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alternative
Scuola in ospedale
Gli ospedali più grandi e i centri pediatrici offrono classi in cui insegnanti
qualificati permettono agli alunni di seguire le lezioni come a scuola. Gli
insegnanti nelle classi in ospedale lavorano a stretto contatto con gli insegnanti
della scuola di provenienza per le valutazioni periodiche e finali. Se la durata
dell’ospedalizzazione è più lunga rispetto al tempo trascorso in classe, la
valutazione dell’alunno è svolta direttamente dall’insegnante in ospedale, sempre
comunque in collaborazione con gli insegnanti della scuola di appartenenza. Lo
stesso avviene nel caso degli esami di Stato conclusivi dei cicli di istruzione.
Gli alunni degenti a casa che non possono frequentare la scuola per un periodo
superiore a 30 giorni anche non consecutivi, possono ricevere il servizio di
Istruzione Domiciliare (ID) da parte di uno o più insegnanti della scuola di
appartenenza. Per usufruire di questa possibilità, i genitori devono presentare una
richiesta debitamente documentata alla scuola del figlio. La scuola quindi redige
uno specifico piano didattico che deve essere approvato dall’Ufficio Scolastico
Regionale di riferimento. In generale, l’orario settimanale di insegnamento è circa
di 4-5 ore a livello primario e 6-7 ore a livello secondario. Tuttavia, sia l’orario di
insegnamento che il piano didattico tengono conto delle esigenze educative e di
cura dell’alunno. Le procedure per la valutazione sono le stesse degli alunni
ospedalizzati.
Nel 2019, il MIUR ha lanciato il Portale nazionale per la scuola in ospedale e per
l’istruzione domiciliare. Il Portale è lo strumento di riferimento per accedere alle
informazioni sul servizio da parte di tutti i soggetti interessati. In particolare per le
famiglie dei bambini degenti in ospedale o a casa, così come per gli insegnanti
che hanno necessità di conoscere buone pratiche, di aggiornarsi e di mantenersi
in contatto con la scuola di appartenenza dell’alunno. Infine, il Portale permette al
Ministero di monitorare i dati e le risorse impiegate.
Nell’anno scolastico 2018/2019, la scuola in ospedale ha coinvolto 61.516
studenti, 870 insegnanti in ospedale e 214 classi in ospedale. Le ore di istruzione
domiciliare sono state 66.021 (Fonte: Portale nazionale per la scuola in ospedale
e l’istruzione domiciliare, https://scuolainospedale.miur.gov.it/, visitato il 17
settembre 2020).
Gli istituti penali minorili accolgono giovani di età compresa fra 14 e 21 anni di
età. A 21 anni i giovani detenuti passano agli istituti di pena ordinari, ma fino a 25
anni sono seguiti da un magistrato di sorveglianza minorile.
I corsi negli istituti penali minorili sono principalmente affidati ai docenti dei CPIA
(Centri provinciali di istruzione degli adulti), in quanto i percorsi di istruzione
carceraria dipendono dal sistema di istruzione degli adulti. L’attivazione dei corsi
presso gli istituti penali minorili avviene tramite degli accordi siglati fra la rete dei
CPIA e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità. La programmazione
dei percorsi di istruzione tiene conto della specificità dell’istruzione nei luoghi di
detenzione, della specificità dell’utenza e della variabilità dei tempi di detenzione.