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Volete attirare i turisti Australiani? Ecco qualche semplice consiglio!

In queste settimane abbiamo visto come conquistare i turisti cinesi, giapponesi e


tedeschi. Come attirarli nel proprio hotel e farli sentire a casa, pur immergendoli in
un’esperienza tutta italiana. Ora cerchiamo di capire come coccolare i turisti
australiani, altra importante fetta del mercato turistico nel nostro Paese. Secondo un
rapporto del 2017 dell’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, i turisti australiani che
scelgono l’Italia come meta dei loro viaggi sono in costante aumento. Nel 2015 – sono
questi i numeri più aggiornati pubblicati dall’Agenzia – gli australiani in visita in Europa
sono stati in totale 1.543.300, con un aumento del 2,3% rispetto al 2014. In
particolare, l’Italia è stata individuata come secondo Paese europeo prediletto dagli
australiani con 187.000 arrivi, preceduta solamente dal Regno Unito (592.000 arrivi),
favorito dalle affinità linguistiche e culturali, e seguita dalla Francia (150.900 arrivi)
e dalla Germania (106.200 arrivi). Tra le città predilette dagli australiani si
confermano le città d’arte maggiori, in testa Roma, Firenze e Venezia. Si registra un
grande successo anche per le Cinque Terre e per il Lago di Como. In crescita anche
l’Italia meridionale trainata dalle bellezze della costiera amalfitana e dalla Puglia. Un
forte interesse viene inoltre esercitato dalle due maggiori isole del Paese: la Sicilia,
che già da tempo è parte dell’immaginario australiano e la Sardegna. Se poi si vanno a
vedere i numeri della scorsa estate, racchiusi in una ricerca del Corriere della Sera
da una parte e da un’indagine dell’Australian Bureau of Statistics dall’altra, emerge
come la crescita del numero di turisti australiani arrivati in Italia ad agosto del 2018
sia stata del 16 % rispetto all’anno precedente.

Ma perché gli Australiani arrivano sulle nostre coste? Semplice, il brand Italia è tra i
più riconoscibili e rinomati tra i viaggiatori del continente australiano. In particolare,
l’immaginario collettivo australiano riconosce all’Italia il valore delle bellezze
artistiche, culturali e culinarie che si ritrovano nelle principali città d’arte quanto nelle
piccole località meno conosciute. Puntare sul Made in Italy, dunque, e su un’offerta
integrata è la prima regola da seguire se si vogliono attirare turisti australiani. E
quando si parla di Made in Italy basta declinarlo nelle tante ricchezze che il nostro
paese offre ed il gioco è fatto:

Sport: gli australiani non sono solo un popolo di surfisti, ma sono generalmente amanti
dello sport. Valorizzare dunque, a seconda della località in cui si trova il vostro hotel,
gli sport che permettono immersioni nella natura è un ottimo inizio: sci, biking, pesca,
golf, vela e passeggiate in montagna sono attività molto apprezzate. Creare pacchetti
che includano esperienze di questo genere, con sconti e gite organizzate, è un’ottima
ricetta.
Escursioni a piedi: l’australiano doc adora camminare. La camminata non è soltanto
un’attività sportiva, ma anche e semplicemente un modo per spostarsi. Fate trovare
alla reception o in camera una mappa di percorsi da fare a piedi o date semplicemente
indicazioni per passeggiate sia tra la natura che in città, verso le bellezze culturali.
Saranno apprezzatissime.

Enogastronomia: chi vive in Australia mangia praticamente a tutte le ore del giorno.
Non esiste un orario canonico per i pasti, si può pranzare alle undici della mattina,
come alle tre del pomeriggio e cenare alle sei di pomeriggio come alle nove di sera. Se
non è possibile, giustamente, tenere la cucina aperta tutto il giorno con un cuoco a
disposizione, è buona abitudine però mettere a disposizione degli ospiti cibo “freddo”
come panini, toast e insalate. Gli australiani hanno il mito del cibo e del vino italiano,
basta offrire prodotti semplici ma di qualità per soddisfare il palato dei propri ospiti.

Lingua: per far sentire un vero australiano coccolato e accolto come a casa propria,
per creare così un’atmosfera di amicizia e convivialità, si possono imparare alcuni
termini “aussie”, ovvero le parole in inglese australianizzato. Si tratta di termini tratti
da uno slang che spesso tende a contrarre e ad abbreviare i termini anglosassoni.

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