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Rompere la Gabbia della Scuola!

Piattaforma Rivendicativa dell’OSA a.s.2021/2022

Inizia un nuovo anno scolastico e già si prospetta un incubo per noi studenti,
torneremo nei nostri istituti senza la certezza di restarci per tutto l’anno e avvolti in
un profondo stato di confusione e spaesamento. I responsabili di questa situazione
sono Governo e MIUR che durante quest’estate non hanno fatto assolutamente
nulla affinché quest’anno si potesse tornare negli istituti in presenza e in
sicurezza, limitandosi a protocolli in cui vengono addirittura eliminate le tutele
basilari contro il Covid e a circolari in cui si dice sostanzialmente alle scuole di
arrangiarsi come si può. Questo è stato fatto negli ultimi anni e abbiamo avuto
modo di vederne gli effetti devastanti. E’ così che noi studenti siamo di nuovo
abbandonati in balia di noi stessi, con due anni drammatici alle spalle e di fronte a
uno nuovo che ci preoccupa fortemente: problematiche diffuse nella vita scolastica,
stress psicologico, aumento delle differenze, negazione del diritto allo studio e alla
socialità sono effetti di questa Scuola e della sua gestione che abbiamo già
conosciuto e che sono di nuovo alle porte per colpa di un Governo e un Ministro che
sono nostri nemici.

Al contempo, lo stesso Governo si prepara ad effettuare nuove riforme del sistema


scolastico tramite il PNRR (Piano Nazionale Resilienza e Recupero) in perfetta
continuità con quelle degli ultimi anni a favore di aziende private e multinazionali e
non degli studenti. Si continua a rafforzare questa Scuola che è ormai
completamente separata dalle necessità degli studenti, una vera e propria Gabbia
che impedisce il nostro riscatto. Noi vogliamo rompere questa Gabbia e proponiamo
questa piattaforma agli studenti di tutta Italia come base rivendicativa delle
mobilitazioni studentesche di questo autunno. Per riprenderci il nostro futuro.

1. Rompere la Gabbia della Scuola: Scuola in presenza e in


Sicurezza

Il governo non ha fatto nulla per garantire la scuola in presenza e in sicurezza per
l’anno scolastico 2020/21, ma c’è di più: come si legge nel protocollo del 14 agosto
per il rientro, sono stati addirittura rimossi alcuni parametri di base (come il metro di
distanza fra studenti e fra studenti e professori o la misurazione della temperatura
all’entrata di scuola) necessari per la tutela della salute in questo momento
pandemico. La gestione della sicurezza è affidata ai singoli istituti che non potranno
che trovarsi in difficoltà e in confusione: insomma, questo sarà un altro anno da
incubo nella gestione delle scuole, nonostante la possibilità di apprendere dagli
errori commessi e nonostante le nuove armi che abbiamo per battere il Covid, tra cui
i vaccini. Vogliamo la scuola in presenza e in sicurezza. Vogliamo poter andare
a scuola senza il costante stress di possibili ritorni alla Dad e della confusione
imperante nei nostri istituti. Vogliamo una lotta reale al Covid e non una
convivenza malata con questo virus. Per questo chiediamo:

1. NO CLASSI POLLAIO – In classi piccole e sovraffollate la qualità della didattica è


compromessa ed è impossibile rispettare le norme di sicurezza, vogliamo meno
studenti per classi e più spazi dove fare lezione

2. INVESTIMENTI IN EDILIZIA - Per diminuire il numero di studenti a classe serve


creare nuovi spazi destinati all'istruzione e ristrutturare quelli già esistenti che
versano in condizioni disastrose

3. ASSUNZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO – Bisogna assumere tutto il


personale scolastico mancante nelle nostre scuole e stabilizzare quello precario già
presente, per i diritti dei lavoratori e per la continuità didattica degli studenti

4. TRASPORTO PUBBLICO – Vanno aumentate le corse e i mezzi del trasporto


locale, con cui gli studenti vanno ogni giorno a scuola, per evitare assembramenti sui
mezzi e garantirne l’efficienza. Il trasporto locale non può più essere gestito da
aziende private e deve tornare realmente pubblico

5. LOTTA AL VIRUS, NON CONVIVENZA – La vaccinazione è fondamentale ma


non può essere l’unica arma nella lotta al Covid: continuiamo a chiedere a gran voce
un sistema di tracciamento efficace e funzionante, la distribuzione a tutti gli studenti
dei DPI da parte dello Stato, tamponi gratuiti per tutti, e l’eliminazione dei brevetti sui
vaccini che ne limitano la distribuzione e li rendono una merce nelle mani delle
grandi aziende farmaceutiche

2. Rompere la Gabbia della Scuola!: La Digitalizzazione in mano


agli studenti

Il processo di digitalizzazione della scuola, iniziato nel nostro paese pochi anni fa,
sta subendo una netta accelerata ed è oggi una priorità del Governo. Questo però
sta avvenendo con l’obiettivo di far lucrare le multinazionali e le aziende private,
sfornando futuri lavoratori / schiavi dotati delle nuove competenze tecnologiche e per
piegare la formazione all’interesse privato. Sebbene i nuovi strumenti tecnologici
potrebbero offrire grandi occasioni di crescita e di accesso alla cultura, oggi questi
causano solo effetti negativi per noi giovani, sempre più disgregati e annichiliti,
incapaci di orientarci nella realtà sempre più tecnologica e di usare
consapevolmente questi strumenti. Noi non ci stiamo. Per questo chiediamo

1. INTRODUZIONE DELLA MATERIA DI EDUCAZIONE DIGITALE – Una materia


con cui studiare e conoscere il mondo digitale, dalle sue basi tecnologiche e
scientifiche allo sviluppo storico del web, dalle nuove forme comunicative con gli
smartphone e i social fino agli effetti negativi del mondo digitale e via dicendo, al fine
di sviluppare una Coscienza Digitale con cui poterci liberare dall’Oppressione
Digitale causata da questo sistema che oggi viviamo

2. COMBATTERE IL DIGITAL DIVIDE – Lo Stato deve combattere tutte le forme di


differenza (dalle possibilità economiche di accesso alla strumentazione tecnologico
fino alla capacità di utilizzo di questa strumentazione) sociali ed economiche legate
all’utilizzo delle nuove tecnologie, garantendo il materiale base (computer / tablet e
connessione) a ogni studente

3. DESECRETAZIONE ACCORDI FRA MIUR E MULTINAZIONALI DELL’E-


LEARNING –

Va reso accessibile a tutti il contenuto degli accordi stipulati fra il MIUR e le


multinazionali che gestiscono le piattaforme di e learning con cui facciamo DaD da
marzo 2020: tutti devono poter sapere come le multinazionali del calibro di Google,
Microsoft, Tim etc etc si impossessano dei nostri dati personali per fini e come
penetrate nel mondo della scuola, influenzandolo per i propri interessi

4. PIATTAFORMA DIGITALE PUBBLICA Vogliamo la creazione di una piattaforma


digitale pubblica per gli studenti che sostituisca quelle delle multinazionali
speculatrici e con cui poter gestire i registri elettronici e creare una Biblioteca digitale
online dove raccogliere materiale di ogni tipo (scritto, visivo, ascoltabile etc etc) utile
alla didattica, rompendo gli inutili e dannosi brevetti esistenti

3. Rompere la Gabbia della Scuola!: Studenti dei Tecnici e


Professionali, non schiavi!

Dopo essere stati trattati per decenni come “istituti di Serie B”, oggi gli Istituti Tecnici
e Professionali assumono un ruolo centrale nei piani del MIUR e nei discorsi dei
nostri governanti. Questo perché al governo, alla Confindustria o all'Unione Europea
importi veramente di questi istituti o degli studenti che li frequentano? No, niente
affatto, ma perché oggi alle aziende private serve un nuovo tipo di manodopera, più
professionalizzata e specializzata nelle nuove competenze ma sempre da sfruttare e
spremere per i propri profitti come (e più di) prima.

Noi non ci stiamo. Vogliamo che le innovazioni, le nuove competenze, le


specializzazioni siano insegnate per la crescita dello studente e non per
prepararlo a un futuro di schiavitù. Vogliamo che finisca lo strapotere dei
privati e dei loro interessi nelle nostre scuole che ha causato solo danni per
noi studenti. Vogliamo formazione sui nostri diritti per darci coscienza e che
siano date a ogni studente le stesse possibilità, abbattendo le disuguaglianze.
Per questo chiediamo:
1. INTERNALIZZAZIONE DEI PERCORSI PCTO (ex. Alternanza Scuola-Lavoro)

Vogliamo che a insegnarci a lavorare non siano i privati affamati di profitto ma uno
Stato che realmente prenda le parti di noi studenti, ABOLENDO LE ATTIVITA’ DI
PCTO COME STRUTTURATE OGGI (con multinazionali e privati) e internalizzando i
percorsi con i laboratori, enti pubblici e formazione sindacale per renderci futuri
lavoratori coscienti e formati

2. POTENZIAMENTO E MANUTENZIONE DEI LABORATORI - Lo studio e la


pratica delle materie d’indirizzo devono essere accessibili e garantite a tutti gli
studenti in sicurezza

3. MATERIALE PER I LABORATORI GARANTITO GRATUITAMENTE DALLO


STATO - Per dare a ogni studente il diritto alla formazione, abbattendo le
diseguaglianze economiche.

4. NO AL CURRICULUM DELLO STUDENTE, ATTIVITA’ EXTRA CURRICOLARI


GRATUITE - Diciamo basta all’ennesima modalità di classificazione che, sulla base
di valutazioni, PCTO ed esperienze extrascolastiche, oltre ad aumentare le
differenze sociali ed economiche fra gli studenti che possono permettersi le attività
extracurricolari e quelli che non possono, impone agli studenti di accettare le logiche
di sfruttamento e precarietà per un Curriculum che non garantirà un futuro lavorativo
dignitoso

5. UNA SCUOLA CHE CI INSEGNI I DIRITTI SUL LAVORO - Il lavoro può e deve
ripartire dai diritti: vogliamo corsi sui diritti sul lavoro, sulla sicurezza, sui contratti, etc
etc

4. Rompere la Gabbia della Scuola!: Socialità, aggregazione,


crescita

Con le riforme degli ultimi 30 anni e con la pandemia che ne ha accentuato tutte le
contraddizioni, la scuola ha ormai perso definitivamente la sua funzione pedagogica
e emancipatrice. La scuola – oltre a non garantire la crescita degli studenti – è
diventata una fonte di continuo stress psicologico per gli studenti: questa è la diretta
conseguenza di un preciso sistema scolastico marcio che si basa su individualismo,
competizione, esclusione sociale, come abbiamo visto ad esempio negli ultimi due
anni con la continua valutazione degli studenti. Vogliamo una scuola dove poter
tessere relazioni e legami con i nostri coetanei, dove lo sviluppo della socialità
sia un tema prioritario, dove sviluppare un senso della collettività. Per questo
chiediamo:

1. NO ALLA SCUOLA DEL VOTO E DELLA COMPETIZIONE - Non vogliamo una


scuola centrata sulla valutazione, su quella famosa falsa “meritocrazia” che però
aumenta le differenze colpendo chi è già svantaggiato, sulla competizione e il “tutti
contro tutti”: per noi la scuola si deve fondare sulla crescita degli studenti, la loro
emancipazione e lo sviluppo del proprio pensiero critico

2. SPAZI DI SOCIALITÀ GARANTITI - Le nostre scuole non possono essere delle


prigioni in cui riempirci di verifiche per valutarci: la nostra crescita deve passare
anche dagli spazi di socialità e di confronto che sono fondamentali per noi studenti

3. ABOLIZIONE TEST INVALSI – I test INVALSI sono inutili e dannosi: in base alle
loro classifiche, le scuole che hanno conseguito i migliori risultati ricevono maggiori
fondi rispetto alle altre. Questo ha aumentato in modo colossale le differenze fra
scuole e imposto agli studenti di imparare a rispondere a crocette e non ad
apprendere e sviluppare una propria coscienza

5. Rompere la Gabbia della Scuola!: La scuola agli studenti, non ai


privati!

Negli ultimi anni nelle nostre scuole abbiamo progressivamente visto sparire i
momenti di socialità e di confronto, abbiamo vissuto ogni giorno con la confusione
sempre più imperante e destabilizzante e con la figura dominante e repressiva del
“preside-sceriffo” o “preside-manager”, puntualmente schierata contro gli studenti e i
loro diritti. Con l’autonomia scolastica infatti da anni nelle nostre scuole vige
unicamente non solo lo strapotere affidato alla singola figura del preside, ma anche
un’istruzione funzionale solo agli interessi dei privati e sempre più vuota per noi
studenti. E, come se non bastasse, sulla scia di questa idea fallimentare di scuola
Bianchi quest’anno ha introdotto i Patti Educativi di Comunità, con cui di fatto si lega
e si affida la nostra istruzione e piano di studi ai privati presenti sul territorio, tutt’altro
che “educativi” e “di comunità”.

Noi non ci stiamo. Vogliamo una scuola libera dagli interessi privati, in cui al
centro ci siano gli interessi di noi studenti e studentesse. Vogliamo una scuola
in cui sia garantita la reale partecipazione, la socialità, il dibattito e la
formazione critica. Vogliamo una scuola libera dalla repressione e dalle
intimidazioni, dove ci sia chiarezza e rispetto per tutti. Per questo chiediamo:

1. NO AI PRESIDI-SCERIFFO E AI PRESIDI MANAGER, ABOLIZIONE DELLA


BUONA SCUOLA -

La figura dei presidi – sceriffo, veri e propri “manager” che amministrano le scuole
come aziende, ha avvicinato le scuole agli interessi privati, alimentato le
problematiche presenti, aumentato la repressione e trasformato lavoratori della
scuola e studenti in figure subalterne e prive di importanza. Questo non è frutto della
casualità ma è il prodotto delle riforme degli ultimi 30 anni che hanno plasmato la
figura del dirigente scolastico, in particolare della riforma della “Buona Scuola” di
Renzi che vogliamo venga abolita. Vogliamo che la figura dei presidi sia quella di
garanti della tutela dei diritti negli istituti e non più quella di manager delle scuole -
aziende

2. ORGANO DI GARANZIA IN OGNI SCUOLA - L’Organo di Garanzia (introdotto


per legge dallo “Statuto delle studentesse e degli studenti” - D.P.R n. 249/1998) è
composto dai rappresentanti di ogni categoria scolastica eletti per rappresentare la
propria in questo organo, specifico per ogni istituto. Questo organo è uno spazio in
cui gli studenti possono far sentire la propria voce, facendo reclami a difesa degli
studenti colpiti da sanzioni ingiuste. L’istituzione di quest’organo però è facoltativa e
a discrezione della singola scuola. Noi vogliamo diventi obbligatorio in ogni istituto
per aprire un nuovo spazio di tutela dei nostri diritti

3. NO AUTONOMIA SCOLASTICA, NO AI PATTI DI COMUNITA’ - Chiediamo


l’abolizione dell’Autonomia Scolastica, riforma cardine di questo modello scolastico
che ha permesso l’aziendalizzazione delle scuole, l’entrata dei privati nelle attività
scolastiche, l’aumento delle differenze e con cui il MIUR ha puntualmente scaricato
ogni responsabilità ai singoli istituti. Oggi il Governo parla di accentuare questo
processo con i “Patti educativi di comunità”, con cui la scuola non si apre alla
“comunità” ma a enti esterni, imprese e privati che entrano direttamente nella
gestione delle attività scolastiche: noi li respingiamo

5. ORA DI MOTORIA E MATERIALE GARANTITI + ATTIVITA’


EXTRASCOLASTICHE GARANTITE, GRATUITE E PUBBLICHE - Lo sport nelle
nostre scuole con l’ora di motoria è un diritto che vogliamo sia garantito con
investimenti seri per la ristrutturazione delle palestre e l’acquisto del materiale
necessario: anche le attività extrascolastiche non devono essere un privilegio di
pochi ma un diritto di tutti, che lo Stato deve garantire

6. ASSEMBLEE AUTOGESTITE E MOMENTI DI CONFRONTO GARANTITI -


Vogliamo la garanzia di poter svolgere anche le assemblee di istituto e organizzare
momenti di socialità e di confronto e dibattito nelle nostre scuole,come momenti
centrali della nostra crescita

7. NO AL CONTRIBUTO SCOLASTICO – Diciamo no al contributo scolastico, un


peso economico per le famiglie che aumenta le differenze sociali fra studenti e istituti
e che aziendalizza ancora di più le scuole

6. Rompere la Gabbia della Scuola!: Scuola e questione Ambientale

Foreste in fiamme, oceani pieni di plastica, disastri ambientali, territori devastati: la


terra si avvicina all’infarto ecologico e noi sappiamo che il colpevole sono le aziende,
le multinazionali e i governi che ne fanno gli interessi. Questo lo vediamo col nostro
governo e l’Unione europea che mostrano un ambientalismo di facciata ma che sono
fra i diretti responsabili di questa situazione. Noi studenti siamo stanchi di questa
situazione non solo perché vivremo sulla nostra pelle le conseguenze del
cambiamento climatico, ma anche perché nelle nostre scuole ci viene insegnato che
la Green Economy – il capitalismo verde – è la soluzione, mentre noi sappiamo che
non è così: la soluzione è fuori da questo sistema Capitalista, un sistema che per
come è formato non vuole e non può gestire questa crisi ambientale, essendo il
profitto il suo obiettivo primario. Vogliamo una scuola libera dalla propaganda
della Green economy e che ci dia una vera educazione sulle tematiche
ambientali. Per questo chiediamo:

1. BASTA AZIENDE INQUINANTI NELLE NOSTRE SCUOLE - Oggi siamo costretti


a fare l’alternanza scuola lavoro con aziende e multinazionali che oltre a sfruttarci,
sono i principali responsabili della devastazione ambientale a livello globale. Bisogna
rompere ogni accordo con questi soggetti e internalizzare i percorsi di formazione
ponendo il tema centrale della difesa e tutela dell’ambiente.

2. NO ALLA PROPAGANDA DELLA GREEN ECONOMY NELLE NOSTRE


SCUOLE, VERA EDUCAZIONE AMBIENTALE - Basta con la propaganda della
Green Economy – fatta nei programmi di educazione civica ma non solo – che è solo
fumo negli occhi per far credere agli studenti che la soluzione al problema
ambientale sia possibile nel capitalismo. Vogliamo una vera formazione sulla attuale
crisi climatica e ambientale, affinché gli studenti acquisiscano coscienza e siano
parte di un reale cambiamento

7. Rompere la Gabbia della Scuola!: la Scuola deve formare una


nuova generazione capace di schierarsi contro tutte le
discriminazioni e disuguaglianze.

La Scuola che viviamo oggi riproduce e spesso amplifica il profondo imbarbarimento


sociale e culturale causato da questo sistema ingiusto e diseguale: lo vediamo
quotidianamente nelle forti discriminazioni di carattere economico, razziale, di
genere e verso le soggettività LGBTQ+. Giorno dopo giorno, come OSA ci
assumiamo la responsabilità di essere il megafono delle battaglie, nelle scuole, nelle
strade e nelle piazze, di tutti gli studenti oppressi e discriminati e ci impegniamo per
conquistare una reale emancipazione attraverso la lotta e la costruzione
dell'organizzazione studentesca rivoluzionaria. Siamo e saremo sempre in prima
linea nella lotta contro il divario di genere ma in maniera conflittuale, condannando
cioè ogni tentativo di vittimizzazione delle donne e ponendoci come avanguardia ed
esempio di lotta.

1. LOTTA AL PINK E RAINBOW WASHING Ci opponiamo alla retorica che – anche


nelle nostre scuole – sfrutta le battaglie delle donne e delle soggettività LBGTQ+ a
scopi commerciali, di marketing e/o elettorali. Condanniamo inoltre il tentativo del
centro-sinistra di rendere compatibili le battaglie per i diritti civili e di dividere queste
da quelle per i diritti sociali. La conquista dei diritti, tutti, passa attraverso la rottura
con questo sistema e per questo non ci sentiamo rappresentati dagli stessi politici
che calpestano la dignità dei lavoratori o dei popoli oppressi e poi si fanno belli di
battaglie 'rosa' o 'arcobaleno' nelle nostre scuole. Allo stesso tempo, non daremo
credito alla narrazione secondo la quale le donne o le soggettività LGBTQ+ che
ricoprono importanti ruoli nella società siano un esempio di emancipazione, quando
sono anche loro responsabili del massacro sociale: non accetteremo nessuna
mistificazione e lottiamo per una reale emancipazione.

2. ORE DI DIBATTITO COLLETTIVO A SCUOLA - Vanno riconquistati spazi di


dibattito tra studenti sul problema delle discriminazioni per costruire una scuola che
garantisca diritti, rifiutando dentro i nostri istituti ogni tentativo di falsa narrazione
strumentale al sistema. Organizziamo, discutiamo e costruiamo coscienza contro
ogni oppressione e per un'alternativa sociale e culturale
3. ORE DI EDUCAZIONE SESSUALE - Completamente assenti nel programma
scolastico italiano, le ore di educazione sessuale devono essere garantite, per dare
reale conoscenza e sostegno, affrontando il tema con gli studenti senza aspetti
morali o religiosi (su tematiche rilevanti e sentite come aborto o contraccettivi)

4. ABOLIZIONE ORA DI RELIGIONE CATTOLICA - Vogliamo una scuola laica, che


non precluda la multietnicità e le differenze religiose nella collettività scolastica e che
non propagandi valori bigotti e discriminatori

5. DIRITTO ALLO STUDIO GARANTITO ALLE STUDENTESSE MADRI - Senza


alcun sostegno dall'istituzione scolastica durante le gravidanza, con il loro diritto allo
studio compromesso, gran parte delle mamme adolescenti si ritrova ad abbandonare
la scuola e a non riprenderla più. Allo stesso tempo è certificato, che fra la fascia di
loro che decide di proseguire l'istruzione dopo la gravidanza, la maggior parte
sceglie un percorso professionalizzante. Fin da adolescenti la necessità diventa
quella di dover lavorare per sopravvivere in un contesto sociale che le abbandona
completamente.

6. AUMENTO E POTENZIAMENTO DEI CONSULTORI - In Italia è registrato un


consultorio ogni 35.000 abitanti, con alcune regioni del Nord in cui il numero medio
di abitanti per consultorio è superiore a 40.000. Delle cifre assolutamente ridicole per
il fabbisogno della popolazione e in particolare dei giovani. È necessario un aumento
e potenziamento di questo servizio, senza dare spazio e legittimità all'obiezione di
coscienza e colmando anche le differenze fra le diverse regioni. Chiediamo inoltre
L'INCREMENTO DENTRO I CONSULTORI DELLE ATTIVITÀ DI SUPPORTO
PSICOLOGICO fondamentale per superare una condizione di sempre più diffuso
disagio psicologico giovanile, aumentato con la malagestione della crisi pandemica
da parte dalle istituzioni

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