Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
• Energetica: come substrati energetici del cervello, del quale vanno a coprire l’ 80%
del fabbisogno, con effetti psicotonici, antidepressivi, con aumento delle facoltà
intellettive ed euforia (acetone)
• Anoressizzante: i corpi chetonici per stimolazione del centro della sazietà, situato
nell’ipotalamo, inducono un effetto fisiologico antifame, con inibizione della
sensazione di fame a partire dal secondo-terzo giorno dell’inizio della dieta (acido
beta-idrossibutirrico)
Il ciclo dell’acido citrico può funzionare se tutti gli intermedi sono presenti.
L’intermedio limitante è l’ossalacetato, che deriva fondamentalmente dal glucosio, e
quindi, dai carboidrati. Se eliminiamo i carboidrati, l’ossalacetato viene formato
troppo poco per espletare le funzioni del ciclo di Krebs. Non riusciamo a mettere
insieme l’ossalacetato con l’acetil Co-A a formare il citrato, ma l’acetil CoA andrà a
formare i corpi chetonici.
Applicazioni in pratica: • Obesità (BMI > 30) • Sovrappeso con BMI >25 e <29.9
• Sovrappeso associato a fattori di rischio (Diabete Mellito tipo 2, ipertensione,
dislipidiemie) Adiposità localizzata Definizione muscolare
La prima cosa da fare è la BIA vector: primo caso tipico di un soggetto sarcopenico o
anoressico, non serve dimagrire, se già è tendente al magro, inoltre, questo soggetto
svestito, presenterà un pannicolo adiposo spesso, e senza muscolo per diete errate
da parte del soggetto. Dunque, il soggetto deve prima recuperare massa muscolare,
ma è una delle cose che la dieta chetogena non fa. Con la dieta chetogena non si
può mettere massa muscolare. La dieta chetogena sarà adatta per i soggetti
del grafico di destra perché hanno una massa muscolare tale che possono ossidare
gli acidi grassi, ha un buon metabolismo, ed è allenato.
FASE 1 low CHO<30gr 1300 kcal / giorno uomini (21 giorni circa)
FASE 2 ipocalorica low carb (100 -150 gr/die) 1800 kcal / giorno uomini
La distribuzione della dieta: dal lunedì al venerdì la quota lipidica resta alta, la quota
di carboidrati è intorno all’8% ed una quota proteica standard. (la quantità di Kcal è
sempre la stessa). Nel fine settimana vi è una variazione, con uno sblocco del
metabolismo in cui c’è una ricarica di carboidrati per dare un input anabolico
all’organismo, recuperare le scorte di glicogeno, per poi ricominciare con
l’allenamento del lunedì che andrà a sfruttare quelle scorte di glicogeno del sabato e
della domenica. Si fa ricadere questa scelta del refeed il sabato e la domenica anche
per una questione sociale del weekend.
-Dieta latto-ovo vegetariana (esattamente come la dieta chetogena standard, ma
con l’eliminazione di determinati alimenti, ma soprattutto di arricchimento della
dieta con alimenti vegetariani).
Gli ambiti da valutare per l’applicazione della dieta chetogena nello sport sono:
Ipertrofia muscolare
È impossibile fare ipertrofia quando si effettua una dieta ipocalorica, con pochi
carboidrati.
Un apporto ↑ di proteine favorisce la secrezione di IGF-1, che attiva Akt che inibisce
FoxO (UPP) e i suoi enzimi catabolici. Per questo la dieta iperproteica preserva la
FFM, massa magra. Tuttavia il connotato iperproteico del contesto ipocalorico non
riesce ad arrestare l’ALP (Autophagy Lysosomal Pathway).