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IL PENDOLO SEMPLICE
MATERIALE UTILLIZZATO
- Pendolo semplice: costituito da un filo di nylon legato a un supporto stabile con
altezza regolabile alla cui estremità è collegata una sferetta metallica.
- Cronometro digitale: timer utilizzato per la determinazione del periodo del pendolo,
elettronico e maneggevole con diversi tasti e con la precisione di 0,001 s.
- Calibro: strumento per misurare le piccole misure di lunghezza con una precisione
di 0,02 mm (come indicato dalla casa produttrice)
- Metro a nastro: comunissimo metro usato per misurare lunghezze varie che presenta
una precisione di 1 mm.
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
L’esperienza di laboratorio consisteva in varie fasi nel prendere delle misure con gli
strumenti a disposizione e rielaborarle attraverso un’analisi sia fisica che statistica.
1) Misurazione della lunghezza del pendolo
La prime misure prese in laboratorio sono state effettuate sulla massa sferica presente
all’estremità del filo (che consideriamo rigido e inestensibile per rispettare gli
standard della meccanica classica) per determinarne le dimensioni e di conseguenza
la lunghezza totale l del pendolo. Attraverso il calibro si è data una stima del diametro
d della massa cercando di essere i più precisi possibile nel centrare l’estremità dello
Una piccola nota che verrà approfondita in seguito riguarda la scelta di considerare
come l la distanza dal punto vincolante fino al centro della massa; questo non è un
caso perché meccanicamente il pendolo semplice dovrebbe avere alla sua estremità
un punto materiale e non una corpo fisico.
2)Misurazione del periodo di oscillazione
Il passo successivo consisteva nel misurare il periodo di oscillazione del pendolo. Per
questo ci siamo serviti del cronometro digitale a nostra disposizione e abbiamo
segnato i relativi tempi misurati che sono riportati in tabella a pag (5). Questi tempi,
tuttavia, non sono relativi a ogni singola oscillazione ma per diminuire gli errori sono
stati campionati sul minimo consigliato ossia ogni 5 oscillazioni. Per fare tali
misurazioni si è allontanata la massa dalla posizione di equilibrio di una distanza x
A ogni periodo poi è possibile associare uno scarto che è importante nell’analisi
statistica e nella determinazione dell’errore commesso sulla misura, dato da:
Nella prossima tabella sono invece stati riportati i valori calcolati di varie misure
associando a ognuno di essi un’incertezza che in questo caso è stata considerata come
la precisione dello strumento:
Misura effettuata Valore trovato Incertezza
Lunghezza del filo 0,567 m 0,001 m
Diametro della massa sferica 0,02452 m 0,00002 m
Lunghezza della massa sferica 0,02671 m 0,00002 m
compreso il perno superiore
Nella prossima tabella sono invece riportate le misurazioni fatte sulle diverse
lunghezze del filo del secondo pendolo con le relative incertezze strumentali:
Misura effettuata Valore trovato Incertezza
Diametro della massa sferica 0,02488 m 0,00002 m
Lunghezza della massa sferica 0,02654 m 0,00002 m
compreso il perno superiore
Lunghezza del filo dA 0,215 m 0,001 m
Lunghezza del filo dB 0,241 m 0,001 m
Lunghezza del filo d1 0,285 m 0,001 m
Lunghezza del filo d2 0,322 m 0,001 m
Lunghezza del filo d3 0,343 m 0,001 m
Lunghezza del filo d4 0,402 m 0,001 m
Lunghezza del filo d5 0,450 m 0,001 m
In quest’ultima tabella sono stati riportati invece i tempi misurati alle varie distanze d
del punto precedente con i relativi periodi di oscillazione divisi per 5 (il numero di
oscillazioni di ogni intervallo temporale) e i relativi valori medi calcolati nel metodo
analogo a quanto fatto per la prima tabella:
VALORI MEDI
1,098 s 1,163 s 1,201 s 1,294 s 1,366s
1 1,513 3
2 1,518 8
3 1,522 5
4 1,527 17
5 1,531 27
6 1,536 29
7 1,540 16
8 1,545 10
9 1,549 3
10 1,553 3
Devianza
Varianza
Deviazione standard
35
La deviazione standard media
in particolare è considerabile 30 Valori
gaussiana
come l’incertezza sul periodo
25
medio calcolato T. Questa ci
20
permette di ricavare la formula
analitica della curva gaussiana 15
che segue l’equazione
10
seguente:
5
0
3
3
51
51
52
52
53
53
54
54
54
55
1,
1,
1,
1,
1,
1,
1,
1,
1,
1,
50,000
45,000
40,000
35,000
30,000
25,000
20,000
15,000
10,000
5,000
0,000
1 4 7 10 13 16 19 22 25 28 31 34 37 40 43 46 49
Gli errori assoluti relativi a questi due coefficienti sono dati invece dalle relazioni:
Calcolando si ha dunque:
G r a fic o d e i p e r io d i r e la t iv i a lu n g h e z z e d ive r s e ( T 2 , L )
2 .4
2 .2
2
P e rio d i a l q u a d ra t o (s 2 )
1 .8
1 .6
1 .4
1 .2
1
0 .2 5 0 .3 0 .3 5 0 .4 0 .4 5 0 .5
L u n g h e z z e (m )