STORIA DELL’AUTO
Carro di Cugnot
Già però nel 1771 Nicolas Joseph Cugnot progettò un carro in grado
di muoversi da solo, senza l’aiuto della trazione animale o del vento
( il famoso Carro di Cugnot, di cui una copia è esposta al Museo
dell’Automobile di Torino). Infatti il termine “auto-mobile” significa
“che si muove da sé”. Il carro aveva una velocità massima di
10km/h e un motore di circa 62.000cm3.
Successive innovazioni:
IL NOVECENTO
Nel Novecento ci fu il boom dell’automobile.
Con l’avvento della della società di massa, negli USA nacquero
nuove politiche economiche di produzione: Fordismo e
Taylorismo.
In particolare con il Fordismo, fondato da Henry Ford (fondatore
dell’omonima casa), viene creato un nuovo sistema per vendere
tutto ciò che si produce: egli aumentava la paga agli operai in modo
che comprassero le auto Ford (nacque la Ford Model T nel 1907).
Sempre in quei anni negli USA, a causa del protezionismo, i
trafficanti d’alcool, per cercare di sfuggire alla polizia, modificavano
la propria auto per renderla più veloce e iniziarono a gareggiare nei
circuiti ovali, per vedere chi aveva l’auto più veloce; queste auto
erano chiamate Stock Cars. Nacque così nel 1948 la NASCAR
(National Association for Stock Car Racing), uno dei più popolari
sport d’America.
Il novecento: la FIAT
Con la prima Guerra Mondiale, molte case automobilistiche si
svilupparono grazie alla guerra, come la FIAT, che entrò in guerra
con una piccola fabbrichetta e uscì con la catena di montaggio.
Nacque nel 1899, fondata da un gruppo di investitori, tra cui
Giovanni Agnelli.
La FIAT ha acquisito molte altre aziende come la Lancia nel 1968, la
Ferrari nel 1969, l’Alfa Romeo nel 1986 e la Maserati nel 1993. Oggi
è associata al gruppo Chrysler.
Il novecento: il dopoguerra
Durante l’ascesa delle dittature fasciste, l’Italia e la Germania
furono le migliori investitrici nel campo dell’automobile. Infatti
nacquero la FIAT Topolino nel 1936 e la Volkswagen
Maggiolino, voluta per dotare tutti i tedeschi di un’automobile.
Infatti Volkswagen significa “auto del popolo”.
In Germania crearono anche la prima rete autostradale.
Tempi moderni
Al giorno d’oggi esistono migliaia di modelli, centinaia di case
automobilistiche sparse in tutto il mondo, che creano auto sempre
più belle, più potenti e più eleganti per soddisfare la clientela. Il
continuo aumento del petrolio ha spinto le case automobilistiche a
cercare nuovi carburanti, come l’idrogeno, il gas o vengono create
auto ibride, aventi due motori, uno classico termico e un altro
elettrico, in grado di ridurre le emissioni. Vengono sviluppati
sofisticati sistemi come il KERS, cioè un sistema di recupero
dell’energia cinetica in frenata. La ricerca della sublime bellezza e
della perfezione fanno gola ai clienti più ricchi, i quali possono avere
auto sempre più esclusive, dal costo di milioni di euro.