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PROGETTISTA D'INTERNI
CULTURA E PROGETTO
DEGLI INTERNI E
DEGLI ALLESTIMENTI CONTEMPORANEI
NICOLETTA INTREPIDO
Indice
Introduzione 4
Miniappartamento Forcesi 16
Le attrezzature 18
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IMG 3 l’avanguardia europea, frequenta la facoltà di
Poltrona Elda architettura del Politecnico di Milano, dove
però non consegue laurea. Partecipa alla X
e' uno dei suoi primi Triennale di Milano a ventiquattro anni av-
prodotti, disegnato vicinandosi così al design che diventa la sua
nel '63, e ha lo stes- prevalente attività.
so nome della moglie.
Si tratta di uno dei I progetti di Colombo, pittorici, architettoni-
primi prodotti d'arre- ci e di design, sono tutti accomunati da una
damento in materiale forte vena visionaria, quasi utopica, legata
plastico irrobustito in alle avanguardie e allo sviluppo tecnologico
fibra di vetro. dell’industria contemporanea. Appassionato
di automobili e, in generale, di componenti
meccaniche fa proprio l’uso delle nuove tec-
nologie e dei nuovi materiali, servendosene
per rinnovare il prodotto e renderlo adeguato
alla vita contemporanea.
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In quest’ottica, il designer impiega la propria
abilità nel disegno e nella progettazione del
dettaglio per inventare soluzioni tecniche che
adattino le nuove tecnologie ai linguaggi este-
tici e d’uso, e non viceversa.
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Ritratto di Joe Colombo
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"Uno spazio da or- Attentissimo ai nuovi ritmi e modi di vivere,
ganizzare e attrez- formula un’idea di casa libera da stanze, di cui
zare, in tutti i suoi l’architettura è solo una scatola, che deve es-
volumi, con elementi sere svuotata completamente di arredi e pa-
reti per poi essere riempita con dei blocchi di
adatti alle nostre
funzioni che devono trasformarsi.
necessita' e corri-
spondenti alla no-
stra epoca.
Si potra' parlare
di un contenitore
e di un contenu-
to che, pur essendo
complemento l'uno
dell'altro, possano
all'occorrenza es-
sere svincolati per
permettere maggiore
flessibilita' l'insie-
me. Il contenitore
dovra' essere il piu'
possibile elastico e
dimensionato secon-
do le caratteristi-
che delle varie zone
in cui si svolgeranno
le azioni fondamen-
tali dell'abitare,
lasciando al conte-
nuto di muoversi li-
beramente in esso."
(Joe Colombo)
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IMG 5
(pagina precedente)
Planimetria della
casa di Colombo, 1970.
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Immagine tratta dal
dietro le quinte del
film '2001 Odissea
nello spazio'.
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Nascono così progetti come Combi-center,
Minikitchen e Roto-living, Cabriolet Bed, ino
ad arrivare a Total Furning Unit, sistemi d’ar-
redo dinamici, costituiti da componenti che
possono essere montati in serie per dar vita a
un numero teoricamente ininito di variazio-
ni compositive: vere e proprie macchine per
abitare attrezzate, manovrabili, spostabili,
in grado di adeguarsi alle diferenti necessi-
tà dell’ utente seguendolo nei suoi andirivie-
ni per la casa. Le case che arreda con i propri
mobili combinati sono manifesti di un modo
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di vivere futuribile e anarchico; per lui l’abi-
Disegno del progetto
tazione e una supericie senza ostacoli, senza
di un letto attrezza-
diaframmi, ovunque si può stare e fare qua-
to.
lunque cosa.
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Gli interni di Joe
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Questi ultimi mostrano infatti che l’oggetto
non è isolato, costruito in base a cosa richie-
dono forma e funzione, ma è una reazione agli
stimoli di ciò che lo circonda.
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Miniappartamento
Forcesi
Qui il piccolo ambiente, di 45 mq al piano ter-
ra, viene sfruttato al massimo sviluppando gli
interni su più livelli a cui corrispondo diverse
funzioni e utilizzi. La continuità visiva riesce
a essere mantenuta grazie all’intelligente uti-
lizzo di colori e materiali cosicchè si venga a
creare uno spazio dal design concentrato ma
semplice. Colombo riesce a ricavare da un ap-
partamento, che prima era composto da sog-
giorno, camera da letto, bagno e cucina, ben
sei posti letto, con cucina e due bagni.
IMG 9 L’unità si articola intorno ai servizi, concetra-
Fotografia del sog- ti su una parete e distribuiti su due piani. Un
giorno del miniappar- grande armadio centrale si sviluppa in altezza
tamento Forcesi, Golf e diventa accessibile dai vari livelli e direzio-
Club di Barlassina, ni, mentre i letti sono semplici materassi ap-
Milano, 1967. poggiati su una parte rialzata del pavimento.
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Lo spazio è libero e può essere cambiato e fru- IMG 10
ito in modi diferenti. disegni tecnici dell'ap-
Entrando in un corridoio, ci si trova sulla de- partamento: planime-
stra dei piccoli ambienti. Il primo è una stanza trie del piano terra e
con due letti, in cui si trova una piccola scala del primo piano.
che permette di accedere al soppalco, dotato
di un altro posto letto. Proseguendo lungo il
disimpegno, si trovano cucina, bagno e inine
un soggiorno con zona pranzo. Da quest’ul-
timo ambiente si sale, tramite dei gradini, al
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IMG 11 primo piano, soppalcato, nel quale è situata
sezione dell'apparta- una stanza da letto matrimoniale con bagno.
mento.
Dal disegno di una sezione dell’appartamento
è possibile capire il modo in cui viene organiz-
zato il piccolo spazio per ricavare le maggiori
possibilità di utilizzo. Nel soggiorno, il tavolo
da pranzo è posizionato sopra il gradino che
separa le zone, in modo da essere utilizzato in
modi diversi. Il divano invece consiste in un
piano del pavimento rialzato, quasi come un
gradino, su cui sono stati poggiati dei cuscini.
Cucina e bagno sono spazi minimi, coninati
in un punto periferico, e creano quasi una cel-
lula unica di servizio, sviluppata sia nel primo
piano, sia a piano terra.
Un ambiente deinito in modo geometrico,
molto lontano dalle idee visionarie di cui sono
impregnati gli ultimi progetti di Colombo, ep-
pure un importante punto di partenza per lo
sviluppo delle sue teorie.
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Le attrezzature
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Living Center è un soggiorno trasportabile,
completamente poggiato su ruote. Viene rea-
lizzato su invito della Rosenthal, che chiama
cinque designer a progettare un soggiorno. La
proposta di Joe Colombo è composta da sedu-
te lounge che comprendono vassoi estraibili
e cuscini mobili che possono essere utilizzati
in svariati modi. Inoltre, un nucleo centrale di
servizio possiede alcune funzioni e scomparti
per contenere vari oggetti.
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Living Center, proget-
to del 1970, realizza-
to da Rosenthal nel
1971.
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Combi-Center è una libreria-contenitore che IMG 15
ha l’aspetto di un totem i cui piani possono Combi-Center, proget-
aprirsi ruotando attorno a un perno girevole. to del 1963, realiz-
Il prodotto multifunzionale è studiato in varie zato da Bernini nel
altezze e può essere sfruttato in tutto il suo 1964.
perimetro, a 360 gradi. Gli elementi cilindri-
ci contenitori, sovrapposti e mobili, possono Combi-Center vinse la
svolgere diverse funzioni: da semplici cassetti medaglia d'argento
ad angolo bar, a contenitori per attrezzi, libri, nella XIII Triennale
giochi e così via. di Milano.
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L'habitat del futuro
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La casa che Joe Colombo ha realizzato per sé
e per la moglie è una casa-prototipo, in cui il
designer illustra e sperimenta questa visione
futuribile della casa. Si concentra sulla pro-
gettazione dei blocchi per mangiare e dormi-
re, ovvero sulla trasformazione delle due clas-
siche zone giorno-notte in niente più che due
semplici oggetti industriali, collocabili in uno
stesso ambiente.
Si intravede sulla
sinistra la grande
parete scorrevole in
plastica cromata che
consente di isolarsi
in una parte dell'am-
biente o nell'intero
ambiente, disimpegnan-
dolo dall'ingresso.
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Rotoliving è la seconda macchina, quella che IMG 17
contiene le funzioni pranzo-bar-portapipe. Il Rotoliving, prodotto
piano del tavolo è un piano semicircolare gi- da Sormani, 1969
revole (la base cilindrica rotante è il bar) con
incastrata al centro una piccola piastra scal- Le pareti, tutte bian-
davivande e sopra il quale si trova un piccolo che, sono in lamina-
televisore. Anche questa ‘macchina’ è alimen- to plastico, le tende
tata da un cavo elettrico che scende dal soit- cancellano le fine-
to. stre.
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Importantissima la composizione di un habi- IMG 18
tat futuribile progettato per la Bayer e esposto Habitat Futuribile,
alla mostra “Visiona 1” nel 1969. mostra Visiona 1, ri-
Vengono invitati una serie di designer a pen- cerca Bayer, 1969.
sare a un nuovo modo di concepire la casa per
mezzo delle ibre sintetiche.
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In planimetria si nota come l’ambiente sia oc- IMG 19
cupato da tre volumi multifunzionali disloca- Habitat Futuribile,
ti che organizzano lo spazio mediante inter- Central Living e Ni-
facce. ght-Cell.
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La cucina, inine, consisteva in un Kitchen IMG 20
Box completamente automatizzato, studiato Habitat Futuribile,
con attenzione all’ergonomia, evitando il bi- Kitchen Box.
sogno di compiere movimenti superlui. Un
piano scorrevole, il tavolo da pranzo, fuoriu-
sciva dal macchinario occupando lo spazio
esterno.
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Total Furnishing Unit
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La carriere da designer di Colombo e tutte le IMG 21
sue idee visionarie di un nuovo ambiente do- Total Furnishing Unit,
mestico culminano con la progettazione della unita' di arredamento
geniale “Total Furnishing Unit”, la macchi- totale, museum of mo-
na per vivere completamente autonoma che dern art, New York,
racchiude in sè tutte le funzioni necessarie 1972
alla vita quotidiana. Risulta evidente come il
progettista abbia voluto adattare la macchina
all’uomo, non viceversa.
L’unità era una sorta di capsula suddivisa in 4
stazioni funzionali: cucina, bagno, armadio e
camera da letto. Ognuna di queste funzioni è
studiata di minime dimensioni, con elementi
estraibili dalla stessa unità.
IMG 22
Unita' abitativa cen-
trale, vista degli
armadi e delle menso-
le-libreria.
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IMG 23
Unita' per la cucina
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Unita' per il bagno
Contiene lavandino,
gabinetto, bidet e
doccia.
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IMG 25
Tavole che illustrano
l'uso dell'unita' e il
modo in cui puo' essere
assemblata.
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Bibliografia
Sitografia
http://www.domusweb.it/it/shop/archivio_digi-
tale.html
http://www.joecolombo.com/
http://living.corriere.it/lifestyle/desi-
gn/2008/joe_colombo-2092482058.shtml
http://www.archiportale.com/news/2009/06/
eventi/joe-colombo-inventing-the-futu-
re_15535_32.html
www.oluce.com
http://www.educational.rai.it/lezionididesi-
gn/puntate/24/intervista.htm
http://www.architetturaedesign.it/index.
php/2008/01/17/joe-colombo-design-italiano.
htm
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