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DIETA CHETOGENA

Con il termine dieta chetogenica o chetogena si definisce un regime alimentare


basato su una drastica riduzione dell'assunzione di carboidrati (meno di 20/30 g al
giorno) associata o meno con un relativo aumento della quota di proteine e grassi.

La versione “chetogènico-a” è soltanto un’arbitraria e impropria traduzione


dall’omologo aggettivo inglese ketogenic, ma in lingua italiana il termine esiste già, è
validamente attestato ed è chetògeno-a.

Corpi chetonici : acido acetoacetico (AcAc); acido β-idrossibutirrico (3HB); acetone

• Energetica: come substrati energetici del cervello, del quale vanno a coprire l’ 80%
del fabbisogno, con effetti psicotonici, antidepressivi, con aumento delle facoltà
intellettive ed euforia (acetone)

• Anoressizzante: i corpi chetonici per stimolazione del centro della sazietà, situato
nell’ipotalamo, inducono un effetto fisiologico antifame, con inibizione della
sensazione di fame a partire dal secondo-terzo giorno dell’inizio della dieta (acido
beta-idrossibutirrico)

Il ciclo dell’acido citrico può funzionare se tutti gli intermedi sono presenti.
L’intermedio limitante è l’ossalacetato, che deriva fondamentalmente dal glucosio, e
quindi, dai carboidrati. Se eliminiamo i carboidrati, l’ossalacetato viene formato
troppo poco per espletare le funzioni del ciclo di Krebs. Non riusciamo a mettere
insieme l’ossalacetato con l’acetil Co-A a formare il citrato, ma l’acetil CoA andrà a
formare i corpi chetonici.

Campi di applicazione: mitigazione e cura del diabete, rischio cardiovascolare,


sintomi dell’epilessia, e riduzione di peso. (riduzione della lipogenesi, incremento
della lipolisi, incremento del metabolismo del glucosio); effetti non ancora
conclamati, meno certi: acne, sindrome dell’ovaio policistico, cancro.
• Dieta chetogena standard (SKD)

• Dieta chetogena ciclica (CKD)

• Dieta chetogena latto-ovo-vegetariana (LOVCD)

• Dieta chetogena a basso contenuto calorico (VLCKD)

La dieta chetogena è ipoglucidica, normoproteica e iperlipidica. (non è una dieta


iperproteica)

Applicazioni in pratica: • Obesità (BMI > 30) • Sovrappeso con BMI >25 e <29.9
• Sovrappeso associato a fattori di rischio (Diabete Mellito tipo 2, ipertensione,
dislipidiemie) Adiposità localizzata Definizione muscolare

La prima cosa da fare è la BIA vector: primo caso tipico di un soggetto sarcopenico o
anoressico, non serve dimagrire, se già è tendente al magro, inoltre, questo soggetto
svestito, presenterà un pannicolo adiposo spesso, e senza muscolo per diete errate
da parte del soggetto. Dunque, il soggetto deve prima recuperare massa muscolare,
ma è una delle cose che la dieta chetogena non fa. Con la dieta chetogena non si
può mettere massa muscolare. La dieta chetogena sarà adatta per i soggetti
del grafico di destra perché hanno una massa muscolare tale che possono ossidare
gli acidi grassi, ha un buon metabolismo, ed è allenato.

La seconda cosa è valutare gli esami ematochimici.


Piramide chetogena: lipidi migliori dei diversi alimenti, quasi esclusivamente grassi;
proteine migliori che sono quasi esclusivamente proteine; fonti di carboidrati:
verdura, che dipende dal contenuto di fibra solubile e insolubile, e dai carboidrati
contenuti (es. le verdure con meno carboidrati sono funghi, fiori di zucca), e la
frutta, frutta che viene data anche in fase di reintroduzione dei carboidrati, con il
minor quantitativo di glucosio (es. olive, cocomero, anguria, ribes); Alcolici meno
zuccherini che non fanno alzare la glicemia.

FASE 1 low CHO<30gr 1300 kcal / giorno uomini (21 giorni circa)

FASE 2 ipocalorica low carb (100 -150 gr/die) 1800 kcal / giorno uomini

Reintroduzione graduale CHO basso indice glicemico: legumi / pane / pasta


integrali/ vegetali zuccherini / frutta meno zuccherina Non introdurre ancora dolci
es. gelato / biscotti, pizza (1-2 mesi)

FASE 3 reintroduzione di tutti gli alimenti con una dieta bilanciata.

La dieta ciclica è utilizzata fondamentalmente per lo sportivo, e soprattutto per chi si


allena in palestra. La ciclicità all’interno della settimana si fa in funzione del tipo di
allenamento che deve essere fatto nei determinati giorni, perché un tipo di
allenamento alza il testosterone, un altro tipo alza il GH, e ognuno di loro serve
rispettivamente o per aumentare la massa muscolare, e l’altro per dare una botta
lipolitica, con un refeed che si fa alla fine. (diminuzione dell’insulina, aumento del
glucagone, con risultato di diminuzione della glicemia e aumento del GH da una
parte; l’aumento del testosterone porta alla sintesi proteica che insieme alla quota
proteica vanno ad inibire la cascata molecolare dei FOS)

La distribuzione della dieta: dal lunedì al venerdì la quota lipidica resta alta, la quota
di carboidrati è intorno all’8% ed una quota proteica standard. (la quantità di Kcal è
sempre la stessa). Nel fine settimana vi è una variazione, con uno sblocco del
metabolismo in cui c’è una ricarica di carboidrati per dare un input anabolico
all’organismo, recuperare le scorte di glicogeno, per poi ricominciare con
l’allenamento del lunedì che andrà a sfruttare quelle scorte di glicogeno del sabato e
della domenica. Si fa ricadere questa scelta del refeed il sabato e la domenica anche
per una questione sociale del weekend.
-Dieta latto-ovo vegetariana (esattamente come la dieta chetogena standard, ma
con l’eliminazione di determinati alimenti, ma soprattutto di arricchimento della
dieta con alimenti vegetariani).

DIETA CHETOGENA E SPORT

Gli ambiti da valutare per l’applicazione della dieta chetogena nello sport sono:

• Ipertrofia • Forza/potenza • Dimagrimento/categorie di peso • Endurance

Ipertrofia muscolare

L’ipertrofia muscolare è determinata da diversi fattori, tra cui:

• Intensità dello stimolo fisico  Concentrazione di calcio  Produzione di acido


lattico (l’acido lattico deriva dal metabolismo del glucosio)  Danno miofibrillare
• Infiammazione locale • Stimolazione ormonale • Disponibilità di nutrienti

La dieta chetogena non va bene perché è ipocalorica (non contiene carboidrati), In


condizioni di scarsità energetica, AMPK da un lato inibisce i processi che consumano
energia ovvero i processi anabolici (inibisce la sintesi proteica, andando a bloccare il
complesso di RHEB e RAPTOR su mTOR) e dall’altra esalta quelli che favoriscono la
produzione di energia ovvero processi catabolici, dunque va ad attivare il
catabolismo proteico,la via di FOXO quali il circuiti UPP (Ubiquitine Proteosome
Pathway) e ALP (Autophagy Lysosomal Pathway).

È impossibile fare ipertrofia quando si effettua una dieta ipocalorica, con pochi
carboidrati.

ATTENZIONE: La dieta iperproteica blocca il catabolismo

Un apporto ↑ di proteine favorisce la secrezione di IGF-1, che attiva Akt che inibisce
FoxO (UPP) e i suoi enzimi catabolici. Per questo la dieta iperproteica preserva la
FFM, massa magra. Tuttavia il connotato iperproteico del contesto ipocalorico non
riesce ad arrestare l’ALP (Autophagy Lysosomal Pathway).

Quindi è possibile fare attività fisica andando a bloccare il catabolismo, però


aumentando il metabolismo muscolare e la lipolisi, non ci aspetteremo una crescita
muscolare quando adottiamo questo tipo di dieta. Decremento massa viscerale
adiposa senza decremento della massa magra.

Forza e potenza: utilizzano come substrato principale non il glucosio, ma il sistema


anaerobico alattacido (creatin fosfato). Attraverso una dieta chetogena a basso
contenuto di carboidrati non c’è compromissione della performance nel powerlifting
e weightlifting.

Categorie di peso: dieta chetogena molto utilizzata, la perdita di peso è molto


importante e la perdita di massa muscolare è trascurabile. Anche sugli atleti di elite
di ginnastica artistica non abbassa la performance.

Endurance: diversi studi contrastanti. Miglioramenti della resistenza, Miglioramenti


della capacità ossidativa -Effetto controverso sulla performance, Peggioramento
della performance. È sconsigliato utilizzare la dieta chetogena in un allenamento di
endurance senza carboidrati.

Chetogena e medicina estetica

Dimagrire in maniera repentina porta spesso lassità cutanea, inestetismi come


smagliature e un generale grado d'insoddisfazione del paziente. La pelle, l'organo
più esteso del corpo umano, ha composizione approssimativa 70% acqua, 25%
proteine, 2% grassi, minerali 0.5% ed il restante 2.5% altre sostanze. La selettività
del dimagrimento sulla massa grassa con preservazione della massa magra (ossa,
muscoli, sangue, organi) previene l’insorgenza di inestetismi cutanei dovuti
all’utilizzo del patrimonio proteico come fonte di energia.

Dieta e medicina estetica Togliere pochi chili di grasso localizzato è un lavoro DA


BISTURI oppure da DIETA CHETOGENA

• 7/10 giorni di dieta chetogenica • + criolipolisi • + carbossiterapia

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