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Nelle prime fasi il deterioramento che coinvolge alcune funzioni più di altre, quindi
bisogna intervenire su quelle abilità ancora integre→ migliorare la qualità della vita.
Ogni tecnica ha caratteristiche particolari, si adatta a certe fasi della malattia meglio che ad
altre. Le tecniche possono essere usate separatamente oppure abbinate.
Le attività non devono essere né troppo semplici né troppo difficili, l’anziano non
deve sentirsi frustrato ma deve essere stimolato.
LA TERAPIA DI ORIENTAMENTO ALLA REALTÀ
ROT= Terapia di orientamento della realtà→ Nasce negli Stati Uniti nel 1958.
→ Recuperare e riattivare le abilità
cognitive su soggetti con demenza lieve
e moderata.
→ Fornisce sia agli operatori che ai
familiari la sensazione che si stia
facendo qualcosa di davvero utile.
ROT formale o “in classe”
Si svolge in un contesto ben definito con incontri prestabiliti, della durata di 45
minuti per 3 a 5 volte alla settimana (sporadica= senza risultati)
Si lavora con un gruppo non superiore alle 4-5 persone, ciò aiuta la socializzazione e
la relazione tra i partecipanti, capacità di ascolto, rispetto dei tempi di
conversazione.
Importante la presenza di 2 conduttori (uno segue il soggetto e l’altro il gruppo).
Le figure professionali: psicologi, infermieri, OSS, fisioterapisti.
• Associazione→ utilizzata per registrare nuove informazioni che consiste nel trovare
una forte connessione tra 2 elementi da memorizzare
(nome: bruno= marrone).
• Visualizzazione→ utilizzata per creare immagini mentali delle parole da ricordare
(nome: Leonardo= Leonardo Da Vinci).
• Categorizzazione→ utilizzata per raggruppare in categorie ben definite gruppi di
persone (limoni, banane, fragole= frutta).
Nella ROT formale, uno dei primi compiti da far eseguire ai partecipanti è proprio quello di
individuare il giorno della settimana, il mese e l'anno, aggiornando a turno il calendario e ripetendo
assieme agli altri le associazioni effettuate per facilitare la memorizzazione.
Tecnica semplice che si può svolgere anche a casa.
Utilizzata per gli anziani affetti da Alzheimer dove la memoria a lungo termine viene
compromessa negli stadi più avanzati.
Nel primo stadio viene compromessa la memoria a breve termine perciò la MLT
diventa un punto di riferimento che infonde sicurezza, permettendo di affrontare le
sensazioni di inadeguatezza.
Gli anziani raccontano volentieri le loro vicende, momenti del passato, fino ad
arrivare nel punto in cui i ricordi non trovano più i nessi tra di loro.
•Creazione della "scatola dei ricordi"→ scatola dove inserire non soltanto le foto,
ma oggetti, effetti personali, disegni e
manufatti che simboleggiano alcuni periodi
particolarmente significativi dell'esistenza
del soggetto.
LE ATTIVITÀ DELLA TO
Programmazione di attività che investono ambiti differenti della vita quotidiana
(cucinare, cucire,cantare, ballare…).
1. I SERVIZI DOMICILIARI
Presso il domicilio della persona che ha richiesto l'intervento;preferito dagli anziani, perché
permette di ricevere il sostegno rimanendo nella propria abitazione.
Possono essere di 2 tipologie→ sociale= pasti…
→ medico-sanitario= assistenza medica.
Le figure professionali→ OSS,
→ assistenti sociali,
→ medici,
→ infermieri,
→ fisioterapisti
Servizi domiciliari:
•Assistenza domiciliare: prestazioni a carattere sociale per anziani autosufficienti o
parzialmente.
•Assistenza domiciliare integrata: prestazioni sociali e medico-sanitaria per anziani
parzialmente o totalmente non autosufficienti,
che necessitano di assistenza continua
temporanea o permanente; stabilito in base
all’UVG= unità di valutazione geriatrica, il suo
compito è individuare i bisogni, eventualmente
dichiara lo stato di non autosufficienza.
• Ospedalizzazione a domicilio: a domicilio interventi diagnostici e terapeutici; se
ha bisogno di visite particolari può usufruire di
accesso e trasporto facilitati e rimanere brevi
periodi all'interno delle strutture ospedaliere.
•Aiuti economici: fornire i mezzi necessari per continuare a vivere a casa propria.
•Telesoccorso: fare una semplice chiamata schiacciando il pulsante di un
apparecchio collegato a una centrale, attivo 24 ore, richiesta di aiuto
immediato in caso di difficoltà .
2. I SERVIZI RESIDENZIALI
Offrono assistenza lungo tutto l'arco della giornata in apposite strutture, vengono accolti
individui più o meno autosufficienti, in condizioni di non poter vivere a casa propria.
Non si possono più dare "giorni alla vita" si può cercare di dare
"vita ai giorni.
IL RAPPORTO TRA I SERVIZI E I FAMIGLIARI DEGLI ANZIANI
Operatori= interlocutori→ utenti;
→ famiglia (parte attiva del processo di cura).
Per ogni utente vi deve essere un operatore che diventa il punto di riferimento dei
familiari che sono preziosi al momento dell’inserimento; i familiari possono fornire
molte informazioni per fare un’anamnesi dettagliata.
Deve essere chiaro che le patologie della vecchiaia difficilmente possono essere affrontate da
solo, ma con l’aiuto di altre persone, con la conoscenza dei servizi e delle figure professionali
possono essere superate.