Il Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione
funeraria degli Ostrogoti. Non sappiamo con precisione quando e da chi fu costruito, vale a dire se alla sua realizzazione provvedesse lo stesso Teodorico o se vi provvedesse la figlia Amalasunta a ridosso della morte del padre. Il mausoleo è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Il monumento fu costruito all'esterno della cerchia muraria della città, in una zona da tempo occupata da una necropoli, che forse aveva un settore riservato ai Goti. Dopo la "Prammatica Sanzione" (a. 560) l'edificio entrò a far parte dei beni della Chiesa di Ravenna. La costruzione si distingue da tutte le altre architetture ravennati per il fatto di non essere costruito in mattoni, ma con blocchi di pietra d'Istria per ricordare il palazzo di Diocleziano a Spalato; il mausoleo presenta una pianta decagonale ed è caratterizzato da due ordini: il primo è esternamente decagonale, con nicchie su ciascun lato coperte da solidi archi a tutto sesto, mentre all'interno ha un vano, con destinazione di camera sepolcrale; il secondo è più piccolo, raggiungibile da una scala esterna e anticamente circondato da un deambulatorio con colonnine, è anch'esso a forma decagonale all'esterno, ma diviene circolare al livello del fregio. Il vano interno è circolare, con una sola nicchia ad arco provvisto di croce.