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Zygmunt Bauman (Pozna, 19 novembre 1925) un sociologo e filosofo polacco di origini ebraiche.

Possiede anche
la cittadinanza inglese.
Dal 1971 al 1990 stato professore di Sociologia all'Universit di Leeds. Sul finire degli anni ottanta, si guadagnato
una certa fama grazie ai suoi studi riguardanti la connessione tra la cultura della modernit e il totalitarismo, in
particolar modo sul nazionalsocialismo e l'Olocausto.
La globalizzazione divide quanto unisce; divide mentre unisce - scrive il sociologo e filosofo Bauman - e le cause della
divisione sono le stesse che, dall'altro lato promuovono l'uniformit del globo. Infatti, sostiene Bauman, l'annullamento
delle distanze spazio temporali, resa possibile dalle nuove tecnologie , tende a polarizzare la globalizzazione. Chi opera
nei pressi del potere finanziario (vero motore della globalizzazione) vive l'incorporeit del potere: non ha bisogno di
luoghi deputati, extraterritoriale e proprio per questo pu isolarsi dal resto della popolazione che rimane tagliata fuori.
La conseguenza la fine degli spazi pubblici, la creazione di "non luoghi".
Ma la conseguenza pi tragica che l'abolizione degli spazi pubblici implica anche la crisi dei luoghi ove si creano
norme, ove i valori sono discussi, negoziati, elaborati.
Turisti e vagabondi
Si tratta delle tipologie in cui sono divisi gli abitanti della terra. I turisti possono muoversi ovunque, nessun controllo li
ferma, essi non sono legati allo spazio. Al contrario i vagabondi non possono muoversi, sono legati al loro spazio ed al
loro tempo. I turisti si muovono perch trovano che il mondo alla loro portata (globale) irresistibilmente attraente, i
vagabondi si muovono perch il mondo alla loro portata (locale) inospitale fino ai limiti della vivibilit. Analogamente
su Internet il mondo si divide tra connessi (i turisti) e i non connessi (i vagabondi), tra inclusi ed esclusi.
Come possiamo definire i confini della globalizzazione?
Zygmunt Bauman: La globalizzazione non un processo che ha luogo da qualche parte lontana, in qualche spazio
esotico. La globalizzazione sta avvenendo a Leeds cos come a Varsavia, a New York e in ogni piccola citt in Polonia.
E' proprio fuori dalle nostre finestre, ma anche dentro. E' sufficiente camminare per le strade per vederla. Gli spazi
globali e locali possono essere separati solo con un'astrazione, nella realt essi sono interconnessi.
Il vero problema che la globalizzazione che stiamo oggi affrontando principalmente negativa. E' basata sulla rottura
delle barriere, per permettere la globalizzazione dei capitali, il trasferimento dei beni, dell'informazione, del crimine e
del terrorismo, ma non delle istituzioni politiche e giuridiche, le cui basi risiedono sulla sovranit nazionale. Questo
aspetto negativo della globalizzazione non stato accompagnato da altrettanti aspetti positivi e gli strumenti per la
regolazione dei processi economici e sociali non sono stati sufficientemente consolidati per affrontare le conseguenze
della globalizzazione.
l'inizio della modernit la paura dello sconosciuto?
Zygmunt Bauman: Il vero progetto della modernit nato dal desiderio di un mondo senza sorprese, un mondo sicuro,
un mondo senza paura. Il coronamento di questi due secoli di sforzi e il risultato del progetto-sogno-ambizione, fu lo
stato sociale che sempre stato chiamato erroneamente welfare state. L'intero progetto non riguardava tanto il
benessere quanto una societ responsabile di ogni cittadino, capace di offrirgli una vita libera dalla paura e piena di
significato e dignit.
Questo era il concetto di assicurazione collettiva contro le conseguenze delle avversit individuali. Se un individuo
sperimentava un accidente, la societ sarebbe stata l per aiutarlo e la ridistribuzione delle risorse era un mezzo, non un
fine. L'intero progetto era fondato sull'idea che solo i cittadini che si sarebbero sentiti sicuri avrebbero potuto
camminare con le proprie gambe. William Beveridge, che formul la versione britannica dello stato sociale, era un
liberale e non un socialista e considerava il concetto di stato sociale come la realizzazione dell'idea liberale.
Lo stato nazione sta combattendo una battaglia persa contro la globalizzazione?
Zygmunt Bauman: In questa battaglia due processi stanno prendendo piede simultaneamente. Da una parte, noi stiamo
provando a controllare questo nuovo elemento chiamato globalizzazione, i cui poteri sono al di l di quanto ogni stato
pu controllare; gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione sono troppo deboli per resistere alle forze che li
contrastano. Dall'altra, c' una disperata ricerca per un surrogato politico, una surrogata legittimit, che potrebbero
essere usati a dispetto del fatto che i poteri dello stato si siano ridotti.
Questa ricerca diretta verso il ritrovamento di una sfera nella quale lo stato pu dimostrare ai propri cittadini che
capace di fare qualcosa. Sempre pi spesso possiamo vedere sui nostri schermi scene molto spettacolari come un
invasione di forze speciali, carri armati che presiedono un aeroporto, polizia che isola stazioni ferroviarie e
metropolitane. Questa la lezione che lo stato sta cercando di insegnarci: siamo al livello pi alto di allerta le cose
forse vanno male, ma andrebbero peggio se non facessimo il nostro lavoro.

Adolf Hitler (Braunau am Inn, 20 aprile 1889 Berlino, 30 aprile 1945) stato
un politico austriaco naturalizzato tedesco, cancelliere del Reich(Reichskanzler) dal 1933 e dittatore, col titolo
di Fhrer, della Germania dal 1934 al 1945. Fu il fondatore e capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei
Lavoratori (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei), noto con il nome abbreviato di Partito Nazista, e il
principale ideologo del nazionalsocialismo.
Il nazismo trae origine dal partito politico fondato da Adolf Hitler, l'NSDAP,
(Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei, partito operaio nazionalsocialista tedesco) ed basato sul programma
politico indicato da questo nel libro Mein Kampf. Una volta raggiunto il potere tramite una regolare elezione si
trasform in dittatura, con un programma di eliminazione anche fisica sia degli avversari politici che di persone
appartenenti a categorie ritenute inferiori, quali gli ebrei, i testimoni di Geova, gli zingari, gli omosessuali, i portatori di
handicap e i ritardati mentali.
Ideologia
In base al "Mein Kampf" (La mia battaglia), Hitler svilupp le sue teorie politiche, dall'attenta osservazione delle
politiche dell'Impero Austro-Ungarico. Egli nacque come cittadino dell'Impero, e credeva che questo fosse indebolito
dalla diversit etnica e linguistica. Inoltre, vedeva la democrazia come una forza destabilizzante, perch poneva il potere
nelle mani delle minoranze etniche, che erano perci incentivate a indebolire ulteriormente l'Impero.
Secondo i nazisti, un ovvio errore di questo tipo quello di permettere o incoraggiare il plurilinguismo all'interno di una
nazione. Questo il motivo per cui i nazisti erano cos preoccupati di unificare i territori abitati da popolazioni di lingua
tedesca.
Il cuore dell'ideologia nazionalsocialista era il concetto di razza. La teoria nazista ipotizz la superiorit della razza
ariana come "razza dominante" su tutte le altre e in particolare sulla razza ebraica e slava. Entrambe queste "razze" non
hanno alcun fondamento biologico o etnico, ma la loro esistenza l'essenza della dottrina pseudo-scientifica nazista.
Per il nazionalsocialismo una nazione la pi alta espressione della razza. Quindi una grande nazione la creazione di
una grande razza. La teoria dice che le grandi nazioni crescono con il potere militare, e ovviamente il potere militare si
sviluppa da culture civilizzate e razionali. Queste culture naturalmente crescono da razze dotate di una naturale buona
salute e con tratti di aggressivit, intelligenza e coraggio.
Le nazioni pi deboli sono quelle la cui razza impura e sono perci divise, litigiose e quindi producono una cultura
debole.
Le nazioni che non possono difendere i loro confini erano quindi definite come le creazioni di razze deboli o schiave.
Le razze schiave erano ritenute meno meritevoli di esistere rispetto alle razze dominanti. In particolare, se una razza
dominante necessitava di "spazio vitale" (Lebensraum), si riteneva avesse il diritto di prenderlo e di eliminare o ridurre
in schiavit le razze schiave indigene.
Come conseguenza, le razze senza una patria, venivano definite "razze parassite", pi gli appartenenti a una razza
parassitaria erano ricchi e pi virulento era considerato il parassitismo. Una "razza dominante" poteva quindi, secondo
la dottrina nazista, rafforzarsi facilmente eliminando le "razze parassitarie" dalla propria patria.
Questa era la giustificazione teorica per l'oppressione e l'eliminazione fisica degli ebrei e degli zingari, un compito che
anche molti nazisti trovavano personalmente ripugnante ma che compivano giustificando le loro azioni in nome
dell'obbedienza allo Stato nazista.
Per iniziare a diffondere questo pensiero e farlo assimilare e raggiungere i proprio obbiettivi(sterminio), i nazisti
mostrarono , attraverso i mezzi di comunicazione dell'epoca, filmati di tedeschi deformi, fisicamente o mentalmente.
Vennero inoltre prese informazioni su molte persone per verificare se effettivamente erano originari della Germania o
avevano parentele non ariane.
Venne sviluppato un ideale di persona ariana con determinate caratteristiche (colore degli occhi, dei capelli, ecc), molte
donne tedesche che corrispondevano a tali caratteristiche erano costrette ad unirsi ad uomini tedeschi per generare figli
di razza pura ariana. Tutto questo venne fatto in apposite strutture dove ogni bambino non aveva una madre od un
padre, ma doveva essere allevato alle ideologie naziste fin da piccolissimo in modo da poter un giorno servire la patria.
E scorretto pensare che il nazismo fosse incentrato "solo" sulla razza, ci probabilmente dovuto alla pessima
reputazione che si guadagnato dopo la guerra e soprattutto a causa dell'olocausto. Le radici ideologiche del nazismo
sono molto pi profonde e possono essere trovate nella tradizione romantica del XIX secolo e soprattutto nelle
riflessioni di Friedrich Nietzsche sul "Superuomo" (bermensch).

PER ALE

METAMORFOSI FARFALLA

http://www.marsaalam.altervista.org/macaone-dal%20bruco%20alla%20farfalla/slides/055-crisalide-farfalla-1.html
http://www.google.it/imgres?
q=crisalide+farfalla&start=362&num=10&hl=it&gbv=2&biw=1360&bih=653&addh=36&tbm=isch&tbnid=R2IufwpD
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http://www.google.it/imgres?
q=crisalide+farfalla&start=261&num=10&hl=it&gbv=2&biw=1360&bih=653&addh=36&tbm=isch&tbnid=W9m53ik
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non c la metamorfosi ma unidea di cambiamento


http://www.google.it/imgres?
q=crisalide+farfalla&start=310&num=10&hl=it&gbv=2&biw=1360&bih=653&addh=36&tbm=isch&tbnid=c3wOU_o
v1QdTBM:&imgrefurl=https://www.facebook.com/notes/i-3-80s/avrei-volutoessere/267780379900032&docid=DDheXm0OA1c9PM&imgurl=https://s-external.ak.fbcdn.net/safe_image.php
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