
la Provvidenza, ha detto proprio cos, a casa sua
non mai mancata.
Sono andata in crisi, mi sentivo egoista, ma con
un po' di speranza. Avevo meno paura. Me ne
sono andata.
Sono tornata dal ginecologo, una settimana dopo.
Per chiedergli di seguirmi in gravidanza. A giugno
nato Davide. E io ero sempre a casa, ormai ras-
segnata a far la casalinga. Con un po' di rimpianto
per quello che poteva essere e non stato."
Ma adesso si sistemata?
"Appunto: qui che viene il bello. qui che mi
vengono in mente le parole di quella
:
donna sulla
Provvidenza. Quando Davide comp un anno,
una sorella di mia madre rimase vedova. E sola.
Le offrii di venire ad abitare con noi, per darmi
una mano. Ma due giorni dopo mi telefona, il mio
ex compagno di scuola. Dopo le ferie, mi chiede,
saresti disposta a venire a lavorare con me? Sono
rimasto senza quella che avevo preso al tuo po-
sto, due anni fa. nsomma, ho cominciato a lavo-
rare. Che devo dirle? Sono tanto felice. Ma sono
contenta soprattutto per Davide: se non ci fosse
lui... Ma s, il lavoro importante, come impor-
tante il marito o contano anche le vacanze, la sa-
lute, la bellezza... Ma un figlio un figlio e io, per
lui, rinuncerei a tutto.
Guardi, un figlio non si pu barattare con niente,
ecco".
17
Ottobre 1985
Finite le ferie estive e agli sgoccioli la fase di preparazione. pre-campionato, ormai tempo
di calcio giocato anche per le squadre dell'U.S. Ronago: dal 6 ottobre infatti, inizieranno i rispettivi
campionati la squadra di 3^ categoria, la squadra degli Allievi Fgci e quella dei Giovanissimi Fgci.
La squadra di 3 categora, allenata da Bernasconi, si presenta al via con la speranza di mi-
gliorare il brillante campionato dello scorso anno che l'aveva vista lottare, fino alle ultime partite,
per una promozione mancata di un soffio.
Anche la squadra degli Allievi Fgci, allenata da Frigerio, punta a migliorare i risultati ottenuti
lo scorso anno in un campionato sempre tra i pi combattuti.
nfine, la squadra dei Giovanissimi Fgci, allenata da Peron, ha gi confermato il bel gioco
messo in mostra nella passata stagione, vincendo, nel pre-campionato, il quadrangolare organiz-
zato dall'U.S. tala di Lurate Caccivio e candidandosi ad un ruolo di primo piano anche nel rispetti-
vo campionato.
Accanto al calcio, prosegue nella sua attivit anche la Sezione Tennis dell'U.S. Ronago
che, in agosto, ha organizzato l'ormai consueto Corso di Tennis per ragazzi, tenuto, quest'anno,
dal tennista di Ronago Gavioli Stefano. Per favorire l'avvicinamento a questo sport, la Sezione
Tennis ha predisposto delle tariffe notevolmente ridotte per i ragazzi e gli studenti: i ragazzi fino ai
15 anni pagheranno, infatti, solo 1000 lire, mentre gli studenti fino ai 18 armi pagheranno 2000 lire
esibendo un tesserino di riconoscimento rilasciato, su richiesta, dall'U.S. Ronago.
ntanto, per far fronte, con il solito impegno, alle molteplici attivit., l'U.S. Ronago ha prov-
veduto, nei mesi estivi, al rinnovo delle cariche del Consiglio che risulta cos composto:
PRESDENTE: CONCON ANGELO
VCE PRESDENTE: QUADRANT TADDEO
SEGRETARO: GHELMETT MARO
BANCH GERARDO
CASSERE E
M&GAZZNERE: ONGARO ANGELO
MEMBR
DELLA GUNTA: BERETTA GUSEPPE
LURAT GANN
TREZZ PAOLO'
CONSGLER: BANCH SLVALDO
ARZUFF ANTONO
PERON GLBERTO
GHELMETT PERO
CEREA PAOLO
GRSON AGOSTNO
ROBBAN EMLO
NASS CARLO
BALZARETT FRANCO
FASOLA ANTONO
Con ottobre, prender poi il via la campagna per il tesseramento 85/86, con degli incaricati
che passeranno nelle varie case. L'intento quello di attirare l'attenzione, di un numero sempre
maggiore di persone, sulle attivit dell'U.S. Ronago e nel contempo, di raccogliere fondi che pos-
sano risollevare una cassa perennemente in "rosso ".
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