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LA PARALISI
DEL
NERVO
FACCIALE
IL NERVO FACCIALE
Il nervo facciale (VII nervo cranico) è un nervo misto in quanto
provvisto di funzione motoria e sensitiva. Esso è principalmente
il nervo motorio dei muscoli mimici del viso e dei muscoli del
collo: (Fig 1-2)
• Regola la motilità del territorio facciale superiore (muscolo
occipito-frontale, parte superiore dell’orbicularis oculi e cor-
rugatore del sopracciglio) e del territorio facciale inferiore
(altri - muscoli pellicciai della faccia e del collo, muscolo stilo
ioideo, ventre posteriore del digastrico).
• Controlla la sensibilità della metà posteriore del condotto
uditivo esterno e del padiglione auricolare e della membrana
del timpano.
• Innerva il muscolo della staffa che è l’effettore del riflesso
stapediale (valutabile mediante l’esame Impedenzometrico)
• Regola la capacità gustativa (i disturbi del gusto sono molto
precoci e possono precedere la paralisi del nervo facciale).

Topograficamente possiamo suddividere il nervo facciale in 3 porzioni:


• porzione endocranica (tronco encefalo)
• porzione intrapetrosa (meato acustico interno)
• porzione extracranica (loggia parotidea)

Fig 1 Fig 2

La disfunzione del nervo facciale consiste nella perdita della


funzione motoria dei muscoli facciali. In alcuni casi, possono
verificarsi alterazioni secondarie, derivanti dal danno alle altre
funzioni del nervo facciale come: la lacrimazione, il gusto, la
salivazione e la funzione stape-
diale.

Il sintomo più caratteristico


di un danno a carico del ner-
vo facciale è costituito da un
deficit della funzione motoria.
Quest’ultimo può essere com-
pleto (immobilità completa
della metà della faccia) e pren-
dere il nome di paralisi, oppu-
re soltanto parziale, ed in tal
caso è detto paresi. (Fig. 3)

Le patologie che possono causare una paralisi del nervo facciale


possono essere:
• Congenite, che sono molto rare
• Infiammatorie:
- la più frequente è la Paralisi a Frigore o Idiopatica (Paralisi
di Bell) di cui non si conosce il fattore scatenante di solito
insorge acutamente dopo un breve raffreddamento del volto
e si risolve entro 8-12 settimane
- da genesi virale Herpes Zoster Oticus
• Iatrogene (causate da interventi chirurgici a carico dell’orec-
chio medio e/o interno, della base cranica e della parotide)
• Traumatiche (lesioni a livello dell’emifaccia o fratture dell’os-
so temporale)
• Tumori Intrinseci o Estrincesi (da compressione o infiltrazio-
ne); tra i tumori benigni i più frequenti sono il neurinoma e
l’emangioma.
• Le paralisi del VII nervo cranico possono essere classificate in:
- paralisi centrali o sopranucleari
- paralisi periferiche, dovute alle lesioni del nucleo e del
nervo facciale
LA PARALISI CENTRALE
La paralisi centrale, conseguente a lesioni delle vie sovra nucle-
ari e delle aree corticali si associa a lesioni a carico del sistema
nervoso centrale. Il deficit muscolare è apprezzabile soltanto a
livello della porzione inferiore dell’emifaccia controlaterale alla
sede della lesione. Quindi si distingue facilmente dalla paralisi
periferica, in quanto la motricità volontaria e automatica della
regione superiore della faccia è conservata.
LA PARALISI PERIFERICA
La paralisi periferica, conseguente ad una lesione a valle del
secondo motoneurone, coinvolge tutta la muscolatura motoria
dell’emivolto omolaterale con:
• Perdita di motricità volontaria o involontaria dell’emifaccia
colpita, con difficoltà più o meno accentuata a corrugare la
fronte, chiudere l’occhio e la bocca
• Perdita del tono muscolare con emifaccia pendente ed “ine-
spressiva”
• Diminuzione della secrezione lacrimale, alterazione del gu-
sto, ipersensibilità ai suoni, dolore ed intorpidimento a livello
del padiglione auricolare
A livello esteriore il viso appare asimmetrico, con difficoltà o
impossibilità a chiudere l’occhio dell’emifaccia colpita, la mu-
scolatura dello zigomo appare abbassata e il soggetto sorride solo
da una parte, i solchi naso-genieni appaiono appiattiti da un lato.
Si può avere inoltre difficoltà nella deglutizione e nel linguaggio.
La rieducazione può essere vantaggiosa per alcuni individui af-
fetti da paralisi periferica del nervo facciale, in quanto contri-
buisce a mantenere il tono muscolare dei muscoli facciali colpiti
e a stimolare il nervo facciale. È importante che gli esercizi di
rieducazione muscolare, che agiscono sui muscoli mimici paraliz-
zati e sui tessuti molli, siano attuati precocemente in modo da
aiutare a prevenire eventuali contratture (sincinesie) permanen-
ti dei medesimi.
La rieducazione iniziata durante la degenza ospedaliera con
l’assistenza della logopedista, dovrà continuare per un lungo
periodo presso il proprio domicilio, per poter ottenere una buo-
na ripresa funzionale del nervo interessato dalla paralisi.
ESERCIZI DA ESEGUIRE A DOMICILIO
IN CASO DI PARALISI DEL NERVO FACCIALE

Sollevare le sopracciglia Abbassare e avvicinare


le sopracciglia

Chiudere delicatamente gli occhi Chiudere con forza gli occhi

Dilatare le narici Arricciare il naso


ESERCIZI DA ESEGUIRE A DOMICILIO
IN CASO DI PARALISI DEL NERVO FACCIALE

Sorriso Sorriso da un lato

Protrusione labbra (bacio) Soffiare


ESERCIZI DA ESEGUIRE A DOMICILIO
IN CASO DI PARALISI DEL NERVO FACCIALE

Gonfiare le guance

Spostare l’aria da una guancia all’altra


a cura
della S.C. OTORINOLARINGOIATRIA
dell’ospedale di Aosta
Grafica e stampa
Paola Bocco

Ufficio Stampa
Azienda USL Valle d’Aosta

Ristampa
GENNAIO 2019

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