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Ma Circe non soltanto una maga sciamanizzante al telaio: , unica nellarcaico

Occidente, una liberata-in-vita, come si dice in India; per usare le parole di Proclo:
incarna la sapienza solare onde il durevole si separa dal transitorio, la creatura
che, sebbene umana, riesce a porsi dal punto di vista dellimmortale Sole,
distaccandosi dalle contingenze, dallaver succhiato latte di donna, dallesser nata
da certi genitori in certa terra con certi caratteri. Circe in quanto solare non pi una
creatura terrena, ignora famiglia e patria, sta oltre lumanit, la sua patria l dove
torna e donde sprigiona il sole.

Un frammento di Mimnermo dice che la dimora di Circe ad Aiaia una stanza


dorata dove si racchiudono i raggi del sole. Limmagine ci rammenta luovo di
luce dorata, lutero aureo che galleggia sulle acque primordiali nella
cosmogonia ind, hiranya- garbha, che nelle cosmogonie alchemiche
occidentali sar la materia prima, lunus mundus racchiudente in una globulare
e globale perfezione luniverso come latenza, potenzialit, limmanifestato
come sfera di luce compatta, inespansa. Circe, interpretiamo, lo stato
supremo, in cui ci si mette dal punto di vista dellImmanife stato. A capirlo era
giunto, sia pure avvalendosi del suo umbrtile linguaggio, Karl Kernyi nello
splendido libro Le figlie del sole, dove osserva che Aiaia si dice lambita dalla
vertiginosa corrente dellOceano, a significare che per chi giunge al livello
spirituale di Circe laccelerazione del tempo azzera lo spazio; ella si pone al
confine fra tempo ed eternit. Aiaia, informano Omero e Apollonio,
simultaneamente sita a oriente e a occidente, vale a dire al di l dello spazio.
La loro geografia paradossale: simbolica; ubicano Aiaia sia al Circeo che nel
Caucaso, ai due capi del loro mondo, perch in Aiaia il mondo trasceso. Il
suono del nome Circe ribadisce questo insegnamento. Kirkos significa anello,
lanello, s visto, che traccia lo sparviero nei cieli ed il crocido del falco
(kerkax) e del corvo (korax) e anche il gracchio del subbio, il bastone del telaio
cui si attaccano i fili dellordito (kerkis). La radice indoeuropea di Circe contiene
in potenza tutto il vasto archetipo. Essa genera anche il medioirlandese crin,
scrofa, e si ravvisa il nesso tra la funzione di Circe, che largisce la transe suina,
e quella di Vrhi, lamante soprannaturale suina degli adepti nel tantra
tibetano: dovr apparire come scrofa colei che converte in maiali i suoi alunni.
Su un altro versante, egizio, falco e sparviero, i totem pennuti di Circe, sono gli
uccelli del sole, Horo.
Circe, figlia del Sole, che col suo Padre celeste si identifica, pu largire a
Giasone la fine essenza del Sole-in-Ariete, la solarit, loro allo stato nascente,
concentrato. Per arrivare fino a lei Giasone attraversa il cosmo sulla piroga
degli spiriti: ecco le Argonautiche in nuce.
Bramiamo saperne di pi, vogliamo lambire lorlo della veste alla liberata-invita? Ce lo consente un testo tibetano, la mirabile biografia duna sua simile, la
sciamana Yeshe Tsogyel. Isolata in una grotta per allenare la mente, la romita
Yeshe sconfisse i dmoni che la corteggiavano in forma di giovani vezzosi e
audaci (tali dovevano apparire i compagni di Odisseo), tramutandoli in fiere.
Violentata poi da banditi (tale dovette apparire Odisseo), li incant con un inno
nel quale spiegava come, meditando sulla loro libidine, potevano scoprirvi, in
quanto pura energia, un dio; meditando sul piacere avuto, in quanto puro
piacere, potevano identificarlo con la beatitudine del Vuoto metafisico;
meditando sulla fusione dellamplesso, potevano infine pervenire al concetto di
coincidenza degli opposti. Cos cantando, Yeshe convert gli scellerati e
perfezion la propria ricettivit avvolgente (noi diremmo, attu la sua
identificazione con hiranyagarbha o, se si preferisce, il suo insediamento in
Aiaia). Cos potrebbe suonare la storia di Circe narrata da lei stessa o quella
delle altre delle sciamane greche arcaiche, la cui fisionomia ci pi arduo
indovinare.(E. Zolla)

Ilsignoreriservato,laconico,viceversasempreinflagranteconfessioneloschiavo;cichenelcomportamentodi
ciascunoridondadefiniscelasuaparticolareservitinteriore.Ogniespressivitsenzascopoindicedideliri;spergiuri
ebestemmie,turpitudiniverbalieriempitivideldiscorsosonogemitid'incatenato.
Basterebbelaconsapevolezzadiquesteesibitecoazioniperliberarsene.
Lachiavecherinserraciascunonellasuacellalopotrebbeancheliberare:chisiappostasseasorprendereinsestessole
ridondanzedelcuore,dellinguaggio,deitratti,siemanciperebbe.
(E.Zolla)

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