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Problemi di Elettrostatica da Risolvere con la Legge di Gauss

Amelia Carolina Sparavigna


Department of Applied Science and Technology, Politecnico di Torino

Si discutono alcuni problemi di elettrostatica da risolvere con la Legge di Gauss.

Torino, 6 Aprile 2020. DOI: 10.5281/zenodo.3741866

In questo lavoro troviamo, tra gli altri, alcuni problemi sul campo elettrostatico come proposti
in [1]. In particolare, sono applicazioni della Legge di Gauss.

Si definisce flusso del campo elettrico attraverso una superficie piana il prodotto scalare del
vettore campo elettrico E (uniforme) per il vettore superficie. In formule:

Φ S ( E)=E⋅S

Il vettore superficie S è un vettore che ha per direzione quella perpendicolare alla superficie,
verso qualunque e intensità pari alla superficie S. Se la superficie non è piana, si considera
l'elemento di superficie dS. Se la superficie è chiusa il verso è quello uscente dalla superficie.
Il vettore elemento di superficie si scrive anche come un modulo dS per la normale alla
superficie: d S=dS n .

In sostanza, se la superficie è curva si suddivide tale superficie in piccole porzioni in modo


che ogni porzione si possa considerare piana e localmente costante il valore di E su ciascuna
di tali porzioni; si calcola il flusso attraverso ciascuna di tali superfici e si sommano tutti i

1
valori trovati ottenendo il flusso di E attraverso la superficie curva.
Si ha quindi:

Φ S ( E)=∫ dΦ= ∫ E⋅d S=∫ E⋅n dS=∫ E cos θ dS

Il teorema di Gauss per il campo elettrico dice che il flusso di E attraverso una superficie
chiusa è uguale alla somma delle cariche contenute all’interno della superficie chiusa Qint
divisa per 0 (costante dielettrica del vuoto):

Qint
Φ S ( E )=
εo

Dalla legge di Gauss si può ricavare il teorema di Coulomb che dice che sulla superficie
esterna (in prossimità della superficie) di un conduttore il campo elettrico è E=σ / ε o , con 
è la densità superficiale di carica e quindi Q=σ S .
In genere, quando si considerano distribuzioni continue di carica, si usano tre densità di
carica: lineare, di superficie e volumica.

1) Disegnate le linee del campo elettrico creato da una carica positiva che si dispone con
densità uniforme su una sfera cava di raggio a. Discutere il campo sia dentro che fuori la
sfera.

Il problema gode di simmetria sferica, dato che sappiamo che le cariche sono distribuite sulla
sfera in modo da dare una densità uniforme. Per la legge di Gauss, qualsiasi superficie sferica,
che contiene la sfera ed è a essa concentrica, vedrà un campo elettrico ad essa perpendicolare
con un modulo che decresce al crescere del raggio. In sostanza, il campo elettrico dato dalla
superficie sferica carica sarà uguale a quello creato dalla carica immaginata concentrata tutta
al centro della sfera. Dentro la sfera il campo è nullo, sempre per la legge di Gauss, poiché
non ci sono cariche.
Passiamo ora a considerare una sfera piena con carica +Q, distribuita con densità uniforme in
tutta la sfera. Diciamo per prima cosa che la sfera deve essere fatta di un materiale isolante di
modo che la carica distribuita uniformemente in essa resti dove è stata posta. Se fosse di
materiale conduttore, la repulsione che vi è tra le cariche le spingerebbe a disporsi solo sulla
superficie. Considerando quindi una sfera isolante uniformemente carica (+Q carica totale)
con raggio a, il campo elettrico è a simmetria sferica, radiale, ma ha un modulo che dipende
dalla distanza dal centro della sfera nel modo illustrato nella figura seguente.

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Con ⃗ u r si è indicato il vettore unitario con direzione radiale, verso l’esterno. Per arrivare a
questo risultato ci possiamo servire della legge di Gauss, che dice che il flusso del campo
elettrico attraverso una qualsiasi superficie chiusa è uguale alla carica contenuta nella
superficie, divisa per la costante dielettrica del vuoto.
Per trovare il campo elettrico dobbiamo considerare due tipi di superfici Gaussiane, esterne ed
interne alla sfera carica.

Se siamo in un punto interno alla sfera carica, solo le cariche che sono interne alla superficie
gaussiana sferica contribuiranno.

2) Trovare il campo elettrico dentro e fuori una sfera uniformemente carica di Raggio R. La
sfera ha densità di carica ρ [1].

Il problema si risolve applicando la Legge di Gauss, con le superficie gaussiane come sopra
illustrate.

4
Sia r < R . Si ha: E ϵ o 4 π r 2=Q '= π ρ r 3
3

Da cui:
1
E= ρr
3ϵ o
Sia r > R . Si ha:

3
2 4 3
E ϵ o 4 π r =Q= π ρ R
3
Da cui:

1 R3
E= ρ 3r
3ϵ o r

3) Una sfera di raggio R è uniformemente carica con una densità di carica ρ . All'interno
della sfera c'è una cavità sferica di raggio R', il cui centro si trova a distanza a dal centro della
sfera (in figura |OO'|=a, |OP|=r, |O'P|=r'). Trovare il campo dentro la cavità e dentro e fuori la
sfera. In figura ur e ur ' sono dei versori [1].

Cominciamo ad analizzare il campo nella cavità sferica. Vale il principio di sovrapposizione.


Quindi in P il campo elettrico è il campo dovuto ad una carica uniformemente distribuita nella
sfera con densità ρ meno il campo elettrico che sarebbe prodotto da una sfera con la stessa
densità di carica posta entro la cavità.

Si ha quindi:

E=EO −EO '

Con riferimento alla figura data sopra:


ρ ρ
E= ru − r ' ur'
3 ϵ o r 3ϵ o

Da cui:

ρ x ρ (x−a) ρ ρ y ρ y
E x= r − r' = a E y= r − r ' =0
3ϵ o r 3ϵ o r' 3ϵ o 3ϵ o r 3ϵ o r '

ρ
Quindi, il campo elettrico nella cavità è uniforme: E= a .
3ϵ o

a è il vettore da O a O'.

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Dentro la sfera ma fuori la cavità, il campo è dato da:

ρ ρ R' 3
E= r− (r −a)
3ϵ o 3 ϵ o |r−a|3

Fuori la sfera di raggio R:

ρ R3 ρ R' 3
E= r− (r −a)
3 ϵ o r3 3 ϵ o |r −a|3

4) Trovare il campo elettrico dentro e fuori una sfera con densità di carica pari a ρ =α r n
con n>−2 . Il raggio della sfera sia R [1].

Sia r < R :

E ϵ o 4 π r 2=Q ' =4 π ∫ α r n +2 dr

da cui:

rn
E=ϵαo r
n+3

Se r > R , allora:

α R n+3
E= r
ϵ o (n+3) r 3

5) Trovate il campo elettrico creato da un filo rettilineo infinito uniformemente carico.

Utilizzando la legge di Gauss possiamo dimostrare che un filo infinito uniformemente carico
produce un campo elettrico la cui intensità è direttamente proporzionale alla densità di carica
per unità di lunghezza ed inversamente proporzionale alla distanza dal filo.

Prendiamo per superficie gaussiana su cui calcolare il flusso, un cilindro con l'asse di
simmetria coincidente con il filo e le basi perpendicolari al filo stesso. Le linee di forza del
campo sono tutte semirette perpendicolari al filo uscenti dallo stesso ed inoltre il valore di E
(per motivi di simmetria, anche se ruoto il filo il campo non si modifica) ad uguale distanza
dal filo assume sempre lo stesso valore. Il flusso totale è uguale alla somma dei flussi uscenti
dalle superfici di base più quello uscente dalla superficie laterale. Il flusso uscente dalle
superfici di base vale 0 essendo di 90° l'angolo che si forma tra la normale alla superficie e la
direzione della linea di forza e pertanto il loro prodotto scalare vale zero.
Per determinare il flusso uscente dalla superficie laterale, ricordiamo che il campo elettrico
uscente è sempre costante in modulo, direzione radiale e verso uscente in ogni punto di essa.
Ricordiamoci che la normale a ciascuna superficie è sempre parallela alle linee del campo in
ogni punto della stessa superficie.

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Sappiamo che il flusso attraverso ciascun elemento di superficie ΔS è dato dal prodotto del
campo elettrico per la superficie per il coseno dell’angolo formato dal vettore campo elettrico
e la normale alla superficie che, essendo paralleli, è sempre 1. Perciò il flusso totale sarà dato
dalla somma dei flussi parziali. Essendo E costante lo possiamo raccogliere a fattore comune
e otteniamo:

Φ=∑ E⋅n ΔS=E ∑ ΔS=E 2 πr h


Q λh
dove: r = raggio del cilindro , h =altezza . Per Gauss : Φ= = .
εo εo

con λ=Q/h , densità lineare di carica.


Possiamo quindi determinare immediatamente quanto vale l'intensità del campo elettrico in
ogni punto, ad distanza r dal filo:
λ
E=
2 πε o r

6) Trovare il campo elettrico dentro e fuori un cilindro di raggio R. La carica per unità di
lunghezza del cilindro è pari a λ [1].

La densità volumica di carica è data da (h è la lunghezza del cilindro):

λh
ρ=
π R2 h

λh r2
E ϵ o 2 π r h=Q ' = ρ π r 2 h= 2
Sia r < R : π r h= λ h
π R2 h R2

Quindi:

E= λ r
2
2π ϵo R

Sia r > R :
E ϵ o 2 π r h=Q=λ h

6
Di conseguenza: E= λ r .
2 π ϵ o r2

7) Uno strato di materiale spesso d non conduttore è posto tra due piani paralleli. Lo stato è
carico con densità ρ . Trovate il campo dentro e fuori lo strato [1].

Dentro la lastra ( si prenda un cilindro gaussiano di raggio a e altezza 2z , con asse parallelo
all'asse z , simmetrico rispetto al piano passante per O e perpendicolare a z ):

E ϵ o 2 π a 2=Q' =2 π a2 z ρ

da cui:
ρ
E=ϵ z
o
Fuori la lastra:
2 2
E ϵ o 2 π a =Q=π a d ρ

ρd z
E=
2 ϵ o |z|

8) Si consideri la lastra del problema precedente. Si faccia in essa una cavità sferica di raggio
R, minore di d/2. La cavità abbia il centro in O. Si trovi il campo elettrico dentro la cavità,
fuori la cavità ma nella lastra e fuori la lastra. Si esprima il risultato rispetto al riferimento
dato in figura.

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Per risolvere il problema si utilizza il principio di sovrapposizione. Si somma il campo
prodotto dalla lastra al campo prodotto da una sfera con la stessa densità di carica, ma segno
opposto. Il campo prodotto dalla lastra è dato in 7), quello della sfera in 2). Dopo aver preso
la soluzione del 2), si converta il raggio vettore r come x i+ y i+ z k dove i , i , k sono
i versori dl riferimento mostrato in figura.

9) Scrivete le formula valide per la capacità del condensatore sferico, piano e cilindrico [1].

Sferico ( R1 , R2 siano i due raggi delle sfere, con R1 < R2 ):

4 π ϵ R 1 R2
C=
R 2−R1

Piano ( S superficie delle lastre e d spessore del condensatore ):

ϵS
C=
d

Cilindrico ( l lunghezza del condensatore ):

4π ϵ l
C=
ln (R2 / R1)

Nelle formule ϵ è la costante dielettrica del mezzo.

Altri problemi di [1] sono risolti in [2-4].

10) Una superficie piana ha un’area di 3.2 m2 . Essa viene ruotata in un campo elettrico
uniforme di modulo pari a E = 6.2 × 105 N/C. Determinate il flusso elettrico attraverso la
superficie (a) quando il campo elettrico è perpendicolare alla superficie e (b) quando il
campo è parallelo ad essa.

Il problema ci permette di discutere anche le dimensioni del flusso e le sue unità di misura. Le
dimensioni sono quelle di un campo elettrico, moltiplicate per una superficie:

[Φ S ( E) ]=[ E⋅S ]=[ E ][ S ]=[ Forza /carica ][ L2 ]=[ energia/carica ][ L ]

E quindi le unità di misura sono quelle di Volt⋅metro .


Allora nel caso (a) il flusso è il prodotto del campo per la superficie:

Φ S ( E )=6 . 2×105 N /C⋅3 . 2m2 =1. 98×106 V⋅m

Nel caso (b) invece il flusso è nullo.

11) Un campo elettrico di intensità 3.50 kN/C è applicato lungo l’asse x. Calcolate il flusso

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del campo elettrico attraverso un rettangolo di lati lunghi 0.350 m e 0.700 m, se (a) il
rettangolo è parallelo al piano yz, e se (b) il rettangolo contiene l’asse y, e la sua normale ha
un angolo di 40.0° con l’asse x.

Nel primo caso, il campo elettrico è perpendicolare al rettangolare e quindi basta moltiplicare
il modulo del campo elettrico per l’area del rettangolare per avere il flusso.
Nel secondo caso invece vediamo prima come sono orientati i campi e la superficie. Poi basta
moltiplicare con prodotto scalare i due vettori.

12) Il campo elettrico ovunque sulla superficie di un guscio sferico di raggio 0.750 m è
misurato essere uguale a 890 N/C e punta radialmente verso il centro della sfera. (a) Quale è
la carica totale dentro la superficie sferica? (b) Che cosa si può concludere circa la natura e la
distribuzione della carica dentro il guscio sferico?

La carica totale si trova applicando la legge di Gauss, dato che possiamo immediatamente
calcolare il flusso come il prodotto del campo per la superficie della sfera. Il problema ci dice
infatti che il campo elettrico è lo stesso su tutta la superficie della sfera.
Il campo ha simmetria sferica. Non possiamo però dire se la carica è tutta concentrata al
centro oppure distribuita in essa.

13) Una carica puntiforme di +5.00 μC è posta al centro di una sfera con raggio di 12.0 cm.
Determinare il flusso elettrico attraverso la superficie della sfera.

Applicare Gauss. Il flusso elettrico è pari alla carica contenuta nella sfera divisa per la
costante dielettrica del vuoto. Il raggio della sfera non serve per il calcolo.

14) Usare la legge di Gauss e il fatto che il campo elettrico dentro qualsiasi conduttore chiuso
in equilibrio elettrostatico è nullo per mostrare che qualsiasi eccesso di carica posto sul
conduttore deve finire sulla sua superficie.

15) Un conduttore piano infinito ha una carica sulla sua superficie, come si vede in figura.
Usando la legge di Gauss mostrate che il campo elettrico fuori dal conduttore è dato da E =
σ/ε0, dove σ è la carica per unità di area sul conduttore. [Suggerimento: Scegliete una
superficie gaussiana fatta come un cilindro con una base nel conduttore e l’altra fuori.]

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16) Mostrate che il campo elettrico fuori da un buon conduttore di qualsiasi forme è dato da
E = σ/ε0, dove σ è la carica per unità di area. [Suggerimento: Il campo elettrico appena fuori il
conduttore carico è perpendicolare alla superficie.]

17) Una piccola sfera di materiale dielettrico è posta dentro un guscio sferico di raggio R.
Anche il guscio è di materiale dielettrico. La piccola sfera ed il guscio sono concentrici. La
sfera ha una carica q (il segno è negativo, vedi la figura) e il guscio ha una carica Q (segno
positivo) distribuita uniformemente su di esso. Assumiamo che il valore assoluto di q sia più
grande di quello di Q.
a) Disegnate le linee di forze del campo elettrico.
b) Trovate il campo elettrico in modulo, direzione e verso al punto A, con distanza R / 2 da
q, e in B, con distanza 2 R da q.
c) Trovate la differenza di potenziale V ( A )−V ( B ) .

Facciamo una figura che illustri la geometria del problema e introduciamo un asse radiale.

Ricordiamoci anche che secondo Gauss, il campo elettrico di un guscio sferico carico è nullo
dentro il guscio (per r < R , E=0 ), mentre fuori è pari al campo coulombiano creato dalla
carica come se essa fosse concentrata al suo centro. E quindi:

1 Q
E guscio= .
4 πε o r 2

Vale il principio di sovrapposizione. Il campo totale è il campo creato dal guscio sommato al
campo creato dalla piccola sfera che viene assimilata a una carica puntiforme q che è posta al

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centro del guscio. In A, il modulo del campo è:

1 q
E= ,
4 πε o ( R / 2 )2

la direzione è radiale e verso il centro della guscio sferico.


Solo la carica puntiforme produce il campo. In B il campo è:

1 q 1 Q
E= − ,
4 πε o ( 2 R ) 4 πε o (2 R )2
2

direzione radiale e verso il centro della sfera.


Il punto B è a una distanza 2 R dalla carica q, e a una istanza 2 R dalla carica Q, vista
come concentrate al centro del guscio. La figura seguente mostra le linee del campo. Sono più
dense dentro al guscio, perché l’intensità è maggiore.
La differenza tra il campo fuori e dentro il guscio è dovuta alla presenza della densità di carica
sul guscio stesso.

Per calcolare la differenza di potenziale, ricordiamo che vale il principio di sovrapposizione.


Mettiamo quindi un punto in più, O nella figura all’intersezione del guscio con il segmento
AB. Calcoliamo la differenza di potenziale con l’integrale.

B O B O B
V ( A )−V (B )=∫ ⃗
E⋅d ⃗l = ∫ ⃗
E⋅d ⃗l + ∫ ⃗
E⋅d ⃗l =∫ E
⃗ in⋅d ⃗l + ∫ E
⃗ out⋅d ⃗l =
A A O A O

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O B
=∫
−q
A 4 πε o r
2
dr+ ∫
Q−q
O 4 πε o r
2
dr=−
−q 1

1
(
4 πε o R R /2

Q−q 1
) 1
− =
4 πε o 2 R R ( )
= (
|q| 1

1
4 πε o R R /2
+ )
|q|−|Q| 1

4 πε o 2 R R
1
( )
Questa differenza di potenziale è negativa.

18) Due piani con cariche elettriche di densità uniforme sono paralleli. La distanza tra i piani
è D. Il piano della figura è perpendicolare ai piani carichi.
Trovate il campo elettrico ovunque e tracciatene le linee di campo, nel caso che un piano
abbia densità +σ e l’altro densità −2σ.
Trovate la differenza di potenziale tra A e B e tra A e C.

Si usi il principio di sovrapposizione. Prima valutate il campo dovuto al piano a sinistra,


ricordando che il campo è uniforme e che punta, quando siamo a destra del piano come x, e
quando siamo a sinistra del piano, come –x. Ripetete la stessa cosa per il piano a destra e
sommate i campi: E=E1 + E2 .

A sinistra del piano carico positivamente:

σ 2σ
E=−E1 u x + E 2 u x=− ux+ u
2 εo 2 εo x

Tra i due piani abbiamo:

σ 2σ
E=E1 u x + E 2 u x= u + u
2 εo x 2 εo x

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A destra:

σ 2σ
E=E1 u x −E 2 u x= ux− u
2 εo 2εo x

Se siamo tra i due piani, considerando il fatto che il campo è uniforme, la differenza di
potenziale è data dal prodotto del campo per la distanza:

B
V ( A )−V (B )=∫ E⋅d l
A

B
V ( A )−V (B )=∫
A
( σ
2 εo
ux+

2 εo )
u x ⋅u x dx=

2 εo
b

B C
Inoltre: V ( A )−V (C )=∫ E⋅d l+∫ E⋅d l=V ( A )−V ( B ) .
A B

Dato che il secondo integrale è nullo: lo spostamento è perpendicolare al campo.

19) Due fili carichi positivamente di densità lineari diverse sono disposti come gli assi x e y. I
fili sono fatti di un materiale che non permette il moto delle cariche, quindi le distribuzioni di
carica non si influenzano a vicenda e restano inalterate. Determinate il campo elettrico nel
punto P in figura, che si trova nel piano x,y.

I fili generano due campi che si sommano in modo vettoriale.

λy λx
E=E1 + E2 = ux+ u
2 πε o a 2 πε o b y
20) Due fili carichi positivamente di densità lineari diverse sono disposti come gli assi x e y.
I fili sono fatti di un materiale che non permette il moto delle cariche, quindi le distribuzioni
di carica non si influenzano a vicenda e restano inalterate. Determinate la differenza di

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potenziale tra i punti P e P’ in figura. nel piano x,y.

I fili generano due campi che si sommano in modo vettoriale:


P' P'
V ( P)−V (P ' )=∫ E⋅d l=∫ E⋅u x dx
P P

λy λx
dove E=E1 + E2 = ux+ u .
2 πε o a 2 πε o b y

Solo il primo campo ha un prodotto scalare non nullo.

P' a+c
λy
V ( P)−V ( P ' )=∫ E⋅d l= ∫ u ⋅u dx
P a 2 πε o x x x

a+c
λy λ a+c
Quindi: V ( P)−V ( P ' )= ∫ dx= y ln
a 2 πε o x 2 πε o a

References

[1] Grechko, L.G., Sugakov, V.I., Tomasevich, O.F., & Fedorchenko, A.M. (1977). Problems
in Theoretical Physics. Mir Publishers, Moscow.
[2] Sparavigna, A. C. (2020). Problemi di Meccanica Quantistica nelle formulazioni di Bohr-
Sommerfeld e di Schrödinger. Zenodo. http://doi.org/10.5281/zenodo.3706629
[3] Sparavigna, A. C. (2020). Calcoli con gli Operatori. Zenodo. http://doi.org/
10.5281/zenodo.3700074
[4] Sparavigna, A. C. (2020). Alcuni calcoli di analisi vettoriale in fisica teorica. Zenodo.
http://doi.org/10.5281/zenodo.3611419

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