Guida completa
| Andrea Biasci
Ipertrofia muscolare: Guida completa
1. Introduzione
Questa guida affronta in modo completo il tema dell’ipertrofia muscolare, a
partire dal definire cos’è, come avviene e cosa la provoca. La crescita muscolare
è l’aspetto più ambito e desiderato dai praticanti di bodybuilding e dai
frequentatori del mondo della palestra. Successivamente vengono offerte risposte
dirette a domande e dubbi ricorrenti come quali esercizi scegliere, quante serie,
quante ripetizioni fare, quante volte a settimana allenarsi e allenare un muscolo
(monofrequenza o multifrequenza?) e così via, sino ad offrire linee guida pratiche
e concrete (con esempi di schede di allenamento) da applicare per aumentare la
massa muscolare e massimizzare i risultati.
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Tuttavia, prima ancora del fine estetico, l’incremento del tessuto muscolare è utile
alla capacità di espressione della forza del soggetto: tra i vari fattori determinanti
la forza, il più impattante in percentuale è rappresentato dalla dimensione
dell’area della sezione trasversale.
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Miofibrilla
Fibra muscolare
e
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ill
br
fi
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M
Ipertrofia
Sa
rc
op
la
Sarcoplasma
sm
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5. I fattori e meccanismi
dell’ipertrofia muscolare: come
avviene e cosa la provoca?
L’ipertrofia muscolare avviene conseguentemente all’applicazione di stimoli
(stress) crescenti nel tempo a carico del muscolo attraverso allenamenti con i
sovraccarichi, che possono essere rappresentati da manubri, bilancieri, macchine
ma anche da esercizi a corpo libero.
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Ad esempio, se oggi sei in grado di eseguire distensioni in panca piana con 80kg x
8 ripetizioni x 3 serie, dovrai nel tempo riuscire a completare uno schema di 80kg
x 12 x 3, e poi gradualmente 85kg x 12 x 3 e così via. Oppure, puntare a completare
la stessa quantità di lavoro ma in minor tempo riducendo i recuperi tra le serie.
1. Tensione meccanica
2. Stress metabolico
3. Danno cellulare
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Il grado di tensione meccanica subito dalle fibre muscolari è tanto più elevato
quanto più si accorciano lentamente. La velocità non è deliberatamente scelta
ma imposta dal carico esterno spostato oppure dall’alto grado di fatica raggiunto -
ossia ciò che puoi osservare quando sposti carichi pesanti oppure sei in prossimità
del cedimento muscolare.
Massa muscolare ed
allenamento: cosa fare
Analizziamo come aumentare la
massa muscolare, attraverso gli
esercizi e programmi adatti.
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Possono essere inclusi anche altri elementi come la forte produzione di miochine,
radicali liberi e il rigonfiamento cellulare che possono, dunque, amplificare gli
effetti.
Non è chiaro allo stato attuale della ricerca se lo stress metabolico e i suoi effetti
siano additivi o ridondanti rispetto a quelli derivanti dal solo stress meccanico.
Entrambi agiscono contemporaneamente in condizioni di forte accumulo
di metaboliti e ischemia transitoria, in quanto la fatica cumulativa espone
e predispone le fibre muscolari alla generazione di elevati gradi di tensione
meccanica, anche grazie all’aumentato reclutamento muscolare. Pertanto, può
essere soltanto ipotizzato che il suo effetto sia coadiuvante lo stress meccanico.
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Passata questa fase, se ti alleni e alimenti correttamente, i primi 4-5 anni saranno i
più proficui in termini di quantità di massa muscolare acquisita. Successivamente
a questi, è possibile continuare a sintetizzare nuovo tessuto muscolare ma sempre
più lentamente man mano che la finestra di adattamento determinata dal
potenziale genetico si riduce.
Se però ad esempio, come spesso capita, non si fanno le cose correttamente sin
da subito potrebbero passare anche 10 anni ed essere ancora principianti. Da
questo punto di vista tanto più sei allenabile e tanto maggiore è il potenziale
grado di miglioramento non ancora espresso.
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Tale sequenza può essere applicata nel singolo allenamento (come avviene nel
metodo Hatfield) oppure distribuendo stimoli di diversa natura in giorni separati
(come nel metodo P.H.A.T.).
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IIax
8-12 RIP A cedimento
IIa
Gran parte del lavoro (circa i 2/3 del totale) deve ricadere all’interno del range di
6-12 ripetizioni massimali con carichi moderati, compresi tra circa 70-85% del
carico massimale, purchè esse siano svolte raggiungendo un adeguato livello di
fatica - ossia al cedimento muscolare o comunque in prossimità di esso con un
margine di 2-3 ripetizioni.
La restante parte del lavoro deve essere ripartita su un range di ripetizioni basso
(1-5 ripetizioni massimali) con carichi pesanti (circa 85-100% del massimale)
mentre un’altra parte può prevedere lavori con ripetizioni pari o ben superiori
alle 15 (carichi leggeri pari o inferiori al 65% del massimale).
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Ciò non toglie che durante l’anno non puoi variare e ciclizzare i vari range di
lavoro come meglio credi anche per fornire stimoli a cui il muscolo potrebbe
rispondere in maniera sensibile. Da questo è possibile dedurre che l’ipertrofia è
raggiungibile in qualsiasi zona di carico. Ovviamente carichi più pesanti incidono
maggiormente sull’incremento della forza mentre carichi più leggeri più sulla
resistenza muscolare locale.
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Tuttavia, non bisogna cadere nell’errore di pensare che fare di più sia meglio
perché l’organismo ha capacità di recupero limitate (per quanto allenabili)
e rischi di dilatare i tempi di recupero, di ridurre il focus in allenamento per
via dell’accumulo di fatica periferica/sistemica oppure, peggio, di finire in
overtraining.
Volume ottimale
Allenamento Sovrallenamento
Ipertrofia
a set singolo
Volume
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Infine, ogni gruppo muscolare può necessitare di più o meno serie a seconda
di differenze soggettive, pertanto conviene scegliere un numero di esercizi per
gruppo muscolare che va da un minimo di 2 ad un massimo di 4. Solitamente
distretti muscolari più grandi e forti/resistenti (ad esempio schiena e cosce)
necessitano di molti esercizi, mentre altri più piccoli o che si esauriscono
rapidamente richiedono pochi esercizi (come le braccia).
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In alcuni casi è possibile spingersi anche oltre, soprattutto in atleti che si sono
progressivamente adattati ad alti volumi di lavoro o che, spostando carichi molto
pesanti, richiedono molto tempo e serie di avvicinamento per esprimersi al 100%.
Ad esempio, se esegui 8 ripetizioni all’interno della serie con un carico che però
avrebbe permesso di farne 10 al cedimento vuol dire che hai adottato un margine
(buffer) pari a 2.
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Lunedì
Distensioni panca piana bilanciere 6×4 9 Rm con buffer 3 3m
Stacco da terra 5×5 8 Rm con buffer 3 3m
Croci con manubri panca 30° 12×3 2-3 m
Alzate laterali con manubri 15×3 2-3 m
Curl bicipiti con bilanciere 15×3 2-3 m
Martedì
Back squat 6×4 10 Rm con buffer 4 3-4 m
Lento avanti seduto con manubri 10×3 12 Rm con buffer 2 3m
Lat machine impug. Triangolo 8×3 12 Rm con buffer 4 3m
Leg curl 15×3 2-3 m
French press bilanciere panca 30° 15×3 2m
Affondi indietro alternati 16×2 2-3 m
Mercoledì (riposo) \
Giovedì
Distensioni panca piana manubri 8×3 12 Rm con buffer 4 2-3 m
Rematore con bilanciere 10×3 12 Rm con buffer 2 2-3 m
Croci dai cavi 12×3 2m
Alzate laterali con manubri 15×3 2-3 m
Curl bicipiti alternati con manubri 20×2 2-3 m
Venerdì
Back squat 6×4 10 Rm con buffer 4 3-4 m
Lento avanti in piedi con bilanciere 8×3 10 Rm con buffer 2 3m
Lat machine avanti presa larga 12×3 15 Rm con buffer 3 3m
Spinte tricipiti dal cavo alto 15×3 2-3 m
Stacchi a gambe semi-tese con
15×3 1-2 m
manubri
Leg extension 12×3 2-3 m
Sabato (riposo) \
Domenica (riposo) \
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Giorno 1 allenamento A
Giorno 2 allenamento B
Giorno 3 (riposo) \
Giorno 4 allenamento C
Giorno 5 (riposo) \
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Lunedì
Martedì
Calf seduto 30 X 2 30 Rm 2m
Mercoledì (riposo) \
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Lunedì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica (riposo) \
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8. Monofrequenza o multifrequenza:
quante volte allenarsi a settimana
per l’ipertrofia muscolare?
Come già ampiamente spiegato nel paragrafo sulla durata dell’allenamento,
esistono vari fattori che influenzano il “quanto” allenarsi. Farlo con una frequenza
di 4-5 volte a settimana può rappresentare un’indicazione mediamente valida.
Casi estremi in un senso (2 giorni) o nell’altro (7 allenamenti e oltre) esistono ma
sono caratteristici di chi ha disponibilità ridotta in termini di tempo oppure di
alcuni atleti agonisti.
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Anche la diatriba tra monofrequenza (allenare uno stesso muscolo ogni 7 giorni)
e multifrequenza (allenarlo più volte nell’arco della settimana) non avrà mai fine
in quanto ci saranno sempre persone cresciute con un modo o l’altro.
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In passato si pensava che per far crescere un muscolo bastasse colpirlo una volta
per poi farlo riposare una settimana prima di riallenarlo. In realtà la scienza ha
dimostrato, già da diverso tempo, che, in seguito ad un allenamento, la sintesi
proteica muscolare ritorna a valori basali entro massimo 72 ore e quindi non vi
è la reale necessità di attendere 7 giorni. Tale situazione sembra più essere legata
ad una accettata convenzione sociale.
Infine, c’è una gran differenza tra allenare un muscolo e allenare un movimento in
cui è coinvolto quello stesso muscolo: nel primo caso se sei abile nel generare alti
livelli di intensità potrebbero bastare 2 allenamenti dedicati a settimana, mentre
nel secondo caso, dovendo lavorare lontano da elevati livelli di fatica sistemica/
periferica, puoi spingerti senza grosse difficoltà a frequenze maggiori.
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Lunedì
Martedì
Calf seduto 30 X 2 30 Rm 2m
Mercoledì (riposo) \
Giovedì
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Venerdì
Sabato
Domenica (riposo) \
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Martedì (riposo)
Giovedì (riposo)
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Sabato (schiena)
Stacco da terra 3x8 6 Rm buffer 3 3-4 m
Trazioni presa larga 5x5 8 Rm buffer 3 3-4 m
Pulley basso 12x3 12 Rm 3m
Pulldown cavo alto 15x3 15 Rm 2-3 m
Remate a gomiti alti 20x4 20 Rm 2-3 m
Scrollate con bilanciere 15x2 15 Rm 2-3 m
Domenica (riposo)
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Padrone della forza.
Un libro per essere padrone della forza e non schiavo dei metodi.
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Project Exercise 1-2
Due volumi per apprendere la
biomeccanica degli esercizi.
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Riferimenti bibliografici
1. Scienza e sviluppo della ipertrofia 6. Project Exercise Vol.1-2. Andrea Roncari.
muscolare. Brad Schoenfeld. Olympian’s srl Project Edition. 2017
Publishing 2017
7. projectinvictus.it
2. Hypertrophy: Muscle fiber growth caused by
mechanical tension (English Edition). Chris 8. strengthandconditioningresearch.com
Beardsley. 2019
9. bodycompacademy.it
3. Project Strength. Alessio Ferlito. Project
Edition. 2016 10. skepticaldragoon.it
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