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UNI EN 1011-4:2002 - 01-04-2002 - Saldatura - Raccomandazioni per la saldatura di materiali metallici - Saldatura ad arco dell'alluminio e delle leghe di alluminio - Welding - Recommendations for welding of
SALDATURE
TITOLO ITALIANO Saldatura - Raccomandazioni per la saldatura di materiali metallici - Saldatura ad arco
dell'alluminio e delle leghe di alluminio
TITOLO INGLESE Welding - Recommendations for welding of metallic materials - Arc welding of
aluminium and aluminium alloys
SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
1011-4 (edizione settembre 2000). La norma fornisce raccomandazioni generali per la
saldatura per fusione con i metodi: manuale, meccanizzato ed automatico
dell'alluminio e delle leghe di alluminio. Contiene inoltre informazioni sulle imperfezioni
di saldatura e sul modo di evitarle e raccomandazioni particolari sulla scelta dei
materiali di apporto.
LINGUA Italiano
PAGINE 16
PREZZO NON SOCI 36,00
PREZZO SOCI 18,00
Saldatura
NORMA ITALIANA Raccomandazioni per la saldatura di materiali metallici UNI EN 1011-4
Saldatura ad arco dell’alluminio e delle leghe di alluminio
APRILE 2002
Welding
Recommendations for welding of metallic materials
Arc welding of aluminium and aluminium alloys
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma fornisce raccomandazioni generali per la saldatura per fusione
con i metodi: manuale, meccanizzato ed automatico dell’alluminio e delle
leghe di alluminio. Contiene inoltre informazioni sulle imperfezioni di salda-
tura e sul modo di evitarle e raccomandazioni particolari sulla scelta dei
materiali di apporto.
RELAZIONI NAZIONALI
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INTRODUZIONE 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2
3 TERMINI E DEFINIZIONI 3
5 METALLO BASE 3
9 ATTREZZATURA 5
10 TIPI DI GIUNTI 5
12 COLLEGAMENTI DI BRANCHETTI 6
13 SCANALATURA 6
17 PRERISCALDO 7
20 ULTERIORI RACCOMANDAZIONI 8
SETTEMBRE 2000
Welding
EUROPEAN STANDARD Recommendations for welding of metallic materials
Arc welding of aluminium and aluminium alloys
Soudage
NORME EUROPÉENNE Recommandations pour le soudage des matériaux métalliques
Soudage à l'arc de l'aluminium et des alliages d'aluminium
Schweißen
EUROPÄISCHE NORM Empfehlungen zum Schweißen metallischer Werkstoffe
Lichtbogenschweißen von Aluminium und Aluminiumlegierungen
DESCRITTORI
ICS 25.160.10
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 2000 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea si applicano i termini e le definizioni della EN 1011-1.
5 METALLO BASE
5.1 Generalità
La presente norma si applica all'alluminio semilavorato, fuso e loro combinazioni, per
esempio conformemente alle EN 287-2, EN 1418, EN 288-4 e prEN ISO 15614-4:2000. I
principi della presente norma possono essere applicati ad altre leghe di alluminio non
normalizzate o brevettate, che possono includere le moderne leghe superplastiche ed i
materiali compositi a matrice metallica, purché la composizione chimica della lega rientri
nei gruppi di metalli base elencati nell'appendice B. In tali casi l'uso della presente norma
deve essere fatto in conformità alla specifica di progettazione.
Le norme sui materiali non tengono conto completamente dei requisiti della saldatura. Per
questa ragione, al momento dell'ordine è necessario talvolta specificare requisiti
aggiuntivi per il materiale. Questi requisiti possono comprendere la scelta/restrizione
delle caratteristiche di composizione chimica e delle caratteristiche meccaniche (entro
certi limiti aggiuntivi rispetto ai normali requisiti di base) ed una pulizia aggiuntiva dei
componenti.
Il materiale di supporto permanente e gli attacchi provvisori devono essere compatibili
con il metallo base.
10 TIPI DI GIUNTI
10.1 Generalità
Le linee guida generali sono indicate nel prEN 9692-3:1998. I distacchi fra le facce di
fusione possono dare problemi, per esempio sfondamento, deformazione ed imperfezioni.
Perciò si dovrebbe tentare di ridurli al minimo.
10.2.1 Generalità
I giunti testa a testa devono comprendere tutti i giunti fra lamiere, tubi o loro combinazioni,
ed includere i giunti di testa a "T".
12 COLLEGAMENTI DI BRANCHETTI
12.1 Generalità
Questo tipo di giunto è applicabile sia a saldature a piena penetrazione e/o a saldature
d'angolo di tubi, per esempio circolari o ellittici. I particolari di tutti i tipi di collegamenti di
branchetti, per esempio forma del giunto, angolo tra i pezzi da saldare, angolo tra le facce
di fusione, distacco al vertice tra i lembi, devono essere stabiliti in modo da permettere
l'uso di una procedura di saldatura soddisfacente.
13 SCANALATURA
Nelle saldature testa a testa a piena penetrazione, eseguite da ambedue i lati, il rovescio
della prima passata può essere asportato con mezzi idonei fino al metallo sano prima di
iniziare la saldatura dal secondo lato. Devono essere usati metodi meccanici, per
esempio fresatura, scalpellatura, taglio di sega o molatura. I metodi preferiti sono la
fresatura e il taglio di sega. Non devono essere usati lubrificanti a base di olio. Se si usa
17 PRERISCALDO
Il preriscaldo può essere effettuato per i motivi seguenti:
- per eliminare l'umidità prima della saldatura, per esempio nella saldatura in opera;
- per evitare le imperfezioni nell'innesco dell'arco a freddo;
- per ottenere un bilanciamento del calore nella saldatura di spessori molto differenti
fra loro;
- per ridurre gli effetti del raffreddamento nella saldatura di grossi spessori.
La temperatura di preriscaldo è indicata nel prospetto 1. Il tempo di permanenza alla
temperatura indicata è importante e deve essere il più breve possibile per evitare effetti
dannosi. Vedere anche appendice A.
Un preriscaldo eccessivo, al di là dei valori indicati nel prospetto 1, influenza le caratteri-
stiche meccaniche dei materiali incruditi da lavorazione meccanica o completamente
trattati termicamente (per esempio, ricottura parziale o invecchiamento prolungato). Esso
°C max. °C max.
Leghe non trattabili termicamente
1xxx
3xxx
120 a) 120 a)
5xxx
AlSi fusa
AlMg fusa
Leghe trattate termicamente
6xxx
120 a) 100
AlSiMg fusa
AlSiCu fusa
7xxx 100 a) 80
a) Un trattamento termico prolungato può produrre una ricottura parziale nelle leghe incrudite da lavorazione
meccanica e ad un addolcimento nelle leghe completamente trattate termicamente.
Nota 1 Le temperature del presente prospetto sono date a titolo indicativo. Esse possono essere cambiate con altri valori
per contratto e dovrebbero essere indicate nella specifica di procedura di saldatura.
Nota 2 Nelle leghe del gruppo 22.4 (5xxx) con tenore >3,5% Mg e nelle leghe del gruppo 23.2 (7xxx) la precipitazione di tali
fasi può produrre una sensibilizzazione alla corrosione sfogliante ed alla corrosione sotto tensione in certi ambienti
di servizio.
20 ULTERIORI RACCOMANDAZIONI
prospetto A.1 Effetti dannosi sulle caratteristiche delle saldature e misure da prendere per evitarli
Metallo base
4
Al 1
4
4o5 3o4
AlMn 1 3
4 4
4o5 4 4
AlMg <1%a) 1 4 4
4 4 4
4o5 5 5 5
AlMg 3% 5d) 5d) o 3 5d 5d)
4o5 4 4 5
5 5 5 5 5
AlMg 5%b) 5 5 5 5 5
5 5 5 5 5
4o5 4o5 4o5 5 5 5o4
AlMgSic) 5 5 5 5 5 5
4 4 4 4 4 4
5 5 5 5 5 5 5
AlZnMg 5 5 5 5 5 5 5
5 5 5 5 5 5 5
4 4 4 4 4 4 4 4
AlSiCu <1%e) f) 4 4 4 4 4 4 4 4
4 4 4 4 4 4 4 4
4 4 4 4 4 4 4 4 4
AlSiMge) 4 4 4 4 4 4 4 4 4
4 4 4 4 4 4 4 4 4
4 4 4 4 4 4 4 4 4 4
AlSiCue) f) 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4
4 4 4 4 4 4 4 4 4 4
4 4 4 4 4 Nrg)
c) g) g) g) g) g)
AlCu Nr Nr Nr Nr Nr 4 4 4 4 4 Nrg)
4 4 4 4 4 4
Metallo base Al AlMn AlMg <1% AlMg 3% AlMg 5% AlMgSi AlZnMg AlSiCu <1% AlSiMg AlSiCu AlCu
Nota 1 Nella saldatura dei metalli base contenenti approssimativamente ≥2%Mg usando un metallo di apporto del tipo AlSi5 o AlSi10 (o nella saldatura dei
metalli base contenenti approssimativamente ≥2%. Si usando un metallo di apporto del tipo AlMg5) al bordo di fusione possono formarsi dei precipitati
di Mg2Si in quantità sufficiente da fragilizzare il giunto. Queste combinazioni non sono raccomandate per strutture sollecitate in modo dinamico o
soggette ad urti. Quando non si può evitare l'impiego di queste combinazioni di leghe si possono usare metalli di apporto dei tipi AlMg5 od AlSi5.
Nota 2 Metallo base secondo la composizione chimica, sia che si tratti di materiale semilavorato che di materiale fuso.
a) Quando queste leghe sono saldate senza metallo di apporto, esse sono sensibili alla formazione di cricche di solidificazione. Questo può essere
evitato usando montaggi che esercitano una compressione oppure aumentando il tenore di Mg nel bagno di fusione oltre il 3%.
b) In certe condizioni ambientali, per esempio servizio a temperatura ≥65 °C, le leghe contenenti >3% Mg possono essere sensibili alla corrosione
intergranulare e/o alla corrosione sotto tensione. Questa sensibilità aumenta all'aumentare del tenore di Mg e/o del grado di incrudimento.
Si dovrebbe tenere conto dell'effetto della diluizione del metallo fuso di saldatura.
c) Queste leghe non sono raccomandate per la saldatura senza metallo di apporto, poiché sono sensibili alla formazione di cricche di solidificazione.
d) La resistenza alla corrosione intergranulare e/o alla corrosione sotto tensione delle leghe del tipo 5 del prospetto B.1 è accresciuta quando il tenore
di Mg non è maggiore di ~3%. Per condizioni di servizio potenzialmente favorevoli alla corrosione intergranulare e/o alla corrosione sotto tensione, il
tenore di Mg del metallo fuso di saldatura dovrebbe essere analogo e non significativamente maggiore di quello del metallo base. Pertanto è prefe-
ribile saldare i metalli base con i metalli di apporto corrispondenti.
e) Il tenore di silicio del metallo di apporto dovrebbe essere scelto in modo da corrispondere il più possibile a quello del metallo base della lega fusa.
f) Quando le leghe fuse sono ottenute mediante fusione sotto pressione, esse non sono saldabili a causa del loro tenore di gas.
g) Non raccomandato - incompatibilità del metallo base.
Punti della presente norma europea Requisiti essenziali della Direttiva Commenti/Note
97/23/CEE
4 e appendice A 3.1 Requisiti di qualità
5 4.1 (e) Metallo base
8 e appendice B 4 Materiali di apporto
8 3.1.2 Requisiti di qualità delle saldature
da 10 a 16 3.1.1 Preparazione del giunto
da 17 a 19 3.1.4 Preriscaldo/Temperature