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UNA LETTERATURA PER FIRENZE

Il ritorno a Firenze induce Boccaccio a tentare una letteratura capace di legare l’orizzonte cortese
all’ambiente della sua città e alla sua ricca tradizione.

• “Commedia delle ninfee fiorentine” (1341-1342): cosituisce un omaggio a Firenze e alle donne
fiorentine. Il testo alterna prosa e poesia. Tutto è sotto il segno di Amore: dalle immagini della
“fiorentina bellezza” l’autore trae conforto in un momento triste della vita. Gli antichi schemi del
mondo pastorale si incentrano sulla descrizione di paesaggi boscosi,abitati da dignitosi pastori e da
ninfe piene di grazia. Il rozzo pastore Ameto, si imbatte in una compagnia di bellissime e nobili
ninfe, devote a Venere, e si innamora di quella che appare la loro guida Lia. Nel giorno della festa di
Venere, Lia e le altre ninfe si riuniscono in un posto piacevole e sedendo attorno ad Ameto, narrano
i loro amori. Dopo aver ascoltato le 7 narrazioni, Ameto riceve un bagno purificatore, in seguito al
quale può scorgere il significato allegorico di quanto ha visto e udito; le donne rappresentano le
virtù e l’incontro con loro ha trasformato il pastore “d’animale bruto” in “uomo” che può accedere
alla conoscenza di Dio. La novità dell’opera è che i moduli pastorali e i moduli allegorici vengono
trasportati in un orizzonte mondano e cortese.

• “Amorosa visione”: poema in 50 canti. Il poeta intraprende in sogno la visita a un nobile castello,
guidato da una “donna gentile”; nel castello vede affrescati i trionfi di alcune entità astratte
(sapienza-gloria-avarizia-amore-fortuna), seguite e contornate da una serie di personaggi celebri
che nella loro esistenza hanno incarnato quelle astrazioni. Uscito dal palazzo, il poeta attraversa un
giardino abbellito da una sontuosa fontana e lì incontra varie nobildonne napoletane e
fiorentine;tra esse Fiammetta che nel finale dell’opera egli cerca di possedere.L’opera propone
un’interpretazione “laica” del modello dantesco, poiché piega lo schema del viaggio allegorico e
morale alla ricerca di una figura femminile terrestre e sensuale.

• “Ninfale fiesolano”: poemetto che vuole essere un cordiale omaggio a Firenze; sotto il segno di
Amore, si raccontano le origini di Fiesole e di Firenze, fondata dagli sventurati amanti Africo e
Mensola.La parte più ampia e intensa della narrazione è dedicata all’amore di Africo e Mensola. Il
giovane pastore si invaghisce della ninfa, che fa parte della corte di Diana ed è obbligata alla castità;
dopo lunghe pene riesce a possederla con la violenza. Mensola si innamora del giovane, ma
temendo la minaccia di Diana, continua a fuggirlo: l’amante disperato si uccide e il suo sangue si
riversa nel fiume che prende il suo nome. Mensola si accorge di essere incinta e nasconde il suo
stato finchè dà alla luce un bellissimo bambino, ma Diana la punisce trasformandola in fiume, il
bambino viene affidato ai genitori di Africo.

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