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La Pietra e i Serpenti

Prudenza – Scultore: Aimé Millet

(sul petto porta la testa di Medusa)

Per questa tavola vorrei prendere in esame il mito della Gorgone Medusa con l’avventura
di Perseo. (Mito e Rito)

Iniziamo con l’analizzare le Gorgoni e di conseguenza Medusa, la più giovane delle


gorgoni; esse avevano il potere di pietrificare e uccidere gli uomini con lo sguardo;
avevano denti uncinati, capelli irti di serpi, artigli di ferro e ali d’oro.

Già solo con questa rappresentazione troviamo la struttura morfologica di un mostro, ma


se l’analizzassimo nel profondo incominceremmo ad intuire degli elementi che del mostro
hanno ben poco.

- Uncino/Artiglio –

Tralascio l’aspetto Uncino-Artiglio per motivi che in questo grado non si possono trattare;
(cattura dell’Anima);

- Pietra -

Non è difficile incontrare nelle nostre tornate il termine Pietra, sia come raffigurazione
nostra ovvero come nostro corpo sia fisico che mentale (dirozzamento della pietra), sia
come “strumento” di lavoro (battiamo i 3 colpi sulla pietra grezza come primo lavoro per
poi arrivare, nel proseguo dei lavori, alla pietra cubica); Pietra indica anche un uomo non
ricettivo (de coccio) quindi trasformare un uomo in pietra è come togliergli la possibilità
della crescita interiore.
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- Serpenti –

i Serpenti, stranamente posti sul capo della Gorgone, sono le energie che da terrene
divengono sottili, la nostra “Eggregora”; …è anche il serpente per antonomasia Kundalini
che è la base per la crescita iniziatica. Ma i serpenti sono anche la rappresentazione del
Vizio, quel vizio che deve venir rinchiuso in oscure e profonde prigioni per edificare templi
alla virtù come recita il nostro rituale; per Jung il serpente, come simbolo, aveva un
collegamento con il conflitto tra Coscienza e Istinto; senza inoltrarci poi nel campo
ermetico dove troviamo il Serpente completo ovvero l’Ouroboros (il serpente che divora la
sua coda) indice del ciclo del lavoro ermetico;

(collegamento con le onde telluriche; i serpenti sono collegati alle vibrazioni della terra);

(Vizio: Metallo; profanità statica);

(colpire i due serpenti con la face: decisamente una informazione di carattere alchemico
operativo – Nozze);

un altro aspetto interessante lo troviamo se indaghiamo attorno alla scultura dello “Zelo
della Religione” della Cappella Sansevero, mentre passeggiamo sotto braccetto con lo
stesso Principe Raimondo. In questa statua vediamo un putto inginocchiato intento a
colpire 2 serpenti attorcigliati che escono da alcuni libri riversati sul pavimento, tramite una
torcia accesa. Qui i serpenti assolvono a due interpretazioni; nella prima un serpente gli
morde il ginocchio mentre l’altro il piede. (Scoprire il ginocchio destro e scalzare il piede
sinistro). Il serpente Energia mostra gli arti simbolici per predisporre il candidato ad una
adeguata iniziazione.

Nella seconda il serpente riassume l’invito a non fermarsi ad una prima lettura dei testi, ma
occorre renderli attivi nel rileggerli e meditare si di essi. (invito alla lettura del nostro
Rituale). Come suggerisce la figura del serpente il testo a prima vista può risultare
fastidioso e problematico ma via via leggendolo i vari nodi si sciolgono e la soluzione si
presenta sotto ai nostri occhi. (separare la rosa dalle spine).

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Oltre a questo si sa che il serpente si libera della propria pelle passando attraverso delle
strettoie e così pure l’Uomo Nuovo “nasce” da quello vecchio (o si libera di quello vecchio)
attraversando una piccola porta. (Riferimento con il primo ingresso nel Tempio del
bussante)

Vi ho detto che i due serpenti mordono il putto: il primo lo morde in Alto sul ginocchio;
ginocchio in greco è gòny affine a nascita e generazione; l’altro lo morde in Basso sul
piede, ovvero al collegamento con la madre Terra;

anche questo indizio dell’Alto e del Basso che i due serpenti indicano attorcigliandosi
creando così il Caduceo di Mercurio ovvero quella qualità volatile e spirituale di elevazione
umana che ardentemente cerchiamo.

se volessimo andare oltre vediamo che gòny è parente di gonìa (angolo) (goniometro)
quindi collegato alla misurazione circolare di angoli e quindi del Tempo (Compasso);
mentre il piede è da sempre unità di misura della distanza - Spazio (Squadra).

Se volessimo ragionare attorno a questo atto vedremmo che il ginocchio destro da statico,
tanto che occorre trascinarlo nel primo grado, incomincia ad avere un particolare rilievo in
quello successivo fino a raggiungere la piena rotazione nel terzo. (osservate la Marcia nei
tre gradi) – la Squadra sovrasta il Compasso (stato ancora materiale).

- Ali d’oro -

Per quanto riguarda le ali d’oro, sono la rappresentazione del raggiungimento di uno stato
prettamente Spirituale;

le ali sono l’attributo della volatilità; solo gli esseri alati possono accedere ai tre stati della
materia e risiedere in quello a loro più affine. Le ali d’oro designano così il raggiungimento
di uno stato molto “Alto”.

Se volessimo ampliare ancora di più la visione accingiamoci ad incontrare le sorelle


primigenie delle gorgoni: le Graie (in greco: Grigie ovvero anziane);

queste sorelle possedevano un solo occhio e un solo dente che se li passavano


reciprocamente, e sono state fulcro dell’avventura di Perseo perché gli diedero le
indicazioni per raggiungere le ninfe e quindi impossessarsi dei talari alati pur di riavere
l’occhio da lui rubato.

Esse erano anche le custodi del luogo dove vivevano le gorgoni. (prima si osserva il Sole
poi la Luna);

- Occhio -

Dell’Occhio credo che quasi non serva trattare vista la presenza nel tempio del Delta
luminoso dove all’interno oltre che alla lettera G potrebbe trovarsi l’Occhio del G.A.D.U.;

l’occhio è l’organo che ci permette di vedere; è tramite l’occhio che la luce entra ci mostra
il creato; l’occhio è un simbolo solare.

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3 sorelle: Trinomio o Delta; + Occhio ======> Delta con l’Occhio al centro.

- Dente -

Per quanto riguarda il dente l’interesse è forse maggiore:

Dente: (in botanica) è anche la parte triangolare di organi vegetali (petali, foglie);

vediamo quindi che con le gorgoni accediamo al regno minerale, con le sorelle accediamo
al regno vegetale, incontreremo l’umano e l’animale: così facendo racchiudiamo il
percorso esoterico dello Spirito in questa nostra manifestazione. (racchiuso dal simbolo
del Pentalfa). (indicazione prettamente alchemica)

(occhio per occhio, dente per dente., tratto dal passo biblico “vita per vita, occhio per
occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede” (Deuteronomio, 19, 21), nel
quale è condensata l'antica legge del taglione e perciò motto della vendetta ricercata con
ogni mezzo)

Il dente ci permette anche di assaporare la vita, gustarsi un momento di tranquillità, e


quindi per estensione anche questo spazio sacro che ci concediamo per tornare a
prendere possesso del nostro corpo, tornare a prendere Coscienza di noi stessi;

a questo punto osserviamo come le Graie siano una raffigurazione, se così si può dire, del
principio Solare (Fuoco – Sole) facendo quindi assumere alle stesse gorgoni quello Lunare
(oscuro – tenebroso – acquoso);

Come vedete solo con questi pochi simboli che raffigurano “Medusa”, e la sua parentela,
abbiamo già incontrato molti dei simboli che arricchiscono le nostre colonne;

Passiamo ora ad analizzare un’altra particolarità di Medusa:

Lo troviamo scolpito su un cassettone all’interno del castello di Dampierre, una delle


dimore filosofali realizzata con lo scopo di tener vivi i simboli che racchiude.

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La testa di Medusa (con un unico occhio) compare appoggiata su un basamento attorniata
dal motto: la Prudenza è la custode delle cose.

Prudenza: ha anche come significato Scienza, Saggezza, Esperienza, Conoscenza;

il nome greco di Medusa ha come radice il significato di Prudenza e Saggezza;

in effetti era conosciuta anche come Gorgò, attributo che serviva anche ad identificare
Minerva (Pallade) dea della saggezza;

inoltre c’è un altro fattore che accomuna Medusa a Minerva ovvero Medusa, figlia di Forco
(Forcys era figlio di Nettuno (dio del mare) e della Terra – mare e terra presi assieme
costruiscono quello che noi chiamiamo Mondo/pianeta terra), che era bellissima, viene
notata da Nettuno che se ne innamora. Con lei ebbe rapporti nel tempio proprio di
Minerva; la dea indignata per la profanazione del suo tempio trasformò Medusa nel
“mostro” che conosciamo;

quindi Medusa potrebbe anche raffigurare l’Alter Ego di Minerva, una parte nascosta,
necessaria per mantenere un segreto, un po come Dr. Jekyll e Mr. Hyde

inoltre Medusa racchiude nel suo significato anche il termine (Μέδουσα, Médousa, o
Μεδουση, Medousê) "protettrice" oppure "guardiana" (da μέδω, médō, "proteggere”);
anche in questo caso la sua qualità e caratteristica di protettrice o guardiana è pienamente
assolta all’interno del nostro Tempio. Noi diciamo spesso di trovarci all’interno di uno
spazio protetto; inoltre la figura del copritore (Guardiano) ci assicura che i nostri
Architettonici Lavori possono iniziare e proseguire con il massimo della tranquillità tramite
la frase: “il tempio è debitamente coperto”.

Analizziamo ora anche le altre due sorelle di Medusa: Eurialo e Steno e troviamo che
anche loro ci rivelano molto di più di quello che si è portati a credere.

Eurialo in greco significa quelle cose la cui area è Vasta, Larga, Spaziosa; (un’idea
intrinseca di vastità non fredda ma bensì calda, come può essere una reggia o un bel
panorama – la bellezza di un panorama vasto e senza confini); … e il nostro tempio visto
filosoficamente è posizionato all’interno dell’universo (non ha copertura se non quella delle
stelle; non ha pareti se non quelle virtuali delle colonne con i segni zodiacali – ma anche
questo ci riporta alla mente la figura del corpo umano avvolto dai segni astrologici (quindi
la Loggia è vista come un corpo vivo!); un corpo umano “perfetto e filosofico” posizionato
in una regione non ben precisata (se non da coloro che ne fanno parte – punto geometrico
noto soltanto ai figli della vedova), una regione senza né spazio né tempo);(inoltre all’inizio
dei lavori noi Squadriamo il Tempio ed è da quel momento che il Tempio prende vita – è
come se l’energia dell’universo, che vaga libera, con quell’atto si condensasse e creasse
in maniera tangibile il tempio); (un ulteriore simbolo che possiamo citare è il cordone che
ricopre senza interruzione le tre pareti del tempio collegando le varie colonne e
interrompendosi sulla quarta parete lasciando liberi, e non uniti, i due capi del cordone,
proprio per poter catturare questa energia e ritrasmetterla);

Steno deriva da Stenos ovvero Forza, Potenza, Energia; … ecco quindi una successiva
conferma delle energie sottili che mettiamo in gioco durante le nostre Tornate;
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quindi una volta che raggruppiamo le tre sorelle troviamo filosoficamente che in uno
spazio ampio senza confini si mettono in rilievo le forze energetiche e sottili utilizzando il
calibro della prudenza e della saggezza;

inoltre le tre sorelle così ben definite vengono anche a ricoprire dei ruoli a noi famigliari
ovvero quelli assunti dalle Tre Luci: la Sapienza per il M.: V.: con Medusa/Minerva (che la
Sapienza illumini i nostri lavori), con Eurialo/Venere per il 1 S.: (che la Bellezza lo irradi e
lo compia (altra raffigurazione di qualcosa, come se fosse un raggio, una emanazione, che
si espande e si contrae creando – Solve et Coagula)) e con Steno/Ercole per il 2 S.: (che
la Forza lo renda saldo)(lo posiziona fisicamente e lo rende materiale e tangibile);

Il Tempio diviene quindi anche mezzo di trasformazione: quello che per molti profani è il
“diverso”, Medusa in questo caso, e quindi pericoloso, qui all’interno, ne diviene parte
fondamentale; si ha quindi un ribaltamento della realtà all’interno del nostro Tempio; (i
riferimenti profani qui in questo luogo a nulla valgono! – la privazione dei metalli ne
costituisce l’atto simbolico). Medusa diviene artefice del cambiamento.

Veniamo ora alla figura di Perseo, una delle storie più misteriose perché racchiude degli
Enigmi quasi impenetrabili (come lo stesso nome Perseo che non ha un ben preciso
significato);

Perseo è figlio di Giove e di Danae (immagino che la storia della loro unione la conosciate:
la bella Danae era rinchiusa all’interno di una torre di bronzo, ma Giove essendosi
invaghito della giovane trovò l’espediente di trasformarsi in Pioggia d’Oro e penetrare
all’interno della torre e unirsi alla sua amata; da questa unione nacque Perseo. Il padre di
Danae fece rinchiudere, all’interno di una cassa di legno, la figlia col proprio bambino
appena nato e li mise in mare).

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Già la stessa mitologica narrazione racchiude delle valenze esoteriche ed ermetiche e
sviscerarle tutte occuperebbe molto tempo, … veniamo quindi alla parte della storia dove
Perseo viene inviato a combattere contro Medusa;

A questo eroe “Perseo” vengono dati dei “mezzi” adatti a sopportare il combattimento con
il mostro “Medusa” e sconfiggerla: Atena/Minerva gli prestò lo scudo-specchio e la lancia;
mercurio gli diede i talari alati; Ade/Plutone l’elmo che lo rendeva invisibile e il sacco per
contenere la testa;

per mezzo di un “falcetto”, Perseo stacca la testa di medusa e dal sangue sgorgato
nascono: Pegaso (cavallo alato) e Crisaore (guerriero armato di una lancia/spada d’oro);

un mostro ha quindi generato degli eroi? Come è possibile?

La testa di Medusa (che mantenne la proprietà di trasformare in pietra) la prese Minerva e


la pose al centro del suo scudo; gesto certamente ricco di significato simbolico, ovvero la
dea della Sapienza si munisce di una protezione che può rendere pietra colui che cerca
proprio la sapienza! Probabilmente la testa è indice di trasformazione: colui che cerca la
sapienza deve “diventar pietra” per aver la possibilità di venir modificato, sgrossato; ma
anche come detto precedentemente c'è la possibilità che la pietra divenga “puro stato
statico metallico” e quindi tutto quanto fatto è divenuto vano. (Pura bassa Curiosità.
Gabinetto di Riflessione con l’avvertimento “…se la curiosità ti ha condotto qui: esci”)

Pegaso il cavallo alato è il mezzo con cui gli l’Eroe salva la Dama Andromeda legata alla
roccia e lasciata come offerta al mostro marino; cavalcato anche da Bellerofonte per
uccidere Chimera (mostro formato da tre animali con tre teste – leone, capra, serpente (3
principi)) tornerà dagli dei alla morte del suo padrone.

Crisaore al pari di Perseo, è un’altra figura enigmatica della mitologia di cui si conosce
poco; egli vincerà sulle parti impure dato che il suo nome è collegato all’Oro certamente
non l’oro volgare e metallico ma l’oro spirituale, infatti nella mitologia egli ucciderà molti
uomini malvagi, coloro che portano confusione e disordine nel mondo.
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Elimina le parti oscure proprio per far risplendere quelle di Luce; (operazione ermetica del
separare il sottile dal grossolano) – (distillazione ermetica)

Termino qui il mio racconto su Medusa e Perseo, dopo aver valutato che entrambi sono
Eroi ognuno per il proprio ruolo; Medusa è un guardiano della Soglia così come Perseo è
l’Eroe che deve annientare simbolicamente il “mostro” per accedere a conoscenze
superiori e così facendo divenire lui stesso il Guardiano della Soglia.

Ecco quindi una grande sfida che ci rende tutti quanti attori: procedere sul pavimento a
scacchi bianchi e neri osservando le due polarità ma mantenendo il proprio equilibrio e
perseverando sul cammino tracciato dal tratto quasi invisibile che li unisce.

Giovanni T. – 20 ottobre 2017

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