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Universit Politecnica delle Marche

Dipartimento di Architettura Costruzioni e Strutture

TECNICHE DIAGNOSTICHE PER LEDILIZIA - AA 2009-2010


MODULO 4 Analisi delle Anomalie degli Elementi Strutturali
Prof. Alberto Giretti

8. CAROTAGGIO E MICROCAROTAGGIO
DI ELEMENTI STRUTTURALI IN CLS
Corso di Tecniche Diagnostiche
per lEdilizia AA 2009/2010

Modulo 4
Analisi delle anomalie negli elementi strutturali

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Carotaggio di elementi strutturali in cls


Per la valutazione della resistenza
meccanica del calcestruzzo in situ si
ricorre alla tecnica del prelievo di
campioni cilindrici di calcestruzzo
indurito mediante l'ausilio di macchina
carotatrice a solo rotazione (e non a
roto-per-cussione).
La norma di riferimento per il
prelievo la: UNI EN 12504-1:2002
Prove sul calcestruzzo nelle strutture
- Carote - Prelievo, esame e prova di
compressione.
Per la prova di compressione la
12504-1:2002 rimanda alla 123903:1999
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Analisi delle anomalie negli elementi strutturali

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Carotaggio di elementi strutturali in cls

Essa costituita da un motore che fa


ruotare un "carotiere" munito di

corona a diamanti impregnati raffreddata


ad acqua, di tipo adatto alla du-rezza del
conglomerato ed al tipo di aggregato in
esso contenuto.

Il blocco motore-carotiere viene fissato


alla struttura sottoposta ad indagine
mediante un telaio e l'operatore,
mediante rotazione di un volantino,
regola l'avanzamento del carotiere
all'interno del materiale.

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Carotaggio di elementi strutturali in cls


Caratteristiche tecniche
Lunghezza utile colonna

mm. 700

Profondit massima foratura

mm. 550 unica corona

Diametro massimo foratura

mm. 300

Potenza motore

2800 Watt

Alimentazione motore

Volt. 220/ 50Hz

N Giri motore

270/700/1250 min

Attacco motore

1 - 1/4 UNC

Possibilit basamento sotto vuoto

NO

Frizione sicurezza
Interruttore elettronico
Protezione termica

SI
SI
SI

Garanzia macchina

ANNI UNO

Peso complessivo

32,0 Kg.
300 x 500 x 1280
mm.

Dimensione macchina (Ingombro)

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L'operazione di estrazione va eseguita in modo da arrecare il minimo
disturbo al campione.
Il carotiere va ancorato in modo opportuno al gruppo motore e l'operazione di
avanzamento deve avvenire senza indurre vibrazioni e spostamenti, cos da ottenere una
carota con diametro co-stante ed asse rettilineo.
Occorre eseguire il carotaggio perpendicolarmente alla superficie in modo da non
danneggiare le carote e tenere la carotatrice rigidamente posizionata durante il carotaggio.
Immediatamente dopo l'estrazione necessario richiudere immediatamente i fori
provocati dalle operazioni di carotaggio, impiegando apposite malte o be-toncini
preferibilmente a ritiro compensato
Si dovr aver particolare attenzione ad impiegare una velocit moderata in modo che il
campione non risulti disturbato e quindi non utilizzabile ai fini della prova di rottura.
Le carote dovrebbero essere sempre passanti su tutto l'elemento al fine di consentire un
prelievo indisturbato del campione.
Nel caso di prelievo non passante, si deve fare in modo di ottenere un distacco del
campione dal resto dell'elemento strutturale praticando una leggera e decisa azione di leva
sul bordo in vista del prelievo.

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Posizione nei pilastri
Prima del carotaggio, cruciale considerare qualsiasi implicazione strutturale
derivante dal prelievo di una carota.
Le carote dovrebbero essere prelevate preferibilmente in punti lontano da giunti
o bordi dell'elemento di calcestruzzo e in cui non vi sia la presenza di armatura.
Si deve eseguire una preliminare indagine pacometrica, di eseguire il carotaggio
nelle aree interessate dal passaggio delle armature ed in vicinanza dei cavi e dei fili di
precompressione.

Per i pilastri occorre scegliere quale zona oggetto di prove quella soggetta a
modeste sollecitazioni tenendo presente che
si possono ottenere valori falsati, in quanto gli stati tensionali peggiori si hanno in
prossimit della testa e del piede del pilastro, dove il conglomerato pu avere una
segregazione fra i componenti elevata;
la diminuzione della sezione resistente derivante dal prelievo pu comportare
problemi in una zona particolarmente sollecitata ed in presenza di un calcestruzzo di
qualit scadente.

Pertanto si sceglier una zona in una fascia intermedia rispetto all'altezza del
pilastro, dove il momento pressoch nullo.
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Posizione nelle travi
Per le travi il ragionamento molto analogo a quello affrontato per i pilastri.
In questo caso non si hanno in genere fenomeni di segregazione dei componenti del
conglomerato se non alla base della trave stessa.

Si sceglieranno, per comodit operative, travi alte e si eseguir l'eventuale carotaggio sul
fianco della trave, avendo cura, ove possibile, di porsi a circa 1 /5 della luce della trave.
Per evitare di tagliare le barre di armatura bisogna eseguire il campionamento in prossimit

della parte in cui si hanno le tensioni inferiori, cio nelle vicinanze dell'asse neutro.
E' da notare per che, se vero che nella zona descritta si hanno momenti bassi, anche
verosimile che in questa zona si possono trovare barre sagomate che assorbono le
sollecitazioni di taglio (a volte non facilmente rilevabili mediante l'indagine pacometrica).

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Lunghezza delle carote
Nel decidere la lunghezza delle carote da prelevare
per le prove di resistenza, occorre considerare:
il diametro della carota;
il metodo di rettifica applicabile;
se il confronto deve essere effettuato con resistenza
cubica o resistenza cilindrica.

Esame
Dopo aver eseguito il carotaggio si procede ad un'accurata ispezione visiva del
campione in modo da identificare eventuali anomalie.
Eopportuno marcare in modo chiaro ed indelebile ciascuna carota, fotografarla e
registrare la posizione e l'orientamento all'interno dell'elemento dal quale stata
prelevata.
Successivamente si eseguono le misurazioni del diametro della carota, della lunghezza
iniziale e della lunghezza dopo il completamento della preparazione finale.
Se una carota viene successivamente tagliata per creare un certo numero di provini,
necessario marcare ciascun provino indicandone la posizione e l'orientamento all'interno
della carota originaria.
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Preparazione delle carote
La preparazione delle estremit delle carote per le prove di compressione
deve seguire le prescrizioni della UNI EN 12390-3:2003 "Appendice A".
Le superfici destinate a sopportare il carico devono essere preparate
mediante molatura o cappatura (vedi norma).

I rapporti preferenziali lunghezza/diametro sono:


2,0 se il risultato di resistenza deve essere paragonato alla resistenza
cilindrica;
1,0 se il risultato di resistenza deve essere paragonato alla resistenza cubica.

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Il rapporto tra la dimensione massima dell'aggregato presente nel
calcestruzzo rispetto al diametro della carota influenza significatamene la
resistenza misurata, quando si avvicina a valori di 1:3 circa.
Nell'Appendice A alla norma UNI EN 12504-1:2002 si riporta che
campagne sperimentali nelle quale sono state sottoposte a prove carote di 25
mm, 50 mm e 100 mm di diametro contenenti aggregati con dimensione
massime di 20 mm e 40 mm, hanno dimostrato che:
per aggregato di 20 mm: le carote di 100 mm di diametro erano del 7%
circa pi resistenti delle carote di 50 mm di diametro; le carote di 50
mm di diametro erano del 20% circa pi resistenti delle carote di 25
mm di diametro;
per aggregato di 40 mm: le carote di 100 mm di diametro erano del
17% circa pi resistenti delle carote di 50 mm di diametro; le carote di
50 mm di diametro erano del 19% circa pi resistenti delle carote di 25
mm di diametro.
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Prova di compressione - UNI EN 12390-3:2003
Prima di procedere alla prova di compressione occorre registrare le condizioni del
provino.
La velocit di carico deve essere mantenuta costante per tutta la durata della
prova e compresa tra 0,2 MPa/sec e 1,0 MPa/sec.
Il carico deve essere applicato al provino senza colpi ed aumentato in modo
continuo, alla velocit costante selezionata con tolleranza di 10%, fino a quando
non pu pi essere sopportato un ulteriore carico.
A questo punto si pu registrare il carico massimo indicato.
Questa serie di EN 12390 include le parti seguenti dove tra parentesi dato il numero con il quale ogni metodo di
prova stato pubblicato per l'inchiesta CEN: EN 12390 Testing hardened concrete
Parte 1: Shape, dimensions and other requirements for specimens and moulds (former prEN 12356:1996)
Parte 2: Making and curing specimens for strength tests (former prEN 12379:1996)
Parte 3: Compressive strength of test specimens (former prEN 12394:1996)
Parte 4: Compressive strength - Specification for testing machines (former prEN 12390:1996)
Parte 5: Flexural strength of test specimens (former prEN 12359:1996)
Parte 6: Tensile splitting strength of test specimens (former prEN 12362:1996)
Parte 7: Density of hardened concrete (former prEN 12363:1996)
Parte 8: Depth of penetration of water under pressure (former prEN 12364:1996)

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Carotaggio di elementi
strutturali in cls
Espressione dei risultati
La resistenza alla compressione di ciascun provino
si ottiene dividendo il carico massimo per l'area
della sezione trasversale, calcolata dal diametro
medio; il valore cos ottenuto deve essere
arrotondato a 0,5 MPa.
Se la rottura non soddisfacente, ci deve essere
registrato facendo riferimento alla forma di
rottura.
Le rotture non soddisfacenti possono essere
provocate da:
insufficiente attenzione ai procedimenti di
prova, in particolare al posizionamento del
provino;
un difetto della macchina di prova,
La rottura della coppatura prima del calcestruzzo
considerata una rottura non soddisfacente.
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Il resoconto di prova dovr includere:
descrizione e identificazione del provino;
dimensione massima nominale dell'aggregato;
data del carotaggio;
ispezione visiva, annotando qualsiasi anomalia identificata;
armatura (se presente): diametro, in millimetri, posizione/i in millimetri;
metodo utilizzato per la preparazione del provino (taglio, spianatura o rettifica);
lunghezza e diametro della carota;
rapporto lunghezza/diametro del provino dopo la sua preparazione;
condizione di umidit della superficie al momento della prova;
data di esecuzione della prova;
resistenza alla compressione della carota, in megapascal o in newton per
millimetro quadrato;
qualsiasi deviazione dal metodo normalizzato dell'ispezione visiva o della prova
di compressione;
dichiarazione della persona responsabile dell'ispezione e della prova attestante
che sono state eseguite come da norma (eccetto per quanto specificato al punto
precedente).
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fattore di incertezza in quanto i provini sono influenzati

Interpretazione dei risultati


II valore della resistenza unitaria determinata con la prova di compressione eseguita
sulle carote diverso da quello che si misurerebbe su un equivalente provino
standard, in quanto intervengono numerosi fattori che tendono a sottostimare il
valore della resistenza delle carote rispetto ad equivalenti provini standard.
Fra tali fattori si ricordano le diverse modalit di preparazione e stagionatura dei
campioni, la posizione del prelievo all'interno della struttura, il disturbo che
inevitabilmente subisce il campione durante l'operazione di estrazione, la forma
e dimensione delle carote e l'eventuale presenza delle armature.
L'interpretazione dei dati un problema che non trova soluzione in alcuna
norma, poich non esiste uno standard nazionale di riferimento sulla materia.
Di solito viene stimata ricorrendo all'uso di formule note in letteratura:
BS 1881 Part. 120.
Concrete Society.
Cestelli Guidi.
D.M. 9 gennaio 1996 art. 4.0.2 "Norme di calcolo - Resistenze di calcolo".

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Terminologia
Rcar = Resistenza cilindrica unitaria determinata dalla rottura della carota avente un
rapporto di snellezza = H/ (con H altezza del provino e diametro medio) qualsiasi;
Rcil| = Resistenza cilindrica, ovvero di un provino cilindrico di dimensioni definite
standard, cio con rapporto di snellezza = H / uguale a 2.
Reff,cub = Resistenza effettiva cubica in situ, ovvero la resistenza che manifesterebbe
un provino cubico di dimensioni standard dello stesso materiale costituente la carota ed
estratto al momento del carotaggio sulla struttura esaminata. Il valore si ottiene
moltiplicando Rcil per un fattore di correzione che tiene conto delle diverse dimensioni
di un provino cubico rispetto ad uno cilindrico (differente rapporto altezza-lato,
differente rapporto massa-superfici, differente direzione di prova).
Rcub,conv = Resistenza convenzionale, ovvero di un ipotetico calcestruzzo con 28 gg. di
stagionatura, ottenuta da cubi confezionati al momento del getto in opera e maturati in
condizioni di temperatura ed umidit standard. Si ottiene incrementando Reff,cub
mediante coefficienti correttivi che tengono conto dei fattori perturbativi dovuti alle
operazioni di getto, alle differenti condizioni termoigrometriche ed all'et di
maturazione.
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Carotaggio di elementi strutturali in cls


I etodo proposto dalle British Standard (BS) 1881 Part. 120.
M
Il metodo fornisce la resistenza effettiva cubica in situ Reff,cub del calcestruzzo attraverso
la procedura seguente:
1. determinazione di Rcar (resistenza cilindrica unitaria). Il valore viene assunto
dal dato fornito dal laboratorio prove (ufficiale o autorizzato);
2. rapporto di snellezza della carota, variabile tra 1 e 2;
3. applicazione di un fattore correttivo R1 che tiene conto della snellezza della
carota, variabile tra 0,92 (per rapporti di snellezza pari a 1 ) ed 1 (per rapporti di
snellezza pari a 2), ricavato dalla curva fornita dalle BS 1881
4. La resistenza cilindrica corretta Rcorr si ottiene mediante la seguente formula:

Reff ,cub 1.25 R1 Rcar

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Carotaggio di elementi strutturali in cls


B - Metodo proposto dalla Contrete Society.
Il metodo fornisce la resistenza cubica in situ Reff;cub e la resistenza cubica convenzionale
Rcub,conv del calcestruzzo attraverso la procedura seguente:
1. determinazione di Rcar (Resistenza cilindrica unitaria). Il valore viene assunto
dal dato fornito dal laboratorio prove (ufficiale o autorizzato);
2. determinazione del rapporto di snellezza della carota, variabile tra 1 e 2;
3. determinazione di Rcil (Resistenza cilindrica) che si ottiene tramite la seguente
formula:

Rcil

1,5

Rcar

4. valutazione della resistenza cubica attuale Reff;cub e Reff;conv

Reff ,cub 1.25 Rcil


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Rcub,conv 1.30 Reff ,cub

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Microcarotaggio di elementi strutturali in cls

L'estrazione di campioni di calcestruzzo dagli elementi strutturali resa talvolta


problematica
dalle dimensioni richieste per i campioni;
dall'ingombro ed il peso delle macchine carotatrici;
dall eventuale eccessivo indebolimento della struttura.
Per i comuni calcestruzzi il diametro minimo consigliato o ammissibile dovrebbe
avere valori prossimi a 10 cm, giustamente commisurato alle dimensioni massime
degli inerti, ma relativamente grande se comparato con le dimensioni di molti
elementi strutturali di comune impiego in edilizia (ad esempio i pilastri).
Per questo motivo alcuni ricercatori hanno recentemente proposto di valutare la
resistenza del materiale mediante prove di compressione su carote di piccolo diametro
(microcarote), approfittando del fatto che sono state prodotte per altri scopi macchine
particolarmente maneggevoli provviste di carotieri con diametro dell'ordine di 30
mm.
Il principale problema nell'uso delle microcarote risiede nel grado di disturbo
introdotto dall'operazione di estrazione e di successiva lavorazione del provino,
dall'effetto scala e dal rapporto tra il diametro del provino e quello dell'inerte.

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Microcarotaggio di elementi strutturali in cls


Alcune ricerche sperimentali hanno evidenziato che
microcarote di diametro uguale a 28 mm con rapporto
tra altezza e diametro uguale a 1, ricavate per taglio
dopo essere state estratte da provini cubici confezionati
secondo le modalit previste dalle norme UNI EN
12390-1:2002 ed UNI EN 12390-2:2002, mostrano
sempre resistenze inferiori a quelle determinate su
provini cubici di dimensioni standard con rapporti
variabili da 0,92 per calcestruzzi di classe Rck = 45 MPa
a 0,80 per calcestruzzi di classe Rck = 20 MPa.
Inoltre le misure sulle microcarote appaiono

caratterizzate da una maggiore dispersione dei risultati.


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Microcarotaggio di elementi strutturali in cls


La prova di compressione su microcarote attualmente regolata dalla norma UNI
10766:1999 "Calcestruzzo indurito. Prove di compressione su provini ricavati da
microcarote per la stima delle resistenze cubiche locali del calcestruzzo in situ.
Secondo tale norma la valutazione della resistenza meccanica del calcestruzzo in situ
deve essere effettuata su almeno tre microcarote, aventi l'altezza pari al diametro che
di circa 30 mm ed in generale minore od uguale a 50 mm.
Per ottenere dei risultati attendibili e confrontabili ad esempio con le carote di

grande diametro necessario effettuare molti prelievi o ricorrere alla prova


combinata microcarotaggio-ultrasuoni.

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