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LA PIOGGIA NEL PINETO

Essa è una delle liriche contenute nella raccolta poetica


detta Alcyone. Questo, fu composto durante la relazione
con Eleonora Duse (Ermione). Il tema principale di questa
lirica si focalizza sul panismo e la bellezza della natura,
descrivendola in maniera sensuale i dettagli della scena,
suscitando altrettanto vitalità.
I due innamorati, si trovano all’interno di una foresta,
circondati dal pieno verde ed è in questo momento che
Gabriele D’annunzio invita la sua compagna a tacere,
ascoltando a sua volta il suono della natura, la quale
sembra avere un linguaggio proprio. Con l’avanzare del
tempo i due protagonisti si sentono sempre di più assorbiti
dall’energia delle piante, del verde e della pioggia. Finchè
subentra una vera e propria metamorfosi in cui i due
diventano anch’essi parte integrante della natura.
Quest’ultima (riferito alla pioggia), in particolare, la elogia
rendendola una forza purificatrice.

Figure retoriche:
anastrofe: “taci. Su le soglie del bosco non odo parole che
dici umane” “ascolta. Piove dalle nuvole sparse”
allitterazione: “piove su i pini scagliosi ed irti” “piove su i
nostri volti silvani”
metafora: “piove su le tamerici salmastre ed arse” “piove
su i nostri vestimenti leggieri”
personificazione: “piove su i mirti divini” “piove su le
nostre mani ignude”

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