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RISCALDAMENTO E
PREVENZIONE DEGLI
INFORTUNI
VALTORTA ANDREA
1.1 RISCALDAMENTO
In ogni sport o attività fisica vi è una prima fase comune, tanto utile quanto
trascurata: il riscaldamento.
Il riscaldamento, specialmente nel Calisthenics, è una fase importantissima per poter
approcciare l’allenamento riducendo il rischio di infortuni e preparandosi al meglio
all’attività.
Durante il riscaldamento si possono già allenare le proprie capacità coordinative per
migliorare la qualità ed il controllo dei movimenti. A livello fisiologico il
riscaldamento provoca un aumento della temperatura corporea (per questo deve
essere attivo), aiuta il metabolismo a produrre meno lattato, aumenta la sua capacità
di smaltimento e, quindi, posticipa l’insorgenza dell’affaticamento muscolare.
Inoltre durante questa importante fase dell’allenamento si ha un aumento
della lubrificazione delle articolazioni e di conseguenza si avrà un miglioramento sia
in termini di ROM che di fluidità di esecuzione. Infine prepara il sistema nervoso
centrale (SNC), ne aumenta l’attività degli impulsi nervosi e quindi migliora la
capacità di attivazione muscolare.
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1.3 FASI DEL RISCALDAMENTO
Il nostro riscaldamento viene suddiviso in fasi sia per una ottimizzazione della sua
efficacia sia per una sua facile ed intuitiva messa in atto durante gli allenamenti e
prevede:
1. Attivazione generale: corsa, salto della corda, esercizi aerobici generali;
2. Mobilizzazione articolare: seguire un ordine logico per non dimenticarsi
nessuna parte del corpo, esempio partire dal collo (dall’alto) e scendere
progressivamente alle articolazioni anatomicamente inferiori (spalle, gomiti,
polsi, schiena, anche). Utilizzare per lo più esercizi di stretching dinamico
(obbiettivo è scaldare!). Questa tipologia di stretching ha il vantaggio di allungare
rapidamente la muscolatura e lubrificare le articolazioni, preparando le strutture
alla prestazione sportiva (per approfondimenti vedi modulo specifico su mobilità
e stretching);
3. Attivazione muscolare mirata: conoscendone l’anatomia e la biomeccanica, si
eseguono esercizi semplici che hanno lo scopo di attivare un determinato
muscolo (esempio, push up scapolare per attivare il gran dentato). In questa fase
è molto utile lavorare con elastici, sopratutto per tutta la muscolatura della parte
superiore del corpo e della spalla;
4. Core: in questo sport l’allenamento, il rinforzo e la propriocezione del core sono
fondamentali. Nel riscaldamento si deve lavorare sulla “tecnica” del core, per
apprendere al meglio le posizioni e gli schemi motori e per attivare la
muscolatura, mentre sarebbe meglio lasciare a fine allenamento il lavoro più
pesante e di carico.
Concentrarsi sulla tecnica del core nella parte iniziale della seduta (plank,
retroversione, superman ecc.) consente di essere lucidi e pronti ad eseguirlo nel
miglior modo possibile e con la massima coscienza del movimento.
Gli esercizi destinati al rinforzo del core devono essere variati ad ogni
allenamento in modo da dar il maggior numero possibile di stimoli ed aumentare
cosi la stabilità.
Si rimanda al modulo specifico sul core per tutti gli approfondimenti del caso.
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2.1 PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
Nel nostro sport i principali infortuni nei quali si incappa sono quelli da non contatto
e da sovrallenamento (o malallenamento).
Per questo, il riscaldamento e lo stretching rivestono un ruolo fondamentale nella
prevenzione degli infortuni.
L’allenatore riveste un ruolo fondamentale per ridurre questi eventi al minimo (ma
purtroppo non si possono eliminare del tutto). Il tecnico ha il compito di
programmare in maniera ottimale, personalizzando l’insegnamento e trasmettendo
una tecnica impeccabile. Inoltre deve sottolineare l’importanza della mobilità
articolare e dell’allungamento muscolare.
Il rischio di incappare in un “abuso di professione” è, però, molto alto, motivo per cui
è importante conoscere i confini del proprio ruolo e reindirizzare ad altri specialisti
quando necessario.
Nella prevenzione degli infortuni questi 4 punti sono fondamentali e devono essere
sempre tenuti in considerazione in ogni allenamento e in ogni programmazione:
1. Potenziamento dei muscoli del CORE;
2. Potenziamento dei muscoli della scapola e della cuffia dei rotatori;
3. Allenamento della propriocettività abbinata al potenziamento muscolare;
4. Miglioramento della flessibilità.
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Nel calisthenics l’infortunio più frequente riguarda l’articolazione della spalla,
motivo per cui approfondiremo maggiormente questo aspetto.
Vedremo insieme alcuni esercizi di esempio per migliorare il controllo delle scapole.
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Gli esercizi più utili da poter inserire anche in una routine di riscaldamento. sono
sicuramente le andature in quadrupedia:
• Andatura in quadrupedia in avanti e indietro;
• Andature in quadrupedia laterale;
• Andature in quadrupedia laterali incrociando le mani;
• Andature in quadrupedia pancia in su.
Altra tipologia utile di esercizi da aver sempre all’interno del riscaldamento prevede
l’utilizzo di elastici o loop band.
Per lavorare sempre sul potenziamento e sull’aumento della mobilità delle spalle e sui
relativi muscoli sono molto utili gli esercizi a corpo proteso prono, come ad esempio:
• Prono, portare gli arti superiori tesi dall’alto in fuori e poi in basso in
extrarotazione,
• Prono, sollevare in alto gli arti superiori tesi e successivamente tenendoli sollevati
dal suolo, flettere i gomiti a 90° (posizione a candeliere) e ridistenderli.
Per potenziare e aumentare la propriocezione di tutto il cingolo scapolare e della
spalla è quasi indispensabile utilizzare superfici instabili come fittball, bosu, cuscino
propriocettivo ecc.
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1.1 RISCALDAMENTO 2
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