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LA QUESTIONE gender Aristide Fumagalli

(Qo 11,6): in altre parole non costituisce ma vitale (v. 8) che lui ha avuto in dono da
un pessimistico motivo di sconforto, ma un Dio. Il vasaio idolatra vede la vita come un
realistico prendere atto della realtà. gioco, una farsa (paígnon, v. 12) per ave-
Il terzo saggio, infine, cerca di rintrac- re perduto ogni fiducia sul senso di essa,
ciare le origini dell’idolatria nel particolare e come una fiera (panē´gyrisón, v. 12), un
contesto storico libro della Sapienza (Ales- gioco, un’occasione di guadagno: la ricerca
sandria d’Egitto, metà del I sec. a.C.). Te- del profitto allora porta l’uomo a costruirsi
matica non nuova (cf. Es 20,3-5; Dt 4,16- idoli che gli permettono poi di inseguire e
19; 5,7-9; Is 44,9-20; Ger 7,1–8,3; Dn 14 giustificare il proprio desiderio di guada-
etc.), viene da esso riletta e riproposta, nel gno e di possesso. Il senso della creazione
modo più lungo e circostanziato della Bib- è quindi stravolto, con l’illusione di potere
bia, con stile tipico, alternando temi biblici dominare la realtà trasformando le creature
e giudaici con elementi propri della cultura in un possesso da sfruttare a proprio pia-
ellenistica per rendere il discorso attuale cimento. Solo recuperando un solido rap-
alla comunità giudaica alessandrina, tenta- porto con il Dio creatore e presente nella
ta dal culto degli idoli della società circo- storia di Israele è possibile sfuggire all’i-
stante. In particolare il testo si sofferma su dolatria. Questa speranza è fondata, più
Sap 14,11-21 e 15,7-13. Origine dell’ido- che sulle possibilità dell’uomo, sulla figura
latria è prima di tutto l’uomo che utilizza stessa di Dio, Padre, provvidente e ricco di
in maniera vuota la propria ragione (Sap perdono, riconoscere il quale è l’autentica
14,13.14; cf. 13,1-9). L’idolatria è fonte di radice dell’immortalità (cf. Sap 15,1-6).
immoralità, non viceversa, con l’impressio- L’autore guida il lettore in modo sicuro
nante lista di vizi dei vv. 23-26, e consiste e con un linguaggio chiaro attraverso una
essenzialmente nel tradimento («porneía», serie di passi della Scrittura che offrono
v. 12) di Israele dell’amore di Dio per lui, anche oggi spunti di riflessione importanti
della sua perdita del senso di Dio (Sap per il senso della vita.
14,27b). Anche una disgrazia subita, di Giacomo Ceccolini
cui è emblema la morte del figlio (14,15),
può creare l’idolatria, perché l’uomo non
comprende il mistero della morte, che da
occasione per sperare in una vita diversa
(come i giusti di Sap 3,1-9) si trasforma in Aristide Fumagalli
stimolo a rifugiarsi in un culto dei defunti
che illude il dolore dell’uomo: la religione La questione gender.
diventa così un mezzo per trovare risposte Una sfida antropologica
facili a drammi insolubili. L’adulazione dei Queriniana, Brescia 2015, pp. 108.
potenti (Sap 14,16-20) è altra causa dell’i-
dolatria, riassunta dal v. 21 nella sua globa- Aristide Fumagalli, docente di teologia mo-
lità come l’avere applicato a realtà create il rale presso la Facoltà Teologica dell’Italia
«nome incomunicabile» (quello di Es 3,14, settentrionale, affronta in questo libro la
YHWH, ‘ădōnāj, in greco kýrios): il Dio questione del gender. Il testo è strutturato
vivo e presente in mezzo al suo popolo è in sei capitoli preceduti da una breve intro-
stato sostituito da realtà morte e senza al- duzione finalizzata a centrare il nucleo del-
cun valore. Sap 15,7-13 descrive l’idolatra la questione: l’odierna contestazione della
come uno stolto vasaio che gioca a fare il naturalità della differenza maschio - fem-
demiurgo (v. 13b), atteggiamento caricatu- mina e la rivendicazione, anche giuridica,
rale che stravolge il rapporto tra creatura e di definire altrimenti il genere sessuale di
Creatore: chi è stato tratto dalla terra vuole appartenenza.
imitare chi lo ha tratto dalla terra, ma senza Il primo capitolo tenta una chia-
poter dare alla materia terrestre quell’ani- rificazione terminologica della parola gen-

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R E C E N S I O N I

der, segnata da una spiccata indetermi- la prima, quella della giusta lotta politica
natezza concettuale e semantica. Dato per l’emancipazione femminile e la riven-
essenziale da trattenere è la distinzione di dicazione dell’uguaglianza rispetto al ge-
significato tra i termini inglesi gender e sex, nere maschile sovraordinato non per natu-
cioè tra identità sessuale e sesso biologico, ra ma per cultura, fino alla separazione in
molto più sfumata nella lingua italiana, quelle successive. L’identità sessuale, non
in cui spesso i termini “genere” e “sesso” più dato naturale ma elaborazione socio-
vengono intesi come sinonimi nelle espres- culturale, sarebbe determinata sulla base
sioni “sesso maschile” e “femminile” e di altre variabili oltre al sesso biologico,
“genere maschile” e “femminile”. Nella com- ad esempio l’orientamento sessuale, e non
plessa definizione dell’identità sessuale uma- sarebbe quindi più riducibile al modello
na subentrano diverse categorie di riferi- dell’eterosessualità dei due generi maschile
mento; a) il sesso biologico; b) l’identità di ge- e femminile, dominante lungo la storia. An-
nere, relativa alla percezione di sé in accordo che lo stesso sesso biologico, come elemento
o meno con il proprio sesso biologico; c) diversamente interpretabile nelle diverse co-
l’orientamento sessuale, l’indirizzo del pro- struzioni del gender, non andrebbe ridotto
prio desiderio sessuale e il comportamento al codice binario maschile - femminile, ma
sessuale, la sua modalità di attuazione; d) il moltiplicato ampliando il numero dei sessi
ruolo di genere, il comportamento sessuale (pp. 26-27). L’ulteriore passaggio, nella
che una società si attende da e promuove in terza e quarta fase, è lo smarcamento del
un soggetto; e) la libertà, cioè la dimensione gender anche dall’elemento socioculturale
dello spirito umano. Sull’acquisizione dell’i- per essere lasciato alla libera autodetermi-
dentità sessuale influisce molto la cultura nazione dell’individuo, che potrebbe così
sociale, con le sue due principali scansioni, plasmare i propri genere e sesso, entrambi
la socializzazione primaria, che avviene in non più invariabilmente maschile e fem-
famiglia, e secondaria, che avviene soprat- minile. Da qui tutta una serie di istanze e
tutto a scuola e nei rapporti tra pari, che rivendicazioni: l’equiparazione giuridica di
confermerà o contesterà l’identità sessuale ogni identità di genere e comportamento
acquisita inizialmente. Mentre per secoli la sessuale, la contestazione di ogni differenza
cultura sociale ha fissato l’identità sessuale del sesso biologico ai fini del legame di
in configurazioni precise e definite dei coppia, quindi della famiglia cosiddetta
generi maschili e femminili, oggi assistiamo tradizionale, con relativa pluralità delle for-
a notevoli cambiamenti, consistenti in me familiari e delle figure genitoriali, in
trasformazioni dei ruoli sociali di genere, relazione alle quali vengono sfumati i con-
nella fluidificazione dell’identità psicologica cetti di paternità e maternità biologiche ai
di genere, fino alla contestazione dello stesso fini del legame di filiazione.
codice binario, maschile e femminile. Il terzo capitolo prende velocemente in
Il secondo capitolo è un esame considerazione le ricadute politico giuridiche
delle diverse teorie del gender elaborate della teoria gender, che vanno verso il rico-
soprattutto entro il cosiddetto movimento noscimento, nei sistemi giuridici ormai di
femminista, nato nel solco del pensiero diversi Stati, delle rivendicazioni accennate.
marxista-freudiano negli anni ’60 e ’70 Il quarto capitolo illustra la posizione
del sec. XX, in cui sono individuabili della Chiesa cattolica che, soprattutto in
quattro fasi di evoluzione: 1) parità di alcuni pronunciamenti magisteriali (Con-
genere; 2) costruzionismo sociale; 3) gregazione per la Dottrina della fede, Gio-
decostruzione e 4) individualizzazione del vanni Paolo II e Benedetto XVI) rifiuta
gender. La varie fasi sono caratterizzate da nettamente l’antropologia sottesa all’ideo-
un progressivo e crescente congedo del logia gender. Non si può, partendo dal fa-
gender dal sex, del genere socio-culturale vorire prospettive egualitarie tra uomo e
dal sesso biologico: dall’allentamento nel- donna, mirare poi a cancellarne le differenze,

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minimizzando la dimensione corporea, il uomo e donna come esseri differentemente


sesso, e massimizzando quella strettamente sessuati costituisce la condizione stessa della
culturale. L’uomo possiede una corporeità loro esistenza: l’uomo si riconosce tale di
che precostituisce la sua natura, che quindi fronte alla donna e viceversa in una relazione
gli viene data e che non è lui stesso a crear- interpersonale che verrebbe meno se l’identità
si. Non c’è quindi alcun fondamento teo- personale dei due non fosse differente.
logico e antropologico nelle aperture poli- L’ultimo capitolo illustra le coordinate
tiche e legislative odierne quando ad esem- bibliche essenziali dell’antropologia cristia-
pio riconoscono le unioni omosessuali con na. In Gen 1,26-27 è più evidente il dato
relativa equiparazione al matrimonio. L’au- della relazione interpersonale, in Gen 2,23-
tore (pp. 67-76) invita a distinguere ade- 25 quello della differente identità sessua-
guatamente tra prospettiva di genere e ideo- ta. Dio (1,27) creò l’uomo (hā’ādām), qui
logia gender. La prima, da assumere criti- nome collettivo, a sua immagine, come
camente in tutte le sue positive valenze: a) maschio e femmina: l’essere umano cioè è
non dissociare sex e gender; b) considerare creato quale relazione di maschio e femmi-
il corpo sessuato nella duplice forma ma- na ed è tale relazione che li rende imma-
schile e femminile l’elemento base sui cui gini di Dio (1,26), cioè capaci di entrare
si innesta e sviluppa un’identità soggettiva in relazione con Lui. Per evitargli la solitu-
e, al contempo, c) la consapevolezza di una dine, Dio crea poi dal lato dell’uomo, per
sua inevitabilmente connotazione sociale, una relazione d’intimità, un aiuto che gli
culturale e politica: ciò consente di cor- corrisponda (2,18), cioè un essere che, in
reggere un determinismo biologico che pari dignità, gli sta di fronte come soggetto
riduce l’identità sessuale alla sola natura integrale e complementare, e che Adamo ri-
corporea maschile e femminile, da cui poi conosce essere carne della sua carne e ossa
deriverebbero tutte le caratteristiche sociali delle sue ossa (2,23). L’espressione rimanda
e culturali dell’essere uomo e donna, e che alla condivisione di tutte le dimensioni co-
rischia di far interpretare la prevaricazione stitutive dell’essere umano, per cui i due di-
storica del primo sulla seconda come un verranno una sola carne (Gen 2,24), verset-
dato naturale anziché socio-culturale. La to ripreso da Mc 10,6-9 e Mt 19,4-8, dove
seconda è invece da respingere per l’an- Gesù evidenzia come sia Dio stesso il sog-
tropologia parziale che assume nella co- getto operativo di questa unione integrale
struzione dell’identità sessuale, che non non divisibile dall’uomo. Ef 5,31-32 illustra
può determinarsi solo in base al sentimento infine come il progetto divino dell’una caro
psichico e alla libertà individuale (cap. V, si riferisca esplicitamente a Cristo e come
pp. 80ss.). In tal senso, per un esercizio ogni altra cosa trovi la piena realizzazione in
responsabile della libertà, devono infatti lui e per mezzo di lui (Col 1,16).
concorrere ulteriori dimensioni costitutive Il testo è strumento molto utile a offrire
dell’essere umano, come il corpo sessuato e le coordinate essenziali di una questione cen-
le relazioni sessuate. L’uomo non è riducibile trale come poche altre nell’odierno dibattito
al suo corpo sessuato ma non può neanche politico e culturale. Filo conduttore di esso
astrarre completamente da esso: il corpo non è la distinzione tra ideologia gender con le
è un involucro in cui il soggetto prende posto relative insidie e prospettiva di genere, che
rimanendo neutro, ma è la modalità cor- senza paura va accolta come una sfida an-
porea dell’essere maschile e femminile del tropologica per una nuova cultura della rela-
soggetto, cioè i due modi di “essere corpo” zione tra uomo e donna.
dell’essere umano. Inoltre la relazione tra Giacomo Ceccolini

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