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Facoltà di Ingegneria – Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

Prova scritta del 20-06-2022

Cognome Nome

Matr.

1. Un corpo A di massa mA = 2 kg è poggiato su un piano inclinato scabro con angolo di


inclinazione q = 30°, coefficiente di attrito statico ms = (√3)/2 e dinamico md = (√3)/4. Il corpo A è
collegato tramite una fune ad un corpo B, di massa m B. La fune passa attraverso una piccola
carrucola di massa trascurabile in modo che il corpo B sia appeso alla fune (vedi figura). Calcolare:
a) il valore massimo mB,max della massa del corpo B affinché i due corpi rimangano in equilibrio.
Successivamente il corpo B viene sostituito da un altro corpo di massa m’B = 2 mB,max. Calcolare:
b) l’accelerazione a con cui si muovono i due corpi;
c) la tensione T della fune.
Per l’accelerazione di gravità usare il valore approssimato g = 10 m/s2.

B
Facoltà di Ingegneria – Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
Prova scritta del 20-06-2022

Cognome Nome

Matr.

1. Due corpi A e B di massa m A = 1 kg e mB = 2 kg sono poggiati su un piano inclinato con angolo


di inclinazione q = 30°. Sul corpo A agisce una forza d’attrito con coefficiente d’attrito statico ms =
(√3)/2 , mentre sul corpo B non agisce alcun attrito. I due corpi sono collegati da una fune. Il corpo
A è soggetto ad una forza F1, diretta orizzontalmente (vedi figura). Calcolare:
a) il valore minimo F1,min che deve avere |F1| affinché i due corpi stiano in equilibrio;
b) il valore della tensione T della fune, per |F1| = F1,min;
c) il valore della forza d’attrito Fa, per |F1| = F1,min .
Per l’accelerazione di gravità usare il valore approssimato g = 10 m/s2.
A
F1
B

q
Cognome Nome

Matr.

2. Un pendolo A di massa mA = 1 kg e lunghezza L = 0.4 m parte con velocità iniziale nulla


formando un angolo q = 60° con la verticale. Quando arriva nel punto più basso della propria
traiettoria, il pendolo urta elasticamente con un corpo B di massa m B = 3 kg che si trovava in
quiete. Dopo l’urto il corpo B su muove su un piano orizzontale scabro con coefficiente di attrito
dinamico md = 0.5 , fino a fermarsi. Calcolare:
a) la velocità vA del pendolo un attimo prima dell’urto;
b) le velocità v’A e v’B dei due corpi un attimo dopo l’urto;
c) la distanza d percorsa dal corpo B sul piano orizzontale fino al suo arresto.
Per l’accelerazione di gravità usare il valore approssimato g = 10 m/s2.

q
A

d
Cognome Nome

Matr.

2. Un pendolo A di massa mA = 2 kg e lunghezza L = 0.9 m parte con velocità iniziale nulla


formando un angolo q = 60° con la verticale. Quando arriva nel punto più basso della propria
traiettoria, il pendolo urta elasticamente con un corpo B di massa m B = 6 kg che si trovava in
quiete. Dopo l’urto il corpo B su muove su un piano orizzontale liscio entrando in contatto con una
molla e comprimendola di un tratto Dx = - 0.05 m. Calcolare:
a) la velocità vA del pendolo un attimo prima dell’urto;
b) le velocità v’A e v’B dei due corpi un attimo dopo l’urto;
c) i valori T e T’ della tensione del filo del pendolo, un attimo prima e un attimo dopo l’urto;
d) la costante elastica k della molla.
Per l’accelerazione di gravità usare il valore approssimato g = 10 m/s2.

q
A
Dx
B
Cognome Nome

Matr.

3. Un’asta omogenea AB di lunghezza L = 5 m e massa M = 100 kg è vincolata a ruotare intorno ad


un perno posto nel punto O che dista L/3 dall’estremo A. All’estremo B è collegata una fune
verticale, cosicché l’asta si trova in equilibrio formando un angolo q = 30° con l’orizzontale.
a) Calcolare il momento d’inerzia Iz dell’asta rispetto all’asse di rotazione passante per il perno O;
b) calcolare la tensione T della fune;
c) calcolare le componenti Fx e Fy della reazione vincolare esercitata dal perno.
Successivamente la fune viene tagliata e l’asta inizia a ruotare soggetta alla propria forza peso.
d) Calcolare la velocità angolare w1 dell’asta nell’istante in cui passa per la posizione più bassa.
Per l’accelerazione di gravità usare il valore approssimato g = 10 m/s2.

y
B

O q x

A
Cognome Nome

Matr.

3. Un’asta omogenea AB di lunghezza L = 7.5 m e massa M = 40 kg è vincolata a ruotare intorno ad


un perno posto nel punto O che dista L/3 dall’estremo A. All’estremo B è collegata una fune che
forma un angolo q = 30° con l’orizzontale, cosicché l’asta si trova in equilibrio. Calcolare:
a) il momento d’inerzia Iz dell’asta rispetto all’asse di rotazione passante per il perno O;
b) la tensione T della fune;
c) le componenti Fx e Fy della reazione vincolare esercitata dal perno.
Successivamente la fune viene tagliata e l’asta inizia a ruotare soggetta alla propria forza peso.
d) Calcolare, all’istante iniziale, l’accelerazione angolare a dell’asta e
e) le componenti aCM,x e aCM,y dell’accelerazione del centro di massa dell’asta.
Per l’accelerazione di gravità usare il valore approssimato g = 10 m/s2.
y

A O B q
x
Cognome Nome

Matr.

4. Una sfera conduttrice di raggio R1 = 0.9 m è inserita dentro un altro conduttore cavo di forma
sferica, con una cavità anch’essa sferica di raggio R 2 = 2R1 . I due conduttori sono concentrici. Sul
conduttore più interno è presente una carica complessiva Q 1 = 10-4 C, mentre il conduttore più
esterno ha una carica complessiva nulla. Calcolare:
a) la carica Q2 presente sulla superficie della cavità del conduttore esterno;
b) il campo elettrico E(r) nello spazio tra i due conduttori, cioè per R1 < r < R2.
Una carica puntiforme q = 10-5 C si muove partendo dalla superficie del conduttore interno fino a
toccare la superficie della cavità del conduttore esterno. Supponendo che la carica q parta da ferma
e che non perturbi le cariche presenti sui due conduttori, calcolare:
c) l’energia cinetica Ec,f della carica q quando urta la superficie della cavità del conduttore esterno.
Per la costante di Coulomb usare il valore approssimato k = 1/(4pe0) = 9 x 109 N m2/C2.

Q2
R2

R1
Q1 q

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