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Tipi di diodi:

• diodo raddrizzatore (es. di potenza), che conduce solamente in polarizzazione diretta.


• diodo Schottky, è un diodo con contatto metallico che ha una tensione di rottura molto più
bassa del diodo raddrizzatore ma con velocità di commutazione molto alta.
• diodo Zener e diodo a “effetto valanga” che conduce nella direzione opposta quando la
tensione inversa supera la tensione considerata di rottura.
• diodo LED, in grado di emettere luce di diversi colori a seconda della lavorazione. Ciò
accade quando i portatori di carica superano la linea della giunzione PN ed emettono fotoni.
• diodo laser, simile al LED, ma emette un raggio laser.
• fotodiodi, sensibili alla luce. Possono essere utilizzati tipicamente come sensori di luce, in
polarizzazione inversa.
• diodo a effetto tunnel o Esaki, che permette di amplificare i segnali e operare a velocità
molto elevate. Possono essere utilizzati in ambienti con temperature molto basse, campi
magnetici elevati e radiazioni elevate dovute all'elevata concentrazione di carica.
• diodo Gunn, simili a quelli tunnel e che sono caratterizzati da una resistenza negativa.
• diodo termico, può fungere da sensore di temperatura, proporzionale alla tensione.
• diodo PIN, è come una normale giunzione, ma con una sezione centrale senza drogante,
ossia senza uno strato intrinseco tra P e N. Sono usati come interruttori ad alta frequenza,
attenuatori o rivelatori di radiazioni ionizzanti.
• stabitor o diodo di riferimento diretto, in grado di essere estremamente stabile in tensione
diretta.
• varicap, un diodo a capacità variabile sfruttato per la sintonia nei radiotrasmettitori e nei
radioricevitori.

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