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BLS-D
ESECUTORE
SECONDO LINEE GUIDA
REGIONE LOMBARDIA
Anno 2006
A CURA DEL
S.S.U.Em. 118 BERGAMO 2° EDIZIONE – ottobre 2006
INDICE
Prefazione
Introduzione
Glossario
Bibliografia
- Linee Guida RCP Emergenze cardiovascolari. Il consenso scientifico internazionale.
American Heart Association. Edizione 2002
- D.G.R. 24 settembre 2002 “Approvazione linee guida regionali sulla defibrillazione semi-
automatica”.
INTRODUZIONE
La morte cardiaca improvvisa è un evento frequente e di grande rilevanza sociale,
tanto da essere ritenuta, da autorevoli società scientifiche, la più importante emergenza
medica. La sua incidenza è stimata infatti attorno allo 0,7 per 1000 abitanti l’anno: in Italia
circa 40.000 vittime ogni anno (circa 1000 all’anno in provincia di Bergamo). Nel 10% dei
casi la morte cardiaca improvvisa costituisce la prima manifestazione della malattia
coronarica, quindi colpisce spesso soggetti considerati sani ed in pieno benessere.
La morte cardiaca improvvisa è la cessazione brusca ed inattesa dell’attività
circolatoria che comporta l’arresto del flusso di sangue e dell’apporto di ossigeno al
cervello, con conseguente improvvisa perdita della coscienza e la cessazione dell’attività
respiratoria. L’insorgenza di questo evento può essere o meno preceduta dai così detti
“segni di allarme”, quali dolore o senso di oppressione al centro del torace o localizzato
alle spalle, al collo, alla mandibola o alla parte superiore dell’addome in corrispondenza
dello stomaco, sudorazione, nausea, sensazione di “mancanza di respiro” o di debolezza.
I sintomi possono comparire sotto sforzo o a riposo e con vari gradi di intensità.
L’arresto cardiocircolatorio (ACC) è causato nell’80-90% dei casi da un’aritmia
cardiaca che spesso può essere risolta con la defibrillazione. È ormai provato che
intervenire precocemente con la RCP e l’ utilizzo del defibrillatore semiautomatico
permette un incremento considerevole dei tassi di sopravvivenza negli arresti
cardiocircolatori, grazie alla facilità e alla sicurezza del suo uso. La terapia elettrica diventa
quindi una reale priorità terapeutica, da cui deriva l’esigenza di considerare la
defibrillazione come parte integrante nel sostegno di base delle funzioni vitali (BLSD:
Basic Life Support and Defibrillation).
S.S.U.Em. 118 BERGAMO 3
CAPITOLO 1
2%
2-8%
20%
30%
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Tempo trascorso dalla perdita di coscienza (minuti)
SEQUENZA BLSD
(L’ A-BC-D della rianimazione cardiopolmonare)
Azioni preliminari
- Condivisione con l’equipe di soccorso delle informazioni ricevute dalla centrale operativa.
- Assegnazione dei compiti, distribuzione dei presidi, organizzazione del soccorso.
• Prima di avvicinarsi alla vittima, assicurarsi che non sussistano immediati pericoli
ambientali, come il traffico, elettricità, gas, ecc.. per i soccorritori (eliminare o far
eliminare la causa di rischio).
• Prima di soccorrere la vittima, accertarsi che non vi siano pericoli imminenti per lei
(per es. oggetti pericolanti, attenzione particolare in presenza di acqua o altri
liquidi), unica condizione che autorizza l’equipe di soccorso a rimuovere la persona
da dove si trova per operare in sicurezza nell’utilizzare il DAE.
SE NON
RISPONDE
AZIONE
La rilevazione del polso carotideo è prevista solo per il personale sanitario, in quanto si è
visto che l’individuazione del corretto punto di repere per la valutazione del battito
carotideo richiede una buona esperienza personale. Nel caso si decida di valutare questo
polso, è necessario rilevarlo in contemporanea alla valutazione del respiro (G.A.S.)
MO.TO.RE.
PRESENTE
AZIONE
QUESTA POSIZIONE
NON E’ INDICATA
IN CASO DI EVENTI TRAUMATICI
MO.TO.RE.
ASSENTE
AZIONE
confermare l’arresto cardiaco alla centrale operativa 118 perché possa essere
inviato il supporto medico avanzato (ALS)
eseguire la Rianimazione CardioPolmonare (RCP): massaggio cardiaco esterno e
ventilazione artificiale
Il massaggio cardiaco esterno è una manovra che deve essere eseguita con
attenzione, in maniera precisa ed efficace. È una manovra fisicamente impegnativa, e per
questo motivo si consiglia ai soccorritori di alternarsi ogni 2 minuti; il cambio può essere
effettuato durante i 10 secondi di valutazione del Mo.To.Re..
Se durante l’esecuzione della RCP il paziente presenta in maniera evidente segni
di ricomparsa di respiro, tosse o movimenti, fermare subito la RCP e valutare la qualità del
respiro (GAS).
Ventilazioni troppo brusche o con volumi eccessivi, come pure il mancato mantenimento
della pervietà delle vie aeree, possono provocare distensione gastrica e vomito.
VENTILAZIONE
BOCCA-BOCCA
DEFIBRILLAZIONE PRECOCE
Legislazione
Con la legge n° 120 del 3 Aprile 2001 anche l’Italia ha “consentito l’uso del
defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non
medico, nonché al personale non sanitario (laico) che abbia avuto una formazione
specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare” (Art. 1.1) “… nell’ambito del
sistema di emergenza 118 di riferimento…” (Art. 1.2). Questa legge, sostenuta da
numerose esperienze positive nazionali e internazionali, permette una larga diffusione
della defibrillazione in totale integrazione, sotto il controllo e la verifica del Servizio
Sanitario d’Urgenza ed Emergenza, responsabile unico della efficace attivazione di tutta la
catena della sopravvivenza.
RIASSUMENDO:
i più frequenti ritmi iniziali nell’arresto cardiaco improvviso sono la FV e la TV;
l’unico trattamento attualmente efficace della FV e TV senza polso è la DP;
la probabilità di successo della DP diminuisce rapidamente col trascorrere del tempo
(7-10% al minuto);
la FV in assenza di RCP tende a degenerare in asistolia nel giro di pochi minuti,
assenza totale di impulso elettrico cardiaco e quindi ancora minori possibilità di
sopravvivenza.
Situazioni particolari
Prima di collegare un DAE, l’operatore deve verificare se vi sono situazioni particolari
che ne limitano l’uso o che richiedano ulteriori precauzioni.
Queste situazioni sono:
3. Gli elettrodi del DAE non devono essere messi sopra i cerotti transdermici (es.
nitroglicerina, ormoni, ecc..) poiché il cerotto può impedire la trasmissione della
corrente dagli elettrodi al cuore e può provocare piccole ustioni sulla cute.
Tali cerotti devono essere rimossi e la superficie cutanea va pulita prima di
posizionare l’elettrodo del DAE.
5. Il paziente ipotermico è tale se si può supporre che sia stato esposto a basse
temperature per un tempo lungo, tale da portare la temperatura interna sotto i 32°
(all’aperto in inverno, in una cella frigorifera, in acqua a basse temperature, ecc).
In questo caso si eseguono 2 minuti di RCP, il primo shock, se indicato, e poi si
continua a fare solo la RCP (mantenere contatti con la C.O. 118 che potrebbe
autorizzare lo spegnimento del DAE)
GARANTIRE LA SICUREZZA
DELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO AL PAZIENTE!!
Analisi del ritmo cardiaco da parte del DAE
E’ necessario che nessuno tocchi il paziente e che l’ambulanza non sia in movimento
perché non si creino artefatti che potrebbero rendere difficile l’analisi e quindi la perdita di
secondi preziosi (da 5 a 15 secondi).
La funzione di analisi in alcuni DAE è automatica, in altri modelli richiede l’avvio premendo
l’apposito tasto ANALIZZA.
Durante ogni analisi effettuata dal DAE, il soccorritore osserva il paziente, senza toccarlo,
per verificare la presenza di respiro e Mo.To.Re.
Non è più indicato verificare il polso subito dopo lo shock perché anche se il ritmo
defibrillabile venisse convertito in un ritmo efficace, inizialmente il circolo è comunque
ridotto e poco efficace.
ARRESTO CARDIACO
Æ allertare C.O. 118
Eroga la SCARICA
INDICATORE DI STATO
Clessidra lampeggiante -> OK
BATTERIA
SEMPRE INSERITA
SCHEDA DATI
SEMPRE INSERITA
1 batteria di riserva,
non scaduta
1 rasoio
Telino in stoffa
Scheda dati inserita
Clessidra nera
lampeggiante
AUTOTEST OK
TEST
Turno mattutino
COGNOME E NOME
OPERATORE DAE
Turno pomeridiano
Turno serale
Turno notturno
INDICATORE DI STATO
Display con scritta: OK
BATTERIA
SEMPRE INSERITA
Mese e anno
1 rasoio
Telino in stoffa
Scritta OK
TEST
Turno mattutino
COGNOME E NOME
OPERATORE DAE
Turno pomeridiano
Turno serale
Turno notturno
Cognome e nome
INFERMIERE o
BLS-IP F BLS H24 F BLS H12 F BLS gettone F
operatore DAE
comune cognome e nome
Località evento PAZIENTE ETÀ MF FF
COLESTEROLO
classificazione evento stato di salute precedente fattori di rischio
ALTO F
buona salute
EVENTO TRAUMATICO F autonomo F FUMATORE F CARDIOPATICO F
generale F
patologie parziale
MALORE F OBESO F PRESSIONE ALTA F
croniche F autonomia F
patologie in fase completamente
DOLORE TORACICO F FAMILIARITA’ F DIABETICO F
terminale F dipendente F
LUOGO EVENTO casa F casa di riposo F edificio pubblico F lavoro F strada F altri luoghi F
RCP in atto al vostro arrivo (eseguita da astanti) F Nessuna manovra di soccorso in atto F
DECEDUTO F RIPRESA di CIRCOLO (stop RCP) F trasporto in ospedale con RCP in atto F
Personale medico intervenuto sull’evento
OSPEDALE
Mezzo ALS F Medico di base F GUARDIA MEDICA F
di destinazione
ospedale reparto
DECESSO IN PS F RICOVERATO F
SHOCK EROGATI
numero deceduto in ospedale F entro 24h dall’evento F DIMESSO F
MANOVRA
di HEIMLICH
COLPI
INTERSCAPOLARI
Nel soggetto che perde coscienza (perché ha smesso di respirare) occorre procedere
come segue:
• accompagnare con cautela la vittima a terra
• allertare il servizio di emergenza sanitaria - 118
• iniziare la RCP con sequenza 30:2
• controllare il cavo orale prima di procedere alle ventilazioni, per verificare se il corpo
estraneo è visibile. In tal caso, con cautela, si dovrà tentare di rimuoverlo (magari
aiutandosi con l’aspiratore presente in ambulanza).
S.S.U.Em. 118 BERGAMO 21
CAPITOLO 6
ASPETTI MEDICO-LEGALI
L’operatore che utilizza il DAE, pur essendo integrato in un sistema che lo tutela e lo
assiste durante le procedure oggetto del presente manuale, non è esonerato dalla
responsabilità penale, dolosa e colposa, che per l’art. 5 del codice penale è definita
personale. L’operatore DAE deve comunque agire con diligenza, prudenza, perizia e nel
rispetto dei regolamenti e protocolli che riguardano il progetto di defibrillazione precoce.
GENERICA
Negligenza: si ha quando l’operatore professionale, per disattenzione,
dimenticanza, disaccortezza, svogliatezza, leggerezza, superficialità o altro, trascura le
regole comuni della diligenza richieste nell’esercizio della sua professione.
Imprudenza: la prudenza presuppone che l’operatore professionista conosca bene
la regola dell’arte, sappia scegliere il modo più opportuno e tempestivo per attuare il
proprio intervento e sappia prevedere quali possano essere le conseguenze del suo
operato.
Imperizia: la perizia dell’operatore professionale consiste nel saper e saper fare ciò
che richiede il proprio campo di attività.
SPECIFICA
Si ha per inosservanza di Leggi, Regolamenti interni, Ordini o Discipline
• Il soccorritore abilitato dovrà applicare il DAE su tutti i pazienti in presunto ACC con
età superiore all’anno, indipendentemente dalla causa e dal tempo di morte clinica,
facendone immediata comunicazione alla CO nel momento in cui si rileva l’assenza
di circolo.
• Il soccorritore all’inizio del turno dovrà fare controllo della presenza e
funzionamento del DAE secondo schemi indicati.
• Qualora si verificasse un malfunzionamento improvviso del DAE o un ritardo del
suo arrivo il soccorritore dovrà continuare con le manovre di RCP e far immediata
comunicazione alla CO. 118.
• Il soccorritore DAE è responsabile della sicurezza durante l’erogazione della
scarica.
• L’utilizzo del DAE con modalità non conformi alle indicazioni dei protocolli regionali
e locali e delle indicazioni tecniche del produttore sono responsabilità
dell’esecutore.
GLOSSARIO
DP = defibrillazione precoce
O2 = ossigeno
FV = fibrillazione ventricolare
TV = tachicardia ventricolare