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1° PROVA Il/la candidato/a descriva le funzioni, gli strumenti professionali e i criteri deontologici

prevalenti dell’assistente sociale dirigente

Il D.P.R. 328/2001 vuole effettuare una distinzione tra Assistente Sociale iscritto all’albo B e
Assistente Sociale iscritto all’albo A, conferendo a quest’ultimo l’appellativo di Assistente Sociale
Specialista.
Sussiste, infatti, una netta distinzione tra le due figure, ed il seguente riferimento normativo cerca
di tracciarne le caratteristiche utili a distinguere il ruolo di uno e il ruolo dell’altro.
Dalla direzione generale dei Servizi Civili, Ministero dell’interno ci arriva una delle definizioni più
complete relative alla figura dell’Assistente Sociale, la quale recita le seguenti parole “ L’Assistente
Sociale è un operatore sociale che, agendo secondo i principi, i metodi specifici e le conoscenze
della professione, svolge la propria attività nell’ambito del sistema di risorse messe a disposizione
della comunità, a favore di individui, gruppi e famiglie per prevenire e risolvere situazioni di
bisogno, aiutandoli nell’utilizzo sociale e personale di tali risorse, promuovendo e organizzando
interventi e servizi per una maggiore rispondenza degli stessi alle particolari situazioni di bisogno e
alle richieste di autonomia e responsabilità, valorizzando a questo scopo le risorse della comunità “
In questa dimensione normativa, all’Assistente Sociale Specialista possono essere conferiti ruoli
Dirigenziali all’interno dei servizi, così come previsto anche dalla L.83/93, organizzando e
delineando la programmazione di interventi che poi l’Assistente Sociale mette in pratica. Si può
concludere che, mentre il primo svolge un ruolo di tipo direttivo-manageriale, il secondo più di
tipo esecutivo.
Le attività principali dell’Assistente Sociale dirigente sono le seguenti:
- Programmazione e direzione di interventi nel campo delle Politiche e dei Servizi Sociali
- Elaborazione e direzione di Programmi esecutivi
- Attività di Ricerca Sociale e di Servizio Sociale
- Attività di Valutazione degli interventi
- Supervisione delle attività di Tirocinio degli studenti del corso di Laurea in Programmazione
e gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali
- Attività di Didattica e Formazione inerente alla Programmazione, progettazione e gestione
delle Politiche e dei Servizi Sociali
- Pianificazione, organizzazione e gestione manageriale dei servizi sociali
Possiamo affermare che l’Assistente Sociale dirigente assume anche un ruolo di supporto alle
scelte politiche, in quanto mette in pratica le linee di indirizzo e gli obiettivi configurati a livello
politico, grazie alle sue competenze tecniche. È presente, infatti, all’interno dei Tavoli Tecnici dei
Piani di Zona ed insieme agli altri dirigenti di settore produce il documento attuativo unificato del
Piano di Zona che è volto a tradurre le scelte politiche in programmi esecutivi, il tutto attraverso
un processo partecipato.
In questo contesto, si può dire che i suoi compiti possono essere declinati in funzioni di Direzione
tecnica e funzioni di Direzione amministrativa.
Per quanto riguarda le funzioni di direzione tecnica è suo compito contribuire d implementare un
Sistema integrato di interventi e servizi, così come previsto dalla Legge quadro dell’8 novembre
2000 N.328 “ Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali
“.
Tra le altre funzioni possiamo citare senz’altro la creazione di un sistema informativo di qualità, la
realizzazione di progetti volti a risolvere un problema determinato da un fenomeno sociale che
comprende una fascia di popolazione all’interno del suo contesto di riferimento, e svolge anche
un ruolo di intermediazione tra scelte politiche e bisogni dei cittadini.
L’assistente sociale diviene in questo senso un sensore capace di captare i bisogni della comunità e
farsi portavoce della stessa sui tavoli politici.
Per quanto riguarda invece le funzioni amministrative, è suo compito occuparsi
dell’amministrazione del personale all’interno della sua organizzazione, della gestione delle risorse
umane in senso più ampio, cercando di valorizzare l’apporto professionale dei colleghi, dare
supporto professionale e psicologico tentando di rendersi conto di eventuali casi di burn-out tra i
dipendenti, in più si occuperà tra le altre cose di consulenza interna ed esterna all’organizzazione
continuando a dare informazioni alla cittadinanza e rispondendo anche in prima persona alle
richieste dell’utenza. Tra le sue mansioni troviamo anche quella di gestione finanziaria dell’Ente
che dirige e il compito di emanare provvedimenti amministrativi.

Un Assistente Sociale Dirigente oltre alle competenze multi-disciplinari che deve senza dubbio
possedere per poter operare al meglio all’interno della sua organizzazione, deve anche avere
capacità sociali che gli permettano di gestire le difficoltà, di risultare autorevole, ma soprattutto
deve essere in grado di prendere decisioni.
Il codice deontologico all’art. 49 parla proprio dell’Assistente Sociale che copre ruoli dirigenziali e
indica come debba svolgere in proprio lavoro nel rispetto dell’autonomia tecnica e di giudizio dei
suoi colleghi, e deve contribuire alla loro formazione, all’aggiornamento, alla crescita professionale
e deve valorizzare le esperienze proponendo modelli innovativi di intervento.

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