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Introduzione

Chimica 01: Introduzione julia.amici@polito.it 1


Docente: Julia Amici

Dip. Scienza Applicata e Tecnologia

E-mail: julia.amici@polito.it

Tel: 011-0904638
Esercitatore: Daniele Versaci

Dip. Scienza Applicata e Tecnologia

E-mail: daniele.versaci@polito.it

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Organizzazione del corso
8 crediti 81 ore lezione

3 ore esercitazioni
60 ore teoria LIVE di laboratorio
18 ore esercitazioni di calcolo

Divisione in due squadre


In presenza
ONline

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Organizzazione del corso

Esercitazioni

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Materiale

Tutto il materiale del corso e delle esercitazioni sarà caricato sul portale della didattica

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Modalità d’esame
-> L’esame scritto viene superato con un voto non inferiore a 12. Se l’esito dell’esame scritto è minore di
10 l’esame viene registrato come “respinto”.

-> Il voto massimo che si può conseguire nell’esame scritto è 22.

-> Il voto finale dell’esame è la somma del voto conseguito al test informatizzato e del voto conseguito
all’esame scritto.
-> A richiesta dello studente, alle due prove obbligatorie prima descritte, può seguire una prova orale. In
tal caso, il voto finale o l’eventuale fallimento della prova d’esame terrà conto sia dell'esito delle prove
precedenti sia dell'esito della prova orale.
-> Il docente ha comunque facoltà di convocare lo studente per una prova orale, a verifica dell’esame
scritto.

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Modalità d’esame
-> Durante il test informatizzato è vietato l'uso di qualsiasi ausilio elettronico (cellulari, tablet e
quant'altro). I cellulari eventualmente posseduti vanno tenuti rigorosamente spenti per tutta la durata
della prova. E’ inoltre vietato l’uso di appunti. Chi contravverrà a queste regole vedrà la propria prova
invalidata e verrà deferito alla Commissione Disciplinare.

-> Durante la prova scritta è permesso il solo uso della calcolatrice e della tavola periodica caricata sul
portale se la modalità sarà on line. I cellulari devono rimanere in modalitaá silenziosa e ben visibili per
l’esame online, spenti se l’esame sarà in presenza. E’ vietato l’uso di appunti. Chi contravverrà a queste
regole vedrà la propria prova invalidata e verrà deferito alla Commissione Disciplinare.

-> Se in presenza, sia al test che all’esame scritto allo studente verrà fornito:

- copia della tavola periodica, corredata da due tabelle;

- carta per i calcoli.

Tutto il materiale fornito dovrà essere restituito al termina delle prove.

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Modalità d’esame
Per accedere all'esame ogni studente deve necessariamente prenotarsi tramite il portale della didattica
e, al momento delle varie prove, deve presentarsi munito della smart card del Politecnico di Torino e di
un secondo documento di identità valido.
L'esame si svolge in più fasi nel medesimo appello: obbligatoriamente un test informatizzato e una
prova scritta. A queste prove può seguire una prova orale se richiesto dallo studente. Il docente ha
comunque facoltà di convocare lo studente per una prova orale, a verifica dell’esame scritto.

Il test informatizzato, a risposta multipla e della durata di 25 minuti, consta di 15 domande, ciascuna
delle quali dotata di 5 risposte, di cui una sola corretta. Il punteggio della risposta corretta è 0.6 e quello
della risposta sbagliata è -0.12. I punteggi conseguiti con le singole risposte vengono sommati e la
somma rappresenta il voto del test. Se l'esito è minore di 6 l'esame è fallito e viene registrato come
“respinto". Il voto massimo che si può conseguire nel test, avendo risposto esattamente a tutte le 15
domande, è pari a 9.

Se l’esito del test è compreso tra 6 e 9, lo studente può accedere all’esame scritto, della durata di 70
minuti, che consiste in esercizi e domande di teoria.
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Lezioni online

-> Lezioni esclusivamente on line, solitamente fruite in diretta e talvolta in forma

registrata.

-> Per le esercitazioni in presenza pensate a prenotarvi.

-> Durante le attività del laboratorio live potrete intervenire in diretta e vi saranno

proposti dei calcoli.

-> Il laboratorio didattico costituisce parte integrante del corso e sarà valutato con una

domanda specifica durante lo scritto.

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S. Bodoardo, E. Turcato, N. Penazzi LABORATORIO DIDATTICO DI CHIMICA Levrotto &


Bella Ed.
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Contenuti
Introduzione
I componenti della materia
La mole e le Equazioni chimiche
La struttura atomica
La tavola periodica degli elementi
Il legame chimico
Stati fisici: gassoso, liquido e solido
Soluzioni
Equilibrio chimico
Acidi e basi
Cinetica
Termochimica
Elettrochimica
Chimica 01: Introduzione Chimica organica
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Da dove viene la chimica?
• Preistoria: scoperta del fuoco (combustione).
• Neolitico (12000-7000 a.C.): processi metallurgici, oltre l’età della pietra.
• 6000 anni fa (zona della mezzaluna fertile e dintorni): ceramica, tessuti, vetro.
• dal 3000 a. C.: preparazione del vino e della birra.
• greci e arabi: approccio filosofico ai problemi sulla natura e origine della materia
(teoria dei quattro elementi).
• dal II -III secolo a. C.: fusione del pensiero greco e orientale, le nozioni chimiche
acquistano una aura magica.
• per 15 secoli, fino alla fine del Medioevo: alchimia (pietra filosofale).
• dal 1500 con Paracelso la chimica diventa lo strumento per curare i mali dell’uomo.
• dal 1600 la chimica come scienza: Boyle sostiene che la chimica deve riguardare lo
studio scientifico di tutta la materia.

La chimica è lo studio della materia e delle sue proprietà , dei cambiamenti della materia
stessa e dell’energia associata a tali cambiamenti
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Perché studiamo la chimica?
• Cultura generale
• Base di molte scienze applicate -> medicina, biologia, ingegneria, fisica, ecc…

• Fondamentale per lo studio dei materiali:


-> Legame chimico : formazione di
leghe, comportamento meccanico,
studio dei laterizi…metalli, polimeri
-> Elettrochimica: corrosione e
energetica
-> Chimica organica: materie plastiche

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Perché studiamo la chimica?

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Il metodo scientifico

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Il metodo scientifico

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Definizioni fondamentali

Materia -> ciò che costituisce l’universo, noi e tutto quanto ci circonda, siamo materia

-> tutto ciò che ha una massa e un volume

• La chimica è interessata in particolare alla composizione della materia, cioè al tipo e

alla quantità delle sostanze che la costituiscono (informazione qualitativa e

quantitativa).

• Una sostanza è definita da una composizione chimica definita e fissa (elementi e

composti). La nomenclatura chimica è fondamentale.

• Ogni sostanza ha determinate proprietà fisiche e chimiche


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Definizioni fondamentali
Gli stati della materia (o stati di aggregazione della materia):
solido liquido gas
• I solidi hanno forma e volume
propri.
• I liquidi hanno volume proprio,
ma assumono la forma del
recipiente formando una
superficie.
• I gas non hanno né forma né
volume propri: il gas si espande
Il termine vapore indica lo stato aeriforme di una
nel recipiente riempiendolo sostanza che normalmente si presenta in forma
liquida o solida
completamente.

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Definizioni fondamentali
Proprietà della materia:

• Fisiche: sono quelle che una sostanza presenta di per sé, senza interagire con o

trasformarsi in un’altra sostanza: massa, colore, temperatura o punto di fusione,

ebollizione, durezza, densità, conduttività elettrica, stato di aggregazione. Per

determinarle non è necessario modificare l’identità delle sostanze (cioè la loro formula

chimica)

• Chimiche: sono quelle che una sostanza presenta quando si trasforma in e/o

interagisce con un’altra sostanza (o altre sostanze): infiammabilità, corrosività,

reattività con acidi, ecc. Per determinarle bisogna modificare l’entità delle sostanze

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Definizioni fondamentali
Proprietà INTENSIVE: non dipendono dall’entità del campione (p, T, d = m/V)

Proprietà ESTENSIVE: dipendono dall’entità del campione (m, V)

2 campioni di una soluzione di solfato di ferro (II), entrambi

prelevati dalla stessa fonte, ben mescolata

-> hanno massa differente ma la stessa temperatura

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Definizioni fondamentali
Trasformazioni della materia:
• Una sostanza subisce una trasformazione fisica quando modifica la sua forma fisica
(stato di aggregazione), non la sua composizione (subisce un cambiamento o
transizione di stato)
Sol -> Liq: fusione
Sol -> Gas: sublimazione
Liq -> Gas: evaporazione
Gas -> Liq: liquefazione

• Una trasformazione fisica da origine a differenti proprietà fisiche ma non cambia la sua
identità chimica.
-> quando il ghiaccio fonde cambiano la sua durezza,
densità, fluidità…ma rimane H2O!

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Definizioni fondamentali
Trasformazioni della materia:
• Avviene una trasformazione chimica (reazione chimica) quando una sostanza (o più
sostanze) si trasforma (trasformano) in una o più sostanze differenti.
• Esistono vari tipi di reazioni chimiche, ma tutte si possono esprimere formalmente con
delle equazioni chimiche, in cui si riportano le formule dei reagenti e dei prodotti nelle
esatte proporzioni stechiometriche

Esempio:
Idratazione di un ossido basico
CaO + H2O → Ca(OH)2
Ossido di Calcio + Acqua → Idrossido di Calcio

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Unità fondamentali
Grandezza Simbolo della Nome Simbolo
fisica grandezza dell’unità SI dell’unità SI
fisica
0°C = 273,15 K
Massa m chilogrammo kg
25°C = 298,15K
lunghezza l, x, r metro m
Intervallo di
t Secondo s
tempo
Temperatura
T Kelvin K
termodinamica
Quantità di
n mole mol
sostanza
Intensità di
corrente I, i ampere A
elettrica Costante di Avogadro:
Intensità NA = 6,02.1023 mol-1
Iv candela cd
luminosa
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Unità derivate
Grandezza Simbolo Nome Simbolo Equivalenza in Cosa
fisica della dell’unità SI dell’unità termini di unità useremo
grandezza SI fondamentali SI noi
fisica

area A metro quadro m² m² m², cm²

volume V metro cubo m³ m³ l, ml

chilogrammo
densità ρ, d kg/m³ kg · m−3 g/l
al metro cubo
moli al
mol ·
molarità SI M decimetro M mol/l
dm−3
cubo
1bar = 105 Pa
kg · m−1 ·
pressione p pascal Pa N · m−2
s−2 1 atm = 101325 Pa
kg · m ·
forza F newton N
s−2
N 1atm = 760 Torr (o mmHg)
energia, E,
lavoro, W/L, kg · m2 ·
joule J N·m J
calore, Q, s−2
entalpia H

carica elettrica q coulomb C A·s C

resistenza m² · kg ·
R ohm Ω V · A−1 Ω
elettrica s−3 · A−2
Metro per
velocitàChimica 01:vIntroduzione v julia.amici@polito.it
m · s-1 m · s-1 24
secondo
Misure: ordini di grandezza
I prefissi del SI
Multiplo Prefisso Nome
1024 Y Yotta
1021 Z Zetta
1018 E Exa
1015 P Peta
109 G Giga
106 M Mega
103 k Chilo
101 da Deca
10-1 d Deci
10-2 c Centi
10-3 m Milli
10-6 Micro
10-9 n Nano
10-12 p Pico
10-15 f Femto
10-18 a Atto
10-21 z Zepto
10-24 y yocto

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Elementi
Cosa intendiamo con la parola elemento?
• Un elemento è una sostanza costituita da una sola specie di atomo
• Ogni elemento ha un nome
-> es: silicio, carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno, …
• E un simbolo corrispondente
-> es: Si, C, O, N, H, …
• Ogni elemento ha caratteristiche proprietà macroscopiche perché ha proprietà
atomiche (microscopiche) uniche.
• Gli elementi esistono per la maggior parte come atomi singoli (es: gas neon), ma alcuni
elementi esistono in natura solo in forma molecolare (es: H2, O2, N2).

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Elementi
Tutti gli elementi noti, i loro nomi, i simboli ed altre informazioni sono riportate nella
TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI

Sono stati identificati fino ad ora 117 elementi

-> 82 elementi si trovano in natura sulla Terra

Es: oro, alluminio, piombo, ossigeno, carbonio,…

-> 35 elementi sono stati creati in modo artificiale

Es: tecnezio, americio,…

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Elementi

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Elementi

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Elementi

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Molecole
Una molecola è composta da 2 o più atomi
-> uguali fra di loro : in questo caso abbiamo un elemento
-> diversi fra di loro : in questo caso abbiamo un composto

Atomi di un Molecole di Molecole di Miscela di 2


elemento un un elementi e
elemento composto 1 composto

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Composti
Un composto è un tipo di materia (una sostanza) costituito da due o più elementi diversi
legati chimicamente tra di loro, non semplicemente miscelati
-> Es: H2O, NH3, CO2, CO, CH4
• In un composto, i vari elementi sono presenti in rapporti fissi in massa
• Una molecola di un composto è costituita da numeri fissi di atomi degli elementi
componenti :una molecola di NH3 contiene 3 atomi di H e 1 atomo di N
• Un composto ha delle proprietà diverse da quelle degli elementi che lo compongono

Proprietà sodio + cloro → cloruro di sodio

T fusione 97,8°C -101°C 801°C

T ebollizione 881,4°c -34°C 1413°C

Colore Argenteo Giallo-verde Bianco

Densità 0,97 g/cm3 0,0032 g/cm3 2,16 g/cm3

Comportamento in acqua reattivo Lievemente solubile solubile

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Miscele
Una miscela è un gruppo di 2 o più sostanze (elementi e/o composti) mescolate
fisicamente.
A differenza di un composto:
-> i componenti di una miscela possono variare nei loro rapporti in massa. Una
miscela, non avendo una composizione fissa, non è una sostanza.
-> una miscela ha proprietà simili a quelle dei suoi componenti
-> le miscele possono essere separate nei loro componenti con metodi fisici, i
composti no!

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Miscele
Le miscele possono essere classificate in base alle dimensioni approssimativa delle
particelle in esse contenute:
-> Soluzioni: dimensioni delle particelle minori di 10 Å.
Esempi: aria, acqua salata, leghe metalliche;
-> Dispersioni: dimensioni delle particelle nell’intervallo 10 – 10000 Å.
Esempio: amido in acqua;
-> Sospensioni: dimensioni delle particelle maggiori di 10000 Å.
Esempio: sabbia in acqua.

1 Å = 10-10 m = 0,10 nm = 100 pm

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Sistemi omogenei
Chiamiamo sistema la porzione di universo che intendiamo studiare
• Sistema omogeneo: porzione di materiale caratterizzata in ogni suo punto dalla stessa
composizione in massa e dalla presenza di una sola fase.
• Una soluzione è, per definizione, una miscela omogenea

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Miscugli

La maggior parte dei corpi che ci circondano sono formati da un insieme di due o

più sostanze, questi sistemi prendono il nome di miscugli

Nello studio della materia è utile distinguere i miscugli in miscugli omogenei e

miscugli eterogenei

La domanda che è utile porsi per distinguere fra i due tipi di miscugli è: quante

fasi si possono osservare?

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Miscugli Eterogenei
• Il sistema acqua-olio rappresenta un miscuglio eterogeneo a due fasi, quella
acquosa sotto e quella oleosa sopra
Olio e acqua sono due liquidi non miscibili fra loro

• Anche il latte è un miscuglio eterogeneo: la fase grassa è dispersa sottoforma


di piccolissime gocce nella fase acquosa nella quale non è miscibile. Il grasso è
così uniformemente disperso nel sistema che si può vedere solo al
microscopio.

• Entrambi i sistemi sono esempi di emulsioni. I componenti sono liquidi non


miscibili fra loro.
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Miscugli Eterogenei
• Un altro esempio di miscuglio eterogeneo è il sistema acqua – sabbia:
distinguiamo una fase acquosa e una fase solida che nel tempo si deposita sul
fondo del recipiente.
• È una esempio di sospensione. Il componente solido è disperso in un liquido
nel quale non si scioglie, il solido non è solubile nella fase liquida (es: sangue)

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Miscugli Eterogenei
Possiamo affermare che:
1. Nei miscugli eterogenei i componenti mantengono le proprie caratteristiche e
ciò permette di individuarli, a occhio nudo o al microscopio, anche se sono
ben mescolati.
2. Le proprietà del sistema possono risultare diverse nelle diverse parti del
miscuglio.
3. I componenti possono essere mescolati nelle più diverse quantità e
proporzioni.
4. I componenti possono essere separati mantenendo immutate le loro
proprietà.

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Miscugli Omogenei
Possiamo affermare che:
1. Nei miscugli omogenei i componenti sono mescolati fra loro in modo così
‘’profondo’’ che non sono più distinguibili, nemmeno con l’aiuto del
microscopio. Si osserva una sola fase.
2. Le proprietà di un miscuglio omogeneo sono le stesse in qualunque suo
punto
3. I componenti possono essere mescolati in moltissime proporzioni, con
qualche limitazione (vedere solubilità)
4. I componenti possono essere separati se si cambia il loro stato di
aggregazione o se si sfrutta la loro diversa solubilità.

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Le Soluzioni
• I miscugli omogenei liquidi sono chiamati soluzioni

• Sono sistemi molto diffusi: l’acqua minerale, l’acqua del rubinetto, la

candeggina per il bucato, l’aceto, l’alcol denaturato, …

• Il componente della soluzione presente in maggior quantità è detto solvente.

• Gli altri componenti della soluzione sono i soluti che possono essere in uno

qualunque dei tre stati di aggregazione.

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Le Soluzioni
Coca Cola

• È una soluzione acquosa in cui sono presenti

diversi soluti:

-> solidi: zucchero, caffeina, caramello;

-> liquidi: acido ortofosforico

-> gassosi: anidride carbonica

• Il solvente è l’acqua

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Misure sperimentali
• Ogni misura ha un’incertezza proveniente dal modo in cui è stata realizzata.
• Errore sperimentale:
-> Sistematico: quello presente in ciascuna serie di misure ripetute, ha sempre lo
stesso segno
-> Casuale: varia casualmente sia per entità sia per segno, nel corso di una serie di
misurazioni tende a zero per un numero molto alto di ripetizioni della misura stessa
(obbedisce alle leggi della statistica)
• Errore sistematico:
-> es: pH-metro non tarato, buretta non calibrata, …
-> si può individuare e correggere:
1. con standard di riferimento
2. con analisi di campioni bianchi
3. con metodi analitici diversi sullo stesso campione
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Accuratezza e Precisione
Per essere certi dei dati ottenuti, gli scienziati ripetono le misurazioni diverse

volte, calcolano il valore medio e determinano la:

Accuratezza: quanto la misura è prossima al

valore corretto

Precisione: quanto le singole misure sono in

accordo tra loro

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Cifre significative
• Le misure scientifiche sono riportate in modo che ciascuna cifra è certa eccetto l’ultima
che è stimata.
5,213
certe stimata

-> Il numero di cifre riportate in una misura dipende dalla sensibilità dello strumento
usato per fare la misura (ovvero dall’accuratezza della misura)
-> Deve essere preservato nel corso dei calcoli coinvolgono quella misura
• Questo è fatto attraverso la definizione delle cifre significative.

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Cifre significative
Il numero di cifre con cui viene espresso il risultato della misura di una grandezza fisica è
detto numero di cifre significative e deve corrispondere all’accuratezza con cui è stata
eseguita a misura.

• Se non ci sono zeri, la cosa è semplice : si contano le cifre del dato numerico ottenuto
dalla misurazione.
• Se ci sono zeri, allora:
Uno o più zeri tra cifre non zero: si contano come cifre significative -> 28,03
Zeri che compaiono a sinistra delle cifre non zero : non si contano come cifre
significative -> 0,0046
Zeri a destra delle cifre non zero: si considerano cifre significative, anche oltre il punto
decimale altrimenti in genere tali zeri non si scrivono -> 1,00 3,5600
• Tutto ciò vale per il risultato di misure sperimentali, se ho a che fare con coefficienti
moltiplicativi, come nella formula 2 π r per calcolare la circonferenza, essi vanno
considerati numeri con infinite cifre significative.

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Arrotondamento
Regole di arrotondamento:

• Si aumenta di 1 l’ultima cifra significativa se la cifra a destra è > 5

• Si lascia l’ultima cifra significativa inalterata se la cifra a destra è < 5

• Se la cifra a destra è = 5 si aumenta di 1 l’ultima cifra significativa se essa è pari, si

diminuisce di 1 l’ultima cifra significativa se essa è dispari. OPPURE: Se la cifra a destra

è = 5 si aumenta di 1 l’ultima cifra significativa se essa è dispari, si diminuisce di 1

l’ultima cifra significativa se essa è pari.

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Operazioni e cifre significative
Per determinare il numero di cifre significative del risultato di una somma o

sottrazione bisogna individuare la posizione dell’ultima cifra significativa dei

termini delle operazioni: la posizione dell’ultima cifra significativa del risultato

corrisponderà a quella del termine che ce l’ha più a sinistra.

96.5 6.6
- 0.48 + 275.532
------------- 96.0 ------------- 282.1
96.02 282.132

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Operazioni e cifre significative
Nel caso della moltiplicazione e della divisione il risultato deve avere un numero
di cifre significative uguale a quello dei termini che ce l’ha minore.

3.0
+ 32
+ 7.34
------------- 42 g
42.34

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