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Stefano Rabaglia

La trasposizione
e gli strumenti traspositori

Brevi note destinate all'uso interno della classe di Lettura della Partitura

La trasposizione
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Metodo per la lettura degli strumenti traspositori

Le lettura degli strumenti traspositori si effettua attraverso tre passaggi mentali.


1. Sostituzione della chiave
2. Modifica dell'armatura di chiave (tonalità)
3. Correzione delle alterazioni relative

1. Sostituzione della chiave


Nel processo di trasposizione le note cambiano di nome. Ad esempio se devo trasporre uno strumento in Re la
nota scritta Do si dovrà leggere come Re. Questo equivale a leggere in chiave di contralto.
A seconda dello strumento particolare potrebbe essere necessario leggere la chiave ma in un'ottava diversa. Ad
esempio un corno in Re si leggerà semplicemente nella chiave di contralto, mentre una tromba in Re si dovrà
leggere nella stessa chiave ma trasportata un'ottava sopra. Questo è dovuto al fatto che il corno traspone di un
intervallo di settima discendente, mentre la tromba traspone un tono sopra.
Analogamente gli strumenti in Si oppure in Si bemolle si leggeranno in chiave di tenore. Quelli in La si
leggeranno in chiave di soprano, quelli in Mi o Mi bemolle in chiave di basso e così via.
In appendice è possibile trovare le tabelle riassuntive di tutti gli strumenti traspositori che si possono trovare più
comunemente nelle partiture d'orchestra comprese tra il periodo classico e quello contemporaneo.

2. Modifica dell'armatura di chiave


Per ogni strumento traspositore si deve correggere l'armatura di chiave originale aggiungendovi le alterazioni
proprie della sua trasposizione. Ad esempio due bemolli per gli strumenti in Si bemolle, tra diesis per gli
strumenti in La e così via. In tal modo ottengo la tonalità trasposta corrispondente ai suoni reali. Se sono già
presenti alterazioni nella tonalità originale occorre tenere presente che i bemolli e i diesis si elidono a vicenda,
operando una specie di “somma algebrica” per così dire.

3. Le alterazioni relative
Le alterazioni relative sono quelle che caratterizzano la tonalità di base dello strumento. Ad esempio per uno
strumento in Re si tratta del Fa e del Do, poiché Fa diesis e Do diesis definiscono la tonalità di Re.
Analogamente per uno strumento in Si bemolle le alterazioni relative sono quelle che si trovano davanti al Si ed
al Mi.
ATTENZIONE! Queste note sono lette nella nuova chiave di trasposizione!
Le alterazioni relative sono indipendenti dalla tonalità del brano, che po' essere qualsiasi. Per ogni strumento
traspositore queste alterazioni sono sempre le stesse e “caratterizzano”, diciamo così, lo strumento stesso.
Se nel brano sono presenti alterazioni di passaggio relative, queste devono essere alzate di un semitono se si
tratta di diesis (vale a dire Fa, Do, Sol, Re, ecc). Se invece si tratta di bemolli ( Si, Mi, La, Re, Sol ecc)
dovranno essere abbassate di un semitono.
Ad esempio per uno strumento in La, tutte le eventuali alterazioni poste davanti a Fa, Do e Sol dovranno essere
alzate di un semitono. Vale a dire che un Fa bemolle si leggerà Fa bequadro, un Fa bequadro si leggerà Fa
diesis e un Fa diesis si leggerà Fa doppio diesis. E così via.
Oppure ancora per uno strumento in Mi bemolle, tutte le eventuali alterazioni di passaggio poste davanti a Si,
Mi e La dovranno essere abbassate di un semitono. Quindi un Si diesis si leggerà Si bequadro, un Si bequadro

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si leggerà Si bemolle e un Si bemolle si leggerà Si doppio bemolle. E lo stesso vale per Mi e La.

IMPORTANTE: Soltanto nel caso in cui la tonalità di partenza sia Do maggiore l'armatura di chiave
corrisponderà alle alterazioni relative. Si tratta tuttavia di un caso particolare. In generale la tonalità del brano
non ha nulla a che vedere con le alterazioni relative, che dipendono invece soltanto da ogni singolo strumento
traspositore.

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Appendice

Tabelle riassuntive per la lettura degli strumenti traspositori più comuni.

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I Legni
I Flauti
Intervallo di Chiave di Correzione Alterazioni
Strumento
trasposizione trasposizione tonalità relative

Ottavino 1 ottava sopra - -

Flauto - - - -

Flauto in Sol 4a sotto +1s é 1Fa

Gli Oboi
Intervallo di Chiave di Correzione Alterazioni
Strumento
trasposizione trasposizione tonalità relative
Oboe - - - -

Oboe d'amore (notato in chiave di violino) 3a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

Oboe d'amore (notato in chiave di violino


francese)
3a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

Corno inglese 5a sotto +1 f ê Si

1 Il simbolo é indica che le eventuali alterazioni di passaggio dovranno essere alzate di un semitono. Allo stesso modo il simbolo
ê indica che le eventuali alterazioni di passaggio dovranno essere abbassate di un semitono.

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I Clarinetti
Intervallo di Chiave di Correzione Alterazioni
Strumento
trasposizione trasposizione tonalità relative

Clarinetto piccolo in Mif 3a min. sopra +3 f ê Si, Mi, La

Clarinetto piccolo in Re 2a Magg. sopra +2s é Fa, Do

Clarinetto in Do - - - -

Clarinetto in Sif 1 tono sotto +2 f ê Si, Mi

Clarinetto in La 3a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

Corno di bassetto in Fa 5a sotto +1 f ê Si

Corno di bassetto in Mif 6a Magg. sotto +3 f ê Si, Mi, La

Clarinetto basso in Sif 9a Magg. sotto +2 f ê Si, Mi


(notazione francese)

Clarinetto basso in Sif 1 tono sotto +2 f ê Si, Mi


(notazione tedesca in chiave di violino)

Clarinetto basso in Sif 1 tono sotto +2 f ê Si, Mi


(notazione tedesca in chiave di basso)

Clarinetto basso in La
(notazione francese)
10a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

Clarinetto basso in La (notazione tedesca


in chiave di violino)
3a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

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Intervallo di Chiave di Correzione Alterazioni


Strumento
trasposizione trasposizione tonalità relative

Clarinetto basso in La (notazione tedesca


in chiave di basso)
3a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

I Fagotti
Intervallo di Chiave di Correzione Alterazioni
Strumento
trasposizione trasposizione tonalità relative
Fagotto - - - -

Controfagotto 8a sotto - -

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Gli Ottoni
Le Trombe
Chiave di Correzione Alterazioni
Strumento Intervallo di trasposizione
trasposizione tonalità relative

Tromba in Fa 4a sopra +1 f ê Si

Tromba in Mi 3a Magg. sopra +4s é Fa, Do, Sol, Re

Tromba in Mif 3a min. sopra +3 f ê Si, Mi, La

Tromba in Re 2a Magg. sopra +2s é Fa, Do

Tromba in Do - - - -

Tromba in Sif 2a Magg. sotto +2 f ê Si, Mi

Tromba in La 3a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

I Tromboni
I tromboni usati comunemente nella letteratura orchestrale classica e moderna sono i seguenti:
Trombone contralto
Si trova nella letteratura del periodo classico e romantico. La sua notazione è in chiave di contralto ma in suoni
reali pur essendo uno strumento tagliato in Mi bemolle. Pertanto NON è uno strumento traspositore.
Trombone tenore
Questo è lo strumento più comune della famiglia dei tromboni. È intonato in Si bemolle e viene notato in chiave
di basso o tenore, ma sempre in suoni reali. Pertanto NON è uno strumento traspositore.
Trombone basso
È intonato in Fa e viene notato generalmente in chiave di basso, ma sempre in suoni reali. Pertanto NON è uno
strumento traspositore.

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I Corni2
Intervallo di Chiave di Correzione Alterazioni
Strumento
trasposizione trasposizione tonalità relative
Corno in Do alto - - - -

Corno in Si f alto 2a Magg. sotto +2 f ê Si, Mi

Corno in La 3a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

Corno in Sol 4a sotto +1s é Fa

Corno in Fa 5a sotto +1 f ê Si

Corno in Mi 6a min. sotto +4s é Fa, Do, Sol, Re

Corno in Mif 6a Magg. sotto +3 f ê Si, Mi, La

Corno in Re 7a Magg. sotto +2s é Fa, Do

Corno in Do (basso) 1 ottava sotto - -

é Fa, Do, Sol,


Corno in Si (basso)3 9a Magg. sotto +5s Re, La

Corno in Sif (basso) 9a Magg. sotto +2 f ê Si, Mi

2 Questa tabella si applica ai corni quando sono notati in chiave di violino. Se sono notati in chiave di basso la chiave di
trasposizione sarà ovviamente diversa.
3 Assai raro, ma si trova ad esempio nel secondo movimento della Sinfonia n. 2 di J. Brahms

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Intervallo di Chiave di Correzione Alterazioni


Strumento
trasposizione trasposizione tonalità relative

Corno in La (basso)4 10a min. sotto +3s é Fa, Do, Sol

Corno in Laf (basso) 10a Magg. sotto +4 f ê Si, Mi, La, Re

4 IMPORTANTE: I Corni in La e La bemolle basso si trovano impiegati da tutti gli operisti italiani dell'Ottocento, senza la
indicazione “basso” che è sottintesa. Occorre quindi prestare attenzione che l'intervallo di trasposizione è alla decima inferiore. Al
contrario i compositori classici e romantici di area tedesca impiegano sempre corni in La e La bemolle alto, anche qui senza
indicazione specifica; la trasposizione in questo caso è quindi alla terza inferiore.

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