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Conservatorio della Svizzera Italiana

Anno Accademico 2021-2022


elettronica Alberto Barberis

corso di

musica elettronica e
programmazione con Max/MSP

anno accademico 2021-2022


Conservatorio della Svizzera Italiana

Alberto Barberis
alberto.barberis@conservatorio.ch
www.albertobarberis.it

introduzione 1
Conservatorio della Svizzera Italiana
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1. il suono come
fenomeno oscillatorio

3 _ fenomeno oscillatorio 2
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1.1 suoni periodici e aperiodici


forma d’onda con periodicità forma d’onda senza periodicità

suoni periodici suoni aperiodici


SUONI PERIODICI: hanno forme d’onda SUONI APERIODICI: forme d’onda che non
che si ripetono con una certa periodicità presentano la ripetizione di un pattern nel
(o pseudo-periodicità) nel tempo tempo (non è possibile definire un periodo
(questo tempo è detto periodo T ). e quindi nemmeno una frequenza
fondamentale). Il tracciato ha forma
Sono suoni ad altezza definita. Ciò che caotica e zigzagante.
percepiamo come "altezza" è proprio la
periodicità. La frequenza con cui si Sono suoni ad altezza non definita,
ripetono le porzioni di onda è detta perché, mancando la periodicità, manca la
frequenza fondamentale: frequenza fondamentale.
1 1
ffund = FREQUENZA: grandezza fisica che esprime il numero di eventi periodici al secondo Hz = .
T s
La frequenza è l'inverso del periodo.

3 _ fenomeno oscillatorio 3
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1.1 suoni periodici e aperiodici


forma d’onda con periodicità forma d’onda senza periodicità

suoni periodici suoni aperiodici


i suoni periodici
possono essere
puri o complessi i suoni aperiodici
sono sempre
complessi

suoni puri
(onde sinusoidali)
suoni complessi
(onde non-sinusoidali)

3 _ fenomeno oscillatorio 4
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1.2 suoni puri e complessi


suoni puri suoni complessi
(onde sinusoidali) (onde non-sinusoidali)

I suoni puri hanno una forma d'onda


sinusoidale che oscilla ad un’unica
frequenza costante. I suoni complessi hanno una forma d’onda che
può essere periodica oppure non periodica,
I suoni periodici hanno un'altezza ma che è sempre costituita dalla somma di
percepita, definita dalla frequenza di sinusoidi pure a frequenze, ampiezze e fasi
oscillazione. diverse.

In natura non esistono fenomeni che I suoni complessi periodici hanno un'altezza
oscillano in maniera puramente d e fi n i t a ( l a f r e q u e n z a d i o s c i l l a z i o n e
sinusoidale con velocità tali da fondamentale), mentre i suoni complessi non
provocare suono (A. Frova, Fisica periodici sono privi di fondamentale e dunque
nella musica). non è possibile percepire un'altezza definita.
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2. la formula della
sinusoide

3 _ fenomeno oscillatorio 6
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2.1 moto oscillatorio


La natura fisica del suono è di tipo oscillatorio.

Un oscillatore armonico (1) è un sistema fisico che segue le leggi del moto armonico.
Un esempio di oscillatore armonico è una particella che oscilla intorno alla propria
posizione di equilibrio con moto armonico.

Su un corpo che si muove di moto armonico agisce una forza che è proporzionale
allo spostamento e di verso opposto rispetto ad esso (forza elastica, forza "di
richiamo").

Un oscillatore armonico risponde alle leggi del moto armonico (2), un particolare tipo
di moto rettilineo definito a partire da un corpo che si muove di moto circolare
uniforme.

Il moto circolare uniforme (3) è un tipo di moto in cui un corpo si muove in rotazione
lungo una traiettoria circolare con una velocità costante.

Altri esempi di moti oscillatori armonici sono:

- moto di un pendolo;
- moto di un peso attaccato a una molla;
- il moto di una corda che vibra;
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2.1 moto oscillatorio


La continua variazione della distanza dall’origine della particella, indotta
dalla deformazione meccanica, porta alla variazione della pressione locale
dell'aria e quindi alla generazione e propagazione del suono.

Se questa variazione (oscillazione/vibrazione) segue le leggi del moto


armonico, allora siamo nel caso più semplice di moto oscillatorio, quello
sinusoidale puro.

Nel moto armonico (che è un particolare tipo di moto rettilineo) lo


spostamento lungo una traiettoria può essere definito anche come una
variazione di angoli.

Questo perché il moto rettilineo armonico può essere derivato dal moto
circolare uniforme: quello di un punto che si muove a velocità costante
lungo una circonferenza, definendo così una variazione continua dell'angolo
di incidenza.

Per studiare il moto armonico ci viene in aiuto la trigonometria :)

3 _ fenomeno oscillatorio 8
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2.1 moto oscillatorio


Lo "scostamento" s(t) della particella dal suo MOTO
punto di equilibrio e quindi la variazione della ARMONICO
pressione locale dell'aria, può essere
descritto anche come la variazione del seno MOTO CIRCOLARE
dell’angolo α formato dalla congiungente tra UNIFORME
la proiezione della particella su una
circonferenza e l'origine della circonferenza.
proiezione particella
sulla circonferenza
Infatti il seno è, per definizione, la proiezione
particella
sull'asse y del punto in cui la retta che forma
l'angolo α interseca la circonferenza.
scostamento
s(t)
Questa variazione è una funzione del tempo, α(t)
perché l'angolo α cambia ad ogni istante.
posizione
origine di equilibrio

Perciò la indichiamo come sin(α(t)).

La particella compie un’oscillazione completa


quando ha percorso un angolo di 2π radianti.

s(t) = y(t) = sin(α(t))


3 _ fenomeno oscillatorio 9
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2.2 l’angolo in radiante


Il radiante è un’unità di misura degli angoli (come il grado). Data una circonferenza
di centro o e raggio R, la misura in radianti dell’angolo α (angolo sotteso ad un arco
di circonferenza) è data dal rapporto tra l'arco di circonferenza ( S ) e il raggio della
circonferenza ( R ):

S αrad = 1 quando S = R . L’angolo che misura 1 radiante vale


αrad = in gradi di circa 57°18’.

R Sapendo che la circonferenza del cerchio si calcola come


2πR possiamo ottenere le misure di alcuni angoli notevoli
in radianti:

R S 2πR
360° = = 2π
R
πR
180° = =π
R R
πR π
90° = =
2R 2
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2.3 funzione sinusoidale


L’interpretazione dello scostamento di una particella in moto armonico, come
variazione del seno di un angolo su una circonferenza, ci permette di associare a
tale moto una funzione trigonometrica, la funzione seno: sin(α(t)) . E di definire
quella che viene descritta in fisica come la legge oraria del moto armonico.

La funzione seno è la forma d'onda di un suono puro.

La funzione seno definisce, in ogni istante di tempo t , il seno di un determinato


angolo, cioè la proiezione del punto sull’asse y.

La funzione può essere disegnata su un grafico, dove l'asse x rappresenta il tempo


e l'asse y il valore del seno in ogni istante di tempo t.

funzione seno
3 _ fenomeno oscillatorio 11
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2.3 funzione sinusoidale


definire la formula della sinusoide in funzione del tempo

Il seno (1) di un angolo α è l’ordinata (asse y) del punto associato a quell’angolo, da


cui deduciamo l’espressione matematica statica del seno.

y = sin(αrad)
Per trovare l’espressione della funzione sinusoidale (2) dobbiamo prima trovare
l’espressione della variazione dell’angolo (in radianti) in funzione del tempo: αrad(t).

y(t) = sin(αrad(t))
3 _ fenomeno oscillatorio 12
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2.3 funzione sinusoidale


definire la formula della sinusoide in funzione del tempo

1. La velocità di una particella che oscilla attorno al


S 2πR
proprio punto di equilibrio, con moto sinusoidale,
V= =
T T
è pari al rapporto tra lo spazio percorso in un
ciclo, cioè la circonferenza (S=2πR) e il periodo T,
cioè il tempo impiegato a percorrerlo.

2. Questo spazio (S) è in verità un angolo (l'angolo 2π ⋅ R 2π


giro). Possiamo parlare di velocità angolare,
ω= =
T⋅R T
quando lo spazio viene espresso come angolo (in
radianti).

3. La frequenza è per definizione l'inverso del


αrad
ω = 2πf =
periodo, quindi possiamo scrivere la velocità
angolare anche in funzione della frequenza.

4. Dalla definizione di velocità angolare (il rapporto


t
tra un angolo in radianti e il tempo impiegato a
percorrerlo), possiamo trovare l'espressione
dell'angolo in radianti αrad(t)
αrad(t) = 2πft
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2.3 funzione sinusoidale


definire la formula della sinusoide in funzione del tempo

Dall’espressione “statica” della sinusoide, possiamo determinare la funzione


"dinamica" (cioè una funzione del tempo) del fenomeno fisico di tipo sinusoidale.

y(t) = sin(αrad(t))
y(t) = sin(2πft)

3 _ fenomeno oscillatorio 14
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2.3 funzione sinusoidale


definire la formula della sinusoide in funzione del tempo

Questa è la legge oraria del moto armonico nella sua versione più completa, in cui si
inseriscono nell'equazione anche l'ampiezza dell'onda (A) e la fase dell'onda (ϕ0).

y(t) = A ⋅ sin(2πft + ϕ0)


AMPIEZZA
FREQUENZA FASE INIZIALE

La rappresentazione matematica di un suono puro di frequenza f,


cioè la funzione sinusoidale, è il ‘mattoncino’ fondamentale che
costituisce qualunque segnale complesso: tutta l’arte e la scienza
dei suoni si basa su questi ‘mattoncini’.
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3. i parametri del suono

3 _ fenomeno oscillatorio 16
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3. parametri fisici del suono


y(t) = A ⋅ sin(2πft + ϕ0)
• Frequenza ( f ): la frequenza è l'inverso del periodo ed è definita come il numero
di oscillazioni al secondo (numero di cicli al secondo). Essa è il parametro
essenziale della velocità angolare (velocità di rotazione sul cerchio). E’ il fattore
determinante per la percezione dell’altezza di un suono. Si misura in hertz - Hz.

• Periodo ( T ) : è il tempo che impiega l’onda a completare un ciclo; esso è


l’inverso della frequenza ( f ). Periodi lunghi corrispondono a basse frequenze,
mentre periodi brevi corrispondono ad alte frequenze.

• Ampiezza: l’ampiezza rappresenta la distanza massima dal punto di equilibrio


della particella; maggiore è la distanza percorsa dalla particella, maggiore è la
pressione sonora, e maggiore sarà l’intensità sonora, quindi il volume percepito.

3 _ fenomeno oscillatorio 17
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3. parametri fisici del suono


y(t) = A ⋅ sin(2πft + ϕ0)
• Fase (ϕ), calcolata in radianti, indica un punto preciso sulla forma dell’onda in un
ciclo. La fase è dunque un angolo, definito da un punto sulla circonferenza.

La fase iniziale di un’onda periodica (ϕ0) è l’angolo in radianti sulla circonferenza


trigonometrica all’istante zero (t0) in cui si osserva il fenomeno. Il seno di questo
angolo rappresenta dunque l'ampiezza iniziale dell'onda.

Non ha molto senso considerare la


fase di un segnale sinusoidale
isolato, ma è importante quando si
analizzano le differenze di fase tra
più segnali.

La funzione sinusoidale si differenzia


dalla funzione cosinusoidale per uno
π
sfasamento di 90° ( radianti).
2
3 _ fenomeno oscillatorio 18
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3. parametri fisici del suono


• Onde in fase: due onde della
stessa frequenza si dicono in fase
quando raggiungono il massimo
nello stesso istante;

• Onde in contro-fase: due onde


della stessa frequenza si dicono in
contro-fase quando una è al
minimo e una è al massimo
(differenza di fase di 180°, π
radianti).

Quando si sommano due


segnali a fase invertita (in
controfase), essi si cancellano
vicendevolmente: nel caso del
segnale audio si ottiene il
silenzio.
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4. i suoni complessi

3 _ fenomeno oscillatorio 20
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4. suono complesso
Un suono complesso si può sintetizzare
sommando diversi suoni puri. Tuti i 1
s u o n i co m p l e ss i p o ss o n o e ss e re 2
considerati come somme di suoni puri. 3
4

A livello percettivo siamo in


grado di distinguere le 4
sinusoidi, ma a livello
periodo T = 1/f = 1/440 = 0.0022727 s ∑
acustico il timpano rileva
una sola onda di pressione T/4 4
sonora, che è la sommatoria T/3 3
di tutte le variazioni di
pressione sonora provocate T/2 2

dalle diverse sinusoidi. periodo T = 1/f = 1/440 = 0.0022727 s 1

3 _ fenomeno oscillatorio 21
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references

- MUSICA INFORMATICA - filosofia, storia e tecnologia della Computer


Music, L. Tarabella APOGEO, 2014;

- AUDIO E MULTIMEDIA, V. Lombardo, A. Valle, Maggioli Editore, 2014;


- FISICA NELLA MUSICA, A. Frova, Zanichelli, 2015;
- COMPOSING ELECTRONIC MUSIC A NEW AESTHETIC, C. Roads, 2015;
- MUSIMATHICS, G. Loy, The MIT Press;
- http://www.dreamvideo.it/articoli.aspx?ida=326
- http://www.audacityteam.org/

3 _ fenomeno oscillatorio 22

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