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Estetica
Estetica
Domanda aperta
Si, per Aristotele la catarsi era la purificazione delle proprie passione di chi assisteva
alla rappresentazione di una tragedia, poiché l arte drammatica era per lui imitatrice
della realtà e riproducendone fatti gravi, sanguinosi o luttuosi, li subliminava in un
sentimento di pietà e di terrore insieme, ponendo in qualche modo rimedio alla
angosce quotidiane. Nel estetica crociana la purificazione catartica sarebbe passata
attraverso la poesia in significato più ampio (per i pitagorici, invece era stata
fondamentale la musica ) la catarsi nella visione di croce, era il momento più alto
dell’ intuizione poetica.
In un passo della poetica, Aristotele analizza li effetti della catarsi artistica e il effetto
positivo che ne concerne sullo spettatore, secondo Aristotele infatti lo spettatore
della tragedia teatrale, l uditore della musica massa in scena, il sempre lettore,
immedesimandosi nel opera si purifica da quelli stati emotivi, che lo opprimono nella
vita di tutti i giorni (catarsi) su tutta la paura di morire, vero motore di ogni nostra
azione, e una reazione a questa paura , tipica di ogni uomo, in quanto solo nello
spettro della natura siamo consapevole della vita e che essa finirà