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Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di

Sostegno Didattico agli alunni con Disabilità

VII CICLO

RELAZIONE TIROCINIO

Corsista: Cantile Elvira Maria Rosaria


Matricola: AD3003425
Ordine di Scuola: Scuola Secondaria di Secondo Grado
Anno Accademico:2021 – 2022

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Indice

Introduzione ………………………………………………………………….pag.4

1. Parte Prima - Ricognizione del contesto scolastico.


1.1 La Scuola: informazioni e descrizione del contesto scolastico..………pag.5
1.2 Organizzazione scolastica in funzione dell’integrazione e
dell’inclusione…………………………………………………..…………….pag.6
1.3 Servizi territoriali destinati ai processi di inclusione………...………..pag.7
1.4 Progetti della scuola finalizzati all’integrazione e all’inclusione attivati per
l’anno scolastico in corso………………………………….…………………..pag.8

2.Parte Seconda-Descrizione del caso assegnato

2.1 Descrizione del caso assegnato……..…………………….………….pag. 9


2.2 L’ambiente di apprendimento: la classe…………..………………....pag.10
2.3 Osservazioni sul caso assegnato…………..………………………….pag.11
2.4 Osservazioni libere…………………………..…………………..…..pag.11

3.Parte Terza-Progettazione didattica

3.1 Il Titolo…………………...………………………………………….pag.13
3.2 Finalità del Progetto………………...……………………………….pag.13
3.3 Presentazione del Progetto………………..………………………….pag.14
3.4 Descrizione della progettazione……………………..……………….pag.14
3.4.1 Le Discipline coinvolte………………………...…………………….pag.14
3.4.2 Metodologie utilizzate……………...………………………………..pag.15
3.4.3 Le TIC………………………………………………………………..pag.16
3.4.4 Tempi e Spazi………………………………………………………..pag.18
3.5 Descrizione delle fasi progettuali……………………………………pag.18

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3.6 Verifica e Valutazione…………….…………………………………pag.20

4.Parte quarta-Riflessioni conclusive.

4.1 Rendicontazione dell’esperienza…………………………………….pag.22


4.2 Conclusioni……. ……………………………………………………pag.23

Bibliografa……………… ………………………………………………….pag.24

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Introduzione

La presente relazione del Tirocinio Formativo Attivo rappresenta il frutto della


rendicontazione nonché la sintesi finale del percorso di tirocinio diretto durato
cinque mesi, pieno di momenti stimolanti per la mia crescita professionale.

Il tirocinio si è espletato presso la Scuola Secondaria di Secondo Grado, Liceo


Statale “Alessandro Manzoni” di Caserta, in una classe Quarta dell’indirizzo
Scienze Umane.

Nell’ esperienza di tirocinio, ho cercato di attuare, insieme al mio tutor scolastico,


Prof. Capurso, e con gli insegnanti curriculari un percorso peculiare che mi ha
permesso di instaurare una relazione con l’alunna A. M., che presenta una diagnosi
di “Sindrome di Asperger”, rendendo operative le strategie e le metodologie
sperimentate durante le attività didattiche e laboratoriali seguite presso l’Università
Parthenope.
Preliminarmente, ho effettuato una ricognizione del contesto scolastico,
analizzando i documenti programmatici che la scuola ha messo a disposizione sul
sito istituzionale, per avere una visione generale del contesto in cui mi sarei trovata
ad operare.

Successivamente, ho effettuato l’osservazione del caso a me assegnato e del


contesto classe,alternando tale attività con il tirocinio indiretto, l’analisi dei dati
raccolti e la progettazione didattica.

Infine, ho potuto osservare l’applicazione di metodologie, strategie e tecnologie


mirate, che consentissero ad A. M. e contestualmente a tutti gli alunni della classe,
di sviluppare le loro potenzialità e gestire correttamente le proprie emozioni e
capacità relazionali.

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1.Parte Prima-Ricognizione del contesto scolastico.

1.1 La Scuola: informazioni e descrizione del contesto scolastico

L’Istituto "Alessandro Manzoni" è un liceo ricco ed articolato dove convivono


diversi indirizzi di studio (classico, scientifico, linguistico, scienze umane ed
economico sociale). Il Manzoni è situato nel pieno centro della città di Caserta ed è
dotato di ampi spazi verdi e zone parcheggio; la struttura risale agli anni
settanta/ottanta; occupa una vasta area e comprende due edifici, più un terzo edificio
che contiene due palestre interne ed un campo di basket esterno. L’istituto
rappresenta da sempre per i giovani di Caserta un caposaldo indiscusso per la
crescita e la formazione, in quanto ,in passato e per lungo tempo, è stato l’unico
Istituto Magistrale presente sul territorio, fino a divenire oggi un Liceo con indirizzi
altamente qualificanti.
Il contesto sociale è caratterizzato da famiglie con background medio, il territorio
cittadino si distingue per una significativa presenza di rappresentanze istituzionali,
universitarie, professionali, aziendali e associative.
Gli studenti provengono da contesti socio-economico-culturali poco eterogenei e
più precisamente: medio nel Linguistico e nelle Scienze umane, medio-alto nello
Scientifico e nel Classico.
Gli studenti provenienti da altri paesi europei sono ancora una piccola minoranza e
compaiono soprattutto nel Liceo linguistico e sono socialmente integrati con una
sufficiente padronanza dell'italiano.
La percentuale di popolazione scolastica è così distribuita fra i vari indirizzi: 35%
nel Liceo Linguistico, 35% nel Liceo Scientifico, 20% nel Liceo delle Scienze
Umane e nel Liceo Economico Sociale e 10% nel Liceo Classico.
Sul territorio a n c h e s e è significativa la presenza di centri o luoghi di
aggregazione giovanili alternativi alla scuola , il Manzoni si prefigge sempre di
svolgere la funzione di aggregare i giovani anche in orario extracurricolare con
attività formative ad ampio spettro.
In termini di risorse tecnologiche, la scuola utilizza il sito web in modo attivo;
particolare attenzione è stata rivolta all'impiego delle TIC nella didattica, infatti

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negli aa.ss. dal 2012 al2017-18 grosso impulso è stato dato all'implementazione
digitale in funzione della didattica,ed attualmente l'istituto è dotato di: LIM in 60
aule e 6 laboratori con LIM e PC.

1.2 Organizzazione scolastica in funzione dell’integrazione e dell’inclusione.

La consistenza numerica della popolazione studentesca è intorno alle 2000 unità; la


complessità e l'articolazione della dimensione organizzativa delle attività rivolte agli
studenti ed al personale docente ed amministrativo, conferiscono al Manzoni la
dimensione di un veroe proprio campus.
La percentuale di alunni con bisogni educativi speciali non è significativa in
percentuale rispetto alla popolazione scolastica.Sono presenti solo 6 alunni con
disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3).
Riguardo alle Risorse professionali Specifiche, si riferisce che il numero degli
insegnanti di sostegno è pari a sei unità. Nell’Istituto operano anche le seguenti
figure professionali a sostegno dell’inclusione di tutti gli alunni: docenti di
potenziamento, l’assistente specialistico alla comunicazione Braille, l’assistente
specializzata all’autonomia e/o alla comunicazione, il docente responsabile del sito
web e della sua accessibilità.
Il Manzoni è CTS provinciale per l'inclusione, al fine di valorizzare il ruolo delle
TIC nell'integrazione scolastica dei DSA o BES. Vi sono due referenti, uno per i
BES e uno per iDSA, che cooperano con gli insegnanti curricolari e monitorano gli
interventi del GLI.
Le famiglie sono coinvolte in colloqui individuali iniziali previsti già al momento
dell'iscrizione a scuola, in incontri tra i docenti dei diversi ordini di scuola, in sede
di GLO, nei colloqui di routine previsti per tutti gli alunni dell'Istituto. Partecipano
con un rappresentane designato alle sedute plenarie del GLI al fine di supportare il
Collegio dei docenti nell'elaborazione del Piano Inclusione (D.Lgs.n.66/17).

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1.3 Ricognizione dei servizi territoriali destinati ai processi di integrazione e di
inclusione.

Al fine di garantire il successo formativo e l’inclusione scolastica e sociale degli


alunni, l’Istituto si riunisce in rete con altre scuole della provincia, mette in atto
rapporti e convenzioni con gli Enti locali, con Istituzioni pubbliche e con le
associazioni presenti sul territorio tramite intese ed accordi di programma di cui
all’art. 13, comma 1 della Legge 104/92 e all’art. 19 della Legge 328/2000, ribaditi
dal D.M. del 27/12/2012 e dalla C. M. n.8 del 06/03/2013.In particolare, l’Istituto
interagisce: con il GLIR ai sensi dell’art.9 del D.Lgs.n.66/17; con le SCUOLE
POLO INCLUSIONE, CTS e CTI e per un supporto nel processo di informazione
e formazione dei docenti, dei genitori e degli studenti sui temi dell’inclusione
scolastica, dei BES, delle nuove tecnologie informatiche; con l’UVM
(Neuropsichiatria e assistenza sociale) per confronti periodici, in occasione degli
incontri PEI in sede di GLO.
Inoltre per attuazione delle procedure previste per la determinazione dell’organico
di sostegno e nell’ambito delle procedure di certificazione e redazione del Profilo
Descrittivo di Funzionamento redatto in sede di U.V.M., nel rispetto delle nuove
indicazioni in vigore dal 1 settembre 2019 contenute nel D.Lgs.n.66/17, l’Istituto
favorisce: collaborazioni con aziende ospitanti i percorsi alternanza Scuola-lavoro
che devono garantire la fruibilità a tutti gli alunni dell’istituto; collaborazioni con gli
Enti locali: per il progetto individuale degli alunni BES I fascia ed in particolare per
l’assistenza specialistica; collaborazioni con le cooperative (assistenza
specialistica); collaborazione con Associazioni di Volontariato.
La famiglia si pone come l’interlocutore privilegiato del processo di inclusione dello
studente con BES e, per tale ragione, i percorsi personalizzati, nel rispetto della
normativa di riferimento, dovranno sempre essere condivisi con le famiglie, così
come le valutazioni in ordine ai risultati raggiunti in itinere e al termine del percorso
scolastico, attraverso sistematici colloqui individuali con le stesse da parte del
coordinatore e di tutti gli insegnanti del consiglio di classe.

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1.4 Progetti della scuola finalizzati all’integrazione e all’inclusione attivati per
l’anno scolastico in corso.
Il Liceo “A. Manzoni” promuove la qualità dell’inclusione scolastica investendo
nella formazione continua dei docenti. A tal proposito ha previsto: un
aggiornamento sulla normativa D.M. 27/12/2012, C.M. n.8/13, D.Lgs. n, 62 e 66/17
e Nota MIUR n.1143/18, e D.Lgs 96/2019, (per tutti i docenti dell’istituto); un corso
di formazione sulla didattica per non vedenti; un corso di formazione sull’autismo
(per tutti i docenti interessati); un corso di formazione sui DSA (per tutti i docenti
interessati); un corso di formazione sull’ICF e la progettazione del PEI e PDP (per
i docenti di sostegno e per docenti interessati); un corso di formazione sui temi
dell’inclusione e sulle strategie didattiche inclusive.
Sono inoltre previsti nel corso del corrente anno scolastico organizzazione di
incontri di formazione dove i docenti formati trasferiscono le competenze in una
formazione tra pari. Tali corsi devono mirare all’acquisizione di modalità e tecniche
d’intervento didattico per il potenziamento delle abilità strumentali, anche grazie
all’uso delle nuove tecnologie per la didattica.
È prevista l’utilizzazione dei docenti del potenziamento nelle classi con BES;
nonché la presenza di assistente specialistico alla comunicazione; assistenti ai
materiali ed alla gestione delle nuove tecnologie di supporto (tecnici di laboratorio);
ampliamento dei materiali didattici (audio libri e testi in forma digitale);
potenziamento dei laboratori con software specifici (es.sintetizzatori vocali).
Sulla base delle Indicazioni Nazionali e di quanto sancito in numerosi Decreti
Legislativi, per garantire maggiore inclusione ed integrazione la scuola ha previsto
numerosi progetti, tra i tanti si possono annoverare: lo “Sportello Autismo” attivo
dal 21 ottobre 2021 e che offre consulenza e supporto formativo a tutti i docenti
della Provincia; il seminario “Sport e Inclusione” tenutosi il 23 aprile 2021, che ha
posto, quale focus di attenzione, il valore educativo e formativo dello sport per tutti
e per ciascuno ed il contributo che esso offre nel diffondere la cultura dell’incontro
e della solidarietà, con il fine di favorire una politica inclusiva ed educativa nella
pratica didattica; ed anche il concorso "Con i tuoi occhi”, che è giunto alla sua terza
edizione, e attraverso il qual l'autismo viene raccontato da chi lo vive.

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2.Parte Seconda-Descrizione del caso assegnato.

2.1 Descrizione del caso assegnato.


Il tirocinio diretto oggetto della presente relazione si è svolto nel corrente anno
scolastico presso il Liceo “A. Manzoni” di Caserta. Il caso assegnato è quello di
Allegra (nome di fantasia da adesso utilizzato solo per maggiore fluidità
discorsiva), una studentessa iscritta al quarto anno del Liceo delle Scienze Umane.
La classe è composta da 13 alunne.

Dalla diagnosi funzionale si evince che la discente è affetta da Sindrome di Asperger


ad alto funzionamento, non andando ad inficiare in nessun modo ritardi
nell’acquisizione delle capacità linguistiche né disabilità intellettive.

Il Consiglio di Classe ha stilato un Piano Educativo Individualizzato che prevede


una programmazione con obiettivi della classe. Allegra è supportata dall'insegnante
di sostegno per 18 ore settimanali ai sensi della L. 177/77 e della L. 104/92.

L’alunna frequenta regolarmente le lezioni, osservando la puntualità nelle


consegne, non ha difficoltà nell’apprendimento anche dei concetti più complessi.
Mostra vivo interesse per lo studio, operando anche accurati approfondimenti nelle
varie discipline. Possiede ottime capacità di ascolto e memorizzazione. Ha stabilito
una buona relazione con l’insegnante di sostegno ed ha instaurato un rapporto
sereno con tutti i docenti curriculari.

La famiglia è molto partecipe alla formazione sociale e educativa della discente. I


genitori seguono costantemente i progressi e le potenzialità da sviluppare di Allegra:
consapevoli che grazie alla scuola potrà migliorare le sue capacità di linguaggio,
comunicative e cognitive, e soprattutto relazionali, per poi proiettarsi nella vita e
nel lavoro. Per Allegra la famiglia rappresenta un ambiente sano e protetto in cui si
sente a proprio agio, costantemente supportata e sostenuta.

Con il gruppo classe, invece, non appare integrata, tende ad isolarsi senza interagire.
Tra gli obiettivi principali posti dal PEI vi rientrano:favorire la
relazione/interazione, nonché la socializzazione con il gruppo classe al fine di
potenziare la partecipazione e la comunicazione; cercare di promuovere la fiducia

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e la stima si sé, degli altri e dell’ambiente; collaborare con i compagni di classe
(promuovendo attività di tutoraggio tra pari per migliorare la comunicazione e
l’interazione tra pari); progettare uscite didattiche e/o viaggio d’istruzione per
favorire il raggiungimento degli obiettivi relativi alla
socializzazione/partecipazione.

Non avendo alcuna difficoltà nell’apprendimento anche dei concetti più complessi
ma, tendendo ad isolarsi senza interagire con i compagni, l’attività di sostegno si
concentra principalmente sul potenziamento delle abilità relazionali ed i
comportamenti di Allegra, che spesso però mostra difficoltà a gestire momenti di
forte ansia, promuovere la motivazione e il piacere di fare comunicazione,
interagire nelle situazioni di dialogo, acquisendo anche la consapevolezza
dell’errore e le gestione del non dover eccellere necessariamente ed in ogni caso.

2.2 L’ambiente di apprendimento: la classe

Ho svolto l’attività di tirocinio diretto in una classe quarta dell’indirizzo “Scienze


Umane” del Liceo Manzoni, sito in Caserta.
La classe è composta da 13 studentesse, di cui, oltre Allegra in possesso di
certificazione conlegge 104/92, vi è anche una studentessa DSA ai sensi della legge
107/2010.
La classe si mostra essere poco compatta ed omogenea dovuta ad una forte
competitività tra le studentesse.
Il clima è tutto sommato sereno e disteso garantendo una accettabile serenità
durante lo svolgimento di ogni attività programmata.
La presenza del docente di sostegno Prof. Capurso, rappresenta un valido aiuto a
tutta la classe dando conferma di come la positività e la collaborazione reciproca
sia fondamentale per migliorare lo stesso processo di apprendimento, riuscendo ad
effettuare un ottimo lavoro di collegamento e comunicazioni chiare ed efficaci
stabilizzando ed equilibrando l’intera classe.

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2.3 Osservazioni sul caso assegnato.

L’osservazione in campo scolastico consente di conoscere e comprendere ciò che


accade in classe e, attraverso questo processo, si possono osservare più da vicino i
repertori di abilità, la consapevolezza dei comportamenti e degli atteggiamenti, le
conoscenze e le competenze, la relazione tra insegnanti e studenti, nonché
l’interazione tra i compagni di classe.

L’osservazione del caso assegnato è avvenuta sia in maniera diretta in classe


colloquiando con Allegra ed osservandola nel contesto classe, sia indirettamente
sulla base dei colloqui intercorsi con i docenti curricolari e di sostegno.

Gli strumenti utilizzati sono stati diversi, alcuni di questi hanno consentito una
registrazione dei dati poco strutturata, altri più strutturata. Tra i primi sono state
utilizzate le note sul campo,il diario di bordo e le annotazioni su episodi specifici.

Tendendo ad isolarsi senza interagire con i compagni e non avendo alcuna difficoltà
nell’apprendimento anche dei concetti più complessi, l’osservazione si è
concentrata principalmente sulle abilità relazionali ed i comportamenti di Allegra.

2.4 Osservazioni libere


Allegra è, dunque, un’alunna brillante, tra le più brave della classe, molto attenta,
ma scarsamente incline agli interventi; difatti tende ad intervenire solo quando è
sollecitata dai docenti curricolari. Nonostante ciò, la discente appare fiera, ma al
contempo molto timida e schiva. Accetta più volentieri lo svolgimento di attività
individualizzate, le sue performance scolastiche sono sempre eccellenti, perché
Allegra tiene molto al suo rendimento scolastico e approfondisce sempre i suoi
studi, essendo molto interessata alle tematiche oggetto di studio. Riceve sempre
molti complimenti dai docenti, e questa sua facilità nell’apprendere ha fatto si che
per Allegra si pensasse a delle attività di peer tutoring, in modo da poter favorire una
maggiore inclusione e comunicazione con la classe. In tali occasioni Allegra, dopo
una diffidenza iniziale, si è mostrata aperta al confronto e disponibile ad offrire le
proprie conoscenze in favore dei compagni più indietro rispetto al programma della
classe.

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Nonostante i numerosi tentativi la classe risulta poco accogliente e disponibile nei
confronti di Allegra: le ragazze della classe più che accoglierla competono con le
sue “abilità speciali”, innescando forti meccanismi competitivi.

Gli occhi della classe riescono a vedere solo le abilità savant di Allegra e non anche
il grande sforzo che fa per gestire la sua componente emozionale nel gestire il
rapporto tra pari.

Grazie alla somministrazione del Sociogramma di Moreno si è stabilito


l’effettuazione di una turnazione ciclica dei posti a sedere, a scadenza mensile.
Questo espediente è stato d’ausilio non solo per Allegra, che ha stabilito ed
intensificato una maggiore rete di rapporti, ma anche per l’intera classe, che ancora
oggi, dopo due anni di Dad, appare sostanzialmente divisa in due gruppi, che non
interagiscono tra di loro e di cui Allegra non ne fa parte.

La turnazione, che è partita da fine settembre, mira a migliorare sempre di più la


comunicazione e l’interazione della classe.

Numerose sono le strategie didattiche utilizzate per favorire l’insaturazione di un


clima maggiormente inclusivo. Il lavoro principalmente si è incentrato sulla classe,
per condurla verso Allegra, e per consentire ad Allegra di andare verso la classe.
Insieme con il docente di sostegno, con i docenti curricolari, e le altre tirocinanti
presenti, coinvolgendo l’intera classe, abbiamo cercato di stimolare una
partecipazione attiva, favorendo un trasporto emozionale, attraverso la scoperta e
la comprensione delle emozioni.Una progettazione didattica, pensata e realizzata in
questa direzione, è stata attuata in occasione della Gionata mondiale contro la
Violenza sulle donne, il 25 novembre scorso.

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Parte Terza. Progettazione didattica

3.1-Il titolo

Il progetto dal titolo “Uguaglianza nella diversità: essere Donna” ha previsto la


realizzazione di un PowerPoint finale che consentisse alle alunne di esporre le
proprie idee su un argomento attuale, sentito e condiviso.

3.2- Finalità del progetto.


Partendo dallo studio della documentazione della studentessa, dalle osservazioni
fatte durante lo svolgimento delle ore di tirocinio e dal costante confronto con la
famiglia di Allegra, in accordo con il mio tutor e con i docenti curricolari ho
partecipato alla messa in punto di una proposta didattica che ha avuto come finalità,
oltre l’esigenza di favorire la comunicazione finalizzata all’ incrementazione di una
maggiore conoscenza dell’altro grazie alla condivisione di idee che creassero
discussioni emozionali al fine di migliorare le relazioni all’interno del contesto
classe e che favorissero l’inclusione, anche quello di riuscir ad accrescere in Allegra
la gestione, la comprensione e l’accettazione di problematiche sociali che gli
creano,da sempre, forti turbamenti ed esplosioni emozionali che mal riesce a
gestire.

Per svolgere in maniera proficua tali attività è apparso necessario preliminarmente


creare un clima di cooperazione e sostegno tra le compagne, tale da costituire la
base per la comunicazione e la collaborazione.

Il progetto elaborato rappresenta il frutto di un intenso lavoro di squadra con cui,


anche attraverso le competenze disciplinari e professionali dei docenti di classe, si
è cercato di agevolare le relazioni di Allegra con la classe e della classe nel suo
complesso, consolidandole abilità nell’area comunicativo-relazionale.

Presupposto fondamentale del presente progetto è stato quello di offrire ad Allegra,


ed all’intero gruppo classe, la possibilità di lavorare sulla propria autostima, in modo
da favorireuna relazione positiva con sé stessi e con gli altri. A tal riguardo è stato
pensato un progetto didattico che potesse rappresentare per Allegra un momento sia
formativo che terapeutico, accrescendo l’autostima e la consapevolezza e

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rafforzando relazioni ed inclusione, oltre a creare in lei un maggiore senso di
accettazione e di consapevolezza verso tematiche e argomenti fortemente attuali
che le creano grande turbamento emozionale.

3.3 Presentazione del progetto.


In questa direzione è stato pensata una progettazione didattica che ha preso corpo in
occasione della” Gionata mondiale contro la Violenza sulle donne”, il 25 novembre
scorso.
Il progetto dal titolo “Uguaglianza nella diversità: essere Donna” ha previsto la
realizzazione di un PowerPoint finale che consentisse alle alunne di esporre le
proprie idee su un argomento attuale, sentito e condiviso.
Il progetto prende spunto dal “Obiettivo n.5 dell’Agenda 2030:la Parità di Genere”:
gli Stati aderenti si propongono di raggiungere l’uguaglianza di genere andando ad
eliminare ogni forma di discriminazione contro le donne, sostenendo la loro piena
realizzazione negli studi e nel lavoro, promuovendo la loro piena partecipazione
alla vita pubblica.
Tale proposta progettuale è stata pensata grazie ad un coinvolgimento
multidisciplinare ed è stata realizzata grazie alla partecipazione attiva, oltre del
docente di sostegno anche delle docenti di Scienze Umane ,Filosofia e Storia
dell’Arte.

3.4 Descrizione della progettazione.

3.4.1 Le discipline coinvolte.


Le discipline coinvolte nella realizzazione della progettazione sono:
-Scienze Umane
-Filosofia
-Storia dell’arte
-Educazione civica

3.4.2 Metodologie utilizzate


Per una maggiore resa dell’attività progettata i docenti hanno adottato diverse
strategie metodologiche.

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-Lezione dialogata e partecipata.
La lezione dialogata e partecipata, condotta con metodo interrogativo e
partecipativo, è centrata sullo studente il quale riflettendo sulle domande e
formulando le risposte, a poco a poco, conquista delle conoscenze. Fondamento di
questo tipo di lezione è la possibilità fornita agli studenti di confrontarsi con un
nuovo sapere partendo dalle proprie conoscenze pregresse, analizzandole e
facendone sintesi. E ’l’insegnante che conduce la lezione mentre gli studenti di
volta in volta sono sollecitati a rispondere a domande specifiche, a porre
interrogativi e a esporre idee. Ciò consente lo sviluppo delle capacità di
ragionamento, di analisi dei concetti nonché lo sviluppo delle capacità espositive e
relazionali.
-Debate
Si tratta di una strategia didattica che consente di realizzare un confronto tra
posizioni diverse su una tematica o curricolare ma anche extracurricolare, da cui
scaturisce un claim, vale a dire un’affermazione dibattibile che ammetta la
possibilità di uno schieramento a favore o contro. Attraverso il dibattito, gli studenti
acquisiscono le così dette” life skill”, ossia tutte le competenze trasversali ed abilità
cognitive, personali e sociali necessarie per affrontare la vita di tutti i giorni.

-Flipped teaching
Gli studenti lavorano a casa sul materiale, organizzando e ricomponendolo in base
alle loro preferenze e successivamente in classe espongono quanto appreso: in
questo modo i ragazzi diventano responsabili del loro apprendimento. In una flipped
classroom la responsabilità del processo di insegnamento viene “trasferita” agli
studenti, i quali possono controllare l’accesso ai contenuti in modo diretto avendo a
disposizione i tempi necessari per l’apprendimento. L’insegnante ha il ruolo di
“guida” che incoraggia gli studenti alla ricerca personale e alla collaborazione e
condivisione dei saperi appresi. Le attività avvengono con un ampio utilizzodelle
nuove tecnologie: gli studenti infatti avranno un ingente quantità di materiale on
line, che possono condividere, annotare ,modificare o addirittura creare in maniera
collaborativa.
-Brainstorming
Il brainstorming ossia “tempesta di cervelli” è un’attività di gruppo finalizzata a

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facilitare la libera espressione delle idee. La didattica interattiva è une forma di
didattica basata sulla reciprocità di azione tra docente e discente.
-Cooperative Learning
È una modalità di apprendimento in gruppo caratterizzata da una forte interdipendenza
positiva fra i membri. Consiste nel far lavorare gli alunni in piccoli gruppi, in cui il docente
assume il ruolo di tutor, favorendo l’integrazione tra gli studenti, stimolando alla
discussione e facilitando l’apprendimento attraverso l’introduzione di continui stimoli.
Questa tecnica favorisce l’apprendimento individuale come risultato di un processo di
gruppo: il successo diuno sarà il successo di tutti.
- Il debriefing
Consistente in una riflessione autocritica di ciò che si è fatto e appreso relativamente a un
determinato argomento.

3.4.3 Le T.I.C.
Prendendo le mosse dalla predilezione di Allegra per le tecnologie e dalla sua
inclinazione ad utilizzare il PC e tablet come strumenti di apprendimento ,il
progetto ha fatto uso di TIC per creare situazione di apprendimento in cui Allegra
abbia potuto mettere in campo le proprie abilità e competenze informatiche .
Il progetto, in particolare ha previsto l’uso di diverse tecnologie che hanno
contribuito ad innalzare notevolmente la motivazione, la partecipazione attiva e la
collaborazione non solo degli studenti, ma anche dei docenti impegnati in gruppi di
lavoro di progettazione didattica nell’ affrontare la problematica proposta
Tra gli STRUMENTI adoperati abbiamo:
-la Lim
La LIM è una lavagna interattiva multimediale su cui è possibile scrivere,
proiettare filmati,spostare immagini e altri oggetti multimediali con le mano o con
apposite penne digitali, salvare la lezione svolta sul computer per poterla
riutilizzare o condividerla con la classe.
E’ uno strumento tecnologico che permette di mantenere il classico paradigma
didattico centrato sulla lavagna potenziandolo con la multimedialità dando la
possibilità di utilizzare software didattici in modo collettivo.
-Youtube
YouTube è una piattaforma web 2.0 che consente la condivisione e visualizzazione

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in rete di contenuti multimediali: sul sito è possibile vedere videoclip, trailer,
cortometraggi, notizie, livestreaming, slideshow e altri contenuti come video blog,
brevi video originali, video didattici ealtro ancora, con gli utenti che possono anche
interagire votando, commentando, aggiungendo ai preferiti e, in alcuni casi,
segnalando i video.
Si insegna con componenti audio e video in quanto i filmati video sono più
coinvolgenti e hanno il potere di rendere gli studenti più attenti, aumentare le loro
possibilità di assorbire le lezioni e ottenere maggiore comprensione generale.
L'insegnante ha il pieno controllo sul ritmo di apprendimento e questo è l'ideale per
far partecipare sia gli allievi più veloci che quelli un po' più lenti. Nel caso in cui uno
studente trovi difficile un concetto che viene spiegato troppo in fretta, può
semplicemente richiedere la parte di video interessata per riguardarlo rispettando i
ritmi che preferisce.

-Canva
Canva è uno strumento di progettazione grafica molto semplice da utilizzare che
permette dicreare contenuti accattivanti e di diverso tipo.
Con Canva è possibile realizzare svariate tipologie di progetti come ad esempio
presentazioni,video, curriculum, calendari, agende, carte intestate e tanto altro.
Canva può essere un ottimo strumento per la didattica in quanto permette di creare
dei contenuti accattivanti che incrementano il livello di attenzione degli studenti. E’
di facile utilizzo, presenta modelli preimpostati con molte immagini e stickers di
archivio.
-Libri di testo
-Google Moduli
Google Moduli permette di creare e analizzare sondaggi direttamente sul proprio
browser web per computer o altri dispositivi mobili senza utilizzare un software
dedicato. I risultati vengono immediatamente ricevuti.
-Coogle App
Coogle App si collega a Google Drive e dà la possibilità di creare mappe mentali e
concettuali. E’ facilissimo da usare e molto intuitivo. Il menù contestuale è molto
pratico e potente.
-Padlet

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Padlet è un software che permette di creare una parete virtuale, che funge da cornice
al cui interno sono presentati i materiali didattici selezionati, come testi, video,
power point, immagini, link, ecc. Il suo utilizzo è semplice e versatile fornendo la
possibilità di poter condividere una bacheca virtuale con chiunque si voglia,
consentendo a tutti di costruire contenuti digitali in maniera collaborativa.
-PowerPoint
Il programma PowerPoint, facente parte del pacchetto Microsoft Office, viene
utilizzato per la creazione di diapositive multimediali, che attraverso le opzioni di
salvataggio messe a disposizione del programma possono comporre un video.

3.4.4 Tempi e Spazi


L’attività è stata svolta a partire dal mese di novembre fino alla fine di gennaio, in
concomitanza con la chiusura del primo quadrimestre. La durata è stata di circa 4
settimane (20 ore).

Il progetto si è svolto prevalentemente in classe, fatta eccezione per alcuni momenti


in cui l’attività si è svolta a casa in autonomia e nel laboratorio di informatica.

3.5 Descrizione delle fasi progettuali.


L’attività è stata suddivisa in 4 fasi:

Fase 1. Durante la prima fase viene presentato il progetto alla classe.


La docente di Scienze Umane ha proceduto a spiegare il prodotto multimediale,
grazie all’utilizzo di un Padlet condiviso
(https://padlet.com/ecantile/uu3b2l6fjn985j0o) che ha permesso di fornire gli
spunti principali da cui partire per la trattazione dell’argomento di discussione.
Attraverso l'interazione con le studentesse vengono poste domande e interventi che
concorrano a chiarire ed ad integrare l'argomento proposto dando valore alle
diversità, eliminando le differenze.

Il progetto parte dal “5 obiettivo dell’Agenda 2030:la Parità di Genere”: gli Stati
aderenti propongono di raggiungere l’uguaglianza di genere andando ad eliminare
ogni forma di discriminazione contro le donne, sostenendo la loro piena
realizzazione negli studi e nel lavoro, promuovendo la loro piena partecipazione

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alla vita pubblica.

La docente di storia dell’arte poi, grazie al collegamento Youtube https://youtu.be/-


ucWPN13RWc proiettato sulla LIM, ha sottoposto all’attenzione delle ragazze la
vita e le opere più significative di Artemisia Gentileschi, la “Pittora” del 600,
famosa per aver affrontato volontariamente un processo e subito torture pur di far
condannare il suo stupratore, rifiutando un matrimonio riparatore.

Artemisia è stata una delle prime donne a voler condurre una vita sociale libera ad
autonoma,trovando il coraggio di firmare per la prima volta, con il proprio nome, i
propri quadri.

Fase 2. Nella seconda fase, a casa in autonomia, le discenti, grazie a domande


fornite attraverso Google moduli
https://docs.google.com/forms/d/1XfCnHDqh3q6o7bgtMukNqNyfeHBZlvukR7H
jlGwG8jI/edit e dopo aver visionato il testo proposto in lettura dalla docente di
filosofia, come quello di Viola Ardone “Oliva Denaro”, giovane scrittrice
napoletana, hanno cercato di operare una sintesi secondo quanto esposto durante la
presentazione del progetto. Dunque le alunne autonomamente, attraverso lo studio
dei materiali forniti, operano una selezione e si organizzano per discutere in maniera
attiva in classe l'argomento affrontato a casa, attraverso la cooperazione con gli altri
alunni e l'insegnante.

Successivamente in classe ed in presenza di tutte e tre le insegnanti, le alunne hanno


esposto i risultati delle ricerche selezionate, proponendo diverse idee creative sul
come realizzare e presentare il prodotto multimediale che si intende creare.

In questa fase Allegra è stata inizialmente spronata ad esporre la sua opinione, che
dopo una prima iniziale diffidenza e ritrosia ha sostenuto con gran vigore e fierezza,
che hanno incuriosito ed affascinato, in particolare modo le compagne, lasciandole
sorprese.

Fase 3 In questa fase, in collaborazione con la docente di filosofia, è stata operata


la ripartizione degli argomenti da trattare tra le studentesse e provveduto alla
formazione di piccoli gruppi (due gruppi da 4 e un gruppo da 5).

All'interno di ogni gruppo le alunne hanno lavorato in maniera interdipendente per

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raggiungere l’obiettivo comune a priori prefissato, ovvero l’elaborazione di una
presentazione in PowerPoint.

Alla fine della attività cooperativa, i singoli gruppi procedono alla realizzazione dei
prodotti multimediali. Allegra è stata ben contenta di apportare il suo contributo al
gruppo. L’alunna è inserita in un gruppo con altre tre compagne, con una delle quali
ha instaurato un ottimo rapporto ma che da un punto di vista didattico fatica un po’ a
stare al passo con la classe. Allegra ha cercato costantemente di sostenerla ed aiutarla
durante l’attività, aumentando così la propria autostima ed aiutando se stessa ad
avere una percezione migliore della vita scolastica. Le competenze comunicative
sono state fortemente stimolate, attraverso il lavoro cooperativo e di tutoraggio.
Così come fortemente valorizzate sono apparse le capacità empatiche,
l'autocontrollo e l'interazione di Allegra e di tutto il gruppo.

Fase 4. Nell’ultima fase i vari gruppi hanno presentato il proprio elaborato alla
classe ed alle docenti delle tematiche coinvolte.

3.6 Verifica e Valutazione

La valutazione è constata di due momenti, il primo in itinere ossia un test


autovalutativo che ciascuno studente ha compilato, circa la capacità di lavorare in
gruppo, le criticità e i punti diforza emersi durante la realizzazione del compito
assegnato. Il momento di autovalutazione ha spronato i discenti a riflettere
sull’attività svolta anche in termini di metacognizione. Autovalutandosi gli studenti
acquisiscono consapevolezza circa il loro modo di apprendere, le loro capacità, i
loro punti di forza.
La valutazione finale è stata integrata e confluirà nelle discipline coinvolte. In
particolare i docenti hanno valutato l’acquisizione degli obiettivi di apprendimento
previsti per la propria disciplina e declinati secondo quanto stabilito nel PEI previsto
per Allegra.
La valutazione dell’attività ha tenuto conto della situazione di partenza, delle abilità
disciplinari e relazionali acquisite e delle competenze raggiunte.

La valutazione delle abilità sociali e relazionali si è focalizzata:


-sulla partecipazione e sulla motivazione all’apprendimento;

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-sulla capacità di discutere e lavorare in gruppo in modo proficuo;
-sulla collaborazione e sul coinvolgimento dell’alunna nel suo agire didattico-
esperienziale;
-sulla disponibilità, propositività ed interazione tra pari.

Gli strumenti di valutazione utilizzati sono stati:


-osservazione diretta (con conseguente annotazione su un diario di bordo);

-questionario di autovalutazione per i discenti (per monitorare la conduzione del


lavoro e favorire un processo metacognitivo da parte degli stessi);
-rubrica valutativa degli aspetti relazionali.

Il questionario di autovalutazione, somministrato alla fine delle attività svolte, ha


previsto le seguenti domande:

a. Descrivi il percorso generale dell’attività.


b. Indica come avete svolto i compiti assegnati di volta in volta e qual è stato il
tuo ruolo.
c. La risorsa compagni di classe è stata utile? Se sì, in che modo?
d. Indica quali difficoltà/criticità hai dovuto affrontare e come le hai superate.
e. Che cosa hai imparato da questa esperienza?

f. Come valuti il lavoro da te svolto?

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4.Parte quarta- Riflessioni conclusive

4. 1 Rendicontazione dell’esperienza

L’attività di tirocinio è stata svolta dalla fine del mese di ottobre e conclusasi a
marzo corrente anno. La classe si è da subito mostrata accogliente nei miei riguardi,
così come lo sono stati il docente di sostegno ed i docenti curricolari. Ho registrato,
in particolare, da parte dei docenti una grande professionalità e disponibilità, che ha
favorito fortemente il dialogo e la mia formazione.Il progetto elaborato è stato
accolto di buon grado dalla classe che con Allegra ha condiviso un tema sociale di
così grande interesse, considerando che si tratta di una classe completamente al
femminile.

Tutte le alunne hanno collaborato e partecipato attivamente, ed in questo progetto,


la classe si è unita e si è piacevolmente “scoperta”.

Non va sottaciuto che tale progetto era nato con il principale intento di favorire la
relazione di Allegra con il gruppo classe, ma in realtà si è mostrato anche come un
momento di coesione e interazione per la classe tutta; e, in tutta sincerità devo dire,
di aver in effetti registrato un buon esito per tutti le compagne che non hanno
sciupato questa occasione ed anzi hanno fatto tesoro di questa esperienza andando
oltre i consueti rivalismi che hanno da sempre, inquinado la serenità del clima
classe. Al termine del percorso hanno realmente conosciuto Allegra, una compagna
che si è aperta all’altro, mettendo a disposizione di tutti le sue gradi abilità
cognitive.

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4.2. Conclusioni

Questo percorso di tirocinio è stato un arricchimento intenso dal punto di vista


professionale, grazie al quale, oggi ho piena consapevolezza di come il ruolo
dell’insegnante di sostegno, e di insegnante in generale, vada oltre la trasmissione
delle conoscenze, e si faccia carico di una molteplicità di problematiche che non
possono essere che risolte da una figura professionale esperta. Ciò con cui
l’insegnante entra in contatto tutti i giorni sono persone; non ci si può permettere di
omologare il proprio operato, perché per natura non esiste un individuo uguale ad
un altro: esso deve essere pensato, progettato, verificato, modificato in base alle
specifiche peculiarità dei soggetti a cui è diretto. È importante non trascurare mai
gli interessi e i bisogni dell’alunno, il quale occupa una posizione di centralità
all’interno del processo educativo; fondamentale importanza acquista così la
motivazione, grazie alla quale essi stessi sviluppano capacità critiche e di ricerca
della conoscenza, in modo da essere spinti anche in futuro a porsi delle domande
che li porteranno ad una voglia di sapere sempre maggiore. In questo modo
l’insegnante non si pone come unico depositario della cultura, ma si pone, accanto
ai discenti, costruttore e produttore di conoscenze ed abilità.
Il ruolo che spero di avere è quello di stimolo, aiuto, ampliamento. La professione
di insegnante è fondamentale all’interno della società e deve essere svolta, prima di
tutto, con consapevolezza di quello che si va a fare. Fare l’insegnante non è un
lavoro qualsiasi, è una scelta, una responsabilità immane, una vocazione. Il futuro
è nelle nostre mani.

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Bibliografia

• Attwood T. (2019), “Guida completa alla Sindrome di Asparger”. Edra.

• Canevaro A. (2007), “L’integrazione scolastica degli alunni disabili”,


Trento:Erickson.

• Ianes D. (2020) “Valutare la qualità dell’inclusione scolastica”.

• Valtellina E. (2022), “L’autismo oltre lo sguardo medico”. Erickson:


Trento.

• Valtellina E. (2020), “Tipi umani particolarmente strani. La sindrome


di Aspergercome oggetto culturale”. Erickson.
• Vergani F, Kielblock S. (2021), “Atteggiamenti dei docenti nei confronti
dell’inclusione scolastica.”.

• PEI studentessa A. M.

• PTOF Istituto di Istruzione Superiore “Manzoni” – Caserta.

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