Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
VALUTAZIONE CARATTERISTICHE
CALCESTRUZZO E ACCIAIO IN OPERA
Quando?
Strutture di
Strutture esistenti
nuova progettazione
Calcestruzzo Acciaio
Il Direttore dei Lavori può richiedere
l’esecuzione di prove sulle strutture già
realizzate.
Valutazione proprietà in opera
Rilievo statico della struttura Misure geometriche, saggi pacometrici, saggi diretti
sulle armature
Prelievo di campioni Prelievo di campioni di cls a mezzo carotaggio
Prelievo di barre di armatura
Prove di laboratorio
Campioni di cls: compressione, modulo elastico, trazione indiretta, prove chimiche
Prove di trazione sugli acciai (snervamento, rottura, all.% a rottura)
Prove in situ
Prove non distruttive: ultrasoniche, sclerometriche, pull-out, Windsor (esecuzione preliminare delle
stesse negli stessi punti in cui si procederà all’estrazione delle carote, per la taratura)
Prove di carico su elementi strutturali, orizzontamenti, strutture di fondazione
Saggi in fondazione con pozzetti esplorativi, determinazione delle dimensioni
Sondaggi geognostici per la caratterizzazione dei terreni
Valutazione proprietà in opera
Campagna di indagini
Il piano delle indagini fa parte sia della fase diagnostica che del progetto vero e proprio, e dovrà
essere predisposto nell’ambito di un quadro generale volto a mostrare le motivazioni e gli obiettivi
delle indagini stesse.
Finalizzato alla conoscenza delle caratteristiche meccaniche dei materiali e del loro
livello di degrado
Campionamento
Nella struttura
NUMERO dei punti da LOCALIZZAZIONE dei
indagare punti da indagare Nei singoli elementi strutturali
RAPPRESENTATIVITA’ VARIABILITA’
dello stato complessivo dell’edificio delle caratteristiche strutturali
Quanto più la struttura è eterogenea tanto più le indagini devono essere accurate e approfondite per
pervenire a una affidabile caratterizzazione dei materiali in opera
NON ESISTE IL “NUMERO GIUSTO” delle indagini da eseguire; deve essere valutato caso per
caso, ed è solitamente un compromesso ragionevole tra precisione richiesta, somme e tempi
disponibili, invasività consentita.
Piano delle indagini
Casuale
Scelta dei punti di indagine Non deve privilegiare zone particolari
Al massimo potrà interessare zone più
comode da raggiungere
Campagna preventiva di
prove non distruttive (PND)
Calibrazione di uno o più metodi PND con un Estensione dei metodi PND ad un
numero di prove distruttive limitato al numero numero quanto si voglia elevato di punti.
di ambiti omogenei
Piano delle indagini
Esempio pilastri:
resistenza tipicamente variabile lungo l’altezza, diminuendo dal basso verso l’alto;
In genere i piani bassi sono i più sollecitati per carichi verticali e sisma.
Tra i pilastri dei piani bassi i più sollecitati per azioni sismiche si trovano in genere in posizione
di bordo o d’angolo.
I pilastri non confinati da tamponature sono più soggetti alla formazione di cerniere plastiche
di estremità (possibile formazione di meccanismo di collasso di piano).
Aree di prova prive sia di evidenti difetti (vespai, vuoti, occlusioni ecc.), sia di materiali
estranei al calcestruzzo (intonaci, collanti, impregnanti, ecc.), sia di polvere ed altre impurità;
Piano delle indagini
Al fine di migliorare:
Sicurezza strutturale
Affidabilità dei materiali
Affidabilità dei sistemi costruttivi
Obiettivo:
Normalizzare le procedure
Evitare errori riconducibili a procedure improprie
Scongiurare errori derivanti dalla inappropriata
interpretazione dei risultati delle prove distruttive
e non.
Linee guida
Metodi di prova: Resistenza
Danno
Velocità Correlazione con Rappresentatività
Metodo di prova Costo apportato
esecuzione resistenza risultati
alla struttura
Carotaggio Elevato Lento Moderato Ottima Buona
Molto
Indice di rimbalzo Veloce Nessuno Debole Superficiale
basso
Velocità ultrasuoni Basso Veloce Nessuno Debole Buona
In presenza di armature
interrompere la prova
Metodi di prova: Carotaggio
• CH/D = coefficiente correttivo per H/D diversi da 2, pari a CH/D = 2/(1.5 + D/H)
• Cdia = coefficiente correttivo per D ≠ 100 mm, pari a 1.06, 1.00 e 0.98 per D, rispettivamente,
uguale a 50, 100 e 150 mm
• Ca = coefficiente correttivo per armature incluse, da assumere pari a 1.02-1.13 in funzione della
posizione e del diametro della barra inclusa
§11.2.6 NTC18
Il valore caratteristico della resistenza del calcestruzzo in opera (definita come resistenza
caratteristica in situ, Rckis o fckis) è in genere minore del valore della resistenza caratteristica assunta
in fase di progetto Rck o fck
Per i soli aspetti relativi alla sicurezza strutturale e senza pregiudizio circa eventuali carenze di
durabilità, è accettabile un valore caratteristico della resistenza in situ non inferiore all’85% della
resistenza caratteristica assunta in fase di progetto.
Metodi di prova: Carotaggio
§11.2.6 NTC18
Per la modalità di determinazione della resistenza a compressione in situ, misurata con tecniche
opportune (distruttive e non distruttive), si potrà fare utile riferimento alle norme
UNI EN 12504-1, (“Prove sul calcestruzzo nelle strutture – Carote – Prelievo, esame e prova di
compressione”
UNI EN 12390-1 (“Prova sul calcestruzzo indurito – Forma, dimensioni ed altri requisiti per
provini e per casseforme”)
UNI EN 12390-2 (“Prova sul calcestruzzo indurito – Confezionamento e stagionatura dei provini
per prove di resistenza”)
UNI EN 12390-3 (“Prova sul calcestruzzo indurito – Resistenza alla compressione dei Provini”).
La resistenza caratteristica in situ va calcolata secondo quanto previsto nella norma UNI EN
13791:2008, ai §§ 7.3.2 e 7.3.3, considerando l’approccio B se il numero di carote è minore di 15,
oppure l’approccio A se il numero di carote è non minore di 15, in accordo alle Linee Guida per la
messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche
del calcestruzzo elaborate e pubblicate dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici.
Metodi di prova: Carotaggio
Avvertenze:
diametro delle carote:
almeno superiore a tre volte il diametro massimo degli aggregati;
compreso tra 75 e 150 mm (Linee Guida)
ove possibile non inferiore a 100 mm (Circolare)
carote destinate alla valutazione della resistenza non dovrebbero contenere ferri d’armatura,
(si devono scartare i provini contenenti barre d’armatura inclinate o parallele all’asse);
per stima attendibile della resistenza di un’area di prova devono essere prelevate e provate
almeno tre carote;
rapporto lunghezza/diametro dei provini possibilmente pari a 1 o 2;
Metodi di prova: Carotaggio
Avvertenze:
campioni estratti devono essere protetti al fine di impedire (per quanto possibile) l’essiccazione
all’aria; prove di compressione devono essere eseguite su campioni umidi;
nel programmare l’estrazione dei campioni si deve tener presente che la resistenza del
calcestruzzo dipende dalla posizione o giacitura del getto;
la lavorazione o preparazione inadeguata delle carote porta a risultati di prova erronei:
Il taglio dei campioni deve essere effettuato con ogni possibile accuratezza al fine di
evitare disturbi al saggio stesso
Le superfici di prova devono essere adeguatamente preparate (molatura) per garantirne
planarità e ortogonalità
Metodi di prova: Carotaggio
Linee Guida
«Resistenza alla compressione, determinata su carota, è penalizzata dalla riduzione in quota parte
del contributo proveniente dagli aggregati presenti sulla superficie laterale della carota. Tale
effetto, a parità di diametro del provino, viene minimizzato per calcestruzzi di classe di resistenza
elevata e si riduce al crescere della dimensione massima degli aggregati presenti. Questa
riduzione di resistenza deve essere considerata nel calcolo della resistenza strutturale, tramite
l’introduzione di un coefficiente moltiplicativo detto Fattore di disturbo Fd.»
Linee Guida
se la resistenza potenziale è espressa in valori cubici (Rck): determinazione della resistenza strutturale
su carote con rapporto h/d = 1 (con tolleranza ± 0,05);
fcarota * Fd = Rc,is nel caso di provini ottenuti da carote con rapporto h/d=1
fcarota * Fd = fc,is nel caso di provini ottenuti da carote con rapporto h/d=2
Metodi di prova: Carotaggio
TIPO A TIPO B
Quantitativo di miscela omogenea ≤ 300 mc 1 controllo ogni 1500 mc
3 prelievi 1 prelievo ogni giorno
1 prelievo ogni 100 mc Almeno 15 prelievi
1 prelievo ogni giorno di getto
Se ≤ 100 mc
3 prelievi
deroga dal prelievo giornaliero
Provino cubico Provino cilindrico
Lato 150 mm Diametro 150 mm
Altezza 300 mm
Controllo di Tipo A Controllo di Tipo B
𝑅𝑅𝑐𝑐,𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 ≥ 𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐 − 3.5
𝑅𝑅𝑐𝑐𝑚𝑚28 = resistenza media dei prelievi (𝑁𝑁/𝑚𝑚𝑚𝑚2 )
𝑅𝑅𝑐𝑐𝑚𝑚28 ≥ 𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐 + 3.5 𝑅𝑅𝑐𝑐𝑚𝑚28 ≥ 𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐 + 1.48𝑠𝑠
𝑅𝑅𝑐𝑐,𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = minore valore di resistenza dei prelievi (𝑁𝑁/𝑚𝑚𝑚𝑚2 )
(n prelievi: 3) (n prelievi ≥ 15) s = scarto quadratico medio
Metodi di prova: Carotaggio (Linea Guida)
la resistenza cilindrica (cubica) caratteristica in sito fck,is (Rck.is) è il valore inferiore tra:
fck,is = fm(n),is – k
fck,is = fis, lowest+ 4
Nel caso di prove che vengano effettuate ai fini della valutazione della capacità di
strutture esistenti: Circolare n. 617, “Ai fini delle prove sui materiali è consentito
sostituire alcune prove distruttive, non più del 50%, con un più ampio numero, almeno
il triplo, di prove non distruttive, singole o combinate, tarate su quelle distruttive”.
Nel caso di costruzioni esistenti, non si farà riferimento ai valori fck ed Rck, bensì si
calcoleranno i valori medi cilindrici fm(n)is o cubici Rm(n)is, ai quali andranno applicati i
“fattori di confidenza” che ridurranno preliminarmente, in base al livello di conoscenza
conseguito nelle indagini conoscitive, i valori medi di resistenza dei materiali della
struttura esistente.
VALORI DI PROGETTO DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI MATERIALI
in accordo alle «Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione
della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti»
La determinazione dei valori di progetto delle caratteristiche dei materiali, come previsto dalle vigenti Norme
Tecniche, avviene sempre su base statistica, correggendo, nel caso di costruzioni esistenti, i valori delle
caratteristiche meccaniche considerando nelle valutazioni il fattore di confidenza (FC), funzione del livello di
conoscenza (LC), e i coefficienti parziali di sicurezza γM.
La grandezza statistica, fk o fm, per le caratteristiche meccaniche da considerare non è chiarita completamente dalle
Norme Tecniche:
dal testo delle norme si evince, senza dubbio, come non sia possibile far riferimento al valore medio, ma si debba
considerare “l’entità della dispersione”, facendo ad esempio riferimento al valore caratteristico che si ottiene
dall’analisi sperimentale con prove distruttive (ad esempio carote per il calcestruzzo) e non distruttive.
8.5.3. CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI Per conseguire un’adeguata conoscenza delle caratteristiche dei materiali e del
loro degrado, ci si baserà sulla documentazione già disponibile, su verifiche visive in situ e su indagini sperimentali. Le indagini
dovranno essere motivate, per tipo e quantità, dal loro effettivo uso nelle verifiche; … nel caso di costruzioni sottoposte a tutela, ai
sensi del D.Lgs. 42/2004, di beni di interesse storico-artistico o storico-documentale o inseriti in aggregati storici e nel recupero di centri
storici o di insediamenti storici, dovrà esserne considerato l’impatto in termini di conservazione. I valori di progetto delle resistenze
meccaniche dei materiali verranno valutati sulla base delle indagini e delle prove effettuate sulla struttura, tenendo
motivatamente conto dell’entità delle dispersioni, prescindendo dalle classi discretizzate previste nelle norme per le nuove
costruzioni.
VALORI DI PROGETTO DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI MATERIALI
in accordo alle «Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione
della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti»
C 8.5.4.2 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ARMATO O DI ACCIAIO “I fattori di confidenza, determinati in funzione del livello di
conoscenza acquisito, vengono applicati ai valori medi delle resistenze dei materiali ottenuti dai campioni di prove distruttive e non
distruttive, per fornire una stima dei valori medi delle resistenze dei materiali della struttura, entro l’intervallo di confidenza
considerato (in genere si assume un intervallo di confidenza pari al 95%).
la normativa italiana considera i fattori FC, che incorporano vari tipi di incertezze comprese quelle sulla disposizione delle armature e
sui dettagli costruttivi. Il sistema degli Eurocodici considera invece unicamente i fattori parziali dei materiali che incorporano le
incertezze di modello e la variabilità dei materiali in maniera forfettaria.
Si ritiene che un’adeguata interpretazione rispettosa delle Norme Tecniche e della Circolare, senza essere contraddittoria della filosofia
degli Eurocodici, sia di far riferimento al valore medio diviso per il fattore di confidenza e il fattore parziale senza però mai eccedere
il valore caratteristico diviso il fattore di confidenza, sì da tenere conto della dispersione.
𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑓𝑓𝑘𝑘
𝑓𝑓𝑑𝑑 = 𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 ;
𝐹𝐹𝐹𝐹 � 𝛾𝛾𝑀𝑀 𝐹𝐹𝐹𝐹
VALORI DI PROGETTO DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI MATERIALI
in accordo alle «Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione
della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti»
Per quanto concerne la stima del valore caratteristico, un’adeguata valutazione conservativa della resistenza caratteristica basata su
un numero limitato di campioni n si effettua nell’ipotesi di distribuzione log-normale e tenendo conto dell’incertezza associata alla
stima della media campionaria, dato il campione casuale {B1, B2, … Bn} della grandezza di interesse (resistenza a compressione del
calcestruzzo, tensione di snervamento e di rottura dell’acciaio dolce e dell’acciaio armonico), ne sono calcolate media e deviazione
standard campionarie dei logaritmi:
Valore caratteristico
𝑛𝑛
1 𝑥𝑥�0.05 = 𝑒𝑒 𝜇𝜇� 0.16 −1.64�𝜎𝜎
𝜎𝜎� = � ln 𝑥𝑥𝑖𝑖 − 𝜇𝜇̅ 2
𝑛𝑛 − 1
𝑖𝑖=1
Esempio
Esempio
Metodi di prova: Prove sclerometriche
Il metodo dell’indice di rimbalzo utilizza lo sclerometro per misurare l’energia elastica assorbita dal
calcestruzzo a seguito di un impatto.
L’energia assorbita dal calcestruzzo è correlata alla rigidezza e alla resistenza meccanica mediante
relazioni empiriche.
Il metodo consiste nel provocare l’impatto di una massa standardizzata contro la superficie del
materiale sottoposto a prova e nel misurare l’altezza del rimbalzo
condizioni di umidità del calcestruzzo in superficie (una superficie umida conduce ad un indice di
rimbalzo più basso);
presenza di uno strato superficiale carbonatato (aumenta l’indice di rimbalzo);
tessitura superficiale (una superficie ruvida fornisce generalmente un indice di rimbalzo più basso);
orientazione dello strumento rispetto alla verticale (sono disponibili fattori di correzione approssimati);
età del calcestruzzo;
dimensione e il tipo degli aggregati.
Metodologia di prova sensibile alle condizioni locali, quali la presenza di grossi granuli e gli elementi grossi
d’aggregati in prossimità della superficie oppure di vuoti.
Per mitigare gli effetti di alcune delle cause che alterano le misure, è pertanto opportuno che nell’intorno
d’ogni punto di prova siano eseguite più battute, adeguatamente distanziate fra di loro.
Metodi di prova: Prove sclerometriche
Modalità di esecuzione
Modalità di esecuzione
Modalità di esecuzione
esecuzione di almeno 9 battute sclerometriche all’interno della zona di misura, secondo una griglia
preliminarmente definita, mantenendo lo sclerometro perpendicolare alla superficie di misura. I
punti su cui si effettuano le battute devono risultare non coincidenti con gli aggregati affioranti e
sufficientemente lontani dalle barre di armatura, dagli altri punti di battuta e dagli spigoli
dell’elemento;
Metodi di prova: Prove sclerometriche
Rc= A⋅NB
A, B dati strumento
Bassa affidabilità:
Misura del tempo (t) impiegato da onde soniche, (frequenza tipicamente 40-120 KHz), ad attraversare un
mezzo compreso tra il trasduttore trasmittente Tx e quello ricevente Tr, posti a distanza nota (L): Velocità
di propagazione (V):
V=L/t
Strumentazione
Metodi di prova: Ultrasuoni
Problemi:
Velocità apparente
rapporto acqua/cemento
contenuto di umidità
presenza di armature
stato di sollecitazione
Metodi di prova: Ultrasuoni
Modalità di esecuzione
Taratura dello strumento consistente nella misura del tempo impiegato dalle onde elastiche a
percorrere, secondo la sua altezza, il cilindro o il prisma metallico di taratura fornito a corredo dello
strumento. Deve essere ripetuta varie volte nel corso della giornata di misure:
inizio e termine della giornata
variazioni delle condizioni ambientali
variazioni della configurazione dello strumento
individuazione di una zona di misura idonea;
pulizia della superficie ed eventuale lisciatura;
posizionamento dei punti di misura;
rilievo della distanza tra i punti estremi di ciascun percorso di misura, con apposito strumento.
esecuzione delle misure nella zona individuata tramite sonde puntiformi o sonde a superficie piana
Numero di misure:
nel caso di misure dirette, almeno 3 misure su percorsi diversi
nel caso di misure indirette, almeno 10 misure su percorsi opportunamente individuati.
Metodi di prova: Ultrasuoni
Modalità di esecuzione
Metodi di prova: Ultrasuoni
Linee guida:
La velocità degli ultrasuoni non può essere utilizzato come un mezzo di valutazione “assoluto” ma deve
costituire esclusivamente un metodo di stima della resistenza a compressione, da valutare ed utilizzare
sempre in associazione ai risultati ricavati dalle prove distruttive su carote estratte da getti omogenei di
singole opere.
Metodo ultrasonico affidabile per valutazione omogeneità del cls e stato fessurativo.
L’inserto si adatta alla cavità del foro senza L’inserto si adatta alla cavità del foro, cilindrica in
provocare stati di tensione nel cls. tutta la lunghezza, mediante l’applicazione di una
La profondità utile dell’inserto non deve essere coppia di serraggio, creando un’espansione
minore di 35 mm. forzata uniforme su tutta la superficie cilindrica,
Per cls con aggregati di diam. max > 32 mm è cui corrisponde uno stato di tensione normale
necessario impiegare inserti più lunghi di 35 mm compresa tra 0,1 e 1 MPa.
Metodi di prova: Prova pull-out
Modalità di esecuzione
La strumentazione per le prove di estrazione non richiede taratura in situ
Rc=A+B⋅F
Tecnica basata sulla resistenza alla penetrazione; misura della profondità di penetrazione
nel calcestruzzo di una sonda (asta) d’acciaio infissa con energia prestabilita.
Dispositivo impiegato: speciale pistola (sonda Windsor) che utilizza una carica esplosiva
normalizzata.
Nel momento in cui la sonda si infigge nel calcestruzzo, una parte della sua energia
cinetica si dissipa per attrito tra la sonda ed il calcestruzzo, mentre parte frattura e
schiaccia il calcestruzzo.
Modalità di esecuzione
La strumentazione non richiede taratura in situ
Metodo fornisce buone prestazioni per la valutazione dell’evoluzione della resistenza del
calcestruzzo nello stadio iniziale di maturazione allo scopo di determinare il tempo più
appropriato di scasseratura e per determinare la resistenza relativa in parti differenti della
stessa struttura.
Il risultato della prova è influenzato dalla durezza e dalla resistenza degli aggregati.
Poco dipendente dalle condizioni della superficie dell’elemento, quali scabrezza e
carbonatazione.
Rc=A+B⋅W
Metodi combinati:
Rc=A⋅VpB ⋅NC
Attenzione alla
presenza di
controsoffitti
Metodi di prova: Termocamera
Metodi di prova: Termocamera
Metodi di prova: Termocamera
Metodi di prova: Termocamera
Metodi di prova: Termocamera
Metodi di prova: posizione delle armature e spessore del copriferro
La riluttanza è influenzata sia dal diametro dell’armatura sia dalla profondità a cui
essa si trova al di sotto della superficie
Correlazione del valore della corrente misurata con spessore del copriferro e diametro dell’armatura
Metodi di prova: posizione delle armature e spessore del copriferro
La sonda è fatta scorrere lungo la superficie della membratura in calcestruzzo armato e dall'assorbimento del
campo magnetico si possono rilevare, come se proiettate sul piano costituito dalla superficie del calcestruzzo:
Pilastri
Metodi di prova: saggi visivi
Travi
Metodi di prova: prelievi di barre di armatura
Acciaio: evoluzione normativa
Decreto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 14 novembre 1924 n. 3227
Regio Decreto Legge 23 maggio 1932 n. 832 convertito in Legge 22 dicembre 1932 n. 1830
Principali caratteristiche:
Modifiche non significative al R.D. del 1907;
Obbligo - per le amministrazioni dello Stato - di attenersi a quanto stabilito dal
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
Definizione dei criteri di accettazione degli acciai da armatura;
Incremento della resistenza a trazione a 3800 e 5000 kg/cm2;
Sostituzione del coefficiente di qualità con la misura dell’allungamento a rottura;
Allungamento a rottura minimo pari al 27% per ft=3800 kg/cm2 e 21% per ft=5000
kg/cm2;
Lunghezza utile per la determinazione dell’allungamento a rottura pari a 10 volte il
diametro della barra.
Acciaio: evoluzione normativa
Le prescrizioni relative agli Aq50 e Aq60 valgono per diametri non superiori a 30 mm e
calcestruzzi di classe non inferiore a R200 per sezioni rettangolari e R250 per sezioni a T.
Acciaio: evoluzione normativa tra il 1957 ed il 1972
Numerosi dispositivi normativi volti alla regolamentazione dell’utilizzo degli acciai a aderenza
migliorata:
Circ. Min. LL.PP. n. 1547 del 17 maggio 1965: distinzione tra acciai ad aderenza migliorata normali e
speciali, che differiscono sostanzialmente in duttilità;
Circ. Min. LL.PP. n. 3525 del 11 settembre 1967: prescrizioni riguardanti le modalità di
determinazione dei limiti di snervamento e di rottura (tensioni da determinarsi su 5 campioni per
partita e ripetersi per tre diametri diversi scelti ciascuno negli intervalli 6-10 mm, 12-18 mm e >20
mm); introduzione per la prima volta del concetto di “resistenza caratteristica”;
Circ. Min. LL.PP. n. 5226 del 15 ottobre 1968: prescrizione misurazione dell’allungamento a rottura
su una lunghezza pari a cinque volte il diametro e riduzione del numero di campioni per la
valutazione delle tensioni a quattro per intervallo di diametro;
Circ. Min. LL.PP. n. 5975 del 14 maggio 1969; Circ. Min. LL.PP. n. 6157 del 14 luglio 1969; Circ. Min.
LL.PP. n. 6400 del 10 ottobre 1969; Circ. Min. LL.PP. n. 7443 del 17 ottobre 1970: integrazioni alla
5226, con indicazioni sui controlli da effettuare da parte dei produttori e sui metodi di calcolo dei
limiti di snervamento e di rottura di progetto per le singole tipologie di acciaio disponibili.
Circ. Min. LL.PP. n. 8096 del 12 maggio 1971; Circ. Min. LL.PP. n. 1086 del 5 novembre 1971.
Riprendevano per punti le precedenti circolari, chiudendo il periodo di validità del D.R. del 1939.
Acciaio: evoluzione normativa
Controlli in stabilimento:
• Introduzione di prove a carattere statistico eseguite a cura di un laboratorio ufficiale presso
gli stabilimenti dei produttori di barre ad aderenza migliorata e di reti elettrosaldate;
Nel caso specifico degli acciai FeB44k:
• Controlli continuativi, geometrici e meccanici per ciascuna colata, presso lo stabilimento di
produzione, con indicazione dei risultati in appositi registri.
• Documentazione della conformità statistica fra i risultati dei controlli ufficiali in stabilimento e
quelli dei controlli continuativi.
• Possibilità di omissione di ulteriori controlli qualora la fornitura è accompagnata da un
certificato di laboratorio ufficiale riferito al tipo di armatura in esame, munito di marchio del
produttore o di laminazione a caldo.
• Controllo su 25 campioni, ricavati da 5 diverse colate (5 per ogni colata), su 3 diametri
differenti, scelti negli intervalli [5‐10] mm [12‐18] mm e [>18] mm, con determinazione delle
tensioni di snervamento e di rottura e allungamento percentuale a rottura e prove di
piegatura.
Acciaio: evoluzione normativa
Indicazioni per gli Enti Pubblici, invitati a prevedere l’utilizzo dell’acciaio di tipo FeB44k nelle gare
d’appalto in quanto caratterizzato da proprietà meccaniche più vantaggiose e sottoposto a
controlli più attenti in stabilimento.
Obbligatorietà - per tutte le forniture di acciaio – del certificato del Laboratorio Ufficiale
avente come informazione il tipo di armatura ed il marchio;
Obbligo del controllo in cantiere, su 3 spezzoni per diametro e su ciascuna partita proveniente
dal singolo stabilimento, riguardante resistenza e duttilità, aderenza e distacco al nodo
saldato.
In caso di esito negativo, ulteriori 6 campioni dello stesso diametro;
In caso di altro esito negativo, controllo su ulteriori 25 campioni, applicando la formulazione
valida per controlli in stabilimento;
Inidoneità della partita in caso di ulteriore risultato negativo.
Acciaio: definizione piano indagini
Circolare: “in assenza di dati sperimentali adeguati, è consentito far riferimento alle caratteristiche
del materiale prescritto in sede di progetto previa limitata verifica a campione dell’effettivo utilizzo
dello stesso”.
Analisi statistica degli acciai utilizzati nell’anno di realizzazione dell’opera può senza dubbio fornire
un utile supporto alla fase di definizione delle caratteristiche meccaniche delle armature.
Acciaio: definizione piano indagini
Prova Brinell:
Prova Vickers:
Penetratore di diamante piramidale a base quadrata, con angolo al vertice di 136°
Numero di durezza Vickers adimensionale;
Rapporto tra il carico applicato (N) e l’area totale delle quattro superfici dell’impronta.
Acciaio: rilievo della durezza superficiale
Prova Rockwell:
• Penetratore a cono di diamante con angolo al vertice di 120° o sfera di diametro 1/8” o
1/16”,a seconda della scala prescelta;
• Misurazione dell’incremento di profondità dell’impronta sottoposto all’azione del carico dopo
un precarico definito per ogni scala.
• A seconda della scala, il numero di durezza Rockwell è pari alla differenza tra 100 e l’incremento
(o il doppio dell’incremento) della profondità della penetrazione espressa in micrometri.
Acciaio: rilievo della durezza superficiale
Prova Vickers:
versatile, precisa, non distruttiva, modestissime dimensioni dell’impronta;
valida in un intervallo di durezze praticamente illimitato, (anche misure di microdurezza);
Poiché lascia impronte molto piccole, risente molto delle eterogeneità della provetta e risulta
alquanto laboriosa; infatti per garantire una sufficiente precisione necessita d’una buona
preparazione della superficie e della lettura delle impronte col microscopio almeno a 100
ingrandimenti.
Prova Brinell:
Meno laboriosa, ma talvolta distruttiva per l’eccessiva dimensione delle impronte;
Risente meno delle eterogeneità microstrutturali;
Misura relativamente semplice, affidabile e generalmente meno complicata di quella Vickers.
Prova Rockwell:
È la più semplice e rapida, ma anche la meno precisa ed affidabile;
Errori di misurazione per molteplici motivi: per esempio cedimento dell’appoggio dovuto ad
una qualsiasi causa (superficie ossidata o sporca, supporto cedevole, deformazioni elastiche,
slittamenti, ecc.).
Esempio di strumentazione