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La ‘resistenza’ nei metri 800:

un’analisi comparata tra il “Mondo” e la regione


Lombardia (campione 10-4)
Aspirante Tecnico Specialista Mario Benati

Chi ha frequentato i metri 800, sia da atleta che da allenatore, conosce le difficoltà nel riconoscere correttamente
il concetto di 'resistenza' per un ottocentista; un approccio legato ai substrati energetici che definisce come
'resistenti' gli ottocentisti con un meccanismo aerobico "potente", entra in crisi nel momento in cui l'allenatore
accede alla fatidica domanda del 'quanto' potente dal punto di vista aerobico. La fisiologia stessa non è di grande
aiuto, in quanto anche in letteratura le percentuali di intervento dei vari meccanismi energetici nella gara variano
in maniera sensibile da autore ad autore : 23% per ZaciorskiJ, 48% Muenchinger, 54% Astrand, , 57% secondo
David Martin e Peter Coe, 84% secondo Keul, etc., tant’è che il dott. Arcelli ricorse ad una sintesi rappresentata
dalla forbice 36,3 – al 61,4% aerobico. Differenze talmente ampie che forniscono ben poche indicazioni
all'allenatore. Affermare che l'ottocentista deve avere una potenza aerobica 'migliore possibile' è un'affermazione
che non tiene conto dei vincoli del problema, tipicamente di ricerca operativa: rendere massima la potenza
aerobica di un soggetto influisce in senso negativo sulle altre qualità caratterizzanti la prestazione sui metri
ottocento per molteplici ed alcune ovvie ragioni (per rendere massima la Velocità Aerobica Massima di un
ottocentista basta allenarlo .... per i 3000 mt., il che chiaramente non è l'allenamento "ottimo" per i metri 800..,
una capillarizzazione delle fibre intermedie le rende meno veloci, etc.)
E’ evidente che percentuali così discordanti riguardo i meccanismi energetici convolti in una gara di 800 mt.
risultano di scarso ausilio per l’allenatore dell’ottocentista, che è sempre combattuto tra ‘volume’ ed ‘intensità’ in
misura probabilmente maggiore rispetto ad altre specialità.

Inoltre, il concetto di ottocentista 'resistente' non è così immediato; si può definire resistente un ottocentista che
abbia buone prestazioni anche sui metri 1500? Oppure è resistente un ottocentista che riesca a correre ad un
ritmo più uniforme possibile la distanza (p.es, Wottle, Borzakovsky)?

Se ci si limita alla definizione in senso stretto di resistenza, un ottocentista si definirà tanto più resistente tanto più
la curva di deflessione della velocità di corsa in funzione della distanza percorsa sarà 'poco pendente',
ovvero in termini matematici con derivata prima (negativa) più vicina a zero.

Di seguito è riportato un grafico che riporta le velocità in metri al secondo di due atleti della categoria allievi in
funzione della distanza di gara; l'atleta più resistente (spezzata blu scura) è ovviamente quello con un grafico
della velocità con la minore pendenza.

8,50

8,00 8,06
7,75 7,76
7,50 7,45
7,33
7,19
7,00 Matteo - m/s
6,88
6,83
Orlando m/s
6,50
6,35
6,00
5,75
5,50 5,57
200 400 600 800 1500 3000 5000

Per i due atleti l'allenamento 'metabolico' dovrà essere lo stesso? Sono entrambi degli Ottocentisti, ovvero i metri
ottocento sono la specialità dell'atletica nella quale potranno ottenere il migliore risultato? Rispondere a tali
domande in fondo è la base del lavoro dell'allenatore.

Un indice della resistenza facilmente calcolabile di un ottocentista ed assolutamente coerente con la


definizione sopra riportata è stato introdotto, in due versioni un po' differenti, in un precedente articolo
pubblicato su Atletica Studi (6) e si accorda perfettamente con la definizione precedentemente data; in realtà, si
tratta di un indice che compare in diversi articoli, sotto forme diverse.
Tale modalità di valutazione della resistenza di un corridore è stato adottato anche da un successivo articolo di
Umberto Pegoraro, per confrontare la resistenza dei 400-metristi in funzione del PB dei metri 200.

Si introducono due indici ‘di resistenza specifica’ nei metri 800:


Indice di resistenza assoluto: la differenza tra il PB in secondi nei metri 800 ed il doppio del PB in secondi nei
metri 400, ovvero
IRA(800)= PB(800) – 2 x (PB(400)).

indice di resistenza relativo: la differenza tra lo SB in secondi nei metri 800, nell’anno in cui sia stato realizzato
il PB nei 400 mt, ed il doppio del PB nei metri 400.

IRR(800)=SB(800) – 2 x (PB(400)).

Come indice di resistenza relativo si sarebbe potuto utilizzare la differenza tra il PB nei metri 800 ed il doppio in
secondi dello SB in quell’anno sui 400; non si è scelto questo criterio per motivi di ‘disponibilità’ dei risultati; infatti,
avendo utilizzato nella verifica dei dati di atleti ‘ottocentisti’, è più frequente trovare un risultato sugli 800 mt
nell’anno del PB sui 400, piuttosto che una prestazione sui 400 nell’anno del PB nei metri 800.

Nel precedente articolo sono state analizzate le migliori prestazioni (PB) sui metri 400 dei primi 100 ottocentisti
maschi nelle graduatorie ‘al time’ alla data del 31/12/2011, rapportando poi tale prestazione sui metri 400 sia al
miglior tempo sugli 800 realizzato nello stesso anno (SB), sia al PB sugli 800 mt assoluto dell’atleta; in questa
maniera, si è trovato un indice di correlazione tra PB(400)e SB(800), e PB(400) e PB(800).

La distribuzione definisce una gaussiana con buona simmetria (come visibile dal grafico seguente) e quindi è
ragionevole effettuare con proprietà alcune osservazioni sulle informazioni ricavate, che possono essere utili nelle
scelte su intensità, volumi e densità dell’allenamento di un ottocentista di qualsiasi categoria.

La verità di quest'ultima affermazione verrà dimostrata nel seguito della tesina.

Questa la distribuzione degli indici di resistenza per intervalli di secondi:


min tra tra tra tra tra tra tra tra tra tra maggi
ore 7"e 8"e 9"e 10"e 11"e 12"e 13"e 14"e 15"e 16"e ore di
di 7" 8" 9" 10" 11" 12" 13" 14" 15" 16" 17" 17
Indice di
Resistenza
Relativo 0 0 5 7 12 7 8 3 5 2 2 1
Indice di
Resistenza
Assoluto 4 5 6 7 14 5 8 1 2 0 0 0

Ovviamente, la distribuzione si “sposta” verso destra nel caso dell’indice di resistenza relativo, dove la
prestazione sui 400 mt. è la migliore mai realizzata e quindi l’indice di resistenza è inevitabilmente peggiore,
mentre è più orientato sulla sinistra nel caso dell’IRA, dove è la prestazione sull’ottocento è la migliore mai
realizzata dall’atleta.
Si seguito una rappresentazione grafica degli stessi dati:

Distribuzione IRR e IRA 'All Time'


15
10
5
0

Indice di Resistenza Relativo Indice di Resistenza Assoluto

Una prima fondamentale osservazione sull'indice di resistenza assoluto nei primi 100 'all time' , non effettuata
nel precedente articolo, è la seguente: ci si aspetterebbe che, al crescere della prestazione, in maniera
direttamente proporzionale, migliori l'indice di resistenza; detto più semplicemente, che la prestazione del
primatista mondiale sia migliore della centesima prestazione all time in tutte le sue componenti, sia nella
velocità dei metri 400, sia nella resistenza.
Questo non avviene, e la correlazione tra la prestazione nei metri 800 ed il relativo indice di resistenza ha un
indice di correlazione molto basso: 0,24.
Ciò porta a dire che l'indice di resistenza è un valore estremamente importante per i metri 800, ovvero è un
invariante che caratterizza gli ottocentisti.

Detto in altri termini: un corridore è un ottocentista tanto più il suo indice di resistenza si pone nel
massimo percentile di distribuzione, ovvero tra i 10 secondi e gli 11 secondi.

Se l'indice di resistenza è migliore (più basso di 10 secondi), probabilmente si tratta di un corridore che in quel
momento è più un 1500-ista, se è peggiore è più un 400-ista; queste deduzioni potranno apparire ovvie, ma per
un allenatore che intravede in un 400-ista la possibilità di divenire un ottocentista di livello o, perché no, di un
millecinquecentista di affermarsi come 800-ista (Steve Cram, Steve Ovett, etc.) , rappresenta un parametro
misurabile per valutare come orientare il proprio lavoro.

Si potrebbe osservare che gli indici di resistenza qui calcolati fanno riferimento al vertice mondiale della specialità
e quindi sono dei valori eccezionali; paradossalmente, questa affermazione non è vera e in rilevazioni su
categorie inferiori, si osservano valori per l’indice di resistenza assolutamente simili al vertice mondiale a
dimostrazione del fatto che l'indice di resistenza sia un 'invariante' per definire gli ottocentisti.
Quindi, per valutare se l'indice di resistenza è un reale invariante che caratterizza gli "ottocentisti" definendo
un grado di affinità del corridore alla specialità dei metri ottocento (affinità che è una proprietà locale nel tempo,
entro certi limiti, ovvero è modificabile tramite l'allenamento), l'idea è quella di confrontare l'indice di resistenza
dei primi 100 all time con l'indice di resistenza di un insieme di un insieme di ottocentisti ben definito.
Per questo obiettivo, si è scelto come insieme di confronto i primi 100 ottocentisti all time della regione
Lombardia. La scelta è caduta su questo insieme perché è quantificabile la relazione numerica dei due insiemi: il
mondo ha circa 6 Miliardi di abitanti, la Regione Lombardia circa 6 Milioni di abitanti ed una distribuzione della
-3
pratica atletica paragonabile tra 'Mondo' e Regione Lombardia; quindi il rapporto è circa di 10 . Poiché la
disponibilità dei dati arriva sino ai primi anni 2000, è ragionevole introdurre un ulteriore ordine di grandezza di
-4
differenza tra i due insiemi, quindi si può definire una differenza tra i due campioni di 4 ordini di grandezza (10 ).

Si è infine introdotto un filtro al tempo di 1'54"0, che permette di eliminare dal campione prestazioni segnate da
corridori non propriamente specialisti dei metri 800.
Di seguito sono riportati i risultati sui metri 800 e sui metri 400 (fonte base dati FIDAL, riaggregati tramite
EXCEL):
Indice
di PB sui
resist 400 mt
enza nell'anno
Prestazio AnnoRiferi PB sui assolu Anno PB del PB
Nome Cognome neNorm In secondi mento 400 mt to 400 800

PAOLO CARLO DANESINI 1:52.60 112,6 2011 47,27 18,06 18,06 2013 47,36

ROBERTO SEVERI 1:51.40 111,4 2014 46,83 17,74 17,74 2014


MOHAMED
ISMAEL TRAORE 1:53.56 113,56 2013 49,02 15,52 15,52 2012 49,93

RICCARDO TROCCHIA 1:53.33 113,33 2014 49,54 14,25 14,25 2014

ANDREA CERON 1:52.97 112,97 2003 49,44 14,09 14,09 2005

HICHAM NACHIT 1:52.74 112,74 2008 49,38 13,98 13,98 2008

MAMADOU GUEYE 1:47.29 107,29 2010 46,66 13,97 13,97 2009 46,88

CESARE LAZZARINI 1:53.86 113,86 2004 50,1 13,66 13,66 2007

MAURIZIO ANGIUS 1:52.56 112,56 2011 49,51 13,54 13,54 2005 50,08

JACOPO PERON 1:50.91 110,91 2014 48,7 13,51 13,51 2014


CRESPI
TOUNKAR
MOUSTAPHA A 1:48.98 108,98 2011 48,04 12,9 12,9 2014 48"52

STEFANO NALDI 1:52.76 112,76 2008 50,02 12,72 12,72 2008

STEFANO LONGO 1:53.19 113,19 2009 50,28 12,63 12,63 2009


MATTHEW RAMAGLIA 1:50.72 110,72 2010 49,14 12,44 12,44 2007

IVANO ELIGIO CASTELLI 1:52.52 112,52 2010 50,24 12,04 12,04 2009 50,8
ANTONIO PRINCIGAL
KARIM LO 1:51.01 111,01 2004 49,62 11,77 11,77 2005

ANDREA COLOMBO 1:51.46 111,46 2006 49,89 11,68 11,68 2007


SCARABEL
MARCELLO LI 1:53.21 113,21 2004 50,8 11,61 11,61 2005
CARAMELL
FABIO A 1:52.57 112,57 2007 50,52 11,53 11,53 2006 50,9

ALESSANDRO CLAUT 1:50.92 110,92 2010 49,71 11,5 11,5 2007

MATTIA ZAMPINI 1:51.40 111,4 2014 50 11,4 11,4 2014

1:46.47
(1'45"65
ABDULAYE WAGNE nel 2008) 105,65 2006 47,18 11,29 11,29 2008 47,24
2013
(stimato
LUCA FERRO 1:51.53 111,53 2013 50,2 11,13 11,13 dai 500)

GIUSEPPE DI CARO 1:52.14 112,14 2003 50,53 11,08 11,08 2005 (?)

EMANUELE VITALI 1:51.23 111,23 2014 50,1 11,03 11,03 2014

ROBERTO SCOLA 1:52.61 112,61 2010 50,82 10,97 10,97 2012

PAOLO ZANCHI 1:50.22 110,22 2005 49,64 10,94 10,94 2005

SIMONE SONCINA 1:53.65 113,65 2014 51,46 10,73 10,73 2014

GUIDO LODETTI 1:50.79 110,79 2012 50,04 10,71 10,71 2012


NERLI
EMILIANO BALLATI 1:49.66 109,66 2012 49,5 10,66 10,66 2012

SIMONE MARINONI 1:53.76 113,76 2014 51,63 10,5 10,5 2014

STEFANO AVIGO 1:53.83 113,83 2003 51,74 10,35 10,35 2005

DAVIDE MAGGIONI 1:50.01 110,01 2008 49,84 10,33 10,33 2008

FRANCESCO ROSSI 1:52.95 112,96 2007 51,32 10,32 10,32 2007


BACCHETT
MARCO A 1:53.81 113,81 2013 51,77 10,27 10,27 2012

AMOS BIANCHI 1:52.28 112,28 2010 51,03 10,22 10,22 2008 51,69
MIGLIORA
STEFANO TI 1:48.99 108,99 2013 49,41 10,17 10,17 2013

MARCO LOSIO 1:52.28 112,28 2012 51,07 10,14 10,14 2010

ALESSANDRO LO CICERO 1:51.83 111,83 2007 50,95 9,93 9,93 2011

MATTEO VISCARDI 1:51.93 111,93 2014 51,1 9,73 9,73 2013 51,19

MICHELE OBERTI 1:48.36 108,36 2014 49,32 9,72 9,72 2014

PAOLO OLIVARI 1:51.48 111,48 2011 50,99 9,5 9,5 2011

ANDREA GIOLITTO 1:51.35 111,35 2011 51,02 9,31 9,31 2013 52,14

MERIHUN CRESPI 1:50.55 110,55 2007 50,71 9,13 9,13 2008


CECCAREL
DARIO LI 1:48.99 108,99 2007 49,97 9,05 9,05 2008
SAMUELE
ANDREA LAZZARO 1:52.45 112,45 2011 51,72 9,01 9,01 2013
DAVIDE
TOMMASO RADAELLI 1:50.96 110,95 2010 50,98 8,99 8,99 2009

DANILO GRITTI 1:52.77 112,77 2014 51,92 8,93 8,93 2013


CAGGIANE
GIUSEPPE LLI 1:53.64 113,64 2006 52,42 8,8 8,8 2006

MATTIA MORETTI 1:47.61 107,61 2012 49,66 8,29 8,29 2011

LUCA BEGGIATO 1:52.04 112,04 2014 51,93 8,18 8,18 2014


SIGISMON
ANDREA DI 1:50.44 110,44 2009 51,26 7,92 7,92 2007 52,77

MARIO SCAPINI 1:46.95 106,95 2012 49,53 7,89 7,89 2006

PAOLO BARBIERI 1:50.72 110,72 2009 51,43 7,86 7,86 2006

LUIGI VUERICH 1:52.44 112,44 2010 52,61 7,22 7,22 2008

MATTEO SALVIONI 1:52.28 112,28 2010 52,76 6,76 6,76 2010

ELIA POLLI 1:50.36 110,36 2011 52,33 5,7 5,7 2009


MAURIZIO VALLE 1:52.25 112,25 2006 53,61 5,03 5,03 2012 (?)

MOR SECK 1:45.81 105,81 2010 - 0 0

GORAN NAVA 1:46.63 106,62 2009 - 0 0

ABDELLATIF ELALOIANI 1:47.48 107,48 2012 - 0 0


JOSEPH
KIPLETING BOIT 1:48.23 108,23 2006 - 0 0

STEFANO MASSIMI 1:49.08 109,08 2014 - 0 0

LHOUSSAINE OUKHRID 1:49.43 109,43 2011 - 0 0

ALFRED KIRWA YEGO 1:50.08 110,08 2005 - 0 0

SAMIR KHADAR 1:50.15 110,15 2007 - 0 0

ABDELLAH HAIDANE 1:50.58 110,58 2012 - 0 0

PHILIP LONMON 1:50.72 110,72 2013 - 0 0

LUCA LEONE 1:50.80 110,8 2006 - 0 0

ALBERTO MININI 1:50.94 110,94 2009 - 0 0

ANTONIO TONINELLI 1:51.15 111,15 2011 - 0 0

NAJIBE MARCO SALAMI 1:51.40 111,4 2005 - 0 0

FRANCOIS 112,09 2010 - 0 0


EL
GHANAOU
MOHAMED I 1:52.39 112,39 2013 - 0 0
MACELLAR
MASSIMILIANO I 1:52.46 112,46 2003 - 0 0

ABDELKADER BELFAKIR 1:52.49 112,49 2004 - 0 0

DAVIDE CARLINI 1:53.11 113,11 2003 - 0 0

GIANMARCO CERESANI 1:53.18 113,18 2010 - 0 0

LUIGI FERRARIS 1:53.30 113,3 2003 - 0 0

DEVIS LICCIARDI 1:53.36 113,36 2006 - 0 0


MATTIA PADOVANI 1:53.49 113,49 2014 - 0 0
PASQUALE FIERMONT
FABIO E 1:53.60 113,6 2009 - 0 0

VOLODYMYR KOVALYK 1:53.62 113,62 2013 - 0 0

FABIO FAZZINI 1:53.87 113,87 2004 - 0 0

Di seguito si riporta, analogamente a quanto fatto per il primi 100 All Time Mondo , la distribuzione dell'indice di
resistenza per la Regione Lombardia, all time, limite 1'54"0:

Indice di Resistenza Assoluto - Primi 100 Regione


Lombardia
14
12
10
8
6
4 Indice di Resistenza Assoluto
2
0

Come è immediato verificare, si tratta di una distribuzione normale con ottima simmetria; come avviene per i primi
100 All Time Mondo, il vertice della Gaussiana è tra i 10" e gli 11".

Di seguito si riporta il grafico di confronto tra l'indice di resistenza assoluto IRA tra All Time Mondo ed All Time
Regione Lombardia:
16

14

12

10

6 Lombardia
All time 800 - Mondo
4

La corrispondenza tra l'indice di resistenza IRA nei due insiemi è pressoché totale, e conferma la tesi di partenza:
L'indice di resistenza è sostanzialmente un invariante per gli ottocentisti, indipendentemente dal livello.

In buona sostanza, questo permette all'allenatore di avere alcuni parametri in base ai quali definire l'indirizzo della
preparazione dello specifico atleta; di seguito è riportato, a mero titolo di esempio, un diagrammi di flusso per
stabilire la direzione su cui indirizzare la programmazione in funzione dell'IRA di un atleta, della misurazione del
lattato ematico al termine di una gara di metri 800 e della VAM (p.es., test 3000 mt.):
Possibile evoluzione: definire tutti gli algoritmi decisionali in maniera esaustiva rispetto alle casistiche.
Ho già definito gran parte degli eventi.

Bibliografia

1) Percentuali di lavoro aerobico, di lavoro anaerobico lattacido e di lavoro anaerobico alattacido nelle
prove di corsa piana dell’Atletica leggera – E. Arcelli, “Atletica Leggera”, n° 204, Dicembre 1976
2) Acido Lattico e prestazione – Enrico Arcelli, 1995
3) Better Training for Distance Runners – Davide E. Martin, Peter N. Coe, 1997
4) Winning Running – Peter N. Coe, 1996
5) The Physiology – Wynn Kapit – Robert I. Macey – Esamil Meisami
6) Fisiologia Animale – Roger Eckert – David Randall
7) Un modello prestazionale per i metri 800: la correlazione tra la migliore prestazione sui metri 400 ed il
PB sui metri 800. Indirizzi per la programmazione dell'Ottocentista. Mario Benati, Atletica Studi
2013/1-2

Siti

A) www.iaaf.org
B) www.all-athletics.com
C) www.fidal.it\graduatorie.php (scarico ad hoc richiesto al FIDAL Servizi)

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