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D. Ianes, S. Cramerotti , Alunni con BES.Bisogni Educativi Speciali. Indicazioni operative per promuovere l'inclusione scolastica sulla base della
DM 27/12/2012 e della CM n. 8, Erickson Trento 2013, p. 167.
2
D. Ianes, Bisogni Educativi Speciali e inclusione, Erickson 2005, p. 213.
3
D. Ianes, Bisogni Educativi Speciali e inclusione, Erickson Trento 2005, p. 178.
4
AA.VV., Dislessia e altri DSA a scuola, Erickson Trento 2013 p. 311.
- i disturbi specifici di apprendimento (DSA): sono quelli di natura neurobiologica che alunni con intelligenza e
caratteristiche psicofisiche nella norma possono mostrare in quelle abilità specifiche degli apprendimenti scolastici, quali
la lettura, la scrittura o il calcolo; sono riconosciuti dalla legge 170/2010 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico);
- i disturbi specifici del linguaggio;
- i deficit delle abilità non verbali (disturbi della coordinazione motoria, disprassia, disturbo non verbale);
- i deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (DDAI, o secondo formula inglese ADHD);
- i disturbi dello spettro autistico lieve (non compreso nelle casistiche previste dalla legge 104/92);
- il funzionamento intellettivo limite (o borderline).
3) Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale: in questa macrocategoria sono compresi gli alunni che
presentano difficoltà in ambito emozionale, psicoaffettivo, comportamentale, motivazionale, oppure legate a complessi
vissuti di ordine psicofisico, familiare, socioeconomico o linguistico-culturale. Questa categoria viene individuata sulla
base di elementi oggettivi (come per esempio la segnalazione da parte degli operatori sociali), ossia da precise
considerazioni psicopedagogiche e didattiche. In sintesi, possiamo affermare che i bisogni educativi speciali derivano da
svariate condizioni, come ad esempio:
svantaggio e deprivazione sociale, tipico di quegli alunni cresciuti in situazioni familiari povere, disagiate e
marginali (figli di immigrati, profughi, rifugiati con lingua, religione e cultura diversa);
difficoltà familiari, come i bambini che vivono in famiglie in cui sono presenti fenomeni d’abuso, maltrattamento e
violenza;
difficoltà relazionali, aggressività o chiusura, difficoltà nel linguaggio, disturbi dell’attenzione;
difficoltà psicologiche, come basso livello di autostima, stato d’ansia, scarso autocontrollo e assenza di interessi;
difficoltà di apprendimento, ambiente socioculturale, dovute da fattori di tipo emotivo ed emozionale che possono
creare difficoltà e disagio.
- La valutazione
- Individuazione degli alunni con BES (Elenco delle tipologie di alunni con BES)
- Personalizzare e individualizzare: il Piano Didattico personalizzato (PDP)
- Le misure dispensative e gli strumenti compensativi
- Finalità delle strategie didattiche inclusive
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A. Carlini, Disabilità e bisogni educativi speciali nella scuola dell’autonomia, Tecnodid editrice 2012, p. 113.