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La rapida crescita delle città rende difficile uno sviluppo urbano organico e sostenibile -> alti livelli di
congestione stradale, inquinamento ambientale ed incidentalità.
Il TC è un problema ingegneristico: la rete, la sostenibilità, la domanda-offerta, conducenti -> è da
progettare il tutto.
Per questo il TC deve:
- Costituire l’ossatura di un sistema di trasporto sostenibile;
- Offrire un’alternativa credibile all’uso dell’auto, garantendo un servizio adeguato e costi accessibili
per l’utenza e l’Amministrazione.
ELEMENTI FISICI
ELEMENTI TECNOLOGICI
- Sistemi informativi all’utenza (ATIS): pannelli a messaggio variabile, palette informative,
infomobilità;
- Sistemi di supporto alla guida (ADAS): monitoraggio dell’attenzione del conducente, adaptive
cruise control ecc..
- Sistemi di gestione e controllo del traffico (ATMS): attuazione del coordinamento semaforico,
corsie dinamiche, ramp metering in entrata e uscita dall’autostrada.
- Sistemi avanzati della gestione della domanda: congestion charge, eco-pricing, Maas ..
ELEMENTI ORGANIZZATIVI
- Servizi (orari, frequenze);
- Regole (di circolazione, sosta, limiti di velocità, distanziamento in linea e a bordo)
- Tariffe.
Progetti e piani
Un piano è lo strumento del processo decisionale che raccoglie le decisioni e le convoglia verso la razionale
e sostenibile realizzazione.
I piani sono organizzati in: obiettivi generali, linee di azione e principi di intervento.
Un progetto è lo strumento a supporto della realizzazione. I progetti contengono un adeguato livello di
dettaglio, tipicamente definito dalle norme e dalle leggi che regolano gli interventi di pubblica utilità.
Livelli territoriali
EU ↔ NAZIONALE ↔ LOCALE
SDT A FUNE
Nei SDT con motore a trazione a terra la forza di trazione è trasmessa per mezzo di cavi ad altissima resistenza
e con elementi mobili.
I servizi di trasporto a fune sono principalmente impiegati per servizi di navetta o ad anello:
- Funicolari -> navetta (su e giù stessa fune)
- Funivie -> ad anello o navetta
- Ascensori -> servizi a chiamata
I servizi di trasporto ad infrastrutture mobili sono impiegati nelle grandi infrastrutture in ausilio alla mobilità
pedonale:
- Scale mobili
- Nastri trasportatori/ tapis roulant
I tapis roulant
Hanno di norma la medesima velocità ma sono in piano o leggermente inclinate.
Ascensori
Sono sdt collettivi a chiamata, a guida automatica e sede riservata e completamente protetta, usati per
superare dislivelli o per ragioni di accessibilità ai diversamente abili.
Velocità comprese tra i 3 e 30 km/h.
Esistono sia verticali che obliqui e il sistema è regolato da un motore elettrico e un sistema di funi e pulegge.
Nei sistemi a 2 funi, la via è costituita dalla fune portante sulla quale corrono i carrelli e i vagoncini.
La movimentazione dei carrelli è controllata dalla fune traente azionata da un argano motore nella stazione
superiore. La fune di zavorra assicura tensione del sistema.
I piloni hanno la funzione di sorreggere i cavi ai quali sono appese le cabine. Possono essere costituiti da
travature reticolari a portale o pilastri in acciaio.
In sommità è installata una testata con un sistema di rulliere costituto da più bilancieri formati da rulli, con
funzione di sostegno ed instradamento del cavo.
Un cavo può spazzare fino a 3-4 km, ma la sua inflessione è proporzionale a L2.
L’interasse tra piloni successivi è nell’ordine delle centinaia di metri.
Una fune sospesa fra due punti soggetta alla sola forza peso si dispone secondo un arco di catenaria
omogenea, da cui si risale ai valori della freccia massima, della lunghezza del cavo e degli angoli agli appoggi.
Noto lo sforzo della fune e la sezione del cavo, si calcola la tensione massima di trazione e di flessione.
Vantaggi:
- Superare forti dislivelli
- Costi di investimento contenuti
- Semplicità realizzativa
- Attrattività paesaggistica
- Alta compatibilità ambientale
Svantaggi
- Ridotta velocità
- Suscettibilità al vento
Cabinovia
A monofune possono arrivare fino a 4000 pass/h.
I veicoli hanno una capienza di 10 – 20 passeggeri e una velocità intorno ai 20 km/h.
Esistono sistemi ad anello con una direzione di salita e una di discesa o a va e vieni senza anello di inversioni
stazioni.
Gli impianti multifune garantiscono una maggiore stabilità al vento e rendono possibili campate più
distanziate per tracciati con notevoli dislivelli.
Gli impianti a tre funi sono caratterizzati da una fune traente e due funi portanti. Possono arrivare a 6000
pass/h con veicoli di capienza 30 – 40 passeggeri e velocità fino a 30 km/h.
Funitel
Presenta una disposizione a doppio anello della fune portante-traente, che permette di controllare le
oscillazioni del vento.
Sono ammesse velocità fino a 25 km/h e le cabine hanno capienza fino a 24 passeggeri con posti a sedere.
Funifor
Molto performante in ambienti difficili. Viaggia su due funi portanti e trasporta cabine da 60 – 100 passeggeri.
L’anello trattivo viene rinviato tra le stazioni tramite quattro pulegge (organo di trasmissione del moto
costituito da un disco girevole intorno al proprio asse) verticali, due motrici e due di rinvio.
I sdtc a guida libera (usa la ruota per la sostentazione e per la guida) sono riconducibili all’autobus.
La sede può essere promiscua o/e riservata.
Distinguiamo poi per l’alimentazione:
- Termica convenzionale
- Alternativa
- Elettrica
- Ibrida
Tipi di combustibile:
- Gasolio (diesel)
- Gecam (gasolio bianco)
- CNG (gas naturale compresso/metano)
- GPL
Ibrido in serie vs in parallelo
Il sistema seriale presenta un motore termico che ricarica le batterie e fornisce energia al motore elettrico
per estendere l’autonomia nei tratti lunghi.
Nel sistema in parallelo il motore termico lavora a N = cost, il motore elettrico fornisce energia per
accelerazioni e cambi di partenza. L’eccesso di energia termica e l’energia cinetica recuperata in frenata
caricano le batterie.
Il sistema misto mutua dal seriale la possibilità di usare il motore termico solo per ricaricare la batteria o
alimentare il motore elettrico e dal parallelo la possibilità di far lavorare in tandem i due motori.
Autobus
È il mezzo di trasporto pubblico più diffuso.
L’alimentazione a diesel è la più utilizzata e la potenza massima del motore varia tra i 75 – 165 kW.
I bus elettrici sono diffusi nei centri storici per ridurre gli impatti, ma hanno ridotta autonomia.
I veicoli ibridi sono prevalentemente di tipo seriale.
A secondo delle dimensioni avrò diversi tipi di autobus con valori di capienza, tara e velocità differenti.
Varia la lunghezza, la larghezza è praticamente costante.
Mezzo versatile con costi ridotti in fase di manutenzione ed esercizio, inoltre la guida libera permette
flessibilità nei percorsi e nella collocazione delle fermate.
Prezzo: 300 – 600 mila euro.
Problema della sede promiscua: influenza sulla regolarità del servizio e velocità commerciale.
Capacità: 1400 – 2000 pass/h a seconda delle dimensioni.
I sdtc a guida semi-vincolata (ruote di gomma che sono sostentazione e guida, però ho captazione aerea con
cavi elettrici – filobus, filosnodati) sono dotati di ruote sterzanti e di sistemi di captazione aerea.
La sede è promiscua per i filobus, mentre i bus a trazione magnetica e i tram-bus circolano su sede riservata.
Il vincolo è costituito dalle infrastrutture di captazione o dalla sede sagomata.
I filobus hanno motore elettrico di bordo alimentato da linea aerea. Si usano mezzi bi-modali per operare
anche su tratti non equipaggiati con linea aerea.
Prezzo 800 – 1200 k-euro
Sistema O-bahn è un autobus circolante sia su strada sia su una sede riservata sagomata attraverso sistemi
di guida laterale.
Il BRT soluzione di trasporto su gomma che si avvale di corsie preferenziali, tempi di percorrenza veloci ed
elevata frequenza.
È puntuale ed affidabile.
Tra i vantaggi troviamo la precedenza agli incroci e brevi soste alle fermate. Flessibilità e minori costi
rispetto ai sistemi su ferro e integrazione con altri sistemi di trasporto.
Le sue corsie preferenziali si trovano a centro carreggiata e posso essere separate fisicamente da barriere e
cordoli o delimitate da segnaletica orizzontale.
Le fermate sono ad ‘’isola’’ e solo collegate al bordo della strada con attraversamenti pedonali a raso,
sopraelevali o sottopassi. È anche possibile posizionare le fermate in modo sfalsato, per ridurre la sezione
stradale.
I sistemi a guida ottica sono sistemi a filobus, con l’ulteriore vincolo della guida ottica (la telecamera che
legge una apposita banda segnaletica sulla carreggiata) per mantenere la traiettoria. Il guidatore può
intervenire sullo sterzo, correggendo la direzione.
Il CIVIS di Bologna prevedeva mezzi di questo tipo. Progetto molto costoso e di incapace di aumentare la
capacità in linea -> si adottarono i CREALIS NEO bimodali con 142 posti/veicolo.
I sistemi a guida magnetica -> veicolo alimentato mediante contatto fra pattino e conduttore (elementi
scatolari metallici nella pavimentazione stradale. Necessarie molte sottostazioni e frequente
manutenzione.
I sistemi a guida vincolata e sede protetta (tram, metro .. ) hanno tutti alimentazione elettrica aerea.
La sede riservata/protetta permette di raggiungere elevate capacità, sia per la maggiore capienza dei veicoli
sia per il minore cadenzamento.
Tram
Esempio: proposte ibride (tram-bus o tram su gomma) mettono insieme la sostentazione con pneumatici, la
trazione elettrica da linea aerea e la guida su rotaia.
Il tram-treno è dotato di doppio carello in modo da poter circolare sia su linee tramviarie sia ferroviarie
tradizionali.
La configurazione tradizionale su ferro è molto impattante.
I veicoli più diffusi hanno 4 – 6 assi e più casse. Lunghezza fino a 30 m con capienza fino a 250
posti/convoglio.
Tram su ferro
Il tram mono o bi-direzionale combina grande capienza ed elevato numero di fermate. Lunghi tratti su sede
propria permettono di aumentare la velocità commerciale.
Basse emissioni inquinanti, ma rumoroso.
L’alimentazione avviene da rete elettrica e i percorsi sono rigidi.
Problematica dell’interazione con altri sistemi di trasporto: le rotaie non permettono di variare il percorso
del servizio; perciò, bisogna che servano aree con domanda costante nel giorno e sicure che ci sia. Non può
cambiare percorso. Sarebbe inutile passare di li e non servisse nessuno.
Stima di massima dei costi di realizzazione -> 8,5 – 11 milioni di euro al km per l’infrastruttura e 1,5 – 3
milioni euro per convoglio.
Stima della capacità -> a seconda del tipo di percorso (promiscuo o riservato), con capienza di 250
pass/convoglio, frequenza 15-20 corse/h e coefficiente di riempimento 0,95 si ottiene una capacità di 3500
– 4700 pass/h.
Tram su gomma
A guida vincolata su gomma trasmette minori vibrazioni e ha migliore aderenza.
Il translohr è dotato di pneumatici Michelin e ruote in alluminio forgiato per la trazione e il sostentamento;
coppie di ruote metalliche, disposte a V, guidano la vettura.
46 metri di lunghezza; il veicolo non può svincolarsi dalla rotaia, è privo di sterzo. Alimentazione elettrica
per captazione con pantografo.
Posti a sedere previsti: 48 – 55 per modulo
Massa a vuoto: 27 t
Vel. Maz 70 km/h
Presenta problemi di stabilità a causa delle forma delle rotaie.
Il sistema translohr è composto da una sostentazione su gomma e la guida prevede un accoppiamento
ruota – rotaia centrale. L’alimentazione è elettrica.
Il sistema GLT – Bombardier è simile al precedente ma su una sola ruota a contatto con la rotaia -> il
veicolo può svincolarsi e procedere come un normale filobus.
Tram-treno
È un sdtc ferroviario duale, può indifferentemente circolare sui binari del tram e sulla linea ferroviaria
tradizionale. Rende possibile accoppiare il servizio urbano ed extraurbano senza trasbordo.
Alimentazione: aerea, trazione elettrica.
La guida è vincolata.
La differenza con il tram sta nel profilo della rotaia, cioè possono servire due carrelli diversi per andare da
un binario all’altro.
Differenze anche nell’alimentazione elettrica.
Troviamo una capienza fino a 300 pass/convoglio e capacità fino a 5000 pass/h.
Quindi vantaggioso per quanto riguarda la capacità, la velocità commerciale e per l’utilizzo di linee
esistenti/recupero di linee dismesse.
Monorotaia
Generalmente è sopraelevato, in cui i convogli marciano appoggiati, sospesi o sospesi lateralmente su
elementi a trave. I piloni poggiano sulla carreggiata, ma non il convoglio.
Sistema ALWEG (a sella): i veicoli presentano ruote di sostentazione e ruote di guida che scorrono sulla
faccia laterale della trave.
Trazione elettrica, guida automatica o semi-automatica.
La costruzione di una linea può avvenire senza eccessivo ingombro della sede stradale.
Bassi impatti inquietanti.
Capacità fino a 25 mila pass/h.
Nelle monorotaie sospese i veicoli viaggiano lungo una trave portante longitudinale. Le ruote gommate
scorrono entro guide scatolari dotate di appositi binari.
Metropolitana
Utilizzata per domanda superiore a 35 mila pass/h/direzione.
L’investimento è economicamente sostenibile solo in città di grandi dimensioni.
A seconda dell’ambito e della domanda effettiva, si distingue in:
- Leggera (anche in superficie);
- Pesante (interrata)
- A guida completamente automatica.
Parliamo di un sdtc a trazione elettrica, alta capacità e frequenza.
Circola su sede totalmente protetta e riservata e circolazione a segnalamento.
I costi di costruzione possono superare i 500 milioni euro al km, a fronte di costi di gestione contenuti.
Metropolitana RRT
Nel 2018, la London Tube ha registrato un picco di 540 convogli/giorni in esercizio e 5 mln
viaggi/uomo/giorno. Nel 2017, 3 miliardi di passeggeri in entrata e uscita.
La norma UNI 8739 stabilisce alcuni parametri per quanto riguarda la frequenza massima, capienza,
distanza stazioni e velocità commerciale, oltre che le caratteristiche del veicolo.
Il materiale rotabile è costituito da convogli dedicati, l’alimentazione avviene tramite una terza rotaia a
terra.
Metropolitana LRT
Ha meno carrozze rispetto alla RRT, minore frequenza e quindi capacità inferiore.
Sistema su rotaia in acciaio, ruote in gomma su rotaie in acciaio o in calcestruzzo.
Metropolitana AGT
Metropolitana automatizzata, senza conducente, la cui marcia è controllata da sensori. Hanno circa 15-20
mila pass/h/direzione.
Hanno ruote gommate per la sostentazione verticale, più ruote gommate orizzontali per la guida su rotaia a
trave rovescia.
- Automated people mover
- Le pod
Infrastruttura
- Sede
- Impianti ed apparati per la sicurezza
- Apparecchiature elettriche per la trazione
- Sistemi tecnologici ed informatici per il coordinamento, supervisione e distribuzione delle
informazioni
Il sistema ferroviario è a guida vincolata, a marcia strumentale (spazio di arresto elevato, l’occhio umano
non riesce a vedere troppo lontano) e a traffico programmato.
La classificazione dei veicoli può essere in base:
- alla struttura (a assi o a carrelli)
- all’alimentazione (elettrica o diesel)
- al carico (merci o passeggeri)
- alla funzione (veicoli motori o rimorchiati)
La sede del moto è composta dal corpo stradale (rilevati, trincee, ponti, gallerie, fabbricati strazioni) e
sovrastruttura ferroviaria (massicciata, armamento, binari, traverse, deviatoi, sistema di segnalamento,
linea aerea per la trazione).
La massicciata permette di mantenere la geometria del binario e fornire un appoggio elastico ad esso.
Inoltre, allontana le acque meteoriche e distribuisce i carichi.
È importante che il traffico ferroviario sia governato su un’area vasta e che non ci siano treni che vanno
verso lo stesso punto.
Linea primaria -> è il sistema che fornisce energia ai mezzi di trazione ed ai carichi ferroviari.
Linee primarie -> sottostazioni -> LMF o Linee di contatto.
Le sottostazioni elettriche in linea hanno il compito di abbassare la tensione primaria trifase in alta
tensione, fornita dall’ENEL, convertirla e immetterla nel circuito di trazione. La distanza tra le sottostazioni
dipende dalla potenza da installare per km di linea e dalle perdite.
Le stazioni sono località di servizio – pubbliche – delimitate da segnali di protezione, utilizzate per regolare
la circolazione dei treni e munite di impianti atti a realizzare le precedenze e gli incroci.
Si distinguono in: di diramazione, di passaggio e capotronco.
I nodi possono essere semplici (due binari che si intersecano ad X) o complessi, dove diversi itinerari sono
possibili.
Piano stazione: organizzazione nodo e fabbricato viaggiatori.
Si distinguono le stazioni in:
- Di testa (Firenze SMN)
- Di transito
- Di ponte (Roma Tiburtina)
- Sotterranee (Torino pta Susa, Milano Garibaldi)
- Su viadotto (Reggio AV)
- Multilivello (Bologna centrale + Bologna AV)
Treno
Qualsiasi mezzo di trazione – con o senza veicoli – che viaggi tra due località di servizio (stazioni)
attraversando meno punti intermedi.
Qualsiasi movimento effettuato durante le soste prende il nome di manovra (assemblaggio vagoni,
manovre varie, ecc …)
Reti ferroviarie merci -> reti TEN-T (Reti transeuropee dei trasporti), sono un insieme di infrastrutture
lineari (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti).
Sono un insieme d'infrastrutture di trasporto integrate previste per sostenere il mercato unico, garantire la
libera circolazione delle merci e delle persone e rafforzare la crescita, l'occupazione e la competitività
dell'Unione europea.
La rete di trasporto è costituita da nodi urbani a maggiore densità abitativa, dai nodi intermodali di
maggiore rilevanza e dalle relative connessioni.
La priorità è quella di assicurare la continuità degli assi, realizzando i collegamenti mancanti, assicurando
l’intermodalità ed eliminando i colli di bottiglia.
Quattro dei nuovi corridoi TEN-T interessano l’Italia:
- Corridoio Mediterraneo (Lisbona – Kiev)
- Corridoio Reno Alpi (Rotterdam – Genova)
- Corridoio Baltico Adriatico (Danzica – Ravenna)
- Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (Stoccolma – Palermo)
Infrastruttura e vincoli infrastrutturali
Ogni stato ha una propria tecnica e normativa di esercizio. Ad oggi le differenze di scartamento e di
alimentazione sono in gran parte superate, ma gli accordi commerciali prevedono il cambio della motrice ai
valichi.
Altri limiti di interoperabilità della rete sono:
- Massa limite trainabile: classifica le linee ferroviarie a seconda del peso assiale ammesso.
- Gradi di prestazione
- Modulo della linea e di stazione
- Sagoma limite
Modulo di linea: la misura, in metri, del treno di massima lunghezza che può circolare sulla linea in
relazione alla lunghezza dei binari di sosta/incrocio e precedenza nelle stazioni o punti di manovra.
Lo standard europeo è di 750 m.
Sagoma limite: dimensione massima di larghezza e altezza sul piano del ferro che deve essere rispettata da
qualunque rotabile ferroviario.
Secondo le attuali disposizioni, la massa limite di un treno è determinata dal minimo di:
- Tiro della locomotiva (max prestazione)
- Massa ammessa dalla resistenza degli organi di attacco
- Massa ammessa dalla frenatura
- 1600 t
I vincoli su tiro e organi di attacco dipendo dalle caratteristiche plano-altimetriche del tracciato (pendenza,
curve).
La massa ammessa dalla frenatura dipende dagli organi di frenatura, mentre il vincolo 1600 t è imposto
dalla normativa.
La massima prestazione (tiro) della locomotiva è il carico che la locomotiva può rimorchiare/spingere su un
determinato tratto di linea.
Il tiro deve vincere le resistenze al moto: ordinarie (a rotolamento ed aerodinamica) e accidentali (alla
pendenza e in curva).
In questo modo posso determinare il grado di prestazione di ogni linea, che in totale sono 31.
Si cerca di progettare linee con GDP costante sezione per sezione.
Il vincolo sulla resistenza degli organi di attacco dipende dal massimo GDP sul percorso.
Le carrozze passeggeri
Veicolo ferroviario non indipendente destinato al trasporto dei viaggiatori.
Nei treni ordinari le carrozze viaggiatori hanno 2 carelli (4 assi).
L’altezza delle porte: tra 0,6 – 1,2 m rispetto a un marciapiede di 0,35 m.