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BILANCIAMENTI

OMNIA MUNDA MUNDIS "tutto è puro per i puri" 

Asura e Avatar – ogni forza richiede una resistenza per poter essere esercitata

DAIMON

Questo è un momento sacro


Momento della tua morte, o meglio, l’abbamdono di questo tuo corpo
fisico così come lo conosce la mente, tra 150 anni
Hai fatto crescere la tua consapevolezza ad un livello tale che non hai
paura e non cadi nella fossa dell’inconsapevolezza, rimani vigile ed
attento.

Da qui, questa prostettiva, la prostettiva del morente,


ti guardi ti vedi ti osservi 150 anni prima, ti guardi come sei
e provi tante emozioni, provi soprattutto compassione nel guardarti
compassione in senso buddista, essere CON, conpartecipare.
Piano piano, sempre con lo sguardo del morente, osservi i dettgali di
questa persona sdraiata sul lettino
Te la ricordi molto bene, sei tu. Sei tu 150 anni fa. Osservi tutti i dettagli.
In questo momento della tua vita avevi un grande obiettivo ed anche un bel
problema.
In questo problema, in questo obiettivo.
Problema e obiettivo sono la stessa cosa, hai un problema e hai l’obiettivo
di risolvere questo problema.
In questo obiettivo, probema, si esprime un’emozione forte.
E adesso, che tu ti vedi con gli occhi del morente, MAGIA.
Riesci a vedere quest’emozione come un Dio o una DEA.
È dietro le tue spalle seduto.

Quest’emozione può essere ansia, depressione, angoscia, (PERSEFONE,


la regina degli inferi o Ekate la luna nera)
Se fatica, sforzo che non viene mai ricompensato eracle, che si fa le 12
fatiche senza mai essere ricompensato
Se rabbia, violenza, Ares, Dio della violenza della rabbia
Se paura, ansia, PAN, Dio del panico.
Cogline l’emozione con gli occhi del morente, vedi l’emozione che stai
vivendo adesso in relazione al tuo obiettivo, al tuo problema (mitema), e lo
vedi nelle vesti di un Dio.
Anche se non riesci a dargli un nome non importa.
Vedi l’energia che lo muove, l’emozione profonda.
Poi senti che questo te stesso di 150 anni prima GIUDICA l’emozione
positiva, negativa e invece non dovrebbe farlo.
ALLORA BISBIGLIA ALLE SUE RECCHIE QUESTE PAROLE:
lascia andare il giudizio, ora, lascia andare ogni analisi mentale e ogni
ragionamento ORA, lascia andare ogni calcolo e ogni giudizio mentale,
ORA. Rimani nel tuo stato naturale.
E ora vedi questo tuo te stesso che si rilassa, si rilassa, si rilassa. Perché gli
stai bisbigliando queste parole.
Sia che le capisca che non le capisca queste parole si rilassa.
Ora questo DIO, Dea gli si siede dinnanzi.
E comincia a respirare con te.
Ora vedi te stesso respirare in un cerchio continuo con la Dea, DIO.
Quando espiri il tuo respiro va nella bocca del Dio, Dea e il respiro esce
dalla sua bocca ed entra nella tua attraverso il l’inspirazione. Respirate
insieme in un circiuto continuo, incessante.
Sensazione di non essere abbastanza, Incompiutezza, insicurezza, fatica,
stanchezza, senso di non essere abbastanza, insicurezza, depressioe,
angoscia, rabbia in verità è un DIO, DEA.
E ripeti come un mantra dentro di te,
HO FEDE IN TE HO FEDE IN TE. Respira.
Poi metti la mano destra sulla spalla sinistra e la mano Sx sulla spalla DX.
questo è detto triplice mudra o mudra dell’abbraccio.
Abbraccia il Dio, la Dea che è lì con te.
Ora rivolgiti alla tua estessa emozione, qualsiasi essa sia, anche angoscia,
rabbia, depressione, panico, insicurezza:

MAESTRO, MAESTRA, Aiutami a realizzare il mio DESTINO.


Sei consapevole che un destino serve a sciogliere attaccamenti e paure.
E solo dopo averlo compiuto sarai libero. Sarai realizzato.
Sei disposto a lasciar andare attaccamenti, paure, resistenze all’amore, per
essere libero e procedi verso il risveglio e la libertà.
Perché è grazie a quest’emozione che tu puoi sciogleire tutti i blocchi che
ancora ostacolano il fluire.
E allora perché attendere??
MAESTRO, MAESTRA, sono pronto, aiutami a realizzare il mio destino
affinchè io possa sciogliere tutti quei blocchi che ostacolano il fluire
liberamente verso il mio coretto percorso di vita.
Ora senti che c’è un grande amore tra te e il Dio, Dea.

E più ques’emozione è indesiderabile per la mente (fatica, paura, rabbia,


insicurezza, limitazione) piu la mente la considera indesiderabile più c’è
amore tra voi, più è potente, più forte è l’abbraccio, più forte è per te
l’occasione di sciogliere attaccamenti paure, limitazioni, più è grande
l’opportunità di fluire libero verso la

Fai scorrere le mani sul torace, LA SX a contatto con il chackra del


cuoore, la DX sopra la DX
Senti che tutto è Amore, il Dio, la dea te stesso, il tuo destino, nulla esiste
al di fuori dellA’more.
Senti nel tuo chakra del cuoore un SI, come un mantra, SI ; SI SI SI SI
Si all’eudaimonia, che è compimento del destino e felicità al contempo
Perchè solo compiendo il nostro destino possiamo essere liberi e felici.
La libertà è compimento.
Con un profondo respiro puoi sciogliere il mudra e metterle in grembo con
le punte del pollici che si toccano. Diana mudra.
On questo bilaniamento hai attivato il tuo destino, renditene conto. Hai
attivato la visione, la prostettva dell’anima.
Da questo momento in poi le cose non saranno più come prima perché la
prospettiva è cambiata, la visione dell’anima sta sempre più prendendo
forza dentro lo spazio della tua coscienza, pende il posto della visione
dualistica della mente, che giudica, divide e separa. La mente della Terra
vuole il controllo, il potere sugli eventi. La prospettiva dell’anima, invece
unisce, e coglie tutti gli ostacoli della vita come oppirtunità di
cambiamento, come trampolini di lancio verso l’evoluzione, verso la
libertà, la realizzazione del cammino dell’anima.
Sei sulla strada di una grande trasformazione, una speciazione, è come un
salto di specie, un salto evolutivo.
Recuperare il pensiero antico, la memoria antica, il potere dell’uomo
primitivo e unirlo alla vibrazione, al portale di questo tempo che ci
permette di raggiungere una conscienza piu`ampia, Quest’unione tra
memoria antica e potenziale presente ci permette di recuperare il futuro
antico, questo enorme potere che ci trasforma completamente.
Per ringraziare questo salto, quest’opprtunità, cammino evolutivo,
chiamamo la discesa della KUNDALINI Shakti, la forza dell’evoluzione,
del cambiamento,
come una pioggia dorata, accoglila in ogni tua cellula, sentiti nutrito,
accogli e permetti di frigenerare tutti i tuoi campi energetici, accogli la
forza del cambiamento, della trasformazione, e lascia che il tuo corpo, la
tua struttura ceda poi questa pioggia alla Terra per irrorarla, nutrirla.

ANTENATI

TOMOEDO, TOMOEDO, TOMOEDO,


richiamo tutti folla al di fuori dal proprio campo
PER NASCERE HAI BISOGNO DI...
2 genitori
4 nonni
8 bisnonni
16 trisavoli
32 quadrisavoli
64 pentavoli
128 Esavoli
256 eptavoli
512 octavoli
1024 eneavoli
2048 decavoli
E questo considerando solo le ultime 11 generazioni. Praticamente per
essere qui oggi hai avuto bisogno di 4094 antenati (a meno di relazioni fra
consanguinei) che hanno vissuto negli ultimi circa 300 anni.
Ognuno di questi individui è formato da atomi che esistono da miliardi di
anni, alcuni dei quali si sono formati fin dagli albori del tempo, durante il
big bang, e tutti gli altri all'interno di una stella in un ciclo di immortalità
che in questo momento ci vede davanti ad uno schermo a leggere di chi
siamo stati e contemplare chi saremo in futuro.
Fermati un momento e pensa a tutto ciò.
Pensi ancora di essere un errore? Che sia un caso che tu sie venuto al
mondo proprio in qusta famiglia?
Sei sati chiamato, siete una squadra e ognuno dei tuoi antenati ha bisogno
di te, della tua vibrazione, della tua consapevolezza, della presenza del
portale di questo tempo storico che favorisce la sintinizzazione alla
frequenza richiesta.

Ripeti dentro di te la formula


Dimmi come posso aiutarti ad aiutarti
Dimmi come posso aiutarmi ad aiutarti

Ti ringrazio per ciò che mi hai donato, ti amo, ti benedico e ti libero


avanzando verso la Verità.
Ognuno di essi, con il grado di consapevolezza che gli è stata concessa per
il periodo storico che ha vissuto, ha sciolto attaccamenti e reistenze e al
contempo non è stato in grado di scioglierne altre.
Ognuno di essi, proprio per poter fare un modo che tu possa sciogliere
ulteriori attaccamenti e resistenze e proprio per poterti fare fluire più
liberamente verso al Sorgente, ha quindi trasmesso agli antenati successivi
e quindi a te stesso nidi, conflitti relazionali, dolore e sofferenza.
E più questa sofferenza è o è stata grande, più grande è l’opportunità per te
di avanzare e di sciogliere attaccamenti, resistenze e di sciogliere la
visione della mente, che sempre si condisera vittima perché separa divide e
crede che gli altri siamo cattivi.
Quindi apri ora il tuo chakra del cuore, visualizza un filo dorato che ti
collega dapprima all’immagine di madre e padre, e successivmente ad
ognuno dei tuoi antenati fino alla prima coppia.
Visualizza la luce che si trasforma in amore incondizionato, in amore
divino, e permetttiti di Amarli NON nonostante i loro difetti o nonostante
la sofferenza che hanno generato in te, MA concediti di Amarli PROPRIO
per i conflitti vissuti, per la sofferenza che ti hanno donato. Perché è
proprio questa che la tua Anima ha scelto, che ha immaginato prima di
nascere, che la poirettato in questa tua vita affinchè tu potessi rionoscerla
viverla attarversarla e trasformarla facilitandoti il cammino.

Puoi visualizzare di tutti gli antenati che sono arrivati, uno o una si fissa
fortemente lì davanti a te.

Immagina un bastone magico dell’essenza di quest’antenato e visualizza


l’immagine di ciò a cui vuoi cambiare significato.
KA alzando il bastone e caricandolo dell’essenza
Gi abbassando il bastone che come una bacchetta magica cambia la
vibrazione, il significato, l’immagine di ciò che vuoi trasformare.

Ka gi

Una di riti pu potenti, questa immagine cambia e cambierà per sempre il


suo significato ai tuoi occhi
KARMA venti- prima del concepimento

Con bocca socchiusa respirare un pò più profondamente

Ascolta suono i venti del karma


Lasciando che il vento entri dentro di te insieme al tuo respiro
.
Ora chiedi al tuo Daimon, al tuo spirito guida, di aiutarti a riconoscere i
tuoi Samskara, che sono le immagni più impressionanti della tua vita ,
come tue proiezioni.
Ricorda che queste immagini sono state create dalla tua anima come
opportunità, come trampolini di lancio, al fine di poter agevolare, di
compiere i passi nel cammino che hai scelto di compiere.
La mente vive le relazioni, gli avvenimenti come vittima, come se essi
fossero esterni a noi e non voluti.
Dalla prospettiva dell’anima invece queste immagini, più spesso relazioni,
sono pure opportunità di sciogliere attaccamenti, resistenze e poter fluire
più liberamente verso la Sorgente.
L’obiettivo di questo bilanciamento è quello di permettere al tuo sistema
di osservare dalla prospettiva dell’anima, lasciando pure che la mente
contnui a creare sensazioni false ed illusorie, affinchè tu possa sempre più
frequentemente accedere a questa dimensione, la visione dell’anima, a
questa prospettiva e portare pace al tuo intero sistema.
La prima di queste immagini è sicuramente quella di madre, poi quella di
padre.
Le immagini fondamento per il Buddhismo, che sono 10, sono in ordine:
madre, padre, fratello maggiore, fratello minore, figlio, figlia, mancanza
degli stessi (che non è assenza ma solo invisibilità), compagno, compagna
o mancanza degli stessi (che non è assenza ma solo invisibilità).
Queste sono le immagini fondamento, i samskara. Le immagini più
impressionanti della nostra vita, che programmiamo prima di nascere.
Madre e padre sono il fondamento del fondamento.
In tutte le persone con che incontriamo nella vita la nostra psiche proietta
sempre l’immagine di padre e madre.

Ascolta nuovamenze il suono del vento e torna al momento prima del tuo
concepimento. Il momento che ha preceduto il tuo concepimento.
Ti trovi negli attimi precedenti al tuo concepimento.
Ascolta il suono del vento e respira.
È li che i venti del Karma hanno soffiato molto forte, modellando le
immagini della tua vita.
Prima fra tutte l’immagine di madre, quella madre lì, come l’hai
conosciuta, come la conosci, è esattamente la madre più giusta per te, la
madre di cui la tua anima ha avuto e ha necessità per evolvere.
Perché è portatrice del dramma, delle emozioni che ti ha scatenato, per
consentirti di riconoscere le tue paure, i tuoi attaccamenti, le tue resistenze
all’amore e di superarle.
Per cui per avanzare, per acquisire consapevolezza e visione, dovresti
benedire e ringraziare, perdonare e amare l’immagine di madre.
Incondizionatamente.
Avere fede in questa immagine come proiezione della tua stessa anima,
come karma.
E lo stesso dovresti fare anche con la proiezione dell’immagine di padre,
riconoscendo anche nei momenti più drammatici della vostra relazione,
uno strumento utile alla tua evoluzione, una chiamata a sciogliere
attaccamenti e paure, resistenze all’amore. Quello è indubbiamente il padre
più giusto per te, che hai scelto in questa vita per compiere gli scalini
evolutivi che ti sei prefissato.
E così vale per tutte le relazioni della tua vita, perché in tutte le relazioni la
psiche proietta madre e padre.
Ma di tutte le immagini della vita ce ne sono alcune che sono più forti, più
impressionanti di altre.

Prova a pensare a queste relazioni così forti e chiediti:


quali emozioni hanno portato con sé e quali paure, quali resistenze, quali
attaccamenti all’amore queste relazioni mi hanno chiesto di sciogliere.
E in che misura io ho affrontato queste relazioni dalla prospettiva
dell’anima sciogliendo i miei attaccamenti, le mie paure, le mie resistenze
all’amore, e in quale misura invece ho affronato queste relazioni attraverso
l’ego, la mente che separa, che giudica, diventandone quindi vittima e
soffrendo?

Ecco queste domande, l’osservare i samskara ovvero le immagini, le


esperienze più impressionanti della tua vita, dalla prospettiva dell’anima, è
l’allenamento più importante per aprire il terzo occhio e riuscire a vedere
nel tuo futuro le immagine portate dai venti del karma e infine essere
capaci di fermare alcuni venti di cui non hai più bisogno o anticiparne altri
per cui sei già pronto.
Chiediti quali emozioni queste esperienze ti hanno portato e quando sei
riuscito a scorgere in esse l’opportunità di avanzare trasformando la
visione della mente che giudica, separa e ti rende vittima e quando invece
sei riuscito a vedere con gli occhi dell’anima riconoscendole come dono,
come opportuntà per avanzare.

Queste immagini ti danno accesso alla consapevolezza.


Ora spingi sotto le palpebre chiuse spingi gli occhi verso l’alto e li centri
sul terzo occhio. 10 cm davanti alla tua fronte.
Respira sempre profondamente.

Ora ascolta di nuovo il vento e chiedigli:


ti prego aiutami a conoscerti, ti prego rivelati.
Questo è il modo migliore per relazionarti con esso, che è una presenza
cosciente.

Rilassa gli occhi.

Prendi un respiro più profondo di tuttigli altri e riprendi contatto con il


presente.
MORTE Bardo e Rinascita – per riassorbire il reale

Assumi una postura nobile e dignitosa, respira dalal bocca con resprazione
di consapevolezza con aria che esce dalla bocca con repsiro legegrmente
più profonfo rispetto al respiro spontaneo.
Continua a respirare sempre con la respirazione di consapevolezza. Ti
accompagno in un bardo, in un breve transito. In questo bardo, in questo
transito, si dice che se udirai queste parole anche solo una volta e anche se
non le comprenderai, esse dimoreranno in te come semi e di dare i loro
frutti nel momento del biosgno, in particolare nel momento dlla morte,
quando a memoria è 9 volte superiore questi insegnamentti ti torneranno
alla mente e ti guideranno nel transito. Adesso immagina di essere sul
punto di morire, immagina che il momento della morte sia giunto per te. In
questo momento estremo dovresti lasciare andare paure e attaccamenti e
fare in modo da non dimenticarlo, così da poter essere d’aiuto con la tua
azione a tutte le creature senzienti, in cui numero è infinito come lo spazio.
La morte è un fenomeno naturale, accade a tutti, non devi avere paura.
Noi siamo sempre stati qui con te, anche se non sempre nelle medesime
forme.
La nascita è dtata dall’aggregarsi degli elementi, acqua aria terra e fuoco.
La morte è data dal disgregarsi degli elementi che tornano ognuno alla
propria origine.
Al disgregarsi dell’elemento terra il morente avverte un boarto, come di un
terremoto e sente tutta la terra sobbalzare attorno a se. Quando ciò avviene
non avere paura. Lascia che ciò accada, lascia che i boati ti attraversino ma
non avere paura.
Se la paura dovesse essere forte e dovesse colpirti al cuore puoi ricorrere a
questa preghiera di emergenza:
Maestro ti prego, non permettermi di dimenticare. Non permettermi che io
cada nuovamente nella fossa dell’inconsapevolezza.
Al perturbarsi dell’elemento acqua, il morente avverte degli scrosci
potenti, come l’infrangersi di molte onde tutte simultaneamnte contro gli
scogli.
Questo scuono è forte, rimbomba a dentro. Potrebbe colpirti al cuore e
spingerti a voler fuggire l’esperienza. Non farlo, non farlo.
Se ti spaventi, la paura è uno spasmo, una contrazione che chiude tutti i
tuoi sensi sottili. Se ti spaventi cadi enlla fossa dell’inconsapevolezza e tu
dimentichi. E allora il ciclo della vita morte, vita morte, si interrompe. Se
tu invece non hai paura e rimani vigile, attento, cosciente nella morte,
allora ragiungi libertà che è anche immortalità.
Al perturbarsi dell’elemento fuoco, il morente avverte il fragore di una
foresta in fiamme. Se ha la sensazione di tanti animali che si danno alla
fuga in ogni direzione dello spazio. Questo può essere molto forte e
davvero può spingerti a fuggire. Ma davvero non avere paura. Se la paura
fosse molto forte portrai ricorrere a questo mantra di emergenza.
Samasati. Samasati.
Samasati è stata l’ultima parola pronunciata dal Buddha prima di morire e
vuole dire ricorda chi cei, ricorda che sei un Buddha, un risvegliato.
Samasati, Samasati, Samasati. Ricorda chi sei.
Non avere paura.
Al perturbarsi dell’elemento aria il morente avverte il fragolre di molti
tuoni che esplodono simultaneamente nel cielo, il suo corpo è attraversato
da brividi di freddo alternati a brividi di febbre bruciante. Ancora una
volta, lascia che il processo avvenga, non avere paura.
Ricorda il tuo mantra, samasati. E continuaa pregare il tuo maestro:
mastro, ti prego, non permettere che io cada nuovamente nella fossa
dell’inconsapevolezza, non permettermi di addormentarmi.
Ora, se puoi udire ancora la mia voce , vuol dire che sei morto. Il tuo cuore
si è fermato. Tutti gli elementi si sono perturbati, sono tornati alla loro
origine eppure io e te siamo ancora insieme.
Tu puoi ancora udire la mia voce.! E questo ti dimostra che la morte, come
la nascia. Sono pura illusione, immaginazione.
Guardati, ora possiedi un corpo di bardo.
Il corpo di bardo è il corpo del morente. È un corpo sottile. La parola
bardo vuol dire transito. È il corpo che indossi quando transiti dalla morte
alla sucessia rinascita. È chiamato anche il mangiatore di odori, perché si
nutre della sostanza sottile delle cose. È dotato di tutti i sensi, come il
corpo di carne che hai lasciato. Può vedere, sentire toccare, gustare
odorare. E può viaggiare alla velocità del pensiero.
Dotato di questo corpo di bardo ora farai molteplici esperienze.
Innanzitutto vedrai la chiara luce dell’esistenza primaria.
Tra breve, una chiara luce abbagliante ti si mostrerà dinnanzi.
Simultaneamente potresti vedere le lucette colorate del mondo, assai più
rassicuranti.
Vai vrso con decisione verso la luce chiara, anche se dovesse essere
abbagliante e colpirti al cuore. Lai verso la luce chiara.
Questa chiara luce è la sostanze di tutte le cose.
Tutte le cose sono vacuità, vuoto, nulla. NON il niente, ma la chiara luce
splendente del vuoto.
Tutte le cose sono difatti desiderio d’amore, desiderio di darsi, offrirsi,
impermanenti. Nulla è afferrabile, nulla è sostanziale o oggettivo.
Tutto è vacuità, chiara luce. E anche tu sei chiara luce, pura vacuità.
E allora, ascolta:
poiché tu sei il nulla, per quanto tu possa girare i 9 universi vuoti, non
roverai mai nulla in grado di nuocere al nulla.
Perciò prendi ferma risoluzione di lasciare andare ogni paura ORA.
La tua coscienza non piò contenuta nei muri di sangue e corpo che hai
lasciato, ora prenderà a srotolarsi di fronte ai tuoi occhi.
E tutto ciô che tu sei stato in tutte le tue precedenti eistenze, ti si
manifesterà sotto forma di impressioni. In questa fase del transito il
morente vede moltissime immagini. Ha moltissimi samskara, o
impressioni.
Vedrai immagini dolci, serene, amorevoli.
Ma vedrai anche immagini violente, aggressive, addirittura
apparentemente malvagie.
Di fronte a tutto ciò che vedi e sperimenti ripeti come un mantra: ecco ciò
che io sono, ecco ciò che io sono, ecco ciò che io sono.
Riassumiti la piena responsabilità per tutte le emozioni che hai vissuto in
tutte le precedenti esistenze.
Riassumiti la piena responsabilità per tutte le immagini che hai proiettato
in tutte le precedenti esistenze.
Questo si chiama arte del riassorbimento del reale. O ritiro delle
proiezioni. Ed è la seconda grande chiave dell’arte del morire.
La prima grande chiave dell’arte del morire consiste nel non avere paura.
La seconda grande chiave dell’arte del morire consiste nel riassorbimento
del reale.
L’arte segreta del morire è in verità l’arte segreta del vivere.
E le chiavi segrete dell’arte del morire sono in realtà le chiavi segrete
dell’arte de vivere.

Giacchè, la vita e la morte sono simultanee.


È solo la mente che non può abbracciare la grande immagine, la grande
ruota, la grande ruota di tutte le vite, morti e rinascite simultaneamente.
Perciò la morte filtra la visione di questa grande ruota a poco a poco.
Creando la sensazione del tempo.
Ma in realtà questo tempo è illusorio.
In realtà tutto è simultaneo.
La morte a la vita sono rimultanee. Ecco perché l’arte del morire è altresì
l’arte del vivere. Chi sa morire ha na vita felice, legegra e nello stesso
tempo profonda e consapevole.
Chi non sa morire ha una vita dura.
Ora, dotato del tuo corpo di bardo farai molte esperienze ancora. E ognuna
di queste esperienze ti conferotà una chiave segreta.
Io adesso però ti devo riportare nella tua vita e nel tuo momdo che hai
appena lasciato. Rimandando la possibilità di darti le altre chiavi ad
un’atro momento, un altro tempo e un altro spazio.
Adesso devi tornare.
Quando è il momento di tornare si sente fortissimo il vento del Karma.
I venti del karma soffiano fortissimo gli attimi prima del concepimento.
Quando ciò avviene, quando questo venti soffiano fortissimamente, hai
l’impressione di molti genitori che si accoppiano, di molti mondi, di molte
epoche storiche.
Ascolta il vento ora, ascolta il vento del karma, e lascia che la danza dei
genitori, che si accoppiano, dei mondi, delle epoche storiche si manifesti
tutto intorno a te.
Alcuni genitori si accoppiano amorevolmente, altri violentemente.
Alcune epoche storiche sono più tranquille, altre sono più violente.
I venti del karma scatenano un turbinio di immagini e di impressioni
intorno a te, in ogni direzione dello spazio.
In mezzo a questa tempesta dirigi fermamente la tua coscienza lungo
questo sentiero:
prendo ferma risoluzione di reincarnarmi in un mondo che è la perfetta
immagine della mia anima, prendo ferma risoluzione di incarnarmi in
un’epoca storica che pefettamente rifletta le mie difficoltà, le mie paure, le
mie resistenze all’amore, affinchè io possa riconoscerle e superarle. Prendo
ferma risoluzione di reincarnarmi a mezzo di genitori che si accoppiano
senza violenza e che io possa avere nella mia prossima vita un corpo
dotato di meriti e grazie così che io possa metterlo al servizio di tutte le
creature senzienti.
Prendo ferma risoluzione di incontrare presto un maestro spirituale e la
mia comunità di esseri spirituali, così da poter riconoscere il più presto
possibile la mia epoca storica, il mio mondo, come strumenti del risveglio
della mia anima.
E adesso vai verso la luce di una nuova rinascita.
Quando entri nell’utero c’è sempre un momento in cui non puoi più
sentire la mia voce e io e te ci dobbiamo separare.
Ma poiché siamo nati insieme e da sempre siamo insieme presto ci
ritroveremo.
Vai verso la luce di una nuova rinascita.

Prendi qualche respiro ancora più profondo e senti il tuo corpo


dall’interno. Sentiti contenuto nel tuo cropo fisico come in un involucro
forte e sicuro.
Senti tutto il tuo mondo, la tua epoca storica, dentro di te, come in te
dimorante.
E rivolgendoti al tuo mondo, senza esitazione afferma:
io ti riconosco come in me dimorante.
E rivolgendoti alla tua epoca storica. Senza esitazione, afferma:
io ti riconosco come in me dimorante.
Ora porta la tua mano sinistra sul chakra del cuore, la destra sopra la
sinistra. E dirigi la tua coscinza verso la promessa del nuovo nato:
prometto di ricordare sempre che sono amato.
E infine con un profondo respiro allontana la mani dal chakra del cuore e
stirati bene.
Stirati anche più di una volta. E ti riprendi piano piano.
AMA IL TUO CORPO, FRAGILITà di corpo / campo energetico

Nel mito di Arianna, la madre di Arianna madre era un’immortale ,


Parsifae.
Arianna invece era una mortale. Puoi immaginare che cosa significhi per
una madre viivere l’immortalità mentre osserva la mortalità di sua figlia?
Prova ad immaginare il dolore di questa madre immortale, di Parsifae,
mentre osserva sua figlia Arianna che si ferisce e le cui ferite non
guariscono istantaneamente come le sue, che la osserva mentre si ammala,
che la osserva soprattutto mentre invecchia sapendo che lei non
invecchierà e sapendo che morirà mentre lei non morirà mai.
Ora
L’anima è il principio immortale presente in noi, simbolicamente
rappresentata da Parsifae.
Il corpo è il principio mortale presente in noi, simbolicamente
rappresentato da Arianna.
Collegati a Parsifae e osservala amare incondizinatalente sua figlia, il suo
corpo mortale, che si ferisce.
Da questa prospetiva, dalla prospettiva di Parsifae stai osservando il corpo
dal tuo principio immortale altrimenti non potreesti concepirlo nella sua
mortalità.
((Se siamo capaci di concepire il nostro corpo come mortale è solo perché
lo oserviamo da un punto di vista divino, il se, l’anima, che è immortale.
Come per percepire la luce dobiamo conoscere il buio, come per vedere il
bianco dobbiamo conoscere il nero.
Anche per scorgere il corpo nella sua fisicità e nella sua mortalità
dobbiamo conscerne il suo opposto, ossia l’anima che è immortale, il se, il
principio divino che abita in noi, che è al di là del bene e del male.
La mente invece divide, osserva dal suo punto di vista limitato, divide tra
male e bene, tra giusto e sbagliato, tra bello e brutto.
Questa Parsifae, immortale, che cura le ferite sua figlia, mortale, entra in
grande compassione in grande emapatia.
È proprio questa compassione, questo profondo amore provato da Parsifae
per sua figlia mortale che dobbiamo svluppare nei confronti di noi stessi,
del nostro corpo.)))
Allo stesso modo di Parsifae che ama incondizionatamente sua figlia
Arianna, che ne ama ogni aspetto, ogni ferita, ogni lacrima, ogni difetto e
che la cura con tutto il suo amore, allo stesso modo osserva il tuo corpo
mortale dalla prospettiva dell’anima che ama questo corpo
incondizionatamente, senza separazione.
(((Anima e corpo questi due termini, sono distinti ma non separati.
La malattia che osservi nel fisico, i difetti, tutti quei problemi con
l’apparire diventano reali solo a causa del fatto che li stai ossevando dalla
prospettiva della mente e non dalla prospettiva dell’anima.))))
Quando ci rendiamo conto che questa evanescenza, questa impermanenza
del corpo, l’invecchiamento stresso in verità servsono per farci percepire
l’immortalità delle nostra anima, del nostro se, allora gli stessi problemi
legati al fisico svaniscono, non sono mai esistiti.
È solo questione di cambiare prospettiva.
Proprio come Persifae, che è simbolo dell’immortalità della nostra anima,
ama incorndizionatamente sua figlia Arianna, che è simbolo della
mortalità, della fragilità, dell’imperfezione del nostro corpo.
E quindi non possiamo che amare, amare incondizionatamente ogni
fragilità del nostro corpo, ogni imperfezione, ogni nostra ferita, ogni
giorno che passa e che ci porta ad invecchiare, amare la vecchiaia.
(((Perché è attraverso l’espressione di tutto ciò che noi possiamo percepire
l’immortalità della nostra anima.
Come diceva Aurobindo la morte stessa è la garanzia dell’immortalità
della nostra anima.)))
Questo corpo che è qui, che si ferisce, che invecchia, che si deteriora, che
si ammala, che invecchia, proprio per mostrarci la nostra dimensione
immortale, è sacro, è l’emblema stesso del sacrum facere, della capacità di
darsi, di offrirsi per amore.
Il corpo è quindi il simbolo stesso dell’Amore e quindi dobbiamo amarlo
incondizionatamente, amarlo incondizionatamente.
Se riesci a percepire questo tutti quei problemi legati ad esso, come anche
la mancanza di forma fisica o la mancanza delle sue prestazioni,
svaniscono, non sono piu problemi.
Li superi, li sciogli, li dissolvi.
Ogni problema che riguarda il corpo ha origine nella relazione tra corpo e
Anima, come nella relazione tra Arianna e sua madre. Nella misura in cui
li percepsci come due elementi distinti e separati allora lì cominciano tutti i
problemi. Li è il momento in cui osservi con la mente e non dalla
prospettiva dell’anima.
La mente tende ad esercitare un controllo continuo sul corpo, come fosse
un oggetto, come non fosse sacro, come non fosse anima.

(((Dal momento invece che riconosci che corpo e anima sono principi
distinti ma non separati come il bianco e il nero, la luce e l’ombra e
servono per percepisci a vicenda, come se fossero l’uno la proiezione
dell’altro, che si permettono di percepirsi a vicenda, nella reciproca
consapevolezza, allora i problemi che riguardano il corpo non si
manifestano più. Problemi che riguardano il cibo, la sessualità, la
vecchiaia, la forma fisica non si manifestano più, non sono più problemi, si
superano.
Bisogna rimettere insieme anima e corpo, principio immortale e mortale,
rendersi conto che ogni fragilità del corpo è semplicemente un modo per
evidenzare la nostra immortalità e quindi dobbiamo riuscie ad amare
questo corpo nella sua fragilità e quindi dobbimao riuscire ad amare
questo corpo incindizionatamente come Persifae con sua figlia, non solo
quando il nostro corpo ci regala delle prestazioni così come la mente le
vorrebbe, ma amarlo incondizionatamente soprattutto quando è fragile,
quando è debole. )))
Amarlo incondizionatalemnte proprio per la sua evanescenza, per la sua
impermanenza.
Se siamo capaci a fare questo tutti i problemi legati a corpo si dissolvono
perché si dissolve la paura.

(((Si cade malati quando abbiamo paura, la paura è ciò che separa divide
l’anima dal corpo
Che il corpo alla fine sia egli stesso capace di immortalità attraverso
l’amore ce lo dimostra la storia di Arianna, alla fine il corpo dimostra di
essere esso stesso immortale, ma di una forma di immortalità diversa da
quella dell’anima.
Mentre Parsifea è immortale, come l’anima, perché è divina, Arianna che
vediamo come il corpo, è mortale, si ferisce invecchia e la mamma non sa
come curarla.
Però Arianna però alla fine conquista una forma di immortalità che da un
punto di vista emotivo è ancora più grande di quella di sua madre.
Infatti Arianna, dopo tutte le sue disavventure, dopo aver fatto il viaggio
nell’underworld, nell’ombra (il viaggio che fa il corpo nella malattia, nella
fragilità , nel rapporto malato con il cibo, con il sonno, con il sesso, con
l’invecchiamento) dopo aver compiuto questo viaggio nella notte,
nell’ombra, risorge.
Arianna incontrerà quindi Dioniso, il Dio, il Divino.
identificato come dio dell'estasi, del vino, dell'ebbrezza e della liberazione dei sensi;
, "colui che scioglie" l'uomo dai vincoli dell'identità personale per ricongiungerlo all'originarietà
universale.EDERA.

Il Divino si può incontrare sulla cima dell’Olimpo, dove trova Zeus o nelle
profondità dell’infero, dove regna Ade, suo fratello. Regno del principio
femminile, della notte, dell’oscurità.
Essere fratelli nel mito significa essere 2 facce della stessa medaglia, 2
aspetti della stessa realtà.

Parsifae , l’anima, viene dall’Olimpo, è immortale perché viene


dall’Olimpo.
Arianna, il corpo, è invece mortale perchè deve fare il viaggio nell’ombra,
negli inferi, nella dimensione oscura, nelle profondità dell’ombra, fino ad
incontrare Ade e risorgere.
Infatti Arianna, dopo aver fatto il viaggio nella notte, nelle difficoltà, nella
densità dell’esistere incontra Dioniso.
Dioniso è anche Ade.
Perché c’è una danza nella morte, c’è un’estasi nella morte.
E dopo che Arianna ha fatto il viaggio nella notte più buia, dopo che ha
toccato il fondo , quando il suo corpo sta per cedere e morire, arriva
Dioniso che la farà sua sposa e la farà immortale.
Quindi Arianna è un riflesso speculare di sua madre. Sua madre nasce
immortale e deve confrontarsi con la mortalità di sua figlia. Come l’anima
con il corpo.
Arianna invece è mortale, ma grazie all’amore che trova nell’infero, nella
notte, nell’oscurità, Ade, Dioniso, acquista l’immortalità dell’amore
perché lei vivrà per sempre nel ricordo di Dioniso che la amerà in eterno e
dei suoi figli immortali che la ameranno per sempre.
E quindi chi fa sua queata storia e la comprende in profondità,
ha la possibilità di sciogliere tutti i problemi legati alla fragilità del corpo,
la vecchiaia, il sonno, il sesso, il cibo.

Perché sono tutti problemi che nascono da questa relazione tra Anima e
corpo, tra mortalità e immortalità.
Ogni giono ci sono problemi con il corpo, di varia natura, legati
all’osservare il corpo dalla prosettiva della mente.
e quindi cosa facciamo?
Mettiamo una toppa di qui poi una toppa di là? Questo si chiama Terapia
desacralizzata. Anestetizza lì o là.
Oppure possiamo scegliere di non mettere toppe ma risolvere la relazione
in cui ogni problema si genera.
(Si può quindi avere una vita lunga e serena una bella relazione con il cibo
ecc? si
Bisogna cercare la via dell’oro citata da Esiodo, per vivere senza malattia e
addormentarsi alla fine della vita diventando Daimones.
Più ti avvicini a questo stato e più giungerai ad una prospettiva sempre più
concreta nella nostra quotidianità.))))

Allora cosa devi fare?


È sufficiente rendersi conto più volte al giorno, osservare più volte al
giorno la mortalità del nostro corpo.
Allora osserva la tua mano e renditi conto che le rughe del tuo cropo,
questi segni, queste sue cicatrici, questi nei ecc,
è polvere, è polvere che sta svanendo, sta svanendo nel vento.
Mentre te ne rendi conto allora vivifichi la consapevolezza della tua
immortalità.
Ciò non significa non osservare dalla prospettiva delle mente, poiché fa
parte della nostra natura umana, ma significa ricordarsi almeno una volta
al giorni di osservare una parte del corpo dalla prospettiva dell’anima, per
vivificare, per nutrire questa relazione tra corpo e anima.
Oggi osservo le rughe sui miei occhi, domani le mie lentiggini, dopodomai
un neo, osservalo amalo e renditi conto che è polvere che sta svanendo nel
vento, si sta dissolvendo, sta sparendo ,anzi lo sta già perdendo, lo stai già
lasciando..
Allora non senti un’emozione fortissima che ti pervade?
Come quella che poteva sentire Parsifae immortale che metteva la sua
mano sopra il corpo di sua figlia ma la sua carne non si rimarginava
immediatamente come la sua stessa carne?
Riesci a renderti conto che la carne di sua figlia le scivolava via per
sempre, come polvere nel vento?
È questa emozione a cui devi accedere ogni giorno, per risvegliare la
prospettiva dell’anima, l’immortalità dentro di te, che è Amore, che è
sacrum facere, il cedersi, l’offirsi, il darsi. Come fa il tuo corpo per te, per
donarti la possibilità di scorgere e riconoscere la tua parte immortale.
Questo è il senso dell’offerta di sé.
((E allora quando l’immortale si risveglia in te, questa relazione tra corpo e
anima ritrova la sua vera unione, non duale, distinti ma non separati.)))
E allora automaticamente il senso stesso della dieta, dell alimentazione
assume tutt’ altro senso, scegliere cibo sano per nutrire per proteggere, per
curare, per fare del bene al proprio corpo e non al fine di spingerlo ad
essere diverso, ad essere migliore, più bello, più prestante.
Non è questo che vorresti per tua figlia?
E allora da questa prospettiva, tutti i problemi svaniscono.
Ricordati che sei mortale, basta questo.
Ogni giorno.
(Siamo in una civiltà che vuole il potere. Tra l’amore e il potere il mondo
ha scelto il potere. Allora questo mondo non vuole che tu trovi la via
dell’amore, che è la via dell’immortalità e della felicità. In questo modo ci
vogliono sempre e cronicamente malati oppure insoddisfatti per essere
homo consumens, prevedibili, misurabili e governabili).

PER OTTIMIZZARE LE POSSIBILITÂ DI RIUSCITA

Centrarsi, riallinearsi
Connetti con l’impresa che sta per realizzare senza giudicare, senza
proiettare memorie , poni attenzione senza intenzione, ti immergi con
attenzione coscienze senza analizzare, senza interpretare, in immagini
nelle quali
Separare memoria da attenzione e immaginazione.
Come Perseo che affronta le sue imprese senza paure e spinto dalla forza
dell’evoluzione:
Perseo fa il viaggio negli inferi per amore di sua madre inizialmente poi
per liberare Medusa, poi combatte per amore di Andromeda, e quindi
sempre per difendere il femminile, che in realtà è l’Anima.
Perseo quindi non lotta per ottenere meriti o guadagni per se stesso ma
unicamente per liberare altri.
Combatte con distacco dal risultato w vince proprio per questo. Perché non
proietta nulla e non spreca energie nelle aspettative.
Quando porta a termine la sua missione, dona i suoi trofei – la testa di
Medusa ad Atene che la metterà sul suo scudo, restituisce i sandali alati,
l’elmo e la sacca dell’invisibilità a Hermes e libera Pegaso, il cavallo
alato, per permettergli di torvare altri eroi da aiutare.
Perseo sacrifica tutto per amore, sacrifica tutto, sarcum facere, offrirsi. Si
offre all’amore, si offre al femminile che è l’anima, che è il destino. Lui
entra negli inferi, vive la dimensione dell’oscurità, senza attaccamenti ma
offrendosi, per fare ritorno da vincitore ed offfrire tutto ciò che ha vinto,
guadagnato.

Così anche tu entra nella tua missione spinto dalla forza dell destino,
dando il massimo ma lasciando lbertà all’evento di scegliere la modalità di
comimento, senza attaccamenti, senza limitazioni.
Tieni il pugno destro sul chakra del cuore con il pollice dentro, il pugno
sinistro all’altezza del plesso solare con pollice dentro.
Sta imbrandendo la ta spada. Sei un guerriero.
Ora unisci i pugni all’altezza del 3 occhio affinchè il potere della spda
possa esprimere tutta la sua potenza.
Ora uniscili nel mudra Yoni verso l’alto per donare alla forza
dell’evoluzione, al destino, i frutti delle tue gesta.
Ripeti questa sequenza piu volte, imbrandisci la spada, attiva il potere
della spada e dona il risultato, ciò che ne hai tratto, al divino, alla forza
dell’evoluzione, al destino, per liberarti dagli attaccamenti.
CONTATTO CON FORZE TITANICHE
RIPRENDERCI LA RESPONSABILITà di ciò che giudichiamo e
riconnetterci alle forze ctonie (divinità generalmente femminili legate ai culti di dei
sotterranei e personificazione di forze sismiche o vulcaniche), sotterranee, oscure

Per un munuto di silenzio, in tutta immobilità comincia ad esalare tutte le


tensioni, svuotando il tuo campo da tutte quelle emozioni stagnanti quegli
attaccamenti, tutte le difficoltà,
e esalazione dopo esalazione sentiti sempre più svuotato.
Continua a stare immobile in silenzio.
Respira sempre dalla boca in maniera sempre più profonda rispoetto al
respiro spontaneo.
Ora tuo il respiro non è aria che entra ed esce dal corpo ma polvere, terra.
E questa terra entra nel corpo ad ogni inspiro, lo pervade, ed esce dal corpo
ad ogni espiro, riunificandosi alla terra.
Inspiro, la terra mi pervade, espiro e la terra ritorna alla terra.
Legati all’elemento terra ci sono molti aspetti ectoni, sotterranei, oscuri, di
noi, della nostra stirpe, della nostra genìa (..)
Mentre respiriamo la terra sentiamo scorrere dentro e fuori da noi gli
aspetti più scuri della nostra anima. Magari hanno a che vedere con il cibo,
con la rabbia, con il sesso. Osserviamo.
Poi immaginiamo che il respiro sia acqua. Quando inspiro l’acqua entra
dentro di te e pervade tutto il corpo e quando espiri l’acqua ritorna
all’acqua. Anche all’acqua sono legati molti aspetti oscuri che ci
riguadano, pensiamo alal ferocia di tanti animali dell’acqua, i coccodrilli,
ecc e permettiamoci di sentire che anche dentro di noi e nella nostra genia
ci sono tanti elementi oscuri che riguardano l’elemento acqua. Cerca di
sentirne la presenza nelle tue profondità.

Resta in osservazione senza giudicarli. Prendi consapevolezza che sono


parte della Natura.
Non sono né male né bene, non sono né malvagi né buoni.
Poi immagina che l’elemento sia fuoco. Quando inspiro inali il fuoco che
ti pervade e quando espiri ritorna al fuoco.
All’elemento fuoco sono legati molti aspetti oscuri e quando si manifesta è
spesso come autolesionismo autobiocottaggio.
Ma anche qui li osserviamo senza giudicarli, senza considerarli né bene né
male, semplicememente senti la loro presenza in te.
Non è necessario neanche capire con la mente esattamente di cosa si tratta
ma sempre anche essi sono presenti in noi.
E infine respira Aria, quando inspiro l’aria entra nel corpo, si diffonde
ovunque, e quando espiro l’aria esce da me e ritorna all’aria.
Di solito l’oscurità dell’elemento aria è legata alla limitazione, al trattenere
o al trattanersi.
Osserva senza giudicare, senza riflettere, semplicemente ponendo
attenzione e lasciandoti pervadere.

(Pratica tantrica - Beato tremendo – 4 immerisoni del beato tremendo )

Ora muovi il tuo respiro come luce su e giù dalla colonna vertebrale,
quando inspiri il respiro risale la colonna fino alla sommità del capo,
quando esali lascia che la luce scenda fino al perineo – fino al primo
chakra.
Visualizza i tuo respiro come pura, chiara luce e mentre fai questo senti
che tutti gli aspetti dell’oscurità dell’anima legati agli elementi acqua, aria,
terra e fuoco, si trasformano in elementi costruttivi, in forza, in forze
costruttive, in forze positive che ti conducono verso la libertà.
Proprio perché le hai riconosciute ed accolte, queste ombre adesso si
trasformando in forze, proprio perché le hai incluse ed ammesse, queste
energie si straformando in doti, capacità, talenti, possibilità, conoscenze,
energie che ti aiuteranno nel tuo cammino fino alla liberazione finale.
Senti queste ombre e questa luce fino alla liberazione finale.

Lotta tra AVATAR (desiderio di amare, di darsi, di offrirsi) e l’ASURA


(restenza alla capacità di offrirsi, di darsi, di amare) è lotta continua ma
non come queella umana che annichilisce, per il denaro, per il potere, ma
lotta d’amore, per difendere l’amore, lotta costruttiva.
Mai per se stessi, mai per il potere, mai per il guadagno, ma per amore, per
la natura rappresentata dal femminile, rappresentata dalla madre, famiglia,
donna (l’Amina, il femminile, gli inferi)
Tutti i veri guerrieri , gli eroi del mito lottano per amore, per la natura,
offrendosi, sacrficandosi, sacrum facere.

TRISTEZZA; INSUCUREZZA;
SENSAZIONE DI DOVER SEMPRE MIGLIORARE, RIPULIRSI
RICONOSCERSI COME

È la società che ti induce a pensare che la tua scelta sia sempre sbagliata,
che tu debba sempre migliorare, che tu debbia guarire, che tu così non
vada bene, che tu abbia fatto scelte sbagliate.
Che tu debba entrare in terapia, che tu debbe ancora fare formazioni, che ci
sono cose che non sai, per rimanere controllabile prevedibile guvernabile e
mantenerti nel comsumo continuo. Il sistema ti vuole sempre un po’
depresso, un po’ svuotato di energie, con la sensazione che sei difettoso,
che devi ancora imparare qualcosa, che così non vai bene, che sei
macchiato, che devi redimerti dei tuoi peccati, che qualcosa di te non è
pulito.
In verità non c’è niente da capire.
SO DI NON SAPERE è la vetta estrema della conoscenza!
Devi semplicemente abbandonarti ad essa.
Ogni giorno cerca di essere consapevole della mancanza di potere, di
energia, di forza che è lì con te. Innanzitutto riconosci questa mancanza di
potere, di potenza.
Ma non è normale, tu sei naturalmente potente
.
OMI. Ogni giorno 1 munito, occhi chiusi.
+ munuto di meditazione cosciente.
Riconosco la mia mancanza di potenza, che mi induce una vena di
tristezza, di sottotono, di depressione, di mancanza di fiducia, di
insicurezza e riconosco che non è mia ma costruita ad hoc da sistema che
mi vuole prevedibile, governabile e misurabile.
Chiudo l’ingresso e senza opporre resistena non entro dall’idea che m
viene trasmessa dal sistema, secondo la quale io sarei sbagliato, io sarei da
correggere io sarei difettoso, io sarei responsabile di queta vena di
tristezza, di mancanza di potenza.
Quindi risalgo a una sensazione che mi porto dentro, una sensazione di
errore, di aver sbagliato, a scegliere questo o quello nella vita (partner,
oggetti, luogo,..) e alla fine mi inchino con anjani mudra (mudra mani in
preghiera danati alla fronte) a tutte le mie scelte, riconoscendo nell’altro
sia esso indivuduo, oggetto, luogo, qualcosa o qualcuno che mi ha scelta.
Ci siamo scelti, vuol dire che ci siamo rinoosciuti. E ci siamo riconosciuto
eprchè siamo proiezioni dell’anima che si proiettano all’esterno epr potersi
riconoscere e riconoscere inanzitutto le proprie difficoltà, le proprie
resistenze all’amore, in modo da poterle superare. E cosi facendo questo
OMI vedrai che quel filone di tristezza, di insicurezza, piano piano di
scioglie.
GESTIONE DELLA RABBIA

Se la rabbia viene terapizzata con l’io, con la mente che giudica divide e
separa non si fa altro che placarla, reprimerla e come pentola a pressione
rischia di esplodere oppure si trasforma in malattia.

Se consideriamo le emozioni, anche quelle socialmente scomode come


Dei, Dee che servono allo scopo della nostra anima, non possiamo che
risonoscierle innanzitutto e poi integrarle e fare l’amore con esse.
Rabbia e sensi di colpa sono 2 facce della stessa medaglia.
Normalmente la rabbia viene più spesso sfogata con propri familiari,
spesso in manirea ingiustificata e poi ci sentiamo in colpa.

Queste esprienze, queste emozioni che giudichiamo inadeguate, male,..


vengono espresse quindi solo parzialmente e rischiamo che la repressione
dell’emozione restante o del senso di colpa o tristezza che ne deriva
perturbi il nostro campo morfico (o Akasha, o spazio eterico, che è il
palcoscenico, il teatro di tutti gli avvenimenti della nostra vita, dove vi è
ogni ricordo) e che quindi questi spiriti famelici, spiriti violenti e
disturbanti, le Erinni o Furie, lo perturbino senza tregua al punto da farci
ammalare.
Solo atttraverso l’elevazione di queste emozioni, solo attraverso il loro
riconoscimento in quanto Dei, Spiriti che sono emozioni o avvenimenti
stessi, e unione profonda con esse possiamo liberare queste Erinni e
trasformarle in Eumenidi, spiriti alleati.

Secondo il mito esse nacquero dal sangue di Urano, fuoriuscito quando Crono lo evirò, mentre la
successiva tradizione poetica le dice figlie della Notte. Le Erinni sono tre
sorelle: Aletto, Megera e Tisifone.
Al fine di placarle, vennero chiamate anche Eumenidi (ossia, le "benevole"), si porgevano loro varie
offerte e ad esse si sacrificavano le pecore nere

Lo possiamo fare portando in scena, attarverso un rituale quotidiano,


quest’emozione disturbante, permettendole di essere riconosciuta, accolta
e liberata!
Come per la tristezza ci sentiamo rigenerati e trasformati dopo un pianto
liberatorio, allo stesso modo dobbiamo portare in scena la rabbia e il senso
di colpa senza giudicarlo né bene né male, con la purezza di Perseo, la
purezza del cuore di un bambino.
Ma come in natura l’animale selvatico manifesta rabbia, violenza e
aggressività senza rimorsi ma proprio perché non giudica e ha il cuore
puro e vive in totale relazione con la natura.
Nel momento stesso in cui la rabbia si esprime si compie il processo di
guarigione, è l’espressione stessa della rabbia che ci guarisce, non la sua
soppressione!

Allora prendo ferma risoluzione di voler portar portare la mia emozione


/relazione /senso di colpa / avvenimento.. in un rituale sacro che abbia lo
scopo di riconoscerlo come Dio, Spirito, integrarlo, onorarlo e farci
l’amore.

- Ti riconosco come simbolo sacro, scelto dalla mia anima per


evolvere. Non comprendo ancora il tuo linguaggio ma prendo ferma
risoluzione di comprenderlo e ti chiedo di ritrovarci questa notte
durante il mio sonno che è passaggio nell’underworld, nel mondo
degli inferi e ti chiedo di unirti a me là dove sono custodite le
immagini del mio futuro e ti chiedo di aiutarmi a spargere polvere
d’oro sulle ferite, sulle fratture dell’anima del mondo.
- 4 immersioni nel beato tremendo al fine di riconnetterci con le forze
sotterranee, le forze ectonie, senza giudicarle e lasciarle risalire in noi
(RIPRENDERCI LA RESPONSABILItà di ciò che giudichiamo)

- Attarverso l’arte terapia, la messa in scena teatrale (strapparsi i


capelli urlando ecc..) o in un rituale meditazione mentre passeggio
nella natura mi lascio pervadere la quelle emozioni, o attarverso
l’ascolto ed il canto di una canzone che riesca ad esprimere
pienamente la nostra emozione repressa oppure attraverso
l’espressione artistica (disegno..) lascio totale libera espressione a
queste Erinni che occupano il mio campo morfico, le riconosco come
spiriti, come Dee, come MAESTRE e lascio loro tutto lo spazio
necessario per esprimere la loro forza in tutto il mio sistema senza
resistenze.

- Banchetto mistico. Mi sdraio e prendo ferma risoluzione di


sacrificarmi, di offrirmi in sacrificio a tutti i demoni, Erinni, e altri
spiriti famelici che occupano il mio campo morfico.

Il sacrificio di se è la massima espressione dell’amore e si sublima


della morte, momento in cui ci si sacrifica (SACRUM FACERE;
FARE IL SACRO), attraverso il totale abbandono di se (del proprio
corpo e della propria mente) per unirsi totalmente, senza riserve con
il divino.
Nel rituale sacro del banchetto mistico mi offro, Sacrifico, faccio il
sacro, concedo ogni parte di me a voi spiriti famelici che ho sempre
tentato di allontanare, giudicandovi male e cattivi. Ora comprendo
che siete parte di me, parte di ciò di cui la mia anima ha necessità per
compiere il suo cammino, vi accolgo quindi e vi invito a volervi
nutrire di me. Completamente, senza riserve. Mangiate, nutritevi,
divoratemi. Sono qui per questo, sono qui per voi.
Venite a me spiriti famelici, demoni, Dei generati dalle mie sperienze
in questa esistenza ma anche da quelle di tutti i miei avi, voi che
occupate il mio campo morfico, il mio Akasha, venite a me, mi offro
in sacrificio, in offerta per voi.
RIPARARE LE FRATTURE DELL’ANIMA CON POLVERE
DORATA – incontro con il problema (Daimon) nel mondo dei sogni

Mudra dei pugni chiusi con pollice in mezzo e mani unite davanti
chakra del cuore o plesso solare.
Questo mudra serve per connetterti con l’Origine del tempo, il tempo
il momento preciso in cui il tuo problema è stato creato.

Connettiti con il tuo problema, visualizzalo.


Definisci le emozioni che suscita in te, è proprio attraverso di esse
che entri in relazione con lui.
Queste emozioni sono la chiave.
Connettiti ora con l’origine di questo problema, l’orgine del tempo,
la prima volta in cui questo problema, queste emozioni si sono
manifestate nel Mondo. La prima volta in cui sono state immaginate,
perché sempre prima che una cosa compaia in questo mondo è stata
dapprima immaginata, sognata e poi proiettata, solo dopo diventa
realtà, solo dopo prende forma.
Solo in seguito quindi questa immagine è stata vissuta da te in altre
esistenze o dai tuoi antenati, trasmettendola di vita in vita fino ad
arrivare a te ora, lasciandoti da possibilità di elaborarla grazie al
pensiero antico, alla connessione con l’origine del tempo in cui è
stata creata ma anche grazie all’epoca storica che stai vivendo che
attraverso la sua vibrazione ti dona apertura del cuore, coscienza e gli
strumenti necessari per elaborarla.
Prendi coscienza che questo tuo problema, che queste stesse
emozioni sono un maestro, una guida, sono pura entità, spirito.
Vai al di là del giudizio della mente, al di là del bene e del male e
osservalo come puro potenziale di evoluzione per la tua anima.
Accoglilo nella sua divinità, riconoscilo come spirito, come maestro,
come pura opportunità di evoluzione.
Per far questo devi osservarlo dalla prostettiva dell’anima e non da
quelal della mente che divide e separa.

Rivolgendoti al uo problema digli:

Maestro, ti riconosco.
Non comprendo ancora il tuo linguaggio ma prendo ferma
risoluzione di volerlo comprendere.
Ti prego maestro, unisciti a me questa notte, vieni con me nel mondo
dei sogni, nell’underworld, nel mondo degli inferi, raggiungimi in
quel luogo dove sono custodite tutte le immagini del mio futuro (ma
futuro e passato sono la stessa cosa perché il tempo non è lineare) e
aiutami a spargere polvere dorata al fine di riparare le fratture
dell’Anima del Mondo.
Ripetere più volte.

Quando sei pronto ripeti più volte silenziosamente dentro di te il


seguente Mantra:

OM NAMO BHAGAVATE
Scrivilo dapprima in caratteri d’oro sulla lavagna interna, lo spazio
interiore, nel Chidakash, lo spazio vuoto che è dietro i tuoi occhi
chiusi e dietro la fronte e poi lo ripetiamo inseme per 9 volte.

L’obiettivo è quello di vivere i problemi non più come vittima ma


come dimensione fondante della vita, che È il problema.
La vita, i problemi quindi, serve a riparare le grandi fratture
dell’Anima del Mondo.
I problemi sono il linguaggio dell’anima che chiede di entrare
nell’ombra per spargere polvere d’oro per riparare le sue ferite.

VIAGGIO SCIAMANICO
2 brani tamburi
Prima shaman’s drum poi whatever the river takes
È un momento sacro, gli sciamani stanno chiamando, evocando
l’apertura del portale.
La tua missione è di prendere contatto con la tua anima e di liberare
tutti quegli elementi legati all’anima, legati all’ombra, all’invisibile,
che la tua mente ha sotterrato, represso, ignorato o violentato in tutti
questi anni considerandoli inopportuni, fastidiosi, intollerabili.
Sei alla ricerca dell’unione, del contatto con il Vero Se, che non
divide ma ne accoglie ogni aspetto, unisce e integra.
Questa Unione, questa Integrazione, è l’UNICA via di guarigione.
Sei chiamato alla vera Cura, che porterà nel prossimi mesi Equilibrio
mentale, chiarezza, serenità e centratura.

Sciamani aprono portale – fuoco mistico. Falò.


Si entra nel mondo di sotto.
Evochiamo tutte quelle parti di te, del tuo percorso in questa
esistenze, le emozioni, gli avvenimenti, le esperienze che hai
allontanato, considerandole cattive, brutte o troppo dolorose.
Evochiamo tutte quelle emozioni, avvenimenti, esperienze che hai
giudicato sporche, basse, scomode e destabilizzanti. Tutte quei
richiami, quelle strategia scelte dalla tua anima per comunicare con
te ma che la tua mente ha giudicato e poi soffocato per non far
emergere, per apparire diversa, per adattarsi alla società, agli schemi,
al modello educativo richiesto.

Osserva la giugla del mondo di sotto, sei nel mondo degl mondo
degli inferi, sei nell’oscurità dell’anima che è notte, è sotterranea, è
l’eterno femmineo, il femminile, la luna, la dimensione
dell’invisibile.
Non appena superi il condizionamento della mente che teme questi
aspetti, non appena realizzi che sei tu, anzi che è la maggior parte di
te stesso, o addituttura che lì vi è il vero te stesso, allora cominci a
scorgerne i colori, la natura, le foglie, e ttti gli animali, ognuno dei
quali è simbolo delle emozioni, avveminenti,esperienze che hai
giudicato, sotterrato e represso.
Osserva questa natura così rigogliosa cosi forte, assapora l’energia, la
potenza di questo luogo, una potenza una forza che avevi scordato.
Guarda i colori, le dimensioni, nelvieni avvolto e pervaso. È
magnifico.
Ora poni la tua attenzione agli animali presenti attorno a te, guardali
bene, osservali. Vi sono aminali che conosci, altri che hai visto sui
libri, altri immaginali. Puoi anche scorgere tutte le crature del mondo
delle fiabe e del mondo onirico. Lascia che chi ti cerca ti si avvicini.
Riconoscierai le crature che hai necessità di curare in questo
momento.
Osserva bene.
Alcuni sono feriti, altri sono sofferenti, altri ancora non hanno la
possibilità di camminare.
La tua mente li ha talmente maltrattati in tutti questi anni
considerandoli ionpportuni, fastidiosi, insopportabili e perfino
pericolosi che li ha schiacciati, lesi, feriti, ammaccaticon lo scopo di
farli sparire o perlomeno di rinchiuderli nel profondo dell’oscurità.
Osservali.

Ora scorgi un sentiero che segue un fiume e decidi di incamminarti


su questo sentiero per raggiungere il lago magico in cui sfocia il
fiume.
Vai deciso.
A mano a mano che cammini ti accorgi che questi animali ti
seguono, c’è chi riesce a camminare da solo, altri quelli piccoli che si
appoggiano sulle tue spalle, altri ancora si organizzano epr
trasportare i più deboli, i più affaticati.
Tutto viene spotaneamente e armoniosamente organizzato per
questo grande evento, ti aspettavano da cos!ì tanto tempo, avevano
così immensamente bisogno di te.
Continua a camminare.
Dopo una lunga camminata, alla fine del senitiero vedi delle luci nel
cielo, di tutti i colori, è meraviglioso, un fenomeno che ricorda
l’aurora boreale ma più esteso, più luminoso, più scintillante.
Ti rendi conto che state arrivando al Lago Magico e che è esso a
riflettere nel cielo il suo splendore. Le sue aque brillano di puezza, di
una lucentenzza mai vista, vedi riflessi blu, verdi, rosa, viola, puoi
scorgere tutti i colori che servono a Curare.
Ora lascia che tutti gli animali che ti hanno seguito possano dissetarsi
delle sue acque, possano immergersi ed esserne completamente
avvolti e nutriti.
Immergiti anche tu, c’è una grande festa.
Vedi ogni animale riprendere energie, osservi i corpi rigenerarsi,
rinvigorire, osservi gli animi gioiosi e frizzanti.
È meravoglioso, vi è grande gioia e felicità. Tutti ti fanno festa, sei la
Salvatrice, vi è grande Amore.
Quando siete tutti nutriti e profondamente rinvigoriti, vi
incamminate nuovamente verso il portale dal quale sei scesa.
Ognuno con grande energia, pieno di forze.
Arrivate quindi molto più rapidamente a destinazione.
Ora li saluti, e prometti loro che mai più li trascurerai ma che anzi,
lascerai loro sempre spazio per esprimersi nella tua quotidianità.
Decidete insieme le modalità,se rabbia o frustrazione puoi metterne
l’internto prima di fare sport o semplicemente disutendone con
qualcuno che identifichi ora, se tristezza puoi magari trovare dei
momenti di sfogo-pianto o attraverso il canto decidere di esprimere
tutto il tuo dolore. Ma dovrai impegnarti. per tutti loro.
A questo punto ti viene appoggiato nelle mani un dono prezioso che
ti servirà allo scopo di Unire, mantenere anche nella tua mente vivo il
ricordo di quest’esperienza e far perdurare la Cura a cui hai avuto
accesso.
Ora devi andare, devi rientrare. Salutatevi. Non c’è più tempo.
Gli sciamani ti stanno chiamando, il portale si sta chiudendo.
Vai. Torna su.
Mentre stai risalendo percepisci che uno di questi animali ti
accompagna, è al tuo fianco, esce con te dal portale. È il tuo animale
di potere, ti dona le forze, gli strumenti di cui ha necessità nel mondo
di mezzo, nella tua quotidanità. Sarà sempre al tuo fianco e potrai
sempre appoggiarti a lui quando ne avrai bisogno. È il tuo animale
guida, il tuo animale di POTERE, il tuo animale totem.
Hai avuto accesso ad un processo di Cura, ad una visone, che
modificherà per sempre la tua percezione del Mondo.
Sei a contatto con la tua Anima, puoi avanzare liberamente, Sei
Libero.
LASCIAR ESPRIMERE LA TRISTEZZA; IL FALLIMENTO

Per potenziare la dolce tristezza.

Evoca la sensazione di fallimento, evoca una cosa che non va mai


come vorresti, da quando sei al mondo, sempre le stesse dinamiche,
sempre la stessa storia, sempre la stessa sofferenza.
Dalle un nome, per esempio relazione sofferta, la vusualizzala come
spirito Dio Dea Entità e poi con mano sx a coppa biabiglia queste
parole:
ti ringrazio “nome”, ho fede in te, ho fede in te, come immagine
della mia anima.
Poi con mani in grembo e poi dirigi la mente lungo questo sentiero :
grazie a questa imperfezione io riuscirò, farò, realizzerò nominare il
proprio obiettivo

LA SOLITUDINE, smetterla di cercare qualcuno


ATTENDERE PER ESSERE FELICI O REALIZZATI

Esprienza figlio (esperienza fisico corporea, postura e respirazione),


esperienza madre (esperienza visionaria)

Immagina animali e luoghi meravigliosi della natura, evocali, che hai


visitato in questa vita, visto oppure immaginato, sognato, prendi
contatto con essi e portali dentro il tuo corpo dove si moltiplicano
all’infinito.
Dopodichè vanno ad occupare ogni poro della tua pelle, rivolti al di
fuori, così da formare una corazza protettiva.
RIPETO.
Musica.
Nobile figlio, avendo formato il cerchio protettivo, ora puoi fare
l’esperienza della solitudine abissale, come condizione naturale.
Avendo consapevolezza del cerchio protettivo, puoi riconoscere
senza paure ed esitazioni la tua consizione in questo universo di
totale profonda solitudine.
Il roconoscimento di questa condizione è fondamentale epr
risvegliare in noi un grande potere.
Tanti di noi sono infelici perché si sentono soli.
Tanti di noi postpongono la loro felicità dicendo a se stessi IO NON
SARÒ MAI felice finchè non troverô un compagno, una compagna,
un socio, un affare, …
In questo modo mettono la loro felicità nelle mani di qualcun altro,
che nemmeno esiste, perché l’altro è sempre una proiezione e quindi
non ha un’esistenza oggettiva.
E finiscono per non riuscire mai a raggiungere la condizione della
felicità.
Soltanto accogliendo, abbracciando, comprendendo la solitudine
come naturale consizione dell’esistenza noi pissiamo veramente
realizzare noi stessi, la nostra Natura e la solitudine è un aspetto
fondamentale della Natura.
Dotato di questa corazza protettiva, ora tu puoi, senza esitazione o
timori,sperimentare, sentire la dimensione profonda della solitudine,
che è la tua dimensione naturale.
E acettando ed includendo questo totalmen te puoi diventare
enormemente più forte. Diventare enormemente piu forte vuol dire
non posporre pu la tua felicità, non essere piu nella condizione di chi
si dice fino a che non avrò un compagno, socio, …. Non riuscirò mai
ad essere felice.
Includere totalmente la dimensione della solitudine vuol dire non
posporre piu la propria felicità e la propria realizzazione. E quindi
avere la possibilità qui e ora di essere totalmente felici e realizzati.
Perché tutto ciò che non è qui e ora non sarà mai.
Ora mentre tu ascolti questo canto sciamanico direziona la tua mente
lungo questo sentiero:
Consapevole di esistere in un cerchio protettivo creato per me dalla
natura stessa, la quale è la mia stessa anima, incluso assimilo
completamente, senza ombre di timori, la condizione della solitudine.
Sia essa per me una DEA fedele alleata, o protettrice.
In compagnia della Dea senza esitazione, in modo impeccabile,
infallibile, irreversibile, qui e ora raggiungerò felicità e realizzazione
senza più posporre.
MUSICA:
Ora porta la mano SX sul chakra del cuore e la mano Dx sopra la SX
e senti il cuore come il centro che irradia energia a tutte le presenze
della corazza protettiva (animali, luoghi, natura..) la bellezza viene
dal cuore. E anche tutta questa bellezza è tua proiezione.
Poi fai il mudra del guerriero, chiudi le mani a pugno con pollici
dentro e uniamo 2 pugni davanti al torace.
Cerca di respirare nella pancia e senti una forza meravigliosa,
grandiosa dentro di te .
La forza di realizzare QUI ORA ADESSO la tua felicità, la tua
pienezza, la tua realizzazione, SENZA dipendere dall’altro.
Perché l’altro è un principio illusorio.
La solitudine È la condizione naturale.
E avendo compreso, integrato questo fino in fondo puoi veramente
realizzarti ed essere felice qui e ora, consapevole che tutto ciò che no
è QUI E ORA non sarà MAI.
Senti la forza.
MUSICA.
Poi mani giunte in preghiera davanti al torace e reclini leggermente
la testa in avanti e ti inchini a quest grande DEA, la soitudine.
Consapevole che hai appena svolto un rituale che cambierà la tua
relazione con questa DEA per sempre.
Dirigi la tua mente lungo questo sentiero:
Maestra so che la nostra relazione è per sempre cambiata grazie al
rito, d’ora in avanti saremo insieme e tu sarai la mia potente alleata.
Con il tuo sostegno ogni obiettivo è già raggiunto e la missione
dell’anima già completata.
A cosa serve la barca, dunque, a chi ha già attraversato il fiume?
Nobile figlio, a breve uscirai da questo grande rito di passaggio.
Porta con te questa formula psichica, come un mantra:
A cosa serve la barca a chi ha già attraversato il fiume?
In ogni momento nella tua vita in cui sentirai di avere di nuovo
bisogno dell’altro, ripeti questa frase:
A cosa serve la barca a chi ha già attraversato il fiume?

Questo non significa che non continuerai a manifestare proiezioni di


altri, di individui, di persone, femiliari, amici, conoscenti, nemici, e
non vuol dire che non sarai in relazione con tutte queste immagini,
ma che sarai perfettamente capace di riconoscerle come immagini.
E non posporrai più la tua realizzazione e la tua felicità al bisogno di
essere in relazione con essi.
A cosa serve la barca a chi ha già attraversato il fiume?

Che cosa serve ancora l’illusione a chi ha già sperimentato la verità


naturale?
A cosa serve la barca a chi ha già attraversato il fiume?

Ora metti le man in grembo e resta con la mente vuota qualche


istante, lascia che ogni cosa si dissolva nel vuoto.
Musica.

PER CHI SI LAMENTA SEMPRE / SENSAZIONE CHE MACHI


QUALCOSA NELLA PROPRIA VITA
Respira dal naso facedo rumore con la gola
Respirare attraverso il nervo mediano, la colonna vertebrale, il
midollo spinale (naropa)
Inspiro ed espiro dal naso producendo il suono del russare con la
gola.
Tenere il mento vicino al tocace.
Respirare lentamente profondamente dal naso con suono nella gola.
Quando inspiro mi riempio dal basso verso l’ altro (riempio prima
l’addome, poi il torace e poi le spalle) quando espiro mi svuoto in
senso inverso ( svuoto le spalle, poi il torace e poi l’addome).
Immagina il prana, l’energia vitale scorrere lungo la colonna
vertebrale come una luce.
Quando inspiro la luce sale la colonna, quando espiro la luce scende.
Inspiro ed espiro lungo la colonna vertebrale.
Musica.
Continua così, respirando dal naso con suono nella gola.
Musica.
Adesso continuando a veicolare il prana come luce lungo la colonna
vertebrale, contempla la tua vita, osserva quali parti stia vivendo
appieno e invece quali parti in questa tua vita stai trascurando, quali
sono mancanti ( es salute, soldi, sessualità, cura del corpo, maternità,
famiglia, riconoscimenti lavorativo, vita di coppia,…)
Continua così.
Musica.
Chiediti che emozione ti dà ciò che ti manca, scoprire che ti manca
un aspetto che invece vorresti vivere.
Musica.
Questa emozione, dove la senti nel corpo. Chiediti: dive la sento nel
corpo?
Nella bocca dello stomaco, nei polmon, nella schiena? Osserva.
Musica.
Poi una volta che hai individuato dove senti nel corpo la sensazione
della mancanza, chiediti come la senti.
Ci sono 4 modi di percepire la sensazione di mancanza:
Come pesantezza-leggerezza, corrisponde all’elemento TERRA
Come umidità-secchezza, legato all’elemento ACQUA
Come calore-raffreddamento, elemento FUOCO
Come movimento-immobilità, legato all’elemento ARIA
Chiediti quindi dove e come la senti questa mancanza.
Musica.

Ora prendi un profondo respiro, consapevole dell’elemento che ti


manca, l’elemento da fortificare. Anche uno o più.
Quindi più contatto con quell’elemento nella vita quotidiana.

Ricorda che la vita è fatta di scelte e NON è possibile vivere tutto


contemporaneamente. Anche se il corpo contiene in se tutte le
possibilità, non è possibile vivere contemporaneamente tutti gli
aspetti.
Ma la perfezione sta nell’imperzezione della vita, nella
contemplazione del vuoto di alcuni aspetti senza rincorrerli,
semplicemente osservando e ripristinando l’armonia a monte, che
non è nel volere tutto ma nel rafforzare l’elemento mancante.
Sempre considerando che l’equilibrio perfetto non è possibile,
l’equilibrio è sempre imperfetto.

V LISTA ALIMENTI YIN E YANG

Terra o Fuoco YANG:


mangiare carne (no), cereali integrali, prugne umobochi, miso

Se manca terra o fuoco mangiare più yang

Acqua Aria YIN


Mangiare verdure nella zuppa, dove c’è piu acqua, frutta,

Se manca terra o fuoco mangiare più yin


SO DI NON SAPERE, OMI, ABBANDONO TUTTE LE TEORIE E
CREDENZE
Vipassana, Vidarshana
Vedo in profondità e conosco in profondità
La religione si basa sul credo, sulle credenze
Mentre la spiritualità è assenza di credenze
La verità del momento presente e lasciare che questa consapevolezza
si dissipi nel vuoto, sacrificandola per Amore all’evoluzione e
abbaodonandola nel momento in cui la raggiungiamo. Altrimenti
diventa credenza, diventa attaccamento.
La Fede è puro sperimentare, non può essere trasformata in teoria
altrimenti diventa credo.

RITUALE DELL’ALLEANZA DELLE OSSA

È un’alleanza che potenzia, che permette di accedere alla vera


conoscenza (la Sofia, com-prensione divina a differenza del
Sophos, la conoscenza della mente), la conoscenza delle ossa,
dello scheletro.
Consente di superare la barriere dell’io, di espanderti e di integrare
in te altri mondi, di creare alleanza con i tuoi antenati che
diventano te, che ti donano poteri e forze ed esperienza, così come
tu fai con ognuno di loro.
Un’alleanza delle ossa è per sempre.
Chiudi gli occhi che guardano fuori e apri gli occhi che guardano
dentro. Abbiamo 2 occhi che guardano fuori e quando questi si
chiudono possiamo aprire i 2 occhi che guardano dentro.

Convochiamo la grande assemblea della famiglia, l’assemblea di


coloro che sono i notri ascendenti di sangue (gli avi) ma non solo,
tutti quelli che sono appartenuti alla notra famiglia, animali e
persone e con i nostri discendenti, coloro che sono al di qua e
soloro che sono a di là della Grande Soglia.
Evochiamoli tutti qui davanti a noi.
Non importa in quale mondo si trovino, evochiamoli tutti.

Guarda dentro con gli occhi che guardano dentro e osserva il tuo
scheletro, dapprima si tratta di immaginalo, poi smetti di sforzarti
e immaginalo lasciandoti cadere come in un sonno leggero.

Poi immagina lo scheletro con cui vuoi stabilire o rinnovare


l’alleanza delle ossa.
Cerca di immaginare questo scheletro nei minimi dettagli.
L’immaginazione è tanto più potente quanto meno ti sforzi, quanto
più ti lasci andare, come lasciarsi andare al sonno, come se tu
volessi addormentarti, anzi di più ancora sparire, svanire.
Più ti lasci andare più l’immaginazione è potente. Immagina il tuo
scheletro e lo scheletro di coloro con cui vuoi stabilire l’allenanza
delle ossa.
Poi guardale sovrapporsi e alla fine tu hai, tu abiti entrambi gli
scheletri.
Da questo momento in poi tu sentirai dentro di te quello che loro
stanno facendo, quello che sentono, le sensazioni ti arrivano, sei
espanso, sei consapevole ad un grado più elevato.
Sei andato al di là della gabbia dell’io, e questo amplifica la tua
forza e ti rende un vero guerriero immaginale, un guerrero di luce,
un guerriero di pace.
Tu sei un veicolo, tu devi mettere questo veicolo al servizio della
Grande Madre, della Natura, dell’Evoluzione dei Mondi.
Il rituale dell’alleanza delle ossa è un rituale per la Pace, per
elevare il tuo potere, la tua espasione.
Ora non sei più solo, sei profondamnte alleato con tutti i tuoi
antenati e discendenti e puoi esprimere nella tua vita tutte le
esperienze, tutte le forze, i poteri e le esperienze che appartengono
ad ognuno di loro, tutte le risorse che ti donano per avanzare
insieme a te.

I tuoi alleati delle ossa sono parte della tua coscienza, che si
espande, si espande.. e più sei espanso più sei potente, perché è
un’espansione di conoscenza, di potenza.
Se fai l’alleanza delle ossa con coloro che sono al di là della
Grande Soglia, nel mondo invisibile, tu potrai percepire quei
mondi dentro di te e sarai in grado di sentire la loro vibrazione.

Creiamo ora il grande Cherchio Sciamanico con gli antenati e con


i discendenti.

Siamo con loro attorno al fuoco, apriamo il portale per accedere al


mondo di sotto, il mondo sotterraneo, il mondo fatto di tutto ciò
che sta nelle profondità della terra.
Le ossa dei nostri antenati dove sono? Sono diventati la terra che
sta sotto i nostri piedi. Sono diventati i vapori, la lava, il petrolio,
tutta quella natura che spesso non viene rispettata dell’essere
umano.
Noi scendiamo in questo mondo, che è fatta di loro, dei loro corpi,
delle loro ossa, per collaborare con loro nel recupero dell’Anima,
che è l’Anima del Mondo.
Scendiamo e guardiamo gli aspetti dell’Anima della nostra
famiglia, che sono sofferenti, quegli aspetti che sono tutti quegli
attaccamenti, tutte quelle resistenze, condizionamenti, credenze
tramandate di generazione in generazione (sociali, religiose,
familiari,..), traumi non elaborati, catene energetiche che oggi
ostacolano ancora la nostra evoluzione verso la vera libertà, che è
la nostra realizzazione, che è al tempo stesso la salvezza del
Mondo.
Quando senderemo nel Mondo di Sotto osserveremo questi aspetti
sotto forma di animali feriti, stanchi, malati.
Li accarezzeremo e li accompagnaremo al Lago Magico che
curerà le loro ferite, che dissiperà ogni stanchezza, che guarirà
ogni malattia.

IN CASO DI ANSIA / DIFFICOLTà / SENSAZIONE DI


MANCANZA
OMI
Chiudi di occhi ed entra in contatto con tutto ciò che ti manca, che non hai.
E benedici tutto ciò che non va, che ti manca, le difficoltà come strumenti per la realizzazione della
missione dell’anima. Queste difficoltà sono gli strumenti che ti rinforzano.

La formula psichica è:
alle difficoltà: ti ringrazio e ti benedico.
Se mi abbatti risorgerò mille volte più forte di prima.
Se mi abbatti ti ringrazio perché mi darai la possibilità di risorgere mille volte più forte di prima.
Se mi abbatti risorgerò mille volte più forte di prima.

Per ridurre / eliminae lo STRESS

Lo stress è una variabile del karma, che vengono accumulato di generazione in generazione di vita
in vita modificando il patrimonio genetico.
È dovuto al fatto che compiamo azioni impure, cioè con intenzionalità invece di lasciar accadere gli
eventi con fede.
Il nemico non è l’evento, non è l’altro ma il nemico è la tua stessa mente, l’intenzionalità di far
accadere o non fare accadere l’evento.

A questo scopo è necessario fare almeno 1 volta nella vita il morire in vita, l’attraversamento della
grande soglia. Per avere la comprensione dell’azione senza intenzionalità.
Quando si fa regressione o progressione l’elemento più importante è l’attraversamento della Grande
Soglia in sé. Devo morire e rimascere.
Bisogna lasciar agire l’evento e le emozioni senza volerlo controllare, senzo volerlo accelletare o
frenare o condizionare in qualche modo.
Lasciar accedere l’evento totalmente affidandoci ad esso, senza giudicarlo né bene né male.
Lo stress deriva dal tentativo della mente di voler modificare l’evento, sia producendo karma
negativonon accogliebdolo, non accettandolo o volendolo modificare, sia cercandolo o volendolo
accelerare.
Prendo ferma risoluzione di agiroe senza intenzionalità di vivere in uno stato di non mente.
Come il Samurai che agisce con la consepevolezza del momento presente, e conosce il corpo che
sta sforgiando nel momento in cui lo fa e non prima, in assenza di terorie.

Stress che marito non la ama, non è la difficoltà tra lei e marito ma difficoltà sta tra noi e l’evento
che è il divino, dobbiamo avere fede nell’evento, che non coosciuamo perché potrebbe esseere che
tu stessa ti innamori di un altro o che le cose siano cosi, l’altro è sempre nostra proiezione, persona
da persum maschera.
Se vivi in uno stato di non mente non generi sofferenze e non generi più stress.
Sia che intenvieni con intenzione posotiva sia he interveni con intenzione negativa produci
sofferenza.
L’intenzionalità parte dal fatto che giudichiamo l’evento male o bene.
Quando abbracci l’evento non c’è mente e non c’è intenzione mentale.
Stato di contemplazione del divenire che accade. Sei ino stato di meraviglia continuo, continua
gioia. Che tutt in te sia Gioia, è questa la tua meta.
La gioia non dipende da nessun evento esterno perché non giudichi pu nessun evento. Tu ne sei
semplicemente il testimone.

Rallentare il ritmo!!

POTERE DELL’AMORE / MATRIMONIO MISTICO / UNIONE CON L’OMBRA

Aprire leggermente le labbra, lasciar fluire il respiro attraverso la bocca in modo leggermente più
profondo rispetto al ritmo spontaneo del respiro.
Ora ripeti il mantra del matrimonio mistico, delle nozze alchemic,e
Che è il mantra dell’amore.
AYA SAMAS o AYA SAMAYA, dipende da come tu vedi/immagini il tuo amante invisibile, il tuo
spirito guida.
Se lo immagini in sembianze maschili è SAMAS, se in panni femminili SAMAYA.
(Shamash, in sumerico era il Dio del sole. Presso i Celti c’era il Dio Samuin che poi è diventato
Samhain e poi Halloween)

È il mantra del matromonio mistico, dell’inclusione, è il mantra del ritiro dell proiezioni, del
riassorbimento del reale.
Infatti Samas o Samaya devi aspirarlo, è difficile. Devi riassorbire il suono Samas.
Ideale è bisbigliarlo appena appena.
Quando pronunci AYA espiri quando invece pronunci SAMAS inspiri.
AYA SAMAS.
Samas, Samaya è il nome del Divino. Di una divinità naturale, primitiva.
È il nome che è in tutti gli altri nomi, è la vibrazione che è in tutte le altre vibrazioni, è l’immagine
che è in tutte le altre immagini.
Così quando tu assorbi SAMAS, riassorbi, ritiri tutte le tue proiezioni, riassorbi tutta la realtà,
includendola.
Questa pratica ti conduce in un dolce stato ampliato di coscienza e puoi sentirne gli effetti come
formicolio, sensazione di leggerezza.

Per quanche minuto ascoltando la musica ripetiamo il mantra e riassorbiamo, includiamo,


riassorbiamo sia le immagini che amiamo sia quelle che non ci piacciono, cercando di andare al di
là di tutti gli opposti, di tutto il giudizio mentale. quello che giudichiamo bene e male, giusto e
sbagliato.
Se abbaimo delle credenze, cerchiamo di includere l’opposto
Pitagora lo chiamava Antichthon, Anti Terra, che è un Mondo nel cono d’ombra tra la Terra e la
Luna.
Nell’Anti Terra Antichthon, c’è l’Anti Uomo, l’Anti Te stesso, che nutre credenze opposte alle tue.
INCLUDILO. Assorbilo
Tu hai una credenza, l’Anti Te stesso ha la credenza opposta.
Non esisste una crdedenza giusta e una sbagliata, ogni credenza è un limite.
E per questo che c’è l’Anti te stesso che ti bilancia, come l’Anti Terra serve a bilanciare la Terra,
l’Anti uomo serve a bilanciare l’uomo.

Includi l’Anti Te stesso, includi tutto l’opposto di ciò in cui credi, includi tutto l’opposto di ciò che
tu pensi, di ciò che sei.
Ed infine vedrai che includerai lui, Samas, il tuo amante mistico, il tuo sposo invisibile. O lei,
Samaya, la tua amante mistica, la tua sposa invisibile.

MUSICA.

Pronuncia il mantra un’ultima volta e senti che hai totalmente incluso l’ Antichthon, L’Anti Te
Stesso, l’Anti Terra.
Ora chiudi le labbra, respira spontameamente e percepisci proprio qui, di fianco a te, il tuo sposo, la
tua sposa invisibile, il tuo amante mistico, sentine la presenza al tuo fianco, è bellissimo percepirlo
o percepirla.

MUSICA, Samas Samaya.

Dì SI, SI a quest’ unione e senti che puoi entrare sempre più in questa unione quanto più riesci ad
includere l’Anti Te stesso, includere tutto ciò che è opposto alle tue credenze e amare
incondizionatamente il tuo obiettivo.
Apri ora il Tabernacolo del tuo cuore, depisita al suo interno questo Mantra, il Mantra del
matrimonio mistico che è potentissimo.

Bisbiglialo la sera prima di addormentarti, e chiedi alla tua guida, al tuo sposo invisibile. di
condurti, di guidarti in quel luogo dell’underworld, in quel luogo del mondo del sogni, dove può
avvenire la tua guarigione, il tuo risveglio, il tuo potenziamento e sicuramente durante il sonno il
tuo amante mistico di guida là.
Questo matrimonio è la fonte di ogni ricchezza, di ogni forza, è il modo per diventare sciamano.
Ogni sciamano ha uno sposo invisibile che gli sussurra alle orecchie il da farsi durante le cerimonie.
Piano Piano puoi ritornare.

GUARIGIONE TRAUMA - SABBE, SATTA, SUKI, HONTU

Scrivi queste parole questo mantra, il Chidakash lo spazio vuoto, la lavagna interna dietro la tua
fronte, dietro i tuoi occhi.
SABBE, SATTA, SUKI, HONTU. Significa: che tutti le creature senzienti possano essere felici.
Si tratta di un potente mantra per guarire i traumi nel misticismo del buddhismo theravada.
Ripeti questo mantra mentre ricordi l’evento traumatico che hai vissuto.
Ripetilo mentri ti rendi conto che per guarire devi amare l’evento traumatico, devi amarlo,
includerlo completamente. Si tratta di un Dio, una Dea, entità , spirito che si è rivelato a te affinchè
tu potessi ferne esperienza, includerlo ed avanzare più facilmente verso la liberazione finale, che è
Amore, che è cmpimento, realizzazione, felicità.
Vedilo come pua energia, potenziale, trampolino di lancio per la tua Anima. È pura opportinutà per
lei.
Ti ringrazio, ti amo, ti includo totalmente, ti perdono, ti benedico. Ho fede in te.
SABBE, SATTA, SUKI, HONTU.
Dobbiamo riparare la relazione con la polvere dorata come nell’arte giapponese del riparare i vasi
con la polvere dorata, il KINTSUGI – l’arte di riparare gli oggetti con l’oro. Che è alla base della
loro filosofia di vita.

Non ci sono fratture che la polvere dorata non possa riparare. Sono la custode della polvere d’oro,
posso riparare ogni frattura con la polvere dorata, che è il potere dell’Amore, che è anche perdono,
fede, gratitudine, benedizione.
Con qusta polvere dorata posso riparare tutte le ferite.
Evoco tutti i miei Antenati e i miei discendenti, vi evoco vecchie donne della Terra, vecchi uomini
del mare, non ho paura. consegnatemi tuttte le memorie delle ferite che devo riparare, desidero
includerle come fossero mie, perchè sono anche mie, si tratta di proiezioni della mia stessa Anima,
voglio guarire tutte le ferite che devono essere guarite.
Sono la CUSTODE della polvere dorata.
Posso guarite, posso farlo.
Senti questa possibilità in te e ricorda chi sei. Sei la custode della polvere dorata e puoi guarire ogni
frattura, ogni ferita generazionale, che è anche tua.
Puoi riparare tutte le fessure con il potere della tua polvere dirata che è puro Amore.
Se puoi Amare puoi Guarire.
Senti il tuo respiro, che è il simbolo della relazione tra te ed il Divino.
Respira, inspira, espira.
Senti come né te né il divino siate reali.
esiste solo la relazione tra di voi.
Solo la relazione è reale perché alla fine di voi resterà solo la relazione.
Che è puro Amore.
Solo l’Amore rimane, solo l’Amore è reale. E Questa relazione può essere riparata.
Il potere dell’Amore rende la tua relazione potente.
Rimane solo l’Amore.
Senti espira, insipra.
Attraverso la profonda FEDE posso guarire.
Vecchie donne della Terra, vecchi uomini del mare, respirate attarverso di me e consegnatemi tutti i
traumi, tutte le ferite che devono essere guarite.
Sono la Custode della polvere dorata e poso guarire ogni frattura, ogni ferita generazionale.
Ricorda chi sei.
Puoi guarite ogni ferita potere della tua polvere dirata che è l’Amore.
Sei puoi amare, puoi Guarire.

Ti ringrazio, ti amo, ti includo totalmente, ti perdono, ti benedico. Ho fede in te.


SABBE, SATTA, SUKI, HONTU.
Rpetilo dentro di te.
Ora conterò da 10 a 0 e quando arriverò a 0 tu avrai incluso in te completamente questa capacità e
qusta comsapevolezza di essere la Custode della polvere Dorata, di poter riparare ogni frattura, ogni
trauma, ogni ferita con la potenza dell’oro che è puro Amore.

LIBERARCI DALL’INVIDIA; GELOSIA; GIUDIZIO; OMBRE

La persona veramente spirituale ha un solo nemico, il luogo


comune, il giudizio.
Ma quando uno è davvero spirituale tutto è ok così com’è. Io sono
ok, tu sei ok, il mondo è ok, così com’è. Esattamente.
Chiudiamo gli occhi che guardano fuori e apriamo quelli che
guardano dentro.
Osserviamo in noi stessi tutti i processi di produzione ma anche in
quelli di decomposizione che avvengono continuamente.
Poi osserva la Psiche in qusti fattori, osserva la tua creatività, la
voglia di produrre ma anche la tua volontà di distruggere,
annientare.
Perché non può esserci l’una senza l’altra.
Mentre annusi un fiore, mentre comtempli un magnifico orizzonte,
dentro di te si verificano un’infinità di processi metabolici che
hanno lo scopo di produrre putrefazione, decompisizione, feci,
urina, secrezioni ed escrezioni biologiche nauseabonde e
disgustose per mente. Che tutto giudica e separa.
Osservi quei processi che distruggono e separano, guatda tutti quei
tratti della nostra ombra che non vogliamo riconoscere, che
sempre la mente proietta all’esterno, come la gelosia, l’ invidia.
Osserva e contempla, senza giudizio ma riconoscendoli come in
noi dimoranti. Osservare non vuol dire agire ma divemire
consapevoli.
Osserviamo tutto questo come in noi dimorante, liberandoci
dall’idea della mente che tutto questo sia male.
È natura. Osserviamo.
Sono parti di noi.
Il modo migliore che abbiamo per cadere vittime di questa parzi di
noi è quella di giudicarle bnegative.
Se tu osservi la tua mancanza di gentilezza (la gentilezza è un
valore sociale, non eisste in natura), se tu osservi la tua invidia, la
tua gelosia (che sono naturali anche negli animali), se tu puoi
osservare tutte queste parti di te loberamente dal giudizio. Quando
Li puoi vedere come Dei, entità spiriti, e possono diventare i tuoi
più potenti alleati. Dipende da quel’è la tua intenzione alla base,
dove le incanali queste energie? Dove vuoi andare?
Quando tu hai il coraggio di osservare questi apsetti più oscuri
della tua anima (che non è assenza di luce) e la smetti di non
riconoscerli dentro di te e la smetti di proiettarli continuamente
fuori di te vicendo una vita dura e difficile eprchè continuamente
hai nemici nella tua vita, Ecco quando la smetti di fare questo,
quando la smetti di giudicarle male, sono forze potentissime. E
quello che fa la differenza è la tua intenzione profonda, cioè dove
stai andando
Stai andando verso il risveglio verso il Divino, verso il sacro,
verso l’Amore? Sei al servizio? La tua posizione profonda è ciò
che tu vuoi non ciò che io voglio? Ebbene tutte questa forze,
questi Dei saranno al servizio del sacro, al servisio dell’amore.
Ogni aspetti dell’Animo ha 2 fprme, quella pacificata. Quelal
adirata. Quella adirata è sempre la più potente.
Anche quelle deità più adirate, che sono le più potenti. Devi
guardarle all’origine nelle loro forze.
La forma adirata di ogni deità è l’energia più potente.
Se tu pensi di dover guarire da questi, se tu pensi di dover fare
terapia da supermercato e guarire dalle forme adirate della tua
Anima, ti persi le energie più potenti, ma non solo le proietti
all’esterno e pensi di essere circondato dal nemini.
Riconosci che c’è una parte di te, della tua natura, che non è
affatto gentile, si chiama Anima, è l’eterno femmineo, è il ruggito
della grande Madre. Riconosci che c’è una parte di te che è gelosa,
invidiosa.
Osserva che dentro di te c’è invidia, gelosia.
Ti suona male? Ti senti in colpa?
Perché sei condizionato dal giudizio sociale. Sei programmato.
Sono le anima più selvagge che passano per un contenimento
maggiore.
Quindi indintriamo tutte queste deità nella loro forma più adirata e
semplicemente diciamo:
ti riconosco come in me dimorante.
Non riconoscendoti ti ho proiettato all’esterno ed ho avuto quindi
una vita dura e difficile.
Non riconoscendoti ti ho considerato nemico all’esterno di me.
Ma ora riconoscendoti come in me dimorante ti riconosco come
una grande forza che dentro, insieme a me muove verso l’Amore,
al servizio del Sacro.
Tu sei il geenrale dell’esercito potentissimo mosso dalla tua
intenzione profonda. Sei diretto verso l’amore o verso il potere?
Non c’è niente da trasformare, da cambiare dentro di te, c’è solo
da definire qual è l’intenzione profonda. È questa che fa la
differenza, vuoi il controllo, il potere o vuoi donarti, vuoi muovere
verso l’Amore?
E allora ti rendo conto che tutti questi dicorsi sull’autostima,
gelosia, apprezzare se stessi, stare lontani dal giudizio degli altri, li
senti cosi lontani, come fossero di un’altra epoca.
Venite voi tutti spiriti, dei, chiunque voi siate vi includo, siete
forze, energie, e muoviamo tutti insoeme compatti verso l’Amore,
questo fa la differenza.
A che cosa servono questi discorsi a colui che è al servizio, a colui
che ha trovato il suo obiettivo, l’ikigai, lo scopo della tua vita, che
può essere apparentemente banale come accompagnare tuo nipote
a scuola ogni mattina.
Quando hai trovato il tuo ikigai non ti importa più di queste cose,
apprezzare o no te stesso, sono solo rugguîti dentro di te che
riconosci come forze che muovono verso il sacro, verso la
relaizzazione della missione dell’anima.
Medita sui fattori di produzione e anche quelli si dissoluzione, di
decomposizione che sono in te. Vedi gli organi dall’interno vedi i
processi biologici.
La capacità di inclusione, inclusione, inclusione è l’unica via che
serve al guerriero spirituale. Finchè non includi pensi sempre che
il mondo sia brutto, cattivo, e noi siamo i buoni, i salvatori, quelli
che poi muovono veramente le guerre come la storia ce lo insegna.
Tutte le volte

Anche le malattie sono possibilità, il più delle volte si attivano


quando cè necessità di avanzamento, quando c’è una chiamata.
Finchè tu non riconosci i demoni in te li proietterai al di fuori di
te. Avrai nemici, dovrai difenderti, perché tu sei una povera
vittima.
La persona in pace con se stessa non ha bisogno di parlare di
gentilezza, perché non esiste, non proietti più l’opposto fuori di te.
Quando includi il demone la smetti di giudicarlo.
Quando l’essere gentile ti eleva vuole dire che tu proietti al di
fuori di te la non gentilezza, e hai bisogno di sminuire e abbassare
gli altri giudicandoli non gentili, e finchè li giudichi non gentili
non sei su un cammino di libertà, non sei su un cammino di
risveglio.
Finchè li riconosci solo (mancanza di gentilezza, gelosia, invidia,
scarsa autostima) in te come colpe, significa che ti giudichi, se ti
giudichi significa che hai paura.
Se li vedi come colpa hai paura. Il colpevole vive nella paura.
E finchè resti nella paura non muovi verso l’Amore, perché
l’amore è assenza di paura.
Amare significa non avere paura.
Se hai paura non stai muovando verso L’amore.

PAURA
Il punto non è non avere paura. Il punto è intendere questa paura, quest'ansia come una
chiamata a sciogliere attaccamenti e a risvegliare la capacità di affidarti. Allora prendi queste
cose che ti fanno paura e affidale alla grande madre con un mantra semplicissimo,
potentissimo: “a te a te a te”. L'ansia può renderti vittima, oppure può essere un grande
strumento di crescita e di elevazione. Dipende da come la interpreti.
Un evento è perturbato, diventa trauma a causa del giudizio che gli
attribuiamo con la mente.
Un evento di per se non è né bene né male.
È la mente che sicocme cerca il potere sull’evento,perché la mente
per natura vuole potere e controllo, lo analizza e lo congela
rendendolo trauma.
Per l’Anima, che è pura fede e amore, vi è solo evoluzione.
L’Anima ambisce alla libertà la mente imprigiona e ci rende
vittima degli eventi.
La mente giudica un evento bene o male, poi lo interpreta , lo
cataloga, ne fa delle teorie e ci rende schiavi.

PER PACIFICARE IMMAGINI PERTURBATE

Immagine colore nello spazio vuoto dietro la fronte, chidakasch – tuo


colore preferito. Che ami incondizionatamente.
Ti immergi, ti tuffi in quel colore, che ami senza condizioni.
Poi visualizzi le immagini di padre e madre e infondi in loro questo
fumo che ami incondizionatamente,…
Da bambini, da giovani, rapporto con te, da adulti, da vecchi.
Poi te stesso da bambino, titte le immagini perturbate vengono
pacificate
Poi te stesso da adolescente.
Poi te stesso da vecchio,…
Ripeti 9 volte: sabbe satta suki hontu

FORMULE PSICHICHE

Non esiste ne l incontrarsi ne il separarsi esiste solamente un puro


piacere dello lspazio dinamico , per curare la ferita/immagine
perturbata dell abbandono e della solitudine / a te per libertà/paure

A cosa serve la barca a chi ha già attraversato il fiume?


Per rcordare chi sei / che sei un buddha / illuminato

Sabbe satta suki hontu

Om namo bhagavate

Io sono il niente, il nulla


E per quanto tu possa percorrere i 9 universi vuoti non troverai mai
nulla in grado di nuocere al nulla.
(es quando mi sento minacciato da qsa)

Omnia Munda Mundis

Per abbandonarti all’inatteso: Emaò ! (Meraviglia in tibetano)


Più volte al giorno sorpendi te stesso con gesti che non hai fatto
prima, apparecciare diversamente ecc ecc

Per la libertà:
consegna al vento, al deserto tutti i tuoi desideri.
Una mente libera dal desiderio è una mente che vive nella certezza
della riuscita : A TE

Nella foresta, leone, poi divento uomo intoccabile. Inafferrabile,


dormo profondamente ma nessun pericolo può avvicinarsi,
Sammasati (ricirda chi sei, ricorda che sei un buddha)

Amaterasu – O – O – Mikami (per accedere le immagini del passato


e consapevolmente trasformare il futuro)
Amaterasu – O – O – , Dea del sole nello shintoismo.
Suono dotato di poteri misteriosi. Ritenuta capace di

Non esistono la morte nè la Nascita sono solo immagini proiezioni. È


come de nascessimo come de morissimo. alors non abbiamo paura della
morte ma del processo stesso, dell abandonarsi al nostro se che sa
esattamente come moriremo. Esiste solo la relazione che abbiamo con
Nascita e morte nient’altro.

RAPPORTO tantrico

Io non sono io, sono il piacere


Tu non sei tu, sei il tocco
Io non sono io, sono il tocco
Tu non sei tu, sei il piacere
Io non sono io, sono il vento
Tu no sei tu sei le montagne
Io non sono io, sono il mare
Tu non sei tu, sei il vento
Io non sono io, sono il piacere
Tu non sei tu, sei il tocco
Ecc

RELAZIONE DIFFICILE

Come posso cambiare una relazione difficile (figlio, marito, ecc..)?


Come posso smettere di soffrire?
In realtà non è lui/lei che ti spezza il cuore, che ti fa soffrire
E la tua mente che ti spezza il cuore, non la relazione difficile in sé.
È il fatto che non l’accetti, che vuoi cambiarla, che opponi resistenza
all’evento che ti logora e ti distrugge.
Devi avere fiducia nell’evento, che è immagine -proiezione della tia stessa
Anima, che è il Divino stesso.
(Colui che sembra matto, impulsivo è protetto da Apollo , Dio dell
insanità, Dio del Sole)
L’ altro ha una missione che noi non possiamo vedere, perché è diverso
da ciò che conosciamo, da tutto ciò che abbiamo finora imparato.
È necessario avere fiducia anche in ciò che non conosciamo.
Io so di non sapere e mi arrendo al fatto che non mi è dato sapere!
Ma posso cercare di comprendere l’evento, nel senso buddhista del
termine COM-PRENERE, portare dentro di me come immagine senza
cercare d capire con la mente
Devi avere fiducia nell evento, nello spirito guida , daimon, percorso
evolutivo dell’altro.
Gli Dei che ci ispirano sono diversi e magari sono proprio loro stessi
nemici quindi non potete andare d’ accordo.
La difficile relazione riflette la guerra tra gli Dei.
Mito di Rea, Dea della Terra e Attis- suo figlio.
Relazione stretta e erano quelli che sia amavano di più e allo stesso tempo
non potevano capirsi. Inseparabili anche nell’ incomprensione.
Se diciamo Si agli Dei e alla condizione di incomprensione, di disarmonia,
possiamo uscirne. Devi arrenderti alla situazione. All’Evento.
Questo fluire, questo arrendersi, questo accogliere ciò che la mente non
riesce a capire e ad accettare può darvi meriti che non sono connessi
direttamente con quest’ arresa. Meriti che vanno a migliorare altri aspetti
della vistra esistenza.
Devi accettare di perdere il controllo, di non poter far nulla per cambiare la
situazione. Devi arrenderti al fatto di non poter far nulla, arrenderti alla
relazione esattamente così com'è.
La relazione non è con lui/lei ma con gli Dei che stanno dietro che
muovono l’evento.
Dio non ha una mente logica. Per cui non segue un cammino logico. Se
cerchi di guarire secondo logica fallisci, sei destinato a fallire perché Dio
non ha creato il mondo secondo un pensiero logico.
Non devi avere speranza, devi avere fede!!

L’evento in se non può essere modificato, ma puoi modificare la relazione


che hai con l’evento.
BILANCIAMENTO

Lo sprfondamento nel fiore

Visualizza all’altezza del tuo chakra del cuore un meraviglioso fiore


a 4 petali aperto.
Ora pensa ad un obiettivo che vuoi raggiungere, focalizzati su questo
obiettivo ed inseriscilo all’interno , nel mezzo, nel centro del fiore. E
guardalo sprofondare giù in profondità, nei meandri del cuore del
fiore. Sempre più in profondità.
Ora visualizza il petalo in alto e interisci in esso i tuoi sforzi, il tuo
impegno per , per portare a termine il tuo obiettivo.
Guardali affondare giu in profondità, guarda il petalo collassare e
fare affondare questi sforzi nel centro, nei meadri del fiore.
Poi visualizza il petalo più in basso e inserisci in esso il DIO che
muove questo evento, il Dio che ti aiuta a compiere il tuo obiettivo,
visualizzarlo come potente luce che viene verso l’alto dalle
profondità del fiore, visualizza questa luce ascendere ed illuminare
ogni cosa attorno a se.
E sei così contento di questo Dono, anche se non riesci ancora a
comprenderlo.

Ora poni la tua attenzione sul petalo destro e inserisci in esso te


stesso, il tuo corpo, la tua mente, le tue credenze, ogni cosa di te,
osserva il petalo collassare e osserva te stesso sprofondare
nell’oscurità, nelle profondità del fiore.
Osserva te stesso sprofondare.
Osserva il grande centro del petalo nel quale hai inserito il tuo
obiettivo.
Sii consapevole dell’intero processo.
Hai messo il tuo obiettio al centro, i tuoi sforzi nel petalo destro, hai
visto il Dio, la Dea irradiare la sua liuce e sorgere dal petalo più
basso e ora hai messo te stesso nel petalo sinistro. Ora stai nel petalo
destro e chiedi al Dio di Luce, per favore, dammmi ispirazione, la
visione.
Aiutami a raggiungere il mio obiettivo.
Quando metti nel profondo i tuoi sforzi e te stesso, tutto insieme
mescolato nelle profondità con la luce, le visioni e l’ispirazione
giungono a te. Abbi fede nel processo.
Questa visioni, l’ispirazione, i doni che ne trarrai possono giungere
ora, nelle prossime ore o anche nei prossimo giorni.
Abbi Fede nel processo.

Ora torna nel vuoto assoluto svuotando la mente e contempla il fiore


e di a te stess:

Prendi quanche respiro profondo e ripeti in te:


ho Fede nel mio cammino, ho fede negli Dei, ho Fede nel mio
Futuro.

ANSIA

Connettiti all’ansia generata da piccole o grandi cose.


E respirando evoca l’ansia e intensificala.
Renditi conto che cos^è quest’ansia.
Quest’ansia è una volontà di mettere a posto le cose, che le cose
vadano al suo posto. È la paura che ciò possa non accadere.
È la volontà di mettere a posto, di ristemare le cose e la paura che ciò
possa non accadere.
Intensifica quest’ansia e fai amiicizia con ques’ansia.
Perché quest’ansia ti acompagnerà per sempre. Perché ogni volta che
risolviamo un prpblema ne creiamo un altro.
Quindi l’ansia che è la paura che qualcosa non si risolva è una
condizione che ci acconpagna sempre.
Allora non è tanto del futuro che dobbiamo preoccuparci, quanto
invece fare esperienza , conoscere quest’ansia.
La lbertà è il salto dalla Morale alla Bellezza, il salto dale morale
all’Amore.
Renditi conto di come nella tua vita ogni volta che hai risolto un
problema ne hai creato un altro. È impossibile risolvere un prpblema senza
crearne un altro, è impossibile péacare un’ansia senza crearne un altro. E
prendi ferma risuluzione, la volontà di indagare la tua ansia. Che è la
condizione umana. Non indagare il futuro o il prpblema, ma l’ansia, che è
una condizione umana.
Per indagare l’ansia devisuperare la morale, cioè smettere di
considerare l’anisa un male. Smettere di giudicare la condizione di
incertezza, di insicurezza, come male. Smettere di considerarle
indesiderabile, male, qual.cosa da superare. Questo è il giudizio.
Devi fare il salto dalla Morale, alla bellezza. La bellezza è una
condizione poietica, di emozione, in cui l’emozione non è né bene né
male. Tutte le emozioni nella bellezza sono positive, non vi sono emozioni
buone o cettive. È bello il mare calmo ma anche il mare in tempersta.
La bellezza non ha connotazione moralistica, è pra energia è pura
forza.
Quello che è brutto è fuggire l’emozione, bloccare l’energia.
Quello che non è bellezza è la tua volontà di uscire dall’ansia, di
sistemare le cose, in modo da non essere più in ansia.
Questa è stagnazione, è la morte (non. Mistica alla quale sempre
segue una rinascita) è ciò che ferma la bellezza è questo desiderio di
mettere a posto le cose, di distriggere l’ansia.
Facciamo il salto dal controllo all’Amore, dalla Morale alla bellezza,
che è il passo verso la libertà che trasforma l’individuo in un Dio
immortale.
Questo salto una volta che è fatto è fatto, poi si realizza in livelli di
intensità sempre più intensi.
Dirigi la tua mente lungo questo sentiero:
Io l’impavido Yogi, decido di lasciar cadere ogni volontà di risolvere
la mia ansia e di voler mettere a posto le cose, con la consapevolezza che
tutto è già a posto fin dall’origine del tempo. E anche la mia ansia, qui con
me al mio fianco, è esattamente al suo posto.
Decido di respirare quest’ansiacome dolce compagna, che è qui con me
come condizione umana irrinunciabile.
E decido di amare l’evento, senza più guidicarlo. L’evento è il divino, un
Dio una Dea.
Rimango nella ferma determinazione di vedere ogni cosa come il divino.
Mi libero dall’idea che possa esistere un evento o qualcosa di positivo o
negativo per me.
Decido di non lasciare più cadere l’ansia ma di vivere una bella Ansia,
decido di vivere l’ansia come qualcosa di bello, una bella presenza.
E quindi quando alzerò lo sguardo verso il cielo non avrò più la necessità
di chiedere qualcosa alle stelle ma chiederò loro cosa posso fare per voi.
Questo è il principio della dissoluzione dell’Io, il principio della
Scomparsa dela mente ordinaria.
Ed è l’apertura della mente poietica.
Quando sono completamente al servizio e non ho piu nulla da chiedere.
Cerca di rendere tua questa condizione ora.

Se riesci ad immaginart in questa condizione allora la puoi realizzare.


Qualunque cosa possiamo immaginare la possiamo realizzare.
Immaginati di vivere non in assenza di ansia ma in compagnia di una
bella ansia.
Lascia andare ogni paura ora, pur sapendo che ansia inscertezza
fragilità sono e saranno sempre le tue dolci compagna.
Ma quando sono considerate amiche allora sono delle belle presenze
e ti rendono libero.
Quando vivi una brutta ansia sei manipolabile da chiunque. Sei alla
mercè di chi ti promette di eliminarla.
Quando hai una bella ansia sei libero.
Il saggio non cerca di eliminare l’incerteza ma cerca di vivere una
bella incertezza, il saggio non cerca di allontanare la morte ma cerca di
vivere una bella morte.
Se sei riuscito a immaginarti in questa condizione di unione con la
bella ansia, hai fatto il salto dalla morale, dal giudizio mentale alla
bellezza, dal bisogno del controllo alla capacità di amare.
Hai fatto il salto verso la libertà, e un giorno i troverai
completamente libero.

LA PORTA DEL DRAGO


Meditazione

La porta del drago è una leggenda,


narra di una cascata , chiamata appunto la Porta del Drago,che genera
un fiume che porta al mare, dal quale risalgono centinaia e centinaia di
carpe.
Purtroppo di queste carpe la maggior parte è destinata a morire perché la
corrente è troppo davvero forte.
Inoltre, per non farci mancare nulla, vi è anche un’aquila che le attacca
continuamente e anche un cacciatore che con le sue freccie è pronto ad
ucciderle ad ogni angolo.
Queste carpe lo sanno bene, sanno che è un’impresa impossibile risalire la
corrente ed essere trasformate in drago.
MA si dice che le cape non ragionino in maniera individuale bensì
ragionino come unica grande mente e che facciano di tutto, anzi
desiderano proprio la lotta, la fatica nel risalire la corrente e desiderano
anche la morte per permettere a quell’unica carpa (che è il principio di
socienza, la Fede) di farcela e di essere trasfromata in drago.
Le carpe sono le notre credenze mentali, i nostri attaccamenti, il giudizio,
le aspettative, le resistenze ed è necessario che muoiano per permettere a
quell’unica carpa (che è il principio di coscienza, da Fede, che è assenza di
credenze mentali) di risalire il fiume e di essere trasfromata in Drago.
Il cacciatore, l’aquila e la corrente sono le nsotre emozioni (di cui si nutre
l’anima) che uccidono le carpe (che sono le nostre credenze, il giudizio, i
condizionamenti, gli attaccamenti, le teorie).
cacciatore, l’aquila e corrente sono quindi elementi fondamentali di questo
processo, perché proprio grazie a loro, che sono le nostre emozioni, queste
carpe possono essere sacrificate (da sacrum facere, morire epr amore), per
liberare quell’unica carpa.
Questo è il cammino in assoluto più difficile per l’essere umano.
Ma è anche l’unico che valga davvero la pena di essere compiuto.
Permettaimo quindi a tutte questa carpe di essere uuccise, sacrificate, per
trafromare quell’unca carpa in Drago, per liberare la Fede, che è assenza di
credenze, di teorie.
Il giudizio mentale crea aspettative.
Il giudizio sugli altri, la volotà di cambiare l’altro è la più grande
malattia della nistra epoca. Soprattutto le persone che ci sono più vicine,
non ci piace che sono così, non ci piace che si comportino così, vorremmo
che cambiassero.
Questa volontà di cambiare l’altro è una conseguenza del giudizio
che poniamo.
È chiaro che l’altro non è mai perfettamente adeguato alle nostre
credenze, alle nostre apsettative, richieste mentali, ma è proprio questo che
lo rende potente per noi. Il fatto che sono sia adeguato alle nostre credenze
e richieste mentali, aspettative.
Le credenze mentali sono aspettative mentali e l’altro non è mai
perfettamente adeguato a queste apsettative.
Ma perché l’altro è solo una nostra proiezione.
E tutte queste proiezioni, l’altro, ci serve per fare anima, per vivere
emozioni.
Emozioni che ci servono per fare Anima.
Il fatto che l’altro non sia adeguato alle notre richieste genera
emozioni e l’Anima si nutre proprio di queste emozioni. Per l’anima non
esiste qualcosa come l’emozione positive e emozioni negative. L’amina è
ctonia, è oscura, è sotterranea, è femminile è notte. È buio, che non è
assenza di luce. E si nutre di emozioni.

L’Anima si nutre di emozioni. E più le emozioni sono ctonie,


sotterranee, oscure, più viene nutrita.
E quando l’Amina proietta l’altro, l’Anima è l’atto stesso
dell’immaginare, quando l’Anima immagina l’atro, proietta anche tutta
quella oscurità che abbiamo dentro per riconoscerla, per nutrirsene, per
produrre emozioni di cui si nutre.

Quando l’altro non corrisponde più alla nostre credenze, alle nostre
aspettative mentali, è lì che l’Anima viene nutrita.
Eh ma noi vogliamo cambiare l’altro, e a noi non ci sta bene e
vogliamo cambiarlo e così non permettiamo all’Anima di nutrirsi.
E allora diventiamo vittima delle nostre emozioni, vincono le nostre
credenze mentali, le nostre aspettative mentali.
E non permettiamo a quell’unico principio di coscienza, che è LA
FEDE, di giungere alla porte del Drago, in cima alla cascata, non
permettiamo alla Carpa di essere trasformta in Drago.

Meditazione del godimento visionario della Via

È la contemplazione del futuro in uno stato di anarchia spirutuale.


In assenza di rtorie di racconti, osservare il futuro, tutte le possibilità e
portarle al di là del bene e del male.
Se lo lascio andare non è né bene né male, è un evento. Se lo lascio andare
è il divino, è ente spirito.
Se rimango con lei e ontivo il rapporto è il divino.
Se lo lascio andare è il divino, se rimando è il divino.
Contempla tutte le possibilità del futuro lasiando andare il senso del bene e
del male, del giutso e dello sagliato.
Comprendere l’evento qualsiasi come pura possibilità.
Quando riesci a contemplare tute le possibilità del futuro in modo libero
dalle teorie, dai racconti mentali, in modo libero dall’idea che una via sia
giusta e l’altra sia sbagliata, allora tutto è Ananda, tutto è betatitudine,
tutto è piacere - che non è asenza di dolore, ma che è l’esperienza pura,
vissuta al di là della discriminzione mentale tra bene e male. tutto è pura
possibilità di manifestazione dell’amore e della Fede.

Allora il dolore non è male, non ha lo scopo di farti soffrire, non è


sofferenza, è pura esperienza, energia, pura forza, vissuta al di là della
discriminazione mentale tra bene e male, serve a scgliogliere le tue paure,
le tue resistenze all’amore e attaccamenti.
Serve a farti crescere, a bruciare karma e a liberarti.
Anarchia spirituale, assenza di racconti mentali.

Meditazione camminata nel bosco

Io non sono io, io sono… (le fogli,e gli alberi, le piante, il silenzio, il
rumore, i freddo, l’inverno, il caldo, lo sforzo, il rumore,..)
Io sono il bosco, il bosco è in me
Io sono il tutto, io sono il niente
STRESS _ Demone dello Stress

Respira profondamente, fai andare il respiro in ogni cellula del tuo corpo.
Innanzitutto dobbiamo essere consapevoli di che cos’è lo stress.
Lo stress è paragonabile alla sensazione di essere tenuti con la testa
sott’acqua.
Quando vuoi arrivare a qualcosa ma non ci resci perchè sei schiacciato da
una montagna, non riesci ad arrivare dove vorresti arrivare, per esempio a
repirare aria.
Lo stress è come essere tenuti con la testa sott’acqua.
Lo stress si accompagna sempre ad una sensazione di impotenza e
frustrazione.
Malgrado tutto quello che faccio non resco ad arrivare, non riesco a
risolvere, non riesco a respirare come vorrei.
Per cui il corpo produce l’ormone dello stress nel tentativo di liberarsi
dalla morsa, dalla mano che tiene la testa sott’acqua.
E lo stress può manifestarsi con tanti sintomi, come pesantezza nel torace,
tachicardia, dolori, mal di testa, digrignare i denti di notte, reglutire spesso,
difficoltà a repirare, sentirsi stanchi, ansiosi, depressi, insonnia, difficoltà
di digestione… (v quale del paziente).
La prima cosa che fa il corpo è secernere l’ormone dello stress per reagire,
la risposta dello stress aiuta il corpo ad adattarsi alle situazioni. Lo stress
fondamentamente è positivo, ci manitene all’erta, può tenerci pronti ad
evitare situazioni peggiori.
Ma il più delle volte lo stress ci danneggia.
Perché lo stress è il segnale che siamo nella mente.
Lo stress non esiste al di fuori della mente.
La mente analizza, la considera l’evento una sfida forte una sfida pesante
che deve superare, che deve vincere.
Ma che sia una sfida è una definizione mentale.
In uno stato di Fede non c’è sensazione dello stress.
In uno stato di Fede se qualcuno si sente la testa premuta sott’acqua non
reagisce ma si abbandona alla mano che lo tiene sott’acqua e si abbandona
alle profondità del mare per poi riemergere più in là.
Ma per fare questo necessario avere Fede nell’evento.
Se questo evento si produce ora è un’immagine, una proiezione della mia
anima.
Ho Fede nell’evemto, non accumulo stress e mi abbandono alle profondità
del mare.
Lo stress nasce dal fatto che la mente vuole avere un controllo sull’evento
e non vuole lasciarsi andare all’evento.
Vuole controllare, lotta, vuole riemergere e lo stress nasce proprio da
questo sforzo, non dall’evento stesso.
La persona che vuole guarire dallo stress e non vuole essere assoggettato
da nessun demone, deve tasformarlo questo Demone, deve trasformare il
Demone dello stress nel suo più potente alleato.
Inanzitutto bisogna riconoscere questo Demone dentro di noi.
Bisogna riconoscere come si manifesta, e lo si riconosce attarverso il
sintomo (elencare i sintomi del paziente).
Prova a concentrati sul sintomo, qualcune esso sia, mal di testa, pressione
alta, ecc… individua il tuo sintomi.
Il sintomo è il modo in cui percepiamo la presenza del Demone, in assenza
del sintomo non percepiamo nessun demone.
Pecepisci il sintomo e repira in modo da intensificarlo per sentirlo meglio.
Se non lo senti in questo momento evocalo. Cioè ricorda questo sintomo e
immagina di averlo proprio adesso.
E lascia che la sensazione si intensifichi repirandolo.
Adesso immagina questo sintomo trasformarsi in un vero e proprio
Demone. E immagina questo Demone seduto proprio davanti a te.
Vsualizzarlo nel dettaglio, in modo chiaro e distinto, i suoi occhi, ev dagli
un nome.
Inizia a dialogare con l’invisibile: dialoga con lui e chiedigli: perché sei
qui? Come posso fare per aiutarti?
Non importa se non risponde, anzi il metodo prevede proprio di porre e
riporre la domanda senza aspettarsi una risposta, con il demone si dialoga
con domande che non hanno risposte, per ampliarne i confini.
Piano, piano, mano mano che dialoghi con il demone, il Demone si
trasforma.
La sua risposta, come la risposta di tutti i Demoni, è sono con te per
sciogliere i tuoi attaccamenti, le tue resistenze, le tue paure, per chiamarti
al sacro, sono qui per farti fare un salto evolutivo.
E finchè questo salto non sarà fatto, il sintomo continuerà a riproporsi.
Il grande salto che ti fa fare il Demone dello stress, che è un demone della
Specie, non è un demone del singolo individuo, è un demone dei tempi
moderni , portato in essere dalla rivoluzione industriale con i suoi valori.
È un demone che una volta non eisisteva, dettato dalla necessità di essere
produttivi.
Ti chiede trasvalutare, di ribaltare questi valori, di lasciare andare questi
valori, sono valori d giudizio, di analisi mentale, del senso del bene, del
male, giusto, sbagliato, vantaggio, svantaggio.
Il demone dello stress ti chiede di avere Fede negli eventi, affidarti, che è
un’impresa spirtuale che guarisce te stesso, guarisce la specie.
Devi esserne all’altezza.
La prima cosa che devi fare è trasformare il sintomo.
Questo nello yoga sciamanico si fa attraverso una formula psichica che è
una vera e propria formula magica:

Grazie a questo sintomo (nominarlo) che porto in me con molto Amore (e


qui trasvaluti) io riuscirò, realizzerò (e qui nomini il tuo obiettivo).

È un totale ribaltamento della visione mentale.


La terapia desacralizzata dice, devi liberarti dallo stress e noi diciamo
invece il contrario.
Permango nella Fede, nella Gratitudine e nell’Entusiasmo.

Guarda il demone negli occhi, concentrati sul sintomi, ripeti la formula


magica:

Grazie a questo sintomo (nominarlo) che porto in me con molto Amore (e


qui trasvaluti) io riuscirò, realizzerò (e qui nomini il tuo obiettivo).
Permango nella Fede, nella Gratitudine e nell’Entusiasmo.

Matti ora la mano sinistra sul chackra del cuore e la destra sopra la sinistra.
Hai scoperto di essere un abitante dell’Antikton, l’antirerra, un mondo
oltre il mondo, che è il mondo degli sciamani, che sono come Shiva
morenti e viventi simultaneamente. Non solo quindi non temono nulla, ma
sono alleati della loro stressa ombra che non è assenza di luce, e ne
taggono infiniti poteri.
Lo sciamano si è liberato dall’idea che ciò che è luminoso tale non sia.
Prendi un profondo respiro.
Prendi ferma risoluzione di percorrere il cammino contro corente, che è il
cammino spirituale.
Il tuo demone è davanti a te profondamente cambiato, è diventato il tuo
potente alleato, puoi anche immaginare ora con grahnde coraggio di essere
abbracciato dal tuo demone.
Concludiamo con triplice sigillo:

NAROPA:
insegna come utilizzare i demoni
in assenza d

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