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RISPARMIO
Introduzione
DIRITTO E TUTELA DEL RISPARMIO
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INTRODUZIONE
La tutela dell’investitore sui mercati finanziari
A) Perché è necessario “proteggere l’investitore”
nel contesto dei mercati finanziari?
Ie, perché per i mercati fin. sono necessarie
regole speciali e più “invasive” di quelle del
diritto comune?
a) Forte asimmetria informativa
Genera problemi di azzardo morale
E’ fonte di problemi di selezione avversa che mettono
a rischio l’esistenza stessa del mercato
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INTRODUZIONE
b) presenza pervasiva di conflitti di interesse e
“problemi di agenzia”
legata al fatto che i mercati fin sono fortemente
intermediati
l’asimmetria informativa esacerba questi problemi
c) “razionalità limitata” e distorsioni cognitive
di vario tipo rendono l’investitore (retail) spesso
incapace di prendere decisioni corrette
NB: anche quando avrebbe gli strumenti
(informazione) per farlo
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INTRODUZIONE
Alcune comuni distorsioni comportamentali che
conducono l’investitore retail ad adottare
soluzioni subottimali:
a) Loss aversion
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INTRODUZIONE
B) Da chi/rispetto a cosa l’investitore deve essere
protetto?
La tutela dell’investitore si sviluppa su molteplici
piani
1) nei rapporti intermediario finanziario (banca/sim)-
cliente
nella prestazione servizi di investimento, dei servizi
bancari e dei servizi assicurativi
nella gestione collettiva del risparmio
2) nel contesto dell’acquisto/sottoscrizione di un
prodotto finanziario
operazione che può anche non avvenire nel contesto della
prestazione di un servizio di investimento
3) nei rapporti societari
come quando si acquistano azioni di società quotate
investitore = socio di minoranza
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INTRODUZIONE
C) Quale investitore necessita di protezione?
L’investitore “retail”
L’inv. “professionale”:
soffre in misura minore di distorsioni
comportamentali (sebbene non sia immune)
sa fare uso dell’informazione senza farsene
“sopraffare”
o anche la categoria dell’investitore professionale,
tuttavia, è eterogenea
o diversi livelli di sofisticazione ed esperienza
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INTRODUZIONE
Q: Qual è l’obiettivo ultimo sotteso alla tutela
dell’investitore?
A) Ragioni di equità/giustizia sostanziale?
B) Ragioni di efficienza?
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INTRODUZIONE
Q: Qual è l’obiettivo ultimo sotteso alla tutela
dell’investitore?
A) Ragioni di equità/giustizia sostanziale?
Forse, ma non credo sia il motivo predominante
B) Ragioni di efficienza?
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INTRODUZIONE
Q: Qual è l’obiettivo ultimo sotteso alla tutela
dell’investitore?
A) Ragioni di equità/giustizia sostanziale?
Forse, ma non credo sia il motivo predominante
B) Ragioni di efficienza?
Se non si offre all’investitore adeguata protezione,
costui non investe
Ie, il risparmio non confluisce in direzione del
finanziamento delle imprese attraverso il mercato dei
capitali
Lo fa semmai attraverso altri canali, che però non
necessariamente sono più efficienti
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INTRODUZIONE
La tutela dell’investitore nell’ordinamento
Art. 47 Cost.:
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in
tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla
l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla
proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta
coltivatrice e al diretto e indiretto investimento
azionario nei grandi complessi produttivi del
Paese.
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INTRODUZIONE
Le tecniche di tutela dell’investitore:
a) controlli sull’accesso al mercato da parte degli
intermediari (autorizzazione all’esercizio dei s.s.)
b) obblighi informativi (trasparenza)
c) regole di comportamento
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INTRODUZIONE
Evoluzione del sistema:
“Dalla trasparenza alla fiducia” (Perrone, 2015)
“Dal dovere di far conoscere al dovere di far
comprendere” (Brodi, 2011)
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INTRODUZIONE
In una prima fase il sistema era fortemente
ancorato ad un principio di trasparenza
Come la trasparenza protegge gli investitori?
a) permette a costoro di effettuare scelte di
investimento informate
Minimizzando quindi il rischio di effettuare decisioni
di investimento errate
Ma: razionalità limitata e problemi di information
overload rendono la t. una tecnica largamente
inefficace
v. oltre
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INTRODUZIONE
b) permette all’investitore di non subire
pregiudizio per effetto di transazioni realizzate
con soggetti meglio informati
insider societari
operatori professionali
t. come strumento per “livellare il campo da gioco”
c) promuove l’efficienza dei mercati e quindi la
formazione di prezzi corretti e affidabili
su cui a sua volta l’investitore possa fare affidamento
d) contrasta le tentazioni opportunistiche di
amministratori, soci di controllo, asset manager e
ogni altro “agente” cui l’investitore affidi il
proprio denaro
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INTRODUZIONE
Limiti della trasparenza
La filosofia della trasparenza si basa sull’idea per
cui l’investitore, se fornito dell’informazione
necessaria, è capace di adottare decisioni ottimali
Identifica l’investitore nell’homo economicus
dotato di piena razionalità
L’investitore retail è però spesso ben lontano dal
modello in questione
razionalità limitata / distorsioni comportamentali
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INTRODUZIONE
Nel mercato retail, per essere efficace
l’informazione deve essere
“processabile” (Moloney, 2014)
La processabilità richiede:
a) in primo luogo una riduzione della quantità di
informazione fornita…
Trade-off con l’esigenza di fornire ai mercati la più
ampia quantità di informazione, ad es a fini di price-
accuracy?
o quantomeno la predisposizione di documenti di
sintesi di più agevole e intuitiva fruizione
b) l’utilizzo di un linguaggio chiaro, semplice, il
più possibile atecnico
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INTRODUZIONE
Le riforme nel senso di una miglior fruibilità
dell’informazione:
a) la previsione di un Key Investor Information
Document per i fondi comuni aperti (UCITS)
b) la previsione di una “nota di sintesi” da
allegare al prospetto informativo nelle operazioni
di appello al p.r.
c) l’estensione del modello KID a tutti i c.d. PRIIP
(packaged retail and insurance-based investment
products)
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INTRODUZIONE
NB: La trasparenza continua comunque a
rivestire un ruolo centrale nella
regolamentazione dei mercati finanziari
es. prospetto
Per i prodotti destinati al pubblico retail, il trend
è dunque nel senso di migliorare la fruibilità
dell’informazione
Attraverso la semplificazione del linguaggio
Un editing più “user friendly”
L’evidenziazione delle informazioni più importanti
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INTRODUZIONE
Anche l’educazione finanziaria riveste un
ruolo nella tutela dell’investitore
varie iniziative a livello soprattutto internazionale
(Commissione Europea, IOSCO)
non ancora tradottesi in regole cogenti
L’educazione finanziaria produce i suoi effetti
solo nel lungo termine
Potenzialmente efficace, non deve essere però
sopravvalutata, né concepita come strumento
sostitutivo di altre tecniche
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INTRODUZIONE
Alcuni dati empirici:
o I livelli di investimento da parte degli investitori
retail sono bassi in assoluto
o Larga parte del risparmio è investito in depositi, fondi
pensione o assicurazioni sulla vita
o Le forme prevalenti di investimento variano inoltre
significativamente da Stato a Stato
o es. Ita, Ger: largo uso di bond pubblici
o L’investitore retail è in larga parte non sofisticato e
impreparato (poca se non nulla financial literacy)
o spesso non conosce la differenza fra azioni e obbligazioni
o né comprende concetti basilari come quello di
diversificazione
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DIRITTO E TUTELA DEL
RISPARMIO
sergio.gilotta@unibo.it