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domanda di spostamenti fra punti diversi del territorio e l’offerta di servizi di trasporto per il
soddisfacimento di tale domanda.
Reti di trasporto
Studio dell’offerta di trasporto Meccanica della locomozione
Sistemi di trasporto collettivo urbano
Sistema di trasporto ferroviario
Sistema di trasporto individuale stradale
Domanda di trasporto
Flusso di traffico
n. veicoli, utenti o merci transitanti in un intervallo di tempo (ora, giorno, anno)
attraverso una sezione di una infrastruttura di trasporto
Traffico
Fva = flusso veicolare annuo
Fvm = flusso veicolare mensile
Fvg = flusso veicolare giornaliero
Fvh = flusso veicolare orario
prodotto del numero di veicoli [treni, bus] per le rispettive percorrenze [km]
Capienza di un veicolo
numero massimo di persone (viaggiatori) o merci che un singolo veicolo può ospitare: posti offerti
4 pass/m2?
6 pass/m2?
8 pass/m2?
(aspetto quantitativo)
forma di sviluppo che soddisfa il presente senza compromettere la possibilità per le generazioni
future di soddisfare i propri bisogni
Obiettivo :
raggiungere un livello di benessere economico ragionevole ed equamente distribuito che possa
essere perpetuato per molte generazioni
Un sistema di trasporto interagisce con il sistema economico, sociale e ambientale (interazioni non
lineari).
La domanda di trasporto è una domanda derivata: uno spostamento in genere non produce
“utilità” in sé, ma viene compiuto per svolgere un’attività alla destinazione del viaggio.
- In passato: si considerava principalmente l’influenza del sistema socioeconomico sulla
domanda di trasporto (scelte urbanistiche condizionanti l’assetto del sistema dei trasporti).
Attualmente si dà molta importanza anche alla relazione tra SdT e territorio (progettazione in
parallelo).
Un piano dei trasporti comprende: - studio dell’impatto ambientale;
-analisi dei vantaggi, in termini economici e sociali, conseguenti al miglioramento del sistema di
trasporto (accessibilità)..
Sia dato un insieme N di elementi i che chiamiamo nodi ed un insieme L di coppie (i, j) con i N e
j N che chiamiamo archi. L’insieme costituito dall’unione di L e di N :
costituisce un grafo. Grafo = rappresentazione topologica
Cosa rappresentano i nodi del grafo? Individuano le posizioni significative nello spazio e nel
tempo assunte dagli utenti del sistema di trasporto.
Diverse funzioni dei nodi - Origine e destinazione
- Entrata/uscita (da un modo di trasporto) - Intersezione (cambio di direzione)
Cosa rappresenta un generico arco del grafo? Un arco è definito da un nodo origine ed un nodo
destinazione: rappresenta quindi l’esistenza di una relazione tra i nodi estremi dell’arco stesso:
una infrastruttura, un servizio di trasporto offerto fra due punti del
territorio, un tempo di trasferimento/manovra fra due nodi. Un arco
individua o una relazione spaziale/temporale o solo temporale.
Grafo connesso: ciascun nodo è origine di almeno un itinerario che ha come nodo finale un
qualsiasi altro nodo del grafo oppure ogni nodo del grafo è collegato a qualsiasi altro nodo
mediante almeno un itinerario.
I grafi che rappresentano sistemi di trasporto sono generalmente connessi.
Grafo completo (o completamente connesso): un grafo in cui ciascun nodo è collegato mediante
un SOLO ARCO a ciascun altro nodo del grafo.
I grafi che rappresentano sistemi di trasporto (sottosistema della
offerta) non sono generalmente completamente connessi.
Si dice albero di radice s un grafo, privo di circuiti, per il quale esiste un SOLO itinerario che
collega il nodo radice s con ciascun altro nodo del grafo.
Sottografo (di un dato grafo): è un grafo che si ottiene dal grafo dato
eliminando alcuni nodi ed alcuni archi del grafo dato
Un albero, avente come nodo radice un nodo di un grafo, è un grafo parziale del grafo dato. Inoltre è
un esempio di grafo non connesso.
In particolare posso definire un albero di radice in un nodo s di un grafo come un grafo parziale del
grafo dato (privo di circuiti) nel quale esiste un solo itinerario che collega il nodo s con ciascun altro
nodo del grafo dato.
Flussi su archi e flussi sugli itinerari: flusso su un arco = somma dei flussi sugli itinerari che
contengono l’arco.
Si dice rete un grafo ai cui archi è associata una caratteristica
quantitativa.
La funzione di costo è la caratteristica quantitativa che trasforma un
grafo in una rete di trasporto.
Rete di trasporto: R(N,L,F)
: Insieme dei nodi
: Insieme degli archi (coppie di nodi)
: Insieme delle funzioni di costo (associate agli archi)
La funzione di costo esprime il costo del singolo utente e dipende dalle caratteristiche
geometriche-funzionali e dal flusso
I costi di trasporto per gli utenti (per simulare scelte: del modo, del
percorso, .......)
- Tempo di viaggio
- Tempo di trasferimento (a bordo) - Tempo di accesso/egresso
- Tempo di attesa
-Tempo di trasbordo
costi fissi (nel breve periodo) indipendenti dalle quantità prodotte , costi variabili proporzionali
alle quantità prodotte
I costi del trasporto per la collettività
Costi di realizzazione (opere pubbliche)
Contributi e sovvenzioni pubblici per l’esercizio
(servizi pubblici)
le aziende di trasporto collettivo hanno delle sovvenzioni regionali indispensabili per mantenere i
prezzi dei titoli di viaggio a valori politicamente accettabili (la collettività assume parte dei costi
di produzione del servizio), anche se i fruitori del servizio sono relativamente pochi.
Esternalità
Il comparto residenziale determina il 28,8% dei consumi finali di energia del Paese; il
comparto dei trasporti su strada il 27,7%, il comparto dell’industria il 22,7%.
La funzione di costo esprime il costo percepito dal singolo utente e dipende dalle
caratteristiche geometriche-funzionali e dal flusso,
Viene usata per simulare le scelte degli utenti,
Funzione di costo (associata all’arco): relazione sperimentale tra il costo di arco ed i flussi sugli
archi, una volta fissate le caratteristiche geometriche e funzionali dell’infrastruttura rappresentata
dall’arco
La funzione di costo può essere:
Separabile, quando il costo dipende solo dal flusso sull’arco a cui la funzione si
riferisce
Non separabile, quando il costo dipende anche dal flusso su altri archi della rete.
Per minimizzare la probabilità di non disporre della merce in magazzino, le scorte devono essere
in quantità tanto maggiore quanto più la consegna delle merci è inaffidabile → costi elevati
Miglioramento dell’affidabilità (variabilità dei tempi di consegna) → riduzione delle scorte →
riduzione dei costi
Nelle applicazioni pratiche devo risolvere il problema dell’assegnazione per reti di grandi
dimensioni
Assegnazione della domanda alla rete = operazione finalizzata a capire come i viaggiatori, una
volta scelte la destinazione e il modo di trasporto, scelgono il percorso dando luogo a dei flussi
Assegnazione tutto o niente (costi ugualmente percepiti e indipendenti dai flussi): tutta la
domanda, fra una certa coppia O-D, viene assegnata all’itinerario di minimo costo.
Assegnazione probabilistica (costi diversamente percepiti e indipendenti dai flussi): la
domanda si divide fra i vari itinerari che collegano una certa coppia O/D
Discretizzazione del territorio → suddivisione dell’area di studio in zone di traffico fra le quali
si svolgono gli spostamenti riguardanti il sistema di progetto
ZONA DI TRAFFICO = porzione di territorio con caratteristiche omogenee rispetto alle attività,
all’accessibilità, alle infrastrutture ed ai servizi di trasporto.
Spostamenti: - interzonali - intrazonali
zona di traffico → centroide di zona
*si trascurano gli spostamenti intrazonali (origine e destinazione coincidenti) → dimensione
delle zone tale da rendere accettabile questa ipotesi
La rete di trasporto serve per modellizzare l’offerta di trasporto. Ma si tiene conto anche
della domanda attraverso la determinazione del numero dei centroidi e della loro posizione.
Pb. In area urbana ampia diffusione dei punti di inizio e di fine degli spostamenti
Semplificazione: concentrazione, in un unico punto (spesso FITTIZIO), centroide, dei punti
di inizio e di fine degli spostamenti che arrivano o partono dai diversi punti della zona a cui è
associato il centroide.
Un centroide è sempre un nodo da cui si originano gli spostamenti e verso cui sono diretti gli
spostamenti (nodo origine e destinazioe)
Domanda: Matrice O/D righe → zone di origine
colonne → zone destinazione
Pass./h. Veic./h
a) Errori di modellizzazione del comportamento dell’utente nella scelta dell’itinerario fra una coppia
O-D.
b) Errori riguardanti la stima della domanda di trasporto.
c) Errori relativi alle funzioni di costo sugli archi.
d) Scarsa idoneità dello schema di rete a rappresentare il sistema di offerta reale.
e) Errori di misurazione dei flussi.
d) Scarsa idoneità dello schema di rete a rappresentare il sistema di offerta reale → rete
dettagliata (molte zone)
Nella pratica dell’estrazione delle reti da una realtà urbana si tende a non rappresentare le strade
locali (strade a servizio dei comparti ambientali)
- ottengo zone di grandezza adeguata ad una buona stima della domanda (numero non elevato di
coppie O-D della rete);
- evito di introdurre nel modello funzioni di costo i cui valori sono lontani da quelli reali (funzioni di
costo poco rappresentative).
L’algoritmo per il calcolo dell’albero degli itinerari di minimo costo opera per passi
successivi (ITERATIVO): ad ogni passo ho un albero che viene via via
“migliorato” fino ad arrivare a quello ottimo (albero degli itinerari di minimo costo).
Ho un problema: devo avere un albero di partenza
Mi serve un metodo che permetta di individuare un albero di partenza, facilmente, anche nel
caso di grafi di grosse dimensioni (centinaia di nodi e di archi).
Ipotizzo l’esistenza di itinerari fittizi (non reali) che collegano, mediante un solo arco, direttamente
il nodo radice (1) a tutti i nodi della rete.
Assegno a questi itinerari fittizi un costo molto elevato, maggiore del costo dei possibili itinerari
nella rete: nel corso del procedimento di calcolo dell’albero degli itinerari di minimo costo gli
itinerari fittizi verranno sicuramente eliminati in quanto, dato il loro costo, non risulteranno di
minimo costo.
Ad ogni passo esamino un nodo del grafo; esamino in particolare la stella di archi uscente da quel
nodo. Per ogni arco verifico Bellman.
Se per arco ij Bellman non è verificato (quindi cj > ci + cij)
Aggiorno itinerario da r a j e pongo cj = ci + cij
Il nodo j viene posto in un vettore (SERBATOIO)
All’inizio di ciascun passo viene estratto un nodo dal serbatoio e viene esaminata la stella di archi
uscente da esso
Passo 0: albero degli itinerari fittizi ed inserimento nodo radice nel serbatoio
Passo 1: estrazione del nodo radice dal vettore serbatoio ed esame della
relativa stella di archi in uscita
Tutti i nodi del grafo (e relative stelle) vengono esaminati almeno una volta
Esistono più algoritmi per la determinazione dell’albero degli itinerari di minimo costo:
vediamo l’algoritmo di Dijkstra. Si organizza il calcolo dell’albero ottimo attraverso una
matrice a 4 colonne (in azzurro). Ciascuna riga corrisponde ad un nodo del grafo. Ciascuna
matrice corrisponde ad un albero
1. La relazione tra il vettore dei flussi sugli archi (f) e il vettore dei flussi sugli itinerari (F) è
(a) F = AT f
(b) F = A f
(c) f = A F
(d) f = AT F
(e) f = FT * c
essendo c the il vettore dei costi sugli archi.
2. Se l’elasticità elXi della domanda di trasporto D with rispetto alla variabile Xi è uguale a 1.0,
significa che:
(a) se la variabile Xi aumenta del 20%, la domanda di trasporto aumenta del 30%;
(b) se la variabile Xi aumenta del 15%, la domanda di trasporto si riduce del 10%;
(c) se la variabile Xi aumenta del 15%, la domanda di trasporto aumenta del 15%;
(d) se la variabile Xi aumenta del 15%, la domanda di trasporto si riduce del 22,5%;
(e) se la variabile Xi aumenta del 18%, la domanda di trasporto si riduce del 18%.
4. In caso di rete urbana congestionata, le funzioni di costo associate agli archi della rete sono:
(a) indipendenti dal flusso;
(b) dipendenti dal flusso;
(c) date dai soli costi monetari;
(d) date dai costi monetari e dagli impatti (inquinamento atmosferico e rumore) con lo stesso
coefficiente;
(e) date dai soli impatti (inquinamento atmosferico e rumore).
2 Domanda aperta
Elencare gli indicatori sintetici dell’analisi costi-benefici e spiegarne il significato
3 Esercizio 1
Data la rete stradale rappresentata in Figura 1, caratterizzata da 4 centroidi (1, 2, 3 e 4) e 12 archi,
a ciascuno dei quali è associato un costo generalizzato (in rosso):
2 43 5
4
14 25
1
6 74 3
Figura 1
Determinare l’albero di minimo costo di radice 1 usando l’algoritmo di Dijkstra (elencare tutte le
iterazioni).
4 Esercizio 2
Data la seguente zonizzazione con 7 zone
7
6
1 2
4 3
1 2 3 4 5 6 7
1 0 100 150 100 20 55 10
2 100 0 50 35 55 15 0
3 25 150 0 25 20 45 40
4 25 20 20 0 30 30 30
5 15 15 10 30 0 15 10
6 35 25 35 30 30 0 30
7 50 55 50 55 50 55 0
Determinare
- La domanda di trasporto attratta dalla zona 2;
- La domanda di trasporto generata dalla zona 1;
- La complessiva domanda di trasporto di attraversamento.