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LA SCUOLA SICURA 
appello studentesco per il rientro 
Da  marzo  in  poi,  dopo  la  diffusione  dell’epidemia  a  livello  mondiale  e  dopo  la  ​chiusura  delle  scuole, 
studenti  e studentesse di tutta Italia hanno iniziato a seguire le lezioni a distanza. A settembre ragazzi e 
ragazze,  speravano  in  un  ritorno  in  sicurezza  e,  nonostante  la  pandemia  e  il  distanziamento,  di  poter 
rivivere  la  scuola  in  tutta  la  sua  completezza.  Tutto  ciò,  però,  non  è  stato  possibile.  Anni  di  tagli  e 
mancati  investimenti,  infatti,  non  hanno  fatto  altro  che  accentuare  le  mancanze  del  nostro  sistema 
scolastico,  colto  alla  sprovvista  dalla  crisi  pandemica  ed  incapace  di  garantire  un  ritorno  a  scuola 
sicuro. 
 
Molti  istituti,  già  all'inizio  del  nuovo  anno  scolastico,  si  sono  mostrati  del  tutto impreparati a garantire 
una  didattica  al  100%  e  il  normale  svolgimento  della  vita  scolastica.  La  ​mancanza  di  banchi,  di 
organico  e  il  difficile rispetto del distanziamento sociale non hanno dato altra scelta, ai vari istituti, se 
non  quella  di  rifugiarsi  in  una  didattica  a  distanza  che  dovrebbe  essere  solo  ed  esclusivamente  di 
emergenza.  Il  solo  rispetto  del  distanziamento  sociale  e  la  limitazione  dei vari contatti all’interno delle 
scuole  non  sono  stati  sufficienti  per  reggere  il  peso  della  seconda  ondata.  Nei  mesi  di  ottobre  e 
novembre  siamo  passati  a  un  sempre  maggiore  utilizzo  della  ​didattica  a  distanza​,  ritornando  a 
svolgere completamente le lezioni da casa.  
 
La  crisi  sanitaria  è  un  fenomeno  tragico  per  tutto  il  paese,  ma  è  anche  una  grande  occasione  per 
superare  le  problematiche  strutturali  del  mondo  dell’istruzione​.  Per  quanto  siano  stati  presi 
provvedimenti  importanti  in  questi  scorsi  mesi  (è  di  queste  settimane  l’annuncio dello stanziamento di 
3,7  miliardi nella nuova Legge di Bilancio) molto vi è ancora da fare. Così gli studenti e le studentesse di 
tutto  il  Lazio  negli  scorsi  mesi  si  sono  mobilitati  per  porre  l'accento  sulle  problematiche  che  gravano 
sulla  scuola.  Servono  infatti  ​provvedimenti  concreti  e  ​immediati  non  solo  all’interno  delle  classi  e 
degli istituti, ma su tutto ciò che ruota attorno alla scuola. 
 
Per questo ​chiediamo​: 
 
TRASPORTI SICURI  
Ogni  giorno  affrontiamo  le  enormi  difficoltà  di  un  servizio  di  trasporti  incapace  di  venire  incontro  alle 
nostre  necessità.  Gli  enormi ritardi e le interruzioni rendono fin troppo spesso inservibili le corse, già 
di  per  sé  ​insufficienti​.  In  larga  parte  della  regione  il  trasporto  pubblico  vive  di  una  dimensione 
sconnessa  e  frammentaria;  all’interno  della capitale, poi, la metropolitana copre solo una parte limitata 
del  territorio  cittadino,  lasciando  sguarniti  nodi  nevralgici  per  gli  spostamenti  quotidiani  di  migliaia  di 
studenti.  Questa  situazione,  già  evidentemente drammatica, è stata esasperata dalla pandemia. Quando 
un  autobus  passa  ogni  quaranta  minuti,  è  impossibile  trovarlo  vuoto.  Ma  quello  che  normalmente 

 
 

sarebbe  solo  l’ennesimo  disagio  diventa,  in  una  fase  come  quella  che stiamo vivendo in questi mesi, un 
serio  rischio  per  la  salute  di  tutti  e  tutte.  Ogni  misura  di  contenimento  nelle  classi  ed  all’interno degli 
istituti  rischia  di  diventare  inutile,  se  gli  studenti  sono  esposti alla possibilità quotidiana di contagiarsi 
solo per arrivare a scuola!  
 
Le  carenze  del  servizio  di  trasporto  pubblico  nella  nostra  regione  risultano  ulteriormente  gravi,  se 
pensiamo alle grandi sfide della fase storica che stiamo vivendo. Ora più che mai è necessario rilanciare 
la  ​mobilità  sostenibile​,  incentivando  all’utilizzo  dei  mezzi  pubblici  e  di  mezzi  privati  dalla  ridotta 
impronta ecologica. ​Chiediamo quindi di:  
 
- Porre  al  centro  dell’agenda  politica  regionale  e  nazionale  la  necessità  di  investimenti 
strutturali  sul  servizio  di  trasporto  pubblico​,  capaci  di  garantire  un  ritorno  alla didattica 
in presenza in piena sicurezza per tutti gli studenti della regione; 
- Potenziare  le  tratte  più  utilizzate  dagli  studenti e dalle studentesse, per ridurre i tempi degli 
spostamenti quotidiani e garantire concretamente il rispetto del distanziamento sociale; 
- Costituire  un  tavolo  di  dialogo  permanente  tra  le  realtà  che  gestiscono  il  servizio  di 
trasporto  pubblico  nei  comuni  e  nella  regione  e  le associazioni rappresentative degli studenti e 
delle  studentesse  del  territorio,  per  poter  risolvere, attraverso un dialogo proficuo, alcune delle 
problematiche più urgenti segnalateci dagli studenti di tutto il territorio.  
- Porsi  il  tema  della  mobilità  sostenibile​,  elaborando  percorsi  che  incentivino  l'utilizzo  dei 
mezzi  privati  green  (e-car  sharing,  sharing  di  monopattini  elettrici)  anche  attraverso  la  Lazio 
Youth Card.  
 
PIÙ SPAZI PER LA DIDATTICA 
Quello  del  ​sovraffollamento  delle  scuole  è  un problema enorme. Qualsiasi forma di didattica, frontale 
o  alternativa,  risulta  meno  efficace  in  una  classe  di  trenta  studenti  piuttosto  che  in  una  classe  di 
quindici.  Nel  contesto  della crisi sanitaria il sovraffolamento diventa un importante fattore di diffusione 
del  virus,  nel  momento  in  cui  gli  ambienti  in  cui  studiamo  ogni  giorno  risultano  inadatti  al rispetto del 
distanziamento sociale. 
 
In  tutta  la  Regione  urge  una reale organizzazione in materia di spazi: non possiamo più accettare che in 
classe  non  sia  garantito  il  ​distanziamento  sociale  e  tutte  le  norme  igienico-sanitarie  anti-covid. 
Abbiamo  bisogno  di  ​spazi  alternativi​,  che  si  possano  andare  ad  aggiungere  ai  locali  che  già 
utilizziamo,  e  degli  interventi  strutturali  che  facciano  ripensare  e  riadattare  questi  luoghi  data  la 
situazione. ​Chiediamo quindi di: 
 
- Garantire  agli  studenti  e  alle  studentesse  il  ​distanziamento  fisico  di  almeno  un  1  metro  tra 
rime boccali, con la giusta predisposizione di spazi, anche alternativi ai locali scolastici; 

 
 

- Avviare  con  i  Comuni  un  lavoro  di  ​mappatura  dei  territori per individuare spazi che possano 


essere adibiti ad ambiente scolastico, come biblioteche, teatri o strutture simili; 
- Stipulare  una  ​copertura  assicurativa  per  studenti  e  studentesse  nelle  strutture  ospitanti,  al 
di fuori dell’edificio scolastico, durante l’orario scolastico. 
 
DIGITALIZZAZIONE 
Secondo  il  DESI  (Indice  di  Digitalizzazione dell'Economia e della Società), tra gli Stati Membri UE l’Italia 
è  l’ultimo  Paese  per  competenze  digitali  e  il  17esimo  per  connettività  Internet.  È  inammissibile  che  la 
connessione  non  sia  garantita a tutti e tutte, soprattutto se si guarda a regioni e territori svantaggiati 
come  periferia  e  provincia.  I  supporti  digitali  al  tradizionale  metodo  didattico  potrebbero  essere  un 
grande  ausilio  alla  ​democratizzazione  del  sapere  e  un  valido  aiuto  nella  lotta  al  “caro  libri”. 
Un’istruzione  digitalizzata  è  una  priorità,  che  non  sia  il  privilegio  di  pochi  è  il  nostro  vincolo 
irrinunciabile.  
Questa  pandemia  ha  evidenziato  quali  sono  le criticità e può essere pertanto l’occasione per far partire 
e accelerare il processo di digitalizzazione del mondo dell’istruzione. ​Chiediamo quindi di: 
 
- aumentare le ​connessioni scolastiche​ con l’installazione della fibra ottica. 
- incrementare  il  fondo  destinato  all’acquisto  da  parte  delle  scuole  dei  ​dispositivi  (computer, 
tablet) da dare in comodato d’uso. 
 
TRACCIAMENTO 
Al  fine  di  garantire  la  più  ampia  frequenza  scolastica  in  presenza  degli  studenti  e  delle  studentesse, 
chiediamo  che  il  tracciamento  non  finisca  per  diventare,  come  spesso  è  successo,  responsabilità  delle 
chat  di  alunni  e  genitori,  ma  che  venga  effettuato  dalle  ASL  competenti  nella  maniera  più  rapida  ed 
efficiente  possibile,  e  comunque  in tempi e modalità tali da permettere di identificare e isolare i casi di 
COVID-19  prima  che  possano  a  loro  volta  contagiare  altri  soggetti.  Questo  è condizione necessaria per 
rendere  possibile  impedire la diffusione del virus nella comunità scolastica e fra chi, come le famiglie, è 
con essa a contatto. C
​ hiediamo quindi che: 
 
- i ​tamponi per i sospetti casi di COVID e per i contatti stretti di chi è risultato positivo vengano 
fatti nei tempi previsti dai protocolli sanitari; 
- venga  garantita  la più ampia diffusione possibile dei ​test rapidi​, da usare anche per screening 
periodici fra chi frequenta gli istituti scolastici; 
- si  adottino  le  misure  necessarie  per  permettere  il  tracciamento  negli spazi scolastici diversi 
dall'aula  e  nell'ambito  delle  attività  extracurriculari,  così  da  permettere,  quando  e  come  sarà 
permesso  dalle  condizioni  epidemiologiche,  la  più  ampia  ripresa  delle  attività  del  nostro 
sistema d’istruzione. 

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