2014/15 VIVRE LENTEMENT Da spazio nasce spazio, parte prima
Luciano Crespi, Davide Crippa, Barbara Di Prete, Alberto Garutti, Giacomo Gatti, Bryant Artega, Marco Ornella, Emilio Lonardo, C A M B I O D I P R O S P E T T I V A Si rende necessario un vero cambio di prospettiva, nellaffrontare la questione del progetto degli ambienti, a partire dalla lettura di alcuni aspetti che riguardano pi da vicino la fenomenologia dello spazio. Innanzitutto appaiono sempre pi labili e indefiniti i limiti tra ci che appartiene allambito dellinterno vero e proprio e ci che appartiene allambito che si potrebbe definire esterno Esterni come interni. Landworks Studio, Court square, Boston 2005 Interni/esterni: Sou Fujimoto, Tokio apartments, 2010, modello Interni come esterni: Patrick Blanc, Loft JIM, Paris 2005 Henning Larsen, IT University, Copenaghen 2004 L A C I T T A T E M P O R A N E A In secondo luogo siamo di fronte a modi di abitare nei quali prevalgono mobilit e provvisoriet. E che Stefano Boeri, nel suo libro Lanticitt, individua come uno dei tratti caratteristici della citt europea contemporanea Graft, Make it Right/Pink Project, New Orleans, 2007 I L T E M A In principio c sempre un tema. Pu essere pi o meno complesso, dal punto di vista delle dimensioni, della natura delle attivit che racchiude, del valore simbolico cui associato. Ma in generale si pu dire che progettare, allinterno di architettura gi esistenti, un piccolo alloggio, un bar, un negozio, non molto pi semplice che progettare un museo, una biblioteca o degli spazi per lapprendimento. In ogni caso il tema non rappresenta mai soltanto una funzione o pi funzioni Ronan and Erwan Bouroullec, Arredamento dellappartamento n. 50, Unit dabitation, Marsiglia, progetto di Le Corbusier Linn Finn Geipel + Giulia Andi, Alvole 14, Saint-Nazaire, France 2007 Merkx+Girod Architecten, Selexyz Dominicanen Bookstore, Maastricht 2007 EMBT, Eric Miralles, Benedetta Tagliabue, Camper store, Sevilla, L A R I C E R C A : C A P I R E I D I S P O S I T I V I
La ricerca attraverso casi studio rappresenta un momento fondamentale dellattivit di progetto. Sotto questo aspetto lanalisi di casi, siano essi storici o contemporanei, deve essere fatta in modo da poter far emergere dalla lettura le ragioni su cui gli esempi scelti si fondano!. Occorre qualcosa di pi profondo. Cio la conoscenza della regola o delle regole con cui il dispositivo stato progettato. Le Corbusier, Convento di La Tourette, Evaux-sur-lArbresle Essendo un viaggio metaforico che porta a una rivelazione personale, la dimensione della scoperta interiore viene mostrata nella sua imprevedibilit (Steven Holl) Pechino, La citt proibita La citt proibita, a Pechino, un complesso di 32 ettari, completato nel 1421, sede di 24 imperatori della dinastia Ming e Quing, fino al 1924, presenta un dispositivo fondato su, stato detto, lidea di scatola dentro una scatola e cos via Il dispositivo, in questo caso, risponde a regole che ne evidenziano la natura di luogo che, pur avendo una funzione residenziale, fortemente permeato da una forte sacralit. Villa Adriana, Tivoli Grande studioso e amante della cultura greca, Adriano, direttamente o indirettamente attraverso i suoi architetti, ripropone in questo caso un dispositivo che richiama quelli delle acropoli greche, il cui apparente disordine nasconde, invece, un sistema di relazioni fondato non tanto su regole di tipo geometrico quanto su una straordinaria capacit di assecondare con naturalezza la topografia del luogo Palazzo di Diocleziano, Spalato La pianta della citt ha la struttura tipica degli accampamenti militari romani: due strade perpendicolari, il cardo ed il decumanus, che si intersecano e dalle quali si dipartono numerose vie trasversali Aeroporto di Dubai Il suo impianto di una insolita semplicit eppure, o forse proprio per questo, di una sorprendente efficacia. Si potrebbe descrivere come un dispositivo lineare ad aula, vale a dire un grande ambiente a pianta rettangolare, al quale, come ad un molo, attraccano gli aerei. Richard Meier, Getty Center, Los Angeles Limpianto, come si vede dagli schizzi, prende forma dalla lettura che il progettista compie della natura e della topografia del luogo. La quale genera una sorta di regola insediativa, costituita dalla sovrapposizione e dalla intersezione di due diverse maglie geometriche, a cui si conformano i diversi edifici che fanno parte del complesso museale. Steven Holl, Stretto House, Dallas 1991 La Stretto House di Dallas, progettata da Steven Holl nel 1991, nasce da una ricerca dellarchitetto americano attorno alle possibili reciproche influenze tra musica e architettura. E su come queste siano indispensabili per dare forma ad una architettura fenomenica, fondata sulla presenza della pietra e della piuma. . Sou Fujimoto, Haouse NA, Tokio 2011 La Casa NA di Tokio, detta ad albero, progettata da Sou Fujimoto, viene realizzata nel 2011 allinterno di un piccolo lotto di 6 metri per 9, che diventa lelemento chiave del progetto. La sua dimensione, infatti, suggerisce al progettista di lavorare come se si trovasse allinterno di una sorta di immaginaria torre dalle pareti inesistenti. Nasce da l lidea di realizzare uno spazio in verticale, un albero, dal quale si diramano alcuni rami-ambienti, collegati tra di loro da scale e visuali aperte. La ricerca, tuttavia, deve essere alimentata anche da altri contenuti, provenienti da quei mondi contigui a quello del design e che potremmo schematicamente identificare con quelle realt interessate ad una comunicazione attraverso immagini: il cinema, le arti visive, la comunicazione, il teatro, la televisione. Richard Long, Istallazioni I L L A Y O U T
Non si deve assolutamente pensare che esista un tempo per la ricerca ed un tempo per il progetto. Innanzitutto perch, come detto, si pu dire che quella prima idea, per quanto provvisoria, rappresenta una sorta di orizzonte del lavoro e contiene in s, pertanto, gi un valore progettuale. In secondo luogo perch tra ricerca e progetto esiste una relazione tale per cui la prima alimenta il secondo e questo, nel corso del suo sviluppo, genera nuovi interrogativi che richiedono altra ricerca.. !!il lay out richiede necessariamente modalit adeguate di restituzione grafica. Non, dunque, semplicemente diagrammi bidimensionali, come in una certa tradizione diagrammatologica, ma anche schizzi e modelli tridimensionali, appunti, ideogrammi. Steven Holl, Diagrammi Steven Holl, Bellevue Art Museum, Washington, 2001, disegno concettuale iniziale e definitivo R I C O N O S C E R E L O S P A Z I O
Per intervenire su uno spazio esistente occorre innanzitutto saperlo riconoscere. !Ma il vero atto di riconoscimento del luogo avviene solo attraverso la presenza sul luogo, stando allinterno degli ambienti, interni ma anche esterni, di cui si deve prevedere il cambiamento. Spesso la soluzione, infatti, gi l sotto i nostri occhi, ma non ci accorgiamo. Spesso, cio, accade quello che Bruno Munari ci ha spiegato nel suo libro Da cosa nasce cosa. In questo caso da spazio nasce spazio, nel senso che certi edifici che hanno cessato di svolgere la funzione per la quale sono nati!.contengono gi alcuni dei presupposti sui quali costruire il nuovo progetto. Ex ospedale psichiatrico di Mombello, Limbiate Ex ospedale psichiatrico di Mombello, Limbiate, Laboratorio di sintesi finale 2009 Fabbrica Muller, Sesto San Giovanni Fabbrica Muller a Sesto San Giovanni, Laboratorio di Sintesi finale, 2006 Il carro ponte di Sesto San Giovanni, Laboratorio di sintesi finale, prof Luciano Crespi, 2007 Capannoni ex Breda a Sesto San Giovanni, Lightshape by Federica Freschet Capannoni ex Breda a Sesto San Giovanni, Laboratorio di sintesi finale, 2008 Lightshape by Federica Freschet Capannoni ex Breda a Sesto San Giovanni, Laboratorio di sintesi finale, 2008 Lightshape by Federica Freschet Merks+Girod rchitecten, Bookstore, Maastricht, 2005 K Consult + Metastudio (Luciano Crespi, Patrizia Brivio, Osvaldo Pogliani, Dario Sironi) COMUNE DI CARUGATE PROGETTO DEL NUOVO CENTRO CULTURALE C E R A U N A V O L T A I L G E N I U S L O C I
In questo senso la applicazione del lay out ad uno spazio esistente diventa una verifica, una dimostrazione, come si fa con i teoremi matematici, della capacit del modello di essere generatore di soluzioni multiple. In questo senso prescinde dal genius loci, sia perch il luogo viene interrogato a posteriori, sia perch ci che per larchitettura ha rappresentato un carattere stabile di certi spazi, nella contemporaneit diventato qualcosa di pi complicato e richiede risposte pi sofisticate Ugo La Pietra, Genius loci del Friuli Venezia Giulia I L M A S T E R P L A N
Tutto questo lavoro preliminare alla elaborazione di quello che si pu chiamare master plan, vale a dire la applicazione del lay out allorganismo edilizio oggetto dellesercitazione progettuale. E evidente che non pu trattarsi di un trasferimento meccanico, un trasloco Ex ospedale psichiatrico di Mombello, Laboratorio di sintesi finale, 2010
Nel passaggio dal lay out al master plan inevitabile che qualcosa si perda per strada o, viceversa, che si debbano introdurre nuovi contenuti. Innanzitutto perch nel momento in cui si opera in una situazione reale occorre tenere conto delle condizioni generali, ambientali, sociali, culturali, cio di quello che si usa definire il contesto. Ex ospedale psichiatrico di Mombello, Laboratorio di sintesi finale, 2010
E questo il ruolo delle neotopie, intese come innovativi sistemi di spazi capaci di riscattare porzioni di territorio dal loro destino altrimenti inevitabilmente atopico, di introdurre una sorta di trapianto di nuovi tessuti che, per natura dei servizi offerti e qualit del design che d loro forma, possono avere ricadute virtuose non solo sulle aree interessate dallintervento ma su porzioni ben pi vaste di territorio. Neotopie, dunque, come fertilizzanti urbani, dispositivi complessi, destinati a ridare agli spazi urbani un nuovo ruolo, una nuova identit, una nuova vita, a partire per dal tentativo di interrogare il luogo destinato ad ospitarle e capire le ragioni della sua esistenza N E O T O P I E Neotolpie. Solitary man, Laboratorio di sintesi finale, 2011 Bibliografia
Luciano Crespi, Da spazio nasce spazio, postmedia books 2012
Luciano Crespi, Neotopie, in G.Piccinno, Space design, Maggioli 2008
Luciano Crespi, L'allestimento ai tempi del viandante, in F.La Rocca, I.Valente (a cura di), Lo sguardo e l'identit, Alinea 2008
Davide Crippa, Barbara Di Prete, Verso un'estetica del momentaneo, Maggioli 2011
Ernesto Nathan Rogers: La rappresentazione come strumento per la conoscenza dell’architettura. L’architettura come strumento per la rappresentazione della società