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La conduzione elettrica
nella materia
LI
Vedi qualche corrispondenza tra il flusso di elettroni che attraversa questo conduttore e il flusso
stazionario dell’acqua in un condotto di sezione variabile? EL
Risposta
La corrente elettrica ha la stessa intensità i lungo tutto il circuito. Perciò il modulo della velocità di
i
deriva, vd , è inversamente proporzionale all’area trasversale A, ossia è più grande sulla base
CH
enA
minore del tronco di cono che sulla base maggiore.
Il caso di un flusso d’acqua stazionario è analogo: per l’equazione di continuità, la velocità dell’acqua
è inversamente proporzionale all’area trasversale del condotto.
NI
pag. 345
Un blocco di zinco è posto a contatto con uno di argento.
Quale dei due blocchi, all’equilibrio, ha potenziale elettrico maggiore?
Risposta
Ha potenziale elettrico maggiore il metallo con potenziale di estrazione minore, cioè lo zinco.
LI
4. Le pile
pag. 355 EL
In una pila, così come in una cella elettrolitica, il catodo è l’elettrodo che cede elettroni ai reagenti
chimici e l’anodo è l’elettrodo che da essi prende elettroni.
Quale dei due elettrodi, in una pila, acquista potenziale elettrico maggiore?
CH
Quale dei due, in una cella elettrolitica, è mantenuto dal generatore a potenziale elettrico maggiore?
Risposta
Il catodo, che si carica positivamente cedendo elettroni ai reagenti.
NI
L’anodo, che per sottrarre elettroni ai reagenti ha bisogno di mantenersi carico positivamente.
TEST
ZA
LI
19 B
PROBLEMI
EL
1. La corrente elettrica nei metalli
CH
1 La velocità di deriva è direttamente proporzionale all’intensità di corrente i e inversamente
proporzionale al quadrato del diametro d; risulta quindi dimezzata rispetto alla situazione iniziale.
portatori di carica. Per mantenere costante questo prodotto, servirà una velocità di deriva minore in
caso di una densità maggiore e viceversa.
Il primo filo, quindi, caratterizzato da una velocità di deriva minore. Si può comprendere il
ZA
significato di questo risultato ricordando che l’intensità di corrente è data dalla quantità di carica
che attraversa l’unità di superficie nell’unità di tempo.
Molti elettroni lenti o pochi elettroni veloci possono produrre lo stesso effetto in termini di corrente.
i 17 A
vd 3,8 105 m/s
enA 1, 6022 10 C 1,8 1030 m 3 0, 70 103 m
19
4i 4 0,50 A
4 d
envd 1, 6022 10 19
C 5,8 1028 m 3 4,3 104 m/s
0, 40 103 m 0, 40 mm
6 L’intensità di corrente è
Q
i Q i t
LI
t
I positroni hanno la stessa carica degli elettroni in valore assoluto, ma di segno positivo.
EL
La quantità di carica calcolata deve essere uguale al prodotto del numero di positroni che
arrivano in 10 s per la carica di ogni positrone. Quindi:
Q Ne i t Ne
CH
i t 1, 00 10 A 10, 0 s
6
N 6, 24 1013
e 1, 6022 1019 C
NEc mcT
NI
Ec 4, 75 1012 J
ZA
N 6, 24 10 13
7 i enAvd
N
n
Al
il 2,3 A 1, 0 102 m
vd 2,9 104 m/s
eN 1, 6022 10 C 5, 0 10
19 20
N N 4N 4 5, 0 1020
n 2 6, 4 1028 elettroni/m3
Al d
l
2
d l 1, 0 10 3
m 1, 0 10 2
m
2
We 5,37 1019 J
11 Ve 3,36 V
e 1, 6022 1019 C
12 V VCu VZn 4, 48 V 4, 27 V 0, 21 V
LI
13 V1 Ve Th Ve Cu 3, 47 V 4, 48 V 1, 01 V
EL
V2 Ve Cu Ve Ag 4, 48 V 4, 70 V 0, 22 V
V3 Ve Th Ve Ag 3, 47 V 4, 70 V 1, 23 V
CH
14 Circa 1000 K.
Prendiamo sul grafico due coppie di punti che chiamiamo f em 1 , T1 e f em 2 , T2 .
NI
T2 T1
15 L’affermazione non è corretta. La differenza di potenziale di contatto tra i due metalli dovuta
all’effetto Volta è tale da compensare la tendenza degli elettroni a migrare verso il metallo con
potenziale di estrazione più alto. Questo significa che il numero di elettroni che migrano in una
direzione è uguale al numero di quelli che migrano nell’altra
16 L’energia cinetica dell’elettrone estratto è pari alla differenza tra l’energia incidente e il lavoro di
estrazione del sodio. Quindi:
2 Ei We 2 5, 2 1019 J 3, 7 1019 J
v 5, 7 105 m/s
me 9,11 1031 kg
17 E K We
1 1
We E me v 2 3, 4 1019 J 9,11 1031 kg 3, 2 105 m/s 2,9 1019 J
2
2 2
We 2,9 1019 J
V 1,8 V
e 1, 6022 1019 C
LI
19 Dal grafico, otteniamo: EL
T 17,5 °C f em 3,5 V
f em 5, 0 V T 25, 0 °C
CH
La retta f em T della termocoppia ha equazione
f em T 0, 20 T
Un voltmetro con sensibilità 0,2 V può distinguere una temperatura di 1 °C.
NI
Analogamente, per avere una sensibilità sulla temperatura di 0,5 °C è necessario avere un
voltmetro di sensibilità 0,1 V.
ZA
mN mO3 mH
22 61,512 1837 1,130 105
mH me
LI
26 L’argento ha z = 1 e 107,9 g/mol , perciò EL
N A ze 6, 022 1023 mol1 1 1, 6022 1019 C 5, 00 103 kg 4, 47 103 C
Q
M
108 103 kg/mol
CH
27 Il calcio ha 40, 08 g/mol , perciò
40, 08 103 kg/mol
z Q 4,81104 C 2
N A eM 6, 022 10 mol 1, 6022 10 C 10, 0 10 kg
23 1 19 3
NI
28 L’alluminio ha massa molare 26,982 g mol . Quindi, per definizione, l’equivalente chimico
ZA
dello ione è
26,982 g mol g
8,994
z 3 mol
30 La quantità di carica prodotta in un’ora è Q = i∆t, perciò si produce una quantità di rodio pari a
M
Q it
0,80 A 3600 s 0,1029 kg/mol 1, 0 g
N Aez N Aez 6, 022 1023 mol1 1, 6022 1019 C 3
LI
N z e N z e M Ca zAg Ca 1 40, 08 g/mol
Q A Ca M Ca A Ag M Ag 0,1857
Ca Ag M Ag zCa Ag 2 107,9 g/mol EL
33 La carica che passa nella cella è
N Aez
3, 00 g
6, 022 1023 mol1 1, 6022 1019 C 2 9, 09 103 C
CH
QM
63,55 g/mol
Quindi, l’intensità di corrente da far circolare nella cella è
Q 9, 09 103 C
i 7, 6 A
NI
t 1, 2 103 s
26,98 g/mol
9, 0 g/mol
z 3
La quantità di carica che attraversa la cella durante l’elettrolisi è
Q it 2, 0 A 5, 4 103 s 1,1104 C
Pertanto, la massa di alluminio che si deposita al catodo è:
26,98 g/mol
M Q 1,1104 C 1, 0 g
N A ze 6, 022 10 23
mol 1
3 1, 6022 10 19
C
35 Dalla seconda legge di Faraday, otteniamo per i due elementi
Cu
M Cu QCu
N A zCu e
Zn
M Zn QZn
N A zZn e
Imponiamo M Zn 2 M Cu :
Zn Cu Cu
QZn 2 QCu QZn 2 QCu
N A zZn e N A zZn e Zn
Dal momento che per entrambi i casi vale Q it , con uguali valori dell’intensità di corrente,
risulta
Cu 63,55 g/mol
tZn 2 tCu 2 900 s 1, 75 103 s
Zn 65,37 g/mol
LI
V 4 6 L2 s 24 0, 057 m 3, 6 105 m 2,81 106 m3
2
La corrispondente massa è EL
mZn Vd 2,81106 m3 7,14 103 kg m3 0, 020 kg
La massa molare dello zinco è 65,37 g/mol; quindi:
CH
zeN A 2 1, 6022 1019 C 6, 022 1023 mol1
Q M 20 g 5,9 104 C
65,37 g/mol
Il numero di moli di zinco necessario è
NI
mZn
nZn
Zn
ZA
Di conseguenza, tenendo conto che una mole di ZnSO4 contiene una mole di Zn, una mole di S e
4 moli di O, la quantità di solfato di zinco necessaria è
m 20 g g
mZnSO4 nZn ZnSO4 Zn ZnSO4 65,37 32, 06 4 15,999 49 g
Zn 65,37 g/mol mol
4. Le pile
37 Una capacità di 80 Ah corrisponde a una corrente di 80 A erogata in 1 ora, cioè a una carica di
80 C/s erogata per 1 ora.
Quindi, la carica totale è pari a
Q 80 A 3600 s 2,9 105 C
LI
L’energia necessaria per una partenza è
W QaccV 2, 0 102 C 12 V 2, 4 kJ
EL
Perché la batteria, alimentando anche i fari, fa affluire meno corrente al motore di avviamento.
CH
39 Traduzione
Una batteria di forza elettromotrice pari a 12 V può fornire energia fino a 2, 0 106 J in 30 min.
Determina quanta carica formisce la batteria.
NI
40 C it 8, 0 A 2, 0 h 16 Ah
Se la batteria deve fornire una corrente di 0,50 A, potrà funzionare per un intervallo di tempo:
16 Ah
t 32 h
0,50 A
LI
L’energia erogabile è
W Pt iV t 45 A 12 V 3600 s 1,9 106 J EL
L’energia richiesta dal motorino d’avviamento per la messa in moto è
Wacc Pt 1, 4 103 W 4, 0 s 5, 6 103 J
CH
Il numero di volte che può essere messa in moto l’automobile è
W 1,94 106 J
N 3, 4 102
Wacc 5, 6 10 J
3
NI
S
Cd Cd
1, 0 109 F 0, 0040 m
0, 45 m 2
r 0 1, 00056 8,854 1012 F/m
Il volume tra le piastre è
V Sd 0, 45 m 2 0, 0040 m 0, 0018 m3
Quindi il numero di ioni prodotti in un secondo nel volume tra le piastre è
N 3, 0 1012 cm 3 s 1 0, 0018 m3 5, 4 1015 s 1
LI
46 L’energia rilasciata da un elettrone è:
Etot 1,88 109 J
3, 27 1016 J
Ne 5, 75 10 6
PROBLEMI DI RIEPILOGO
NI
47 L’energia cinetica dell’elettrone estratto è pari alla differenza tra l’energia incidente e il lavoro di
estrazione del sodio. Quindi:
ZA
K Ei We 1,30 eV 2, 08 1019 J
2K 2 2, 08 1019 J
v 31
6, 76 105 m/s
me 9,11 10 kg
LI
50 Dall’equazione di stato del gas perfetto, usando le corrette unità di misura del SI, si ricava il
numero di moli di idrogeno liberate. Quindi:
EL
PV 9,975 10 Pa 300 10 m
4 6 3
51 La carica trasportata è
Q it 2,5 A 2 3600 s 1,8 104 C
Il numero di ioni argento rilasciati è
Q 1,8 104 C
N 1,11023
e 1, 6022 1019 C
La massa depositata all’elettrodo è
M Nmione 1,11023 1,8 1022 g 20 g
LI
Q1 M H e Q2 A Cu M Cu
H Cu
Quindi: EL
N A zCu e
M Cu
Q2 i2 t Cu M z H 3,5 g 2 1, 008 g/mol
Cu Cu 3, 0
Q1 i1t N A zH e
CH
MH M H zH Cu 0, 037 g 1 63,55 g/mol
H
da cui
i2 3, 0 i1 3, 0 1, 0 A 3, 0 A
NI
LI
Quindi: EL
N A ze N A ze
M2 M1
V ri R2 ri R1
t 2 t1
CH
Sapendo che R2 3R1 , si ottiene il sistema:
R2 3R1
M M
ri R2 2 ri R1 1
NI
t2 t1
Sostituendo i valori noti, si ottiene: R1 5, 0 e R2 15, 0 .
ZA
i
Q
M
N Aez
5, 0 g
6, 022 1023 mol1 1, 6022 1019 C
0, 62 A
t Cl t 107,9 g/mol 2 3600 s
Poiché C = 8,0 Ah, la batteria in 2,0 h è in grado di erogare al massimo 4,0 A nominali.
L’intensità di corrente massima effettivamente erogata è
ieff 4, 0 A 0,80 3, 2 A
Quindi:
i 0, 62 A 3, 2 A
allora la batteria è in grado di erogare la corrente richiesta.
LI
Fisica&Matematica EL
57 Dapprima risolviamo il problema in un sistema di riferimento XOY di origine O e che ha il
semiasse Y positivo parallelo alla forza elettrica sul fascio catodico. Indicando con m la massa di
un elettrone, in questo riferimento abbiamo
CH
eE v v
F eE0Yˆ , a 0 Yˆ e v0 X 0 Xˆ , v0Y 0 Yˆ
m 2 2
Quindi, in XOY le equazioni del moto dei raggi catodici sono
v0
NI
X 2 t
Y v0 t 1 eE0 t 2
ZA
2 2 m
Di conseguenza, nello stesso sistema di riferimento l’equazione della traiettoria è
eE
Y X 02 X 2
mv0
A questo punto si può ritornate al sistema xOy grazie a una rotazione di 4 del sistema di
riferimento. Tale rotazione è descritta dalle leggi
2
X x cos y sin
x y
2
Y x sin y cos 2
x y
2
Costruisci la batteria
La differenza di potenziale di un modulo è la somma delle differenze di potenziale delle singole celle
LI
collegate in serie, quindi
V ns Vc EL
che corrisponde anche alla differenza di potenziale totale della batteria.
La capacità di un modulo è la stessa della capacità di una singola cella, dato che la corrente che
attraversa il modulo è uguale a quella che attraversa una cella. Invece, la capacità della batteria è la
CH
somma della capacità dei moduli, poiché la corrente che attraversa la batteria è pari alla somma della
corrente che attraversa i moduli. Dunque:
C n p Cc
Da cui
NI
E P 1 h iV 1 h C V
E 350 km 116
Wh
40, 6 kWh
km
40, 6 kWh E C V nCc Vc
40, 6 kWh 40, 6 kWh 40, 6 kWh
n 4220
Cc Vc 3, 7 V 2, 6 Ah 9, 62 Wh
La massa della batteria è quindi
m n 0, 0500 kg 211 kg
La massa di litio presente nella batteria è
kg
mLi 40, 6 kWh 0, 2 8 kg
kWh
La stima
Dall’istogramma si deduce che l’auto elettrica media in Europa emette circa 40 g di CO2 per ogni km
percorso. Quindi, durante il ciclo di vita di 150 000 km, l’auto emette
kg di CO 2
1,5 105 km 4 102 6 103 kg di CO 2
km
In media un’auto convenzionale emette circa il doppio di CO2 per km percorso rispetto a un’auto
elettrica (260 g di CO2/km rispetto a 130 g di CO2/km).
Il risparmio di CO2 è quindi circa del 50%.
Se una batteria contiene circa 8 kg di litio, per produrre 25 milioni di batterie ci vorranno
25 106 8 kg 2 108 kg .
Se ogni anno venisse consumata questa quantità di litio, per terminare le riserve di litio stimate
attualmente ci vorrebbero circa
LI
1, 4 1010 kg
70 a
kg
2 108 EL
a
C1: osservare e
✔
identificare fenomeni
ZA
C2: formalizzare un
problema di fisica e
Competenze di fisica dalle
risoluzione
C3: formulare ipotesi
esplicative utilizzando ✔
modelli, analogie e leggi
C4: comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e ✔ ✔ ✔
tecnologiche che
interessano la società
Rubrica di valutazione
Evidenze Competenze Livello di padronanza
dalle
Indicazioni Base Intermedio Avanzato
Nazionali
Ragiona sulla ☐ solo se guidato ☐ in modo autonomo ma ☐ in modo autonomo e
situazione e C1 elementare pienamente consapevole
comprende il lessico 5 punti 7 punti 10 punti
Esprime la capacità e ☐ solo se guidato ☐ sbagliando il calcolo ☐ in modo corretto
la differenza di delle celle in serie o in
potenziale della C2 parallelo
batteria in funzione
del numero di celle 4 punti 7 punti 10 punti
Trova la relazione tra ☐ solo se guidato ☐ in modo autonomo ma ☐ in modo autonomo
energia e capacità non sfruttando corretto
della batteria correttamente
C2
l’espressione della
LI
potenza
4 punti 7 punti 10 punti
Calcola l’energia e la ☐ solo se guidato ☐ in modo autonomo ma ☐ in modo autonomo e
massa della batteria C3 non corretto corretto
dell’automobile
Trova la massa di litio
4 punti
☐ solo se guidato
EL
7 punti
☐ in modo autonomo ma
10 punti
☐ in modo autonomo e
all’interno della C2 non corretto corretto
batteria 4 punti 7 punti 10 punti
CH
Effettua le stime di ☐ solo se guidato ☐ in modo autonomo ma ☐ in modo autonomo e
CO2 emessa e non critico critico
C1
risparmiata a partire
dall’istogramma 4 punti 6 punti 8 punti
Calcola il litio che ☐ sbagliando la ☐ con la procedura ☐ in modo corretto
NI
1 Esaminiamo il caso in cui gli elettroni raggiungono la griglia con velocità nulla. L’energia
E 1, 6 1018 J ricevuta viene ceduta per due motivi: per uscire dal filo (lavoro di estrazione) e
per muoversi verso una regione di spazio in cui il potenziale elettrico V 4,8 V è minore di quello
del filo e dove, quindi, l’energia potenziale degli elettroni U eV è maggiore.
Da questo bilancio energetico deduciamo che il lavoro di estrazione We misurato in eV è
We
E eV
1, 6 1018 J
4,8 eV 5, 2 eV
e 1, 6022 1019 C
2 In 3 ore vengono depositati 1,40 g di argento. Poiché la valenza dell’argento è z 1 , la quantità
di carica depositata in 3 ore è
MeN A z 1, 40 g 1, 6022 10 C 6, 022 10 mol
LI
19 23 1
Q 1, 25 103 C
Ag 107,9 g/mol EL
Il numero di moli di argento prodotti è
M 1, 40 g
n 13, 0 103 mol
Ag 107,9 g mol
CH
e questo è anche il numero di moli di ioni NO3 . Il numero di moli di ossigeno è 3n. Quindi la
massa dell’ossigeno liberato dalla dissociazione è
M O 3nO 3 13, 0 103 mol 16, 0 g mol 0, 624 g
NI
3 La quantità di carica erogata è la somma delle quantità di carica erogata nell’arco delle 32 ore:
ZA
4 Dalla seconda legge di Ohm ricaviamo l’espressione della resistenza del filo:
L
R 0
A
e dalla prima legge di Ohm ricaviamo la corrente che scorre nel filo:
f em f em A 1, 0 10 V 4, 0 10 m
3 6 2
i 0,303 A
R 0 L 5,5 108 m 0, 24 m
La velocità di deriva degli elettroni è
i 0,303 A
vd 7,89 106 m/s
neA 6, 0 10 m 1, 6022 10 C 4, 0 10 m
28 3 19 6 2
Dalle due espressioni della intensità di corrente e della velocità di deriva si ottiene
i 1 f em A f
vd em
neA neA 0 L ne0 L
LI
Nessuno dei parametri che compaiono in questa equazione dipende dalla sezione, quindi Anna
ha torto. EL
Dalla formula
f em
vd
neL T
CH
che è la generalizzazione a temperature qualsiasi della formula ottenuta nel quesito precedente
per la temperatura di 20 °C, trascurando la dilatazione del filo con l’aumentare della
temperatura, otteniamo
NI
f
T em
neLvd
Quindi:
ZA
Ω cm 19 31 50 60 74
Risulta che è plausibile assumere che la relazione tra la resistività e la temperatura è di tipo
LI
lineare.
La velocità quadrativa media dell’elettrone è EL
3k BT
vqm
me
Quindi la sua energia cinetica è
CH
1 3 3
K me vqm 2
k BT 1,38 1023 J/K 3000 K 6, 21 1020 J
2 2 2
Questo valore corrisponde a 0,39 eV, un valore inferiore al lavoro di estrazione, pertanto un
elettrone con velocità uguale alla velocità quadratica media non può uscire dal filo.
NI
ZA