Gli esercizi fisici fanno parte di movimenti naturali alla base dei quali stanno i meccanismi
di riflesso. Per Pavlov la spontaneità di questi movimenti era dovuta all’attività globale della
corteccia cerebrale. Senza il movimento muscolare non è possibile l’attività fisica dell’uomo
nonché il perfezionamento nel processo di educazione. In questo modo l’influenza degli esercizi
fisici è strettamente legata all’attività dei muscoli, degli organi di senso, degli organi interni e della
corteccia cerebrale.
Raggiungere un’elevata capacità di lavoro dell’organismo è uno dei compiti che possono
essere risolti con l’allenamento in circuito. Nell’educazione fisica, l’allenamento ciclico dà la
possibilità di acquisire da soli cognizioni atte a formare le qualità fisiche e di perfezionare le singole
abilità e capacità. Per l’elaborazione dei vari modelli di preparazione fisica è necessario:
• Identificare gli scopi finali della formazione delle caratteristiche fisiche e il loro sviluppo in
una tappa precisa della preparazione;
• Condurre un’analisi profonda degli esercizi; metterli in rapporto col materiale di studio,
ricordando in esso i fattori positivi e negativi per una tale o tal’altra capacità;
• Il complesso di esercizi in una determinata parte della lezione in funzione del grado di
preparazione fisica del gruppo;
• Determinare l’entità di lavoro e di riposo nei gruppi di esercizi in funzione delle differenze
di età e di sesso;
• Rispettare severamente la successione degli esercizi e il passaggio da un attrezzo all’altro,
nonché l’intervallo tra i cicli di esercizi nelle ripetizioni.
Sostanzialmente la programmazione dell’allenamento in circuito consiste nel fatto che
l’intero volume di esercizi appositamente strutturati è soggetto all’esecuzione in un preciso
intervallo di tempo, con una determinata successione, con il passaggio graduale ai carichi in
funzione delle caratteristiche individuali. Inoltre è importante la conservazione del legame diretto
tra istruttore e studenti con un severo controllo sullo sviluppo fisico e lo stato di salute.
L’educazione fisica rappresenta un processo legato alla formazione delle caratteristiche
fisiche quali la forza, la velocità, la flessibilità, la resistenza, l’abilità; o di caratteristiche complesse
come agilità, resistenza alla forza o alla velocità e altre. Praticamente non esiste neanche una
caratteristica fisica allo stato “puro”.
LA FORZA
La forza si misura secondo indici massimali della tensione muscolare; essa viene valutata
come la capacità dell’uomo di vincere la resistenza o di opporsi a questa con una tensione
muscolare. Introducendo nel gruppo di esercizi dell’allenamento in circuito esercizi di forza, si può
ottenere un incremento di questa per mezzo di una strutturazione razionale del lavoro sulla forza
stessa. I problemi del rafforzamento dell’apparato muscolare si risolvono mediante l’aumento delle
capacità di attuare sforzi nei diversi regimi di attività: dinamico, statico, di forza pura e forza
veloce. Oltre alla forza si può programmare, con successo, anche l’aumento della resistenza che si
sviluppa con la capacità di sopportare carichi protratti.
Una prolungata capacità di lavoro mediante l’esecuzione degli esercizi fisici
dell’allenamento in circuito, dipende direttamente dall’alto grado di preparazione fisica generale,
dalla resistenza del sistema nervoso ai processi di eccitamento, dalla grande capacità di lavoro degli
apparati cardio-respiratorio e circolatorio, dalla economicità del metabolismo, dalla presenza
nell’organismo di particolari risorse energetiche, dalla volontà.
Esistono tre modi fondamentali di impiego dell’esercizio con carichi: lavoro prolungato con
piccoli carichi o poca resistenza, lavoro con piccoli carichi o poca resistenza ma con massima
velocità, lavoro con carichi e resistenza sub-massimali o massimali.
Il modo più efficace di formazione della forza è il terzo. Gli sforzi massimi possono essere
prodotti nel corso di un breve periodo di tempo perché l’organismo di uno studente non è in grado
di sopportare a lungo una tensione massima dei muscoli per la mancanza di sufficiente quantità di
ossigeno necessaria per la trasformazione dell’energia. Dopo uno sforzo massimo è necessaria una
pausa completa di 3-5 minuti.
Durante l’esercitazione con piccoli carichi l’azione più efficace viene fatta negli ultimi
tentativi durante i quali la regolazione nervosa è vicina alla regolazione che si manifesta
nell’esercitazione con carichi sub-massimali. Questo metodo ha un suo vantaggio, infatti si può
attuare facilmente un controllo sulla correttezza dei movimenti e della respirazione e si esclude
l’eccessivo impegno tensivo dei muscoli (molto importante per le ragazze e gli adolescenti con
scarsa preparazione).
Per lo sviluppo della forza dinamica è preferibile, nell’allenamento in circuito, usare pesi
relativamente piccoli, tempo medio e un gran numero di ripetizioni. Il carico deve essere
razionalmente programmato e distribuito durante ogni esercizio e durante ogni singolo ciclo, ma
anche nella scelta appropriata degli attrezzi. Il gruppo di esercizi deve essere tale da interessare
alternativamente tutte le principali fasce muscolari, perciò alcuni esercizi devono avere un carattere
generale, altri devono interessare direttamente alcune fasce muscolari, mentre altri sono
assolutamente specifici e legati ad un particolare scopo programmatico. Importante è alternare
esercizi di grande tensione ad altri che necessitano di sforzi minori.
Gli esercizi più efficaci per lo sviluppo della forza, per gli studenti, sono quelli che possono
essere eseguiti non più di 15-25 volte di seguito presso un gruppo di attrezzi per 30 sec. di lavoro.
Se si ripeterà più volte di seguito svilupperemo la resistenza alla forza.
La respirazione ha un’importanza fondamentale ed ha bisogno di una speciale regolazione.
Vanno rispettati alcuni principi fondamentali: sollecitare l’impegno massimale solo per brevi tempi;
includere esercizi con tensioni massimali o sub-massimali di piccola entità; non devono essere fatte
massime inspirazioni prima dell’esecuzione di esercizi di forza, poiché queste provocherebbero
indesiderate alterazioni nell’organismo al momento dell’apnea; per gli studenti è consigliabile
eseguire l’inspirazione e l’espirazione a metà dell’esercizio di forza senza badare al fatto che risulta
scomodo poiché provoca difficoltà nella respirazione.
Nell’allenamento in circuito durante le pause va sfruttato sia il riposo passivo che quello
attivo (camminata o esercizi di rilassamento). Allenamenti regolari adattano meglio l’organismo al
carico. L’adattamento avviene più rapidamente se per un tempo determinato l’ordine e la sequenza
degli esercizi rimangono invariati. Tuttavia un eccessivo e prolungato impiego di certi esercizi
determina un’esecuzione abitudinaria con conseguenti scarsi progressi di adattamento. Si
raccomanda perciò di cambiarli periodicamente.
LA VELOCITA’
La rapidità si esprime con la massima frequenza dei movimenti e dipende dalla velocità di
passaggio, nei centri motori nervosi, da una condizione di eccitamento ad una condizione di
inibizione e viceversa, ossia dalla vivacità dei processi nervosi.
La velocità del movimento ha un grande significato sia nella velocità di reazione motoria
che nella frequenza dei movimenti: per svilupparla nell’allenamento in circuito si devono effettuare
esercizi con velocità massima. Col metodo della ripetizione degli esercizi è importante superare, in
ogni esercizio, la propria velocità massima. Da questa dipendono tutte le componenti di carico negli
esercizi di velocità ed in particolare: lunghezza della distanza, intensità di esecuzione, intervalli di
riposo, numero delle ripetizioni.
Lo sviluppo della destrezza, nell’allenamento in circuito, è in reciproco rapporto con la
formazione della rapidità e con lo sviluppo della capacità di assimilare coordinatamente complesse
azioni di movimento con la capacità di adattare l’attività motoria alle esigenze contingenti.
Importanza fondamentale hanno il perfezionamento delle capacità di equilibrio e quella di alternare
razionalmente tensione e rilassamento.
La formazione della qualità di rapidità consiste nello sviluppo delle capacità di effettuare
movimenti di velocità e di reazioni motorie rapide. Questo si ottiene con l’introduzione nel
programma di esercizi speciali quali la corsa di velocità, la corsa di accelerazione, esercizi con
elementi di giochi sportivi o a carattere di gioco, di salti vari, ecc.
Con la formazione di reazioni motorie complesse, nei gruppi di esercizi viene aumentato
gradualmente il numero delle possibili modifiche nel gioco. Per esempio, inizialmente insegniamo a
prendere la palla in risposta ad un passaggio concordato preventivamente, poi invitiamo lo studente
a ripetere l’esercizio con varianti più complicate e con l’esecuzione di azioni supplementari,
intensificando gradualmente la velocità e allungando il percorso.
Con un metodo di base, gli sviluppi della rapidità derivano dalla esecuzione di movimenti
effettuati con la massima velocità. La durata di tali esercizi viene determinata in base al tempo
durante il quale può essere mantenuto un ritmo massimo. Nell’esecuzione degli esercizi di velocità
la tensione muscolare ha un ruolo fondamentale: per aumentare la velocità del movimento è
indispensabile sviluppare sia la forza muscolare sia la velocità del movimento.
Oltre all’impiego dei pesi per sviluppare la rapidità dei movimenti vengono utilizzati anche
esercizi che possono essere eseguiti in condizioni semplificate: lanciare attrezzi alleggeriti o appesi
ad una fune, alternare l’uso di attrezzi alleggeriti con attrezzi di peso normale. Per mantenere un
alto ritmo di movimento è indispensabile contrarre rapidamente i muscoli e quindi rilassarli; tutto
ciò si ottiene mediante un impiego regolare degli esercizi dell’allenamento in circuito che possono
essere eseguiti con una maggior frequenza ma senza tensioni superflue.
Quando sorgono difficoltà con la velocità è opportuno sospendere per un certo periodo gli
esercizi specifici e passare ad altri tipi di esercizi con l’aiuto dei quali è possibile elevare il livello di
sviluppo delle caratteristiche della forza veloce.
Importanti sono gli esercizi specifici diretti al perfezionamento di quelle facoltà dalle quali
dipende la velocità dell’esecuzione nel suo insieme: esercizi di forza e velocità anche per la
distensione e il rilassamento. Psicologicamente per gli studenti è importante la motivazione perciò è
preferibile impiegare il metodo competitivo o di gioco nell’esecuzione degli esercizi.
LA DESTREZZA
LA FLESSIBILITA’
LA RESISTENZA
La resistenza è la capacità di eseguire un certo tipo di lavoro di intensità non eccessiva per
un tempo sufficientemente lungo in opposizione a sollecitazioni sia di tipo esterne sia di tipo
interne. Lo sviluppo della resistenza generale nell’allenamento in circuito è legato all’incremento
graduale dell’intensità di esecuzione degli esercizi e dal coinvolgimento del maggior numero
possibile di fibre muscolari. La resistenza generale non è altro che la base per la resistenza specifica
che è la capacità di sostenere a lungo un certo tipo di attività motoria. In riferimento all’allenamento
in circuito distinguiamo i seguenti tipi di resistenza specifica:
• Resistenza di forza dinamica, che è la capacità di eseguire per lungo tempo un lavoro
dinamico con impegni neuro-muscolari significativi. Il suo sviluppo si realizza con
sovraccarichi o esercizi di opposizione sempre con il criterio della gradualità: all’inizio
il carico si incrementa con un numero crescente di esercizi, poi si incrementa l’intensità
con l’aumento delle ripetizioni.
• Resistenza di forza statica (isometrica), è la capacità di mantenere una tensione sub-
massimale per un certo tempo. Il suo sviluppo si realizza con esercizi in sospensione o
in appoggio o sostenendo carichi senza cedimenti. Si includono in questo gruppo anche
gli esercizi specifici per il potenziamento dei mm. pettorali, addominali, delle braccia,
ecc.
• Resistenza alla velocità, è legata alla disponibilità di “velocità” da parte del soggetto.
Un mezzo efficace di sviluppo è dato dallo sprint con aumento graduale della lunghezza
del percorso e dai balzi. Nell’allenamento in circuito lo sviluppo della forza veloce deve
essere risolto parallelamente allo sviluppo della rapidità esecutiva e di reazione motoria.
Lo sviluppo della resistenza specifica deve essere incrementato anche attraverso il gioco con
un’applicazione ripetitiva che garantisca un adeguamento delle grandi funzioni fisiologiche sia
organico – muscolari che nervose. La resistenza sui giochi si ottiene aumentando il numero di
esercizi di gioco e la loro intensità.
La resistenza alla forza specifica si sviluppa con esercizi di forza per tempi medi e
sovraccarichi pari al 50% del massimale. Si devono inoltre alternare i carichi grandi a quelli piccoli.
LEZIONI DI GINNASTICA
I GIOCHI
Svolgendo il programma di atletica leggera si riscontra spesso che la maggior parte degli
studenti ottiene scarsi risultati in alcune specialità come la corsa breve, il salto in lungo, il salto in
alto, ecc. Dopo avere effettuato delle prove di controllo, l’insegnante deve stabilire in quale
direzione convenga indirizzare la preparazione fisica.
Si può passare ad applicare l’allenamento in circuito per l’atletica leggera dopo aver svolto
quello della ginnastica o dei giochi sportivi e tenendo conto delle attrezzature a disposizione (fosse
per i salti, corsie per la corsa, pedane per i lanci).
Le aree specializzate per l’atletica si compongono di 10-15 gruppi di esercizi o attrezzi e
includono gli esercizi che favoriscono lo sviluppo delle qualità fisiche (velocità, resistenza, forza).
L’indirizzo degli esercizi viene determinato in base agli indici dei risultati conseguiti dagli studenti
durante le prove di controllo, ma il ruolo prioritario deve essere assegnato agli esercizi che
assicurano una preparazione fisica globale agli adolescenti.
Bisogna considerare l’educazione fisica come un processo prolungato che si divide in anni
scolastici dove ogni anno si ripete il programma, ma ad livello qualitativamente superiore. Per una
pianificazione ciclica dell’allenamento si utilizzano i gruppi di esercizi atti a preparare fisicamente
gli studenti. Un gruppo di esercizi scelto viene utilizzato per 4-6 lezioni consecutive dopo di che si
effettuano eventuali correzioni.
Il materiale per la preparazione fisica generale e specifica viene pianificato separatamente
per tutte le lezioni dell’anno scolastico. Durante il primo anno scolastico si può ricorrere
all’allenamento in circuito nella sua versione semplificata, cioè senza trascrivere i risultati, con un
tipo di lavoro standard e con varianti di esercizi per un approccio differenziato.