Il carattere realistico del Satyricon interessa tutti i livelli descrittivi: degli ambienti, dei personaggi e del loro
sistema di valori. Lo stesso Petronio dichiara apertamente la natura della tecnica narrativa da lui impiegata
nel capitolo 132 dell'opera: rappresentare con linguaggio schietto e distante da moralismi tutti gli aspetti
della vita quotidiana del ceto medio-basso.L'esempio emblematico è costituito dalla Cena, dove il realismo
descrittivo ha il suo culmine con la rappresentazione del comportamento, dello stile di vita e dello stesso
lessico dei liberti ospiti di Trimalcione.
Realismo comico
Il filologo tedesco Erich Auerbach osserva, tuttavia, che il realismo descrittivo di Petronio non è da
intendersi nel senso moderno di analisi criticamente fondata della società dei propri tempi. L'arte antica si
attiene, infatti, alla regola della separazione degli stili, che prevedeva una rappresentazione caricaturale e
grottesca degli individui d'umile estrazione socio-economica, della loro vita e delle loro situazioni. È per
questo che Auerbach definisce la tecnica narrativa di Petronio come "realismo comico". Questo s'applica
con tono ironico e divertito anche su argomenti seri e gravi, quali la morte. Auerbach evidenzia inoltre la
differenza tra il realismo petroniano romanzesco ed il realism epico tipico, per esempio dei poemi omerici.
“Qui si tratta invece del soggettivismo più spinto, che viene maggiormente accentuato dal linguaggio
individuale da una prte e per intenzioni d’obiettività dall’altra, dato che l’intenzione mira, per mezzo di
procedimento soggettivo, alla descrizione obiettiva del commensale, compreso colui che parla.”
(Erich Auerbach -Mimesis)