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INDICE
SEDE
AVVERTENZE
I dati riportati in questa edizione sono aggiornati a Luglio 2011. Eventuali variazioni successive
a quanto riportato verranno comunicate con avvisi affissi nelle bacheche della Segreteria
Didattica, al piano terra del Dipartimento di Scienza dei Materiali, Ed. U5, e pubblicate sul sito
del CdL: http://www.mater.unimib.it/cdl
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 3
COMMISSIONE LABORATORI
Scienza dei Materiali:
Francesco Meinardi tel. 0264485181 e-mail: francesco.meinardi@unimib.it
Ottica e Optometria:
Antonio Papagni tel. 0264485234 e-mail: antonio.papagni@unimib.it
Scienze e Tecnologie Orafe:
Alberto Paleari tel. 0264485164 e-mail: alberto.paleari@unimib.it
E i docenti dei corsi di Laboratorio
COMMISSIONE ORARI
Scienza dei Materiali:
Emiliano Bonera tel. 0264485033 e-mail: emiliano.bonera@unimib.it
Ottica e Optometria:
Antonio Papagni tel. 0264485234 e-mail: antonio.papagni@unimib.it
Scienze e tecnologie orafe:
Alberto Paleari tel. 0264485164 e-mail: alberto.paleari@unimib.it
COMMISSIONE ORIENTAMENTO
Scienza dei Materiali:
Simona Binetti tel. 0264485177 e-mail: simona.binetti@unimib.it
Livia Giordano tel.0264485214 e-mail: livia.giordano@unimib.it
Ottica e Optometria:
Silvia Tavazzi tel. 0264485035 e-mail: silvia.tavazzi@unimib.it
COMMISSIONE ERASMUS
Scienza dei Materiali:
Piero Sozzani tel. 0264485124 e-mail: piero.sozzani@unimib.it
Francesco Montalenti tel. 0264485226 e-mail: francesco.montalenti@unimib.it
Ottica e Optometria:
Livia Giordano tel.0264485214 e-mail: livia.giordano@unimib.it
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 5
Parte A
CORSO DI LAUREA IN
SCIENZA DEI MATERIALI
Informazioni generali
L'orario delle lezioni, con indicazione delle aule e dei laboratori in cui queste verranno
tenute, sarà affisso nella bacheca della Segreteria Didattica collocata nell'atrio del Dipartimento
di Scienza dei Materiali (piano terra), Via Cozzi 53, Milano e sarà reperibile all’indirizzo
http://www.mater.unimib.it/cdl/.
Per l’Anno Accademico 2011/2012 la Facoltà di Scienze MFN ha stabilito di organizzare per
gli studenti immatricolati attività di supporto relative alle conoscenze scientifiche di base, per
favorire l’inserimento nel percorso didattico scelto. A tal fine gli studenti dovranno sostenere
una prova di valutazione volta ad individuare il loro livello di preparazione.
La prova consisterà in 25 domande a risposta multipla di carattere matematico-logico e sarà
effettuata nelle date che saranno pubblicate alla pagina web di Facoltà www.scienze.unimib.it.
Le attività di supporto fornite agli studenti dalla Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli
Studi di Milano-Bicocca sono le seguenti:
- materiale didattico on line:
http://wims2.matapp.unimib.it/precorsi.php
http://matematica.elearning.unimib.it/
- pre-corsi di Matematica che si svolgeranno dal 12 al 29 settembre 2011
- corso di metodologia dello studio che si svolgerà sempre dal 12 al 29 settembre 2011
- corso di richiami di Matematica che si svolgerà durante il 1^ semestre dell’Anno
Accademico 2011-2012 e che ha la duplice finalità di fornire un aiuto nel campo specifico della
Matematica e di servire come cerniera di raccordo tra la metodologia di apprendimento liceale
e quella a livello universitario. Questo corso è rivolto sia agli studenti che non hanno superato
le prove di valutazione sia a coloro che sentono la necessità di consolidare le basi matematiche
acquisite nella scuola superiore.
Le informazioni relative agli orari di svolgimento delle lezioni dei pre-corsi di matematica,
del corso di metodologia dello studio e del corso di richiami di matematica, saranno disponibili
i primi giorni di settembre 2011.
ISCRIZIONE AI LABORATORI
Per essere ammessi a frequentare i laboratori, gli studenti devono iscriversi all’inizio del
relativo semestre seguendo le disposizioni fornite dai docenti negli avvisi esposti nella bacheca
del corso di laurea.
Le date degli appelli d’esame di tutti gli insegnamenti sono pubblicate semestralmente via
web su www.unimib.it area Studenti, Segreterie online e Segreterie Studenti, e presso le
postazioni self-service situate nell’atrio di tutti gli edifici dell’Ateneo. Gli studenti sono ammessi
a sostenere l’esame di un insegnamento in un appello solo se precedentemente iscritti dai
terminali Segreterie online per quell’appello.
Le date degli appelli d'esame sono stabilite semestralmente dai docenti e comunicate alla
Segreteria Didattica per il loro inserimento sulle Segreterie online con un anticipo di almeno 30
giorni rispetto all’inizio delle sessioni. Le date fissate per gli appelli d'esame non devono
interferire con l'attività didattica di altri insegnamenti.
PROVA FINALE
Art. 2 - Presentazione
Il Corso di Laurea in Scienza dei Materiali appartiene alla Classe delle Lauree in Scienze e
Tecnologie Chimiche (classe L-27), ha una durata normale di tre anni, è articolato su un
percorso formativo che prevede 20 esami e l’acquisizione di 180 CFU e rilascia la Laurea in
Scienza dei Materiali.
Il laureato in Scienza dei Materiali può accedere ai corsi di studio di livello superiore, come la
laurea magistrale, di carattere più formativo, o ad un Master di I livello (si veda in seguito la
voce Profili professionali e sbocchi occupazionali).
Per gli studenti che sono orientati verso un inserimento lavorativo immediato sono inoltre
previsti insegnamenti specifici di Tecnologia dei Materiali che prevedono periodi di tirocinio
presso aziende operanti nel settore dei materiali.
Inoltre, è stato previsto un programma, condiviso da tutta la Facoltà di Scienze MFN, di
introduzione al mondo del lavoro e consistente in vari incontri con rappresentanti del mondo
delle professioni e delle industrie, per un impegno pari a 1 CFU. …(omissis)
Inoltre gli studenti di Scienza dei Materiali dovranno superare una prova di verifica della
comprensione orale della lingua straniera, con l’acquisizione di ulteriori 3 CFU.
6.8 – Frequenza
La frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le
altre attività (lezioni, esercitazioni e seminari). Per frequenza obbligatoria si intende la
partecipazione ad almeno il 75% dell'attività didattica dei suddetti insegnamenti.
L’acquisizione dei crediti relativi ad ognuno degli insegnamenti previsti nel percorso formativo
avviene attraverso il superamento di verifiche di profitto scritte e/o orali, secondo quanto
esposto sopra. Le verifiche si terranno in periodi specifici dell’anno (appelli d’esame) stabiliti
dal Consiglio di Coordinamento Didattico. Di norma, sono previsti almeno 7 appelli d’esame
distribuiti in periodi nei quali sono sospese le attività didattiche e in particolare nei mesi di
febbraio, giugno, luglio, agosto e settembre. Sono previste inoltre sospensioni straordinarie
delle attività didattiche verso la metà del I semestre (indicativamente fine novembre) e del II
semestre (indicativamente inizio maggio) per consentire agli studenti di sostenere esami di
anni di corso precedenti a quello che stanno frequentando. Fatta salva la disponibilità dei
docenti, ed esclusivamente per gli insegnamenti di laboratorio ovvero per gli studenti iscritti al
terzo anno o fuori corso, è possibile sostenere verifiche di profitto anche in periodi diversi da
quelli fissati. Gli appelli d'esame sono disponibili sul sito dell'Ateneo alla pagina Bacheca appelli
delle Segreterie online.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 13
La prova finale per il conseguimento del titolo di studio prevede le seguenti alternative:
a) se lo studente intende inserirsi immediatamente nel mondo del lavoro e ha svolto la prova
finale presso
laboratori di industrie o enti pubblici, la prova finale consiste nella presentazione e discussione
pubblica di una succinta relazione scritta concernente l’esperienza portata a termine;
b) negli altri casi, la prova finale consiste nella presentazione e discussione pubblica di una
succinta relazione scritta di approfondimento personale di un argomento da lui scelto tra quelli
affrontati nel triennio.
Il voto di laurea esprime la valutazione del curriculum dello studente, della preparazione e
della maturità da lui raggiunta al termine del Corso di Laurea.
Art. 9 - Attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del corso di
studio
Gli insegnamenti specifici di Scienza dei Materiali, tramite i quali gli studenti vedono via via
integrarsi nello studio dei materiali i diversi approcci (chimico e fisico, macroscopico e
microscopico, classico e quantistico) sono affidati a un nutrito corpo docente appartenente al
Dipartimento di Scienza dei Materiali. Questi docenti, pur di estrazione diversa, quali chimici,
fisici e scienziati dei materiali, da tempo collaborano sia sul versante didattico che su quello
scientifico. L’attività di ricerca del Dipartimento è rivolta allo studio di materiali in una varietà
di ambiti e applicazioni, riconducibili con estrema stringatezza alle seguenti classi: Materiali
organici e polimerici, Semiconduttori, Dielettrici, Materiali per l’ambiente e l’energia, Materiali
per i beni culturali. Per informazioni dettagliate sui temi di ricerca attivi e sui recenti risultati
ottenuti si veda la relazione annuale del Dipartimento, sul sito: http://www.mater.unimib.it/
Il Dipartimento di Scienza dei Materiali, data la natura interdisciplinare delle ricerche ivi svolte
e le ottime competenze in diversi campi della Scienza dei Materiali dei docenti afferenti, è sede
di tre Corsi di Dottorato (Scienza dei Materiali, Nanostrutture e Nanotecnologie e Scienze
Chimiche), seguiti complessivamente da un congruo numero di dottorandi, con una intensa
attività didattica seminariale, cui possono liberamente accedere anche gli studenti della Laurea
per un eventuale approfondimento personale e/o a scopo informativo. Sono inoltre presenti in
Dipartimento parecchi giovani ricercatori non strutturati, quali post-doc e assegnisti, italiani e
stranieri, che svolgono ricerca su argomenti di punta.
Una parte delle attività didattiche si svolge utilizzando competenze e attrezzature in laboratori
di alta specializzazione presenti nel Dipartimento di Scienza dei Materiali, presso cui si svolge
attività di ricerca nei seguenti in ambiti:
deposizione di film sottili per fasci molecolari;
14 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
ALTRE INFORMAZIONI
La sede del Corso di Laurea è situata presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali:
via R. Cozzi 53 – Ed. U5
20126 Milano
Coordinatore del Corso: Mario Guzzi
Altri docenti di riferimento: Michele Catti, Gianfranco Pacchioni.
Percorso formativo
Anno I
Percorso comune
FISICA I 8 1e2
FISICA I Base Discipline Matematiche,
14 FIS/01
CON LABORATORIO informatiche e fisiche
LABORATORIO
6 2
DI FISICA I
Caratterizzanti
CHIMICA ORGANICA 6 Discipline chimiche organiche CHIM/06 CHIMICA ORGANICA 6 2
e biochimiche
Base Discipline Matematiche,
MATEMATICA II 8 MAT/05 MATEMATICA II 8 2
informatiche e fisiche
Per la prova finale e la lingua straniera
LINGUA STRANIERA 3 3 1
(art.10 comma 5, lettera c)
Per la prova finale e la lingua straniera
LINGUA STRANIERA II 3 3 2
(art.10 comma 5, lettera c)
ESITI OCCUPAZIONALI E
COMPETENZE RICHIESTE 1 1 2
Anno II
Percorso comune
Anno III
Percorso comune
Caratterizzanti
CHIMICA DEI MATERIALI CHIMICA DEI MATERIALI E
8 Discipline Chimiche CHIM/04 8 2
POLIMERICI POLIMERICI
industriali e tecnologiche
LABORATORIO Caratterizzanti
LABORATORIO DI TECNOLOGIA
DI TECNOLOGIA 8 Discipline Chimiche CHIM/04 8 2
DEI MATERIALI II
DEI MATERIALI II industriali e tecnologiche
COMPLEMENTI DI STRUTTURA
4
COMPLEMENTI DI Affini DELLA MATERIA I
8 FIS/03 2
STRUTTURA DELLA o integrative COMPLEMENTI DI STRUTTURA
4
MATERIA DELLA MATERIA II
LABORATORIO DI LABORATORIO
Affini
TECNOLOGIA DEI 8 FIS/03 DI TECNOLOGIA 8 2
o integrative
MATERIALI I DEI MATERIALI I
17 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Lo studente potrà scegliere i cfu relativi alle attività formative a sua scelta tra tutte le attività
formative offerte nei differenti Corsi di Laurea triennale dell’Ateneo, purchè coerenti con il
progetto formativo.
Inoltre il CCD, pur nel rispetto della libertà di scelta dello studente, suggerisce per
l’acquisizione dei 12 cfu di questa attività formativa la scelta di uno o più dei corsi seguenti
tenuti presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali:
I ANNO
Programma:
Il corso e' diviso in due moduli, con un unico esame finale. Il primo modulo di 6 cfu consiste
di lezioni frontali; il secondo modulo di 6 cfu è descritto di seguito separatamente e
comprende attività applicative numeriche e di laboratorio. La frequenza è obbligatoria per
le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le altre attività (lezioni,
esercitazioni e seminari).
Modalità di esame:
Prova scritta relativa alle esercitazioni numeriche in applicazione alla chimica generale,
prova orale relativa agli argomenti complessivamente trattati ed alle esperienze eseguite in
laboratorio, con valutazione dei risultati delle esperienze.
Programma:
Il corso è costituito da due parti, la prima (4 cfu) contiene gli argomenti di Chimica
Generale comuni a tutti gli insegnamenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali ed è base propedeutica ai successivi insegnamenti di chimica e di laboratorio di
chimica.
La seconda parte (2 cfu) contiene i principi e la descrizione della reattività degli elementi
ritenuti fondamentali per la comprensione della chimica dei materiali inorganici.
Testi consigliati:
Martin S. Silberberg Chimica, la natura molecolare della materia e delle sue
trasformazioni, Mc Graw Hill
Testi adottati :
P. Michelin Lausarot, G.A.Vaglio, Stechiometria per la Chimica Generale, Piccin
Dispense/documenti scaricabili dalla pagina web del docente
MATEMATICA I - 8 cfu
L. De Michele
Tel. 02/6448.5700 e-mail: leonede.demichele@unimib.it
Programma:
Funzioni e modelli: Numeri reali, rette, polinomi, funzioni razionali, radici. Esponenziali e
logaritmi. Numeri complessi.
Limiti e derivate: i problemi della velocita` e della tangente, limiti di funzioni, tassi di
variazione. La derivata di una funzione.
Regole di derivazione: regola del prodotto e del quoziente, differenziazione della funzione
composta. Derivazione delle funzioni implicite.
Applicazioni delle derivate: variazioni correlate, valori massimi e minimi. Problemi di
ottimizzazione. Grafici di funzioni
Integrali: problemi dell'area e della distanza. Integrale definito.
Integrale indefinito. Il Teorema fondamentale del Calcolo integrale. Tecniche di
integrazione.
Applicazioni degli integrali: calcolo di aree, volumi e lunghezze
Successioni e serie. Limite di una successione. Convergenza di una serie: criteri di
convergenza.
Testi consigliati:
J. Stewart "Calcolo" vol I, Apogeo, Milano
20 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Il corso e' diviso in due moduli di 8 e 6 cfu, con un unico esame finale. Il primo modulo
consiste di lezioni frontali con esercitazioni ed ha durata annuale; il secondo modulo prevede
una parte teorica e una parte sperimentale dove gli studenti, suddivisi in gruppi di tre persone
cadauno, svolgono esperienze in laboratorio.
La frequenza e' obbligatoria per il II modulo che si terrà interamente nel II semestre.
Modalità d’esame:
Prova scritta inerente al modulo di Fisica I, prova orale su entrambi i moduli.
La preparazione alla prova scritta verrà fatta attraverso esercitazioni svolte durante il corso.
La prova orale include la valutazione di una relazione sulle esperienze svolte in laboratorio.
Fisica I - 8 cfu
A. Vedda
Tel. 02/6448.5162 e-mail: anna.vedda@unimib.it
Programma:
INTRODUZIONE
Unità di misura - Dimensioni delle grandezze fisiche - Vettori e loro algebra.
CINEMATICA
Traiettoria - Velocità istantanea - Accelerazione – I vettori spostamento e accelerazione -
Moto con accelerazione costante - Moto circolare – Moto armonico – Moto parabolico nel
piano.
DINAMICA
Principio d'inerzia - Forza e massa - Leggi di Newton – Reazioni vincolari - Forza peso -
Forza elastica - Forze di attrito - Impulso e media temporale di una forza.
LAVORO ED ENERGIA
Lavoro di una forza ed energia cinetica - Energia potenziale - Forze conservative e non
conservative - Potenza – Conservazione dell’energia meccanica.
MOTI RELATIVI
Velocità e accelerazioni relative – Sistemi di riferimento inerziali – Relatività galileiana –
Sistemi di riferimento non inerziali – Forza centrifuga e forza di Coriolis.
SISTEMI DI PARTICELLE
Forze interne ed esterne – Centro di massa - Conservazione della quantità di moto e del
momento angolare - Energia di un sistema di particelle e moto del centro di massa - Urti in
una e due dimensioni - Sistemi con massa variabile.
DINAMICA DEL CORPO RIGIDO
Rotazioni rigide intorno ad un asse - Momento d'inerzia - Teorema degli assi paralleli – Moto
di puro rotolamento – Equilibrio statico.
OSCILLAZIONI
Energia dell’oscillatore armonico – Somma di moti armonici - L'oscillatore forzato e
smorzato.
GRAVITAZIONE
Forze centrali - Leggi di Keplero – Forza gravitazionale – Massa inerziale e massa
gravitazionale - Campo gravitazionale.
MECCANICA DEI FLUIDI
Generalità sui fluidi - Pressione - Principio di Archimede – Regime stazionario - Portata -
Equazione di Bernoulli.
TEORIA CINETICA DEI GAS
Interpretazione statistica della temperatura.
MOTO ONDULATORIO
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 21
Testo adottato:
P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci, "Elementi di Fisica vol. 1 - Meccanica e Termodinamica"
EdiSES
Testi adottati:
J.R. Taylor, Introduzione all'analisi degli errori, ed. Zanichelli (1998)
Testo consigliato:
22 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Per la verifica della conoscenza della lingua straniera, è previsto un esame comune a tutti i
corsi di laurea della Facoltà di Scienze MM. FF. NN. I 3 cfu possono essere acquisiti anche a
seguito della presentazione da parte dello studente di un Diploma emesso da ente riconosciuto
e corrispondente al livello B1 (scala Common European Framework of Reference for Languages
elaborata dal Consiglio d'Europa, elenco consultabile al sito www.didattica.unimib.it).
L’insegnamento della chimica organica (ore frontali e laboratorio) viene organizzato nei primi
due anni del corso di laurea tra questo insegnamento, al I anno, e l’insegnamento di
Laboratorio di Chimica Organica, al II anno. L’obiettivo complessivo dei due insegnamenti è
quello di fornire allo studente le basi teoriche e pratiche della Chimica Organica necessarie ad
affrontare il successivo studio di materiali a base completamente o parzialmente organica.
Programma:
Struttura elettronica e legami. Acidi e basi. Introduzione ai composti organici:
nomenclatura, proprietà fisiche e rappresentazioni strutturali. Classi di composti:
nomenclatura, struttura, reazioni. Alcheni. Alchini. Stereochimica. Delocalizzazione
elettronica e risonanza. Dieni (cenni). Alcani (cenni). Reazioni di sostituzione. Reazioni di
eliminazione. Alcooli, eteri, epossidi. Composti organometallici. Composti carbonilici.
Ossidazioni e riduzioni. Ammine e derivati. Carboidrati e cellulosa (cenni). Amminoacidi,
peptidi, proteine (cenni).
Testo adottato:
P. Y. Bruice, Chimica Organica, Edises
Modalità d'esame:
Prova orale. E’ possibile, durante lo svolgimento del corso, che siano previsti dei test
intermedi di verifica dell’apprendimento.
MATEMATICA II - 8 cfu
G. Falqui
Tel. 02/6448.5733 e-mail: gregorio.falqui@unimib.it
Programma:
Vettori e geometria dello spazio Euclideo. Sistemi lineari, applicazioni lineari e matrici.
Autovalori ed Autovettori (cenni). Forme quadratiche. Geometria delle curve nello spazio.
Funzioni di piu' variabili. Derivate parziali e direzionali. Gradiente. Punti stazionari e loro
classificazione. Funzioni implicite. Moltiplicatori di Lagrange. Equazioni differenziali del primo
ordine. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine.
Testi consigliati:
James Stewart: Calcolo vol II - Funzioni di più variabili, (Apogeo, Milano), o anche
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 23
Modalita' d'esame:
L'esame consiste in una prova scritta ed una orale.
I 3 cfu vengono acquisiti a seguito del superamento di una prova di verifica della comprensione
orale della lingua straniera. Modalità di svolgimento della prova di Comprensione Orale della
lingua Inglese e Francese sono reperibili alla pagina www.didattica.unimib.it.
L’acquisizione di questo cfu avviene a seguito della frequenza di seminari e incontri con
esponenti del mondo del lavoro, delle professioni e degli ordini su vari temi quali, ad esempio,
le competenze richieste nei diversi ambienti di lavoro, i principi di diritto del lavoro, la
comunicazione in differenti contesti organizzativi e di lavoro.
II ANNO
FISICA II – 10 cfu
M. Guzzi
Tel. 02/64485155 e-mail: mario.guzzi@unimib.it
Programma:
1 - ELETTROSTATICA
Carica elettrica. Induzione elettrostatica. Conduttori e isolanti. Legge di Coulomb. Costante
dielettrica.
Campo elettrostatico. Campo elettrostatico generato da cariche puntiformi. Principio di
sovrapposizione. Campo elettrostatico generato da distribuzioni continue di carica. Moto di
una carica puntiforme in un campo elettrostatico. Linee di forza del campo elettrostatico.
Lavoro della forza elettrica. Campo elettromotore e forza elettromotrice. Conservatività del
campo elettrostatico. Potenziale elettrostatico. Calcolo del potenziale elettrostatico:
potenziale elettrostatico generato da una carica puntiforme, da un insieme di cariche
puntiformi e da distribuzioni continue di carica. Moto di una carica in un campo elettrostatico
e conservazione dell’energia. Energia potenziale elettrostatica. Superfici equipotenziali.
Campo come gradiente del potenziale. Rotore del campo elettrostatico. Moto di una carica in
un capo elettrostatico: conservazione dell’energia.
Il dipolo elettrico: campo di dipolo e momento di dipolo. Potenziale di dipolo. Dipolo in un
campo elettrostatico.
Flusso di un campo vettoriale. Flusso del campo elettrostatico. Legge di Gauss e sua
dimostrazione. Applicazioni della legge di Gauss. Divergenza del campo elettrostatico.
Conduttori in equilibrio. Conduttore carico isolato. Conduttore cavo.
2 - CONDENSATORI E DIELETTRICI
Capacità di un conduttore isolato. Il condensatore. Calcolo della capacità di un
condensatore. Condensatori in serie e condensatori in parallelo. Energia e densità di energia
del campo elettrostatico.
Dielettrici. Costante dielettrica relativa e suscettività dielettrica. Condensatore con
dielettrico e sua capacità. Polarizzazione dei dielettrici. Equazioni dell’elettrostatica in
presenza di dielettrici.
3 - CORRENTE E RESISTENZA
Trasporto di carica in conduttori. Corrente elettrica stazionaria : intensità di corrente e
densità di corrente. Modello classico della conduzione elettrica : conducibilità e resistività.
24 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
4 - CAMPO MAGNETICO
Interazione magnetica e campo magnetico. Forza magnetica agente su una carica in moto e
su un conduttore percorso da corrente; seconda legge di Laplace. Spira percorsa da
corrente in un campo magnetico. Dipolo magnetico e momento di dipolo magnetico.
Particella carica in moto in un campo magnetico uniforme. Effetto Hall e applicazioni.
Campo magnetico prodotto da una corrente. Prima legge di Laplace. Linee di campo del
campo magnetico. Forza tra conduttori percorsi da corrente.
Legge di Ampère e sue applicazioni. Forma locale della legge di Ampère. Campo magnetico
generato da un filo rettilineo indefinito, da un solenoide ideale e da un solenoide toroidale.
Proprietà magnetiche della materia. Permeabilità magnetica e suscettività magnetica.
Materiali diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici. Vettore magnetizzazione. Legge di
Gauss per il campo magnetico. Equazioni per i campi magnetici statici in presenza di mezzi
magnetizzati.
Legge di Faraday dell’induzione elettromagnetica. Campo elettrico indotto. Forza
elettromotrice indotta. Applicazioni della legge di Faraday.
5 – INDUTTANZA
Induttanza. Induttanza di un solenoide e di un toroide. Circuiti RL. Energia magnetica e
densità di energia magnetica.
7 - ONDE ELETTROMAGNETICHE
Onde elettromagnetiche piane. Onde piane e onde piane armoniche. Onde
elettromagnetiche piane e sferiche. Equazione delle onde. Deduzione dell’equazione delle
onde dalle equazioni di Maxwell. Velocità della luce e indice di rifrazione.
Energia di un’onda elettromagnetica piana. Vettore di Poynting. Spettro delle onde
elettromagnetiche.
Rappresentazione esponenziale di un’onda piana. Analisi di Fourier. Pacchetti d’onda.
9 - POLARIZZAZIONE
Polarizzazione delle onde elettromagnetiche. Polarizzazione della luce per riflessione. Angolo
di Brewster. Sfasamento per riflessione. Polarizzazione della luce per assorbimento
selettivo. Legge di Malus.
10 - INTERFERENZA
Coerenza della luce e sorgenti coerenti. Interferenza e sorgenti coerenti.
Interferenza da doppia fenditura : massimi e minimi di interferenza e intensità della figura
di interferenza.
Interferenza della luce su lamine sottili. Cuneo sottile e anelli di Newton.
11 - DIFFRAZIONE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 25
Testi Adottati
P. Mazzoldi, M. Nigro e C. Voci – Elementi di Fisica Vol. 2 – Elettromagnetismo e Onde –
Edises
Programma:
1. TEORIA DELL'INTEGRAZIONE
Integrali curvilinei. Integrali curvilinei su campi vettoriali. Cenni al concetto di
circuitazione e di campo conservativo. Integrali doppi. Integrale come limite di somme di
Riemann. Integrali
doppi su rettangoli, domini generici, regioni semplici. Cambiamento di variabili negli
integrali. Teorema di Fubini e integrazione su fili.
Integrali in coordinate polari.
Integrali tripli e in dimensione arbitraria. Generalizzazione delle tecniche viste per gli
integrali doppi. Integrazione su fili e su strati. Cambiamento di variabile e integrali in
coordinate sferiche.
2. CALCOLO VETTORIALE
Campi vettoriali, campi conservativi, potenziali. Concetto e interpretazione di gradiente,
rotore e divergenza. Integrali di superficie. Teoremi di Green, Stokes e della divergenza.
3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Equazioni differenziali: alcune tecniche risolutive. Modelli di dinamica delle popolazioni.
Separazione di variabili. Equazioni lineari del primo ordine. Equazioni lineari del secondo
ordine a coefficienti costanti.
4. ALGEBRA LINEARE.
Spazi vettoriali sul campo complesso, basi, combinazioni lineari e applicazioni lineari.
Matrice associata a un'applicazione lineare in seguito alla scelta di una base. Cambiamento
di base, trasformazione per similitudine della matrice associata. Prodotti hermitiani e matrici
associate. Concetto di autoaggiunzione, matrici hermitiane, applicazioni autoaggiunte.
Diagonalizzazione di applicazioni lineari, teorema spettrale per applicazioni autoaggiunte.
Diagonalizzazione simultanea di applicazioni autoaggiunte commutanti. Cenni all'algebra
lineare in dimensione infinita, serie di Fourier.
Testi consigliati:
[A] M. Abate, Algebra lineare, McGraw-Hill.
[BCFTV] V. Barutello, M. Conti, D. Ferrario, S. Terracini, G. Verzini, Analisi Matematica Vol.
2., Apogeo.
[G] E. Giusti, Analisi 2, Bollati-Boringhieri.
[N] Note del docente.
[S] S. Strogatz, Nonlinear dynamics and chaos, Perseus Book.
Modalità d’esame:
L'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale riservata a chi abbia superato la
prova scrtta. Il testo di riferimento è [BCFTV], ma va integrato con altri testi.
26 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Programma:
RICHIAMI DI MATEMATICA
Differenziale esatto, derivate parziali, forme differenziali. Notazione.
PRINCIPIO ZERESIMO, PRIMO E SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Sistemi e variabili termodinamiche. La temperatura e il principio zeresimo. Il lavoro. Energia
interna e primo principio. Concetto di funzione di stato. Processi adiabaticamente possibili,
naturali e reversibili. Entropia e secondo principio. Prima formulazione di un criterio di
equilibrio.
FUNZIONI DI STATO AUSILIARIE
Entalpia, energie libere di Helmholtz e di Gibbs. Proprietà e utilità delle funzioni di stato
ausiliarie. Equazioni fondamentali per un sistema chiuso. Il potenziale chimico. Criterio di
equilibrio. Grandezze termodinamiche ausiliarie. Determinazione delle variazioni delle
funzioni termodinamiche al variare della pressione e della temperatura. Grandezze molari e
grandezze molari parziali.
TERMODINAMICA DEI GAS ED EQUILIBRI DI REAZIONE IN FASE GASSOSA
Gas perfetto: forma del potenziale chimico ed equazione di stato. Gas reali: concetto di
fugacità. Esempi numerici di determinazione delle variazioni delle funzioni termodinamiche
al variare di pressione, volume e temperatura. Miscele perfette di gas. Costante di equilibrio
per reazioni in fase gassosa e sua dipendenza da temperatura e pressione. Grado di
avanzamento di una reazione chimica.
STATI DI AGGREGAZIONE E FASI
La regola delle fasi per componenti che non reagiscono o che reagiscono. Equazione di
Clausius-Clapeyron. Calore latente. Diagrammi di stato ed equilibri di fase per sistemi ad un
solo componente. Polimorfismo. Transizioni di fase.
PROPRIETÀ DELLE SOLUZIONI
L’equazione di Gibbs-Duhem. Relazioni pressione−temperatura e tensione di vapore
parziale−composizione. Diagrammi di fase semplici per sistemi a due componenti.
Azeotropi, eutettici, lacune di miscibilità. Definizione di soluzione ideale. Le leggi di Raoult e
di Henry. Proprietà di mescolamento delle soluzioni ideali. Variazioni del punto di
congelamento e di ebollizione. Solubilità ideale. Cenni alle soluzioni non ideali.
ELEMENTI DI TERMODINAMICA ELETTROCHIMICA
Lavoro elettrico. Equazione di Nernst. Potenziale d’elettrodo. Celle galvaniche ed
elettrolitiche. Determinazione delle grandezze termodinamiche con l’impiego di celle
galvaniche
ELEMENTI DI CINETICA CHIMICA
Ordine e molecolarità di una reazione. Studio sperimentale dei processi cinetici. Legge di
Arrhenius e dipendenza della velocità di reazione dalla temperatura.
Testo di riferimento:
K. Denbigh, I principi dell’equilibrio chimico, Casa Editrice Ambrosiana.
Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze di base per una corretta conduzione di
un esperimento di chimica organica (inclusive delle elementari norme di sicurezza relative alla
manipolazione di sostanze organiche); fornire una adeguata conoscenza delle tecniche
fondamentali di purificazione e di caratterizzazione fisica e spettroscopica (IR, UV, NMR)
dei composti organici. Il Corso conterrà anche alcuni complementi di chimica organica
necessari ad una migliore comprensione delle esperienze di laboratorio.
Programma:
Il corso si articola in due parti distinte. Nella prima saranno discusse le principali tecniche di
analisi e purificazione (cristallizzazione, distillazione, cromatografia, estrazione selettiva con
solventi) di sostanze organiche. Questa prima parte conterrà anche i complementi di
chimica organica, particolarmente in relazione alla chimica dei composti aromatici, necessari
alla comprensione di alcune delle esperienze di laboratorio.
Nella seconda parte si condurranno esperienze specifiche atta inizialmente ad addestrare lo
studente con le tecniche esposte nella prima parte in laboratorio (estrazione selettiva di
composti acidi o basici da loro miscele con composti neutri, tecniche di analisi
cromatografiche: analisi per strato sottile); reazioni condotte in laboratorio e connesse con i
contenuti del corso teorico di chimica organica (preparazione di sali di diazonio e reazioni di
copulazione; reazioni di ossidoriduzione organiche e loro bilancio; sintesi e caratterizzazione
di materiali fotocromatici organici a base eteroaromatica).
Testi adottati:
Dispense del docente.
Il corso è costituito da due parti, con un unico esame finale. La prima parte consiste di lezioni
frontali, la seconda è di laboratorio. La frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed
è fortemente consigliata per tutte le altre attività (lezioni, esercitazioni e seminari).
Modalità d’esame:
Valutazione di una relazione riguardante l’esperienze svolte a scelta dallo studente, da
consegnarsi almeno 15 giorni prima dell’appello d’esame;
Obiettivi dell’insegnamento:
Il corso fornirà le conoscenze di base sulla struttura e sulla sintesi di molecole polimeriche
ad alta massa molecolare.
Programma:
STRUTTURA DELLE MACROMOLECOLE
Costituzione, stereochimica e topologia delle macromolecole. Analisi statistica e
distribuzione delle unità monomeriche e delle masse molecolari.
PREPARAZIONE DELLE PRINCIPALI CLASSI DI POLIMERI
Polimerizzazioni a stadi
Grado di polimerizzazione in funzione della stechiometria e del grado di avanzamento della
reazione. Distribuzione delle masse molecolari secondo la teoria di Flory. Polimeri lineari,
ramificati e reticolati.
Polimerizzazioni a catena
28 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Testi adottati:
Fondamenti di Scienza dei Polimeri, AIM, Pacini Editore, Pisa.
Textbook of Polymer Science (III edition) F.W.Billmeyer, Wiley.
Testi adottati:
Fondamenti di Scienza dei Polimeri, AIM, Pacini Editore, Pisa
E.M. Mc Caffery, Laboratory Preparation for Macromolecular Chemistry, Mc Graw-Hill.
Programma:
STRUTTURA CRISTALLINA DEI SOLIDI IDEALI E METODI SPERIMENTALI DI DIFFRAZIONE.
Solidi cristallini: struttura atomica e simmetria traslazionale. Cella elementare. Reticolo
diretto e reticolo reciproco, e loro proprietà geometriche.
Operazioni ed elementi di simmetria. Gruppi di simmetria puntuali. Simmetria di molecole e
solidi. Reticoli di Bravais. Gruppi di simmetria spaziali.
Diffrazione di raggi X, elettroni e neutroni da parte dei cristalli. Legge di Von Laue e legge di
Bragg. Sfera di Ewald.
Fattore di diffusione atomico e fattore di struttura. Densità elettronica. Effetto del moto
termico degli atomi. Simmetria strutturale ed estinzioni sistematiche.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 29
Testi di riferimento:
Dispense del docente.
Obiettivi dell’insegnamento.
Il corso si propone di far acquisire un’adeguata sensibilità agli aspetti sperimentali legati alla
misura delle principali grandezze coinvolte nei fenomeni elettromagnetici. Particolare
attenzione viene posta nello stimolare la capacità di elaborazione autonoma della
configurazione sperimentale e della analisi ed illustrazione dei risultati.
Prerequisiti:
Padronanza delle tecniche di base dell’analisi degli errori, e dei fondamenti teorici
dell’elettromagnetismo.
Programma:
Il corso consta di una parte di lezioni frontali seguite da una serie di esperienze di
laboratorio. Nelle lezioni frontali sono illustrate le proprietà dei principali elementi circuitali,
il funzionamento di semplici circuiti elettici operanti sia in corrente continua che alternata, e
le caratteristiche e le modalità di impiego della strumentazione di base impiegata in
laboratorio. Le esperienze di laboratorio riguardano in particolare:
1. Resistenza e resistività: misure di resistività di conduttori metallici e dipendenza termica
della resistenza.
2. Capacità e costante dielettrica: processo di carica e scarica di un condensatore in un
circuito RC, condensatori in serie e parallelo, misura della costante dielettrica del vuoto.
3. Impedenza: misura dell’impedenza di elementi circuitali elementari in funzione della
frequenza di alimentazione di un circuito in corrente alternata.
4. Circuiti elettrici oscillanti: transiente e risposta di un circuito RLC.
5. Induzione elettromagnetica: misura di campi magnetici con metodi induttivi e
caratterizzazione di trasformatori
6. Trasporto ionico e fasci di elettroni: cella elettrolitica e misura della carica dell’elettrone;
caratterizzazione di una valvola termoionica.
7. Propagazione di onde: interferometria con radiazione elettromagnetica.
Testi consigliati:
J. R. Taylor, Introduzione all’analisi degli errori.
30 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Modalità dell’esame:
Valutazione delle relazioni di laboratorio ed esame orale.
Programma:
Elementi di meccanica statistica classica, distribuzione di Boltzmann.
Crisi della fisica classica: radiazione di corpo nero, effetto fotoelettrico, effetto Compton.
L’atomo: modelli di Thomson e di Rutherford, spettri a righe, atomo di Bohr, esperimento di
Franck-Hertz, emissione e assorbimento di radiazione, coefficienti di Einstein.
La quantizzazione momento angolare.
Natura ondulatoria della materia e ipotesi di De Broglie. Diffrazione di particelle, esperimenti di
Davidson-Germer e di Young, interpretazione di Born.
Richiami sulle onde: equazione delle onde, analisi di Fourier, pacchetti d’onda, velocità di fase e
velocità di gruppo.
La distribuzione di probabilità del momento, principio d’indeterminazione di Heisenberg.
L’equazione di Schroedinger, stati stazionari.
Problemi monodimensionali: particella nella scatola, buca e barriera di potenziale, effetto tunnel.
Problemi tridimensionali: separazione delle variabili, buca di potenziale in due e tre dimensioni;
stati degeneri, densità degli stati.
Testi adottati:
J.J. Brehm and W.J. Mullin, Introduction to the Structure of Matter, Wiley (NJ, 1989).
D. J. Griffiths, Introduzione alla Meccanica Quantistica, Casa Editrice Ambrosiana (Milano, 2005)
III ANNO
Obiettivi dell’insegnamento:
Introdurre lo studente alla sintesi e alle proprietà chimico-fisiche dei materiali ceramici
(ossidi, solfuri, carburi, ecc.), alla teoria del campo cristallino e alla struttura elettronica
degli ossidi dei metalli di transizione.
Prerequisiti:
Conoscenze di base della chimica generale inorganica; strutture cristalline
Programma:
Il corso descrive la classe dei materiali ceramici (ossidi, solfuri, carburi, ecc.). Vengono
richiamate nozioni di struttura cristallina e fornite informazioni sulla sintesi dei materiali
ceramici in forma di cristalli singoli, policristalli, strutture amorfe, film sottili, fibre, materiali
microporosi. Vengono descritte tecniche di sintesi diretta allo stato solido, sintesi in
soluzione (sol-gel, precipitazione, sintesi idrotermale), sintesi da precursori gassosi
(deposizione da vapore chimico, ecc. ).
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 31
La seconda parte è dedicata agli ossidi dei metalli di transizione. Dopo una analisi del
legame ionico, il corso introduce la teoria del campo cristallino. Vengono poi descritte le
teorie avanzate del legame negli ossidi dei metalli di transizione (modello di Mott-Hubbard,
isolanti magnetici, ossidi metallici, ecc.) La natura del gap negli ossidi dei metalli di
transizione viene analizzata con l’utilizzo di dati spettroscopici. Vengono descritte situazioni
di difettività e non-stechiometria negli ossidi.
La terza parte è dedicata alle proprietà dei materiali ceramici: proprietà termiche e
meccaniche, comportamento elettrico, proprietà magnetiche e ottiche. Vengono infine
descritte alcune importanti classi di materiali inorganici: materiali a bassa dimensionalità
(fenomeni di intercalazione), zeoliti e materiali porosi, ossidi e solfuri per applicazioni
catalitiche, vetri, cementi, ceramici biocompatibili.
Libro di testo: G. Pacchioni “Lezioni di chimica dello stato solido”, fornite dal docente; P. A.
Cox “Transition metal oxides”, Oxford.
Il corso e' diviso in due moduli, con un unico esame finale. Il primo modulo di 8 cfu è collocato
consiste di lezioni frontali; il secondo modulo di 6 cfu consiste di attività di laboratorio. La
frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le
altre attività (lezioni, esercitazioni e seminari).
Modalità di esame:
Prova orale relativa agli argomenti complessivamente trattati ed alle esperienze eseguite in
laboratorio, con valutazione dei risultati delle esperienze.
Obiettivi dell’insegnamento:
Fornire allo studente le basi per la comprensione delle proprietà fisiche dei materiali e la
loro misura.
Prerequisiti:
Buone conoscenze di Fisica Generale e tecniche di calcolo integrale e differenziale.
Conoscenze di base di Fisica Quantistica.
Programma:
Legami nei solidi: solidi monoatomici; solidi poliatomici; energie di coesione; dalle proprietà
atomiche alle proprietà dei solidi. Ordine e disordine nei solidi: solidi ordinati; disordinati e
amorfi; difetti nei solidi, cluster, materiali nano-strutturati. Proprietà meccaniche dei solidi:
sforzi, deformazioni e costanti elastiche; proprietà elastiche dei materiali; proprietà
anelastiche dei materiali; proprietà plastiche; frattura. Vibrazioni meccaniche nei materiali:
onde elastiche nei solidi; dinamica reticolare. Fononi e proprietà termiche dei materiali.
Elettroni nei solidi: proprietà elettriche e termiche; elementi di teoria quantistica dei solidi.
Proprietà magnetiche dei materiali. Materiali magnetici: struttura e proprietà.
Testo di riferimento:
Joel I. Gersten & Frederick W. Smith, The Physics and Chemistry of Materials (John Wiley &
Sons, 2001)
Obiettivi dell’insegnamento:
Attraverso alcune esperienze guidate gli studenti vengono introdotti alla strumentazione di un
tipico laboratorio di fisica dedicato alla caratterizzazione e crescita di materiali.
Prerequisiti:
Buone conoscenze di Fisica Generale. Conoscenza dei temi trattati nei laboratori di fisica degli
anni precedenti.
Programma:
Questo modulo introduce le proprietà ottiche dei materiali e i materiali ottici. Vengono inoltre
presentati i materiali semiconduttori e i dispositivi a semiconduttore.
Il modulo intende inotre introdurre gli studenti alle tecniche (tecnologia del vuoto, criogenia,
campi magnetici, ...) e ai primi strumenti di una certa complessità (monocromatore, banco di
misure elettriche, microscopio, ...) che si incontrano in un tipico laboratorio di fisica dei
materiali.
Il laboratorio è articolato in una serie di esperienze in cui ogni gruppo deve seguire una traccia,
ma è anche libero di proporre variazioni sul tema.
Testi consigliati:
Mario Guzzi: “Principi di Fisica dei Semiconduttori” Hoepli Ed. 2004
Materiale predisposto dal docente per le singole esperienze.
Obiettivi dell’insegnamento:
Fine principale del Corso è fornire allo studente gli strumenti adatti a comprendere la struttura
elettronica di atomi e molecole biatomiche semplici, e i moti rotovibrazionali di queste ultime.
Prerequisiti:
Si daranno per apprese le nozioni introdotte nel Corso di Struttura della Materia I
Programma:
Teoria generale
L’equazione di Schrödinger in più dimensioni, separazione delle variabili.
Meccanica classica in coordinate sferiche.
Quantizzazione del momento angolare.
L’atomo d’idrogeno, con soluzione del problema a due corpi in meccanica classica e
quantistica.
Effetto Zeeman.
Lo spin. Struttura fine dell’atomo d’idrogeno.
Particelle identiche e principio di esclusione di Pauli. Atomo di elio.
Atomi a molti elettroni. Sistema periodico. Regole di Hund.
Moti nucleari della molecola biatomica. Approssimazione di Born-Oppenheimer.
Rotazioni. Spettri rotovibrazionali.
Stati elettronici della molecola biatomica: il metodo di legame di valenza e il metodo LCAO.
Esercitazioni
Verranno illustrate la soluzione di diversi problemi al livello richiesto nella prova scritta.
Testi consigliati:
J.J. Brehm and W.J. Mullin, Introduction to the structure of matter, Wiley (NJ, 1989).
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 33
P.W. Atkins, Chimica Fisica, Zanichelli (Bologna) . Per le proprietà delle molecole
biatomiche.
Il corso comprende un inquadramento generale sulle metodologie più appropriate per l'analisi
delle differenti classi di materiali e cenni sui metodi di raccolta dei dati sperimentali, seguito
dallo svolgimento di esperienze in laboratorio mediante l’utilizzo di alcune tecniche analitiche e
di riconoscimento strutturale. L’attività di laboratorio sarà preceduta da un ciclo di lezioni per
richiamare i principi generali su cui si basa ciascuna tecnica, la descrizione di metodologie
strumentali, di raccolta e di interpretazione dei dati specifici, e lo svolgimento di analisi
qualitative e quantitative. Gli studenti svilupperanno la capacità di elaborazione anche
mediante l’uso di opportuni software. Verranno presi in considerazione alcune categorie di
materiali ed esplorate le tecniche più opportune per la caratterizzazione e l’analisi quantitativa.
In particolare, sono previste le seguenti esercitazioni:
‐ Diffrazione di raggi-X su sistemi policristallini. Raccolta e interpretazione dei
diffrattogrammi (per esempio quarzo), identificazione della cella cristallina, e
affinamento dei parametri reticolari con il metodo dei minimi quadrati. Quantificazione
delle fasi cristalline in sistemi a più componenti o contenenti più polimorfi.
‐ Diffrazione di raggi-X su monocristallo. Raccolta dati, risoluzione e affinamento
strutturale, determinazione della struttura cristallina. Analisi del diffrattogramma da
cristallo singolo (reticolo reciproco) e determinazione di relazioni con la simmetria
presente nel cristallo.
‐ NMR in soluzione. Preparazione del campione, raccolta degli spettri, trasformazione del
segnale dal dominio dei tempi al dominio delle frequenze e interpretazione degli spettri
con particolare riguardo al nucleo 1H. Durante l’esperienza in laboratorio gli studenti
apprenderanno la metodologia per acquisire gli esperimenti che permettono di
identificare la struttura molecolare.
‐ NMR stato solido. Tecniche di ottenimento dello spettro per rotazione all’angolo magico,
cross polarization e disaccoppiamento ad alta potenza sui nuclei di carbonio-13 e silicio-
29. Interpretazione della molteplicità dei segnali e simmetria. I segnali acquisiti su
questi nuclei permetteranno di identificare le microfasi organiche ed inorganiche e la
loro evoluzione in un sistema reattivo prescelto.
‐ Spettroscopia Infrarossa. Applicazioni allo studio di materiali organici e riconoscimento
dei principali gruppi funzionali. Saranno utilizzate le stesse sostanze di cui è stata
determinata precedentemente la struttura cristallina.
‐ Analisi termogravimetrica abbinata alla spettrometria di massa. Rilascio ed
identificazione di specie volatili adsorbite su materiali, studio di processi reattivi e
riconoscimento delle specie emesse.
‐ Spettroscopia di Risonanza di Spin Elettronico. Identificazione dei radicali che si
formano per irraggiamento come i centri di trappola nel biossido di titanio.
Programma:
Termodinamica delle soluzioni polimeriche. Teoria di Flory-Huggings ed il parametro
χ1. Conformazione delle catene in soluzione: polimeri flessibili e rigidi. Concetto di random
coil e raggio di girazione. Diffusione della luce da parte di soluzioni polimeriche e suo utilizzo
per la determinazione del peso molecolare: Zimm plot. Miscele polimeriche e diagrammi di
fase. Caratterizzazione delle miscele polimeriche. Diffusione e permeabilità. Lo stato amorfo
dei polimeri: modello di Rouse, teoria della reptazione di de Gennes. Transizione vetrosa. Lo
stato cristallino dei polimeri: lamelle, sferuliti, fibre. Polimeri semicristallini: polietilene,
polipropilene iso- e sindiotattico. Polimeri liquido cristallini. Polimeri reticolati ed elasticità
della gomma: punti di cross-link e reticolo, termodinamica del processo di stiro, lunghezza
del segmento di Kuhn. Comportamento meccanico dei polimeri. Viscoelasticità e reologia dei
polimeri: misure di creep, tempi di rilassamento, principio di sovrapposizione tempo
temperatura (TTS). Superfici polimeriche ed interfacce: adesione all’interfaccia. Copolimeri a
blocchi: transizione ordine disordine, auto-organizzazione di copolimeri a due e tre blocchi in
massa ed in soluzione.
Testi adottati:
“Polymer Chemistry” (Second Edition) P.C. Hiemenz, T.P. Lodge, CRC Press.
“Introduction to Physical Polymer Science” (Fourth Edition), L.H. Sperling, Wiley”
Obiettivo dell’insegnamento:
Obiettivo dell’insegnamento è quello di preparare gli studenti dell’indirizzo applicativo al
Tirocinio presso Aziende o Enti. A tale scopo, saranno ripresi e approfonditi i concetti più
importanti concernenti le tecnologie chimiche relative alla preparazione, caratterizzazione e
modificazione dei materiali, ponendo particolare enfasi sugli aspetti salienti della loro
integrazione in ambiti produttivi. Verranno inoltre fornite agli studenti informazioni
preliminari sulla normativa di sicurezza negli ambienti di lavoro e sulle modalità di lavoro in
team multidisciplinari.
Il corso è diviso in due modulo di 4 cfu ciascuno, con un unico esame finale.
Programma:
Teoria delle perturbazioni indipendenti dal tempo.
Metodo variazionale.
Teoria generale del momento angolare.
Atomi a molti elettroni, modello di Hartree. Accoppiamenti LS e jj.
Particella in campo elettromagnetico. Potenziali elettromagnetici. Effetto Aharanov-Bohm.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 35
Teoria delle perturbazioni dipendenti dal tempo. Interazione luce-materia. Approssimazione di dipolo e
regole di selezione. Larghezza di riga.
Diffusione nell’approssimazione di Born.
Meccanica statistica quantistica.
Libro di testo:
D. J. Griffiths, Introduzione alla Meccanica Quantistica, Casa Editrice Ambrosiana (Milano, 2005).
Programma:
Cenni di teoria dei gruppi puntuali.
Stati elettronici molecolari. Orbitali molecolari di molecole bi- e poli-atomiche:il metodo
LCAO. Componenti assiali del momento angolare e di spin e loro accoppiamento.
Classificazione degli stati elettronici molecolari. Sistemi coniugati e metodo di Hueckel.
Dalla molecola al solido.
Interazione luce materia: momento di transizione e regole di selezione. Tempi di vita
radiativi. Allargamento omogeneo e non omogeneo
Moti nucleari. Rotazioni molecolari. Spettroscopia a microonde. Oscillatore armonico
Vibrazioni Molecolari. Approssimazione armonica. Coordinate normali. Simmetria dei modi
normali e regole di selezione. Anarmonicità. Spettroscopia di assorbimento IR e
spettroscopia Raman
Transizioni elettroniche molecolari. Principio di Franck-Condon. Interazione elettrone-
vibrazioni. Spettri elettronici di molecole bi- e poli-atomiche . Molecole coniugate.
Cromofori. Singoletti e Tripletti. Decadimenti radiativi e non radiativi. Luminescenza e
fosforescenza. Accoppiamento vibronico.
Teoria delle perturbazioni indipendenti dal tempo(richiami). Proprieta’ elettriche delle
molecole. Polarizzabilita’. Forze di Van der Waals. Effetto Raman.
Molecole complesse. Loro significato in fisica, chimica e biologia. Trasferimenti di energia.
Sensitizzazione. Fotofisica e biologia. Elettronica molecolare: conduttori molecolari,
interruttori molecolari, memorie ottiche molecolari, macchine molecolari
I laser. Assorbimento, emissione stimolata ed emissione spontanea. Confinamento di
fotoni una cavità. Caratteristiche della luce laser. Equazioni di bilancio del laser. Tipi di
laser e loro applicazioni
Testo adottato:
P.W. Atkins and R.S. Friedman “Meccanica Quantistica molecolare” Zanichelli, 2000
Il corso, riservato agli studenti che scelgono l’indirizzo applicativo, è integrato all’attività di
tirocinio allo scopo di consentire una formazione efficace e proficua presso le aziende. Il corso
comprende quindi, oltre a lezioni frontali di carattere propedeutico generale all’attività di
laboratorio e di ricerca presso un’azienda, anche un’opera di tutoring nella fase di
indirizzamento e scelta dell’attività di tirocinio.
Programma:
1. Sicurezza e prevenzione in situazioni di rischio da impianti elettrici, sorgenti di radiazione
ionizzante, sorgenti laser, campi magnetici; 2. complementi di teoria degli errori; 3.
fondamenti sulla certificazione di processo; 4. trasferimento tecnologico della ricerca,
proprietà intellettuale, brevettazione; 5. utilizzo di banche dati, strategie di ricerca.
Parte B
Informazioni generali
Le lezioni dell’ Anno Accademico 2011/2012 hanno inizio il giorno 2 Novembre 2011 per il I
anno di corso e il giorno 3 ottobre 2011 per il II anno di corso.
L'orario delle lezioni, con indicazione delle aule e dei laboratori in cui queste verranno
tenute, sarà affisso nella bacheca della Segreteria Didattica collocata nell'atrio del Dipartimento
di Scienza dei Materiali (piano terra), Via Cozzi 53, Milano e sarà reperibile all’indirizzo
http://www.mater.unimib.it/cdl/.
Le date degli appelli d’esame di tutti gli insegnamenti sono pubblicate semestralmente via
web su www.unimib.it area Studenti, Segreterie online e Segreterie Studenti e presso le
postazioni self-service situate nell’atrio di tutti gli edifici dell’Ateneo. Gli studenti sono ammessi
a sostenere l’esame di un insegnamento in un appello solo se precedentemente iscritti dai
terminali delle Segreterie online per quell’appello.
Le date degli appelli d'esame sono stabilite semestralmente dai docenti e comunicate alla
Segreteria Didattica per il loro inserimento sulle Segreterie online con un anticipo di almeno 30
giorni rispetto all’inizio delle sessioni. Le date fissate per gli appelli d'esame non devono
interferire con l'attività didattica di altri insegnamenti.
38 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Al fine di rendere noti agli studenti possibili argomenti sui quali svolgere il lavoro di tesi, il
Consiglio di Coordinamento Didattico (CCD) in Scienza dei Materiali organizza una volta
all’anno un incontro tra studenti e docenti, durante il quale vengono illustrati i temi di ricerca
entro cui tali argomenti si collocano e vengono presentati i gruppi di ricerca e i laboratori
presso cui tale attività si svolge. Notizia dell’incontro viene data nella pagina del CCD
www.mater.unimib.it/cdl e comunicata con avviso posto nelle bacheche del Dipartimento di
Scienza dei Materiali.
Una presentazione dettagliata e aggiornata dei temi proposti per l’aa. 2011/2012, così
come consigli su come operare questa importante scelta, si possono trovare in questa guida in
apposita sezione a partire da pag. 62.
Presentazione
Il Corso di Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali appartiene alla Classe delle Lauree Magistrali
in Scienza e Ingegneria dei Materiali (classe LM-53), ha una durata normale di due anni, è articolato su un
percorso formativo che prevede 12 esami e l’acquisizione di 120 CFU e rilascia la Laurea Magistrale in
Scienza dei Materiali.
Il laureato magistrale in Scienza dei Materiali può accedere ai corsi di studio di livello superiore, come il
dottorato, o a un Master di II livello (si veda in seguito il paragrafo Profili professionali e sbocchi
occupazionali).
Il Corso di Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali si colloca nel quadro di riferimento
europeo per i Corsi di Studio di secondo ciclo nell’area della Scienza dei Materiali.
Il corso fornisce allo studente approfondimenti disciplinari che estendono e rafforzano le
conoscenze acquisite durante il primo ciclo di studi. In particolare, vengono approfondite le
conoscenze delle proprietà più propriamente fisiche e chimiche dei materiali oltre a elementi
connessi ad aspetti ingegneristici. Il percorso formativo prevede una pluralità di attività
didattiche: dagli insegnamenti frontali, alle attività seminariali, alle ricerche proprie su temi
specifici e, soprattutto, alla frequenza di laboratori, utilizzando anche competenze e
attrezzature dei laboratori di Ateneo presso cui si svolge ricerca scientifica su tematiche di
Scienza dei Materiali. La sistematica frequenza di laboratori, nei quali gli studenti vengono
addestrati a progettare, pianificare, attuare esperimenti, raccogliere dati, a inquadrare
criticamente i risultati e le misure, sotto la guida di docenti e all’interno di gruppi con obiettivi
simili, ed infine a redigere una tesi originale da sottoporre a pubblica discussione, assicura che
al termine degli studi i laureati abbiano acquisito solide conoscenze disciplinari e strumenti per
un aggiornamento autonomo. Assicura anche l’acquisizione di competenze quali la capacità di
gestire contemporaneamente studio e lavoro e la capacità di lavorare in gruppo e di
comunicare a più livelli le proprie conoscenze scientifiche e tecnologiche. I ruoli che potranno
essere loro affidati nel mondo del lavoro saranno collocati negli ambiti della ricerca, dello
sviluppo e dell’innovazione industriale dei materiali, sia direttamente sia nel management,
anche in relazione alla comunicazione, al finanziamento e alla consulenza industriale.
Infine, dato il carattere interdisciplinare del corso di studi, gli studenti che frequentano con
assiduità apprendono non solo a comunicare e a interagire con una varietà di interlocutori
specialisti. …OMISSIS()
data-base continuamente aggiornato sugli esiti lavorativi dei laureati in Scienza dei Materiali di
questo Ateneo ha messo in luce l’ottimo e veloce inserimento dei laureati magistrali,
specialistici (ex 509) e del vecchio ordinamento quinquennale in piccole e medie imprese, in
grandi industrie, in Enti pubblici e in aziende produttrici per il settore dei materiali. In
particolare aziende per la produzione, la trasformazione e lo sviluppo dei materiali metallici,
polimerici, ceramici, semiconduttori, vetrosi, compositi e molecolari, per applicazioni nei campi
chimico, meccanico, elettronico, microelettronico, dell'optoelettronica e fotonica, delle
telecomunicazioni, dell'energia, dell'ambiente e dei beni culturali; nonché in laboratori
industriali di aziende ed enti pubblici e privati, specialmente nella media e grande industria.
Per quanto riguarda la prosecuzione degli studi per l’alta formazione, il laureato magistrale in
Scienza dei Materiali avrà le basi sufficienti per concorrere con successo ad uno dei Dottorati di
Scienza dei Materiali, di Nanostrutture e Nanotecnologie, di Scienze Chimiche e di Scienze
Fisica, potendo quindi avviarsi verso una carriera di ricerca tecnico-scientifica nel mondo
accademico o industriale.
Il corso prepara alle professioni ISTAT di
2.1-Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali
Per accedere alla Laurea Magistrale occorre essere in possesso di a) titolo adeguato: diploma di
laurea di durata triennale in una delle classi delle Facoltà scientifiche e in particolare in quelle attivate nelle
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, di Ingegneria o affini; altro titolo di studio conseguito
all’estero, riconosciuto idoneo; b) preparazione personale adeguata, consistente in: solide conoscenze di
base della chimica e della fisica dei materiali e capacità di applicarle in contesti concreti; conoscenza, anche
operativa, della più diffusa strumentazione moderna di laboratorio e delle tecniche di acquisizione,
elaborazione e analisi quantitativa e qualitativa di dati sperimentali; sufficiente conoscenza e comprensione
della matematica come strumento generale di modellizzazione e di analisi di sistemi.
Il possesso delle conoscenze e l’adeguatezza della preparazione personale vengono verificati da
un’apposita Commissione, tramite un colloquio di valutazione prima dell’inizio delle attività didattiche. Le
date e le modalità di svolgimento dei colloqui saranno diffuse con appositi avvisi e rese pubbliche sul sito del
Corso di Laurea Magistrale www.mater.unimib.it/cdl.
Il percorso formativo della Laurea Magistrale prevede come attività didattiche sia
insegnamenti svolti in aula sia 2 insegnamenti che prevedano la frequenza obbligatoria ad
attività di laboratorio e si conclude con una tesi di laurea finale.
Nel corso del primo anno vengono proposti cinque insegnamenti comuni a tutti gli studenti:
• Analisi Funzionale
• Fisica dello Stato Solido
• Caratterizzazione Fisica dei Materiali con Laboratorio
• Termodinamica e Cinetica dei Materiali
• Chimica Fisica Applicata con Laboratorio
questi insegnamenti sono tenuti prevalentemente nel primo semestre. Il secondo semestre è
invece dedicato all’analisi di proprietà di base e interdisciplinari di specifiche classi di materiali;
vengono quindi proposti agli studenti due insegnamenti a scelta tra
• Fisica dei Semiconduttori
• Fisica dei Dielettrici
• Elettronica e Fotonica Molecolare
e due insegnamenti a scelta tra
• Chimica Fisica dello Stato Solido e delle Superfici
• Chimica dei Materiali Inorganici
• Chimica dei Materiali Molecolari
Infine, un insegnamento da 4 cfu a scelta tra otto proposti al I e al II anno permette agli
studenti di meglio approfondire un settore di loro specifico interesse.
Gli insegnamenti a scelta proposti al I anno sono:
• Complementi di analisi funzionale applicata
• Interazione radionizzante-materia
• Processi superficiali: equilibrio e cinetica
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 41
Queste attività forniscono agli studenti della Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali
competenze specifiche teoriche e sperimentali sulle proprietà dei materiali, capacità
sperimentali per la preparazione e caratterizzazione dei materiali e competenze per il loro
utilizzo a scopo applicativo.
Gli insegnamenti affini e integrativi offrono un’ampia e articolata scelta di argomenti, che
rispondono all'esigenza di offrire una formazione interdisciplinare avanzata caratteristica della
Scienza dei Materiali, disciplina con straordinarie sfaccettature (dalla modellizzazione alla
caratterizzazione e sintesi di ogni varietà di materiali, inorganici-organici-misti, nano-micro-
macro), in via di veloce sviluppo e con contorni non facilmente prevedibili. Le attività affini e
integrative permettono quindi agli studenti di ottenere una formazione aggiornata e
adeguatamente approfondita nella Scienza dei Materiali e di scegliere un cammino di
formazione personale che permetta solidità nella preparazione, coerenza degli obiettivi
formativi e formazione/informazione su nuovi materiali.
Gli studenti hanno a disposizione 8 CFU per insegnamenti, che potranno scegliere tra tutti gli
insegnamenti attivati dall’Ateneo nei differenti Corsi di studio (di norma i corsi di Laurea
Magistrale), naturalmente compresi quelli attivati dal Consiglio di Coordinamento Didattico. I
corsi a scelta sono parte integrante del piano degli studi e devono quindi essere sottoposti
all’approvazione dal Consiglio di Coordinamento Didattico che ne verifica la coerenza con il
progetto formativo.
Forme didattiche
Le attività didattiche proposte dal Corso di Laurea sono di vario tipo: lezioni frontali,
esercitazioni, attività di laboratorio, seminari su argomenti di ricerca avanzata, lavoro di tesi.
Le conoscenze e le competenze via via acquisite dagli studenti in queste attività sono
certificate dagli esami sostenuti con esito positivo e vengono commisurate in crediti formativi
universitari, denominati anche con l’acronimo CFU. I crediti rappresentano una misura del
lavoro di apprendimento dello studente, comprensivo delle attività didattiche di cui sopra, e
dell'impegno riservato allo studio personale o da altre attività formative di tipo individuale.
Un CFU corrisponde a 25 ore di lavoro complessivo tra attività istituzionali e studio individuale,
diversamente suddivisi a seconda che si tratti di lezioni frontali (8 ore di lezione e 17 di studio
individuale per ogni CFU), esercitazioni (12 ore di esercitazione e 13 di studio individuale per
ogni CFU), attività di laboratorio, lavoro di tesi.
Tutte le attività di cui sopra comportano un esame finale, le cui modalità, approvate dal
Consiglio di Coordinamento Didattico, sono comunicate dal docente all’inizio di ogni attività
42 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
didattica e comunque indicate per ciascun insegnamento nella guida annuale dello studente. Di
norma gli insegnamenti frontali prevedono un esame orale, preceduto eventualmente da uno
scritto. Gli insegnamenti con attività di laboratorio terminano di norma con un esame orale in
cui viene anche discussa una relazione scritta sulle esperienze svolte in laboratorio. Per il
lavoro di tesi, si veda l’apposito paragrafo. Per la verifica della partecipazione alle attività di
inserimento nel mondo del lavoro (vedi paragrafo apposito), basterà la presenza certificata a
un adeguato numero di ore di attività, da definirsi da parte del Consiglio di Coordinamento
Didattico.
Frequenza
Il piano di studio è l’insieme delle attività formative obbligatorie, delle attività previste come
opzionali e delle attività formative scelte autonomamente dallo studente in coerenza con il
regolamento didattico del corso di studio.
Allo studente viene automaticamente attribuito un piano di studio all’atto dell’iscrizione al
primo anno, che costituisce il piano di studio statutario. Successivamente lo studente deve
presentare un proprio piano di studio con l’indicazione delle attività opzionali e di quelle a
scelta. Il piano di studio è approvato dalla Facoltà. Le modalità e le scadenze di presentazione
del piano sono definite dall’Ateneo. Il diritto dello studente di sostenere prove di verifica
relative a una attività formativa è subordinato alla presenza dell’attività stessa nell’ultimo
piano di studio approvato.
Per quanto non previsto si rinvia al regolamento d’Ateneo degli studenti.
Regole di propedeuticità
Orientamento per la scelta della prova finale. Gli studenti terminano il Corso di Laurea
Magistrale discutendo, davanti a una Commissione, i risultati di un’attività personale, la tesi di
laurea (vedi punto apposito poi), contenuti in una relazione scritta, presentata nei dovuti tempi
alla Segreteria e da essa inviata alla Commissione. Per indirizzare gli studenti verso una scelta
consona alle loro aspettative e alle loro caratteristiche individuali, il Consiglio di Coordinamento
Didattico presenta nella guida dello studente un elenco dettagliato di possibili temi e organizza
una volta all’anno una presentazione sia degli argomenti di ricerca entro cui tali temi si
collocano sia dei laboratori o gruppi di ricerca presso cui si svolge l’attività.
Orientamento relativo al mondo del lavoro. Nell’ultimo anno il Consiglio di Coordinamento
Didattico organizza attività di orientamento a frequenza obbligatoria per 1 CFU, finalizzata a
trasmettere ai laureandi informazioni utili per un proficuo inserimento nel mondo del lavoro
ovvero per una ragionata scelta di ulteriori percorsi di studio e formazione. Tale attività si
esplica in seminari, incontri ed esperienze guidate con esponenti del mondo del lavoro, delle
professioni e degli ordini su vari temi qualificanti.
Ogni anno accademico è diviso in due semestri. La maggior parte degli insegnamenti si svolge
entro un singolo semestre per permettere agli studenti di sostenere al termine di ogni
semestre gli esami degli insegnamenti appena frequentati. Fanno eccezione pochi
insegnamenti che hanno una cadenza annuale.
L’acquisizione dei crediti relativi a ognuno degli insegnamenti previsti nel percorso formativo
avviene attraverso il superamento di verifiche di profitto scritte e/o orali, secondo quanto
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 43
esposto sopra. Le verifiche si terranno in periodi specifici dell’anno (appelli d’esame) stabiliti
dal Consiglio di Coordinamento Didattico. Di norma, sono previsti almeno 7 appelli d’esame
distribuiti in periodi nei quali sono sospese le attività didattiche, in particolare nei mesi di
febbraio, giugno, luglio, agosto e settembre. Sono previste inoltre sospensioni straordinarie
delle attività didattiche verso la metà del I semestre (indicativamente fine novembre) e del II
semestre (indicativamente inizio maggio) per consentire agli studenti di sostenere esami di
anni di corso precedenti a quello che stanno frequentando.
Prova finale
Il biennio si conclude con un impegnativo lavoro di tesi della durata di parecchi mesi la cui
funzione formativa consiste nell’addestrare il laureando a utilizzare il complesso delle
competenze acquisite, mettendo alla prova e sviluppando le sue capacità di lavoro autonomo,
di giudizio critico e di capacità di elaborare soluzioni originali. Nei fatti ciò consiste nel
chiedergli di individuare e mettere in atto, sotto la guida di un docente relatore, le metodologie
opportune (sperimentali, teoriche o computazionali) per risolvere un problema complesso su
un tema di sua scelta; egli dovrà infine redigere un elaborato scritto originale, eventualmente
in lingua inglese, la tesi di Laurea Magistrale, che dovrà essere discussa pubblicamente davanti
ad una Commissione di docenti, che valuterà la capacità del candidato di svolgere un lavoro
originale e di presentarlo criticamente. Il voto di Laurea, espresso in centodecimi, tiene conto
del lavoro di tesi e della qualità del cammino formativo complessivamente percorso, valutata in
base alla media pesata dei voti degli esami sostenuti con esito positivo.
Attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del
corso di studio
Gli insegnamenti specifici di Scienza dei Materiali, tramite i quali gli studenti vedono via via
integrarsi nello studio dei materiali diversi approcci interdisciplinari (chimico e fisico,
macroscopico e microscopico, classico e quantistico, sperimentale e teorico-simulativo) sono
affidati a un nutrito corpo docente appartenente al Dipartimento di Scienza dei Materiali.
Questi docenti, pur di estrazione diversa, quali chimici, fisici e scienziati dei materiali, da
tempo collaborano sia sul versante didattico che su quello scientifico. L’attività di ricerca del
Dipartimento è rivolta allo studio di materiali in una varietà di ambiti ed applicazioni,
riconducibili con estrema stringatezza alle seguenti classi di materiali: materiali organici e
polimerici, semiconduttori, dielettrici, materiali per l’ambiente ed energia, materiali per i beni
culturali. Per informazioni dettagliate sui temi di ricerca attivi e sui recenti risultati ottenuti si
veda la relazione annuale del Dipartimento, sul sito: http:// www.mater.unimib.it/ Il
Dipartimento di Scienza dei Materiali, data la natura interdisciplinare delle ricerche ivi svolte e
le ottime competenze in diversi campi della Scienza dei Materiali dei docenti afferenti, è sede di
tre Corsi di dottorato (Scienza dei Materiali, Nanostrutture e Nanotecnologie e Scienze
Chimiche), seguiti complessivamente da un congruo numero di dottorandi, con una intensa
attività didattica seminariale, cui possono liberamente accedere anche gli studenti della Laurea
44 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Magistrale per un eventuale approfondimento personale e/o a scopo informativo. Sono inoltre
presenti in Dipartimento parecchi giovani ricercatori non strutturati, quali post-doc e
assegnisti, italiani e stranieri, che svolgono ricerca su argomenti di punta relativi ai temi sopra
elencati.
Una parte delle attività didattiche si svolge utilizzando competenze e attrezzature dei seguenti
laboratori di alta specializzazione presenti nel Dipartimento di Scienza dei Materiali, presso cui
si svolge attività di ricerca nei seguenti in ambiti:
- deposizione di film sottili per fasci molecolari;
- proprietà ottiche ed elettriche dei semiconduttori;
- sintesi di materiali molecolari e macromolecolari;
- diffrazione di raggi X e risonanze di spin nucleare ed elettronico;
- caratterizzazione di isolanti, vetri e materiali per l'accumulo di energia;
- calcolo e modellizzazione;
- fotofisica di materiali molecolari;
- datazione e caratterizzazione di materiali di interesse per i beni culturali.
Altre informazioni
La sede del Corso di Laurea è situata presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali:
via R. Cozzi 53– Ed. U5
20126 Milano
Segue la tabella delle attività formative distribuite in base a tipologia di attività, ambito e
settore scientifico disciplinare.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 45
Percorso formativo
Anno I
Caratterizzanti - Discipline
Fisica dei Semiconduttori FIS/03 6 II°
fisiche e chimiche
Caratterizzanti - Discipline
Fisica dei Dielettrici FIS/03 6 II°
fisiche e chimiche
Caratterizzanti - Discipline
Elettronica e Fotonica Molecolare FIS/03 6 II°
fisiche e chimiche
Anno di
Insegnamento Tipologia-Ambito SSD CFU attivazi sem
one
Complementi di analisi funzionale 2011/
Affini o integrative MAT/05 4 II°
applicata 12
Interazione radiazione ionizzante- 2011/
Affini o integrative FIS/07 4 II°
materia 12
Processi superficiali : equilibrio e 2011/
Affini o integrative CHIM/02 4 II°
cinetica 12
2011/
Chimica e tecnologia dei polimeri Affini o integrative CHIM/04 4 II°
12
2011/
Dispositivi elettronici Affini o integrative FIS/03 4 II°
12
Sintesi e tecniche speciali di materiali 2012/
Affini o integrative CHIM/06 4 I°
organici 13
2012/
Materiali e dispositivi per l'energia Affini o integrative ING-INF/01 4 I°
13
2012/
Scienza dei metalli Affini o integrative FIS/03 4 I°
13
Anno II
I ANNO
Programma
Il Corso si pone come obiettivo l’apprendimento dei concetti e dei modelli più avanzati della
fisica dei solidi cristallini, perfetti ed infiniti, e di stimolare l’analisi critica di quali variazioni
nelle proprietà comportino condizioni meno ideali, quali si possono trovare nei materiali reali.
A questo fine, una prima parte del Corso è dedicata alla trattazione di quei fenomeni
descrivibili in termini di particelle non interagenti, con particolare attenzione a formare quella
sensibilità alla modellazione quantitativa, che permette di risolvere problemi complicati
mediante ingegnose semplificazioni. La seconda parte analizza invece quei fenomeni più
complessi, originati dalla correlazione tra particelle, che danno luogo a rilevanti proprietà
macroscopiche dei solidi perfetti ed infiniti. In questa fase viene posta l’attenzione sulla
comprensione di concetti poco intuitivi e sulla linea ideale del ragionamento, privilegiando -
anche qui - il carattere metodologico rispetto a quello antologico. Nella ultimo segmento del
Corso vengono considerati gli effetti della presenza di difetti, disordine e superfici sulle
principali proprietà dei solidi, sia quelle di stato fondamentale, che quelle spettrali. La
complementazione di un Testo principale con diversi altri punti di vista, a seconda
dell’argomento, costituisce parte importante dell’insegnamento metodologico, che questo non
facile Corso della Laurea Magistrale intende dispensare.
Argomenti:
I Modulo
- dinamica reticolare nelle tre dimensioni
- proprietà termiche dei solidi
- gas di elettroni liberi e indipendenti
- bande elettroniche nello schema tight binding
- il trasporto di carica
II Modulo
- il calcolo delle bande oltre l’elettrone singolo
- lo schermo elettronico e le energie strutturali dei metalli
- proprietà magnetiche dei solidi e il ferromagnetismo
- la superconduttività
- oltre il reticolo perfetto: disordine, superfici e difetti
Testo Principale:
H. Ibach and H. Luth, Solids State Physics, Springer Verlag.
Testi Complementari:
N.W Ashcroft and N.D. Mermin, Solid State Physics, Saunders College Publishing.
F. Bassani e U. Grassano, Fisica dello Stato Solido, Casa Editrice Boringhieri
G. Grosso and G. Pastori Parravicini, Solid state Physics, Academic Press
C. Kittel, Introduction to Solid State Physics, John Wiley Publishing Co.
A.P. Sutton, Electronic Structure of Materials, Oxford University Press
Il corso di propone di fornire quegli strumenti di base di Analisi Matematica (teoria delle
funzioni ed analisi funzionale) neceri nello studio delle equazioni differenziali della Meccanica
(classica e quantistica) e della Fisica in generale.
Programma:
COMPLEMENTI DI ANALISI REALE
Spazi metrici: completezza e compattezza. Spazi di funzioni continue e derivabili. Teorema
delle contrazioni.
Spazi di Hilbert. Spazi di funzioni sommabili Lo spazio L2 .
Funzionali ed operatori lineari. Operatori compatti
ELEMENTI DI ANALISI COMPLESSA
Funzioni olomorfe e funzioni armoniche e coniugate. Il teorema di Cauchy.
Serie di potenze. Equazioni di Gauss, Legendre, Bessel. Funzioni speciali.
Equazione di Laplace: formula di Green, Teorema della media, principio del massimo.
Formula di Poisson.
Formule di rappresentazione per il problema di Dirichlet e di Neumann per la piastra.
PROBLEMI AL CONTORNO ED ELEMENTI DI TEORIA SPETTRALE
Problemi di Sturm-Liouville. Funzioni di Green.
Il Teorema di Ascoli Arzela' ed esistenza degli autovalori.
Disuguaglianza di Bessel, Teorema di Hilbert-Schmidt.
Il principio variazionale di Rayleigh-Ritz.
Espressione asintotica degli autovalori ed autofunzioni.
TRASFORMATA DI FOURIER ED APPLICAZIONI
Convoluzione di funzioni. Relazioni di causalita' e dispersione. Il teorema di Plancharel.
applicazioni alla risoluzione dell'equazione del calore e dell'equazione delle onde.
Trasfomata di Laplace.
Metodo degli operatori.
Distribuzioni e la "funzione delta" di Dirac.
Testi consigliati:
Philip R. Wallace, Mathematical Analysis of Physical Problems, Dover Publications, Inc. New
York, 1972
Reed, Michael and Simon, Barry, Methods of modern mathematical physics. I. Functional
analysis. Academic Press, New York-London, 1972
Modalità d’esame:
L'esame consistera' in un prova teorico-pratica orale.
Il corso è diviso in due parti, con un unico esame finale. La prima parte consiste in lezioni
frontali, la seconda in attività di laboratorio. La frequenza è obbligatoria per le attività di
laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le altre attività (lezioni, esercitazioni e
seminari).
Programma:
Le tecniche di microscopia a stilo.
- Caratteristiche comuni di tecniche e strumentazione.
- La microscopia a effetto tunnel (STM): richiami sull’effetto tunnel e principi della
tecnica; modalità di misura. Spettroscopia STS
Microscopia a forza atomica (AFM): richiami sl potenziale di Lennard-Jones; misure a
contatto; misure in modalità di non-contatto e contatto intermittente; misure di forza
laterale modulazione di forza.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 49
Laboratorio
1. Esperienze comuni:
- Fibre ottiche
- Effetto Zeeman
- Microscopia elettronica a scansione
- Spettroscopia di impedenza
2. Esperienze singole
- Microscopia a forza atomica
- Termoluminescenza
- Scattering Raman
- Assorbimento ottico di materiali anisotropi
- Fotoluminescenza
Modalità di esame:
Prova orale relativa agli argomenti complessivamente trattati nei due moduli ed alle esperienze
eseguite in laboratorio, con valutazione dei risultati delle esperienze.
Programma:
Termodinamica e cinetica delle trasformazioni di fase
- Transizioni di fase del primo e secondo ordine nei solidi a un solo componente. Elementi
della teoria di Landau: parametro d'ordine, ruolo della simmetria strutturale, polinomi di
Landau, esponenti critici. Transizioni distorsive e ordine-disordine. Proprietà ferroiche
legate alle transizioni di fase: esempi sui ferroelettrici.
- Formazione di soluzioni solide e processi di smescolamento: i sistemi multicomponente
non reattivi. Soluzioni binarie regolari. Curva spinodale e decomposizione spinodale.
Interpretazione dei digrammi di fase mediante i diagrammi dell’energia libera.
- Tensione superficiale, energia libera di superficie e d’interfaccia. Formazione di bordi di
grano; sistemi policristallini. Nucleazione omogenea e eterogenea nei processi di
solidificazione, e nelle trasformazioni solido-solido.
- Cinetica delle trasformazioni in fase condensata. Fenomeni di trasporto calorico e di
materia; equazioni di continuità. Elementi di termodinamica dei processi irreversibili:
postulati e relazioni di Onsager. Diffusione: leggi di Fick. Equazione della diffusione e
sue soluzioni. Meccanismi atomici di diffusione; diffusione di interstiziali e di vacanze;
autodiffusione; interdiffusione. Diagrammi TTT, equazione di Avrami. Applicazioni alle
trasformazioni diffusive nelle leghe ferro-carbonio. Processi non diffusivi.
Aspetti strutturali delle trasformazioni di fase nei solidi, e metodi sperimentali relativi
- Ordine a lungo e a corto raggio. Diffrazione di raggi X e di neutroni da cristalli ideali e
difettivi. Funzione di Patterson. Funzione d'interferenza reticolare. Misura della
dimensione dei grani e delle deformazioni reticolari dall'allargamento dei picchi di
Bragg. Equazione di Scherrer. Funzioni profilo e loro convoluzioni.
- Radiazione diffusa e disordine strutturale nelle soluzioni solide. Radiazione X e di
neutroni diffusa da fasi non cristalline: la funzione di distribuzione radiale e la formula
50 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Programma:
Lezioni frontali:
I conduttori ionici liquidi, solidi e polimerici descrizione e meccanismi dei processi di
trasporto.
Il potenziale elettrochimico, il potenziale d’elettrodo, l’equazione di Nernst, l’utilizzo di celle
galvaniche per la determinazione sperimentale di grandezze termodinamiche.
La sovratensione, l’equazione di Boutler-Volmer e di Tafel.
Termodinamica e cinetica dei processi di corrosione in ambiente acquoso.
Laboratorio:
Gli studenti, suddivisi in gruppi, eseguiranno alcune delle seguenti esperienze:
Preparazione e caratterizzazione spettro-elettrochimica di polimeri conduttori per
applicazioni elettro-cromiche.
Preparazione ed caratterizzazione morfologica e funzionale di sensori a base di ossido di
stagno.
Studio degli effetti di trattamenti termici sulla concentrazione dell’ossigeno in Si Czochralski
e sulle proprietà elettriche.
Determinazione di caratteristiche cristallografico-strutturali in materiali sottoposti a
trattamenti termici o meccanici mediante misure di diffrazione di raggi X.
Misura delle energie di formazione di ossidi con misure di forza elettromotrice.
Obiettivi:
Apprendimento dei concetti e delle metodologie più avanzate della fisica dei semiconduttori
prerequisiti per la comprensione di diversi aspetti connessi con la nanoelettronica e le
nanotecnologie.
Prerequisiti:
Fisica moderna, metodi matematici avanzati, fisica dello stato solido
Programma:
Il corso di Fisica dei Semiconduttori è dedicato alle proprietà strutturali e vibrazionali
(strutture cristalline, simmetrie, fononi), elettroniche (struttura a bande, droganti, difetti),
ottiche, magnetiche, ed al trasporto di carica e di spin in semiconduttori. Appropriate
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 51
Testi:
- M. Balkanski and R.F. Wallis, Semiconductor Physics and Applications (Oxford)
- Note del docente
Programma:
RISPOSTA DI UN DIELETTRICO A UN CAMPO ELETTROMAGNETICO
Polarizzazione, funzioni di risposta complesse: suscettività, indice di rifrazione
Teorema dispersione-dissipazione, relazione di Kramers-Kronig
Propagazione di onde e.m. nei dielettrici: dispersione, diffusione, assorbimento
dispersione: i parametri di Sellmeier e i coefficienti termo-ottici
Diffusione: modello classico della difusione Rayleigh e dell’effetto Raman
assorbimento: richiami su regole di selezione per le transizioni di dipolo elettrico
VETRI E CRISTALLI: IL RUOLO DELLA STRUTTURA NELLA RISPOSTA OTTICA
Materiali amorfi
Descrizione del disordine e regole di ordinamento
ordine spaziale e disordine cellulare, ordine chimico e disordine topologico
Commenti sulla relazione tra disordine e entropia nei materiali
Quantificazione del disordine tramite parametri d’ordine a lungo e a corto raggio
Altri esempi di descrizioni del disordine: modello di Bernal, i poliedri di Voronoi
Il modello di Continuous Random Network per amorfi a bassa coordinazione
La statistica degli anelli di coordinazione – la funzione di distribuzione radiale
Effetti del disordine sulle proprietà ottiche
Analisi della coda di Urbach – contributi statici e dinamici al gap ottico
Effetti sulle transizioni tra stati localizzati
Transizioni ottiche in difetti di punto e ioni otticamente attivi (effetti di campo cristallino,
trasferimento d’energia, quenching)
Relazioni tra probabilità di transizione di assorbimento e di emissione
Accoppiamento elettrone-fonone e distribuzione disomogenea dei parametri
MATERIALI CRISTALLINI
Ruolo della simmetria nei fenomeni di polarizzazione
Noncentrosimmetricità:cristalli piezoelettrici, piroelettrici e ferroelettrici
Modello anarmonico della risposta di polarizzazione in un dielettrico
Nonlinearità del secondo ordine – generazione di seconda armonica
Nonlinearità del terzo ordine – dispersione e dissipazione nonlineare
APPLICAZIONI OTTICHE DEI DIELETTRICI
Fibre ottiche e guide d’onda – elementi passivi e attivi
Dispositivi emettitori di luce – scintillatori
Optolettronica: modulatori e interruttori ottici
Materiali per laser e per generazione d’armoniche
DIELETTRICI NANOSTRUTTURATI
Nanocristalli in vetri – processi di energy transfer e fenomeni di trasporto
Processi di funzionalizzazione: fotorefrattività in vetroceramici
Nonlinearità in dielettrici non cristallini – thermal e laser poling
Libri di testo:
- F. Wooten, "Optical properties of solids", Academic Press
- J. Garcia Solé, L.E. Bausà e D. Jaque, "Optical spectroscopy of Inorganic Solids", Wiley
52 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Programma:
GENERALITA’
Semiconduttori molecolari. Cristalli molecolari e origine quantomeccanica delle forze
intermolecolari. Sistemi policoniugati a base di carbonio: anisotropia, bassa dimensionalita’
delle proprieta’. Semiconduttori polimerici.
STATI ELETTRONICI DI MOLECOLE E POLIMERI POLICONIUGATI
Modello dell’elettrone libero, modello di Hueckel. Struttura a bande di polimeri coniugati.
Approssimazione monoelettronica: hamiltoniano Su, Shrieffer e Heeger. Interazione
elettrone-fonone e gap di Peierls. Solitoni, polaroni, bipolaroni. Correlazione elettronica:
hamiltoniano di Hubbard.
PROPRIETA’ OTTICHE LINEARI
Assorbimento ed emissione di molecole coniugate. Coefficienti di Einstein e formula di
Strickler-Berg. Singoletti e tripletti. Calcolo degli spettri ottici con il metodo “tight binding”.
Suscettivita’ elettrica degli elettroni π. Calcolo degli elementi di matrice di transizione.
Regola di Kasha. Processi non-radiativi. Tempi di vita. Efficienza quantica di
fotoluminescenza e sua misura.
STATI ECCITATI DI CRISTALLI MOLECOLARI
Stati Eccitati in Aggregati Molecolari : classificazione degli eccitoni (Frenkel, Charge-
Transfer, Wannier). Delocalizzazione e binding energy: confronto tra i materiali organici e
inorganici. Calcolo dell’energia dell’eccitone. Splitting di Davydov. Meccanismi di
generazione degli eccitoni. Mobilità dell’eccitone. Processi di trasferimento di energia
coerenti e incoerenti. Trasferimenti di Foerster e Dexter. Antenne fotoniche.
ELETTROLUMINESCENZA E DISPOSITIVI LED
Architettura di di un dispositivo tipo e schema dei livelli energetici Iniezione e trasporto di
carica. Creazione di eccitoni e loro ricombinazione.. Microcavità. Laser a semiconduttore
organico.
CELLE FOTOVOLTAICHE ORGANICHE
Celle foto-elettrochimiche a colorante organico (Graetzel): raccolta di luce, separazione di
carica e trasporto. Efficienza di una cella foto-elettrochimica. Celle a semiconduttori organici
e polimerici e loro architettura. Separazione di carica: donatori e accettori. Eterogiunzioni
planari e “bulk”. Efficienza. Ottimizzazione della raccolta della luce solare: processi di
“upconversion” e “downconversion”
ELETTRONICA E FOTONICA MOLECOLARE
utilizzo di strutture a scala molecolare(nm) quali interruttori, trasduttori, elementi logici,
memorie. Macromolecole, biomolecole e supermolecolee loro significato in fisica, chimica e
biologia. Molecole per fotoreazioni in biologia.
SEMINARIO A SCELTA DELLO StUDENTE
Come parte del programma d’esame lo studente dovrà preparare un seminario su un
argomento a sua scelta (concordato col docente) nell’ambito della elettronica e fotonica
molecolare
Testi consigliati:
Lucidi distribuiti dal docente, basati sui seguenti testi:
M. Pope and C.E. Swenberg Electronic processes in organic crystals II edition, Oxford
Science Publications,1999 , Parte I cap. 1
J. Andre, J. Delhalle and J-L Bredas Quantum chemistry aided design of organic polymers,
World Scientific 1991, Cap. 1 e 3
L. Salem The Molecular orbital Theory of Conjugated systems, Benjamin 1966 (Cap. 1 p. 1-
47; Cap. 7 e 8
Obiettivi:
Il corso si pone l’obiettivo di approfondire e consolidare concetti di base della chimica-fisica
dei solidi e delle loro superfici con problematiche applicative nelle scienza e tecnologia dei
semiconduttori.
Programma:
DIFETTI NEI MATERIALI E SUPERFICI
Difetti di punto e difetti estesi: loro interazioni nei sistemi reali. Dinamica dei difetti di
punto: aspetti energetici e meccanismi di diffusione. Superfici ideali e reali. Rilassamento e
ricostruzione di superfici ideali e reali. Difetti di superficie. Fenomeni di adsorbimento:
fisisorbimento e chemisorbimento. Principali metodi sperimentali di analisi delle superfici.
TECNICHE DI CRESCITA E DI DEPOSIZIONE DI FILM SOTTILI
Tecniche di crescita di materiali massivi (monocristallini e policristallini), il metodo
Czochralski e il metodo Float-Zone; difettualità e condizioni di crescita; Tecniche di
deposizione di film sottili (deposizione per evaporazione, processi di sputtering, crescite per
Chemical or Physical Vapor Deposition). Crescite epitattiche.
PRE- E POST-TRATTAMENTO DI MATERIALI
Impiantazione ionica: principi e applicazioni dell'impiantazione ionica; danno da
impiantazione. Litografia: tecniche di fotoincisione selettiva; litografia a fascio elettronico, a
fascio ionico e a raggi X.
Le lezioni si concluderanno con una discussione dei processi di ossidazione della superficie di
silicio, come esempio classico di un processo apparentemente elementare la cui analisi
approfondita richiede viceversa l'uso di pressoché tutte le conoscenze acquisite nell'ambito
del corso.
Libri di testo:
Dispense del docente
Obiettivi:
Il corso si propone di approfondire la conoscenza dei metodi di sintesi e trasformazione delle
principali classi di materiali inorganici o ibridi organici-inorganici, con particolare attenzione
agli aspetti riguardanti la selezione dei precursori e lo sviluppo delle corrette condizioni di
processo per ottenere materiali con composizione, proprietà chimico-fisiche e struttura
determinate.
Programma:
Sintesi di materiali: cristallo singolo, polveri policristalline, film sottili e film spessi, fibre,
materiali amorfi e porosi.
Sintesi allo stato solido: metodo ceramico (reazioni di combinazione diretta, soluzioni
solide), riduzione carbotermica, sintesi per combustione, sinterizzazione, reazioni solido-gas
(reazioni di evaporazione, di decomposizione, di ossidazione). Reazioni di intercalazione.
Sintesi da fuso e da soluzione: metodo Verneuil, metodo Czochralski, metodo Floating zone,
metodo Skull melting, metodo Bridgman, metodo a scambio di calore. Metodo sol-gel.
Sintesi in microemulsione. Processi idrotermali e solvo termali. Precipitazione. Epitassia da
fase liquida
54 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Sintesi da fase gas: Chemical Vapor Transport - CVT, Chemical Vapor Deposition - CVD,
processi aereosol, Physical Vapor Deposition –PVD (sputtering, evaporazione termica in
vuoto, impiantazione ionica, epitassia da fascio molecolare)
Polimeri Inorganici: polisilossani, polisilani, policarbosilani. Polisequiossani (POSS).
Polifosfazeni, poliossotiazeni, polimeri contenenti fosforo, zolfo, metalli di transizione
Polimeri preceramici per BN.
Materiali porosi: materiali micro, meso e macroporosi. Materiali a porosità ordinata.
Materiali micro e nano porosi da soft building blocks. Materiali porosi ibridi organico-
inorganici. Metal organic frameworks (MOFs)
Materiali inorganici a bassa dimensionalità: Materiali 1D e 2D. Composti a catena. Nano fili,
nano tubi e nanorod. Nano tubi di carbonio e strutture correlate. Grafene. Composti
lamellari
Composti di intercalazione: dicalcogenuri metallici. Ossoalogenuri metallici. Ossidi di metalli
di transizione. Ossidi AMO2. Materiali per batterie.
Materiali compositi: compositi rinforzati con fibre e con particelle. Nanocompositi ceramici.
Compositi polimero/particelle inorganiche. Nano compositi ibridi organico-inorganici
Obiettivi dell’insegnamento:
Sintesi del programma: I materiali molecolari stanno attraversando una fase di rapidissimo
sviluppo sia scientifico sia tecnologico. Obiettivo di questo corso è di fornire allo studente
una approfondita conoscenza della chimica di questi materiali, con particolare riferimento al
loro utilizzo in dispositivi per fotonica, optoelettronica ed elettronica su scala molecolare.
Programma:
INTRODUZIONE ALLE FORZE INTERMOLECOLARI E AI SOLIDI MOLECOLARI
Interazioni deboli in materiali organici (interazioni dipolo-dipolo, ione-dipolo, legame a
idrogeno, legame ad alogeno, legame coordinativo, interazioni forze di Van Der Walls)
Esempi di materiali molecolari in soluzione: sistemi host-guest (coronandi, criptandi,
podandi), calixareni, rotaxani e catenani.
MATERIALI PER OTTICA NON LINEARE
Origine della Risposta ottica nonlineare in materiali organici molecolari.
Materiali per elettroottica. Sistemi Push-Pull e modello della Bond Lenght Alternation.
Polimeri polati, vetri sol-gel. Multistrati auto assemblati.
Strategie di design strutturale e relazioni struttura-proprietà (modelli BLA e MIX). Materiali
molecolari quadrupolari e ramificati. Materiali riconducibili a strutture cianiniche.
Applicazioni dell’assorbimento a due fotoni (limitatori ottici, foto polimerizzazione 3D,
imaging e bioimaging, up-convertion lasing)
MATERIALI PER DISPLAY E ILLUMINAZIONE
Materiali emettitori di luce per OLED
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 55
Testi consigliati:
Jonathan W. Steed, David R. Turner, Karl J. Wallace, Core Concepts in Supramolecular
Chemistry and Nanochemistry, John Wiley&Son
Dispense e lucidi del docente
Modalità di esame:
Prova orale.
Programma:
Elementi di teoria della misura di Lebesgue, lo spazio L^2. Teoria degli operatori lineari
negli spazi di Hilbert. Elementi di calcolo delle variazioni e caratterizzazione variazionale
degli autovalori.
Programma:
Effetti di ionizzazione e trasferimento di energia da parte di radiazione elettromagnetica
Interazione della radiazione direttamente ionizzante (particelle cariche) con i materiali
Interazione dei neutroni con i materiali
Effetti delle radiazioni sui materiali. Difetti indotti dalle radiazioni negli isolanti
Danneggiamento da radiazione. Resistenza alle radiazioni
Rivelatori di radiazioni.
Catodoluminescenza, radioluminescenza termoluminescenza
Electron Spin Resonance
Analisi con fasci di particelle, IBA (Ion Beam Analysis)
XRF (X-Ray Fluorescence)
Cenni di dosimetria, materiali dosimetrici.
Sorgenti di radiazioni. Radioattività naturale e artificiale. Acceleratori di particelle.
Programma:
La superficie si manifesta sempre come un’insaturazione di parte dei legami che
caratterizzano gli atomi in fase condensata. Questa parziale insaturazione viene rimossa
attraverso fenomeni di ricostruzione o, in presenza di un’atmosfera, di adsorbimento.
Questi fenomeni saranno descritti sia nel caso di superfici “hard” (che non si modificano in
seguito all’adsorbimento) che di superfici “soft” (che, al contrario, vanno incontro ad
apprezzabili cambiamenti in seguito all’adsorbimento). Mentre l’adsorbimento su superfici
hard e’ adeguatamente descritto nell’ambito di una teoria ormai stabilizzata, l’adsorbimento
su superfici soft e’ l’oggetto di una teoria in divenire. I tipici fenomeni considerati da questa
teoria sono eterogeneita’, ricostruzione, allostericita’ed isteresi. Esempi di adsorbenti soft
sono sono i polimeri e i materiali biologici (proteine, acidi nucleici, complessi
sopramolecolari, etc.).
Testi adottati:
Dispense del docente
e-book Introduction to Surface Chemistry, Queen Mary University, scaricabile ufficialmente
dall'indirizzo: http://www.chem.qmul.ac.uk/surfaces/scc/
Programma:
1. Semiconduttori fuori equilibrio termico: Bassa iniezione.Equazione di continuità. Tempo
di vita. Lunghezza di diffusione. Ricombinazione superficiale. Processi di ricombinazione.
2. Giunzione p-n: Giunzione non polarizzata e polarizzata. Caratteristica corrente -
tensione in giunzioni ideali e reali. Capacità della giunzione. Breakdown. Modelli. Celle
solari. Diodi PiN.
3. Contatto metallo–semiconduttore: Diodo Schottky. Caratteristica I-V. Stati di
interfaccia. Contatti Ohmici.
4. Transitor bipolare a giunzione: Correnti. Funzionamento in modo attivo. Guadagno. J-
FET. MESFET.
5. Metallo Ossido Semiconduttore: Struttura a bande. Capacitore MOS. Accumulazione,
svuotamento e inversione. Capacità. Effetto degli stati di interfaccia. Il MOSFET.
6. Evoluzione del MOSFET: SOI MOSFET, substrati ad alta mobilità, high-k, effetti
quantistici nel canale di inversione, effetto Hall quantistico, correnti di perdita.
7. Dispositivi elettronici a eterogiunzione: HBT, HEMT.
8. Dispositivi elettronici basati su effetti quantistici: diodi tunnel, Tunneling-FET, dispositivi
a bassa dimensionalità, Fin-FET, transitor a singolo elettrone (SET), transistors a
siongolo atomo (SAT), Coulomb blockade, Spin blockade.
9. Dispositivi di memoria non volatile: memorie FLASH.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 57
10. Cenni ai dispositivi di memoria non volatile innovativi: nanocristalli, PCM, RRAM.
11. Dispositivi elettronici e spintronici emergenti: spin, valvole e transistor di spin, giunzioni
tunnel magnetiche.
12. Dispositivi a stato solido per computazione quantistica: cenni alla computazione
quantistica, qubit, spin in semiconduttori: manipolazione, entanglement, rivelazione..
Testi: R.F. Pierret, Semiconductor Device Fundamentals, Addison Wesley; M.S. Sze, Dispositivi
a semiconduttore, Hoepli; Note integrative del docente.
Obiettivi dell’insegnamento:
Il corso ha lo scopo di illustrare i processi tecnologici di preparazione e trasformazione dei
materiali polimerici.
Programma: saranno illustrati i processi tecnologici più in uso nella trasformazione dei
polimeri, nell’ottica del miglioramento delle proprietà funzionali dei materiali polimerici. Sarà
trattato l’ottenimento di interfacce estese e nano compositi. Queste tecnologie saranno
viste a partire dall’interazione fra i componenti, i processi termici, reologici e meccanici di
trasformazione. Parte integrante del corso è costituita da seminari di rappresentanti
dell’industria e da visite a laboratori di ricerca ed impianti di trasformazione di materiali
polimerici (film per alimenti, fibre di carbonio, polimeri biodegradabili e polimeri per
l’edilizia). Gli studenti avranno l’opzione di approfondire una tematica di loro interesse, che
diventerà parte integrante dell’esame.
Testi adottati:
AIM, Fondamenti di Scienza dei Polimeri, Pacini Editore, Pisa (a cura di M. Guaita et al.).
Dispense.
Programma:
Nel dettaglio si tratteranno di complementi di sintesi organica indirizzata alla preparazione di
strutture molecolari con proprietà ottiche non lineari del secondo ordine. In particolare verrà
esaminata la sintesi di strutture molecolari di tipo “Push-Pull” contenenti spaziatori insaturi a
base polienica, poliininca, oligoarilica o etreroarilica e misti arilica e/o eteroarilica-enica e/o
inica recanti agli estremi gruppi elettronaccettori ed elettrondonatori sia di natura organica
che organometallica. Parte del corso tratterà anche della sintesi di strutture molecolari con
proprietà ottiche non lineari del III ordine e di materiali con proprietà semiconduttrici o
impiegati in dispositivi elettrolumicnescenti. In particolare si prenderanno in considerazione
strutture poliinsature coniugate del tipo: polieni, poliareni, polieteroarenie polivinilfenileni.
Obiettivi:
Dare agli studenti una panoramica sui principali materiali e dispositivi per le risorse
energetiche rinnovabili con particolare riguardo all’energia solare.
Programma:
Energia: introduzione generale e energie rinnovabili. Uno sguardo d’insieme.
Effetto fotovoltaico
Dispositivi fotovoltaici: parametri fotovoltaici, funzionamento, limiti.
Classi di materiali e dispositivi fotovoltaici:
- Celle solari di I generazione: silicio mono- e multi cristallino
- Celle solari di II generazione: celle inorganiche a film sottile
- Celle solari di III generazione: celle organiche e ibride (Graetzel) a film sottile
- Celle solari di III generazione: celle a concentrazione, multi giunzione, quantum dots e a
concezione avanzata
Sistemi e impatti sociali
Testi consigliati:
Materiale fornito dal docente.
Modalità d'esame:
Prova orale.
Programma:
Il corso parte dal ruolo delle difettosità, quali i difetti di punto, i difetti di linea ed i difetti
planari, sui fenomeni di deformazione plastica e sulle proprietà meccaniche dei materiali
metallici.
Verranno considerate le trasformazioni di fase liquido-solido nei metalli puri e nelle leghe,
ossia il processo di solidificazione (nucleazione omogenea ed eterogenea, e crescita), e le
reazioni eutettiche e peritettiche. Si analizzeranno le strutture di solidificazione, in
particolare l’eterogeneità e le difettosità tipiche, come pori di ritiro, macro e micro-
segregazioni.
Saranno poi prese in considerazione le trasformazioni allo stato solido diffusive: nucleazione
omogenea ed eterogena, crescita della precipitazione e comparsa di fasi metastabili durante
il processo di precipitazione; transizioni ordine-disordine; decomposizione eutettoide;
decomposizione spinodale; nucleazione e crescita della ricristallizzazione statica. Le
trasformazioni martensitiche non diffusive saranno studiate con particolare riferimento al
sistema Fe-C.
Si prenderanno inoltre in esame le proprietà meccaniche delle leghe metalliche alla luce
dell’interazione fra i meccanismi di deformazione plastica e la microstruttura risultante dai
fenomeni di solidificazione e di trasformazione allo stato solido, con cenni al fenomeno
dell’incrudimento.
Testi di riferimento: D.A. Porter, K.E. Easterling, Phase Transformations in Metals and
Alloys, Charpman & Hall, 1992
II ANNO
NANOTECNOLOGIE – 6 cfu
L. Miglio,
Tel. 02/64485217 e-mail: leo.miglio@mater.unimib.it
L. Beverina
Tel. 02/64485109 e-mail: luca.beverina@mater.unimib.it
Obiettivi dell’insegnamento:
L’argomento di questo corso sono le Nanotecnologie come scienza multidisciplinare, che si è
recentemente sviluppata a partire da diversi contributi provenienti dalla fisica, dalla chimica
dall’ingegneria e dalla biologia. Non saranno analizzate in dettaglio le nanostrutture particolari
di alcuni materiali, o per specifiche applicazioni, che saranno meglio trattate all’interno degli
insegnamenti dedicati alle diverse classi di materiali. Per questo si sono qui privilegiati gli
aspetti di sintesi e di manipolazione trasversali a diversi materiali, sottintendendo che la
caratteristica del controllo a scala nanometrica accomuna tutte le procedure nanotecnologiche.
La indicazione di diverse fonti bibliografiche di approfondimento, in aggiunta ad un paio di testi
principali, spesso troppo sintetici o superficiali, è purtroppo una necessità ineluttabile, dovuta
alla grande varietà di contenuti nei testi presenti in letteratura, a sua volta causata dal fatto
che le nanotecnologie rappresentano una scienza giovane, tutt’altro che consolidata. Allo
studente lasciamo quindi il compito di approfondire a piacimento quelle tematiche che possono
essere più interessanti per la propria formazione o per il proprio lavoro di tesi.
Modalità di esame:
Prova orale.
Programma:
INTRODUZIONE ALLE NANOTECNOLOGIE ED ELEMENTI DI NANOSCIENZA
- Introduzione al concetto di Nanotecnologia. La visione di Feyneman, la visione di
Drexler; un po’ di zoologia: nanoparticelle, materiali nanostrutturati e nanoporosi,
nanodispositivi e molecular electronics, nanomotori e nanosensori. 2 ore, Reff. (1)
§1.1; (3) §1; (5) §7.
- Effetti della ridotta dimensionalità sulle proprietà di stato fondamentale: cenni di
stabilità strutturale di wires e clusters; nuovo significato delle variabili termodinamiche;
proprietà reologiche e meccaniche determinate dal rapporto superficie/volume; dalla
microfluidica alla nanofluidica. 4 ore, Ref. (2) §4; articoli di Magazine.
- Effetti della ridotta dimensionalità sulle proprietà di stato eccitato: generalità sul
confinamento elettronico e fononico ed effetti sulle proprietà ottiche; principi del
trasporto mesoscopico e dei fenomeni di tunneling con effetti sulle proprietà di
trasporto elettrico e termico. 4 ore, Reff. (4) §18; (6) §11
- Generalità sui metodi di fabbricazione, in relazione alle tipologie dei materiali e alla
morfologia dei prodotti. 2 ore, Ref. (1) §1.4
- Richiami sulle tecniche di analisi, con enfasi sulle tecniche di microscopia a risoluzione
nanometrica: AFM e STM, TEM e SEM. 2 ore, Reff. (1) §2.2-2.5; (2) §3; (4) §18
- Principali settori industriali di applicazione, con alcuni esempi, e cenni sui rischi
ambientali e di salute. 2 ore, Ref. (3) §2.
60 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Testi ausiliari:
(3) Nanotechnology Applications and Markets, L. Gasman. Artech House, Boston, 2006;
(4) Introduzione alla Fisica dello Stato Solido, C.Kittel. Editrice Ambrosiana, Milano, 2008;
Altre fonti:
(5) Feyneman and Computation, A.J.G. Hey Editor. Perseus Books, Reading, Mass., 1999;
(6) Nanomaterials from Research to Applications, H. Hosono et al. Editors. Elsevier, Oxford,
2006.
Altre fonti:
Low-dimensional semiconductor structures, K. Barnham and D. Vveddesky Eds., Cambridge
University Press, Cambridge 2001.
Nanophysics and Nanotechnology, E.W. Wolf. Johm Wiley and Sons, Weinheim 2006, second
edition.
Altre fonti:
Nanoparticle Technology Handbook, M.Hosokawa et al Eds. Elsevier, Oxford 2007.
Altre fonti:
Nanochemistry, G.A Ozin and A.C. Arsenault. Royal Society of Chemistry Publishing,
Cambridge 2006. paragrafi 1,2,3,4, 10.
L’acquisizione di questo cfu avviene a seguito della frequenza di seminari e incontri con
esponenti del mondo del lavoro, delle professioni e degli ordini su vari temi quali, ad esempio,
le competenze richieste nei diversi ambienti di lavoro, i principi di diritto del lavoro, la
comunicazione in differenti contesti organizzativi e di lavoro.
62 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
Parte C
Una volta superati tutti gli esami degli insegnamenti proposti nel piano di studi, lo studente sia
della Laurea che della Laurea Magistrale termina gli studi discutendo davanti a una
Commissione i risultati di un’attività personale, contenuti in una relazione scritta, presentata
nei dovuti tempi alla Segreteria Didattica e da essa trasmessa alla Commissione. Tale prova
viene denominata prova finale (3 crediti) per la Laurea e discussione della tesi di laurea (43
crediti) per la Laurea Magistrale. Procedure, crediti e modalità da attivare per farsi assegnare
dal CCD e riconoscere questa attività sono stati illustrati precedentemente per ambedue i corsi
di studio. Qui si vuole ricordare agli studenti il ruolo attivo che essi devono avere in questa
fase del loro percorso formativo, suggerire loro le diverse vie che si aprono per concretizzare la
loro scelta e fornire una rassegna dei possibili argomenti.
In ambedue i corsi di studio, Laurea e Laurea Magistrale, gli studenti avranno sicuramente
incontrato temi che li hanno appassionati e che vorrebbero approfondire; il lavoro per la prova
finale o quello per la tesi sono proprio il momento opportuno. Per identificare il tema specifico
all’interno dell’argomento scelto e il laboratorio o il gruppo di ricerca in cui svolgere l’attività, si
consigliano più vie: contattare i docenti i cui interessi scientifici sono più prossimi al tema
desiderato; discuterne con i giovani in formazione (dottorandi, post-doc, assegnisti) che
frequentano il Dipartimento di Scienza dei Materiali; leggere gli avvisi in bacheca che,
soprattutto per attività da svolgere fuori Dipartimento, danno una buona panoramica delle
attività proposte e delle competenze acquisibili durante uno stage presso un’azienda;
consigliarsi col Presidente del CCD.
Si ricorda infine che, con riferimento al Regolamento del corso di studio le attività previste per
la prova finale del corso di Laurea valgono 3 cfu. Tali attività sono studiate affinchè lo
studente termini avendo approfondito le proprie competenze su un tema definito.
a) se lo studente ha seguito un percorso professionalizzante, la prova finale consiste nella
presentazione e discussione pubblica di una succinta relazione scritta concernente l’esperienza
portata a termine durante uno stage esterno, approvato dal Consiglio di Coordinamento
Didattico. Alla durata dello stage concorrono anche i due insegnamenti di Laboratorio di
tecnologia dei materiali I e II, ognuno di 8 cfu; la frequenza di tali insegnamenti comporta la
necessità di sostenere uno specifico esame. Inoltre lo studente può inserire nell’attività di
stage anche 8 oppure 12 cfu delle Attività formative a scelta dello studente (di cui al DM
270/04, art. 10, comma 5 lettera a).
b) se lo studente ha seguito un percorso metodologico, la prova finale consiste nella
presentazione e discussione pubblica di una succinta relazione scritta di approfondimento
personale di un argomento da lui scelto tra quelli affrontati nel triennio.
Le attività per il lavoro di tesi della Laurea Magistrale sono istituzionalmente di durata
molto maggiore (43 crediti), richiedono una presenza prolungata e a tempo pieno presso un
laboratorio o gruppo di ricerca e devono comunque durare un tempo congruo perché il
laureando porti a termine un lavoro originale e compiuto su un tema complesso.
Qui di seguito vengono riportati suggerimenti di possibili argomenti per queste attività; i temi
elencati sono legati alla ricerca attualmente svolta da docenti del Dipartimento di Scienza dei
Materiali, i quali pertanto possono svolgere, su questi temi, le funzioni di Relatore per la prova
finale e per la tesi.
Questo non vuol dire che uno studente non possa proporre un argomento da svolgere presso
altri Dipartimenti dell’Ateneo o presso Laboratori di ricerca esterni; il CCD deve comunque
approvare la scelta che deve essere coerente col progetto formativo complessivo del corso di
studi.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 63
Prova finale (3 crediti). Qui di seguito vengono proposti possibili argomenti per la prova finale,
corredati da una breve qualifica delle competenze che gli studenti possono acquisire durante
questa limitata attività.
Tesi di laurea magistrale (43 crediti). Gli argomenti per la tesi sono di massima quelli qui
sotto elencati. Una presentazione più ampia dei temi proposti, entro il quadro delle ricerche in
atto nei diversi gruppi del Dipartimento di Scienza dei Materiali, si trovano nella relazione
annuale del Dipartimento ovvero nel rendiconto della presentazione annuale organizzata dal
CCD presente sul sito del corso di laurea.
Michele CATTI
Marco FANCIULLI
Conoscenze e/o abilità acquisite: conoscenze relative alla crescita di materilai ossidi,
anche magnetici, ed alle tecniche di caratterizzazione morfologica, strutturale, magnetica ed
elettrica ed al funzionamento di dispositivi innovativi nanoelettronici e spintronici.
Comprensione dell’impiego di diverse tecniche sperimentali basate su campi magnetici e
criogenia per lo studio delle proprietà di di trasporto anche dipendente dallo spin in
semiconduttori e nanostrutture. Processi per la realizzazione di nanostrutture.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 65
B. Superfici di silicio
Modificazione di superfici per immobilizzazione di molecole organiche
Spettroscopia vibrazionale di nanocavità ottenute per impiantazione ionica in silicio
monocristallino
Attività di tipo: sperimentale
Conoscenze e/o abilità acquisite: tecniche di funzionalizzazione di superfici, utilizzo di
spettroscopia infrarossa in Riflessione Totale Attenuata (ATR), competenze nella reattività di
superfici di Si e sul comportamento di difetti in Si massivo.
molecolari organici si affianca alla crescita di tali campioni e verrà condotto tramite varie
tecniche di
microscopia
Attività di tipo: sperimentale
Conoscenze e/o abilità acquisite:
- conoscenze nell’ambito della fisica dei solidi molecolari
- utilizzo di tecniche di microscopia ottica e microscopie a stilo
Antonio PAPAGNI
(Temi di ricerca condotti in collaborazione con A. Borghesi, A. Sassella, M. Moret e S. Tavazzi)
Luca BEVERINA
Alessandro ABBOTTO
(www.mater.unimib.it/utenti/abbotto)
Attività di tipo:sperimentale
conoscenze e/o abilità acquisite: utilizzo di apparecchiature di caratterizzazione ottica
ed elettro-ottica.
Anna VEDDA
fotochimiche degli ossidi. Tra i materiali studiati ossidi ionici (MgO, CaO, BaO), ossidi covalenti
(SiO2) e ossidi di metalli di transizione (NiO, TiO2). Calcoli quantistici verranno effettuati per
riprodurre proprietà spettroscopiche quali spettri IR, EPR, NMR, UV-vis. Il lavoro teorico è
condotto in stretta collaborazione con l’Università di Torino in cui viene svolta la parte
sperimentale.
Marco BERNASCONI
Roberto SIMONUTTI
avanzate di NMR allo stato solido ad alta risoluzione costituiranno uno dei punti chiave per la
caratterizzazione completa dei materiali ottenuti.
In particolare gli argomenti di tesi offerti sono:
Angiolina COMOTTI
CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 73
Appendice
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM
16/03/2007, art. 3, comma 7)
• hanno consuetudine con gli strumenti matematici necessari per comprendere le proprietà dei
materiali e la loro modellizzazione;
• hanno la capacità di leggere e comprendere testi di chimica e di fisica e di consultare articoli
di ricerca nel campo specifico della scienza dei materiali;
• hanno competenze sperimentali e capacità di mettere in atto procedure operative di
laboratorio;
• sanno operare in laboratori chimici e fisici con piena consapevolezza delle norme di sicurezza
in laboratorio;
• sono a conoscenza, spesso anche operativa, delle caratteristiche e degli ambiti di
applicazione della strumentazione di uso più diffuso nei laboratori industriali di sviluppo e
caratterizzazione dei materiali.
Le capacità di applicare conoscenze in contesti vari, così come quella di affrontare varie
problematiche relative alla scienza dei materiali, viene acquisita alla fine della ricca serie di
corsi di laboratorio (chimici e fisici, di difficoltà e impegno crescente nei tre anni) con
frequenza obbligatoria e anche attraverso il lavoro per la preparazione della prova finale.
Le capacità di applicare conoscenze in contesti vari, così come quella di affrontare varie
problematiche relative alla scienza dei materiali, viene acquisita alla fine della ricca serie di
corsi di laboratorio (chimici e fisici, di difficoltà e impegno crescente nei tre anni) con
frequenza obbligatoria e anche attraverso il lavoro per la preparazione della prova finale.
ad attività di laboratorio e lo svolgimento dello stage e/o della prova finale) daranno ai laureati
l’adeguata autonomia di giudizio ed atteggiamento critico per l’individuazione dell’approccio più
adatto per la soluzione di problemi specifici inerenti la scienza dei materiali.
• comunicare problemi ed idee sul tema dei materiali, sia proprie sia di letteratura, a diversi
tipi di pubblico, per iscritto ed oralmente.
• dialogare con esperti di altri settori affini, in particolare ingegneri, fisici e chimici,
riconoscendo la possibilità di interpretazioni e visioni complementari.
Il percorso formativo è strutturato in modo da stimolare gli studenti, sin dal primo anno, nel
produrre elaborati scritti e nel presentare oralmente relazioni sintetiche su aspetti e proprietà
di svariati materiali come attività di fine laboratorio, di esame di alcuni insegnamenti di ambito
caratterizzante e/o affine o/e di preparazione alla prova finale. Apprendono quindi ad
esprimersi direttamente con insegnanti di diversa cultura e ad affrontare interlocutori di
formazione e linguaggio nuovi.
• possiedono una mentalità predisposta al rapido apprendimento di nuovi concetti e metodi, sia
teorici che sperimentali;
• sono in grado di proseguire gli studi, sia nel campo della Scienza dei materiali che nelle
discipline affini, con un buon grado di autonomia;
• hanno acquisito una mentalità flessibile e una efficace metodologia di lavoro, anche in
gruppo, che permette loro di inserirsi prontamente in ambienti di lavoro e culturali di diversa
natura.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM
16/03/2007, art. 3, comma 7)
• hanno acquisito una conoscenza ampia di tematiche avanzate nel campo delle discipline
fisiche e chimiche tipiche della scienza dei materiali, estensione e sviluppo di quelle acquisite
nel ciclo triennale;
• hanno arricchito le loro competenze sperimentali e acquisito conoscenze di strumentazioni
inserite anche in sistemi complessi, tipiche delle applicazioni nello studio dei materiali in vari
ambiti scientifici e professionali;
• hanno acquisito autonomia nell’affrontare tematiche di ricerca anche nuove nell’ambito della
Scienza dei Materiali e sanno gestirne studio e informazioni;
• hanno acquisito un livello di comprensione del linguaggio, delle tecniche e dei contenuti di un
ampio spettro di discipline scientifiche, tale da metterli in grado di elaborare idee originali e
iniziare percorsi personali in contesti specifici di ricerca anche industriale.
Le capacità di applicare conoscenze in contesti vari, così come quella di affrontare varie
problematiche relative ai materiali, viene conseguita alla fine degli impegnativi corsi di
laboratorio con frequenza obbligatoria e verificata attraverso esami che prevedono relazioni
scritte e loro discussione.
La capacità di partecipare allo sviluppo di nuovi materiali viene principalmente acquisita nel
secondo anno, attraverso il consistente ed esigente lavoro per la tesi di laurea.
78 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI
• comunicare problemi ed idee sul tema dei materiali, sia proprie sia di letteratura, a diversi
tipi di pubblico, per iscritto ed oralmente;
• dialogare con esperti di altri settori affini, in particolare ingegneri, fisici e chimici,
riconoscendo la possibilità di interpretazioni e visioni complementari.
Agli studenti viene richiesto di svolgere per iscritto e di presentare oralmente relazioni
sintetiche su aspetti e proprietà di svariati materiali sia alla fine dei laboratori sia nell’ultimo
anno come prova d’esame di alcuni insegnamenti di ambito caratterizzante e/o affine.
Apprendono quindi ad esprimersi direttamente con insegnanti di diversa cultura e ad affrontare
interlocutori di formazione e linguaggio nuovi.